Forza Roma di Roma-Siena del 22/09/2011

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Foto FABIO ROSSI IL DOPPIO POSTER Josè Angel Luis Enrique EDITORIALE A piccoli passi IL DETECTIVE Non lasciamo solo “Iron Man” ATTUALITÀ Lamela, l’attesa è finita L’AVVELENATA In attesa di certezze, faccio possesso palla

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Forza Roma di Roma-Siena del 22/09/2011

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FABIO

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IL DOPPIO POSTERJosè AngelLuis Enrique

EDITORIALEA piccoli passi

IL DETECTIVENon lasciamo solo“Iron Man”

ATTUALITÀLamela,l’attesa è finita

L’AVVELENATAIn attesa di certezze,faccio possesso palla

A piccoli passiII l risultato no, ma il gioco

sì. Da Milano esce fuori u-na Roma con la giusta perso-nalità da trasferta, con un’deadi gioco chedalla testadi Luis Enri-que è arri-vata ai piedidei giocato-ri. Se non al100%, pococi manca.Qualche piccolo passo in a-vanti si è visto rispetto allegare precedenti.Il gruppo, poi, ha dimostratoanche nei fatti, che sta dallaparte del tecnico e che è unitonel cammino intrapreso ad i-nizio stagione, immerso in unprogetto di gioco e di calcioche da anni mancava a questelatitudini. L’ambiente sembraaver compreso che la stradaintrapresa può portare parec-

chie soddisfazioni, ed i primimugugni del dopo Roma-Bra-tislava sembrano essere sopi-ti, grazie anche agli sprazi di

bel gioco vistic o m u n q u e ,contro Cagliaried Inter. Ap-pena la squa-dra riuscirà amantenere altii ritmi di giocoper quasi tutta

la partita sono certo che laRoma comincerà ad inanellarevittorie su vittorie.Anche stasera ci troveremodifronte un avversario difficileda superare, che arriverà al-l’Olimpico per strappare alme-no un punto. Sosteniamo laRoma anche se non riusciràsubito a segnare, perchéquello del gol rischia di diven-tare l’incubo di questa stagio-ne. E non può essere.

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Renato Bosco

Fotografie

Fabio Rossi

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XV - Numero 9 - Giovedì 22 settembre 2011

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Massimo [email protected]

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re che non si fa gol neanche con le mani?È vero, è incontestabile: i giallorossisembrano quegli studenti che hanno latesta piena di nozioni, sanno tutto di tut-to ma quando vanno davanti al professo-re farfugliano per l’emozione e il timoredi sbagliare.La cosa che ci stupisce (oseremmo quasidire indigna) è che, sull’onda emotivadella disfatta di Catania che chiuse laporta a Montella (ironia del caso oggi alMassimino) e adepti per la Champions,

go, Osvaldo, la folla di terzini destri nonproprio eccelsi, lo stesso Bojan non fos-s’altro per la nebulosa formula d’acqui-sto) con sovrano scetticismo, e lo stesso“Iron Man” sulla panchina, a nostro avvi-so estremamente intelligente e capace,necessita del confronto, che può diventa-re terribile, con la realtà italiana. Ma que-sti dubbi e incertezze non possono spaz-zare via una idea di squadra appena na-ta. Diamoci, tutti quanti, almeno un giro-ne per leggere e interpretare il mondogiallorosso.

DDomandina facile facile: quando mai,anche nelle gloriose annate capel-

liane (soprattutto) e spallettiane la Romaha finito la gara contro l’Inter a San Sirocon questo score: 55,3% di possessopalla e 455 passaggi utili? No, non lo sa-pete con certezza, bisogna impolverarsicompulsando avidamente i faldoni del-l’archivio? Va bene, diciamo che quasimai la Roma ha potuto esibire questi datiestremamente positivi al cospetto deinerazzurri. Come dite, bisogna anche di-

tutti, insistiamo TUTTI usammo la stessa,inequivocabile, perentoria affermazione:a Trigoria è indispensabile fare piazza pu-lita e ricominciare daccapo con un nuovoprogetto. Ora, molti errori sono staticommessi nella difficile opera di ricostru-zione, e ampiamente sviscerati da mass-media e tifosi; ma iniziare a storcere labocca sino quasi al punto di allestiresommari processi al New Deal gialloros-so, ci sembra, francamente inconcepibile.Era di tutta evidenza che Dibenedetto esoci non potevano spendere centinaia dimilioni per lacampagna acqui-sti – ammesso chequesto sia sinoni-mo di vittoria: laprima Inter di Mo-ratti, il Real farao-nico e il Manche-ster City di Manci-ni dimostrano ilcontrario – doven-do ripianare per-dite e passivitàche la precedentegestione (da noivalutata, com-plessivamente, inmodo positivo) a-veva accumulato.Si possono discu-tere le scelte ope-rate: noi stessiguardiamo qual-che innesto (Ga-

Nonlasciamosolo“Iron Man”

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Nonlasciamosolo“Iron Man”

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AttualitàAttualità

“S“Sarà lui il vero colpo di mercatodella Roma”. Niente male come

biglietto da visita: la fama e il talento di E-rik Lamela sono sbarcati nella capitalemolto prima di lui, un flusso continuo dinotizie, opinioni e video stratosferici adaccompagnarne l’acquisto in un’estate disogni argentini. Nel presentarlo, a Walter Sabatini brillava-no gli occhi: nella faccia pulita di quel ra-gazzino, rivedeva i primi passi mossi daJavier Pastore, il suo capolavoro calcistico.Gustando il sapore dell’affare, ha protettoe coccolato il fantasista da lontano, osser-

vandone prodezze e giocate in un Mondia-le Under 20 finito tra le lacrime dell’ex Ri-ver Plate: eliminazione e caviglia ko, nien-te di peggio per chi già si immaginavaprotagonista del nuovo progetto gialloros-so.Nell’afa di Trigoria, Lamela ha passato oread immaginare il suo esordio: tra fisiote-rapia e massaggi la dura realtà del calcia-tore silenzioso, costretto a raccogliere lebriciole di una filosofia pensata per la suaclasse, incatenato ad un infortunio subdo-lo e fastidioso.“Un sogno per la mia prima con la Roma?

Una vittoria…” la speranza, nelprimo giorno di Roma, conditadalla consapevolezza di essereun predestinato: frasi pesate,poca superbia, la fantasia e-spressa in campo piuttosto chenelle parole. Dopo settimane trascorse amordere il freno, con Silio Musa

ad ascoltarne id e s i d e r i ,

l’attesa diErik sem-bra essere arrivata

al capolinea: c’èil Siena all’o-

rizzonte, u-na gara

c h e

presenta tutte le caratteristiche ideali perun debutto con i fiocchi. La squadra di LuisEnrique, dopo il pareggio contro l’Inter, hamostrato chiari segnali di miglioramento,soprattutto dal punto di vista della mano-vra ma la freschezza del numero 8 potreb-be apportare quel pizzico di imprevedibi-lità in più che serve in zona gol. La con-correnza in attacco è spietata, adesso cheanche Borini è entrato nell’élite dei papa-bili titolari, c’è da capire in che modo iltecnico riuscirà a far coesistere tutti gli e-lementi a disposizione: almeno sulla car-ta, la posizione di esterno sinistro nel tri-dente avanzato appare come la collocazio-ne migliore per Lamela, ma pian piano cisi sta rendendo conto dell’imprevedibilitàdelle scelte dello spagnolo, pertanto nonsarebbe così azzardato ipotizzare le qua-lità del sudamericano al servizio del cen-trocampo. “Vi stupirà” lo ha promesso Sabatini, se loaugurano i tifosi: la parola passa al campoe all’ambizione di una stella che vuole di-ventare campione.

di Mirko Porcaridi Mirko Porcari

Lamela,l’attesaèfinita

Lamela,l’attesaèfinita

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dovrebbe essere un prudente 4-4-2. Se così fosse, il Siena anti-Roma,salvo infortuni e squalifiche, do-vrebbe giocare con questa forma-

zione: Brkic tra i pali, Vi-tiello e Del Grosso difenso-ri di fascia, e Contini eRossettini al centro delladifesa. A centrocampoD'Agostino opererà in ca-bina di regia insieme alveterano Vergassola, men-tre Mannini cercherà di da-re grattacapi sulla corsia di

destra, e Brienza su quella di sini-stra. La coppia d’attacco, invece,sarà formata da Calaiò e Gonzalez.Qualora Sannino dovesse optareper il 4-3-1-2, modulo col quale èriuscito a pareggiare sul campomolto difficile del Catania, alloraBrienza dovrebbe essere spostatosulla trequarti a ridosso dei sopraci-tati Calaiò saranno Gonzalez.

DDopo un anno di purgatorio il Siena del romano e ro-manista Massimo Mezzaroma è tornato in Serie A.

L’obiettivo, ovviamente, è quello di rimanerci a lungo, mala domanda sorge spontanea: perché affidarsi ad un alle-natore inesperto ed esordiente co-me Sannino al posto di AntonioConte? Il nuovo tecnico è reduce daun grandissimo ciclo col Varese, masarà in grado di reggere l'impattocol grande palcoscenico del calcio i-taliano?. Al campo di calcio l'arduasentenza. Fortunatamente la so-cietà ha rafforzato moltissimo la ro-sa acquistando giocatori che cono-scono molto bene la Serie A: In difesa sono arrivati Gaz-zi e Contini, mentre a centrocampo sono stati ingaggiatiGazzi, Parravicini, Mannini, e l'ex romanista D'Agostino,

(attenzione ai suoicalci di punizione).In attacco, invece,sono arrivati De-stro dal Genoa, eGonzalez dal Pa-lermo. L'unicopunto

debole della campagna acquisti, a nostro pa-rere, è il portiere: perché affidarsi all'esor-diente Birkic per sopperire alla partenzadell'esperto Coppola? Non è detto, infatti,che Pegolo possa giocare qualche partitaqualora l'estremo difensore serbo do-vesse steccare qualche partita, magariquella contro la Roma. Il modulo colquale Sannino dovrebbe presentarsiall'Olimpico nel posticipo di giovedìsera del primo dei tanti turni infra-settimanali di questo campionato

sienaScommessa Sannino per la salvezza

6

ANGELO

1

BRKIC

13

ROSSETTINI

11

CALAIO’

36

BOLZONI23

BRIENZA70

MANNINI

19

TERZI

10

D’AGOSTINO

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GONZALEZ

3

DEL GROSSO

IL MODULO4-4-2

GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE 2011 - STADIO OLIMPICO

ROMA-SIENAPROBABILI FORMAZIONI

A DISPOSIZIONEROMA: 18 Curci, 87 Rosi, 5Heinze, 19 Gago, 11 Taddei,47 Caprari, 89 OkakaSIENA: 25 Pegolo, 2 Vitiello,26 Pesoli, 14 Gazzi, 8 Ver-gassola, 7 Troianiello, 22Destro

PROSSIMI TURNI(25-9-2011) (2-10-2011)

ATALANTA NOVARABOLOGNA INTERCAGLIARI UDINESECATANIA JUVENTUSCHIEVO GENOA

LAZIO PALERMOMILAN CESENA

NAPOLI FIORENTINAPARMA ROMASIENA LECCE

CESENA CHIEVOFIORENTINA LAZIO

INTER NAPOLIJUVENTUS MILAN

LECCE CAGLIARINOVARA CATANIA

PALERMO SIENAPARMA GENOAROMA ATALANTA

UDINESE BOLOGNA

ROMALobont 1

Cassetti 77N. Burdisso 29

Kjaer 44Angel 3

Perrotta 20De Rossi 16

Pjanic 15Osvaldo 9

Totti 10Bojan 14

Luis Enrique All.

SIENA1 Brkic6 Angelo

13 Rossettini19 Terzi3 Del Grosso

70 Mannini36 Bolzoni10 D'Agostino23 Brienza11 Calaiò18 Gonzalez

All. Sannino

NAPOLI 6JUVENTUS 6UDINESE 6CAGLIARI 6GENOA 4CATANIA 4PALERMO 3FIORENTINA 3LECCE 3PARMA 3

MARCATORI: 3 Cavani (Napoli),Giovinco (Parma)

MILAN 1CHIEVO 1INTER 1LAZIO 1NOVARA 1ROMA 1SIENA 1CESENA 0BOLOGNA 0ATALANTA –2

CLASSIFICA

Foto ANDREA CALORO

Foto ANDREA CALORO

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FF inita la visita a casa dello "sfrattando"(il pezzo va in macchina nella notte tra

sabato e domenica) Gasperini, arriva unimpegno più probante: il Siena di Sannino,il tecnico che sa imitare il fischio dell’arbitrocosì come il verso degli uccelli. Bella me-tafora per il tentativo di spiccare il volo, tral’altro.Non è un paradosso, il fatto è che rispettoall’Inter disastrata e a tratti disastrosa disabato scorso una compagine come quellaallenata dall’ex tecnico del Varese rischia dirappresentare un test molto più attendibilee molto più probante in varie zone del cam-po. Ecco perché la serata è oltremodo inte-ressante, sperando che nel frattempo ilpubblico abbia risposto confermando iltrend di questo inizio di stagione riguardoalle presenze (non agli abbonamenti) all’O-limpico.Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto dopola trasferta del "Meazza"? È semplicisticoragionare in questa maniera e non credarenda merito alle ambizioni e alla comples-sità del progetto (il termine è stato nel frat-tempo sdoganato, avrete notato) di LuisEnrique. A Milano di cose se ne son vistetante e di situazioni ancora di più: con esenza palla, in fase di impostazione, in fasedi ripiego. Pallino del gioco, soprattutto nelprimo tempo e sforziamoci di non conside-

rare la variante Mazzoleni, per essere il piùlucidi possibile; ripresa più caotica e ritmoche si è abbassato e questo abbiamo capitoche è sempre un pericolo, stando a quantoil campo ha detto dallo Slovan in poi.C’è una cosa, per capire la quale abbiamoancora bisogno di un po’ di tempo e qual-che altra partita: certi difetti della Roma so-no intoppi momentanei sul sentiero cheporta alla totale acquisizione degli automa-tismi necessari o sono viceversa strutturali?Tradotto: la Roma, pur giocando megliodell’avversario, continuerà a concederequegli spazi e quelle zone di campo cosìscoperte quando abbassa i giri del motore oqueste zone d’ombra spariranno quando ilgruppo sarà meglio assemblato e ancorapiù rodato?Sono a mio giudizio interrogativi specifici,che vanno oltre qualsiasi forma di pregiudi-zio "ideologico" e faziosità varie che ancoracircolano e inquinano il dibattito cittadino.Bel test, quello di stasera e partita per pa-lati fini, anche se non sembra. Avremo poitutto il tempo di ragionare sui singoli, an-che se per qualcuno sembra già il momentodella prova d’appello.Però, prima di augurarvi buona partita, unapreghiera: lasciate stare i paragoni con Ze-man, che c’entra davvero poco.

In attesa dicertezze, facciopossesso palla

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“N“Nel calcio, come nella recitazione,conta il risultato; che nel primo casovuol dire la vittoria, nel secondol’applauso del pubblico.” Con questa

frase, di machiavellica memoria, si potrebbesintetizzare il pensiero di Francesco Vendit-ti. Il noto attore e doppiatore romano, che dalpadre (Antonello Venditti, ndr) ha ereditatoun’incrollabile fede nei colori della Roma oltrea un timbro di voce praticamente identico, nonpensa che la Magica debba vincere a tutti i co-sti, ma in cuor suo spera che s’inizi a farlo. So-prattutto alla luce del nuovo progetto-AsRomaa Stelle e Strisce, che lo incuriosisce e stuzzicamolto, anche se avrebbe scelto, al posto diLuis Enrique, un altro timoniere al comandodel vascello giallorosso.

Se non sbaglio, lei ha detto che se fossestato un dirigente della Roma, ne avrebbeaffidato la panchina a un allenatore dimaggiore esperienza. La “nouvelle vagueasturiana”, quindi, non la convince? Nonsi tratta di non essere convinto delle qualità diquesto tecnico, che sicuramente ne avrà mol-te, ma credo che la scelta migliore sarebbestata quella di andare sul sicuro. Ho fatto ilnome di Ancelotti, perché lo ritengo uno dei

migliori al mondo e sa-rebbe stato perfetto sottotutti i punti di vista: daquello dell’esperienza, aquello del carisma e del-l’abitudine ai palcoscenicidella Serie A. Oltretutto,essendoci stata questa ri-voluzione copernicanadalle parti di Trigoria, for-se sarebbe stato meglioscegliere, almeno perquel che riguarda l’areatecnica, un qualcosa dipiù tradizionale. Ovviamente, essendo unosviscerato tifoso della Roma, spero che LuisEnrique faccia benissimo.

Luis Enrique a parte, la convince questonuovo progetto made in USA?Assolutamente, si. Sotto tutti gli aspetti, que-sto nuovo management sta facendo un ottimolavoro. Dalla scelta dei nuovi dirigenti, comeBaldini e Sabatini, ai soldi spesi per rinforzarela rosa, credo che non si possa non essere feli-ci per il lavoro che questi americani stannoportando avanti. L’unico appunto che, forse,potrei fare è che la comunicazione, sia verso

l’esterno che all’interno della Roma, avrebbedovuto funzionare meglio.

Si riferisce per caso all’affaire-Totti?Esattamente. Penso che ci sia stato un cortocircuito comunicativo, che ha portato ad in-cancrenirsi una situazione che avrebbe dovutoessere gestita meglio. Per fortuna, il tutto misembra essere rientrato e tutti stanno comin-

ciando a remare dal-la stessa parte. Tot-ti, e come dubitarne,in primis.

Totti protagonistae organizzatoredella cena di grup-po, atta a ricom-pattare e saldarel’ambiente. Tutti,tecnico compreso,hanno applauditoa questa iniziati-va. Lei, da tifoso,cosa ha pensato?Non mi sono stupitoche l’abbia organiz-

zata il Capitano, il più romanista di tutti, e so-no stato felice l’abbiano fatta. Avrei preferito,però, che rimanesse una cosa tra di loro e chenon fosse resa pubblica. Se servirà a far vin-cere la Roma, sarò ancor più contento. In defi-nitiva, però, che siano amici o meno, a me in-teressa relativamente. L’importante è che losiano in campo e che la squadra lotti fino al-l’ultimo istante di ogni partita per i tre punti eper i tifosi. La stessa cosa vale per il mio me-stiere; non è fondamentale tanto che unatroupe di attori vada d’accordo, quanto che lalo faccia recitando e che il pubblico alla finegradisca lo spettacolo messo in scena.Pubblico romanista che pare aver molto

gradito l’operato di Sabatini sul mercato.Il suo giudizio, invece, qual è?Come ho già detto, sono molto soddisfatto delmercato. Abbiamo acquistato grandi giocatori,che, almeno spero, daranno molte soddisfa-zioni ai tifosi. Stekelenburg è uno dei miglioriportieri al mondo, anche se sta avendo dellepiccole difficoltà iniziali. I due centrocampisti(Gago e Pjanic, ndr) sono dei calciatori d’asso-luto livello e il ragazzo argentino (Lamela, ndr)è uno di quelli che farà spellare le mani allaplatea giallorossa. Mi piace molto ancheBojan, anche se per adesso non è ancora riu-scito a dimostrare il suo valore. Credo che ilsuo problema sia solo psicologico; diamoglitempo, però.

In definitiva, quali sono le sue aspettativeper questa stagione appena cominciata?Persa l’Europa League, mi aspetto che puntinoal campionato (ride, ndr). La mia speranza èche la squadra, che ribadisco è di assoluto li-vello, faccia divertire la gente e che dia tuttofino all’ultimo minuto di ogni match. Al pubbli-co romanista, in fondo, basta questo per ap-plaudire i suoi beniamini, come è successo do-po la sconfitta con il Cagliari. Come diceva ilPresidente Viola, il romanista è sempre vicinoalla squadra, nella buona e nella cattiva sorte.

Passiamo, in conclusione, dal tifoso al-l’attore. Se non sbaglio, a novembre saraial Cometa Off?Precisamente dall’8 fino al 27 novembre con lospettacolo “La Fine della Fiera”, arrivato allasua terza stagione. Come al solito, lo porteròin scena insieme a Veruska Rossi, FabrizioSabbatucci e Riccardo Scarafoni. Sempre conloro e sempre al Cometa Off, che ricordiamo ènel cuore di Testaccio, a marzo del prossimoanno porterò in scena una piecè che s’intito-lerà “Lo Potere”.

“Nel calcioconta vincere,non giocarebene”

FrancescoVenditti

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del 2007 che Francesco Tottiricevette sul campo la Scar-pa d’Oro come miglior golea-dor europeo della stagioneprecedente.

Allora risaliamo al primoconfronto incampionato fraRoma e Sienadisputato nellaCapitale il 4 no-vembre del1945. La guer-ra era appenafinita, ma l’Ita-lia era in condi-zioni tanto di-sastrate da nonpotersi permet-tere un cam-

pionato a girone unico. Cosìla serie A venne disputata indue fasi fra Nord e Sud delPaese. Neanche le condizionidelle società di calcio pote-vano giocoforza esser flori-de, i giocatori tiravano quat-tro paghe per il lesso mi-grando da squadra a squa-dra, da campionato in cam-pionato. La Roma, non face-va eccezione e così, accantoa pochi reduci dal campiona-to vinto nel 1942, schieravaparecchi giovani del vivaio.Fra questi, spiccò subito En-

“Q“QRoma-Siena, visto ilnumero non gran-

dissimo dei confronti fra ledue squadre, non può essereancora annoverata fra leclassiche del nostro campio-nato, non certopoi fra le parti-te che suscita-no ricordi esal-tanti in noi tifo-si giallorossi,eccezion fattaper il tennistico6-0 inflitto aitoscani il 22febbraio 2004,con tripletta diCassano e goldi Mancini, Del-vecchio e Totti. Anzi, qualchevolta abbiamo ricevuto di-spiaceri niente male, comein occasione di un 2-3 congol senesi di Colonnese,Chiesa e… Paolo Negro! Altrevolte abbiamo tremato finoall’ultimo come in occasionedi un 2-1 acciuffato al 93’con rete in zona Cesarini eoltre firmata di tacco daOkaka, su cross di… Pit! Cu-riosità ulteriore legata aiconfronti coi bianconeri to-scani: fu proprio prima di unRoma-Siena del 2 settembre

zo Cozzolini, classe 1924,che aveva esordito in serie Ada poco diciannovenne, giànel gennaio del 1943 controil Genoa, un’ala veloce e tec-nicamente ben munita e cheaveva messo insieme 7 golnelle partite dei campionatidi Guerra. E per realizzare ilsuo primo gol nella massimaserie, Enzo Cozzolini scelseproprio il confronto con ilSiena, risolvendolo a favoredei giallorossi, al termine diuna gara spigolosa, nonspettacolare, coi toscani as-serragliati nella propria metàcampo, e coi giallorossi in-tenti a ruminar calcio impro-duttivo per quasi tutto ilmatch, fino al lampo del suogiovane virgulto. Sembravaaver poi un conto in sospesocon le formazioni toscane,Enzo Cozzolini, dato che ilsuo secondo e ultimo gol inserie A lo realizzò due dome-niche dopo alla Fiorentina.Il giovane romano, però,non riuscì a concretizzare lesperanze che la Roma avevasul suo talento. La Roma locedette al termine di quellastagione e lui consumò tuttala carriera nelle serie minorifra Perugia, Brescia, Cata-nia, Piombino, Piacenza. Perconcludere con la maglia delChinotto Neri, storica forma-zione romana di IV serie nel1956.

Roma-Siena nel passato

Ci pensa Cozzolini

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati chevogliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative. L’indiriz-zo per mandare testi e foto è: [email protected]

Hasta lavictoria"della Roma"siempre.Colorigiallorossia Cuba

Lo chiamanoNiccogoal, amala Roma esogna didiventare bravocome Totti

Cucchiaioall'Olimpico: incampo ci pensa

Totti, suglispalti i tifosi

Andrea eMariannapresentano conorgoglio il lorolupacchiottoMattia, l'ultimoacquisto delGruppo LuisaPetrucci.BenvenutoMattia!

Amicigiallorossi suglispalti. La Romaunisce sin dapiccoli

Due gioielli giallorossi,Chiara e Valerio Insabato

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On AirOn Air

CContinua il nostro viaggio nelle radio ro-mane per conoscere il pensiero e le opi-nioni dei conduttori sulla stagione che èappena cominciata.

Oggi siamo nella sede di CentroSuono-Sport per intervistare colui che per molti a-scoltatori è un punto di riferimento nel pano-rama radiofonico romano. Te la do io Tokyo,in onda tutte le mattine dalle 10 alle 14 sui101.5 FM, rappresenta una sorta di totemper tutti quei tifosi che la mattina voglionoinformarsi sulla squadra giallorossa.Ideatore e conduttore della trasmissione èMario Corsi, detto“Marione”, che ha ri-sposte alle nostre do-mande sull’inizio im-minente della stagio-ne, la prima targataMade in Usa. Insiemea Mario, fanno partedel board RiccardoAngelini “Galopei-ra”, Jonathan Calò,Giuseppe Lo Monaco, Adriano Valentinie l’inviato Gianluca Lengua.

Mario, Te la do io Tokyo è da anni la tra-smissione più seguita nel panorama ra-diofonico romano. Ci saranno novità per

questa stagioneper quanto riguar-da tematiche estaff?No non ci sono novitàperché come si dicesquadra che vincenon si cambia. Noiabbiamo sempre par-lato di Roma e tuttoquello che succede a Roma, della politica edella nostra squadra del cuore. Non cambia-mo, ogni tematica è importante, abbiamo

Giuseppe Lo Monaco e AdrianoValentini e tanti altri ragazziche sono con noi. Parliamo ditutto ma la Roma è il nostro oc-chiello.

Dopo tanta attesa domenicaè iniziato il campionato. Co-sa ti aspetti da questa sta-gione?Secondo me sarà un’ottima

stagione perché quello che ha detto la Ro-ma, Sabatini soprattutto, che avrebberocomprato giocatori di grande prospettiva egiovani è stata mantenuta. Al di là di Vuci-nic e Menez ci sono ancora dei campioni im-portanti, c’è un ottimo mix per cui mi a-

spetto almeno l’entrata in Champions Lea-gue.

Totti è stato al centro di polemiche dopole frasi di Baldini (“Totti è pigro”) e lesostituzioni di Luis Enrique. Che idea tisei fatto sul caso Totti? E’ancora al cen-tro del progetto della Roma?Se Totti non è al centro del progetto il pro-getto vale poco. Secondo me c’è qualcunoche per eccesso di protagonismo e di fanati-smo ha detto queste cose forse senza nean-che tanta cattiveria, quando poi si vedrannoquesto caso si andrà smontare, il campo èimportante.

Cosa aveva la gestione Sensi che gli a-mericani non hanno? E cosa hanno inve-ce rispetto a loro?È presto per dirlo. Intanto si può dire che

l’Impero dei Sensi era destinato a finire per-ché ormai Franco Sensi aveva finito le risor-se per amore della Roma. Come tutte le cosebelle finiscono. Il cuore di Sensi non lo pos-sono avere gli americani, magari gli ameri-cani avranno un’organizzazione capillare esaranno molto più feroci sotto altri punti divista; spero che siano parimenti vincenti.

Ritieni che questa sarà una stagionenella quale peserà il confronto tra vec-chia e nuova dirigenza?Spero di no. C’è qualche malato mentale cheancora insiste contro i Sensi o a favore. Quibisogna prendere atto di quello che c’è, c’èuna bella situazione e sfruttiamola. Non fac-ciamo quelli che stanno con Sensi e quellicontro dopo un anno.

Campagna abbonamenti. La Roma hascelto una strada alternativa. Sei d’ac-cordo con la presa di posizione della so-cietà?Si, è una strada che va al di fuori delle leggiinventate in Italia all’improvviso. Questo a-mericano compra una squadra di calcio e nonpuò vendere i biglietti. Come fai a spiegare aun imprenditore americano che non si posso-no vendere liberamente i biglietti in Italia? Èuna follia e allora hanno trovato questo esca-motage che secondo me è giustissimo pervendere i biglietti. So come è andata, è statodifficile spiegare questa cosa a DiBenedetto.Comunque hanno fatto benissimo.

De Rossi resterà a Roma?Credo di si. Non credo si possa fare a menodi Daniele De Rossi. Ad oggi però c’è un’of-ferta della Roma che è minore di tanto aquello che lui vorrebbe essendo un campio-ne. Ma sono ottimista, non si può perdereDaniele De Rossi.

di Luca Parmigianidi Luca Parmigiani

Te la do io Tokyo (Centro Suono Sport FM 101,5)

“Se Totti non è alcentro del progetto,il progetto vale poco”

2222 www.forzaroma.info

Decennale del terzo scudetto

UNA MOSTRAORGANIZZATA DALL’U.T.R.

HHa riaperto i battenti la mostra ideata eallestita dall’Unione Tifosi Romanisti

nei locali di Via Baccina 84, al rione Monti(tra via Cavour e via dei Fori Imperiali), ededicata ad uno dei momenti più esaltantidella storia della Roma: il terzo scudetto. Neldecennale della conquista il sodalizio cheriunisce tanti Roma Club sparsi nella capita-le, in Italia e nel mondo, tutti i romanisti po-tranno ammirare foto, cimeli e tanto altro

che riguarda quella meravigliosa stagione,compresi i festeggiamenti al Circo Massimo enei quartieri di Roma, che durarono qualchemese. La mostra è stata organizzata con il

patrocinio, prestigioso, della stessa As Romae delle principali istituzioni della città, Regio-ne, Provincia e Roma Capitale. L’ingresso ègratuito. Alla mostra farà visita, in una dataancora da stabilire, anche Thomas DiBene-detto, l’imprenditore a capo della cordata a-mericana che ha rilevato la Roma. Gli orari diapertura al pubblico: il venerdì, dalle 18 alle21, mentre il sabato e la domenica (e tuttigli eventuali giorni festivi) si potrà visitarladalle 9,30 alle 12.

Valerio Valeri

FRANCESCO LOTITO(AIRC 1971) CONFERMATOPRESIDENTE DELLAFEDERAZIONE ITALIANASOSTENITORISQUADRE DI CALCIO

SSabato 3 settembre, presso lo stadio DinoManuzzi di Cesena si è svolta l’assem-

blea della FEDERAZIONE ITALIANA SOSTE-NITORI SQUADRE DI CALCIO (f.i.s.s.c.).L’assemblea aveva all’ordine del giorno lanomina del nuovo consiglio direttivo eletto aCoverciano nel mese di luglio.Presenti numerosi centri di coordinamentodelle squadre di serie A, B E LEGA PRO.Francesco Lotito,Presidente dell’AIRC 1971,è stato confermato, all’unanimità, Presidentedella F.I.S.S.C.Accanto a Lotito, in qualità di Vice Presiden-ti, sono stati nominati FAUSTO SALA, Presi-dente dell’Associazione Inter Club e Giusep-pe Munafò, Presidente Associazione ItalianaMilan Club, mentre sono stati nominati Se-gretari della FISSC, Saverio Passaretti deiNapoli Club e Mario Sposito dei SalernitanaClub.

RIUNIONE DI INIZIO STAGIONE 2011/2012Si comunica che, in data 26 Settembre2011, alle 18.30, presso i locali di Via Bac-cina 84, sede della Mostra: "La Roma inMostra", si terrà la riunione di inizio sta-gione 2011/2012, di tutte le cariche so-ciali e della Segreteria dell'UTR, con facoltàa tutti i soci di partecipare alla stessa. Altermine della citata riunione, verrà scattatala foto ufficiale che sarà inserita nel calen-dario 2012 in corso di predisposizione.

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