Post on 06-Dec-2014
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La filiera delle professioni sociali: la formazione iniziale e gli OSS
Genova, 11 gennaio 2012
Gli obiettivi del Polo
• Costruire la filiera delle figure professionali del sociale e relativo referenziale– Consolidare e rinforzare
l’identità delle figure professionali esistenti
Il parere del Cedefop (2010)
• Non il sociale come professione “rifugio” ma come componente chiave di un welfare nuovo– Una sfida: per vari motivi
la professione sociale non attrae i giovani in formazione
La formazione iniziale in Italia
• Di fatto esiste soltanto il profilo B2 del Regolamento Gelmini sugli Istituti Professionali– Il Tecnico dei Servizi Sociali e Sanitari
Articolazione del quinquennio
• Si può formare il tecnico dei servizi sociali e sanitari…
• …ovvero prevedere delle articolazioni– “Arti ausiliarie delle professioni
sanitarie, Odontotecnico” – “Arti ausiliarie delle professioni
sanitarie, Ottico”
Il tecnico tout-court
• Ricaduta occupazionale: discutibile, se non nelle articolazioni
• Il diploma rischia di essere un titolo non vocazionale, snaturando l’identità dell’Istituto Professionale– A prescindere da questo, ottico
e odontotecnico non possono rappresentare il gradino iniziale delle professioni sociali
Per conseguenza
• In mancanza della formazione iniziale di settore, la professione sociale…– È realmente vocazionale per le
professioni alte, di tipo universitario
– Rischia di essere un ripiego, o un rimedio contro la disoccupazione, per le altre
Nei servizi…
• Di fatto in alcune tipologie di servizi (ad esempio per anziani) la qualità complessiva dipende sempre di più dalla professionalità degli operatori di base– A causa dei numeri…– E della tendenza all’accoglienza di
persone con gravi problematiche di non autosufficienza
Finalità
• Percorso vocazionale per i giovani nell’ambito del sociale
• Attivazione di un diploma professionale nell’ambito del polo del sociale che dia la possibilità al diplomato di accedere direttamente all’esame di qualifica per Operatore Socio-sanitario
Obiettivo• Offrire al diplomato tutte
le competenze, conoscenze e abilità utili al conseguimento della qualifica
• Concretamente: confronto quadro orario del tecnico dei servizi sociosanitari con il referenziale della DGR 638/2008
Metodo
• Se necessario, modifica del quadro orario, nei limiti del 20% di autonomia scolastica e del 25% di flessibilità nell’area professionale
• Più importante, corretta declinazione dei curricola delle diverse aree disciplinari
Quadro orario Tecnico Gelmini
Riassumendo
231h di metodologie operative264h di scienze umane e sociali396h di Igiene e cultura medico-sanitaria462h di Psicologia Generale e applicata297h di diritto e legislazione sociosanitaria132h di tecnica amministrativa ed economia
sociale• TOTALE: 1.782 ore teoriche
DGR 638/2008• Elementi organizzativi del corso (10h)• Metodologie del lavoro sociale e sanitario (38h)• Assistenza sociale (10h)• Elementi di igiene (25h)• Disposizioni generali in materia di protezione della salute e sicurezza dei lavoratori (8h)• Interventi assistenziali rivolti alla persona in rapporto a particolari situazioni di vita e tipologie
di utenza (25h)• Igiene dell’ambiente e confort alberghiero (20h)• Aspetti psico-relazionali e interventi assistenziali in rapporto alle specificità dell’utenza (138h)• Elementi di psicologia e sociologia (44h)• Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socioassistenziale e previdenziale
(16h)• Elementi di diritto del lavoro e il rapporto di dipendenza (10h)• Elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi (normativa specifica OSS) (20h)• Elementi di etica e deontologia (20h)• 50h di attività complementare in una delle aree appena descritte• 550h di tirocinio
Riassumendo
600h teoriche550h di tirocinio50h di attività complementare• TOTALE: 1.200 ore
Dal punto di vista quantitativo
• Le ore teoriche sono ampiamente sufficienti a coprire il monte ore previsto– Tale compatibilità avviene anche area per area
• Il monte ore è sufficiente anche per coprire tirocinio ed attività complementare– In alternativa, autonomia e flessibilità possono
essere usate per realizzare il tirocinio
Dal punto di vista qualitativo
• Occorre modificare i referenziali delle discipline dell’IPS
• Sarà utile prevedere un partenariato della scuola con le strutture sanitarie e sociosanitarie, a vari scopi– Orientamento, testimonianze– Organizzazione dello stage– Convenzioni per docenti esperti
• Da mettere a punto l’equipe dei docenti
Esempio referenziale Gelmini
Stralcio referenziale OSS• I bisogni dell’uomo in rapporto all’età della vita, alla salute e alla malattia• Osservazione, rilevazione del bisogno socio-assistenziale• Processo assistenziale• Modelli organizzativi del lavoro• Fasi della pianificazione• Strumenti di lavoro• Risorse attivabili• Lavoro nelle varie realtà operative• Specificità nell’intervento sociale e sanitario• Segretariato sociale• Sistema pensionistico• Assegno di cura• Elementi di qualità e valutazione del lavoro-indicatori-criteri di qualità nei
servizi socio/assistenziali• Sperimentazione di modelli organizzativi e di processi assistenziali• Discussione di casi
I docenti• Da verificare il tipo di preparazione dei
docenti degli IPS nei vari ambiti, confrontando con classi di concorso ed eventualmente ponendo ulteriori requisiti– Un infermiere dovrebbe erogare almeno un
centinaio di ore nella parte igienico e sanitaria– Un educatore nell'area psicologica per lavorare
sulla parte dell'animazione o su altri aspetti molto specifici
– Alcune parti da un'assistente sociale, – Tra i requisiti si potrebbe indicare che i docenti
debbano avere anche esperienze pratiche nelle strutture.