Transcript of Filosofia ed economia Per alcuni autori c’è un rapporto stretto Il primo nome che viene in mente...
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- Filosofia ed economia Per alcuni autori c un rapporto stretto
Il primo nome che viene in mente Karl Marx Ma prima di lui anche
Adam Smith, il padre delleconomia, autore della Teoria dei
sentimenti morali Pi di recente John Maynard Keynes, autore del
Trattato sulla probabilit Vedremo che questo vale anche per Alfred
Marshall
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- Alfred Marshall (Cambridge 1842 Cambridge 1924)
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- 1861-65: Avviato agli studi classici a Oxford in preparazione
alla carriera ecclesiastica, lascia Oxford e va a Cambridge a
studiare matematica. Si laurea come second wrangler 1868-1877:
lettore di economia al St. Johns College, Cambridge 1877: si sposa
con Mary Paley e deve lasciare lincarico 1877-1885: va ad insegnare
economia politica al College universitario di Bristol 1885-1908:
torna ad insegnare economia politica a Cambridge 1870: viaggio in
Germania. Coltiva interessi filosofici 1875: Viaggio in America.
Studia il protezionismo e visita Oneida
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- Marshall autore centrale nella storia del pensiero economico
Comunemente considerato uno dei protagonisti della rivoluzione
marginalista accanto a Jevons, Menger e Walras Il pi grande
economista purosangue che sia mai esistito Keynes, p. 213 La
rivoluzione prende il nome dal considerare lequilibrio al margine
fra vantaggi e svantaggi, costi e ricavi
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- Stanley Jevons, Teoria dell'economia politica 1871 Carl Menger,
Principi fondamentali di economia politica 1871 Lon Walras,
Elementi d'economia politica pura 1874 I Principi di economia di
Marshall escono nel 1890 ma i manoscritti (editi da Whitaker)
risalgono agli anni 70 Tre scuole: austriaca (da Menger) di Losanna
(da Walras) di Cambridge (da Marshall, Jevons non fa scuola) La
sostituzione di political economy con economics. Leconomia una
scienza, non unarte In realt lopera di Marshall esce dopo
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- Superamento delleconomia ricardiana che privilegia le
condizioni dellofferta, della produzione e si basa sul costo di
produzione (teoria del valore-lavoro) Sua sostituzione con una
spiegazione del prezzo centrata sullo scambio, sullutilit dei beni
che ne determina la domanda Quelli che sono ritenuti i tratti
comuni: (per Marshall non troppo) In realt Marshall pi vicino alla
scuola classica degli altri marginalisti (Keynes, pp. 195-96)
Leconomia non parte dai bisogni. Le attivit vengono prima
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- La metafora pi nota di Marshall quella delle due lame di un
paio di forbici: Discutere se il valore sia regolato dallutilit o
dal costo di produzione sarebbe altrettanto ragionevole quanto
discutere se, di un paio di forbici, sia la lama superiore o quella
inferiore che taglia un foglio di carta (Principi, libro V, cap. 3)
Il concetto ben illustrato dal grafico pi noto
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- Equilibrio dellindustria -----570 A un prezzo minore la domanda
maggiore, ma difetta lofferta. A un prezzo maggiore lofferta
maggiore, ma difetta la domanda
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- Scarpe (y) e cappelli (x). Prezzo: 1 paio di scarpe = 2
cappelli ( linclinazione della retta). Il mio reddito 16 cappelli
(o 8 paia di scarpe) La retta di bilancio va da 8 paia di scarpe a
16 cappelli. Nel mezzo ho varie combinazioni: 7 paia di scarpe (y)
e 2 cappelli (x), 6y e 4x, 5y e 6x, 4y e 8x Equilibrio del
consumatore Prezzo=utilit marginale
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- La curva di indifferenza dice che pi x possiedo, meno ne
desidero. Se possiedo 8 paia di scarpe e 2 cappelli ho la stessa
utilit che se possiedo 5 paia di scarpe e 6 cappelli oppure 3 paia
di scarpe e 12 cappelli. Lequilibrio nel punto in cui lutilit
marginale uguale al prezzo. In questo caso 5 paia di scarpe e 6
cappelli
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- La curva di offerta coincide con la curva dei costi marginali
La curva di domanda orizzontale, al prezzo dato assorbe tutto Non
ci sono problemi di domanda: limpresa piccola rispetto al mercato.
Per Marshall non proprio cos Equilibrio del produttore limpresa
concorrenziale Prezzo=costo marginale
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- Alcuni tratti distintivi: Scuola austriaca (Menger, von Wieser,
Bhm-Bawerk) Scienza della scelta, ruolo della conoscenza e
dell'incertezza Poca matematica: aristotelismo di Menger
Conservatorismo sociale. Friedrich von Hayek Scuola di Losanna
(Walras e Pareto) Equilibrio economico generale Modello meccanico
Scuola di Cambridge Equilibri parziali (ceteris paribus) Letta
spesso come unapprossimazione allequilibrio generale, pi utile da
un punto di vista pratico
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- Marshall il padre della scuola di Cambridge Spinge ed aiuta
John Maynard Keynes, figlio di un amico e collega, John Neville
Keynes, a dedicarsi alleconomia La fine del laissez-faire di Keynes
nello spirito di Marshall Dopo Keynes, la scuola keynesiana: Joan
Robinson, Kahn, Kalecki, Austin Robinson Lobituary testimonia
laffetto di John Maynard per il maestro e lo stretto rapporto tra i
due Noi ci fermiamo alla vecchia scuola di Cambridge
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- Antologia divisa in 6 parti: I testi sono prevalentemente di
Marshall, ma anche di suoi allievi diretti (Pigou, Chapman e
Lavington) e indiretti (Andrews). Sono ordinati in ogni singola
parte per anno di pubblicazione 1) il metodo 2) lanalisi 3) la
moneta 4) leconomia industriale 5) leconomia del benessere 6)
economia e societ
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- Premessa: Il giovane Marshall e i suoi studi filosofici e
psicologici Laureato in matematica, entra a far parte di un circolo
filosofico di Cambridge, il Grote Club Il circolo deriva il suo
nome da John Grote, fratello dellutilitarista George, storico della
Grecia. IL METODO Autore della Exploratio Philosophica, idealista,
John Grote vede la filosofia come una discussione continua
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- Gli succede nella cattedra di Filosofia morale, e nella
presidenza del Club, Frederick Denison Maurice, il socialista
cristiano Grote muore nel 1866. Il Club, che presiedeva, diventa
noto con il suo nome Ne fanno parte, tra gli altri, il filosofo
morale Henry Sidgwick, autore de I metodi delletica, e il filosofo
della probabilit John Venn. Pi tardi William Kingdon Clifford,
amico intimo di Marshall, matematico e filosofo. Muore a 34
anni
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- Marshall entra a farne parte nel 1867 ed preso dai temi in
discussione Insegna economia a Scienze morali ma, come dir da
vecchio: Insegnavo economia ma respingevo con indignazione
linsinuazione che fossi un economista. Sono un filosofo, che vaga
in una terra straniera. Andr a casa presto Leconomia non mi avrebbe
mai fatto alzare alle 5 del mattino, farmi il caff e lavorare per 3
ore prima della colazione e prima che arrivassero gli allievi di
matematica, ma la filosofia lo fece
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- Ma credeva che il benessere materiale fosse una precondizione
per lesercizio delle pi elevate facolt umane (Keynes: Obituary)
Intorno al 1871-72, mi dissi che era giunto il tempo di decidere se
dedicare la mia vita alla psicologia o alleconomia. Passai un anno
nel dubbio preferendo sempre la psicologia per il piacere della
caccia. Ma leconomia cresceva ogni giorno di pi per urgenza pratica
Gli rimase sempre un retro-pensiero, come dir da vecchio: Se
potessi ricominciare da capo, mi dedicherei alla psicologia.
Leconomia ha troppo poco a che fare con ideali (Keynes, p. 190) Lo
appassionano soprattutto gli studi psico-filosofici sulla mente
umana
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- Fino a che punto le condizioni di vita delle classi lavoratrici
bastano ad assicurare una pienezza di vita? Uomini pi anziani e pi
saggi mi dissero che le risorse della produzione non permettevano
di offrire alle grandi masse lozio e lopportunit di studiare e che
avevo bisogno di studiare economia politica. Seguii il loro
consiglio e mi considerai un viandante nella regione dei puri
fatti, augurandomi di poter presto tornare ai rigogliosi campi del
pensiero puro (Keynes p. 160)
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- da P. Groenewegen: A Soaring Eagle: Alfred Marshall 1842-1924
Il santo patrono (Keynes, p. 190) Gli occhi penetranti e le ali
irrequiete dellaquila erano spesso richiamati a terra per compiere
il voto del moralista Keynes, p. 161
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- Limportanza delleconomia deriva anche dal fatto che ha un ruolo
fondamentale nello studio delluomo e nella formazione del
carattere: Leconomia da un lato uno studio della ricchezza e
dallaltro, il pi importante, una parte dello studio delluomo.
Infatti il carattere delluomo stato plasmato dal suo lavoro
quotidiano e dalle risorse materiali che egli ottiene con quel
lavoro, pi che da qualsiasi altra influenza, salvo quella dei sui
ideali religiosi. I moventi religiosi sono pi intensi di quelli
economici, ma raramente la loro azione diretta copre una parte cos
grande della vita (Principi, libro I, cap. 1, introduzione)
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- A testimonianza degli interessi filosofici ci rimangono 4
papers di Marshall letti al Grote Club La posizione di fondo
dichiaratamente idealistica Ma la componente idealistica come
unaggiunta a una spiegazione del funzionamento della mente umana
che ricalca lassociazionismo di Bain la cui spiegazione definita
molto vicina alla verit Lesito levoluzionismo, come dir nel 1875
Lelemento a priori relativizzato
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- Ne rifiuta lestensione alla psicologia che portava a negare la
self-consciousness Marshall riconosce la legittimit delluso che ne
fa Darwin nellOrigine delle specie Il principio della parsimonia,
che pu farsi risalire al rasoio di Ockham discusso da Hamilton e da
Mill Il primo, discusso nel marzo 1867, The law of parcimony (sic)
Mill lo usa per mostrare che i fenomeni mentali si possono spiegare
con lesperienza e non c bisogno di ricorrere allautocoscienza
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- Lapproccio dichiaratamente idealistico richiamato dal titolo
del secondo paper: Ferriers proposition one James Frederick Ferrier
un filosofo idealista scozzese La prima proposizione del suo
Institutes of Metaphysics afferma la realt e lirriducibilit
dellautocoscienza: Insieme a qualsiasi cosa unintelligenza conosca,
come fondamento e condizione della sua conoscenza, deve avere
qualche cognizione di s stessa
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- Data lautocoscienza, tutto il resto spiegabile in forma
meccanica Perci la spiegazione di Alexander Bain very near the
truth Da qui il terzo paper, Ye machine, che una ricostruzione
meccanica del funzionamento della mente E il primo pezzo
dellAntologia Ve lo presento con 3 mie figure che riproducono il
funzionamento dei meccanismi mentali I fenomeni della mente umana
possono essere spiegati per mezzo di agenti meccanici pi
lautocoscienza
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- Il circuito pi semplice: la sensazione a 1 produce lidea di
sensazione A 1 che, per tentativi ed errori, attiva lidea di azione
B 1, cui segue lazione di risposta b 1 1) a 1 -A 1 -B 1 -b1
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- Qui non c azione di risposta efficace diretta. Lidea di
sensazione A 1 tenuta in moto dal desiderio di B 1 - mette in moto
lidea di azione B 2, da qui lazione b 2, che cambia il mondo e
produce una nuova sensazione a 2, da cui la corrispondente idea di
sensazione A 2. Da qui si pu attivare lidea di azione B 1 che
attiva lazione b 1, risposta adeguata alla sensazione a 1 2) a 1 -A
1 -B 2 -b 2 - variazione del mondo- a 2 -A 2 -B 1 -b 1
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- Quando nessuno dei due circuiti del primo livello si chiude, il
segnale passa al livello superiore dove agisce il reasoning
(forecast) 3) a 1 -A 1 - 1 - 2 -B 2 -b 2 - variazione del mondo- a
2 -A 2 - 2 - 1 -B 1 -b 1 Prevedo cosa avviene se produco lazione b
2 e quindi la eseguo di proposito (attivando il circuito 2 -B 2 -b
2 ), rendendo cos possibile lazione b 1 (attraverso 1 -B 1 -b 1 )
che la risposta adeguata
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- Il carattere della macchina la sua capacit di guardare lontano,
di perseguire obiettivi di lungo periodo Lesempio dellautoma che
gioca a scacchi che Marshall riprende da Babbage Il carattere
dipende da tempo di connessione delle terminazioni nervose Unaltra
eventualit che il cambiamento del mondo che rende possibile lazione
b 1 non possa effettuarlo la macchina e debba attendere che si
verifichi
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- Nellattivit di routine la macchina si affida ad azioni
automatiche che sono immagazzinate nelle azioni riflesse e negli
istinti che ha acquisito in precedenza. Quando si presenta una
situazione nuova che questi automatismi non sono in grado di
trattare, la macchina tenta variazioni accidentali, finch non si
imbatte in una che funziona, direttamente o per via indiretta. Se
tutte queste contrivances falliscono, e lo stimolo persiste, la
macchina ricorre a un circuito mentale superiore in grado di
prevedere le conseguenze dellazione prima di decidere quale
compiere.
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- Le contrivances che hanno avuto successo, in uno dei due
circuiti cerebrali, non solo restaurano lequilibrio, ma diventano
parte del comportamento normale della macchina, cambiando il modo
in cui essa agir in ogni futura circostanza La ripetizione rende
sempre pi semplice compiere qualsiasi nuova azione, finch essa non
viene immagazzinata come un nuovo istinto La selezione naturale il
prodotto di agenti puramente meccanici I tre concetti-base:
variazione, selezione, eredit (qui nellistinto) La variazione la
principale fonte del progresso (Principles)
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- Introduce un nuovo livello di causalit: ogni azione dipende dal
carattere e lentamente modifica il carattere, crea nuovi
automatismi Il carattere (Samuel Smiles) coincide con la capacit di
guardare lontano e di aspettare Come il chess automaton di Babbage
(nellAutobiografia) Concetti che si applicano allindividuo ma anche
a unimpresa, a unistituzione Anche in questi casi si hanno
automatismi, innovazione, selezione ed ereditariet
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- Questo modello ricorrente e centrale negli scritti marshalliani
Quando discute di organizzazione industriale nei Principi in una
lunga nota fa lesempio del funzionamento del sistema nervoso: La
parte che il ragionamento sistematico (machinery of thought)
rappresenta nella produzione del sapere rassomiglia alla parte che
le macchine (machinery) rappresentano nella produzione di merci
(Principi, appendice C)
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- Per esempio, quando un uomo prova a pattinare per la prima
volta, deve porre tutta la sua attenzione a mantenere lequilibrio,
il suo cervello [cerebrum] deve esercitare un controllo diretto su
ciascun movimento e non gli resta molta energia mentale da dedicare
ad altre cose. Ma dopo molta pratica lazione diventa
semiautomatica, i centri nervosi locali si assumono quasi tutto il
lavoro di regolare i muscoli e, lasciato libero il cervello
[cerebrum], luomo pu tener dietro a tutto un ordine di idee
indipendente. V probabilmente una specie di burocrazia organizzata
dei centri nervosi locali, p. 158
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- Gli ordinamenti che dovrebbero regolare leconomia interna di
una manifattura sono fondati su principi di pi profondo fondamento
di quanto si sarebbe potuto credere e possono essere utilmente
impiegati nel preparare la strada ad alcune delle pi sublimi
investigazioni della mente umana Sulla economia delle macchine e
della manifattura 1832 Analogie con Babbage:
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- A differenza che nellequilibrio economico generale non si parte
mai da zero. C sempre un sottoinsieme stabile sul quale si innesta
un cambiamento localizzato La dialettica innovazione/routine sempre
allopera in tutti i sistemi: individui, imprese, organizzazioni
Queste autorit locali mandano segnali al centro, ma se non c niente
di nuovo il centro non interviene Quando per c da fare qualcosa di
nuovo, come imparare a pattinare allindietro, il centro interviene.
Gli automatismi acquisiti in precedenza sono indispensabili per il
nuovo compito (capitale di forza nervosa)
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- Lultima parte di Ye Machine descrive il processo di educazione
della macchina attraverso lesperienza Linguaggio Numero Geometria
Scienze naturali Arti Limiti nellassenza della capacit di
astrazione: -1 non gli accessibile Educazione morale: simpatia
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- Il rapporto che c tra il modello giovanile di Ye machine e
lorganizzazione industriale profondo Marshall fa il percorso
inverso, dalla mente alla macchina: La pratica rende perfetti; cio
la pratica permette che unoperazione la quale dapprima sembrava
difficile, si compia dopo un p di tempo con uno sforzo
relativamente lieve, e tuttavia molto meglio di prima. La
fisiologia spiega in certa misura questo fenomeno (Principi, libro
IV, cap. 9) Ricordate Babbage: Gli ordinamenti che dovrebbero
regolare leconomia interna di una manifattura sono fondati su
principi di pi profondo fondamento di quanto si sarebbe potuto
credere e possono essere utilmente impiegate nel preparare la
strada ad alcune delle pi sublimi investigazioni della mente
umana
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- Importanza delleducazione generale, si riusa sempre. Sviluppare
le facolt E un diverso programma di ricerca. Se salta tutto, un
sistema non funziona pi. Ladattamento sempre parziale, la statica
parte della dinamica (Dardi) Lequilibrio parziale non un
approssimazione allequilibrio economico generale dovuta a realismo,
come spesso si ritiene Diverso dal modello delluomo economico, che
non cambia. Anche Marshall adotta il calcolo come guida allazione,
ma il suo un soggetto che varia nel tempo Il modello di Ye machine
anche un modello generale dellagente economico
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- Allepoca primeggiavano le scienze matematiche e fisiche. Lo
sviluppo delle scienze biologiche ha messo al centro il concetto di
crescita organica Errore delleconomia classica: Non ignorare i
fatti ma ritenere luomo una quantit costante, p. 46 Il ruolo dei
socialisti che, seppur vittime di rapsodie selvagge hanno visto la
perfettibilit delluomo (Owen), e si sono resi conto che la miseria
dei poveri causa della loro miseria Segue la prolusione del 1885
quando assume la cattedra di economia politica a Cambridge
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- La scienza economica come organo, strumento logico, o cassetta
di strumenti (box of tools) che aiuta a ragionare su motivazioni
misurabili Smith: consapevolezza dellequilibrio tra il desiderio di
possedere una cosa e gli sforzi necessari a produrla, p. 48
Leconomia non un corpo di verit concrete, ma un meccanismo che
aiuta a scoprire queste verit, simile alla meccanica teorica, p.
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- Non egoistico, le motivazioni dellagire sono le pi diverse, non
necessariamente la ricchezza materiale Luso pratico della teoria
solo negativo: mi dice cosa non si pu fare, p. 55 Luomo economico
di Marshall lelemento di calcolo dei pro e contro in un contesto
dato Essenziale che sia qualcosa di trasferibile e misurabile. I
titoli nobiliari potrebbero svolgere la stessa funzione se lo
fossero, pp. 49-50 Luso della moneta per misurare desiderio e
sforzi un accidente
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- 1. Auguste Comte: Non si deve separare leconomia dallo studio
della societ nel suo complesso Difesa della scienza economica da 2
critiche La sociologia al culmine delle scienze del pensiero
positivo Non parte dallindividuo isolato come leconomia Se
esistesse una scienza sociale unificata, leconomia sarebbe ben
lieta di trovare riparo sotto le sue ali, p. 54
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- La risposta di Marshall a Comte: La mente umana non dispone di
altro metodo di indagine che la scomposizione dei problemi
complessi, p. 54 Ma essa non esiste. Per ora per trattare i
problemi nel loro insieme ci affidiamo al senso comune Leconomia
consente di trattare in modo scientifico una parte del problema ed
di aiuto al senso comune
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- 2. Critica ispirata dalla scuola storica tedesca: rifiutare
tutte le teorie e studiare i fatti La vecchia scuola storica
Wilhelm G. F. Roscher, Karl G. A. Knies e Bruno Hildebrand
preceduta da Friedrick List La nuova scuola Gustav Schmoller meno
radicale Il Methodenstreit (Menger-Schmoller) di quegli anni
Marshall ha un giudizio positivo degli esponenti della scuola
storica: Essi hanno contribuito pi di chiunque altro ad allargare
le nostre idee, p. 56
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- Marshall: La nostra risposta che i fatti da soli sono muti, p.
56 A List riconosce il merito di aver inserito leconomia nel
movimento generale della scienza, ispirato alla biologia, p. 46
Tuttavia la tesi radicale che si possa fare a meno della teoria,
che si preteso ricavare dai loro scritti, che sbagliata Deduzione e
induzione vanno insieme. Significativamente a questo proposito cita
con approvazione Schmoller, nota 9 di La distribuzione e lo
scambio
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- Lurgenza del problema della povert. Fiducia nelle possibilit di
miglioramento della classe lavoratrice Occorre pi ricchezza e una
sua migliore distribuzione, p. 62 Il compito delleconomia creare le
opportunit di una vita dignitosa, sconfiggere la miseria Il limite
della collocazione tra le scienze morali: studi metafisici. Invece
occorre spirito scientifico, p. 61 La parte finale si apre con una
dichiarazione di guerra
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- Distribution and Exchange 1898 E la risposta a un breve
articolo di Hadley che critica la teoria della distribuzione dei
Principi Espone le linee generali del contenuto dei 6 libri dei
Principi in successione dedicando particolare attenzione a problemi
di metodo Presupporrebbe la conoscenza dei Principi. La nostra
lettura dellarticolo concentrata sui problemi metodologi, che in
esso hanno un ruolo centrale
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- Applicazioni limitate della matematica, corte e semplici, p. 67
Analogia con la fisica nelle fasi iniziali del ragionamento
economico, con la biologia negli stadi pi avanzati Uso del cteris
paribus nello stato stazionario Si applica meno allo stato attuale.
Viviamo una fase transitoria: felice intervallo in cui non vale la
limitazione delle risorse prevista da Malthus
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- Il problema proprio il contrario: il progresso che impedisce
che le stesse condizioni si ripetano Anche in meccanica i sistemi
evolvono (le catastrofi), ma i cambiamenti sono solo di quantit Non
cos per levoluzione sociale che crescita organica I due sensi di
equilibrio, meccanico e biologico, tra le forze organiche della
vita e della decadenza, p. 71 Non abbandonare troppo in fretta
quello meccanico
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- La Mecca delleconomista la biologia economica piuttosto che la
dinamica economica, p. 72 Luso del c teris paribus e il problema
dei rendimenti crescenti, che lo rende inapplicabile nel lungo
periodo I limiti delluso della matematica Il rischio dei giocattoli
scientifici, p. 77 Il concetto di impresa rappresentativa, p. 75
Strategia e tattica, meccanica e biologia, pp. 72-73
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- Significativa una lettera del 1906 allallievo Bowley che, come
Keynes, proveniva da matematica. Suggerisce di dividere il lavoro
in 6 tappe: (1). Usa la matematica come un linguaggio abbreviato,
piuttosto che come un motore di ricerca (2)Tieniti ad essa finch
non hai finito (3) Traduci in inglese (4) Illustra con esempi che
sono importanti nella vita reale (5) Brucia la matematica (6) Se
non riesci nel punto 4, brucia 3. Questultimo quello che ho fatto
spesso
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- Il problema del tempo: lelemento tempo, in cui risiede la
difficolt principale di quasi tutti i problemi economici (Principi,
libro III, cap. 4) Natura non facit saltum (Spencer, Hegel,
Cournot) Le curve di offerta presentano problemi Nel breve periodo
i costi sono crescenti (ma vedi Andrews) E implicito che si
riferiscono a un certo periodo di tempo, nota 8
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- I Principi sono volume introduttivo (dalla quinta edizione,
prima addirittura vol. I). Quindi vi trovate solo la meccanica, non
la biologia Analogia con la fisica nelle fasi iniziali del
ragionamento economico, con la biologia negli stadi pi avanzati
Spesso Marshall letto come Principi + chiacchere
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- LANALISI Il luogo classico il libro 5 dei Principles: Relazioni
generali di domanda, offerta e valore Ho scelto il testo principale
da Industry and Trade perch pi sintetico (quindi richiede
attenzione) libro 2, cap. 1 Ladeguamento della produzione alla
domanda in un mercato aperto Libro 2 concorrenza Libro 3 monopolio
Non viste come due forze opposte che necessariamente si
escludono
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- Le situazioni reali di mercato sono intermedie: Ogni impresa,
anche in regime di concorrenza, ha un mercato particolare. Marshall
parla di monopolio parziale (p. 94) Costo monetario di produzione
da Costo reale di produzione Esempio: il lavoro giovanile Elemento
Tempo Rilevante soprattutto dal lato dellofferta Lofferta (e la
domanda) come flussi, non stocks
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- La curva rossa la curva di offerta. Laltra la curva di domanda
Sullasse delle x ho le quantit, su quello delle y i prezzi
100200300400500 Q P Linversione degli assi. Attenzione al lato
dellofferta
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- Il concetto di elasticit: Le variazioni in percentuale della
domanda in risposta a variazioni in percentuale di prezzo Keynes,
p. 199 P654321P654321 Q 0100200300400500 600
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- La formula (Dx/x) / -(Dy/y) Se quando il prezzo cresce del 10%
la domanda cala del 10% lelasticit 1 Cio variazioni percentuali
della quantit (DQ/Q) rapportate a variazioni percentuali del prezzo
(DP/P). Il segno meno sta a indicare che quando il prezzo cresce la
quantit domandata cala Se quando il prezzo cresce del 10% la
domanda cala del 20% lelasticit 2 Se la domanda cala solo del 5%
lelasticit 0,5 Ovvero(DQ/Q) / - (DP/P)
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- E regola generale che un aumento della domanda faccia crescere
il prezzo Invece laumento dellofferta agisce sul prezzo in diverse
direzioni Il prezzo aumenta nel breve periodo. Poi intervengono
altri fattori Economie interne ed economie esterne Non possibile
attribuire esattamente i costi a un determinato prodotto Ogni
impresa produce molti prodotti, che hanno costi in comune
Distinzione costi primi costi comuni. Si possono isolare e
attribuire a un prodotto solo i costi primi
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- Prodotti congiunti (es: frumento e paglia) I costi comuni
diventano primi o speciali se ragiono sul lungo periodo Ma in
genere sono possibili variazioni nei rapporti in cui sono prodotti
Esempio: lana, carne e pelle; anche paglia e frumento Se sono
prodotti in un rapporto fisso il prezzo dipende solo dalla domanda
Conclusione: c una certa correlazione tra costo e valore anche
riguardo a tali prodotti, p. 92
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- Impianto una macchina che serve per tre prodotti. Come
ripartire la spesa? Nessun mezzo diretto di dividere tutti i costi
Dividerlo in base ai risparmi che ottengo nella produzione di
ciascuno di essi. E quello che farebbe la concorrenza Prodotti
connessi. In genere si producono insieme: Locomotive e motrici
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- Concetto di equilibrio flessibile In continuo movimento
Lequilibrio non un punto di arrivo E inconcepibile un adattamento
perfetto. Forse non nemmeno desiderabile. Affari perfettamente
stabili produrrebbero uomini poco migliori di macchine, p. 94
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- Al centro c il tema dei rendimenti crescenti che presenta un
problema apparentemente insolubile se si considera valere per la
singola impresa. Marshall sottolinea subito la diversit tra impresa
e industria Lanalisi dellequilibrio meccanico non funziona. Induce
a pensare al monopolio, nota 4 (Cournot) Il secondo testo tratto
dal libro V dei Principi Poche pagine, molto dense
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- 100200300400500Q P Limpresa che si trova in questa condizione
espande la produzione finch il mercato non pi concorrenziale e la
curva di domanda si inclina negativamente Al solito, la curva rossa
la curva di offerta, in questo caso a rendimenti crescenti. La
curva celeste curva di domanda di un mercato perfettamente
concorrenziale
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- 1)Intanto, come gi detto, Marshall ne limita lapplicazione al
lungo periodo Aneroidi a forma di orologi, p. 96 (ma cos? Andrews)
2) Concetto di impresa rappresentativa 3) Limpresa non si trova mai
davanti una curva di domanda perfettamente concorrenziale: mercato
particolare Come far fronte al problema posto dai rendimenti
crescenti? Strategia delle imprese: costi primi-costi
supplementari
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- I problemi economici sono presentati imperfettamente quando
vengono trattati come problemi di equilibrio statico, e non di
sviluppo organico, p. 99 Il trattamento statico definito
unintroduzione necessaria a una trattazione pi filosofica della
societ come organismo, necessaria perch offre finitezza e
precisione di pensiero Rapporto equilibrio statico-sviluppo
organico. Uso consapevole e limitato degli strumenti dell'analisi
di equilibrio. Rischio dei giocattoli scientifici, p. 99
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- Un aumento della scala di produzione ha portato a una riduzione
del prezzo di offerta. Cosa accade quando la moda passa e il prezzo
di domanda si riduce? p. 103 Il testo successivo lAppendice H,
legata al cap. 12, da cui tratto il testo precedente. Qui trovate
la matematica (in appendice, come sempre) Il concetto di margine
perde di significato in caso di rendimenti crescenti, p. 102
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- Caso 2) Il nuovo prezzo di domanda ridotto superiore al nuovo
prezzo ridotto di offerta. Si pu avere un'espansione della
produzione pari a 10 volte quella di partenza prima che la discesa
del prezzo di domanda raggiunga quella del prezzo di offerta (come
prima o poi avviene). Un nuovo equilibrio si instaurato, nota 2:
equilibri stabili e instabili Caso 1) Il nuovo prezzo di domanda
inferiore al ridotto prezzo di offerta reso possibile dallo
sviluppo della produzione a rendimenti crescenti. In questo caso la
produzione si contrae e si torna pi o meno alla situazione di
prima
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- A e C sono stabili, B instabile perch se aumenta appena la
produzione il prezzo di offerta inferiore al prezzo di domanda e la
produzione cresce fino a L (se si riduce appena, scende fino a H).
Le frecce indicano la direzione del movimento della produzione con
equilibrio stabile in H e L
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- Irreversibilit delle curve di domanda e di offerta: certe
abitudini al consumo non si perdono anche quando il prezzo sale
Soprattutto miglioramenti nella produzione si conservano anche se
la scala di produzione si riduce, p. 104 La curva non torna
indietro lungo lo stesso percorso, nota 6 E la linea tratteggiata
della figura che parte da T
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- Come calcolare le spese ? In una situazione statica il problema
non c': il costo pu essere calcolato dividendo le spese per il
numero dei beni prodotti. Ma in una situazione non statica, il
valore dei beni capitali dipende dal reddito che producono. Quindi
si ragiona in circolo se si vuole andare dal costo al prezzo. Curva
delle spese particolari, nota 10 Serve a chiarire la problematicit
delle curve di offerta La curva di offerta una curva o non una
curva? Rappresentazione tridimensionale con la variabile tempo,
nota 8
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- La curva SS necessariamente ascendente perch i produttori di un
dato momento sono disposti su di essa con i produttori a costi
minori a partire da sinistra MP sono le spese del produttore che
produce la OM-esima unit. QP la rendita del produttore della
OM-esima unit
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- Larea SFA la rendita complessiva del produttore, DFA la rendita
del consumatore (ci torniamo pi avanti) Diversamente dalla normale
curva di offerta, si presuppone che la produzione sia sempre
OH
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- Due testi: Il primo di Marshall specifico sui rimedi alle
fluttuazioni del livello dei prezzi Il secondo pi generale di
Pigou. Conviene partire da questultimo Il valore della moneta in
termini di merci dipende dalle stesse leggi della domanda e
dell'offerta che determinano il valore di ogni bene Il testo di
Pigou si occupa della domanda di moneta. L'offerta riguarda la
produzione di metalli e, quando c moneta cartacea, il comportamento
delle autorit monetarie LA MONETA
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- Conviene partire dal paragrafo 9, in cui la formula della
teoria quantitativa esposta e messa a confronto con la formula
usata da Pigou Formula della teoria quantitativa: MV= T
Generalmente scritta MV=PT La quantit di moneta (M) moltiplicata
per la velocit di circolazione (V) uguale al numero delle
transazioni (T) moltiplicato per il valore medio della singola
transazione ( ), cio per il livello dei prezzi
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- Detta cos non una teoria, ma una tautologia, uno schema logico
da cui non si esce Diventa teoria quando si assume, come fa la
teoria quantitativa, che V sia costante, per cui, a parit di T, ne
consegue che e M sono direttamente proporzionali Lorigine della
teoria quantitativa della moneta si perde nella notte dei tempi
Nicola Copernico, Sulla coniazione delle monete 1526: La moneta
perde di valore soprattutto quando ne viene aumentata troppo la
quantit Jean Bodin, I sei libri dello Stato, 1576: princeps a
nummorum corruptela debet abstinere
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- Una formulazione lucida nel saggio On money di Hume: Si apre
cos. La maggiore o minore abbondanza di moneta senza importanza;
infatti i prezzi delle merci sono sempre in proporzione con la
quantit della moneta Laumento dei prezzi nel 500 attribuito
allafflusso di oro dallAmerica
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- Lapparato logico proposto da Pigou diverso, ma, come spiega
sempre nel paragrafo 9, perfettamente coerente con la teoria
quantitativa. Pigou pone due domande: Come si stabilisce il valore
della moneta? E in termini di cosa? Alla seconda risponde: in
termini di merci, ridotte a ununit, p. 129 Alla prima, che si
stabilisce nel modo usuale con cui si stabilisce il valore delle
merci, cio in base alla domanda e allofferta
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- Pigou segue il Marshall delle lezioni e di un manoscritto del
1871 citato da Keynes e pubblicato da Whitaker negli Early Economic
Writings, On Money Marshall considera la velocit di circolazione un
concetto astratto Per spiegare il valore della moneta preferisce
partire dalle ragioni per cui la moneta domandata Il motivo
principale invocato la disponibilit in contanti (ready command over
commodities) (Keynes, p. 181) Il saggio di Pigou sviluppa la stessa
idea
- Slide 81
- Perch deteniamo moneta? Per questi motivi teniamo una parte k
della ricchezza reale R (delle risorse, dice Pigou) in moneta.
Poniamo che sia il 10%. La quantit di moneta M moltiplicata per il
suo valore unitario P - che linverso del P(che Pigou designa con )
della formula della teoria quantitativa - cio il valore complessivo
della moneta PM, sar uguale a questa quota della ricchezza, kR. Cio
PM=kR, ovvero P=kR/M Se kR costante, PM un iperbole equilatera, p.
130. Se aumenta la quantit di moneta M, in proporzione diminuisce
il suo valore Pigou elenca due motivi: comodit di acquisti e
sicurezza, p. 130. Motivo transattivo e precauzionale
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- La moneta M detenuta dai cittadini viene scomposta nella
proporzione detenuta in contante (c) e in quella detenuta in conti
bancari (1-c). La seconda richiede meno contante perch alle banche
basta tenere una proporzione del totale per essere in grado di far
fronte agli obblighi verso i depositanti. [c+h(1-c)] La formula
completa diventa P=kR/M[c+h(1-c)] Pigou passa poi ad analizzare
ciascuna delle variabili che compongono lequazione
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- R: Quanto maggiore R tanto maggiore la domanda di moneta R
cresce con lo sviluppo. Aumentano le risorse, ma se lelasticit
della domanda minore di 1, NO. La spesa complessiva, PQ, si riduce
Se P si riduce del 20% e Q aumenta solo del 10%, R si riduce
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- Interessante lanalisi di k, delle ragioni che abbiamo per
detenere moneta anzich impiegare le risorse in usi produttivi o nel
consumo. Come detto sono due Se ci aspetta che i prezzi scendano
(deflazione) si ha un incentivo a detenere moneta Se ci si attende
che aumentino (inflazione) avviene lopposto, p. 134 Se le
opportunit di guadagno da investimento crescono, si riduce
l'incentivo a detenere moneta 1) Comodit: poter fare acquisti 2)
Sicurezza: evitare il rischio di trovarsi senza moneta in caso di
bisogno
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- [c+h(1-c)] Dallequazione P=kR/M[c+h(1-c)] segue lanalisi 1)di
c, cio delluso di assegni, compensazioni bancarie e strumenti che
riducono luso di moneta legale effettiva 2)di h, cio delle ragioni
per cui le banche detengono moneta, che sono le stesse per cui la
detengono gli individui (comodit e sicurezza)
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- La teoria quantitativa ha come concetto centrale V, che un
concetto statistico Pigou rivendica che la sua teoria, facendo
perno su k, centrata sui motivi che gli individui hanno per
detenere moneta, sulla domanda di moneta Al movente transattivo e
precauzionale Keynes aggiunger quello speculativo, qui adombrato
nelle situazioni di variazione dei prezzi
- Slide 87
- Il testo di Marshall mira a stabilizzare il valore della moneta
per contrastare landamento ciclico delleconomia Leconomia moderna
caratterizzata da contratti a lungo termine che impegnano al
pagamento di valori nominali il cui valore reale soggetto a
variazioni Le variazioni del valore della moneta sono di breve e di
lungo periodo Pi drammatiche quelle di breve periodo, che non sono
influenzate dalla produzione di oro e dipendono dallandamento
delleconomia. Si evitano stabilizzando leconomia Le variazioni di
lungo periodo provocano destabilizzazione
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- La proposta fissare uno standard di potere dacquisto che sia
stabile e corregga le deviazioni dovute allalterazione del valore
della moneta. Indicizzazione Quando i prezzi salgono e leconomia va
bene il valore reale dei costi fissi si abbassa. Il contrario
avviene quando i prezzi calano. I salari reali si muovono in senso
contrario a come dovrebbero (crescono quando leconomia va male,
calano quando va bene), p. 117 e p. 121 Il bimetallismo un rimedio
inefficace
- Slide 89
- ECONOMIA INDUSTRIALE (IV LIBRO) Teoria dellorganizzazione.
Lorganizzazione come quarto fattore della produzione. Rapporti con
la biologia Marshall guarda al sistema industriale come a un
organismo che cresce e si sviluppa Limiti dellepoca: riferimento
alleugenetica e alle razze umane Linvito a guardare oltre, a quegli
aspetti che segnano pi direttamente il progetto marshalliano di
scienza e di riforma sociale Organizzazione e conoscenza
- Slide 90
- Rapporto storico biologia-economia Unit di azione fondamentale
tra le leggi della natura nel mondo fisico e quelle nel mondo
morale, p.143. Darwin nellautobiografia fa riferimento a Malthus:
Nellottobre del 1838 lessi per diletto il libro di Malthus sulla
popolazione e, essendo preparato ad apprezzare la lotta per
l'esistenza che dappertutto all'opera per i miei studi di lunga
data delle abitudini degli animali e delle piante, fui subito
colpito dallidea che, nelle condizioni di lotta allesistenza cui
ogni essere sottoposto, le variazioni vantaggiose tendessero a
essere conservate e quelle sfavorevoli a essere distrutte. Il
risultato poteva essere la formazione di nuove specie. Avevo dunque
ormai una teoria su cui lavorare
- Slide 91
- Ruolo di Smith attraverso lo zoologo Milne-Edwards Negli
Elementi di zoologia (1837) scrive: Il principio che sembra aver
guidato la natura nella perfettibilit degli esseri , come si pu
vedere, proprio uno di quelli che hanno avuto la pi grande
influenza nel progresso della tecnologia dellindustria umana, la
divisione del lavoro Nella Introduzione alla zoologia generale
(1851) aggiunge: nel perfezionare gli organismi la Natura ha
seguito il principio cos ben sviluppato dagli economisti moderni,
ed in queste opere cos come nelle produzioni delle arti meccaniche
che si vede limmenso vantaggio che risulta dalla divisione del
lavoro
- Slide 92
- Infine, nelle voci Organizzazione e Nervi del Dizionario
classico di storia naturale (Strasburgo, 1827) sostiene che la vita
degli organismi superiori si differenzia da quella degli inferiori
proprio per lintroduzione della divisione del lavoro: Il corpo dei
polipi pu essere paragonato a una di quelle officine in cui ciascun
lavoratore impiegato a compiere operazioni simili... Quando al
contrario la vita comincia a manifestare fenomeni pi complicati...
certi organi presentano una struttura particolare. La vita
dellindividuo, invece di essere la somma di un numero maggiore o
minore di elementi identici, risulta da atti essenzialmente
differenti prodotti da organi distinti... pi numerose e sviluppate
sono le facolt dellorganismo, maggiore il grado al quale spinta la
diversit di struttura e la divisione del lavoro che ne
consegue
- Slide 93
- Darwin fu influenzato direttamente dagli economisti nel
valutare il vantaggio che deriva dalla specializzazione. Spinta
alla differenziazione che porta alla formazione di una nuova
specie. Ma nellOrigine delle Specie fa riferimento a Milne-Edwards,
meno controverso Il tema sar generalizzato da Spencer nella sua
teoria della differenziazione e integrazione che connette
levoluzione biologica, psicologica e sociale Schweber: Darwin and
the political economists: divergence of character. Journal of the
History of Biology
- Slide 94
- La differenziazione segue le orme della divisione del lavoro
smithiana, con il supporto delle dottrine neurofisiologiche. La
specializzazione aumenta le capacit: la pratica rende perfetti A
questo sviluppo si accompagna l'esigenza del coordinamento tra le
parti separate, che in economia offerto dal mercato, dallo sviluppo
dei trasporti, dal sistema del credito Marshall usa l'espressione
>, che di Spencer, e che Darwin fece propria nella quinta
edizione dell'Origine delle Specie, come equivalente alla selezione
naturale
- Slide 95
- Marshall la usa per discutere levoluzione delle forme di
organizzazione sociale La teoria della 'sopravvivenza del pi
adatto' deve essere interpretata con cura, p. 144 Non sono gli
organismi che beneficiano l'ambiente a sopravvivere. E non detto
che la lotta per la sopravvivenza dia vita ad organismi benefici,
p. 144 Ma benefici all'ambiente sono utili e necessari. La specie
che depaupera l'ambiente muore. Ruolo della cooperazione nel
garantire sopravvivenza: Kropotkin Il salto all'uomo il carattere
conscio del sacrificio dell'interesse individuale. Questo rafforza
le chances di sopravvivenza, pp. 145-46.
- Slide 96
- Quelli che ho chiamato i quartolibristi: Brian Loasby Giacomo
Becattini e i suoi allievi Stanley Metcalfe Precedente smithiano
Rapporto Smith-Darwin (via Milne-Edwards) e Darwin
(Spencer)-Marshall Economia e biologia Organizzazione e conoscenza.
Il capitale consiste in gran parte in organizzazione e conoscenza.
La conoscenza la nostra pi potente macchina della produzione.
Lorganizzazione aiuta la conoscenza, Introduzione libro IV; pp.
237-38
- Slide 97
- La sopravvivenza del pi adatto premia qualit accidentalmente
associate a quelle che creano un vantaggio Sistema delle caste.
Aveva qualcosa di positivo per la sopravvivenza se si imposto
dappertutto in una fase della storia, sebbene avesse difetti: il
sacrificio dell'individuo agli interessi della societ, p. 147 Il
sistema delle caste superato, ma nella moderna suddivisione in
classi permane il difetto Gli organi si rafforzano con l'uso. La
frequenza di un esercizio che crea piacere rafforza gli organi che
lo producono Qs. come la legge per la sopravvivenza perch tende ad
impedire agli animali di provare molto piacere nell'esercizio di
funzioni che non contribuiscono al loro benessere, p. 149 Ma l'uomo
ha un grado maggiore di libert
- Slide 98
- dunque necessario studiare con diligenza se l'attuale
organizzazione produttiva non possa essere vantaggiosamente
modificata in modo da accrescere le possibilit da parte di coloro
che appartengono ai gradi inferiori dell'attivit produttiva, di
adoperare le facolt mentali latenti, di trarre piacere dall'uso di
esse e di rafforzarle mediante l'uso; poich si deve respingere come
priva di valore l'asserzione che se un cambiamento simile fosse
stato benefico, sarebbe gi stato prodotto dalla lotta per
l'esistenza. prerogativa umana di esercitare un controllo limitato
ma effettivo sugli sviluppi naturali, mediante la previsione del
futuro, e preparando la strada per il passo successivo, p. 149
- Slide 99
- Secondo brano. La pratica rende perfetti e la similitudine
neurofisiologica Per esempio, quando un uomo prova a pattinare per
la prima volta, deve porre tutta la sua attenzione a mantenere
lequilibrio, il suo cervello [cerebrum] deve esercitare un
controllo diretto su ciascun movimento e non gli resta molta
energia mentale da dedicare ad altre cose. Ma dopo molta pratica
lazione diventa semiautomatica, i centri nervosi locali si assumono
quasi tutto il lavoro di regolare i muscoli e, lasciato libero il
cervello [cerebrum], luomo pu tener dietro a tutto un ordine di
idee indipendente. queste connessioni possono considerarsi come una
specie di capitale di forza nervosa. V probabilmente una specie di
burocrazia organizzata dei centri nervosi locali, p. 158
- Slide 100
- Economie esterne ed economie interne Le prime rimandano al
concetto di distretto industriale Differenza uomo-macchina
Principio di Babbage: la divisione del lavoro consente di eseguirlo
con quella esatta quantit di capacit e di forza che richiesta per
la sua esecuzione, p. 156 I vantaggi della divisione del lavoro
sono evidenti nel lavoro manuale; per quello mentale meno: il campo
di studi deve essere ampio allinizio, prima della specializzazione.
Esempio del medico, p. 153 Smith: rapporto divisione del lavoro -
invenzione delle macchine
- Slide 101
- Il terzo brano di questa parte dellAntologia tratto da Sydney
Chapman: L'industria tessile del Lancashire. Uno studio sullo
sviluppo economico, 1904, scritto su suggerimento diretto e con la
supervisione di Marshall. E' considerato lo studio classico di un
caso classico. Nata nel 300 a Manchester, libera dai regolamenti
corporativi, l'industria tessile si era sviluppata nei secoli.
Dalla lana e seta al cotone. Sviluppo di industrie sussidiarie che
usano prodotti chimici. Oltre 600.000 addetti in una miriade di
piccole e medie imprese di 300 tipi diversi. Il concetto di
distretto industriale si fa risalire a Marshall tanto si usa il
termine Marshallian Industrial District (Becattini) Le connessioni
fra imprese richiedono conoscenza, crescono con l'esperienza,
stimolano innovazioni e sono incoraggiate dalla vicinanza
geografica e culturale
- Slide 102
- Il testo di Chapman sul distretto del cotone molto tecnico.
Linvito a leggere la matrice filosofica marshalliana del discorso
Le ragioni che tengono unite o separano fasi diverse della
lavorazione dipendono in primo luogo dalle competenze richieste
Filatura e tessitura: la seconda richiede capacit commerciali che
non sono richieste nella prima. Questo porta alla separazione, pp.
163-64 Se la rifinitura eseguita dalla fabbrica che produce il
tessuto, i modi in cui pu essere effettuata sono limitati, se la
rifinitura fatta altrove, il tessuto acquistato da qualsiasi
produttore rappresenta potenzialmente una maggiore variet di beni
finiti, p. 167
- Slide 103
- Disintegrazione industriale lungo due linee, p. 165: 1)di fase,
di processo 2)di prodotto La seconda dettata dall'esigenza del
controllo di qualit (prodotti di eccellenza). In questo caso
unimpresa tiene unite le fasi per evitare che inavvertitamente, a
causa di alterazioni nella mistura o di lavoro inferiore in qualche
fase, possa accadere che la qualit dei loro prodotti sia in qualche
caso ridotta e di conseguenza siano danneggiati i loro mercati Per
la prima tutto chiaro: Le straordinarie economie legate alla
specializzazione dei processi tendono a presentarsi non appena
lorganizzazione dellindustria in grado di mantenere un contatto
sufficiente tra i processi separati, poich la divisione del lavoro
implicata dalla specializzazione dei processi risponde a principi
fondamentali, p. 166
- Slide 104
- Quali sono i limiti della dimensione d'impresa? Bilanciamento
dei vantaggi e degli svantaggi, dei costi di coordinamento interni
e di quelli di ricorrere al mercato esterno. Nel distretto i
secondi sono minori e c' spazio per le piccole e medie imprese
Rispetto alla grande impresa, la piccola crea un ambiente che
accresce la conoscenza, incoraggia il cambiamento, offre molte
alternative e modi diversi di affrontare un problema: le piccole
imprese sono i migliori educatori delliniziativa e della
versatilit, che sono le fonti principali del progresso industriale
(Industria e commercio, p. 249). Il concetto chiave che spiega il
fenomeno dei distretti industriali quello di economie esterne di
localizzazione (diverse da quelle generali di settore), ottenibili
mediante la concentrazione di parecchie piccole imprese di natura
simile in localit particolari Principi, libro IV, cap. 10
- Slide 105
- La nuova geografia economica I clusters di Michael Porter: i
vantaggi dellagglomerazione Atmosfera industriale (Industry and
Trade): i misteri dellindustria non sono pi tali; come se stessero
nellaria si respirano nell'aria e i fanciulli ne apprendono molti
inconsapevolmente (Principi, libro IV, cap. 10) Knowledge
communities I distrettualisti italiani, Giacomo Becattini in testa.
Senso di appartenenza, radici sociali del distretto. Una comunit
locale che prende parte alla divisione internazionale del lavoro,
che si specializza. Il concetto di sistema locale
- Slide 106
- Il distretto industriale nasce come una comunit locale che si
specializza in un certo tipo di prodotto; il cluster nasce come
unagglomerazione territoriale di imprese che si dedicano ad una
certa produzione [...] Nel primo caso noi vediamo la trasformazione
di una societ locale; nel secondo la distribuzione spaziale di
imprese che producono beni correlati (Becattini, cit. Fabio Sforzi:
Il distretto industriale: da Marshall a Becattini Pensiero
economico italiano, 2008, n. 2) Lo studio sul campo Prato
(tessile), Santa Croce (pelle), Poggibonsi (mobili)
- Slide 107
- Lanomalia dello sviluppo italiano del secondo dopoguerra se si
assume la grande impresa come sinonimo di modernit e sistema
avanzato di produzione Un sistema produttivo particolarmente adatto
a differenziare il prodotto secondo le richieste di una domanda di
prodotti di qualit, non totalmente standardizzati Un fenomeno non
solo italiano La Spagna
- Slide 108
- Seguono nellAntologia due brevi brani tratti da Industry and
Trade, unopera di Marshall che ha avuto una lunga gestazione ed
uscita solo nel 1919 Considerata meno importante dei Principi, meno
teorica, ma in realt ricca di spunti che hanno un preciso contenuto
teorico, direi filosofico Il primo brano tratta della consuetudine,
del suo ruolo positivo purch non sia rigida, sia aperta al
cambiamento. Ma il cambiamento che non si innesta su qualcosa di
consolidato, di consuetudinario, erratico. E il modello di Ye
machine: routine-innovazione
- Slide 109
- La standardizzazione industriale svolge lo stesso ruolo della
consuetudine, solo che deliberata Standardizzazione particolare e
generale
- Slide 110
- Secondo brano. A sua volta composto da brevi brani Espansione
verticale e orizzontale. Tendenza alla crescita delle dimensioni
dimpresa Ma la standardizzazione rinnova di continuo possibilit e
ruolo del piccolo produttore Il piccolo pu vendere prodotti
standardizzati senza problemi e, ci che pi importante, dispone di
pezzi standardizzati a poco prezzo e il suo lavoro diventa
relativamente sempre pi importante (il coltellinaio e la grande
acciaieria), p. 180 Esempio dellindustria Carnegie con le strutture
in acciaio: prima i ponti poi le parti di edifici
- Slide 111
- La standardizzazione delle parti componenti determina maggiori
economie ed in pari tempo di minore ostacolo al progresso di quella
di strutture complesse, p. 178 2. Richiama alla mente i vantaggi
delleducazione generale rispetto a quella specifica ***: Quella
capacit generale che si pu trasferire da un mestiere allaltro
aumenta ogni anno di importanza rispetto alla capacit manuale e
alle cognizioni tecniche che sono specializzate ad un dato ramo di
attivit, Principles, libro VI, cap. 5, p. 758 1. E di speciale
significato rispetto alla lotta tra le imprese giganti e quelle di
dimensioni modeste, p. 178
- Slide 112
- Spiega perch un giocatore di cricket impara presto e bene a
giocare a tennis (libro IV, cap. 6) Daltra parte quando linsieme
degli automatismi necessari cresce di numero e di peso linnovazione
si allontana: Lestensione dei metodi standardizzati tende
generalmente ad aumentare la subordinazione dello spirito creatore
ai vasti aiuti capitalistici nellottenere uno sbocco per le sue
attivit, p. 179 Machinery and life (1901) traccia un parallelo tra
material machinery e machinery of thought
- Slide 113
- Too much scaffolding too little building Too much machinery too
little life Nel testo trovate il riferimento a Aristotele e Newton
che avrebbero molto da imparare se nellaldil incontrassero un
mediocre studioso dei nostri giorni. Non tutto a vantaggio del
nostro tempo perch ha uninfluenza deprimente: prima di esercitare
le capacit creatrici c da aspettare, da accumulare molta conoscenza
standardizzata
- Slide 114
- Larticolo di Frederick Lavington***, che insegna economia a
Cambridge, sviluppa temi di Industry and Trade Le forze che
spingono alla disintegrazione verticale (e allintegrazione
orizzontale): concentrazione delle facolt umane su un ambito di
compiti limitato. Ne seguono limpiego di a) processi uniformi e
continui b) potenti strumenti di produzione Le forze che operano in
controtendenza. a)Cause tecniche: interdipendenza tecnica dei
prodotti, dei processi di produzione e dei processi mentali che li
guidano, p. 190 b)Individualit del prodotto (ceramiche Wedgwood)
c)Possibilit di impianto bilanciato
- Slide 115
- La relazione dialettica tra standardizzazione e meccanizzazione
da un lato e innovazione e trasformazione dallaltro Questultima
massima quando liberata dai compiti della prima. (Liberare abilit
mentale, Lavington. Dare spazio alla creativit del piccolo
produttore, Marshall e Chapman) E il modello della mente, ed un
modello evolutivo Alle quali sono da aggiungere: 1)La limitatezza
del mercato 2)Lo sviluppo della scienza del management
- Slide 116
- Larticolo di Philip Andrews del 1951*** Andrews allievo di un
allievo di Marshall, Macgregor, e insegna a Oxford Con i rendimenti
crescenti, in regime di concorrenza perfetta, non c equilibrio
Ricostruisce cosa successo della teoria marshalliana. La teoria
dellimpresa (concorrenza monopolistica) ha eliminato la teoria
dellindustria
- Slide 117
- Marshall non ha una teoria della concorrenza perfetta La
domanda limitata (mercato particolare). Ma questo non fa scomparire
il concetto di industria
- Slide 118
- Contrasto tra equilibrio della singola impresa e equilibrio
dell'industria. L'industria marshalliana un insieme di imprese che
hanno lo stesso know-how e le potenzialit per produrre una gamma di
prodotti diversi che caratterizzano l'industria. Ad es. motori
elettrici. Pur se le singole imprese producono motori diversi, sono
esposte alla concorrenza quando i prezzi di un certo motore
crescono. Il prezzo di lungo periodo concorrenziale, copre appena i
costi medi di produzione *** L'espansione della seconda a costi
ridotti cozza con l'esigenza di attribuire costi crescenti alla
prima. Risultato: buttata a mare l'analisi industriale, rimane
l'equilibrio della singola impresa su basi marginalistiche: costi
crescenti, pp. 195-96
- Slide 119
- La concorrenza di Marshall implica, per prodotti identici,
prezzi identici che coprono appena il costo medio, non implica
domanda illimitata (perfettamente elastica) al prezzo in vigore, p.
198 Le imprese hanno una produzione differenziata, ma appartengono
alla stessa industria nella misura in cui possono coprire lofferta
dei rispettivi prodotti, pp. 198-99 Lofferta coperta da imprese
diverse, alcune imprese vendono sottocosto, hanno costi maggiori
delle imprese affermate, perch sono troppo vecchie o troppo giovani
(si aspettano di coprire i costi quando sono entrate), p. 201
Limpresa rappresentativa quella la cui dimensione e le cui
opportunit possono essere presi come lobiettivo su cui si appuntano
gli sforzi dei nuovi entrati, p. 202
- Slide 120
- Nel breve periodo c' un insieme di produttori in condizioni
diverse. Il concetto di impresa marginale non dice nulla, come
invece avverrebbe se prendessi la curva delle spese particolari
come curva di offerta (p. 203), cosa che Marshall esplicitamente
rifiuta
- Slide 121
- Quando passa all'equilibrio della singola impresa Marshall non
vuole abbandonare gli strumenti dell'analisi marginale e afferma
che l'impresa nel breve periodo spinge la produzione fino al punto
in cui il prezzo copre il costo marginale crescente, p. 204 Traccia
curve di offerta simili alle curve di domanda, ma sa bene che non
c' il fenomeno dei rendimenti decrescenti neppure nel breve
periodo. Si dibatte in un pelago concettuale perch attratto
dall'impiego dell'analisi marginale, ma consapevole che non
funziona. Parla di difficolt matematiche, ma sono logiche, pp.
204-06
- Slide 122
- Quando parla dei mercati fa riferimento al grano e alla pesca,
che sono effettivamente mercati in cui non c', dal punto di vista
del singolo produttore, problema di limitazione della domanda. Pu
spingere la produzione al massimo, p. 206 Non cos nel settore
manifatturiero. Marshall se ne accorge e lo accenna (p. 85
dell'antologia); quello che Andrews dice espressamente a p. 207,
attribuendo questa teoria a Marshall con una citazione dal suo
maestro Macgregor Ma quando tratta dei rendimenti crescenti che lo
strumento analitico gli si sgretola tra le mani. Il prezzo non ha
rapporti col costo marginale
- Slide 123
- Per Andrews non posso trovare l'equilibrio dell'impresa
isolandola dal mercato. Ci che un'impresa fa dipende da cosa fanno
gli altri, non dalla sua curva di domanda e di costo. I mercati
sono strutture informative. La via d'uscita della teoria
postmarshalliana stata concentrarsi sull'equilibrio dell'impresa,
con modelli di concorrenza definiti: perfetta, imperfetta,
monopolio. Si abbandonato il concetto di industria C' sempre un
eccesso di capacit produttiva. Un'impresa pronta in condizioni
normali a soddisfare una domanda extra allo stesso prezzo, p. 208.
Il prezzo un segnale che scoraggia competitori potenziali
- Slide 124
- p qq1q1 D La curva a gomito di Hall e Hitch (1939) mostra che
non ho neppure una curva di domanda per la singola impresa presa da
sola, p. 209 Se unimpresa aumenta il prezzo, nessuno la segue e
perde una quota elevata di mercato Se lo abbassa, anche le altre lo
abbassano e la quantit domandata cresce di poco p1p1 ***
- Slide 125
- Segue un resoconto di cosa accaduto tra le due guerre. Il
pensiero di Marshall stato abbandonato, e con esso il concetto di
industria - a favore di una teoria dellequilibrio della singola
impresa che opera in un mercato non perfettamente concorrenziale Il
dibattito, che si svolge sullEconomic Journal, comincia con un
articolo di Sraffa del 1926, nel quale insiste sulla difficolt di
assumere rendimenti crescenti in condizioni concorrenziali In
sintesi Andrews afferma che la singola impresa ha rendimenti
crescenti nel breve periodo, non nel lungo perch in esso attraversa
un ciclo. E lindustria (o limpresa rappresentativa) che ha
rendimenti crescenti nel lungo periodo
- Slide 126
- Lo sbocco la teoria della concorrenza imperfetta (Joan
Robinson), o monopolistica (Edward Chamberlin) in cui la curva di
offerta a rendimenti crescenti della singola impresa ammissibile
perch confrontata con una curva di domanda inclinata negativamente
Si conclude con il simposio del 1930, cui partecipano, Shove,
Robertson, allievo di Marshall che ne prende le difese invitando ad
abbandonare la matematica, e Sraffa, il quale conclude che la
teoria di Marshall che deve essere abbandonata Prosegue con
lintervento di Robbins del 1928 che nega lutilit del concetto di
impresa rappresentativa
- Slide 127
- Ho detto dei quartolibristi. Per contrasto ecco cosa scrive
Lionel Robbins professore della London School of Economics Noi
tutti abbiamo provato un senso quasi di vergogna per le incredibili
banalit di molta della cosiddetta teoria della produzione: le
tediose discussioni delle varie forme di coltivazione diretta dei
campi, di organizzazione di fabbrica, di psicologia industriale, di
istruzione tecnica, eccetera..... Si confronti solamente la
magistrale fluidit del libro quinto dei Principles di Marshall, che
tratta di problemi che sono strettamente economici nel nostro
senso, con le fiacche insulsaggini sui concimi e gli splendidi
caratteri che si possono trovare tra i domestici di gran parte del
libro quarto per capire linsidioso effetto di un modo di procedere
che apre la porta allintrusione del dilettante di studi di
tecnologia in una discussione che dovrebbe essere puramente
economica
- Slide 128
- ECONOMIA DEL BENESSERE Associata al nome di Pigou, allievo di
Marshall, che nel 1920 pubblica The Economics of Welfare Due
distinte tradizioni: quella di Cambridge, che ammette confronti
interpersonali di utilit, e quella paretiana che non li ammette
Matrice marshalliana dei concetti-base anche se Marshall meno
incline di Pigou a favorire lintervento dello Stato. Ne vede i
costi Marshall ha sempre in vista il carattere, lo sviluppo delle
facolt, e come il reddito e la spesa contribuiscono allo scopo
- Slide 129
- LAntologia evidenzia i punti di contatto tra i due autori. Ma
rimane un contrasto di fondo Marshall interessato non tanto a
ottenere un massimo di utilit in un dato contesto come Pigou ma
allevoluzione del sistema (Dardi: Marshall on welfare: or: the
utilitarian meets the evolver , 2010) Nei commenti a Wealth and
Welfare di Pigou (opera che precede The Economics of Welfare)
scrive che Pigou sopravvaluta le possibilit del metodo statico Il
punto di partenza delleconomia considera la spinta allazione
indipendentemente dal suo valore: lamore per la virt sta sullo
stesso piano del desiderio di cibo gradevole. Questo vale
nellimmediato. Nel lungo periodo hanno effetti diversi sul
carattere e perci interessano leconomista
- Slide 130
- La rendita del consumatore, pp. 222-23 Spende 14 (7x2) Il
beneficio che ne trae la somma di quanto sarebbe disposto a pagare:
20+14+10+6+4+3+2=59 Disposto a comprare 1 a 20 2 a 14 3 a 10 4 a 6
5 a 4 6 a 3 7 a 2 La rendita del consumatore 59-14=45
- Slide 131
- Fig. 3, nota 1, p. 229: Al prezzo CO si vende OH. Larea ODAH la
soddisfazione totale del consumatore. Larea OCAH quanto paga Larea
CDA la rendita del consumatore Se prendo lOMesima unit ha una
rendita PR. La somma dei PR la rendita totale Marshall avverte che
cos non si tiene conto del fatto che la stessa somma di denaro
rappresenta quantit diverse di soddisfazione per diverse
persone
- Slide 132
- Primo terreno: costo di produzione 9, produzione 12; prezzo
unitario 9/12=0, 75 Si fa ricorso a un secondo terreno: costo di
produzione 12, produzione 12; prezzo unitario 1 Con il prezzo
salito a 1, il primo terreno ottiene una rendita di 0,25 per unit
di prodotto, in totale 3. Non appartiene n al capitalista n al
lavoratore ma al proprietario del suolo Non entra a far parte del
costo di produzione, che determinato dai costi di produzione sul
terreno marginale, che non d rendita La spiegazione della rendita
dovuta a Ricardo
- Slide 133
- Marshall lo generalizza come si vede in Certe specie di
rendita: Rendita del consumatore Rendita del produttore Rendita del
risparmiatore Per i macchinari le rendite del breve periodo
scompaiono nel lungo, trasformandosi in costi di produzione.
Diverso il caso della terra, pp. 241-42 Due precisazioni per la
rendita del consumatore: 1)Non possiamo sommare le rendite di beni
diversi se sono sostituti parziali (t e caff). La somma della
perdita distinta di ciascuno di essi minore della loro perdita
congiunta 2)Conosciamo la curva di domanda solo in prossimit del
prezzo effettivo. Ma questo basta per i principali scopi
(tassazione)
- Slide 134
- Confronti interpersonali di utilit. Le due economie del
benessere: 1) Marshall e Pigou ammettono confronti interpersonali,
sia pure allingrosso 2) Pareto non li ammette Per Pareto gli
interventi giustificati sono quelli che aumentano il benessere di
qualcuno, senza ridurre quello di nessun altro. E la definizione di
ottimo paretiano. La trovate a p. 249 Per i confronti
interpersonali non disponiamo del criterio della scelta, p. 249
Marshall (p. 224, p. 235) e Pigou sostengono la redistribuzione del
reddito
- Slide 135
- Pigou largomenta pi a lungo e ne fa la seconda proposizione
fondamentale delleconomia del benessere. La prima che un aumento
del reddito aumenta il livello di soddisfazione della societ
Marshall adotta lipotesi di Daniel Bernoulli (p. 227): La
soddisfazione che si ricava da un aumento del reddito proporzionale
alle variazioni percentuali del reddito. Implicazioni per il gioco
dazzardo e per lassicurazione Tono moralista del paragrafo 6.
Comprare cose ben fatte, non per lo sfoggio
- Slide 136
- Il secondo testo introduce unaltra considerazione a
giustificazione dellintervento pubblico e contro la tesi che
lequilibrio di mercato produca sempre la massima soddisfazione
possibile La fig. 4 (nota 4) mostra che, quando lindustria opera a
rendimenti decrescenti, una tassa sul prodotto produce sempre un
introito che minore della perdita sommata della rendita del
consumatore e di quella del produttore. Per un premio vale il
contrario: il suo costo superiore al beneficio complessivo che ne
deriva
- Slide 137
- Con lipotesi semplificatrice di una imposta uniforme su
ciascuna unit di merce (s-s ha la stessa forma di S-S) si ha
Rendita del consumatore: vecchia CDA, nuova cDa Rendita del
produttore: vecchia CSA, nuova csa. Sommati vecchio SDA (CDA+CSA),
nuovo sDa (cDa+csa). Se sommo alla seconda limposta cFEa (=sSEa) ho
un totale minore del precedente di aAE
- Slide 138
- Per il premio lopposto: s-s la nuova curva S-S la vecchia
Sommate le due rendite erano sDa (cDa+csa). Ora sono SDA (CDA+CSA).
Il premio RCAT (=sSAT). Se al nuovo sottraggo il premio da pagare
ho un totale minore del vecchio di TaA
- Slide 139
- In questo caso un premio produce benefici che superano il costo
Facciamo lesempio con un premio di 10 scellini Aumenta la rendita
del consumatore in modo tale da poter prelevare da questa fonte il
premio necessario ad accrescere la produzione Sembrerebbe quindi
confermato che lequilibrio del mercato produce la massima
soddisfazione. Ma il ragionamento non vale per unindustria che
opera in regime di rendimenti crescenti
- Slide 140
- E 1 il nuovo equilibrio. Il costo del premio 1500 scellini
(150x10) La rendita del consumatore, che era 2000 (area del
triangolo 80- 120-E, cio 40x100/2), diventa 4500 (area 60-120-E 1,
cio 60x150/2) e copre abbondantemente il premio.
- Slide 141
- Il saggio di Pigou unesposizione sintetica e chiara degli scopi
e dei principi delleconomia del benessere. Trad. it in Federico
Caff: Saggi sulla moderna economia del benessere 1956. Libro
principale in cui esposta la teoria di Pigou: Leconomia del
benessere, 1920 Il concetto guida quello di soddisfazione, che pu
essere letto come utilit Questo non significa che lutilit o
soddisfazione sia sempre da preferire. Alcune soddisfazioni sono
migliori di altre, in termini di bont intrinseca e quindi da
preferire, p. 245 Per questo una situazione che offre maggiore
soddisfazione pu essere peggiore di una che ne offre una
minore.
- Slide 142
- Il problema gi affrontato da Mill, filosofo utilitarista, che
per sembra buttare a mare lutilitarismo quando introduce piaceri di
diverso livello, alcuni superiori, e perci non confrontabili A noi
interessa solo lapplicazione del concetto alleconomia. Rimane vera
la conclusione importante che anche se una soluzione produce il
massimo di soddisfazione, non possiamo dire che migliore in
assoluto, neppure per Pigou Il problema : possiamo confrontare le
soddisfazioni? Abbiamo un metro, come per la lunghezza? No, e per
questo non abbiamo la possibilit di dare un valore cardinale alle
soddisfazioni
- Slide 143
- Ma questo non significa che non possiamo confrontarle e dare
loro un ordinamento Pigou cita Russell (p. 248) per chiarire la
differenza tra cardinalit e ordinalit. E fa riferimento alla scelta
individuale come criterio di confronto: se scelgo A rispetto a B,
vuol dire che la soddisfazione che A mi procura maggiore di quella
di B Invero posso sbagliarmi, la scelta misura il desiderio, e il
desiderio non soddisfazione. Ma se mi sbaglio e mi pento della
scelta, questo non fa che confermare il fatto che le soddisfazioni
possono essere confrontate Pigou passa poi ad esaminare casi
diversi, mondo a bene unico e mondo a pi beni. Non mi soffermo nel
dettaglio su tutti i passaggi, salvo ricordare che limpiego della
moneta avvicina il secondo al primo
- Slide 144
- Per quanto riguarda i confronti interpersonali di utilit,
invece, non disponiamo del test della scelta. Come procedere? La
questione importante per lEconomia del Benessere. Poich se non
possibile confrontare le soddisfazioni di individui diversi, una
gran parte di questa materia gravemente compromessa. Non ci
impedito invero di dire che, se una persona possiede qualcosa in pi
e nessuno possiede niente in meno, il benessere dellintero gruppo,
nella misura in cui i loro desideri non sono cambiati, aumentato.
Ma ci impedito di dire qualsiasi cosa sulle implicazioni di
trasferimenti tra persone pi ricche e pi povere. Chiedersi se sono
in effetti possibili confronti inter-personali di soddisfazioni o
utilit non pertanto una questione oziosa, p. 249
- Slide 145
- Pigou consapevole che la sua posizione non logicamente
impeccabile, ma si basa su due assunti che da un punto di vista
pratico ritiene siano sostenibili 1) La sostanziale uguaglianza
degli individui, per cui poveri e ricchi non appartengono a due
stirpi diverse 2) Lutilit decrescente del reddito (pp. 258-29), che
cosa diversa dallutilit decrescente di un singolo bene, ma che pu
essere assunta come vera (ipotesi di Daniel Bernoulli)
- Slide 146
- Pigou analizza anche gli effetti di assuefazione e la
retroazione che la soddisfazione ha sul desiderio, in alcuni casi
attenuandolo (labitudine crea assuefazione) e quindi riducendo
leffetto utilitaristico dellottenuta soddisfazione Pigou
consapevole che una parte del reddito desiderata per scopi di
distinzione sociale, quindi se aumento il reddito di tutti in
proporzione questa quota di soddisfazione non aumenta, p. 255 Ma in
generale laumento del reddito accresce la soddisfazione,
soprattutto fino ad una soglia che consente lacquisizione di un
tenore di vita adeguato Quanto detto vale per il singolo individuo
e anche per gruppi di persone, per esempio una nazione
- Slide 147
- Lassuefazione crea anche difficolt ad avvalersi di nuove
possibilit. Il povero pu essersi abituato a dormire per strada, e
se gli rendo disponibile un reddito maggiore allinizio pu non
sapere come usarlo. Magari stava meglio prima. Ma lassunzione che
dormire al caldo sia meglio pu essere fatta, almeno come criterio
generale per lindividuo medio Da qui il doppio scopo delleconomia
del benessere. Aumentare il livello di soddisfazione a) aumentando
il reddito complessivo e b) redistribuendolo a vantaggio dei pi
poveri
- Slide 148
- Questo ragionamento non dice nulla a chiunque creda che le
persone che ora sono ricche sono di un tipo diverso da quelle che
ora sono povere, perch hanno, nella loro natura intrinseca,
maggiori capacit di godimento veri Herrenvolk di qualit superiore.
Per quanto mi riguarda comunque non vedo ragione per credere a cose
di questo genere. Se siamo daccordo sul fatto che i membri
rappresentativi dei due gruppi sono pi o meno molto simili, vale
largomento ricavato dalla legge dellutilit decrescente, p. 258
Pigou sostiene che la diseguaglianza in s reca danno alla felicit,
p. 258 Il libro di Richard Wilkinson e Kate Pickett (2009): La
misura dell'anima. Perch le diseguaglianze rendono le societ pi
infelici esamina indicatori che sono associati positivamente
all'uguaglianza: aspettative di vita, mortalit infantile, mobilit
sociale, maternit in et minore, omicidi, popolazione carceraria,
stato delle donne
- Slide 149
- Un effetto di cui Pigou invita a tener conto la riduzione
dellaccumulazione e degli incentivi, dovuti per esempio alla
tassazione progressiva, che pu avere effetti negativi sul reddito
complessivo della societ. Linvito, come in Marshall, a muoversi con
la dovuta cautela, p. 260 Ha fatto molto discutere in questultimo
periodo Il capitale nel XXI secolo, di Thomas Piketty, che mostra
come le diseguaglianze, ridotte nel periodo centrale del Novecento,
siano riesplose negli ultimi decenni e tornate ai livelli dell800
Lidea centrale di Piketty che in condizioni normali r>g, cio il
saggio di rendimento della ricchezza, r, maggiore del saggio di
crescita, g. Si avuta uneccezione nel secondo dopoguerra, con le
rovine delle Due Guerre e con saggi di crescita molto alti. Quando
g alto, la ricchezza accumulata conta meno
- Slide 150
- La critica di Ronald Coase, premio Nobel per leconomia nel
1991, in The problem of social cost, 1960 Il ragionamento di Pigou
questo: quando c divergenza tra costo privato e costo sociale - per
es. danni ai raccolti dovuti al passaggio di una ferrovia occorre
addebitarne alla ferrovia la responsabilit in modo da far
coincidere il costo privato con il costo sociale La risposta di
Coase che quando i costi di transazione sono nulli costo privato e
costo sociale coincidono Es. Il rumore di un pasticciere che
danneggia un dottore che ha messo su un ambulatorio vicino al
pasticciere Se il danno che procura maggiore del beneficio che ne
ricava pu essere compensato per non fare pi rumore
- Slide 151
- Coase mostra che addebitare a chi provoca un danno il costo del
danno non necessariamente la soluzione che massimizza il risultato
Esempio: Una ferrovia organizza due corse al giorno al costo annuo
di 50 luna con una produzione di servizi di 150 per la prima corsa
sola e 250 per le due corse Ciascuna delle due corse giornaliere
produce un danno di 120. Se la ferrovia responsabile smette di fare
il servizio (costo della prima corsa 50 + 120 = 170 ricavo 150) Il
risultato emerge anche se il pasticciere ha diritto a fare rumore
Occorre per che i costi di transazione siano nulli
- Slide 152
- Se la ferrovia non responsabile possiamo immaginare che parte
del terreno sia lasciato incolto perch il danno di 120 non lascia
margine di guadagno. Supponiamo che sia ridotta la produzione
agricola per un valore di 160 I fattori della produzione trasferiti
in altro settore danno un valore prodotto inferiore a 160, poniamo
150 Complessivamente ho questo risultato: 250 (le due corse) - 100
(il costo) - 120 (il danno ai terreni coltivati) - 160 (il valore
del mancato raccolto) + 150 (il valore prodotto nel settore in cui
si sono trasferiti i fattori) 250-100-120-160+150=20. Ho quindi un
guadagno rispetto alla situazione in cui la ferrovia
responsabile
- Slide 153
- ECONOMIA E SOCIETA Un liberale riformista attento ai problemi
del lavoro, in contatto con i dirigenti sindacali. Membro della
Royal Commission on Labour 1891-94 Del socialismo apprezza gli
ideali, lo spaventa la tendenza alla burocrazia, la mancanza di
stimoli alliniziativa individuale Due testi ai quali ho dovuto
rinunciare per ragioni di spazio Il primo il discorso inaugurale al
XXI congresso del movimento cooperativo, Ipswich 1889. Tradotto di
recente nel volume a cura di Antonio Zanotti, Alfred Marshall:
Scritti sulleconomia cooperativa
- Slide 154
- Quale il problema? La direzione efficace: Marshall in Industria
e commercio: raramente ha fatto parlare bene di s, un esercito
comandato da un comitato Occorre prontezza nella direzione, abilit
imprenditoriale, che deve essere pagata, ma questo contrario ai
principi della cooperazione Marshall un sostenitore del movimento
cooperativo, parla di grande fede, esalta la figura di Robert Owen
Per contro uneccessiva centralizzazione Offre un quadro esaustivo
delle tesi di Marshall sulla cooperazione e della loro
evoluzione
- Slide 155
- A differenza di Mill, mette in rilievo anche altre forme di
cooperazione possibili: compartecipazione ai profitti, associazioni
di produttori come nei distretti La cooperazione tende a fiorire
nei settori dove prevale la routine (es. il commercio), ha effetti
positivi, alimenta nobili ideali, ma lestensione ne richiede di pi
alti di quelli esistenti Le cooperative di consumo possono avere
successo perfino con una dirigenza di secondordine [detto a
Ipswich, davanti proprio a quei dirigenti] Lobiettivo elevare le
qualit dei lavoratori (gentlemenizzazione, neologismo di
Zanotti)
- Slide 156
- Il secondo Lacqua come elemento della ricchezza nazionale E un
testo che anticipa temi di economia ambientale Lacqua il classico
bene pubblico e risorsa che segnala i problemi ambientali Mostra il
fatto che le stime del reddito danno una nozione errata della
ricchezza di un paese: lacqua entra a far parte del reddito se e
nella misura in cui scarsa, quindi costa. Se abbondante non entra
nel computo del reddito, ma evidentemente d una ricchezza maggiore,
unutilit maggiore
- Slide 157
- Il primo testo di questa parte dellAntologia una conferenza
giovanile tenuta al Moral Science Club di Cambridge nel novembre
del 1875, di ritorno dal suo viaggio in America dove si era
trattenuto per 5 mesi Visit fabbriche e comunit comunistiche, con
in mente il Tocqueville della Democrazia in America, alla ricerca
dello spirito americano, che cerca dove Tocqueville non lha
cercato, nel mondo del lavoro e della produzione Tocqueville
avvertiva il rischio che la democrazia causasse eccessivo
centralismo, come era avvenuto in Francia.
- Slide 158
- Se egli ha sopravvalutato la dimensione di questo pericolo in
America in particolare, penso che abbia potuto fare ci come
conseguenza del non aver considerato di sua competenza esaminare
minuziosamente linfluenza che il lavoro quotidiano degli uomini
esercita sul loro carattere. Questa influenza stata, io credo, in
genere sottostimata, p. 265 Il titolo che ho scelto il titolo di un
libro di Becattini che raccoglie suoi saggi su Marshall: Industria
e carattere (in Whitaker Some features of American industry) ; cio
come il lavoro influisce sul carattere delle persone, le cambia,
plasma la natura umana che non immutabile
- Slide 159
- LAmerica caratterizzata da dinamismo, mobilit, autonomia
individuale. Si cambia occupazione di frequente, alla ricerca del
meglio, di dimostrare le proprie capacit diventando ricchi, p. 268
Lato negativo: esposto alla disonest, perch cambia sempre le
persone cui si rapporta e la reputazione non gli serve a nulla: La
moneta un bene pi facile da trasportare di quanto lo sia unelevata
reputazione morale, p. 269 Il lavoro pi importante di tutto, perch
assorbe il tempo maggiore della vita Dove serve esperienza e
disciplina, il posto di lavoro non occupato da un americano ma da
un teutonico, p. 268
- Slide 160
- La funzione educativa del sindacato, pp. 270-71 Il rischio la
chiusura corporativa; il lato positivo uneducazione repubblicana,
uno spirito patriottico che insegna a guardare agli interessi del
gruppo, non del singolo Insegnamento precluso al lavoratore
americano, p. 270-71 Neanche la cooperazione fiorisce in America,
pp. 271-72. Perdita morale Sono tutti aspetti di quella che Hegel
chiama libert oggettiva e che sono assenti in America In un
colloquio con Keynes pochi giorni prima della morte, Marshall
sottolinea linfluenza determinante che Le lezioni di filosofia
della storia hanno avuto su di lui (Keynes, p. 160, n.) Influirono
grandemente (non gradatamente) su di lui (Keynes, p. 160)
- Slide 161
- Ci sono due fattori principali di crescita etica. Descriverei
il primo come una pacifica modellatura del carattere in armonia con
le condizioni dellambiente circostante, pp. 273-74 Una societ in
cui questo fattore prevale nelle sue forme pi elevate la patria
dellimmedesimazione simpatetica, dellentusiasmo pieno di grazia, di
splendidi ideali. In essa fiorir ci che ritengo intenda Hegel per
libert oggettiva., p. 274 Laltro fattore lo descriverei come
leducazione di una ferma volont attraverso il superamento delle
difficolt. Questa volont non scorre disattentamente in conformit
con le condizioni dalle quali circondata, ma sottopone ogni
particolare azione al giudizio della ragione
- Slide 162
- Il progresso etico consiste in questi due fattori ma essi in
generale non sono progrediti insieme, p. 275 Rapporto sfera della
produzione-etica: di vitale interesse per coloro che come me si
stanno avvicinando a quel credo etico che in sintonia con la
dottrina dellevoluzione, p. 275 La prima fiorisce in Europa, la
seconda in America, che stanno in un rapporto simile a quello
tracciato da Hegel tra Grecia e Roma, India e Persia, p. 274 Il
libero arbitrio della volont delluomo sar liberato dalle
costrizioni esterne: una tale societ sar il regno del vigore, di un
entusiasmo forte ma controllato, di grandi ideali. In essa fiorir
ci che ritengo intenda Hegel per libert soggettiva.
- Slide 163
- Il secondo testo Where to house the London Poor, pubblicato nel
1884 sulla Contemporary Review con titolo leggermente diverso A
Londra c il problema della sovrappopolazione e della mancanza di
aria fresca Le spinte contrastanti che nel tempo hanno portato alla
concentrazione e al decentramento delle attivit industriali. Oggi
ferrovie e telecomunicazioni consentono di dislocare lattivit
produttiva fuori dalle grandi citt Esempio della filanda di
Saltaire e anche delle piccole citt tessili specializzate del
distretto cotoniero (labbiamo visto leggendo Chapman)
- Slide 164
- Il testo mise Marshall in contatto con due movimenti
riformatori: a) la Society for Promoting Industrial Villages, del
reverendo Henry Solly, che nel manifesto di costituzione del 1885
cita una lettera di sostegno di Marshall, che ne fu socio. La
societ non ebbe seguito, ma fu un precursore del secondo movimento
b) il movimento delle citt-giardino, che nasce nel decennio
successivo. Ebenezer Howard, nel suo Tomorrow: A Peaceful Path to
Real Reform (1898), diventato poi Garden Cities of Tomorrow (1902)
fa ripetutamente esplicito riferimento a questo articolo di
Marshall, che a sua volta prese parte ad iniziative di sostegno del
movimento delle citt-giardino.
- Slide 165
- Avrei dovuto proseguire il testo di una frase: Alla fine ci
guadagnerebbero tutti, ma soprattutto i proprietari degli immobili
e le ferrovie connesse con linsediamento Howard la prende come
spunto per suggerire il modo di evitare questo risultato, e critica
Marshall perch non lha visto: comprare la terra prima che il suo
valore sia aumentato dalla migrazione e evitare cos che laumento
del valore della terra vada a vantaggio di pochi Le due
citt-giardino costruite in Inghilterra seguendo i principi di
Howard sono Letchworth, disegnata da Robert Unwin (1903), e Welwyn
Garden City (1920) Gli stessi principi hanno ispirato il New Towns
Act del 1946
- Slide 166
- Il terzo e ultimo testo sviluppa le note per un discorso tenuto
ad una cena della Royal Economic Society nel gennaio del 1907,
pubblicato sullEconomic Journal Parte segnalando laccordo degli
economisti sul metodo e sulle principali teorie economiche, per
dire che leconomia scienza Ma il testo affronta altri temi,
problemi di carattere morale: gli scopi e gli ideali. Prima di
tutto lo spreco, il consumo che non contribuisce a migliorare la
qualit della vita ma serve solo come segno di distinzione sociale
Secondo Marshall, la fase storica attuale caratterizzata da una
momentanea sospensione della legge dei rendimenti decrescenti che
deve essere messa a frutto
- Slide 167
- Il ruolo delle utopie, il rischio dei progetti affrettati, p.
287 Cos lo spirito cavalleresco: il successo economico desiderato
come prova delle capacit individuali. Pu essere sostituito da
criteri meno dispendiosi, ma serve comunque un indicatore Difesa
delliniziativa privata, contro il grigiore del collettivismo, p.
291 La falsa alternativa collettivismo o laissez faire, p. 292
Frasi che anticipano il Keynes de La fine del laissez-faire Smith
era contro lintervento pubblico perch lo stato era corrotto, e
quando interveniva danneggiava sempre i pi poveri
- Slide 168
- Dal suo tempo le cose sono migliorate e Mill ha difeso
lintervento dello stato in vari campi Nuovi compiti dello stato
Pianificazione urbanistica Controlli di qualit, per esempio il
latte, ma non rimpiazzare la produzione privata, p. 295 Il ruolo
della conoscenza e delliniziativa privata per svilupparla, p.
296
- Slide 169
- I fallimenti delle esperienze collettiviste non sono dovuti a
questioni tecniche, ma al fatto che gli individui non hanno
raggiunto quel livello di idealit e di disinteresse che li faccia
partecipare allo sforzo comune senza invidia. Chi si sente trattato
male, e spesso succede, non ha via duscita in un regime
collettivistico La cavalleria economica manca in entrambi i casi
nel nostro mondo e nel collettivismo (p. 299) - ma nel
collettivismo indispensabile in misura elevata Ruolo dellopinione
pubblica: apprezzare limpegno, il lavoro, linventiva, pi che la
ricchezza in s, accrescere la cav