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ECONOMIA POLITICA Introduzione AA 2018-19

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ECONOMIA POLITICA

Introduzione

AA 2018-19

PRINCIPI DELL’ECONOMIA

• Così come in una famiglia, anche in una economia si

devono affrontare molte decisioni:

• Chi deve lavorare?

• Quanti e quali beni si devono produrre?

• Quali risorse devono essere usate nella produzione?

• A quale prezzo devono essere venduti i beni?

PRINCIPI DELL’ECONOMIA

Società e Risorse Scarse:

• La gestione corretta delle risorse di una economia è

importante perchè le risorse sono scarse

• Scarsità. . . Significa che la società ha risorse limitate e

perciò non può produrre tutti i beni e servizi che le

persone desidererebbero avere

• L’Economia Politica è la scienza che studia

come la società gestisce le sue risorse scarse

PRINCIPI DELL’ECONOMIA:

Microeconomia • La Microeconomia studia come gli individui prendono le

loro decisioni:

• Gli individui si trovano di fronte a trade-offs: per

ottenere qualcosa devi rinunciare a qualche

altra cosa

• Il costo di qualcosa è ciò a cui rinunci per

ottenerla

• Gli individui razionali ragionano al margine.

• Gli agenti economici rispondono agli incentivi.

PRINCIPI DELL’ECONOMIA:

Microeconomia • La Microeconomia studia come gli individui interagiscono tra di loro:

• Lo scambio può migliorare le condizioni di ciascuno.

• In genere il mercato (scambio tra agenti economici privati) è un buon modo di organizzare le attività economiche.

• Però in determinate circostanze l’intervento del settore Pubblico può migliorare i risultati economici.

TRADE-OFF

Per ottenere una cosa, in genere dobbiamo

rinunciare ad un’altra cosa.

• Servizi sanitari oppure scuole

• Cibo oppure abbigliamento

• Lavoro oppure tempo libero

• Equità oppure efficienza

Prendere delle decisioni richiede che si rinunci ad

una cosa per avere l’altra (trade-off)

TRADE-OFF

• Efficienza contro Equità

• Efficienza significa che la società ottiene il

massimo dalle sue risorse scarse.

• Equità significa che i benefici che si traggono

da queste risorse sono distribuiti in modo equo

tra i membri della società.

COSTO OPPORTUNITA’

• Le decisioni economiche richiedono che si

confrontino i costi ed i benefici delle diverse

alternative. Per esempio:

• Andare all’università o lavorare?

• Studiare o uscire con gli amici?

• Andare a lezione o andare al mare?

• Il costo opportunità di una cosa è ciò a cui si

rinuncia per ottenere quella cosa.

DECISIONI AL MARGINE

• Le variazioni marginali sono piccoli aggiustamenti in

un determinato corso di azione.

• Gli individui compiono le loro scelte confrontando

costi e benefici al margine

• Ciò significa che si valuta di volta in volta il costo

e il beneficio di una piccola variazione rispetto

allo status quo.

COSTI E BENEFICI

• Variazioni marginali nei costi o nei benefici

determinano una risposta da parte degli agenti

economici.

• La decisione di scegliere un’alternativa piuttosto

che un’altra è determinata dal fatto che i suoi

benefici netti (al netto dei costi) sono superiori a

quelli dell’alternativa scartata.

LO SCAMBIO

• Gli individui traggono vantaggio dalla loro

capacità di effettuare degli scambi tra di

loro

• La competizione determina ulteriori benefici

• Lo scambio permette agli individui di

specializzarsi nelle attività che svolgono

meglio.

ECONOMIA DI MERCATO

• Una economia di mercato è un’economia che

distribuisce le risorse attraverso le decisioni individuali

delle imprese e degli individui (o famiglie) che

interagiscono nel mercato per scambiarsi beni e servizi.

• Gli individui decidono cosa comprare e a chi offrire il proprio lavoro.

• Le imprese decidono cosa produrre e chi assumere per la

produzione.

ECONOMIA DI MERCATO

• Il “padre” delle scienze economiche, Adam Smith

(“La ricchezza delle nazioni”, 1776) osservava che

famiglie ed imprese interagiscono nel mercato

come se fossero guidati da una “mano invisibile”. • Se i prezzi di mercato tengono conto di tutti i costi e benefici (al

margine) di un determinato bene,

• famiglie ed imprese decidono cosa acquistare e vendere sulla base

dei prezzi di mercato, che li guidano verso allocazioni ottimali delle

risorse

• ovvero massimizzano il benessere della società (date le risorse

scarse)

FALLIMENTI DEL MERCATO • Quando il mercato lasciato a sè stesso non riesce ad

allocare le risorse in modo efficiente si parla di Fallimento

del Mercato.

• I fallimenti del mercato possono essere generati da diverse

cause, per esempio:

• Le esternalità, ovvero l’impatto non voluto di un’azione di

produzione o di consumo su un altro agente economico

• Il potere di mercato, cioè la capacità di controllare il

prezzo al quale vendere il proprio prodotto (Monopolio,

Oligopolio)

RUOLO DEL SETTORE PUBBLICO

• Quando vi è un fallimento del mercato il settore

pubblico può intervenire per migliorare l’efficienza.

• Inoltre il settore pubblico può intervenire per

modificare la distribuzione delle risorse, per

esempio per ottenere una maggiore equità

PRINCIPI DELL’ECONOMIA: Macroeconomia

• La Macroeconomia studia il funzionamento

dell’economia considerando le variabili aggregate:

• Il reddito prodotto

• I consumi e gli investimenti

• Il risparmio

• Il funzionamento degli strumenti finanziari

• L’interazione con i mercati esteri

Macroeconomia: CRESCITA E

BENESSERE • Fra gli obiettivi fondamentali del governo dell’economia c’è

sempre la crescita e la massimizzazione del benessere dei

cittadini

• Crescita Economica - la crescita nella quantità di beni e

servizi disponibili in una economia in un certo periodo di

tempo

• Prodotto Interno Lordo pro-capite – il valore di mercato di

tutti i beni e servizi finali prodotti in un Paese in un certo

periodo di tempo, diviso per la popolazione del Paese.

Macroeconomia: CRESCITA E

BENESSERE • Quasi tutte le differenze negli standard di vita dei Paesi

sono spiegate da differenze nella produttività dei loro

sistemi economici.

• La produttività è la quantità di beni e servizi prodotti in un

certo periodo di lavoro.

• Tenore di vita - una misura di benessere basata sulla

quantità di beni e servizi che una persona può acquistare

con il suo reddito.

• In genere viene preso in considerazione il reddito “reale” , cioè

depurato dall’inflazione

DOMANDA E OFFERTA

Mercati Concorrenziali

• Un mercato è un insieme di acquirenti e di venditori di un

determinato bene.

• Un mercato concorrenziale è un mercato in cui vi siano

numerosi acquirenti e venditori del bene.

• Ogni compratore o venditore in un mercato

concorrenziale è troppo piccolo rispetto alla somma degli

altri: quindi ha una scarsissima capacità di influenzare il

prezzo da solo

• Però la somma delle azioni dei singoli compratori e dei

singoli venditori determina degli effetti in aggregato.

• Il prodotto è omogeneo

• Ci sono numerosi acquirenti e venditori

simili tra di loro

• Acquirenti e Venditori sono price takers,

cioè prendono il prezzo come un dato

che non possono decidere di modificare a

loro piacimento

Concorrenza perfetta

• Se un venditore non è price taker, il mercato non è di perfetta concorrenza. Strutture di mercato alternative alla concorrenza perfetta sono:

• Monopolio

• Un solo venditore, che può controllare il prezzo

• Oligopolio

• Pochi venditori

• Concorrenza, ma talvolta accordo (cartelli)

• Concorrenza Monopolistica

• Molti venditori

• Prodotti non perfettamente omogenei

• Ciascuno può fissare il prezzo del proprio prodotto

Mercati non concorrenziali

DOMANDA

• La curva di domanda mette in relazione la quantità

domandata di un bene con il suo prezzo

• Legge della Domanda

• A parità di ogni altra circostanza (coeteris

paribus), la quantità domandata di un bene

diminuisce al crescere del prezzo del bene, e

cresce al diminuire del prezzo (relazione

inversa: la curva di domanda avrà pendenza

negativa)

Scheda di domanda e Curva di domanda

• Scheda di Domanda: tabella che mostra la relazione tra il

prezzo del bene e la quantità domandata

• Curva di Domanda: si traccia in un grafico cartesiano la

quantità di bene che i consumatori desiderano acquistare

per ogni dato prezzo

• La Curva di Domanda ha pendenza negativa: ovvero la

relazione tra quantità domandata e prezzo è negativa

• Infatti, all’aumentare del prezzo la quantità domandata

diminuisce, mentre se il prezzo diminuisce, la quantità

domandata aumenta

Esercizio: scheda di domanda e curva di

domanda

Prezzo Quantità 10 0 9 0.8 8 1.6 7 2.4 6 3.2 5 4 4 4.8 3 5.6 2 6.4 1 7.2 0 8

Funzione di domanda diretta e inversa

• Funzione di domanda diretta: la quantità domandata è

espressa in funzione del prezzo. Per esempio:

q = a – b p

La quantità domandata è data da una costante (intercetta

sull’asse delle ascisse, a) e da una variabile (prezzo,

moltiplicato per b, l’inverso del coefficiente angolare).

L’intercetta sull’asse delle ascisse ci indica il livello di

consumo che si avrebbe nel caso in cui il prezzo fosse zero

(cioè il bene fosse offerto gratuitamente)

Funzione di domanda diretta e inversa

• Funzione di domanda inversa: il prezzo è espresso in

funzione della quantità domandata. Per esempio:

p = c - d q

Il prezzo è dato da una costante (intercetta sull’asse delle

ordinate, c) e da una variabile (quantità, moltiplicata per il

coefficiente d: il coefficiente angolare, che indica la

pendenza della retta). L’intercetta sull’asse delle ordinate

indica il livello di prezzo per il quale la quantità domandata

si annulla (chiamato anche «choke price», prezzo di

«soffocamento»: un prezzo così alto da soffocare la

domanda.

Spostamenti lungo la curva di domanda

• Abbiamo parlato degli spostamenti lungo la curva di

domanda: si osserva come varia la quantità domandata

al variare del prezzo.

• Se il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce,

e viceversa se il prezzo diminuisce la quantità aumenta.

• La reattività della domanda alla variazione del prezzo

varia da individuo ad individuo, a seconda dei gusti e

delle necessità (le preferenze) degli individui.

• La variazione percentuale della quantità domandata per

una variazione percentuale del prezzo è l’elasticità della

domanda.

𝑃1

𝑃2

𝑄1 𝑄2

𝐷

Spostamenti lungo la curva di domanda

Spostamenti della curva di domanda

• Quando si parla di spostamenti della domanda o della

curva di domanda ci si riferisce alla traslazione della

curva di domanda.

• Uno spostamento verso l’esterno (verso l’alto e verso

destra nel grafico) indica un aumento della domanda:

per ogni dato livello di prezzo la quantità domandata

aumenta

• Uno spostamento verso l’interno (verso il basso e

sinistra) indica una diminuzione della domanda: per

ogni livello di prezzo la quantità domandata si riduce

SPOSTAMENTI DELLA CURVA

DOMANDA • In seguito a variazioni di certe

condizioni che influiscono sulla domanda, la curva di domanda si sposta: verso l’esterno (aumento di domanda) o verso l’interno (diminuzione di domanda). Per esempio, se il bene è Normale, un aumento del reddito provocherà un aumento della domanda (dalla curva nera a quella rossa); se il bene è Inferiore, lo stesso aumento del reddito produrrà una riduzione della quantità domandata del bene (curva blu)

Spostamenti della curva di domanda

• Cosa determina l’aumento o la diminuzione della

domanda? Ovvero quali sono i motivi per cui si registra

una traslazione della curva di domanda verso l’esterno o

verso l’interno?

• I fattori possono essere molteplici e riconducibili a

variazioni…

• del reddito

• dei prezzi di altri beni

• delle preferenze

• delle aspettative

• del mercato

Variazioni della domanda e del reddito:

beni normali • Un fattore determinante delle variazioni della domanda è

il reddito.

• Per molti tipi di beni di consumo si può osservare che:

• Se il reddito aumenta, si osserva un aumento della

domanda del bene: ci si può permettere di consumarne

una quantità maggiore

• Se il reddito diminuisce, la domanda del bene si riduce: si

tenderà a risparmiare e si spenderà di meno per il

consumo di quel bene.

• In altri termini, si osserva una relazione positiva tra

reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di

beni normali

Variazioni della domanda e del reddito:

beni inferiori • Per altri tipi di beni di consumo si può osservare che:

• Se il reddito aumenta si riduce il consumo per questo tipo di beni

• Se il reddito diminuisce, si osserva un aumento del consumo di questi beni

• In altri termini, si osserva una relazione negativa tra reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di beni inferiori

• Tipici esempi di beni inferiori sono i beni di qualità più bassa, per esempio i prodotti dei «discount», o i beni succedanei (che somigliano a certi beni «normali» ma sono di qualità più bassa: p.es. margarina, olio non extra vergine di oliva, etc.)

Variazioni della domanda e dei prezzi

degli altri beni • Un altro importante fattore che può determinare una variazione nella

domanda di un bene è la variazione dei prezzi di altri beni che sono a questo collegati.

• La relazione può essere diretta, nel senso che i beni sono consumati congiuntamente: si parla di beni complementari (p.es. spaghetti e salsa). Quando i beni sono complementari, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini una riduzione (spostamento verso l’interno) della domanda dell’altro.

• Oppure indiretta, nel senso che i beni hanno caratteristiche simili che soddisfano lo stesso bisogno di consumo: si parla di beni sostituti (p.es. spaghetti e pizza). Quando i beni sono sostituti, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini un aumento (spostamento verso l’esterno) della domanda dell’altro.

Variazioni della domanda e dei prezzi

degli altri beni • I beni succedanei di cui abbiamo parlato nel caso di beni inferiori

sono anche beni sostituti: ci possiamo aspettare un aumento del

consumo di margarina ed una riduzione del consumo di burro non

solo se il reddito diminuisce (bene inferiore) ma anche nel caso in cui

il prezzo del burro aumenti (e quello della margarina rimanga

invariato)

• Maggiore è la correlazione (sostituibilità) tra i due beni, maggiore sarà

l’effetto sulla domanda dell’altro quando il prezzo di uno dei due beni

varia

Domanda individuale e di mercato

• La domanda di mercato è data dalla somma di tutte le

domande individuali per un certo bene o servizio

• Dal punto di vista grafico, le curve di domanda sono

sommate orizzontalmente per ottenere la curva di

domanda di mercato.

• In altri termini, per ottenere la domanda di mercato

dobbiamo sempre sommare le funzioni di domanda

diretta, e non le funzioni di domanda inversa: si

sommano le quantità domandate (per ogni livello di

prezzo) e non i prezzi corrispondenti alle quantità.

Domanda di mercato

• Una caratteristica importante della domanda di mercato è che questa è sempre meno inclinata (più piatta, con un coefficiente angolare più basso) rispetto alle domande individuali che la compongono.

• Questo perché per ogni variazione sull’asse delle ordinate (prezzo) la variazione della somma delle quantità è maggiore rispetto alla variazione delle quantità individuali.

• Per esempio, quando il prezzo varia da 1€ a 1.50 €

• ∆𝑝 = 0.50

• ∆𝑞1 = 2 → ∆𝑝

∆𝑞1= 0.25 pendenza curva di domanda di Caterina

• ∆𝑞2 = 1 → ∆𝑝

∆𝑞2= 0.50 pendenza curva di domanda di Nicola

• ∆𝑞𝑚 = 3 → ∆𝑝

∆𝑞𝑚= 0.167 pendenza curva di domanda di mercato

Spostamenti della domanda: preferenze

• Altri fattori che determinano uno spostamento della curva

di domanda: le preferenze dei consumatori, che possono

essere «guidate» anche da fattori culturali: informazioni,

moda, pubblicità.

• Le aziende che producono beni sostituibili ma riconoscibili

(prodotti alimentari industriali: pasta, merendine, biscotti;

profumi; automobili; etc.) spendono rilevanti quote del loro

budget per «manipolare» le preferenze dei consumatori

Spostamenti della domanda: aspettative

di mercato • Le aspettative sui prezzi possono avere un effetto (di

breve periodo) sulla domanda di beni

• Il calo delle vendite nel periodo immediatamente

precedente i saldi di fine stagione è ovviamente dovuto

alle aspettative sui prezzi

• Le previsioni ottimistiche o pessimistiche sull’andamento

dell’economia hanno un effetto sulla domanda: per

esempio un miglioramento porterebbe ad aspettative di

incremento dei prezzi sul mercato immobiliare, e questo

invoglierebbe i potenziali acquirenti ad anticipare

l’acquisto. Al contrario, se ci si aspetta che i prezzi calino,

si posticiperà l’acquisto.

Spostamenti della domanda: variazioni

nel mercato • Quando le caratteristiche del mercato cambiano, per

esempio per ragioni anagrafiche, o per l’immigrazione, o

perché si aprono nuovi mercati di import o di export, si

determinano degli spostamenti della domanda aggregata

(domanda di mercato) per le tipologie di beni cui sono

interessati le nuove quote di mercato.

• Per esempio, l’apertura dei mercati cinesi ha determinato

un aumento di domanda di prodotti italiani di lusso e di

qualità

• D’altra parte ha anche determinato uno spiazzamento dei

prodotti italiani in molti settori caratterizzati da più forte

concorrenza

OFFERTA

• La quantità OFFERTA è la quantità di un bene che i

venditori sono disposti a vendere ad un certo prezzo

• Legge dell’Offerta

• A parità di ogni altra circostanza (coeteris paribus) la quantità

offerta di un bene aumenta all’aumentare del prezzo del bene

(relazione positiva, la curva di offerta è crescente).

Scheda di offerta e Curva di offerta

• La Scheda di offerta è una tabella che mostra la relazione

tra prezzo di un bene e quantità offerta

• La Curva di offerta è la rappresentazione grafica della

relazione tra il prezzo di un bene e la quantità offerta

• La Curva di Offerta ha pendenza positiva: all’aumentare

del prezzo aumenta la quantità che i venditori desiderano

offrire sul mercato

• Quando il prezzo diminuisce, la quantità che i venditori

desiderano offrire si riduce

Esercizio: scheda di offerta e curva di

offerta Prezzo Quantità

10 12 9 10.5 8 9 7 7.5

6 6 5 4.5 4 3 3 1.5 2 0 1 -1.5 0 -3

Funzione di offerta Diretta e Inversa

• Analogamente a quanto visto per la funzione di domanda,

si parla di funzione di offerta diretta quando si esprime la

quantità in funzione del prezzo: q= a + bp

• Si parla di funzione di offerta inversa quando si esprime il

prezzo in funzione della quantità : p=c + dq

• Data una scheda di offerta, è possibile ricavare la

funzione di offerta quando è di tipo lineare

Offerta individuale e Offerta di mercato

• L’offerta di mercato è la somma di tutte le quantità offerte

dai singoli venditori per ogni dato livello di prezzo.

• Graficamente, le curve sono sommate orizzontalmente:

si sommano le quantità, non i prezzi.

• La curva di offerta aggregata (di mercato) è sempre più

piatta (meno ripida) rispetto alle curve di offerta

individuali: infatti per ogni livello di prezzo le quantità sono

(ovviamente) maggiori per la curva di offerta di mercato

rispetto a quelle individuali.

Variazioni dell’OFFERTA

• Le variazioni nell’Offerta possono riguardare:

• Spostamenti sulla stessa curva: sono quelli visti precedentemente,

riguardano la variazione della quantità offerta in seguito a una certa

variazione del prezzo del bene

• Spostamenti della curva: a parità di prezzo, i venditori possono

essere disposti ad offire quantità maggiori (spostamento verso

destra/esterno), o minori (spostamento verso sinistra/interno), sul

mercato. I fattori che possono determinare uno spostamento della

curva sono:

• variazioni nei prezzi degli input

• mutamenti tecnologici

• variazioni nelle aspettive

• variazioni nel mercato

Spostamenti della curva d’offerta

• In seguito a variazioni di certe condizioni che influiscono sull’offerta, la curva di offerta si sposta: verso il basso e a destra (aumento di offerta) o verso l’alto e a sinistra (diminuzione di domanda). Per esempio, se c’è un miglioramento della tecnologia, la produttività aumenta e l’impresa potrà vendere la stessa q. ad un prezzo minore (curva rossa); se invece p.es. il costo degli input aumenta, l’impresa avrà costi superiri e dovrà vendere la stessa q. a prezzi superiori (curva blu)

Variazioni dell’OFFERTA

• variazioni nei prezzi degli input: se il costo dei fattori (materie prime, macchinari, lavoro, etc.) diminuisce, i produttori saranno disposti ad accettare un prezzo inferiore per la stessa quantità, o a vendere una quantità superiore allo stesso prezzo: la curva di offerta si sposta verso destra (aumenta l’offerta); viceversa nel caso di un aumento del costo degli input

• mutamenti tecnologici: un miglioramento della tecnologia che permetta un aumento della produttività ha lo stesso effetto di una riduzione dei costi degli input

• variazioni nelle aspettive: se i venditori si aspettano che il prezzo del bene aumenti nel prossimo futuro, tenderanno a posticipare la vendita: nel breve periodo l’offerta diminuisce

• variazioni nel mercato: l’ingresso sul mercato di nuovi venditori determina uno spostamento verso destra della curva di offerta; crisi naturali o sociali possono portare ad una riduzione dell’offerta (spostamento a sinistra della curva)

EQUILIBRIO • Con il termine di equilibrio ci riferiamo ad una situazione in cui il prezzo ha un

livello tale per cui la quantità domandata è esattamente uguale alla quantità offerta del bene.

• Se abbiamo le funzioni di domanda e di offerta, possiamo facilmente trovare l’equilibrio risolvendo una semplice equazione

• Date le nostre funzioni di domanda e di offerta dirette:

𝑞𝑑 = 12 − 4𝑝 𝑞𝑜 = −1 + 2𝑝 𝑞𝑑 = 𝑞𝑜

12 − 4𝑝 = −1 + 2𝑝 → 𝑝 =13

6= 2.167 𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑞𝑢𝑖𝑙𝑖𝑏𝑟𝑖𝑜

Per trovare la quantità di equilibrio, possiamo sostituire in una delle due funzioni, di domanda o di offerta:

𝑞𝑑 = 12 − 4 ∗ 2.167 = 3.33 𝑞𝑜 = −1 + 2 ∗ 2.167 = 3.33 La quantità di equilibrio è quindi 3.33, ed è scambiata al prezzo di mercato di 2.167

Equilibrio

Prezzo di equilibrio

Quantità di equilibrio

2,167

3,33

DOMANDA E OFFERTA

• Prezzo di equilibrio

• E’ il prezzo al quale quantità domandata e offerta si equivalgono

• Graficamente, il prezzo al quale le curve di domanda e di offerta si

intersecano

• Quantità di equilibrio

• La quantità domandata ed offerta al prezzo di equilibrio

• Graficamente, la quantità alla quale le curve di domanda e di

offerta si intersecano

Esercizio: Equilibrio di mercato

Esercizio:

Funzione di domanda: 𝑞𝑑 = 18 −1.8 𝑝𝑑

Funzione di offerta: 𝑞𝑜 = −3 + 1.5 𝑝𝑜

Equilibrio di mercato

𝑞𝑑 = 18 − 1.8 𝑝𝑑 = −3 + 1.5 𝑝𝑜 = 𝑞𝑜

18 − 1.8 𝑝∗ = −3 + 1.5 𝑝∗

𝑝∗=21

3.3= 6.364

𝑞𝑑 = 18 − 1.8 × 6.364 = 6.54

𝑞𝑜 = −3 + 1.5 × 6.364 = 6.54