FACOLTÀ DI ECONOMIA SCIENZA ETICA SOCIETÀ ISTITUZIONI DI ECONOMIA 1 Le altre forme di mercato...

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Le altre forme di mercatoLe altre forme di mercato

Monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio

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Concorrenza e benessereConcorrenza e benessere

• Rilevanza della concorrenza:• Efficienza produttiva: minimo costo medio =

prezzo• Efficienza allocativa: prezzo=costo marginale

– Somma delle domande = beneficio sociale marginale

– Somma delle offerte=costi marginali sociali

– ASSENZA DI ESTERNALITA’

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Limiti dell’analisiLimiti dell’analisi

• Problema di RILEVANZA

• Quali mercati sono in concorrenza?

• Grandi imprese = potere di mercato

• Vendita al dettaglio = assenza di omogeneità del prodotto– Ogni impresa ha un mercato particolare

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Limiti dell’analisi 2Limiti dell’analisi 2

• Ipotesi dell’andamento ad U dei costi• Solo in questo caso è possibile l’analisi• Costi medi decrescenti-prezzo dato-quantità infinita

P*

Q1 Q2

A B

C D

0 Q

cme

D

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SraffaSraffa

• Giornale degli economisti (Sulle relazioni tra costo e quantità prodotta - 1925) e Economic Journal (Le leggi della produttività in regime di concorrenza – 1926)

• Produttività marginale decrescente = fattore fisso• Lungo periodo, per singoli beni non ci sono fattori

fissi. • Esempio aumenta la produzione di mele – si

hanno spostamenti marginali di terra (dalla produzione di pere) – non ci sono fattori fissi

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Il monopolioIl monopolio

• Analisi: Antoine Augustin Cournot (1801-1877), Recherches sur les principes mathématiques de la théorie des richesses, 1838

• 1 Monopolio naturale – costi decrescenti• 2 Uso esclusivo di una tecnologia• 3 Monopoli e brevetti governativi• 4 Controllo di un input

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Domanda decrescenteDomanda decrescente

• Per vendere di più – impresa diminuisce il prezzo• Domanda = Prezzo = ricavo medio

– Rme = RT/Q = PQ/Q =P €

Q

P = Rme

0

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Rma<PRma<P

• Il ricavo marginale è minore del prezzo– Se vendo un’unità in più abbasso il prezzo di tutte le

unità

Q

P

D

minore ricavo dovuto alla diminuzione del prezzo

maggiore ricavo

dovuto all'aumento delle vendite

0 Q

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Il graficoIl grafico

• Il prezzo e il ricavo marginale possono essere rappresentati in questo modo.

• Rma ha pendenza doppia rispetto a P €

Q

P = rme

rma 0

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EquilibrioEquilibrio

• Cma = Rma• Notare P>cma e rma• Profitto = area del rettangolo colorato Permane nel lungo periodo

Q

P = rme

rma

cma cme

Pe

Qe 0

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Perdita di benesserePerdita di benessere

• P> minimo dei costi medi: i consumatori pagano una prezzo maggiore

• P>Cme Beneficio sociale marginale maggiore del costo sociale marginale

• La società avrebbe accresciuto il benessere se si fosse prodotta una quantità maggiore

• Quindi. Prezzo troppo alto e quantità troppo bassa• Politiche Antitrust e Authority

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Concorrenza monopolisticaConcorrenza monopolistica

• Assenza di barriere all’entrata e all’uscita• Molte imprese con accesso alle stesse

tecnologie• Tuttavia beni sostituti stretti ma

differenziati• Prezzi non uguali• Curva di domanda dell’impresa: inclinata

negativamente

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DifferenziazioneDifferenziazione

• Differenze qualitative (es. giacche diverse)

• Localizzazione (droghiere sotto casa)

• Rapporti di fiducia personale

• Pubblicità

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Equilibrio di breve periodoEquilibrio di breve periodo

• Grafico simile al monopolio• La curva di domanda dell’impresa è notevolmente

elastica €

Q

P = rme

rma

cma cme

Pe

Qe 0

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Equilibrio di lungo periodoEquilibrio di lungo periodo

• Extra-profitti – nuove imprese entrano• Sottraggono clientela a quelle esistenti• Curve di domanda si spostano verso il basso• Si annullano gli extra-profitti

Q

P = rme

rma

cma cme

Pe

Qe 0

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IA Efficienza e concorrenza Efficienza e concorrenza monopolisticamonopolistica

• P>Cma – non c’è l’ottima allocazione – più quantità e prezzo minore

• P>Cme minimo – eccesso di capacità produttiva

• Tuttavia: quanto benessere apporta la differenziazione?

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L’oligopolioL’oligopolio

• Situazione caratterizzata da forti barriere all’entrata, non insuperabili. Nuove imprese possono entrare sul mercato, ma debbono affrontare alti costi, o partire da una posizione svantaggiata– L’oligopolio è una caratteristica del paesaggio

economico odierno– Poche imprese dominano le industrie, soprattutto nel

settore manifatturiero– Circa 50 imprese producono circa il 15% dei beni della

manifattura nel mondo industrializzato

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Caratteristiche dell’oligopolioCaratteristiche dell’oligopolio

• La quota di mercato: – nel settore poche imprese detengono una significativa quota di

mercato (e possono quindi influenzare i prezzi)– Nel mondo esistono circa 150 imprese produttrici di automobili, ma

Ford e General Motors, insieme, producono un terzo dei veicoli

• Operazioni su scala globale:– Alcune imprese hanno impianti in varie parti del mondo e possono

spostare la produzione da un punto all’altro

• Integrazione verticale– Molte imprese controllano diversi gradini del processo produttivo

(Intel produce anche schede madri, alcune industrie automobilistiche possiedono imprese che producono materiale elettrico ecc.)

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Le cause dell’oligopolioLe cause dell’oligopolio

• Il progresso tecnologico diminuisce i costi di produzione, ma solo se aumenta la scala della produzione (chi non si ingrandisce è estromesso dal mercato)

• Le nuove tecnologie richiedono impianti e macchinari più grandi. Può succedere che la scala delle operazioni efficiente cresca più rapidamente della domanda, per cui rimane sul mercato un numero sempre più piccolo di imprese.– Es: se, per il progresso tecnologico, l’output di un’impresa

siderurgica efficiente sale di 50 volte, mentre la domanda sale di 10 volte, solo 1/5 delle imprese prima esistenti copre ora l’intera domanda

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Rappresentazione graficaRappresentazione grafica

• Periodo t1 Impianto efficiente piccolo• Periodo t2 Impianto efficiente molto più grande

cmet1

cmet2 €t1

€t2

Qt1 Qt2 Q 0

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IA Capitale fisso e meccanismi di Capitale fisso e meccanismi di mercatomercato

• L’accrescersi del capitale fisso rende meno pronto l’aggiustamento del mercato– È più difficile uscire dal mercato anche se si fanno perdite– Finché si riesce a coprire i costi variabili conviene continuare a

produrre, perché si limitano le perdite– Se in un settore è stato prodotto “troppo” (sovra-investimento) può

passare molto tempo (il periodo in cui gli impianti sono efficienti) prima che la produzione diminuisca

– Se si è prodotto troppo poco (sotto-investimento) per produrre significativamente di più bisogna aspettare la costruzione di nuovi impianti

– Gli errori di previsione hanno conseguenze molto più gravi che nella concorrenza perfetta

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L’incertezzaL’incertezza

• L’investimento è sempre fatto in condizioni di incertezza– Quando il capitale fisso è minore il periodo di

incertezza è breve– Quando c’e un grande capitale fisso il periodo di

incertezza è lungo– Il problema è sapere se la somma dei margini operativi

Dc’- Dc, alla fine del periodo di vita degli impianti, sarà tale da coprire l’investimento iniziale per il capitale fisso più profitti

– La vita del capitale fisso è spesso lunga

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Tipi di oligopolioTipi di oligopolio

• Oligopolio concentrato– Prodotto omogeneo– Impianti di dimensioni grandi più efficienti di quelli piccoli

(economie di scala, esistenza di discontinuità tecnologiche)– La domanda è soddisfatta da un numero limitato di grandi

impianti

• Oligopolio differenziato– Ogni impresa ha un proprio mercato– Fedeltà della clientela all’impresa– Diviene difficile farsi una clientela per le nuove imprese

(alte spese di pubblicità)

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Profitti e oligopolioProfitti e oligopolio

• Nell’oligopolio permangano profitti più alti della media anche nel lungo periodo, e quindi prezzi più alti che in concorrenza– L’altezza dei profitti dipende dall’altezza delle barriere all’entrata

– Oligopolio concentrato: una nuova impresa deve dotarsi di un grande impiantoaumenta sensibilmente la produzione diminuisce il prezzo si annullano i profitti

– Barriere all’entrata: ampiezza del mercato in rapporto alla capacità produttiva degli impianti efficienti + elasticità della domanda e tasso di crescita previsto per la domanda

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IA Elasticità della domanda e Elasticità della domanda e barriere all’entratabarriere all’entrata

• Un nuovo impianto sposta la curva di offerta da S1 a S2. – Se la domanda è elastica la quantità scambiata cresce molto (da Q*

a Q1) e il prezzo diminuisce poco (da p* a p1)– Se la domanda non è elastica (D2) la quantità scambiata cresce poco

(da Q* a Q2) e il prezzo decresce molto (da p* a p1)

S1 S2

D1

p

Q

p*p1

D2

p2

Q* Q2 Q1

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Oligopolio differenziatoOligopolio differenziato

• Le barriere all’entrata sono legate alle spese per conquistare la clientela– Di grande importanza le spese per la pubblicità molto

alte quando si tratta di far conoscere un nuovo marchio

– Spesso è la stessa pubblicità a creare la differenziazione di prodotti peraltro molto simili

– “il nome del marchio è importante solo quando le caratteristiche del prodotto non lo sono”

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Il principio del costo pienoIl principio del costo pieno

• Quando variano i costi le imprese, per mantenere un profitto proporzionale, variano di conseguenza i prezzi

vq

Kc

n

1. c (costo medio), è dato dalla somma dei costi fissi medi con un grado di produzione normale e dei costi

variabili medi

gq

Kvp

n

2. Il prezzo è ottenuto aggiungendo ai costi medi il profitto unitario desiderato g

11 )1( vqp 3. Per comodità le imprese tengono conto del mark up q, cioè del margine sui costi variabili unitari che permette di coprire i costi fissi medi e il saggio di profitto. Se i costi variabili cambiano ottengono un nuovo prezzo, ipotizzando che i costi fissi si muovano come i costi variabili

22 )1( vqp

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La teoria dei giochiLa teoria dei giochi

• Oligopolio: interdipendenza strategica

• Per ogni decisione – come rispondono i concorrenti?

• Teoria dei giochi: Oscar Morgenstern (1902-1977), Johan von Neumann (1903-1957) elaborarono la teoria dei giochi per situazioni sociali ed economiche

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Regole e pagamentiRegole e pagamenti

• Regole – vincolano i comportamenti e definiscono i risultati

• Matrice dei pagamenti – risultato per ciascun giocatore– Decisioni proprie– Decisioni degli avversari

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Il dilemma del prigionieroIl dilemma del prigioniero

• Gioco a due giocatori non ripetuto• Ford e General Motors _ un unico modello

equivalente• Strategie fissare un prezzo “alto” o fissare un

prezzo “basso”• - Combinazioni possibili :

– 1 Ford e GM=Prezzo alto– 2 Ford e GM=prezzo basso– 3 Ford prezzo alto, GM prezzo basso– 4 Ford prezzo basso, GM prezzo alto

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I risultati del giocoI risultati del gioco

• Entrambe fissano un prezzo alto = profitto medio-alto (500) – Somma dei profitti più alta possibile

• Entrambe prezzo basso profitto medio basso• Ford prezzo alto e GM prezzo basso: La clientela

si rivolge a GM: Profitto alto per GM (700) e basso per Ford (100)

• GM prezzo alto e Ford prezzo basso: La clientela si rivolge a Ford: Profitto alto per Ford (700) e basso per GM (100)

• Le imprese non possono colludere

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Matrice dei pagamenti Matrice dei pagamenti

• Le caselle indicano i risultati – Colonne GM Righe Ford• Prima cifra si riferisce al profitto Ford, seconda al

profitto GM

General Motors

Prezzo alto Prezzo basso

Prezzo alto 500, 500 100, 700

For

d

Prezzo basso 700, 100 300, 300

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Strategia DominanteStrategia Dominante

• Ford e GM Strategia dominante – applicare prezzi bassi

• Pagamenti più alti qualsiasi strategia scelga l’avversario (700 contro 500 e 300 contro 100)

• Risultato entrambe finiscono con 300• Se avessero scelto entrambe l’altra strategia 500• Equilibrio di Nash: nessuno desidera cambiare dato

ciò che fa l’avversario• Comportamento egoistico e razionale: risultato non

ottimo per la collettività