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Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Percorso formazione per docenti”
Situazioni di crisi emotiva di Adolescenti e preadolescenti: quali approcci?”
Gli interventi a scuola tra depressioni, ansie e
fobie nel rapporto adolescente docente
Dr. Guido de RénocheU.O.C. Infanzia Adolescenza Famiglia e C.
Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza
AULSS 6 Euganea Padova13 marzo 2019, Ist. Da Collo, Conegliano (TV)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Outline• Introduzione
• Epidemiologia
• Disturbi d’ansia
• Depressione
• Condotte suicidarie
• Analisi del rischio
• Interventi
• Conclusioni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
introduzione
• D. psichiatrici in adolescenza in aumento
• Screening tra problematiche e disturbi
• Comportamenti problematici elevano rischio
psicopatologico
• Scuola come uno degli scenari del rischio
psichiatrico/psicopatologico
• Problema della diagnosi: “nuove” patologie
emergenti, instabilità/continuità in età adulta
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• Adolescenza periodo di
profonda maturazione
cerebrale
• Attualmente la
maturazione non si
conpleta fino a 20-25
anni
Il cervello degli adolescenti è “under
construction, work in progress”
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Maturazione ed evoluzione
• Quando si è completato il pruning (Sfoltimento) sinaptico, l’attività cerebrale è più veloce e più efficiente
• Ma durante il processo di pruning sinaptico , il cervello non funziona a livello ottimale
• La maturazione avviene in senso retro caudale (dall’occipite alla fronte)
• Maturazione dell’apparato psichico
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Inizialmente maturano le aree posteriori, e
successivamente con la crescita quelle anteriori
• Images of Brain Development in Healthy Youth (Ages 5 – 20)
• Blue represents maturing of brain areas
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Rate
of
Ch
an
ge
Sviluppo cerebrale
Source: Tapert & Schweinsburg, 2005
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Approcci?
Adolescenza: introduzione
• Compiti fase-specifici:
1. Definire sé stesso (identità)
2. Raggiungere la separazione
3. Sviluppare relazioni affettive
4. Raggiungere controllo impulsi,capacità,
funzioni corporee
Identità vs “Confusione” identità (Life-cycle chart:Erickson, 1979)
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Sensibilità degli adolescenti nei comportamenti a rischio e
relazione con il gruppo dei pari
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Prevalenza d.psichiatrici adolescenza
12-19 aa review (Costello 2011)
• 32 studi internazionali considerati (1997-2011)
• % media qualunque disturbo 21.8 : tra cui
• Abuso/dipendenza sostanze 12.1%
• D.d’ansia 10.7%
• D. depressivi 6.1%
• D.comportamentali (d.condotta, oppositivo, adhd) 3-4%
• Altri disturbi più rari: psicosi, d.alimentari, d.bipolare, d. da tic, autismo
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Prognosi d.mentali più comuni in
adolescenza (Patton 2014, Lancet)
• Studio coorte 14 aa (N=1943), 5 valutazioni prospettiche in adolescenza e 3 in età adulta
• Analisi sintomatologica dimensionale ANX-DEP
• 29% M e 54% F supera il cut-off sintomatologico almeno una volta in adolescenza
• Il 60 % riporta un ulteriore episodio in e.adulta
• Se 1 episodio <6 mesi, 50% non ha problemi in età adulta
• F.rischio per d.mentale in e.adulta: lunga durata disturbo in ado, sepazione/divorzio genitoriale
• Complessivamente, superati i 20 anni c’è un calo
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Estimated prevalence of mental disorders in young adulthood, by sex
and persistance of mental disorder in adolescence (CIS-R>=12)
CIS-R=Revised clinical interview schedule.GHQ=general health questionnaire. CIDI MDD Composite international
diagnostic interview major depressive disorders CIDI AD Compisite international diagnostic interview anxiety disorder
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Prognosi d.mentali più comuni in
adolescenza (Patton 2014, Lancet)
• In e.adulta 31% M e 52% F raggiunge i criteri di cut off almeno una volta per sintomi significativi di ansia/depressione
• Nuove diagnosi in e.adulta: 38% M, 24% F
• Continuità diagnosi ado-e.adulta: 55% M,70%F
• Nelle f la continuità è più elevata
• La metà degli ado con disturbo non ha ulteriori episodi in e.adulta
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• Estimated probability of common mental disorders in young adulthood for 733 participants with a history of at least one episode of adolescent disorder (CIS-R ≥12)
• Error bars are 95% CIs. CIS-R= Revised Clinical Interview Schedule. GHQ=General Health Questionnaire. CIDI MD= Composite International Diagnostic Interview major depressive disorder. CIDI AD=Composite International Diagnostic Interview anxiety disorder.
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Cambiamenti infanzia adolescenza
review (Costello 2011)
• Range 10-15 anni (BCAMHS n=10000)
• 8.6% a 8-10 anni
• 9.6% a 11-12 anni
• 12.2% a 13-15 anni
• Tutti gli studi evidenziano:
• Aumento depressione, abuso sostanze, d.panico e agorafobia
• Riduzione ADHD e d.ansia separazione
• d,.condotta-oppositivo seguono traiettorie diverse a seconda degli studi
• Aumento d.bipolare,d.alimentari, psicosi
• M:+psicosi, abuso sostanze
• F:+ depressione, ansia, panico
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Cambiamenti adolescenza età adulta
review (Costello 2011)
• Tutti gli studi indicano un aumento di :
• Abuso/dipendenza sostanze, d.panico, agorafobia, d.alimentari
• D.comportamento (d.condotta oppositivo e adhd) e tic si riducono
• Depressione: aumento modesto, oppure modesta diminuzione a seconda degli studi
Situazioni di crisi emotiva di
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Approcci?
Situazioni di crisi emotiva di
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conclusioni
• D.ansia (panico,agorafobia) e depressione, a.sostanze aumentano in adolescenza e continuano a crescere in giovane età adulta
• A.sostanze decresce dai 25 anni
• D.ansia (separazione, fobie specifiche, sociale), adhd iniziano a decrescere dalla tarda fanciullezza e proseguono nella diminuzione in età adulta
• D. comportamento decrescono con il passaggio all’età adulta
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Potrebbe essere ansia…• I disturbi d’ansia sono piuttosto frequenti, fino al 13%
dei bambini e degli adolescenti
• Eziologia:– Genetica (elevata ereditabilità)
– Fattori ambientali
– Temperamento (timido, inibito)
• Ad es. Ansia legata a perfezionismo, alle verifiche/interrogazioni, prestazionale, timore degli incarichi riconducibile a ansia generalizzata
• Timori/paure sociali di non essere accettati/e ad es legate a ansia sociale
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Sintomi d’ansia
• Lamentele somatiche: cefalea, dolori addominali, dolori improvvisi e drammatici
• Difficoltà nell’addormentamento, risvegli notturni
• Cambiamenti nell’appetito: in eccesso quando medio lieve, in calo quando è severoSi tratta di termini frequentemente utilizzati anche
nel linguaggio comune e che, proprio per questo “diffuso” impiego, spesso rischiano di essere impiegati e compresi in maniera “distorta”.
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Sintomi d’ansia• Evitamento attività esterne o esposizioni
sociali
• Ridotta performance scolastica
• Difficoltà di attenzione, distraibilità
• Eccessivo bisogno di rassicurazione
• L’ansia, infatti, si distribuisce lungo un
“continuum” all’interno del quale può risultare
particolarmente problematico porre dei limiti
tra ciò che è “normale” e ciò che non lo è.
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Disturbi d’ansia
• Diagnosi viene fatta quando l’ansia è la
caratteristica principale e non dipende da un
altro disturbo mentale
• Spesso i diversi d. d’ansia si associano tra
loro (spettro ansioso panico-fobico) e alla
depressione
• 1) D. d’Ansia di Separazione
• 2) D. di panico/Attacco di Panico
• 3) Fobia specifica
• 4) Fobia sociale
• 5) D. d’Ansia generalizzato
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Disturbi d’ansia
• Le caratteristiche più comunemente considerate indicative diun’ansia “normale” sono così riassumibili:
• 1) l’ansia è ben contestualizzata;
• 2) non è ripetitiva, non denota un comportamento abituale;
• 3) non è “fantasmatizzata”, ovvero è sempre riconducibile afatti reali, concreti
• Al di fuori di questi elementi, si può ragionevolmente ritenereche l’ansia acquisti connotazioni più francamente “patologiche”.
• L’ansia può essere definita come quel “sentimento penosoassociato ad un atteggiamento di attesa di un evento imprevistoe vissuto come spiacevole” (Marcelli, 1997).
• Nota: i disturbi Ossessivo-Compulsivo e Post-traumatico da stress nelDSM V sono classificati a parte per la loro specificità, e non vengonoqui esposti
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• Quando alla “sensazione di estremo malessere”si associano “manifestazioni somatiche(neurovegetative e/o viscerali)” si parla, invecedi angoscia.
• Più generico, ma ugualmente importante, è iltermine paura, con il quale si intende ilsentimento legato ad un oggetto o ad unasituazione ricollegabili ad un’esperienzaconcreta (e quindi in relazione con l’esame direaltà). Nel corso dello sviluppo, il bambinosperimenta tutta una serie di paure che possonoessere ritenute “fisiologiche”.
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• La preoccupazione, invece, condivide molti degliaspetti tipici della paura, poiché fa riferimentotipicamente a reazioni circoscritte nei confronti dipericoli e/o minacce ben definiti e a presentimentilegati a specifici eventi futuri.
• L’ansia, l’angoscia e la paura sarebbero mutuamenteinterconnesse secondo un gradiente che va da unostato fisiologico (reazione da stress) ad unaprogressiva mentalizzazione della condotta.
• Secondo Rutter (2002), i 3 elementi essenziali checaratterizzano l’ansia “patologica” sono rappresentatida:
1. la presenza di un “distress”
2. la comparsa di modalità di funzionamento“disfunzionali” da parte del soggetto
3. la mancanza di “flessibilità” dal punto di vistasintomatologico
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D. d’ansia di Separazione (1)
• Prevalenza 2-4%, esordio medio 7,5aa, può
essere presente in adolescenza
• Ansia inappropriata ed eccessiva (rispetto a
quanto atteso per lo sviluppo)scatenata dalla
separazione da figure di attaccamento (genitori),
o quando ci si allontana da casa
• Anticipare la separazione può scatenare sintomi
somatici (d.addominali,cefalea)
• Dopo la separazione b.no inconsolabile, timore
che accada qualcosa di grave al genitore, oppure
che non tornerà più
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D. d’ansia di Separazione (2)
• 1) malessere ricorrente
• 2) preoccupazione sulla sicurezza della Figura di
attaccamento (FA)
• 3) preoccupazione riguardo imprevisto evento
che comporti separazione
• 4)rifiuto/riluttanza ad andare a scuola
• 5)Paura/riluttanza restare solo/senza FA
• 6)Riluttanza/Rifiuto dormire fuori/ solo
• 7)incubi sul tema della separazione
• 8) sintomi fisici ripetuti (cefalea, nausea,
D.addom.) anche al solo pensiero della
separazione
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D. d’ansia di Separazione (3)
• Sintomi Ricorrenti,eccessivi, persistenti Per almeno 4 settimane, compromissione significativa a più livelli
• Famiglia spesso rinforza i sintomi, invischiante, iperprotettiva
• Esordio spesso prescolare, frequente reazione a stress importante della vita
• Associata al rifiuto scolastico (3/4), spesso un precursore o un sintomo
• Possibile comorbilità con depressione in adolescenza
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D. d’ansia di Separazione (4)
• Ansia/Angoscia segnale d’allarme, ambiente
percepito come minacciante
• Temperamento e nuove situazioni
• familiarità frequente per d.Ansia;(in)capacità di
distacco bidirezionale figli-genitori
• separazioni precoci e traumatiche possono
aumentare il rischio
• prognosi buona, ma possibile evoluzione in
adolescenza verso altro tipo di d.ansia
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Disturbo di Panico (1)
• Attacco di panico (AP):periodo preciso di intensa
paura/disagio con 4 o + dei seguenti sintomi in 10 minuti
• 1) Palpitazioni,tachicardia 2) Sudorazione
• 3) tremori fini/a scosse 4) sensazione di asfissia
• 5) dolore/fastidio al petto
• 6) nausea/disturbi addominali
• 7) sensazioni sbandamento/svenimento
• 8) derealizzazione/depersonalizzazione
• 9) paura perdere controllo/impazzire
• 10) paura di morire
• 11) parestesie/brividi/vampate calore
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Disturbo di Panico (2)
• B.ni AP unici, con frequenti sintomi somatici
• Adol. Più frequente come Disturbo (AP
inaspettati , ricorrenti, legati alla preoccupazione
di avere altri AP)
• DAP con/senza agorafobia (paura di sviluppo AP
in luoghi/situazioni da cui difficile/imbarazzante
allontanarsi, avere aiuto es.in coda, folla, uscire
soli
• Vulnerabilità biologica, stile evitante, familiarità
per d.ansia, fattori stress, attaccamento insicuro
• Evoluzione buona (70%) ma 30% sviluppano altri
disturbi in età successive
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adolescenti e preadolescenti.Quali
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Fobia specifica (1)• Irragionevoli e persistenti paure di oggetti o
situazioni identificabili
• esposizione allo stimolo provoca risposta ansiosa immediata, a volte AP
• Pianto,scoppi d’ira,irrigidimento, aggrapparsi a qualcuno
• Stimolo evitato/sopportato con disagio
• Interferenza significativa
• Durata almeno 6 mesi
• Tali sintomi non dovuti ad altro disturbo
• Tipo: 1) Animali 2) Ambiente naturale (altezze,acqua) 3) Sangue-Iniezioni-Ferite 4)Situazionali (ascensori,aerei) 5)Altro tipo
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Fobia specifica (2)
• Esordio associato a fattori predisponenti:Timore
degli estranei, inibizione, Traumi, osservazioni di
persone traumatizzate/impaurite, trasmissione
dell’informazione
• Sviluppo strategie difensivecomportamenti di
fuga evitamento , oggetto controfobico
• Evoluzione :attenuazione con crescita
• Ruolo ambiente importante per fissazione o
superamento spesso genitore fobico
(eccessiva comprensione, atteggiamento
provocatorio)
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Ansia sociale (1)
• Marcata e persistente paura di situazioni in cui il
b.no/adolescente è esposto a persone
sconosciute o al possibile giudizio della
prestazione
• teme la possibile umiliazione o imbarazzo per la
reazione ansiosa durante l’esposizione sociale
• Situazione inevitabile vissuta con disagio e
terrore; ansia anticipatoria
• Decorso cronico, più frequente in ADO
• Durata almeno 6 mesi
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Ansia sociale (2)
• Ansia sociale evidente con coetanei e con adulti
• Spesso coesiste agorafobia, inibizione, fobia
scolare
• Una situazione sociale o generalizzata
• Es.paura andare alla lavagna, parlare davanti a
sconosciuti
• Storia di inibizione sociale da b.ni negli
adolescenti con il disturbo
• Frequente associazione con: rifiuto scuola,gioco
solitario, eccesso timidezza, scarso rendimento
scolastico
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Ansia sociale (3)
• Mutismo elettivo più frequente nei b.ni,
esordio 5 aa;precursore Fobia Sociale?
• costante incapacità di parlare in situazioni
specifiche, in altre parlare è possibile
• Buona prognosi, transitorio (max 1 aa)
• Ma alcuni casi perdurano fino all’età
adolescenziale/adulta
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adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D.d’ansia generalizzato (1)• Ansia/preoccupazioni eccessive per la maggior
parte dei giorni per almeno 6 mesi
• Difficoltà controllare preoccupazione
• Associata a:irrequietezza, facile affaticabilità,
difficoltà concentrazione, irritabilità, tensione
muscolare, d.sonno
• Disagio significativo
• Ansia anticipatoria generalizzata spt quando è
atteso da giudizio/valutazione della
prestazione/aspetto
• Freq.Ambiente socioeconomico elevato
• Freq. Presenza altro d. ansia
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Approcci?
D.d’ansia generalizzato (2)
• Età media di esordio tra I 10-13 anni di età
• Prevalenza: Latenza 3%; adolescenza 10%
• Tematiche di preoccupazione principali:
• performance scolastiche, eventi naturali, vita
sociale, aggressioni fisiche, bullismo
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D.d’ansia generalizzato (3)
• Freq. Sintomi somatici:sudorazione, respiro
rapido, bocca secca, sudorazione, nausea, “nodo
in gola”, frequenti minzioni, cefalea, tensione
muscolare
• Inibizione e avversione alle nuova situazioni
sono fattori predisponenti
• Sul fondo ansioso crisi d’angoscia
• Associazione con ansia nei genitori (fattore
familiare)
• Prognosi buona, rischio sviluppo altro d. ansia
possibile
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adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Stime più generali, applicabili all’intera popolazione in età evolutiva
(bambini e adolescenti), sono riassunte nella seguente tabella
Disturbo Prevalenza Età d’esordio tipica
Ansia Separazione 2-4% Prepub.e; picco a 7.5 anni
Ansia Gener. 3% Incidenza aumentata in adolescenza
D. di Panico 5% Tarda adolescenza
Fobia Specifica 2-4% A partire dai 5 anni
Fobia Sociale 1-7% 11-15 anni
• (da (Vallance & Garralda, 2008)
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adolescenti e preadolescenti.Quali
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Interazioni gene-ambiente:ipotesi• predisposizione genetica che si esprime attraverso una maggiore
sensibilità agli stress ambientali. In particolare, vi sarebbero alterazioni nella processazione dell’informazione percepita come minaccia (l’evento stressante) in grado di instaurare i cortei sintomatologici dell’ansia.
• l’esposizione all’evento stressante, fin da piccoli, possa incrementare una risposta “più ansiosa” nei soggetti geneticamente predisposti, e se intercorrono fattori ambientali che incrementano/favoriscono tali risposte ansiose, il bambino svilupperà con maggior facilità una sensibilizzazione ad ulteriori eventi stressanti
• Vedi comportamenti materni capaci di contenimento delle ansie dei figli -e delle proprie- nei confronti dei vari stress a cui ci espone la vita quotidiana o all’opposto alle risposte adulte “ansiogene” –cioè, spesso proiezioni sul bambino delle proprie ansie- che incrementano nel bambino le reazioni ansios).
• L’ambiente può dunque assumere un ruolo protettivo o di contro altamente facilitante verso le risposte ansiose del bambino. Analogamente può accadere all’insegnante
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• E’ anche vero che, in assenza di determinati stress ambientali (il ruolo del caso), il bambino, seppur predisposto, può non sviluppare risposte di tipo ansioso a livello clinico.
• Difficoltà nei processi di corretto riconoscimento ed interpretazione di uno stimolo stressante, nonché dell’”apprendimento” dell’esperienza stressante a cui si è stati esposti, mediate dall’amigdala e dai centri cerebrali superiori (corteccia prefrontale).
• E’ esperienza comune, infatti, come spesso le ansie/paure siano inizialmente interpretate come “irrazionali”, e che successivamente di fronte ad una razionalizzazione degli eventi permettano (oppure no) un superamento della reazione ansiosa e la possibile nuova esposizione allo stimolo stressante.
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Approcci?
Interazioni genitori-figli
• Vari stili educativi e comportamentali
• L’eccesso di controllo (che rallenta se non impedisce l’autonomia del bambino), l’elevata espressività e coinvolgimento emotivo (che non pone filtri tra mondo adulto e infantile), la difficoltà a gestire le proprie ansie, possono in vario grado insinuare nel bambino una sensazione di insicurezza
• Si impedisce così la capacità di gestire e fare fronte alle nuove situazioni (coping), fornendogli un modello di comportamento che potrà replicare da adulto.
•
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Approcci?
Approccio a scuola per ridurre
l’ansia• Educare gli insegnanti ai d.d’ansia e incoraggiare
problem solving e principi CBT
• Fornire allo studente principi di rilassamento (respirazione profonda e regolare, contare fino a 10, visualizzare immagini positive/rilassanti)
• Fornire punti alternativi in grado di “distrarre” dallo stress (somatico, psichico) come attività rilassanti
• Identificare a scuola luoghi appropriati in cui poter ridurre gradualmente l’ansia
• Modellare un comportamento appropriato in situazioni ansiogene
• In caso di evitamento/rifiuto scolastico, individuarne le cause (se possibile) e intraprendere un piano di rientro a scuola, anche di tipo graduale
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Approcci?
Fobie specifiche
• Identificare approcci di desensibilizzazione
concordati ed accettabili per lo studente
• Identificare alternative di fronte ad
esposizioni non necessarie nei confronti
dello stimolo fobico
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Approcci?
Fobia sociale
• Identificare il personale docente/compagno
all’arrivo dello studente
• Modificare la situazione sociale
stressogena(mangiare in piccolo gruppo, parlare
uno a uno etc--)
• Incoraggiare le interazioni nel piccolo gruppo
• Evitare la “selezione” degli studenti in classe
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Approcci?
Ansia di separazione• Accogliere lo studente all’arrivo con personale
identificato
• Fornire il tempo al ragazzo di avvisare la
famiglia, ad orari prefissati
• Identificare una gerarchia di persone “sicure” ed
accessibili se i genitori non sono disponibili
• Fornire note di merito per i genitori come premio
per essere riusciti a stare a scuola
• Identificare malesseri ricorrenti/assenze legate
allo stress di esami/interrogazioni
Situazioni di crisi emotiva di
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Approcci?
Attacchi di panico
• Identificare esercizi di rilassamento (training di
respirazione, visualizzazione positiva)
• Stabilire parametri di approccio concordati con
la famiglia e con il ragazzo (se possibile), prima
di chiamare il 118
• Alcuni soggetti, in fase di ansia acuta, tendono a
“svenire”, per poi riprendersi e non ricordare
nulla. Spesso tali fenomeni sono ricorrenti, per
cui è importante educare tutto lo staff docente
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
“..ma tra i mortali nessuno può
essere sempre felice”
Bacchilide di Ceo (450-520 a.C.)
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Approcci?
Introduzione: la depressione
• Uno dei più frequenti motivi di
consultazione neuropsichiatrica
• Di alto impatto sulla qualità di vita e sullo
sviluppo psicoaffettivo in età evolutiva
• A livello generale stimata a diventare la
seconda causa di disabilità mondiale nel
2020
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
La depressione in
adolescenza
• Definire i confini tra normale e
patologico
• Marcati sbalzi d’umore comuni in
adolescenza
• Mutamenti cognitivi e somatici
• Difficoltà ad esprimere gli stati d’animo
e tendenza a confondere es.
rabbia/tristezza/noia, e a riferire
autosvalutazione e perdita di speranza
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
La depressione in
adolescenza• contesto evolutivo dell’adolescente,
caratterizzato (fisiologicamente) da:
• accesso al pensiero operativo formale
pubertà (accezione somatica e psichica)
impulsività e facilità del passaggio
all’atto
problema dell’identità/identificazione
processo della dipendenza-
indipendenza (separazione-
individuazione)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Depressione in adolescenza (Thapar 2012, Lancet)
• D.depressivo unipolare
• Prevalenza stimata 1 anno 4-5%, lifetime 12%
• Nei bambini <1% nella maggior parte studi
• Aumento in ado riguarda spt le F (2:1) vs M, e coinvolge spt la media tarda adolescenza
• Pubertà come momento chiave
• Sia nei campioni epidemiologici che clinici
• Depressione più strettamente correlata ai cambiamenti ormonali femminili vs età cronologica
• Probabilmente la relazione ormoni-cervello indica una maggiore sensibilizzazione agli effetti negativi dello stress
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Depressione in adolescenza (Thapar 2012, Lancet)
• 60-90% episodi va in remissione spontanea in 1 anno, ma 50-70% dei soggetti va incontro nei 5 anni successivi ad un nuovo episodio depressivo
• La maggior parte dei soggetti non va incontro ad una completa remissione, persistendo sintomi residui o compromissione
Ansia nell’infanzia solitamente precede la depressione adolescenziale, che a sua volta può innescare ulteriori aspetti ansiosi
• Modelli neurobiologici indicano uno squilibrio tra le aree prefrontali ed il sistema limbico. Ado manifestano una maggiore attivazione dell’amigdala in risposta ad uno stimolo emozionale (e.g.espressione facciale)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM ( DSM-5)
• il soggetto sperimenta una compromissione funzionale correlata al cambiamento nell’umore, che non può essere spiegato da un’altra condizione, e che dura da almeno due settimane, caratterizzato da umore depresso o irritabile per la maggior parte del giorni, quasi tutti i giorni, e/o da una riduzione di interesse o piacere, in associazione ad almeno 4 dei seguenti sintomi: cambiamenti nel peso e/o appetito, nel sonno, nell’attività psicomotoria, nella riduzione della sensazione di energia, in sentimenti di indegnità o colpa, difficoltà di ragionamento e/o concentrazione, ricorrenti pensieri di morte o ideazione suicidaria, pianificazione, tentativo di suicidio.
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Introduzione (1)• Esperienza affettiva (significato emotivo degli
oggetti/esperienza) e regolazione delle rappresentazioni emotive si basano su componenti interne ed esterne
• Costante interazione bidirezionale tra dimensione cognitiva, affettiva e biologica nella depressione
• In ognuna di queste dimensioni sono ipotizzabili deficit/alterazioni/eccessi sia di tipo patologico (patologia primaria di una data sindrome ) che di tipo adattivo (meccanismi compensatori)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Introduzione (2)• Cruciale riconoscere gli elementi cognitivi e
contestuali di una esperienza affettiva, dato che determinano la responsività e le reazioni affettive
• Risposte affettive interne colorano l’interpretazione cognitiva e influenzano drammaticamente sul piano fisiologico e neurochimico il sistema nervoso e l’intero soma
• Ognuna di queste tre dimensioni può rappresentare uno spazio terapeutico per il clinico
• Importante conoscere i substrati psicologici e neurobiologici della disregolazione affettiva
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (1)
• Umore depresso/irritabile
• Rabbia,collera
• Anedonia/perdita di interesse
• Ritiro sociale
• Sentirsi non amato/desiderato,senza amici
• Pessimismo, senza speranza, Colpa, auto biasimo, auto deprecazione
• Difficoltà concentrazione, distraibilità, indecisione
• Pensieri di morte
• Ideazione minaccia suicidaria, tentativo di suicidio
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (2)
• Ipo-ipersonnia, Ipo-iperfagia Astenia,
stanchezza
• Agitazione/rallentamento psicomotorio
• Ridotta attività/ipoattività
• Incapacità di rispondere piacevolmente a
premi/ricompense
• Lamentele somatiche (cefalea, dolori
muscolari, mal di schiena ad es)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (3)
• Sintomi psicomotori: rallentamento spesso accompagna apatia, anedonia, pensieri intrusivi/ricorrenti
• Correlati neuropsicologico-cognitivi: difficoltà di concentrazione, insight, processi attentivi, pianificazione, ragionamento astratto, giudizio, memoria (a sostegno della compromissione ippocampale e della corteccia prefrontale)
• Difficoltà spt. dei processi volontari vs automatici
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (4)
Comorbilità: progressione psicopatologica es. ansia precede depressione, depressione-d.condotta/oppositivi
Eterogeneità clinica e profili sintomatologici diversi a seconda dell’età e del tipo di comorbilità presente
Importanza Età esordio primo episodio dato che non necessariamente i meccanismi causali implicati sono uguali per le ricorrenze (Rutter 2003)
Va osservata l’esistenza di alcuni sottotipi : depressione psicotica e bipolare
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (5)
• Sintomi in adolescenza: ampia variabilità e correlati cognitivi, comportamentali.
• Importanza del fattore puberale (F>M), e si modificazioni della comorbilità
• Significativa difficoltà nella distinzione dei quadri subsindromici (sottosoglia) dalle particolarità evolutive (adolescenza come lutto, noia, minaccia depressiva, “morositè”).
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Sintomi depressivi (6)
• Presenza di forme “atipiche”(Williamson 2000): umore reattivo, ipersonnia, iperfagia, rallentamento psicomotorio
• Maggiore frequenza del pattern ostile–irritabile (attacchi di rabbia, irritabilità, alti livelli ansia) che le forme melanconiche (Parker 2001)
• Sintomi somatici correlano con la gravità della depressione (Patton 2000)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
tema
12 anni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza: decorso naturale
• Episodio DDM: durata media 7-9 mesi
• Decorso episodico, Esordio spesso
insidioso, rar. acuto
• Remissione spontanea dopo 1-2 anni nel 90
% dei casi, spesso sdr subcliniche e
funzionamento globale ridotto
• Restanti casi(<10%): durata
maggiore/depress.cronica
• Rischio recidiva 40 % a 2 anni, del 70 % a 5
anni ;Rischio evoluzione bipolare 20-40 % a
5 anni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza: comorbilità
• NB: Distinguere le forme primarie da quelle
secondarie
• Raro il DDM “puro”: comorbilità frequente (40-
80%), nel 20-50% possibili due o più diagnosi
• Disturbi d’ansia > Disturbi del comportamento
Dirompente (d.condotta,.d iperattivo) > Abuso
Sostanze
• Altre diagnosi psichiatriche: Distimia, Personalità
Bordeline/Antisociale, D Somatoformi,
D.Alimentazione
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza:
• Forme primarie e secondarie, F > M in adolesc.
• Familiarità, ricorrenza elevate
• E. depressivo da evento tipo
lutto/perdita/separazione,
• Fattori familiari: freq. Genitore depresso (
identificazione), carenza genitoriale (spt.materna),
severità educativa (eccesso richieste-delusione),
elevata conflittualità intrafamiliare
• F.Rischio ereditari:maggior vulnerabilità eventi
avversi
• Sentimenti depressivi nell’adolescente: influenza e
reazione dell’ambiente
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Eziologia della Depressione
Supporto Sociale
Genetica
Stress
Epigenetica
FunzionePlasticità Cerebrale
Ambiente
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza: ipotesi eziologiche
• Multifattoriale: influenze bidirezionali di fattori
genetici ed ambientali (cicli negativi di interazioni)
• Modello relazionale-transazionale: fattori
antecedenti innescano il processo
depressogenico, che a sua volta comporta una
serie di esperienze negative. L’incapacità di
modificare questo trend porta ad una stato
disforico che infine arriva allo stadio clinico della
depressione
• Le differenze individuali possono moderare
l’impatto degli eventi antecedenti, individuando
così dei fattori di rischio e fattori protettivi
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza: fattori di rischio
• Stress: frustrazioni quotidiane, eventi
maggiori di vita
• Perdita di un genitore, figura significativa
• malattie croniche, uso regolare di sigarette
• abuso e trascuratezza, scarso supporto
sociale (famiglia, amici)
• altri tipologie di trauma
• Stile attributivo depressotipico: autobiasimo,
aspettarsi un esito negativo, pessimismo e
negativismo
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
DDM in adolescenza: fattori di protezione
• FATTORI DI PROTEZIONE:
• Discutere dei problemi con amici, familiari,
insegnanti
Presenza di benessere emotivo
Percezione di un mantenimento dei legami
familiari
Percezione di un buon andamento scolastico
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Depressione e rischio suicidario (1)
fattori psichiatrici: disturbo dell’umore (principalmente depressione), abuso di sostanze, d. d’ansia, d. della condotta, d. di personalità antisociale e borderline, d. del comportamento alimentare, psicosi.
La comorbilità diagnostica (soprattutto disturbo dell’umore+disturbo d’ansia) incrementa il rischio suicidario. I maschi più inclini ad arrivare al comportamento suicidario attraverso i disturbi della condotta, l’abuso di sostanze, la depressione. Le femmine più direttamente inquadrabili in un quadro depressivo.
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Depressione e rischio suicidario (2)
La depressione aumenta il rischio suicidario
Esposizione al suicidio/imitazione: l’esposizione
al suicidio di un parente/amico/compagno di classe
può aumentare il rischio suicidario. Tuttora
dibattuto il contributo dei media ai cosiddetti suicidi
da imitazione.
Precedente tentativo di suicidio: da1/3 a 2/3 (a
seconda delle casistiche) dei soggetti andrà
incontro ad una ripetizione del tentativo; il rischio di
ripetizione è più elevato nei 3-6 mesi successivi al
1° tentativo.
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Conclusioni
• La depressione in adolescenza rappresenta
un problema in larga parte multideterminato:
appare dunque riduttivo considerare ipotesi
eziologiche unifattoriali.
• In adolescenza esiste una reale difficoltà
clinica nell’individuare una sintomatologia
depressiva (segni clinici sfumati e non
sempre facilmente interpretabili).
• Possibilità di programmi di prevenzione
primaria, secondaria, terziaria nell’ambito
scolastico
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Introduzione condotte suicidarie
•L’estrema variabilità clinica e psicopatologica
degli adolescenti suicidari
• Le differenti fasce di età coinvolte (dagli 11-
12 anni fino ai 16-17)
• I diversi contesti socioambientali all’interno
dei quali si sviluppa una condotta suicidaria
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Figure 1
Source: The Lancet 2012; 379:2373-2382 (DOI:10.1016/S0140-6736(12)60322-5)
Terms and Conditions
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Stressors
• Numero
• Percepiti o reali
• Fattori temporali
• percezione di controllo
• Tipo: familiare, interpersonale, scolastico
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Stressors (2)
• N=92 (25 M) età media 14aa +/- 1,7 ds
Life-events familiari: 35% 1 ; 22% 2 , 9% 3
• Fattori prossimali: 3 aree principali
• 1) fallimento scolastico 42 %
• 2) problemi relazioni familiari 87 %
• 3) problemi relazioni pari 23 %
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Assessment scolastico (1)
• Identificare lo studente “a rischio”
• Avere una conversazione in privato
• Far capire che si è preoccupati e che si
vuole offrire aiuto
• Se lo studente esita, offrire un esempio di
comportamento “ a rischio”
• Resistere al bisogno di: spiegare il
“comportamento” o il sintomo e offrire
immediatamente aiuto
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Assessment scolastico (2)
• essere un buon ascoltatore in modo tale che lo
studente si senta più a suo agio nel parlare
• Porre attenzione a quanto si sta ascoltando e a
quanto si sta dando come “consigli”: se lo studente
non vuole parlare, provare altre opzioni
• Essere pazienti. Gli adolescenti con problemi non
desiderano parlarne. Possono richiedere più
tempo per poterne parlare, e non vanno interrotti.
Mostrare attenzione guardandolo e/o annuendo
con la testa
• Evitare giudizi: non è il momento per valutare le
percezioni dello studente
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Assessment scolastico (3)
• Successivamente, nominare le eventuali possibilità
che si possono intraprendere con lo studente. Se
in quel momento non si può pensare ad alcunchè,
mostrare interesse della situazione e volontà di
aiutare
• Terminare la conversazione con delle
rassicurazioni, anche se non si è d’accordo con il
punto di vista dello studente
• Seguire la situazione. Anche se si ha promesso
anche solo di riparlarne, si deve essere sicuri di
poterlo fare.
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Assessment scolastico (4)
• Se è stato offerto un aiuto specifico, essere
consapevoli di poterlo fare rapidamente
• Sapere come aiutare: conoscere le
procedure di invio ai servizi specifici della
comunità
• Sapere come gestire la confidenzialità: non
promettere una totale assicurazione di ciò,
c’è il rischio che non lo si possa mantenere
(es. minaccia suicidaria, comportamento a
rischio)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D. affettivi: depressione (1)
Conoscere i d.affettivi e le sue principali
manifestazioni
Stabilire una osservazione dello stato
dell’umore durante la permanenza a
scuola
Creare una relazione tra gli interessi del
b.no/adol. e le attività scolastiche per
incrementare la motivazione:leggere
una storia alternativa, riassumere per la
classe una notizia
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D. affettivi: depressione (2)
Valutare sul piano del profitto il lavoro svolto, non
quello che non è stato svolto
Permettere un recupero successivo/parziale di
ciò che non è stato terminato
Dividere i compiti assegnati in sezioni più facili
da completare
Consentire delle opportunità per permettere
all’alunno di individuare gli errori quando il
risultato non è nelle aspettative
Lezioni registrate/videolezioni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D. affettivi: depressione (3)
Tollerare che il b.no /adolescente in base
al ritmo circadiano abbia orari
differenziati (ad es.arrivo più tardi..)
Incoraggiare l’attività fisica per stimolare
l’energia e contenere le modificazioni di
peso
Consentire tempo e spazio per un
recupero in caso di affaticamento
Stimolare attività, anche extracurricolari,
che permettano una relazione con i pari
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D. affettivi: depressione (4)
Identificare attività dove l’ado. funziona meglio/peggio e l’umore sembra andare peggio/meglio
Restingere le possibilità a due quando il soggetto è indeciso
Stabilire una gerarchia di persone da contattare se viene verbalizzata/comunicata ideazione suicidaria
Pianificare un approccio in caso di crisi acuta
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
D. affettivi: depressione (5)
Riconoscere i sentimenti del soggetto invece di argomentare su di essi
Identificare quando esiste una percezione negativa di sé o degli eventi
Rinforzare gli sforzi nella corretta direzione (es. hai fatto questo in metà tempo…)
Focalizzare le capacità e gli obiettivi successivi (es. riuscire a restare in classe più di 2-3 ore..o anche 20 minuti…nei casi più gravi)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Take Home message per insegnanti in presenza di ansia/depressione con
abuso sostanze
Promuovere attività che capitalizzino le risorse del cervello in
via di sviluppo
Assistere lo scolaro con attività che richiedano pianificazione
Rinforzare la possibilità di ricerca di aiuto da parte vostra/
adulti significativi
Educare riguardo i comportamenti a rischio e le conseguenza
negative
Mai sottostimare gli effetti delle sostanze d’abuso sul cervello
in via di sviluppo
Tollerare comportamenti “oops” comuni durante l’età
adolescenziale
Droghe hanno effetti diversi e più significativi negli adolescenti
La “sperimentazione” delle droghe viene considerata
“normale” Ma….può essere molto pericolosa
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Cosa gli insegnanti debbono sapere in caso
di autolesione/condotta suicidaria
• Sintomi depressivi/bipolari
• Fattori di rischio per d.umore/TS
• Inquadramento del rischio suicidario
(conoscenza di metodi/mezzi, conflittualità
familiare, psicopatologia genitoriale,
ideazione/preparazione di un piano suicidario,
mancanza di supporto familiare/sociale, uso di
sostanze, distorsioni cognitive/disperazione,
esposizione a suicidio, aggressività)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Come comportarsi (1)
• Rimanere calmi: non farsi prendere dal
panico e diventare agitati
• Far sapere alla persona che:
• Aiuto è disponibile
• È normale parlare dei sentimenti suicidari
• C’è speranza
• Le persone depresse possono trarre
beneficio dai trattamenti
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Figure 2 Proportion of participants reporting self-harm at each follow-up wave, with 95% CIs, showing available case estimates and
sensitivity estimates assuming that those missing at each wave were at twice the risk of self-harm as those responding
Paul Moran , Carolyn Coffey , Helena Romaniuk , Craig Olsson , Rohan Borschmann , John B Carlin , George C Patton
The natural history of self-harm from adolescence to young adulthood: a population-
based cohort studyThe Lancet, Volume 379, Issue 9812, 2012, 236 - 243
http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(11)61141-0
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Come comportarsi (2)
• Non lasciare una persona a rischio da sola
• Avvisare la famiglia
• Sapere a chi inviare e come inviare
• Sapere che è necessaria una valutazione
di uno specialista di salute mentale
• Conoscere chi contattare nella scuola
• Conoscere chi contattare nella comunità
sanitaria
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Contratto “no suicidio”
• L’adolescente è d’accordo/si impegna a non farsi del male
• Adolescente, genitori e consulente si organizzano per far fronte ad eventuali fattori precipitanti
• Adolescente si impegna a parlare dei propri pensieri suicidari con genitori/specialisti/persone di fiducia
• Adolescente va in pronto soccorso se non c’è nessun aiuto disponibile
• Adolescente struttura le proprie attività in modo tale da ridurre il potenziale suicidario
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Follow-up
• Mantenere comunicazioni regolari con la
famiglia
• Con i servizi/curante
• Fornire riferimenti alternativi al bisogno
• Periodicamente rivalutare lo stato di
rischio generale e suicidario
• Riaffermare il contratto di “no suicidio” se
occorre
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Postvention
• Interventi successivi ad un evento inerente
un:
• Lutto
• Suicidio
• Di un compagno
• Calamità/incidenti
• A livello di classe e/o di scuola
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Premesse generali
• Due problemi importanti affliggono tutti:
1) Non identificare gli studenti che hanno
bisogno di cura
2) Mancanza di un tempistico e facile
accesso ai servizi (specialistici e non)
Temi di prevenzione primaria, secondaria e
terziaria
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Premesse per un intervento
• Conoscere le diverse governance tra scuole pubbliche e private nei vari indirizzi (tecnici, liceali, professionali)
• Il milieu sociale scolastico è un fattore chiave nell’influenzare le indicazioni dello specialista, perché vi convergono numerose componenti (input sociodemografici, struttura scuola, caratteristiche culturali, il “clima che si respira a scuola”)
• Quindi capire questo “ambiente” è essenziale per sviluppare un programma di aiuto (fonti lo studente, la famiglia, la scuola, il clinico)
• Rispetto dei reciproci ruoli multiprofessionali
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Consulto psichiatrico a scuola
• Qualche origine :
Anna Freud insegnò per qualche anno alle elementari nella Vienna del 1920, prima di dedicarsi alla psicoanalisi…
• aumentare la sensibilità del personale scolastico verso i problemi di salute mentale (e ovviamente i fattori di ben-essere) degli alunni significa individuare i bisogni specifici degli adolescenti
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Consulto psichiatrico a scuola: passaggi
• solitamente la famiglia chiede (spontaneamente o su segnalazione della scuola stessa) allo specialista una valutazione sui bisogni/difficoltà del figlio a scuola
• Vengono individuati i bisogni specifici dello studente in difficoltà e date indicazioni (alla famiglia, alla scuola) mediante un collegamento specialista-scuola-famiglia
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Consulto psichiatrico a scuola: obiettivi (AACAP 2005)
• 1) rinforzare le relazioni di tutti i professionisti
coinvolti nel sistema scolastico (ma non solo) nel
progresso educativo-didattico dello studente
• 2) riconoscere le dinamiche in gioco (spt. Quelle
che impediscono una evoluzione positiva) a
livello di studente, famiglia, personale docente
• 3) aiutare la scuola a generare risposte efficaci
ai problemi dello studente e condividere obiettivi
comuni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Rapporto insegnante alunno
• Dimensione istituzionale:
• Rapporto con i colleghi, referenti,dirigenti
• Supporti specialistici (pubblici, privati)
• Capacità del lavoro di rete e in rete
• Dimensione personale:
• Preparazione professionale
• Vissuto umano e soggettivo verso l’alunno
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Approccio ad un alunno
preadolescente/adolescente in
difficoltà/problematico
• esempi
• 1) perché si comporta così?Come sta?
• 2) è preoccupante/pericoloso?
• 3) cosa si fa?
• Sono necessarie alcune precisazioni……
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(1)• A) riconoscere il sintomo gli
adolescenti/preadolescenti talvolta tendono a
dissimulare, sintomatologia non sempre
manifesta, a volte invece la problematica è
molto evidente ma non riusciamo a dare un
significato e a contestualizzare il problema
• B) conferirgli un valore oggettivo e soggettivo:
rientra in una situazione rara o frequente?
Qual è il grado di compromissione?come vive
il soggetto il suo/i suoi sintomo/i?
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(2)• C) interpretare le dinamiche in atto a livello
scolastico:qual è il vissuto e la reazione al
sintomo da parte dell’ambiente scolastico?
(insegnanti, compagni, famiglie)
• Le contro-Reazioni “negative” da parte del
gruppo docente, talvolta del gruppo genitori
• A volte la situazione è molto compromessa in
classe per cui il soggetto con difficoltà assurge
a modello costante negativo da parte della
maggior parte degli alunni, insegnanti, genitori
• Si rinforza dunque nel gruppo classe il modello
negativo sia tra docenti sia tra alunni
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(3)• D) Questo/i sintomo/i appartiene ad un quadro clinico
conosciuto? supervisione o consulenza specialistica
• E) come si inserisce nel funzionamento scolastico il sintomo? Es l’adolescente fa il buffone, urla, è aggressivo, oppure piange , esce in panico, si dispera, è mutacico….la classe reagisce…come? Dipende anche da noi!
• F) Interferisce con le capacità di apprendimento, affettivo-relazionali, adattive? In che misura? compromissione funzionale
• Queste premesse metodologiche facilitano lo sviluppo di una alleanza terapeutica con il soggetto e la famiglia
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(4)
• Superare i preconcetti, le idealizzazioni, i
pregiudizi, le opinioni personali su:
• 1) il soggetto in età evolutiva (es. vorremmo
che stesse sempre bene, quindi non è
portatore di sofferenza)
• 2) i genitori (livello socioculturale, economico)
• 3) il sistema scolastico(es. il momento attuale
sembra confusivo, non si riesce a lavorare in
questo modo, l’organizzazione è carente….)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(5)
• 4) i disturbi mentali nei b.ni/adolescenti (es accettare che un soggetto sia affetto da depressione,ansia, adhd, dislessia, psicosi, autismo, disabilità intellettiva…oppure è più tollerabile che il soggetto sia stravagante, molto timido, molto vivace, maleducato, viziato…)
• 5) I normali stadi di sviluppo e le competenze in via di acquisizione
• 6) gli operatori specialistici e le opzioni di trattamento (come l’insegnante vive la rete di supporto specialistico? Realtà fattuale vs realtà ottimale, talvolta l’insegnante si propone nell’indicare trattamenti! Attenzione allo sconfinamento! E al conseguente rischio di collusione con la famiglia sminuendo l’aggancio con la struttura attuale e l’alleanza terapeutica tra famiglia e servizio)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(6)
• 1) il soggetto vi studia e pensa; ciò che voi
pensate di lui ha un significato nello sviluppo di
una relazione significativa?
• 2) Non considerare i genitori i “colpevoli” della
genesi dei d. mentali dei figli la situazione è
molto più complessa
• 3) Fino a che punto il sistema scolastico
interviene nel campo della salute mentale del
pre/adolescente? Quali sono le risorse ed i
limiti di un intervento?
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(7)
• 4) Non attribuire i comportamenti patologici
esclusivamente ad un modello educativo,
psicologico, sociale od organico, né tantomeno
negare l’esistenza di d. psichiatrici nei soggetti
in età evolutiva
• 5) ogni soggetto ha le sue competenze in
relazione alla fase di sviluppo; nei casi
patologici tale sincronia non è sempre
presente. Non sottovalutare queste sfasature
nei processi di apprendimento
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(8)
• Infine non dimenticare mai che
l’adolescente con d. mentale è portatore
di sofferenza psichica, affettiva e
relazionale. In ogni approccio la
sofferenza può rivolgersi su di voi e può
richiedere impegno psicofisico ed
emotivo intenso importanza del lavoro
di equipe e del supporto socio
assistenziale e specialistico di rete
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Soggettività del docentePremessa: le risposte emotive ed introspettive del docente(elicitate
dal soggetto/famiglia/servizi specialistici) possono modificare in senso positivo/negativo la relazione con questi adolescenti e le loro famiglie
Es. rabbia, frustrazione, impotenza, rifiuto, angoscia, disperazione, ansia..
Attenzione alla propria soggettività: quindi…
A) Capire quando Chiedere supporto! Non lavorare da soli, anche se spesso il sentimento di solitudine dell’insegnante ( e spesso della scuola) è palpabile.
B) Avere Consapevolezza del rischio di un controtransfert negativo , cioè emozioni/stati affettivi/processi pensiero che interferiscono nel supporto e nell’interazione con soggetti problematici e le loro famiglie( da Lewis 1996, modif): nello specifico riconoscere alcuni rischi o situazioni , spesso inconsapevoli…..
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
(10)
1. Persistenti difficoltà nel comprendere il punto di vista dell’adolescente
2. Difficoltà nel riconoscere il livello di sviluppo del soggetto
3. Aspettative non commisurate al livello del ragazzo/a
4. Riattivazione di vissuti personali (conflitti , stati affettivi perlopiù negativi)
5. Proiezione su adolescente e/o genitori di problematiche personali
6. Attitudini negative verso alcuni tipologie di soggetti: d.condotta, iperattività, d. umore, ansia ,disabilità psicomotorie.etc.
7. Bisogno di approvazione da parte del adolescente/genitori /o competizione con l’alunno/genitori a livello educativo
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Psichiatria e scuola: sforzo cooperativo• Scuola tappa fondamentale per lo sviluppo
socioemotivo e cognitivo della gioventù
• Migliorando la salute mentale a scuola si migliorano gli esiti funzionali
• Si chiede alle scuole (o le scuole chiedono?) di :
• Andare oltre il curriculum scolastico
• Fornire un ambiente che supporti il ben-essere degli studenti e conseguentemente la salute mentale (anche spazi idonei…)
• Sono sufficienti BES, DSA, certificazioni, equipe?
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Psichiatria e scuola: sforzo cooperativo• Cosa chiede la scuola alla NPI?
• Invii/Consulti/supervisioni/formazione “ad hoc” sul caso/disturbo specifico,
• Incontri previsti per legge (104), attestazioni bes, certificazioni dsa
• Strumenti: segnalazione alunno in difficoltà, contatti diretti, invii al PLS/MMG o specialista, crisi acuta (118,ps etc)
• Il NPI cosa chiede?informazioni(scritte, orali, osservazione diretta etc), interventi (se possibile concordati..), feed back
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Ricordiamoci che…
Come per il clinico, anche per l’insegnante
la “maturazione professionale sul campo
si riflette nelle modalità e nell’efficacia
(l’arte e la scienza) con cui l’operatore
acquisisce informazioni….., e nel modo
in cui stimola il soggetto e la famiglia ad
un ulteriore lavoro…” (da Cepeda, 2000,
modif.)
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Conclusioni (1)
• Una scuola “che si prende cura”:”Non è mai troppo presto e mai troppo tardi per dare aiuto e supporto”
• Servizi per lo studente a rischio
• Interventi:quali modelli?
• Risposta alla crisi
• Creazione di gruppi di lavoro ad hoc multidisciplinari e multiprofessionali
• Sensibilizzazione del gruppo dei pari
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Conclusioni (2)
• Successo scolastico fattore chiave nello sviluppo a breve e lungo termine della vita
• I disturbi mentali, come ansia e depressione, possono avere un impatto significativo sul funzionamento scolastico
• Il personale scolastico è in una posizione ideale per riconoscere e intervenire in queste situazioni e può essere un alleato essenziale nel modificare la traiettoria evolutiva dei soggetti vulnerabili che segue
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Caso clinico (Tema)
• L’autore del tema riportato adesso sta frequentando l’università, con buona motivazione. Ha terminato, con due cambi scolastici (Ist. Alberg. Altra scuola prof) , la scuola superiore come perito informatico con buoni risultati. Periodicamente ha rivissuto delle fasi depressive, più lievi rispetto alla fase iniziale. E’ sempre stato seguito negli anni, fino al completamento della scuola superiore.
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Caso clinico spettro ansioso
• Fin dalla primaria disturbo da tic e vissuti ansiosi. Famiglia ansiosa, fratello minore seguito per depressione. Inizio “fobia scolare” dalla primaria a fasi alterne fino alle medie con crisi d’ansia plurime, malesseri fisici, richieste frequenti di andare a casa (mentre era a scuola). Completamento medie adeguato (con certificazione). Non completamento delle superiori nell’arco di tre anni, seppur certificato e con un cambio scuola. Tramite SIL ha iniziato un percorso lavorativo. Seguito intensamente per tutti gli anni dello sviluppo con interventi multipli
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Caso clinico depressione
• 1° sup LScient. Somatizzazioni e vissuti
ansioso-depressivi: dgn depressione e
conseguente terapia. Un anno perso per
ripetenza (scuola non collaborante). Cambio
scuola, maggiore sensibilità.varie assenze per
periodiche fasi di ricaduta.
• Interventi continui specifici durante tutto l’arco
della scuola. Completamento maturità (Coord.re
Determinante). Problemi più lievi attualmente,
vuole fare l’univ. Dopo un anno di “Pausa”
Situazioni di crisi emotiva di
adolescenti e preadolescenti.Quali
Approcci?
Casi clinici: bocciare o no?
• Ragazzo di 16 anni, buona dotazione intellettiva,
sviluppa una importante fase depressiva in 3°
LSC, a rischio bocciatura. Consulto Coord-NPI:
tre materie a settembre, recupero completo
• Ragazzo di 18 anni, Sup privata, rischio non
ammissione maturità, certificato medico per
depressione e possibile rischio suicidiario.
Consulto telefonico dirigente-npi.Non ammesso,
l’anno dopo ha completato il percorso con
maturità, ora lavora ed è felicemente sposato