PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA · DELFINI “IL PAESE DELLE PULCETTE ... di tempo, ma...
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I.C. “G. Marconi” di Concorezzo
SCUOLA DELL’INFANZIA “Falcone e Borsellino” Anno Scolastico 2016/2017
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Proust)
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA
“I GOMITOLI IN VALIGIA”
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Il gomitolo delle storie sarà il “filo” simbolico che lega il progetto di tutto l’anno scolastico, nella
prospettiva di unire le diverse esperienze che i bambini vivono nella quotidianità della vita scolastica
e che toccano trasversalmente le diverse competenze e i diversi saperi. Il gomitolo sarà il
“PORTATORE DI NOVITÀ” e si ripresenterà ogni volta che un nuovo argomento sarà introdotto
nella programmazione, attraverso racconti, messaggi e oggetti che rimandano ad un’attività.
“La scuola dell’Infanzia è la risposta al diritto dei bambini e delle bambine ad avere l’educazione e la
cura in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionale presenti nella Costituzione della
Repubblica, nella Convenzione dei diritti dell’infanzia e adolescenza e nei documenti della Unione
Europea.
I CAMPI D’ESPERIENZA
I campi di esperienza non possono essere isolati, sganciati uno dall'altro; ciò premesso dobbiamo
tener presente che ogni volta che progettiamo un'attività, che deriva necessariamente dai bisogni dei
bambini e dalle loro potenzialità, può verificarsi che un campo sia predominante e qualche altro
trasversale, in virtù del fatto che ciò che ci circonda è un insieme dinamico di elementi interagenti.
Un campo di esperienza è quindi il vissuto del bambino nelle sue manifestazioni comportamentali,
comunicative, relazionali, il suo modo di approcciare le situazioni, ma al tempo stesso è anche il
vissuto dell’insegnante e il contesto entro cui le esperienze si svolgono. Il campo è un concetto
dinamico in cui le parti coinvolte (bambino, docente e contesto) si trasformano reciprocamente, si
arricchiscono, si evolvono.
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CAMPI D’ESPERIENZA
IMMAGINI, SUONI COLORI
Il bambino scopre molti linguaggi; la
musica, i gesti, la pittura e la
manipolazione
IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino prende coscienza della
propria identità, apprende le
prime regole di vita sociale
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino scopre il suo corpo. Le
esperienze motorie gli permettono
di relazionarsi con gli altri e con
l’ambiente
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino impara ad osservare la
realtà circostante, il tempo, le stagioni
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino impara a sentirsi
protagonista quando parla,
arricchisce il suo vocabolario
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OBIETTIVI DIDATTICI FORMATIVI
BAMBINI DI 3 ANNI
I DISCORSI E LE PAROLE
Utilizzare il linguaggio per
comunicare i propri bisogni Migliorare le competenze
lessicali Ascoltare e comprendere
messaggi verbali
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Prendere consapevolezza del
proprio corpo
Consolidare gli schemi motori
di base
Riconoscere la propria identità
sessuale
IL SE E L’ALTRO
Accettare il distacco dalla
famiglia
Riconoscere l’appartenenza a
un gruppo (età/sezione)
Imparare le prime regole di
vita comunitaria
IMMAGINI, SUONI COLORI
Esplorare le possibilità
espressive del colore
Sperimentare e giocare con i
materiali grafico-pittorici e
plastici
Conoscere e manipolare
materiali diversi
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Esplorare l’ambiente utilizzando
i diversi canali sensoriali
Riconoscere le principali
caratteristiche delle cose
osservate
Manipolare materiali diversi
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OBIETTIVI DIDATTICI FORMATIVI
BAMBINI DI 4 ANNI
I DISCORSI E LE PAROLE
Arricchire il lessico e la
struttura delle frasi Raccontare esperienze personali Ascoltare e comprendere storie
e racconti
CORPO E IL MOVIMENTO
Percepire il proprio corpo in
relazione allo spazio
Consolidare la coordinazione
oculo-manuale
Controllare il proprio corpo
nello spazio
IL SE E L’ALTRO
Riconoscere ed esprimere i
propri bisogni e le proprie
emozioni
Acquisire autonomia nei tempi e
nella gestione dello spazio
Rispettare le regole del vivere in
comune
IMMAGINI, SUONI COLORI
Conoscere, sperimentare e
giocare con tecniche espressive in
modo spontaneo e su richiesta
Affinare le capacità sensoriali
attraverso la manipolazione
Riconoscere e discriminare alcune
caratteristiche del suono
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Percepire e distinguere la
ciclicità temporale
Sperimentare atteggiamenti
positivi verso messaggi ecologici
Sperimentare le caratteristiche
di un materiale
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OBIETTIVI DIDATTICI FORMATIVI
BAMBINI DI 5 ANNI
I DISCORSI E LE PAROLE
Esprimersi con una pronuncia
corretta e con più vocaboli Rielaborare graficamente e
verbalmente quanto ascoltato Raccontare, interpretare,
inventare storie
CORPO E IL MOVIMENTO
Consolidare la conoscenza del
sé corporeo
Esprimere e gestire
l’affettività e le emozioni
attraverso il corpo e il
movimento
Muoversi nello spazio in base ad
azioni, comandi, musica
IL SE E L’ALTRO
Sviluppare la fiducia in sé
Promuovere l’autonomia di
pensiero, del senso di
responsabilità ed accoglienza
Collaborare per la
realizzazione di un progetto
comune
IMMAGINI, SUONI COLORI
Produrre elaborati in modo
personale e creativo
Conoscere i colori, le sfumature e
le tonalità
Esplorare le possibilità espressive
della propria voce
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Percepire il tempo nel suo
divenire
Osservare e cogliere le
trasformazioni naturali
Acquisire la ciclicità temporale
(giorni, stagioni, mesi)
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SCUOLA: CONTESTO DI RELAZIONE, CURA E APPRENDIMENTO
“La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e
delle competenze e li avvia alla cittadinanza (Nuovi Orientamenti-Indicazioni nazionali per il curriculo 2012)”
Il termine più usato per definire la Scuola dell’Infanzia è contesto che nella sua accezione etimologica di
intreccio, assume una particolare pregnanza: CONTESTO come luogo (non solo in senso fisico) dove si situano
i processi cognitivi implicati in un’attività e contesto come intreccio di relazioni sociali.
La scuola deve aspirare ad essere un luogo di cura a tutto tondo; una cura intesa come il prendersi cura del
bambino in ogni aspetto dell’essere persona, da quello affettivo a quello cognitivo, relazionale, comunicativo e
fisico.
Nella nostra idea di scuola il “prendersi cura” assume un altro significato ben più ampio che è il prendersi
cura dello star bene a scuola con se stessi in un contesto che, seppur plurale, non sottovaluta e non tralascia
la dimensione individuale.
Nella nostra pratica educativa abbiamo condiviso un’idea di scuola che dà importanza e significato ad alcune
scelte pedagogiche e di metodo:
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L’attenzione a creare spazi accoglienti in cui trovano “collocazione” materiali e oggetti che invitano il
bambino a esplorare, toccare, assemblare, trasformare, creare….
L’organizzazione dei tempi del quotidiano con scelte mirate a vivere con serenità e distensione sia i
momenti di routine (saluto, ricongiungimento, pasto), i momenti dedicati al gioco e quelli dedicati
all’attività.
La diversificazione delle proposte didattiche all’interno di tipologie relazionali modificabili e ricorsive
quali: il grande gruppo sezione, il gruppo omogeneo per età, il gruppo d’intersezione per i laboratori, il
piccolo gruppo inclusivo di Spazio Educativo.
Educare all’ascolto, educare alla comunicazione con l’altro all’interno di una relazione rispettosa e attenta a
cogliere i bisogni e a comprendere emozioni. La lettura ad alta voce di libri e albi illustrati è diventata un
rito a cui i bambini vengono accompagnati con lentezza fin da piccolissimi scegliendo con cura i testi più
adatti al livello di attenzione e alla maturazione affettiva e cognitiva di chi è in ascolto.
L’attività psicomotoria, secondo il Metodo Bernard Aucouturier, ritenuta un’esperienza irrinunciabile per i
bambini di 3-4-5 anni. E’ infatti consolidata e condivisa la scelta di proporre a tutti i bambini, con una
scansione temporale diversificata, l’attività psicomotoria come ambito privilegiato per favorire l’incontro,
lo scambio, la reciprocità.
L’educare alla creatività come traguardo possibile e perseguibile da tutti attraverso modi e forme che
promuovano il pensiero creativo e originale lontano da stereotipi e strutture pre-costituite dall’adulto. A
questo scopo è fondamentale “predisporre contesti pensati e adeguati affinché i bambini possano coltivare
e sentire riconosciuto il pensiero divergente come atto creativo e generativo di molteplici soluzioni e
risposte” (Guilfort 1965).
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Le scelte adottate, condivise e messe a sistema in questi anni presuppongono una collegialità non scontata che
riteniamo essere un valore centrale per una scuola dinamica, organizzata, in fase di ricerca continua. La
collegialità si realizza in fase di programmazione all’inizio dell’anno ed in itinere con momenti specifici di
collaborazione ed interscambio (riunioni di plesso e di team), sulla base di opportuni progetti laboratoriali
d’intersezione.
La programmazione educativa-didattica collegiale assicura il rispetto della libertà d’insegnamento. La
professionalità dei docenti si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la riflessione sulle osservazioni
delle dinamiche relazionali dei singoli bambini e dei gruppi.
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PROGETTO ACCOGLIENZA “IL GOMITOLO DELLE STORIE”
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Il progetto accoglienza si è avviato con un evento iniziale che ha coinvolto tutti i bambini della scuola e alcune
docenti in vari ruoli.
Trama: si presenta una vecchina, con una valigia piena di gomitoli di lana, tra i quali ne trova uno speciale,
molto grande e colorato. Il gomitolo suscita curiosità e diventa oggetto di un gioco tra le insegnanti le quali
sedute in cerchio, se lo lanciano a turno trattenendone un capo. Man mano si forma una grande ragnatela e
mentre il filo del gomitolo si svolge scopriamo che al suo interno ci sono delle piccole sorprese , “dei
messaggi” per i bambini di ogni sezione che riconducono ciascuno a 4 libri:
Per i RANOCCHI” “GIALLO O VERDE?”
Per i DELFINI “IL PAESE DELLE PULCETTE”
Per le VOLPI “LUPO CATTIVO”
Per i FENICOTTERI e gli ANATROCCOLI “IL LITIGIO”
Abbiamo scelto degli albi illustrati che parlano di amicizia, di diversità, di litigi e di emozioni. I testi sono
semplici, facilmente comprensibili dai bambini, ricchi di illustrazioni di qualità e con contenuti adeguati alla
loro età. Ciò ha permesso alle docenti di progettare il primo periodo di scuola con attività mirate per le
diverse esigenze e bisogni che i bambini esprimono.
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MAPPA PROGETTUALE
CON LA FANTASIA…
CREO
FACCIO FINTA..
INVENTO
DRAMMATIZZO
PENSO
RICORDO
CON LE EMOZIONI
RIDO
PIANGO
MI DIVERTO
LITIGO/FACCIO PACE
MI EMOZIONO
MI SPAVENTO
TUTTI INSIEME…..
EVENTO INIZIALE
IL GOMITOLO DELLE STORIE
EVENTO CONCLUSIVO
DRAMMATIZZAZIONE
DELLE STORIE
CON IL MIO CORPO…
MI MUOVO NELLO SPAZIO
IMITO
GIOCO
ESPLORO
CON LA VOCE…
CANTO
RACCONTO
IMITO
GRIDO
CON LE MANI
COLORO
TOCCO
TRASFORMO
MANIPOLO
CON LA MENTE
PROGETTO
RIFLETTO
IMPARO
RAGIONO
SCOPRO
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L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia costituisce una tappa fondamentale di crescita che vede il bambino, il più
delle volte alla sua prima esperienza in un contesto sociale diverso da quello familiare. Inserirsi in un nuovo
ambiente gli offre la possibilità di prendere coscienza delle sue abilità e stabilire molteplici relazioni con
adulti e coetanei.
FINALITA'
Affrontare e superare serenamente il distacco dalla famiglia.
Acquisire fiducia nelle nuove figure di riferimento.
Condividere emozioni.
Favorire l’approccio alle prime regole comuni.
Promuovere la cooperazione con gli altri attraverso la condivisione di un'esperienza.
Favorire l'autonomia nella gestione della propria persona.
OBIETTIVI
Incoraggiare un atteggiamento fiducioso verso la scuola.
Mostrare interesse e curiosità nei confronti di chi è diverso da sé.
Usare linguaggi diversi per comunicare.
Riconoscersi nel gruppo di appartenenza.
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TEMPI E MODALITA’
Nel periodo precedente all'inserimento (mese di Giugno) viene convocata un’assemblea con i genitori dei
bambini nuovi iscritti per illustrare l’organizzazione della scuola ed il progetto accoglienza.
I bambini verranno inseriti nella sezione di appartenenza a piccoli gruppi, in giorni diversi, in base al
calendario concordato con i genitori durante la suddetta assemblea.
Nel mese di Settembre sono previsti dei colloqui con le famiglie durante i quali viene compilata una scheda di
presentazione del bambino.
Tutti gli alunni nelle prime due settimane di scuola, frequenteranno solo il turno antimeridiano. Le insegnanti
saranno quindi in compresenza per consentire un’accoglienza più individualizzata e il più possibile
rassicurante.
Indicativamente il periodo dell’inserimento ha la durata di circa un mese. Il consiglio che in genere diamo ai
genitori (compatibilmente con le esigenze lavorative) è quello di inserire gradualmente i vari momenti:
Mattino (9.30/12.00)
Introduzione del pranzo (9.00/13.30)
Attività del pomeriggio
Pre-scuola (8.00/8.30)
Post-scuola (16.00/18.00)
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L’accoglienza e l’inserimento dei bambini e delle bambine di tre anni non si esauriscono in un limitato periodo
di tempo, ma proseguono gradualmente per l’intero anno scolastico con modalità diverse nel rispetto delle
esigenze di ognuno.
SROTOLIAMO IL GOMITOLO…
Nel corso dell’anno scolastico saranno progettate proposte didattiche che fanno riferimento a tre differenti
aree:
AREA DELL’
INTERCULTURA AREA
DELL’AMBIENTE
NATURALE
NAANA
AREA DEI
SAPERI
NAANA
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SROTOLIAMO IL GOMITOLO...NOI…
...NEL MONDO (PROGETTO
AMBIENTE)
▪ SPAZIO SCUOLA/CASA
▪ ORTO/GIARDINO
▪ NATURA
▪ SCOPERTA
▪ CONOSCENZA
▪ VIAGGI
….CON GLI ALTRI
(PROGETTO INTERCULTURA)
▪ RELAZIONE
▪ AFFETTIVITA’
▪ ACCUDIMENTO
▪ SOLIDARIETA’
▪ DIVERSITA’
▪ UGUGLIANZA
…IMPARARIAMO
(VERSO LA SCUOLA
PRIMARIA)
ESPERIENZE LOGICHE
GIOCHI CON LE PAROLE
GIOCHI CON I NUMERI
LABORATORI
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PROPOSTE DIDATTICHE E STRUMENTI
Giochi strutturati individuali e di gruppo.
Canzoni, rime e filastrocche.
Racconti (libri e albi illustrati).
Drammatizzazioni.
Conversazioni libere e guidate e attività di brainstorming.
Ricostruire, discutere, fissare, mediante l’analisi la realtà circostante.
Giochi psicomotori con materiali specifici (cubotti, teli, cerchi, corde…).
Danze.
Ascolto e riproduzione di suoni e rumori (Cd e strumenti musicali).
Attività di problem-solving.
Travasi, esperimenti, miscugli, impasti (imbuti, contenitori di varie misure, tubi flessibili, colini…).
Manipolazione (semi, granaglie, farine, creta).
Rappresentazioni grafiche individuali o di gruppo (tempere, rulli, spugne, pennelli, acquerelli, pastelli a cera,
matite…).
Esplorazioni senso-percettive con materiale di recupero naturale e non (tappi, bottiglie, bottoni, fili,
gusci, legni, sassi, conchiglie…).
Esplorazioni senso-percettive con materiale cartaceo (carte e cartoni di vari spessori e tipologie, riviste,
giornali..).
Momenti di festa comuni.
Attività con esperti.
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DOCUMENTAZIONE
La documentazione del percorso didattico aiuta il bambino ad assumere la consapevolezza del suo vissuto
verso la costruzione di una “memoria personale” che gli consenta di ritrovare e ripercorrere le esperienze
compiute in ambito scolastico. Le modalità operative attuate al fine di documentare le attività svolte sono le
seguenti:
Raccolta degli elaborati prodotti dei bambini.
La verbalizzazione dei vissuti.
Materiale fotografico.
Alla fine dell’anno verrà allestita una mostra per esporre alle famiglie le varie attività svolte durante il
percorso didattico.
METODOLOGIA
La metodologia attuata differenza due piani distinti, uno relativo alla formazione del contesto relazionale e
uno relativo alle modalità attuate nella conduzione del progetto:
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FORMAZIONE DEI GRUPPI
Le attività saranno condotte prevalentemente in
sezione ma, compatibilmente con le risorse, gli spazi e
i tempi, saranno anche attuati momenti di attività per
età omogenea.
Verranno attivati laboratori di piccolo gruppo a
sezioni aperte e laboratori progettati su bisogni
specifici dei bambini diversamente abili e di bambini
con un percorso evolutivo particolare.
METODOLOGIA DIDATTICA
Nella progettazione didattica che si articola in
percorsi duttili, flessibili e ripercorribili si
privilegiano:
Situazioni motivanti che suscitano curiosità. E
interesse (vissuti, drammatizzazioni…).
La narrazione e il racconto come contenitori
affettivi di processi di scoperta.
La ricerca e l’esplorazione nell’approccio alla
conoscenza.
Un contesto dinamico in cui lo stile dell’adulto sia
sempre più empatico e attento a rendere il ruolo
del bambino attivo.
Un contesto adeguato che consenta ai bambini di
individuare, gestire e modulare le proprie
emozioni.
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LABORATORI ESPRESSIVI A CLASSI APERTE
La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” attua da alcuni anni la metodologia della didattica laboratoriale
a sezioni aperte. L’organizzazione ha la caratteristica di essere corrispondente ai bisogni dei bambini e
realizzata in modo circolare (il conduttore e il gruppo rimangono fissi e ruotano negli spazi/laboratorio). I
laboratori proposti privilegiano il processo di scoperta /conoscenza attraverso il piacere del fare, del creare
lontano da stereotipi per sviluppare un pensiero unico ed originale. Ogni gruppo sarà composto da 12/13
bambini appartenenti a diverse sezioni con la conduzione di un docente, oppure un docente in compresenza
con l’educatore o l’insegnante di sostegno se nel gruppo è presente un bambino diversamente abile. In questo
caso la composizione del gruppo e il numero dei bambini presenti viene personalizzato e modulato dopo
attenta valutazione dei bisogni specifici.
All’esterno delle sezioni sono stati allestiti alcuni spazi utilizzati sia per i laboratori a sezioni aperte sia per i
laboratori di Spazio Educativo:
SPAZIO MUNARI: I bambini trovano una serie di materiali di recupero suddivisi per tipo e contenuti in
scatole trasparenti. Tale spazio viene anche utilizzato dalle varie sezioni per attuare progetti particolari e
per svolgere l’attività di alternativa all’IRC.
SPAZIO SCOIATTOLI: (sezione rossa) diventa spazio pittura o spazio laboratorio per piccoli gruppi.
Molti materiali ludici e didattici di cui è dotato hanno la particolarità di essere poco conosciuti (perché non
presenti nelle sezioni) e quindi curiosi ed invitanti per il bambino che ha la possibilità di vivere momenti
pluri-settimanali di laboratorio in piccolo gruppo (5/6 bambini) sviluppando le capacità esplorative, tattili e
sensoriali in genere e potenziando quelle di natura linguistica e logico-concettuale.
AULA DI PSICOMOTRICITA’: allestita con materiale specifico e adeguatamente strutturato.
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SPAZIO ESTERNO GIARDINO/ORTO: adiacente al giardino in uno spazio delimitato da una
recinzione è stato realizzato l’orto strutturato con 7 aiuole, una casetta per gli attrezzi, lo spazio
per il compostaggio.
STRUTTURAZIONE DEI LABORATORI A CLASSI APERTE
In considerazione del numero delle sezioni, della loro tipologia e degli orari assegnati per l’insegnamento
dell’IRC, quest’anno la struttura dei laboratori sarà la seguente:
Martedì: SEZIONE VOLPI, ANATROCCOLI e DELFINI
Giovedì: SEZIONE FENICOTTERI e RANOCCHI
I laboratori inizieranno nel mese di Novembre e si concluderanno nel mese di Aprile.
In virtù della positiva esperienza vissuta il precedente anno scolastico si è deciso di consolidare
l’organizzazione dei laboratori in modo tale da consentire alle docenti di scegliere 3 percorsi per il proprio
gruppo della durata di circa 6/7 incontri. Su un ventaglio di alcune proposte laboratoriali ogni docente ne ha
individuato tre in base all’età dei bambini, ai bisogni (soprattutto dei bambini diversamente abili) inseriti nel
gruppo) e alle propensioni dei conduttori.
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LE PROPOSTE SONO:
CREATIVITA’ MUNARI
PITTURA MANIPOLAZIONE
ANIMAZIONE
TEATRALE/DANZE CORPO E MOVIMENTO
GUSTO
ORTO/GIARDINO
LUCE
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PROGETTO DI “OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE”
Di grande significato il progetto approvato in Collegio Docenti (Giugno 2015) per “l’ottimizzazione delle
risorse” che fissa come obiettivi perseguibili:
1. La condivisione delle competenze specifiche dei docenti per farle diventare risorsa spendibile all’interno
del plesso, nella formazione e nella gestione dei laboratori e progetti inclusivi
2. La pianificazione, in modo condiviso nel team e nel consiglio di classe, dell’organizzazione delle ore
disponibili: sostegni, educatori, compresenze, alternativa IRC, (monte ore disponibile, monte ore necessità
effettive e conseguente strutturazione oraria), intendendo per compresenze tutti i momenti di cogestione
della classe alla presenza di docente di disciplina e docente sostegno e/o educatore
“PROGETTI INCLUSIVI”
Le risorse presenti nel plesso (insegnati di sostegno, educatori AES), collaborano e progettano percorsi
valutando sia i bisogni dei bambini diversamente abili, sia quelli che presentano un’evoluzione più lenta o con
particolari bisogni educativi che necessitano di strategie educative e didattiche particolari.
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LO SPAZIO
Lo spazio scoiattoli (sezione rossa) è stata attrezzato come spazio utile e fruibile per attività in piccolo
gruppo mirate all’inclusione di bambini con disabilità psichiche, fisiche e sensoriali.
A tal fine il suddetto spazio è stato attrezzato in questo modo:
Angolo morbido con materasso angolare.
Libreria torre su rotelle per attività di lettura guidata e tasche per lettura spontanea.
Lavagna magnetica con calamite, lavagna luminosa da tavolo, lavagna di sabbia.
Materiali atipici per la manipolazione.
Materiali per infilare, costruire, impilare…
Materiali specifici per la coloritura (caratterizzati da prensione ed impugnatura per le disabilità motorie).
Mobile per attività individuali ed in piccolo gruppo suddiviso in: area motricità fine; area grosso-motoria;
area sensoriale; area espressiva; area emozionale e linguistica; area logica e cognitiva.
Attività di ispirazione montessoriana preparate e predisposte dai docenti.
Casetta con arredi e personaggi.
Bagno adiacente.
Tavoli e sedie.
Pannello di legno posizionato sulla lunga parete per le attività di pittura.
Carrello/tavolozza dei colori.
Incastri e puzzle tattili e sonori.
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PROGETTO RACCORDO INFANZIA/PRIMARIA
Per i bambini di 5 anni viene attuato il progetto di raccordo infanzia/primaria. Tale progetto ha la finalità di
favorire nei bambini la conoscenza della scuola primaria (tempi, spazi, modalità). Le visite alla scuola primaria
sono tre e si svolgono ad avvenuta pubblicazione del Plesso di assegnazione:
Febbraio/Marzo per l’iscrizione simbolica dei bambini al plesso.
Aprile/Marzo per conoscere gli spazi e svolgere attività didattica con i bambini iscritti nelle classi prime.
PROGETTO PRE-REQUISITI
Il progetto inerente l’acquisizione delle competenze e dei pre-requisiti per la scuola Primaria si pone le
seguenti finalità:
1. Favorire l’approccio al codice scritto senza accelerare o forzare il processo di evoluzione.
La Scuola dell’Infanzia deve offrire un contesto favorevole, connotato dall’impulso alla scoperta e permeato
di giocosità.
2. Favorire tempi sempre più lunghi di ascolto e attenzione in un contesto relazionale che favorisca
l’autonomia del bambino nell’uso degli strumenti didattici.
Ogni team sceglie la metodologia (nella propria sezione o in contesti laboratoriali a sezioni aperte) e gli
strumenti (astuccio, quaderno, raccoglitore, porta listino).
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ATTIVITA’ PROPOSTE PER L’A.S. 2016/17
3 anni 4 anni 5 anni
Psicomotricità metodo
Aucouturier
(Casc)
Da Marzo a Maggio
Psicomotricità metodo Aucouturier
(Casc)
Da Ottobre a Febbraio
Psicomotricità metodo Aucouturier
(Esperto esterno + docente Grembo)
Da Novembre ad Aprile
Attività di raccordo con classi prime
della scuola primaria
Letture in biblioteca
Giornate Ambientali
Teatro Teatro Teatro
Uscita didattica
Uscita didattica Uscita didattica
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In funzione delle varie attività didattiche, potrebbero anche essere proposte ai bambini delle uscite sul
territorio limitrofo. Tutte le uscite a piedi saranno effettuate in collaborazione ai vigili urbani/protezione
civile e, se necessario, verrà garantita anche la presenza di un collaboratore scolastico.
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” è composta da 5 sezioni di cui:
Sezione L (eterogenea)
Sezione M (bambini di 3/4 anni)
Sezione N (bambini di 4/5 anni)
Sezione O (bambini anticipatari e 3/5 anni)
Sezione P (bambini anticipatari e 3/5 anni)
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Sez. N° alunni/e Insegnanti di sezione Insegnanti di sostegno Educatori AES
L 24 Fontana Alessandra - Grembo Vincenza Montemagni Gemma (in
sostituzione di Russo
Confalonieri Serena
Righi aAlice
M 22 Stoppa Cinzia – Billé Raffaella
N 24 Beretta Francesca - Meani Ivana Confalonieri Serena
Pezzimenti Alessia
0 22 Meroni Cristina - Brambilla Stefania
P 24 Teruzzi Eugenia – Cassanmagnago
Miriam
Montemagni Gemma (in
sostituzione di Russo)
Barazzetta Lorena
L, M, N, O, P Tremolada Ivana (IRC)
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ORARIO DI FUNZIONAMENTO
L’orario di funzionamento è di 10 ore giornaliere: dalle h. 8.00 alle h. 18.00. Dalle h. 8.00 alle h. 8.30 i bambini
che frequentano il pre-scuola saranno accolti/e dalle insegnanti a rotazione. Nell’anno in corso per la presenza
di bambini DVA l’orario di servizio di alcuni docenti statali è stato modificato per garantire la compresenza al
fine di migliorare l’attenzione ai bisogni del singolo. Dalle h. 9.00 tutte le sezioni funzionano regolarmente.
Il post-scuola dalle h. 16.00 alle ore 18.00 è gestito da personale comunale. Il post-scuola prevede 2 uscite:
Ore 17.00
Ore 17.30
UTILIZZAZIONE DELLE COMPRESENZE
In tutte le sezioni le insegnanti adottano un orario giornaliero flessibile al fine di garantire la compresenza
delle insegnanti nei momenti importanti della giornata, quali l’attività didattica, i laboratori e il momento del
pranzo. La presenza del team dalle ore 10.30 per quattro giorni alla settimana permette di svolgere:
Attività didattica in sezione in un clima disteso e attento ai bisogni espressivi, con l’attivazione di
metodologie adeguate per le diverse fasce d’età (quasi tutte le sezioni sono eterogenee).
Attività laboratoriali (in intersezione) di tipo espressivo.
Attività a piccolo gruppo in presenza di bambini/e con bisogni e attenzioni particolari.
Attività laboratoriali con esperti esterni a cui va sempre garantita la compresenza di un docente.
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Attività da svolgersi al di fuori del proprio plesso dove, per uno specifico progetto, una sola fascia d’età
deve recarsi altrove (teatro, mostre, biblioteca, “continuità” o “Intercultura”).
Nel periodo dell’inserimento la compresenza viene utilizzata prevalentemente nella propria sezione con
l’obiettivo primario della cura, dell’accoglienza, del consolidamento di riti che creano un clima relazionale
affettivo significante.
VERIFICA ATTIVITA’ DIDATTICA
Si dedica particolare attenzione alla verifica di sezione, suddivisa in due quadrimestri, che scaturisce in un
momento di confronto globale di plesso finalizzato a focalizzare positività e criticità del percorso educativo-
didattico.
Nella verifica si fa riferimento:
Alla qualità delle esperienze scolastiche.
Al contesto organizzativo: - alla destinazione degli spazi;
- Alla scelta dei tempi e dei materiali;
- Al coordinamento delle attività di sezione/intersezione e di laboratorio
Alla qualità e validità dei progetti con esperti.
Nei mesi di gennaio e maggio ai genitori viene proposto un incontro di sezione come momento di verifica
intermedia e finale di confronto sul percorso didattico.
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VALUTAZIONE INDIVIDUALE
Al termine di ogni anno scolastico, le insegnanti compilano per ogni bambino una scheda/profili dove sono
espresse le competenze raggiunte nei vari campi d’esperienza:
Il sé e l’altro.
I discorsi e le parole.
Il corpo e il movimento.
La conoscenza del mondo.
Linguaggi, creatività, espressione.
I colloqui individuali con la famiglia sono proposti in periodi diversi a seconda delle fasce d’età:
3 Anni: a Gennaio
4 Anni: a Febbraio
5 Anni: a Giugno per la presentazione della scheda/profili.
Per casi particolari e per tutte le situazioni che necessitano di un confronto scuola/famiglia costante si
possono prevedere colloqui aggiuntivi.
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