Biblioteche, web e social media: un'opportunità

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Slide dell'intervento "Biblioteche, web e social media: un'opportunità" che ho tenuto durante la giornata di formazione, proposte e confronto "Biblioteche in Polo - Verso una strategia comune di promozione e marketing". I social media sono un tipo di comunicazione molto potente, al giorno d’oggi. Facile, diretta, emozionale. Per via dell'intrinseca ubiquità di questi strumenti, le biblioteche possono far leva sui social media per raggiungere gli utenti già acquisiti e coinvolgere quei cittadini che ancora non conoscono la biblioteca e i suoi servizi. Guadagnando, al contempo, una solida autorità sociale in virtù delle competenze già acquisite nel mondo del libro, della lettura e della cultura digitale (partecipativa) più in generale. La pervasività di internet e degli strumenti sociali ha fatto sì che la gente sia mediamente più accorta e informata su dove e come “consumare” i servizi. (Intesi nella più ampia accezione). Quindi, dobbiamo essere più accorti anche noi. L'era in cui la cittadinanza cercava semplicemente un servizio è al tramonto. Oggi come oggi, è necessario offrire un'esperienza immersiva e gratificante che giri attorno a quel servizio. Quel servizio, nel caso delle biblioteche, ruota attorno alle informazioni e all'ecosistema collaborativo della comunità locale. Poi, tutto il resto...

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La natura della tecnologia digitale è

proteiforme quanto la nostra e può assumere molti ruoli nella nostra vita: un aiuto, un amico, un seduttore, un conforto, una biblioteca, una prigione. In ultima analisi, però, tutti i suoi mutevoli schermi sono anche specchi in cui abbiamo l’opportunità di vedere noi stessi e gli altri come mai prima d’ora. Oppure, naturalmente, possiamo distogliere lo sguardo.

Tom Chatfield, Come sopravvivere nell’era digitale, Guanda, 2013

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prima...

dopo

web

email

oggi...

Le nostre istituzioni più importanti sono

scosse da interrogativi sulla conoscenza che pensavamo essere saldi, come le loro stesse fondamenta di marmo e cemento.

David Weinberger, La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete, Codice edizioni, 2012

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domani?

Rete, Web e Social Web

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dove sono i lettori?

la piazza è anche virtuale

ma le competenze?

possiamo far valere le nostre

competenze

e guadagnare autorità sociale

sfatare i luoghi comuni

inutili?

inutili...?

non se accettiamo la sfida

per arrivare anche qui

essere utili

I bibliotecari sono impegnati a trovare una

visione credibile e sostenibile per il futuro delle loro istituzioni: non solo discutendo i meriti delle nuove tecniche per accedere alle raccolte, ma anche su come valutare le competenze della “folla” rispetto a quelle di studiosi con le opportune credenziali

David Weinberger, La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete, Codice edizioni, 2012

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cultura partecipativa

non più autoreferenziale