Post on 01-Nov-2020
“Noi siamo le nostre storie.
Siamo il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato
e vissuto, e delle tante che non abbiamo sentito mai.
Le storie hanno modellato la visione di noi stessi, del
mondo e del posto che in esso occupiamo”.
D. Taylor
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Istituto comprensivo “Calcedonia”, Salerno Progetto PON “Insieme verso il successo”
Classi I, II, III A.s 2017/18
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La mia separazione
Avevo 9 anni quando il mio cuore è stato spezzato da una
profonda tristezza.
La mia vita, fino ad allora spensierata e felice, è
diventata improvvisamente buia e vuota. Ho
abbandonato per sempre la casa in cui ero nato e vissuto,
la casa della mia fanciullezza, piena di ricordi belli in
compagnia dei miei cari genitori.
Ero un bambino che amava giocare e divertirsi.
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La cosa che mi rallegrava di più era correre in aperta
campagna con i miei cagnolini a cui facevo un sacco di
dispetti.
Amavo vivere con i miei genitori anche se le giornate
erano, a volte, difficili a causa dei continui problemi, che
ora non ho voglia di elencare.
Posso dire che quei problemi rendevano la mia esistenza
non serena e proprio per tale motivo sono stato
allontanato dai miei genitori, i quali vedo ormai una
volta al mese.
Ora ho una nuova famiglia composta da me, mio padre,
mia madre e il mio gattino. Con loro mi sento felice, mi
vogliono tanto bene e mi trasmettono serenità; infatti,
tutte le mie paure sono quasi scomparse del tutto. Ricevo
amore e sento di essere accettato e di appartenere a una
nuova famiglia.
Io sono molto grato ai miei nuovi genitori.
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Il calcio
Nella zona di centrocampo
i giocatori si schierano uno di fronte all’altro
e. dando un calcio al pallone,
il gioco inizia con ardore.
Iniziano i giocatori a giocar velocemente
e a rubarsi la palla reciprocamente.
Corrono veloci fino alla porta altrui
evitando rigori bui.
Le porte sono due, lì gol si deve fare
seguendo il fair play senza barare.
Vince chi di gol ne fa di più
e la mia squadra del cuore
porta i colori bianco e blu.
Luigi Abate
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Un incontro speciale
Era un giorno d’inverno, la neve scendeva fitta dal cielo e
i suoi fiocchi bianchi e soffici accarezzavano dolcemente
il mio viso rosso per il freddo.
Camminavo distrattamente, assorta nei miei pensieri
quando, improvvisamente, incontrai una persona
speciale che ancora oggi non ho abbandonato.
Aveva capelli corti e degli occhi stupendi. Indossava dei
panni pesanti, un cappello, una sciarpa e dei guanti.
I nostri occhi si incrociarono e non so ancora oggi
spiegarmi il motivo ma, per empatia, diventammo subito
amiche.
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Di lei ammiro il carattere e il modo di porsi nei miei
confronti. Tra di noi regna la pace, anche se non nego
che, a volte, litighiamo, ma subito dopo, come per magia,
siamo più amiche di prima.
A lei confido tutto perché so che non mi tradirebbe mai.
Sono contenta di aver trovato una compagna capace di
suscitarmi emozioni fortissime e bellissime.
Auguro a tutti di trovare un’ amica come la mia.
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Amicizia
Tu sei un esser speciale,
tu sei un essere essenziale,
a te ho aperto il mio cuore
e da allora non mi sento più sola.
Tu sei come un fiore colorato
ehe rende gioiose tutte le mie giornate.
Tu sei una brillantissima stella
che rende luminose tutte le cose belle.
L’amicizia è un prezioso tesoro
che gelosamente va custodita
nel proprio cuor.
Elisa Gargano
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Premio Wilde
Era il 9 Ottobre 2017, il giorno del mio onomastico.
Doveva essermi annunciata la grande notizia: il risultato
del concorso di poesia.
Improvvisamente squillò il telefono; io, molto agitata,
presi coraggio e risposi. Il mio cuore si riempì di gioia
quando mi comunicarono di essere stata selezionata per
la finale del concorso.
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Il venerdì successivo, con la macchina, andai ad Arezzo,
in Toscana. Alloggiai in una casa dotata di salotto,
cucina, camera da letto, bagno e soppalco con scala a
chiocciola dove dormivo insieme a mia sorella.
La sera prima della premiazione, mi esercitai molte volte
a leggere la mia poesia. La mattina dopo, scesi dal
soppalco, indossai una maglia bianca con delle stelle
grigie, una gonna e delle calze nere e gli stivali.
Mi pettinai, misi la poesia nella borsa leopardata e uscii
di casa.
Arrivata a teatro, presi posto assieme alla mia famiglia e
aspettai il mio turno.
Iniziarono prima gli adulti, poi i giovani e, alla fine, i
giovanissimi. Io facevo parte di questi ultimi e mi
emozionai tantissimo quando salii sul palco per recitare
la mia poesia. Una volta lassù, mi accorsi di avere i
riflettori puntati su di me e mille occhi addosso.
Leggere con dei giudici alle spalle e un pubblico davanti,
mi mise ansia. Dopo un po’ di tempo annunciarono i
vincitori e scoprii di aver vinto 50 euro e di essermi
classificata al 2° posto.
Il giorno dopo partii e arrivai a Salerno di domenica. Non
dovevo andare a scuola e di conseguenza, avevo il tempo
di festeggiare. Appesi il certificato firmato “Premio
Wilde” vicino al letto e decisi di riposarmi un po’.
Da quel giorno ho partecipato a molti concorsi e, ancora
oggi, sono impegnata in alcuni di essi e spero tanto di
vincere.
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La cosa più bella di tutto è che quello che scrivo nelle mie
poesie lo penso davvero, perciò mi piace ogni verso di
ognuna e, anche se dovessi perdere, sarei fiera di me,
delle mie poesie e dell’impegno profuso nello scriverle.
L’amore
Un raggio di sole
che batte sul verde prato
e fa diventare il cielo soleggiato
L’amore è un’emozione
che non si può paragonare
l’amore è un sentimento
che non ha nessun eguale.
L’amore è pericoloso
è come una grave malattia
che, giorno dopo giorno,
il cuore ci porta via.
Ma all’amore non c’è scampo,
è un sentimento troppo ampio
che ti sa riempire il cuore
senza alcuna spiegazione
Sara Brescia Morra.
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Il mio viaggio a Trieste
La prima volta che ho preso il treno è stato per
raggiungere Trieste insieme a mio padre. Ero emozionata
sia di salire su un treno velocissimo, sia di accompagnare
il mio caro babbo alla fiera dell’olio per pubblicare e
sponsorizzare quello extra vergine prodotto da lui.
La mattina successiva al nostro arrivo, dopo una
deliziosa e abbondante colazione, ci siamo dedicati alla
visita della meravigliosa citta. A piazza grande, la piazza
più grande d’Europa, conosciuta anche con il nome di
piazza dell’Unità d’Italia, in corrispondenza della
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fontana, mi sono fermata per qualche minuto a leggere la
seguente frase:
“Una magnifica piazza vizin el mar
serada da tre lati
aristocratica, spaziosa e regular”
Improvvisamente un signore anziano si è avvicinato e,
guardandomi con i suoi dolci occhi, mi ha detto che ero
la prima bambina che si era soffermata sulla quella frase.
Il mio amato babbo, orgoglioso della sua piccola figliola,
ha iniziato a conversare con l’anziano signore il quale si è
offerto di accompagnarci e mostrarci tutte le bellezze
della città. Successivamente io e mio padre ci siamo
diretti alla fiera dove l’olio di oliva extravergine
dell’azienda familiare è stato apprezzato da tutti.
E’ stata una giornata meravigliosa.
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La felicità
Fa sentire bene
la felicità.
Ti riempie il cuore
con semplicità.
Essa è un sentimento
facile da provare
come una sera
di fronte ad un tramonto sul mare.
Tutti la provano
poveri e ricchi.
Tutti ne hanno tanta
e non si misura in litri o in chicchi.
Per ultima cosa
questo voglio dire:
la felicità
anche tu puoi sentire.
Laura Ziello
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Fido: il mio nuovo amico
Il giorno più bello della mia vita è stato quando ho
ricevuto in regalo un cucciolo di cane: Fido.
Tutto ha inizio in un oramai lontano pomeriggio
d’inverno del 2012. Da subito ho capito che quel
pomeriggio uggioso sarebbe rimasto impresso per lungo
tempo nella mia memoria.
Arrivata insieme alla mia adorata nonna al negozio di
animali, una signora dall’aspetto esile si avvicina con in
braccio un minuscolo cagnolino che di lì a poco sarebbe
diventato il mio fidato e amabile FIDO.
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Del cucciolo mi hanno colpito subito i colori chiari e le
piccole e graziose dimensioni delle sue zampette e il suo
musino. Da subito mi sono innamorata di Fido, di
quell’esserino bisognoso di una casa e di tanto affetto e, a
dir il vero, anch’io sentivo il bisogno di ricevere coccole e
di avere una compagnia in casa diversa da quella dei miei
bellissimi e monelli fratellini.
Mia nonna con un solo sguardo ha capito che era
l’animale adatto alla mia personalità e con sommo
piacere me lo ha regalato.
Il giorno stesso siamo andate dal veterinario per le
dovute visite di controllo e per l’installazione del
microchip. Successivamente, io, nonna e il nuovo
arrivato siamo tornati a casa felici e contenti. Dal quel
giorno io e Fido siamo inseparabili amici.
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Fido
Fido è il mio cagnolino
che per regalo ho avuto
da cui non mi separo
da quando nel 2015 l’ho ricevuto.
Adesso lui ha sei anni,
giovane ancora è
e si mangia di tutto
perfino il caffè.
Se lo attacchi
non ti morde,
e per portarlo a spasso
di sguinzagli non c’è bisogno.
Io gli voglio molto bene,
insieme al mio cane nero
ho vissuto un anno sereno.
Giulia Berezovsky
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Io, mio padre e la passione del calcio
Io e mio padre abbiamo la medesima passione: il calcio.
Entrambi tifiamo Juve e la domenica pomeriggio
amiamo gustarci le partite in tv, sgranocchiando sempre
qualcosina e ad ogni goal esultiamo saltando e urlando,
beccandoci, a volte, gli improperi di mia madre.
Mi alleno due volte a settimana per due ore e il mio ruolo
è il terzino destro. Gioco a calcio da quando avevo sette
anni e tale passione me l’ha trasmessa il mio simpatico
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babbo. Da piccolo tutti i giorni mi accompagnava a
Baronissi per l’allenamento e mi incoraggiava con dolci
parole ad allontanare le paure e a buttare fuori, in
campo, tutta la grinta che era in me.
Durante il breve viaggio ero felice perché il mio babbo
era tutto per me. In macchina ridevamo felicemente
come due piccoli bambini spensierati e spesso
ascoltavamo una famosa canzone di De Gregori e a
squarciagola cantavamo:
“Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore
non è mica da questi particolare che si giudica un
giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio,
dall’altruismo e dalla fantasia…….”
Ogni volta che disputo una partita, lui è sempre lì, ad
osservarmi e a sostenermi con il suo sorriso. Se sbaglio,
con i suoi occhi espressivi mi comunica di non mollare,
di concentrarmi e di non pensare ad altro che alla palla e
all’avversario.
Se vinco, è il primo ad esultare e sembra un piccolo uomo
adulto che si entusiasma come non mai e io, ad
osservarlo provo un affetto, un amore che è difficile da
spiegare.
Amo il calcio perché grazie ad esso ho avuto modo di
stabilire con mio padre un rapporto speciale,
confidenziale e di fiducia. Un rapporto che nessuno potrà
mai distruggere e portare via.
Io e mio padre siamo inseparabili.
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L’amicizia
Un amico è felicità
un amico è quello
che ti aiuta in qualunque difficoltà
un amico è quello
che sta sempre insieme a te.
Un amico non ti offende
un amico sempre ti sente
un amico non ti giudica mai
un amico con te sempre starà,
solo tu gli basterai.
Andrea Cascetta
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Io e la scherma
Ho iniziato a praticare la scherma quando ho visto mio
fratello muovere il fioretto con una dolce abilità tale da
commuovermi e lasciarmi a bocca aperta.
Subito dopo ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi alla
stessa disciplina e di comprarmi tutto l’occorrente: il
guanto multi arma, la sciabola, la maschera, il giubbetto.
Praticando tale sport mi sento libera e leggera come una
farfalla. Riesco a muovermi velocemente e a colpire il
mio avversario prima che lui colpisca me.
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Ricordo con grande piacere il giorno in cui ho vinto la
mia prima medaglia, indimenticabile. Il cuore sprizzava
di felicità e il mio viso versava lacrime di gioia…. I miei
genitori esultarono e mi abbracciarono forte forte
pronunciando parole di soddisfazione e amore.
La scherma è una disciplina che richiede prontezza di
riflessi, agilità e velocità e io, a detta del mio insegnante,
posseggo tutte le caratteristiche per praticare tale sport.
Sono soddisfatta di me.
L’amore è…
L’amore è un’emozione
che ti viene dal cuore.
L’amore è un sentimento
dove il cuore non va lento.
Il cuore è rosso
e quando ti pensa diventa grosso.
Questo amore è indescrivibile
e lo provo solo quando sono con te
Amore è l’unica parole che ho per te.
Maria Rosaria Candela
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Le mie scarpette
Ero un tranquillissimo giorno di scuola, tutto procedeva
nella normalità, come tutti gli altri giorni.
Improvvisamente, durante l’intervallo, arrivò, correndo a
più non posso, un caro compagno per chiedere se volevo
partecipare a un torneo di calcio, organizzato da alcuni
studenti del mio istituto. Non vedevo l’ora di indossare le
mie scarpette nuove e scendere in campo per disputare la
partita e vincere. Il tanto atteso giorno arrivò. Preparai lo
zaino, scesi di casa e mi avviai verso il campo sportivo
dove ad attendere me i miei compagni di squadra c’era
l’allenatore.
L’allenatore spiegò come comportarci in campo e la
tattica da utilizzare per vincere l’avversario.
Tolsi dalla borsa le mie belle scarpette, ero emozionato di
utilizzarle per una partita importante e, di nascosto dagli
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altri, iniziai a chiacchierare con esse, supplicandole di
farmi correre più veloce di una gazzella e di mettere in
difficoltà l’avversario. La partita iniziò, eravamo tutti
emozionati, volevamo vincere e portare a casa la coppa
gigantesca. Seguendo i consigli del nostro bravo e caro
mister, con somma meraviglia, riuscimmo a vincere e a
conquistare l’ambito titolo dei più forti.
Quel giorno è ancora con piacere impresso nella mia
mente e rappresenta una pagina importante ed
emozionante della mia vita.
Le scarpette nere
Le mie scarpette nere sono la mia passione
e le indosso sempre con profonda emozione,
comprate con i miei lunghi risparmi
mi danno la grinta per entrare in campo.
Le mie scarpette nere sono leggere e belle
e io corro per il campo più veloce delle gazzelle
e con i miei lunghi piedini supero l’avversario
rendendolo quasi sempre confusionario
e con le mie scarpette nere segno goal a volontà.
Renziel Dumlao
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Libera di esprimermi
La prima volta che ho visto una ballerina ballare ho
provato un’emozione di ammirazione fortissima.
Non ricordo il suo nome. Ricordo il modo in cui compiva
quei passi, quelle piroette, quei salti; è stato bellissimo e
ho capito, mentre la guardavo, che stava per nascere in
me un sogno: quello di diventare, come lei, una ballerina.
Così ho deciso di iscrivermi a un corso di danza e di
dedicarmi anima e corpo alla realizzazione del mio sogno
che avrebbe reso la mia vita un arcobaleno di gioia e di
colori vivaci. Ho imparato pian pianino, a dare voce con
il movimento al mio esile corpo, desideroso di muoversi e
sprigionare tutta l’energia racchiusa in sé.
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Mi alleno quasi tutti i giorni e, di tanto in tanto,
partecipo a gare di ballo. Ogni volta che devo esibirmi mi
sale l’ansia da prestazione. Ho sempre paura di sbagliare
e di non ricordare tutta la coreografia… ma non è così.
Salgo sul palco e inizio a piroettare non badando ai tanti
occhi puntati su di me e riesco a dare il meglio di me
stessa e a ricevere tutte le ovazioni degli spettatori. La
danza mi rende serena, libera di esprimermi. Danzando
riesco ad allontanare i pensieri negativi, quei pensieri che
affliggono l’anima. Questo mi rende felice…
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Emozioni
La danza è un’emozione
che ti viene dal cuore
che ti porta lontano
in un mondo immaginario.
Un mondo fantastico
un mondo non classico
un mondo colorato
un mondo adorato.
La danza è unica
la danza è una musica
la danza è un’arte
che non ti fa sentire in disparte.
Quando ballo mi sento gioiosa
perché, per me, la danza è preziosa.
Quando ballo mi sento me stessa
mi sento una campionessa
La danza è un gioiello
che per me, è il più bello,
la danza è una pietra preziosa
la danza è semplicemente un’emozione gioiosa.
Giulia Scarpa
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La prima gara
Avevo 3 anni, ero un’innocente bambina dai capelli
biondi e gli occhi vispi. Indossavo una maglietta rosa e
un pantalone nero. Ero emozionatissima: dovevo
esibirmi nel mio primo saggio di ginnastica ritmica . Mi
ero allenata tutto l’anno e desideravo dare il meglio di me
stessa e fare bella figura agli occhi del mio allenatore, dei
miei genitori e amici.
Ero con le mie amiche, compagne di squadra, prima di
noi dovevano esibirsi altri gruppi. Arrivò il momento di
entrare in pista; due o tre respiri per allontanare la
tensione: ero ed eravamo pronte.
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Il DJ sbagliò musica e tutti scoppiarono a ridere, tranne
noi.
La musica ripartì e con nastri e clavette la coreografia fu
perfetta. Sembravamo delle piccole innocenti libellule
che si muovevano elegantemente e con destrezza. E la
preparazione, durata un bel po’ di tempo, e l’impegno
continuo vennero premiati con un applauso prolungato
del pubblico.
Provai un’emozione fortissima…
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La timidezza
È una cosa strana,
la timidezza
con lei viene anche
ogni tipo di incertezza.
Questa però,
non è difficile da capire,
a volte accade
perché dell’amore stiamo per sentire.
Chi è timido però
gentile è anche molto
e anche se non sembra
ti guarda nel profondo.
C’è chi crede che sia brutta
come isolarsi su una stella,
ma in realtà essa è
di questo mondo ed è la cosa più bella.
Maria De Martino
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La magica salernitana
Era il 5 Aprile, io e il mio caro e amato babbo ci
recammo a Bari per assistere a una partita importante
della mia squadra del cuore: la Salernitana.
Ero super felice, era la prima volta che seguivo la mia
squadra in trasferta ed era la prima volta che trascorrevo
qualche giorno, solo, soletto con mio padre.
Passai dei giorni bellissimi in cui ebbi la possibilità di
visitare la città, di gustare le buonissime pietanze baresi,
di conoscere l’ospitalità dei pugliesi e di chiacchierare
tranquillamente con mio padre, cosa che non capita tutti
i giorni.
La cosa però che mi rese molto ma molto contento fu la
magica vittoria della Salernitana.
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Esultai per tutta la giornata cantando a squarciagola tutti
i cori della curva che conosco a memoria.
Ritornai a casa soddisfatto e conservai il biglietto della
vittoria nella mia scatola dei desideri. Amo la magica
salernitana e il mio sogno è quello di dirigere i cori della
curva sud, la curva dei tifosi più fedeli e più irascibili.
Spero con tutto il cuore che tutto ciò possa realizzarsi.
Emozioni infinite
Le emozioni sono infinite
gioia, tristezza , allegria
quelle che ci fanno compagnia.
Quando seguo la mia squadra
mi batte forte forte il cuore.
Quando guardo la mia mamma
le grido forte amore.
Quando sono molto triste
mi chiudo nei pensieri
ma quando sono felice
il mondo mi sembra una cornice,
un quadro di mille colori
che brillano per tutti i sognatori.
Matteo Candela
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Un dono meraviglioso
Era il primo giorno di scuola; entrata in classe, ti ho vista
seduta all’ultimo banco. Avevi il viso cupo e non mi
degnasti di uno sguardo.
Avevi l’aria di una ragazzina egoista, poco attratta da
tutti i visini monelli dei compagni. Avvertii un senso di
fastidio e fin da subito pensai che eri una ragazza
antipatica, non propensa a conoscermi.
I giorni passavano e pian pianino, tra uno sguardo, una
battuta e una risata, incominciammo a conoscerci e a
confidarci tutti i segreti, quelli più nascosti che popolano
il profondo del nostro cuore.
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Che bella l’amicizia vera, quella che non conosce gelosie,
invidia, ma solo amore e felicità. Io e te siamo due esseri
assemblate in una sola persona e sono d’accordo con
Aristotele quando afferma:
“L’amicizia è una sola anima che abita in due corpi,
un cuore che batte in due anime”.
Che bello averti conosciuto, con te sono sempre me
stessa, con te non mi sento sola perché sei e sarai sempre
presente sia nei momenti più difficili che in quelli felici.
Grazie di esistere.
Io e te
A te che mi hai teso la mano.
A te che sei sempre con me.
A te che mi abbracci e mi rallegri la giornata.
A te che sei il mio regalo più grande
che con l’amore che mi dai
sono piena di speranze.
Io e te una cosa sola.
Arianna Lepore
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La mia prima vacanza
Era l’estate del 2009: mia madre era incinta di mia
sorella, il mare era stupendo, il quartiere in cui
alloggiavamo magnifico. Quello che non gradivo era la
vecchia e piccola casa presa in affitto. Io e i miei genitori
eravamo soliti andare vicino agli scogli per ammirare i
coloratissimi pesci sguazzare beatamente nella limpida
acqua blu. Quasi sempre il mare era popolato da un
gruppetto di meduse, piccole ma feroci, le quali
puntualmente, con mio profondo dispiacere, venivano
uccise da un pescatore del luogo. Trovava estremamente
ingiusto che degli esserini piccolissimi venissero
eliminate per il piacere dei bagnanti.
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Anch’io avevo paura di entrare in acqua e di essere
beccata da una medusa aggressiva, ma cercavo di stare
attenta, guardando scrupolosamente con la maschera se
le bestioline acquatiche fossero in procinto di attaccarmi.
A dire il vero, trovavo estremamente divertente
difendermi dall’attacco delle meduse. La sera, durante le
abitudinarie passeggiate, per assecondare le voglie di mia
madre, desiderosa di leccornie dolci, compravamo
sempre le crepes alla nutella che mangiavano avidamente
sul lungomare di quel grazioso turistico paesello: Casal
Velino. Ricordo che entrai una volta in un negozietto di
souvenir per comprare una cartolina, che tutt’ora
conservo con cura per ricordare quel magnifico periodo
di vacanza insieme alla mia bellissima famiglia.
Come tutte le cose belle, le mie prime vacanze passarono
velocemente e con somma tristezza dovetti preparare la
valigia e lasciare quel luogo incantevole per rientrare in
città e rituffarmi nella mia vita di sempre.
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Il mare
Seduta in riva al mare,
osservo stupefatta l’immensità della distesa blu,
ascolto silenziosamente il rumore fragoroso delle onde
e con la mente mi tuffo lontano
immaginando un mondo colorato.
Tutto questo mi infonde pace.
Chiara Torretta
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Quella volta che la mia classe ha vinto
un quiz
In quinta elementare la maestra Elsa, insegnante di
italiano, ci propose di partecipare a un quiz di cultura
generale, iniziativa promossa dal comune di Salerno. Ci
informò che in classe, a sorpresa, sarebbero arrivate delle
persone le quali avrebbero posto a me e ai miei compagni
le fatidiche domande di cultura generale riguardanti la
nostra città.
Ricordo che tutti noi eravamo nello stesso tempo felici e
preoccupati.
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Felici per la proposta divertente ed eccitante, preoccupati
per il timore di fare brutta figura. Iniziammo, allora, ad
allenarci tutti i giorni e a informarci sulla nostra città.
Una mattina, inaspettatamente, entrarono i
somministratori del quiz.
La maestra divise la classe in due gruppi, io capitai con
Sara, Matilde e Alessandra, ma, sfortunatamente, non
riuscimmo a superare la squadra di Antonio, Wanda,
Laura e Alice e la squadra di Shishi, Luigi e Shanna.
A quest’ultima toccava rappresentare l’istituto
“Calcedonia”. Prima di partecipare al quiz con altre
scuole, Shishi si ammalò e io venni ripescata dalle
maestre tramite sorteggio per sostituire la mia compagna
di classe.
Per l’emozione la sera prima mi salì la febbre. La mia
fronte scottava e io fui costretta e rinunciare alla gara.
I miei compagni tornarono vittoriosi e io fui felice come
non mai.
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Gioia
Gioia, dei sentimenti sei il più bello,
quando arrivi tu
ogni malcontento non esiste più,
ogni preoccupazione spazzi via
e fai rivivere il mondo di una grande allegria.
Tu di questo mondo
fai felice tutta la gente,
dal più ricco al più povero,
dal più rumoroso al più silente.
Tu hai il colore giallo
dei grandi girasoli,
e grazie a te,
si riempiono molti cuori.
Elisabetta Di Martino
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La mia nuova vita
Dieci mesi fa, a malincuore, ho lasciato la Georgia per
seguire la mia cara mamma in Italia per un nuovo lavoro.
La sera prima della partenza, mentre preparavo la
valigia, mi sentivo agitato. Emozioni e sentimenti diversi
affollavano la mia mente. Ero triste perché dovevo
lasciare i miei amici e, al contempo, felice di iniziare una
nuova avventura, di conoscere una nuova città.
Arrivato a Salerno non avendo né parenti né amici, ho
vissuto nell’ hotel dove lavora mia madre. Ho
attraversato un periodo di profonda tristezza, sentivo la
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nostalgia della mia vita di sempre, delle mie abitudini e
dei miei amici.
Ora frequento una nuova scuola e una nuova classe
composta da compagni simpatici e divertenti i quali mi
fanno avvertire poco la mancanza della mia amata terra:
la Georgia.
La mia nuova vita
Lasciai il mio paese
per non tornare dopo un mese.
Emozione e agitazione
abitavano il mio cuore.
In decollo verso il cielo
vedevo enormi nuvole di grattacieli.
Arrivato a Salerno
alloggiai in un albergo.
Arrivò il primo giorno di scuola
incontrai nuovi amici come Nicola.
Giorgi Poladashvili
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La mia squadra del cuore
La prima volta che sono andato allo stadio San Paolo, ero
un piccolo bambino di 5 anni. Era la prima partita a cui
assistevo dal vivo. I miei genitori, per l’occasione, mi
avevano regalato la maglia n° 9 del mio attaccante
preferito, “Cavani”.
Ero emozionatissimo di vedere la mia squadra del cuore
disputare la prima partita del campionato contro
l’Udinese.
Entrai allo stadio in compagnia di mia madre e mia
sorella e ci dirigemmo verso la curva Sud, quella dei tifosi
più agitati, vivaci e divertenti del campo sportivo.
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Il Napoli entrò in campo, pensavo di perdere i sensi per
l’emozione. Il mio cuore batteva forte forte e le mie
gambe erano tremanti.
Il Napoli segnò il primo goal e io iniziai a esplodere di
gioia e intonare i bellissimi cori degli Ultras.
Il mio giocatore preferito segnò ben tre goal, il Napoli
vinse la partita e io tornai a casa felice come non mai!!!
Per sempre Napoli
Il suo colore è l’azzurro
ed è in serie A,
sa appassionarti
come niente e nessuno fa.
Ha due scudetti,
è seconda in tutta Italia
ed è una squadra
che tutti ammalia
Fondata nel 1926
è ancora molto importante,
e, dopotutto,
per niente traballante.
Luigi Lauro
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Il dolce suono
del clarinetto
Ricordo come se fosse ieri la prima volta che ho assistito
a un concerto dal vivo.
Ero piccolo, un bambino innocente di cinque anni e
mezzo. Una musica triste e malinconica risuonava
nell’auditorium dell’Istituto “Alfano I: erano le note del
Requiem del grande musicista e compositore, noto a tutti
per la sindrome di tourette, Wolfan Amadeus Mozart.
La sala era gremita di gente e tutti silenziosamente
ascoltavano la bravissima orchestra. Mi estraniai da tutti;
quella musica condusse la mia mente in un altro mondo,
tranquillo e spensierato.
Il mio cuore attratto da quelle note e dal suono stridente
e grintoso del clarinetto, iniziò a pulsare all’impazzata,
un brivido piacevole percosse il mio corpo e in
quell’occasione capii che stava per nascere una nuova
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passione: la musica e il clarinetto. Oggi frequento la
seconda media e da due anni mi sono dedicato allo
studio del mio strumento preferito, il clarinetto, e faccio
parte dell’orchestra della scuola.
Mi alleno due volte a settimana e, di tanto in tanto,
partecipo a dei concorsi musicali e, se riesco a
conquistare uno dei primi posti, il mio viso viene bagnato
da lacrime di gioia perché suonare è la mia vita.
Una passione che non mi abbondona e non mi
abbondonerà mai più perché suonando mi sento me
stesso e libero di esprimermi. Il mio sogno è quello di far
parte di una grande orchestra e di riuscire ad esibirmi al
teatro La Scala di Milano.
Mi auguro con tutto il cuore che questo desiderio possa
realizzarsi.
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Una passione indescrivibile
Una passione indescrivibile
colpì il mio cuore,
una passione indescrivibile
entrò in me con ardore
e mai più mi abbandonò.
Non so come e non so quando
una passione indescrivibile
mi attirò a sé.
Una passione paragonabile
a un abbraccio di una madre
o a un ti voglio bene della persona amata.
Una passione indescrivibile colpì il mio cuore
e mai più mi abbandonò.
Nicola Santulli
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Il mio primo viaggio in aereo
Avevo solo 7 anni quando sono salita la prima volta su un
aereo.
Avevo paura di entrare in quella grande scatola dalla
forma di un grande uccello, ma mi toccava farlo.
Dovevo abbandonare la mia amata terra, i miei amici di
infanzia, la mia vita di sempre. Ero triste, i miei occhi
versavano lacrime amare.
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Allo stesso tempo, però, provavo una sorta di felicità
perché innanzitutto avrei volato in alto nel cielo azzurro e
perché avrei avuto la possibilità di conoscere una nuova
terra, una nuova lingua, nuovi amici e soprattutto
riabbracciare mia sorella, partita qualche tempo prima.
Oggi vivo in Italia insieme a mia madre, mio padre e mia
sorella, più piccola di me.
Non è stato facile ambientarmi; ricordo che i primi mesi
sono stati difficilissimi, piangevo tutti i giorni, volevo
scappare e ritornare a casa, ma fortunatamente ho
trovato nuovi amici che hanno reso la mia esistenza
serena.
Oggi sono felice di vivere in un nuovo paese anche se il
bellissimo paesaggio delle mie Filippine mi manca tanto.
Però non importa perché qui sto bene.
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La tristezza
La tristezza ha il suono di un violino,
la tristezza ha il viso di un fiore appassito,
la tristezza è il pianto stridulo di un bambino.
Essa è come un feroce predatore
pronto a colpirti in ogni momento,
in ogni giorno e a tutte le ore.
Un modo per sfuggirla c’è:
distrarre la mente e cercare
l’allegria e la compagnia
delle persone amiche.
Shannon Latipa
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La scoperta
dell’amore
Tutto ha inizio con un messaggio su whatsapp.
Era un giovedì, il sole brillava alto nel cielo azzurro, le
rondini con le loro aperture alari disegnavano figure
geometriche perfette. Mi sentivo emozionato, avevo
paura di aprire whatsapp e leggere il messaggio.
So che era lei, la ragazza che desideravo e che mi
suscitava emozioni mai provate prima, ma temevo di non
trovare scritto ciò che speravo.
Ad un certo punto trovai la forza, lessi il messaggio e…..
con somma meraviglia, scoprii che ero ricambiato.
Il mondo improvvisamente mi parve più bello, illuminato
da colori vivaci e brillanti e iniziava a sorridermi.
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Vidi le rondini volare nel cielo azzurro e immenso, i
bambini correre accarezzati dal dolce e caldo vento,
gli alberi muovere ritmicamente le foglie
e……improvvisamente vidi lei: il mio amore.
E il cuore iniziò a pulsare come non mai.
Amore
L’amore è un sentimento nobile
che rende l’uomo lodabile.
L’amore è un sentimento forte
che ti accompagna fino alla morte.
L’amore è un sentimento strano
è qualcosa che quando il cuor accende
difficilmente lo abbandonerà.
Luciano Trotta
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Inseparabili
Il primo giorno di scuola alle medie non ero emozionata
perché la maggior parte dei compagni li conoscevo. Ero
preoccupata, invece, dei nuovi insegnanti e di non
sentirmi all’altezza.
Entrata in classe, mi sono seduta vicino a Giovanni, mio
compagno delle elementari. Un giorno, come per magia,
è entrata in classe una nuova ragazzina dal viso dolce e
simpatico, la quale dopo qualche oretta, mi ha chiesto di
sedermi vicino a lei.
Io ho accettato senza esitare un attimo, ero desiderosa di
incontrare una nuova amica con cui condividere i
momenti belli e brutti della vita. Così è stato all’inizio
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della nostra conoscenza; avevo trovato ciò di cui avevo
bisogno, una spalla su cui piangere, qualcuno con cui
ridere e divertirmi.
Purtroppo, ora, non so ancora spiegarmi il perché, non è
più così. Ci siamo un po’ allontanate e questo mi dispiace
tanto, ma son sicura che prima o poi ritorniamo ad
essere come prima: INSEPARABILI
Primo giorno di scuola
Nuotando nella mia memoria,
ricordando il tempo che fu,
porto alla luce il mio primo giorno di scuola
dove niente uguale fu più
Arrivai lì davanti
col grembiule tutto bianco
e una volta entrata mi sedetti nel mio banco.
Iniziai col raccontare
le emozioni di quel giorno
colorando delle emoji
senza uscire dal contorno.
Finiron dopo un pò
quelle fantastiche otto ore
che da quel giorno
portai sempre nel mio cuor.
Giusy Alessia Cammarota
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Io e il calcio
Il calcio è lo sport più praticato al mondo, tutti noi fin da
piccoli abbiamo giocato almeno una volta a calcio
insieme ai nostri amici nel cortiletto del condominio.
Io la prima volta che indossato le scarpette per calciare è
stato all’età di sette anni; ero emozionatissimo, le gambe
tremavano e il cuore sprizzava allegria da tutti i pori.
All’inizio ero impacciato, ma pian pianino con
allenamenti giornalieri sono riuscito a migliorare.
Di solito gioco con i miei amici e compagni di classe al
parco Pinocchio, il mio ruolo è attaccare e fare goal,
infatti, segno anche spesso rendendo la mia squadra
felice.
La squadra che mi fa pulsare il cuore forte è il Napoli e
dico che……. se quest’anno vincesse lo scudetto, farei
salti di gioia.
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Mi piace giocare a calcio, correre all’impazzata per
rubare la palla all’avversario. Mi sento libero, felice e la
cosa che mi rende ancor più gioioso è passare del tempo
con i miei simpatici e adorati amici.
La squadra del cuore
Napoli, sei la squadra del mio cuore
che rechi gioia infinita a tutti gli ammiratori.
Sei una squadra magica, unica, onorata
e con il tuo attaccante dai piedi d’oro
fai esplodere di allegria l’intera tifoseria.
Squadra dai due colori
anche se non porti a casa vittorie
per sempre ti stimerò.
Michele Berezovskyy
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La mia passione
Sin da piccola la mia più grande passione è stata la
danza.
Insieme alla mia mica Melanie, decisi di iscrivermi al
corso di danza promosso dalla scuola Kronos. ’Dopo le
prime lezione attirai l’attenzione della mia insegnante, la
quale si complimentò per la leggiadria con cui mi
muovevo. Ricordo che diceva sempre che ero una
libellula che si muoveva con disinvoltura, grazia,
eleganza e io, di nascosto, versavo lacrime di gioia e
soddisfazione.
Vero, per me assomigliavo a una gazzella che piroettava
acrobaticamente nell’aria.
Mi sentivo felice ed ero orgoglioso di me, dei miei
progressi, della mia costanza e determinazione.
E tutti i miei sforzi per diventare una brava ballerina
furono premiati con un bel premio al primo concorso a
cui ho partecipato.
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Ero super felice!!!!! Abbracciai i miei genitori
calorosamente e ricordo che il mio cuore si riempì di
gioia infinita quando vidi arrivare mia zia con un mazzo
di rose rosse. Ancora oggi continuo ad allenarmi e spero
di riuscire a raggiungere la bravura dei grandi ballerini
che lavorano nelle grandi compagnie di danza.
Io e la danza siamo inseparabili.
La danza
Con la musica pompante
e il vestito luccicante,
ballando con i fianchi
mi esibisco in modo esilarante.
Sul palco, ripassando i movimenti
noto gli sguardi
preoccupati ma contenti.
Arriva poi il momento
della messa in scena
e, mentre ballo,
mi sento una sirena.
Dopo tre, quattro minuti
si conclude il mio balletto
e tutti insieme l’insegnante
abbracciamo con affetto.
Martina Centritto
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Trasferirsi
Avevo sei anni quando i miei genitori hanno deciso di
separarsi.
Ricordo che non ero dispiaciuta perché preferivo vederli
separati anziché sentirli tutti i giorni litigare.
Per un periodo ho vissuto con mia madre, mia nonna e i
miei fratelli. Sentivo regolarmente mio padre e lo vedevo
tutti i fine settimana nella casa in cui viveva con le mie
amate zie e mio nonno.
Improvvisamente all’età di otto anni mia nonna ha
deciso di abbandonarci per passare, forse, a una vita
migliore e mia madre è caduta in depressione.
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Gli assistenti sociali hanno deciso allora di affidarmi a
mio padre e ho dovuto abbandonare la mia città natale e
trasferirmi a Salerno.
Inizialmente io e i miei fratelli non eravamo contenti, ma
con il passar del tempo abbiamo iniziato ad ambientarci.
Attualmente mia madre sta meglio e ha un nuovo
compagno che la stima e le vuole bene.
Mio padre, invece, ha una nuova compagna e una nuova
figlia a cui sono molto ma molto affezionata.
La mia è una famiglia allargata e io sono contenta così.
La scuola
Con amor si fa lezione
perché la scuola è istruzione.
tante cose impariam
per il futuro di doman.
Con gioia partecipiam
anche se ci son regole da rispettar.
Mi diverto con i miei compagni
a far disperar gli insegnanti
a cui vogliamo un mondo di bene
e diciamo grazie con tutto il cuor.
Miriam Cammarota
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La nostalgia
Ricordo vivamente il primo giorno delle medie…
Mi sentivo agitato e nervoso, avevo paura di mostrarmi ai
miei nuovi compagni e ai professori.
Una sorta di timidezza aveva preso il sopravvento, si era
impossessata della mia persona, non riuscivo ad
allontanarla. Vani erano risultati gli esercizi di
rilassamento e le varie camomille e tisane. Purtroppo,
dovevo entrare in classe, ero obbligato a farlo.
Varcata la soglia della porta, le paure svanirono
improvvisamente e quel mondo fatto di risate, litigi,
amicizie, brutti e bei voti, amori, iniziò a far parte di me,
della mia vita. Che bella scuola!!!! Ha la capacità di far
vivere emozioni bellissime insieme ai compagni di classe
e ai pazienti professori. A scuola la noia non esiste, è un
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luogo vivo, magico e le cinque ore, anche se non nego che
alcune sono pesanti, passano in un baleno. È il luogo
degli incontri, delle relazioni, dell’apprendimento e della
formazione, ma è principalmente il luogo della nostra
crescita e partecipare in modo sereno è una sensazione
meravigliosa che riempie il cuore di gioia.
Tra qualche mese dovrò abbandonare le scuole medie per
intraprendere un nuovo percorso di studi.
Mentre scrivo, guardo i miei compagni e qualche lacrima
bagna il mio viso.
L’amicizia
L’amicizia è uno straordinario sentimento
che riempie il cuore momento per momento.
L’amicizia proviene dal cuore
ed è un’emozione forte come l’amore.
L’amicizia sincera è per sempre
e rende felice la gente.
Ciro Siano
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La prima vittoria
Era una domenica mattina e il sole splendeva alto nel
cielo limpido e azzurro. Era la domenica della prima
partita di calcio del campionato regionale. Ero
emozionato, provavo al contempo paura e gioia.
Avevo paura di affrontare un avversario temuto da tutti i
compagni della squadra e di non essere all’altezza di
disputare una gara importante.
Mi avviai con il mio caro mister il quale, durante il
tragitto, mi spiegò alcuni segreti del calcio. Arrivammo a
Bellizzi, luogo in cui avrei giocato la partita; il campo era
grande, un po’ mal tenuto e le panchine piccole, ma
nonostante ciò era un campo bellissimo.
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Durante il riscaldamento ero preoccupato e gli occhi
degli spettatori mi trasmettevano un’ansia incredibile.
Iniziammo la partita, il tempo scorreva velocemente e la
squadra avversaria attaccava forte, ma noi ci
difendemmo come meglio potevamo. Arrivarono i minuti
finali e, a causa di un brutto fallo ai danni di un mio
compagno di squadra, conquistammo un rigore.
Con mia somma meraviglia, il mister indicò me. Andai
per un attimo nel panico, trovarsi solo soletto davanti
alla grande porta e sentirsi sulle spalle il risultato di una
partita, non è semplice. Mi concentrai, tirai, segnai e
vincemmo.
Uscimmo dal campo tutti felici, io, ancor di più,
emozionato dalle ovazioni dei miei compagni.
Un giorno fantastico che conserverò gelosamente nel mio
cuore.
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Vittoria
Un giorno all’improvviso mi innamorai di te,
il cuore batteva forte e non so il perché.
Hai i colori del limpido mare e della purezza
e trasmetti tanta dolcezza.
Io sarò sempre con te,
ma tu mollar non dovrai mai.
Abbiamo un sogno nel cuore,
far gioire la città:
Napoli campione tornerà.
Giuseppe Giordano
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Volteggiare nell’ aria
La prima volta che ho visto una mia amica, volteggiare
leggera nell’ aria e delicatamente ed elegantemente
danzare sulle punte, ho capito che stava per nascere un
sogno: diventare una brava ballerina.
Un giorno, mentre ero a pranzo con i miei genitori ho
trovato il coraggio di comunicare loro il mio desiderio.
Ho impiegato un po’ a convincerli; hanno sempre
considerato la danza come una disciplina poco adatta al
mio essere, ma, fortunatamente, sono riuscita a
convincerli e mi sono iscritta a un corso.
Ricordo che all’inizio provavo molta vergogna, ero come
paralizzata, non riuscivo a muovere le gambe, però tra
me e me dicevo:
“forza Chiara, è la tua passione, metticela tutta….”
Ho iniziato ad allenarmi insieme a una mia amica tutti i
giorni seriamente e duramente e dopo un po’ ero pronta
per una semplice gara a Montecorvino.
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Le luci illuminavano il palco, la sala era gremita di gente
ed io ero emozionatissima; il cuore batteva a mille.
Entrata in scena, ho iniziato a muovermi leggera come
una piuma e mentre mi esibivo, mi sentivo felice, libera
da tutti i pensieri negativi e, con mio stupore, ero riuscita
ad esibirmi in modo incantevole, senza sbagliare un
passo.
Terminata la performance, tutto il pubblico dimostrò il
proprio consenso, battendo i palmi delle mani
ripetutamente e la mia insegnante, con uno sguardo, mi
fece capire che era soddisfatta di me ed io PURE…..
La danza ormai è la mia vita.
Un mondo fantastico
La danza è un sentimento
che riscalda il cuore.
La danza è una gioia
che cancella la noia.
La danza è musica
che ti fa sentire unica.
La danza è una bella emozione
che commuove il cuore.
Ballo, ballo, ballo per ore
e mi sale ancor più l’umore.
La danza è un mondo fantastico.
Chiara Scannapieco
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Sommario La mia separazione ............................................................................................................................................ 3
Il calcio ............................................................................................................................................................... 5
Un incontro speciale .......................................................................................................................................... 6
Amicizia .............................................................................................................................................................. 8
Premio Wilde ..................................................................................................................................................... 9
L’amore ............................................................................................................................................................ 11
Il mio viaggio a Trieste ..................................................................................................................................... 12
La felicità .......................................................................................................................................................... 14
Fido: il mio nuovo amico ................................................................................................................................. 15
Fido .................................................................................................................................................................. 17
Io, mio padre e la passione del calcio .............................................................................................................. 18
L’amicizia ......................................................................................................................................................... 20
Io e la scherma ................................................................................................................................................. 21
L’amore è… ...................................................................................................................................................... 22
Le mie scarpette .............................................................................................................................................. 23
Le scarpette nere ............................................................................................................................................. 24
Libera di esprimermi ........................................................................................................................................ 25
Emozioni .......................................................................................................................................................... 27
La prima gara ................................................................................................................................................... 28
La timidezza ..................................................................................................................................................... 30
La magica salernitana ...................................................................................................................................... 31
Emozioni infinite .............................................................................................................................................. 32
Un dono meraviglioso ..................................................................................................................................... 33
Io e te ............................................................................................................................................................... 34
La mia prima vacanza ...................................................................................................................................... 35
Il mare .............................................................................................................................................................. 37
Quella volta che la mia classe ha vinto un quiz ............................................................................................... 38
Gioia ................................................................................................................................................................. 40
La mia nuova vita ............................................................................................................................................. 41
La mia nuova vita ............................................................................................................................................. 42
La mia squadra del cuore ................................................................................................................................ 43
Per sempre Napoli ........................................................................................................................................... 44
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Il dolce suono................................................................................................................................................... 45
del clarinetto ................................................................................................................................................... 45
Una passione indescrivibile ............................................................................................................................. 47
Il mio primo viaggio in aereo ........................................................................................................................... 48
La tristezza ....................................................................................................................................................... 50
La scoperta dell’amore .................................................................................................................................... 51
Amore .............................................................................................................................................................. 52
Inseparabili ...................................................................................................................................................... 53
Primo giorno di scuola ..................................................................................................................................... 54
La squadra del cuore ....................................................................................................................................... 56
La mia passione ............................................................................................................................................... 57
La danza ........................................................................................................................................................... 58
La scuola .......................................................................................................................................................... 60
La nostalgia ...................................................................................................................................................... 61
L’amicizia ......................................................................................................................................................... 62
La prima vittoria .............................................................................................................................................. 63
Vittoria ............................................................................................................................................................. 65
Volteggiare nell’ aria ........................................................................................................................................ 66
Un mondo fantastico ....................................................................................................................................... 67