Marche In Gol - n° 15

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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009. n.15 Novembre/Dicembre 2010 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... NON SOLO [email protected] COPIA GRATUITA COPIA GRATUITA

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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E... NON SOLO

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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009.

n.15 Novembre/Dicembre 2010 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... NON SOLO [email protected]

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Hanno perfino vietato la trasferta dei tifosi della Sampdoria a Parma no-nostante le due tifoserie siano da anni gemellate da fraterna amicizia.

Benvenuti nel calcio del Terzo Millennio, pay-tv e stadi vuoti. Non solo tra i Pro, anche tra i Dilettanti è di scena l’assurdo. Non sembra vero ma sotto l’aspetto del tifo una partita di serie A è considerata alla pari di una di Serie D o Eccellenza. Nel mirino del Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms), organismo del Ministero dell’Interno, sono finite le tifoserie più appassionate delle Marche: Jesina, Sambenedettese, Ancona, Civitanovese. Ma perfino For-titudo Fabriano - Biagio Nazzaro e Cin-

golana - Tolentino (disputate ad ottobre) sono state considerate a rischio e vietate ai tifosi ospiti. “È un’assurdità che i nostri tifosi vengano trattati in questo modo, i nostri politici dovrebbero denunciare que-sto fatto, ma nessuno finora è intervenuto. San Benedetto del Tronto è una città civi-le, queste restrizioni sono una vergogna”, ha tuonato il vicepresidente della Samb Claudio Bartolomei. Già perchè la tifo-seria della mitica Samb, oggi in serie D, ha cominciato a subire divieti dall’anno scorso in Eccellenza: out le due trasferte a Macerata contro Fulgor e Vis e il ‘Rec-chioni’ di Fermo. Ad Ancona le cose non vanno meglio. Qui il ‘rischio’ è rappre-sentato dallo stadio ‘Dorico’ e da proble-matiche inerenti l’ordine pubblico. Uno stadio che ha visto la serie B non è più

buono per il massimo campionato regio-nale? La Questura ha parlato chiaro: al ‘Dorico’ mancano i documenti per l’agi-bilità, serve un certificato di prevenzione incendi, vanno effettuate alcune opere sulle uscite di sicurezza...e così si è co-stretti a giocare nel deserto impianto del ‘Del Conero’. “Ci stanno rendendo la vita difficile – ha commentato Eros Giardini, presidente dei Club Uniti Biancorossi An-cona e cofondatore dell’associazione So-steniamolancona - L’Us Ancona 1905 è una società nuova quindi la tifoseria non può avere precedenti di violenza negli stadi. Con queste assurde prese di posizione stan-no uccidendo la vera essenza del calcio, il tifo”. In casa Jesina ha fatto scalpore lo striscione esposto dagli ultras leoncelli in una curva vuota nella giornata del derby

contro la Samb: “Questo è il loro calcio”. A Jesi i divieti sono iniziati già a maggio scorso nel ritorno di semifinale play-off a Urbania, sono poi proseguiti a Spoleto nello spareggio nazionale. Divieti, restri-zioni, limitazioni nella vendita dei bi-glietti stanno letteralmente ‘uccidendo’ il calcio. E se togliamo il tifo, la passione, lo sfottò, cosa resta al pallone del Terzo Millennio? Poco, probabilmente niente, ma questo ai nostri burocrati evidente-mente importa poco.

Da Jesi a San Benedetto del Tronto, penalizzate le tifoserie più appassionate delle Marche

Divieti, restrizioni,limitazioni:così il calcio muore!

La protesta dei tifosi della Samb (foto di Domenico Ascolani)

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E la Jesinaricorre al Tar…Il comunicato della Jesina Calcio: “La Ssd Jesina Calcio annuncia

ricorso al Tar per la richiesta dei danni derivati dal mancato in-troito dell’incasso della partita con la Sambenedettese. La società leoncella giudica esagerata, immotivata ed iniqua la decisione di vietare l’accesso allo stadio ai non residenti nel Comune di Jesi. Sono tanti i tifosi che abitano nel comprensorio e che seguono costantemente la Jesina: nei loro confronti è stato commesso un abuso ingiustificabile e intollerabile. Il ricorso al Tar è anche il se-gnale chiaro che la Jesina Calcio non ha più intenzione di sotto-stare a provvedimenti ingiusti che già in passato hanno colpito in maniera indiscriminata i tifosi leoncelli”.

Lo striscione esposto dai tifosi leoncelli nella gara contro la Samb

Da Ospite: “Il dovere di Prefetti e Questori in teoria sarebbe permettere lo svolgimento delle manifestazioni sportive e la partecipazione di tutti i cittadini. Quello che invece sta succedendo in Italia è paragonabile, a livello civile, a un coprifuoco. Se questo è il loro dovere io mi vergogno di pagar loro lo stipendio”.

Da Assurdo: “Mah, non capisco come facciano a vietare certi incontri tra poveri dilettanti o giù di lì! Per quattro gatti basterebbero quattro carabinieri, neanche il derby romano hanno vietato, dove c’è scappato il solito accoltellamento (ma pochi o nessuno ne ha parlato) e le solite risse, che se accadessero qui nelle Marche riempirebbero le pagine locali e anche nazionali. Accade a Roma...nulla, come se nulla fosse. Certo nella Capitale i nostri governanti (vedi le 63 auto blu istituzionali usate per altri servizi a spese nostre) mai si priverebbero del loro divertimento gratuito...ma qui nelle Marche invece si vietano partite assurde”.

Da V.P.: “Le strade da percorrere sono tante e non solo quelle di vietare le trasferte, soluzione che mi sembra una delle più sbagliate. La situazione invece è semplice. Da anni e anni stadi, antistadi, autogrill ecc. erano considerati un porto franco ma non è così. Essi invece sono territori della Repubblica Italiana. E soggetti alle loro leggi. In altre parole, se dai un pugno ad uno allo stadio è come se glielo avessi dato in una piazza, o in un bar, per esempio. E allora vai prima in galera e poi, se hai fato danni a auto o altro, vai ai servizi sociali e ti alzi per un anno la mattina alle quattro a spazzare le strade. I tifosi onesti hanno il diritto di andare allo stadio, i cretini e i delinquenti hanno il diritto di essere trattati da cretini e delinquenti. Come succede negli altri paesi civili del mondo. Tutto qui. Difficile? No, facile. Facile ma impossibile invece per chi non vuol capire e nel mondo del calcio i sordi, i ciechi e i muti sono tanti, tantissimi...troppi”.

Da Pecore: “I Prefetti e i Questori stanno facendo il loro dovere? Sì, infatti, benissimo...ma va va...Stanno risolvendo il problema non facendo partecipare i tifosi allo stadio vietando pure lo stadio ai tifosi nelle partite più innocue”.

Da N2: “Vietano, vietano e ancora vietano! Alla fine faranno il deserto e lo chiameranno democrazia! Non hanno capito che reprimendo invece di insegnare non fanno altro che fomentare odio”.

Da Ospite3: “No, questo non è paragonabile a livello civile perchè non succede neanche nei paesi del terzo mondo”.

“Alla finefarannoil desertoe lo chiamerannodemocrazia”

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“Powell, Mennea, Romario: chiamatele emozioni…”

Maurizio Compagnoni, uno tra i più famosi giornalisti e telecronisti sportivi italiani, è un marchigiano doc. Nasce a

San Benedetto del Tronto il 3 marzo 1965, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Macerata, operando sin da giovanissi-mo presso l’emittente televisiva Tv Onda. La svolta avviene nel 1992, quando appro-da a Telepiù come esperto di calcio inter-nazionale ed inviato in occasione delle Olimpiadi di Atlanta 1996 e Sydney 2000.

Dal 2003 è una delle punte di diamante della redazione sportiva di Sky Sport, per la quale commenta in maniera inconfon-dibile Champions League e campionato italiano. Celebre è infatti il suo modo di narrare un gol, con il caratteristico “rete, rete, rete” capace di infiammare gli animi di milioni di telespettatori. Sposato con la bellissima collega Vanessa Leonardi, ha voluto condividere con noi alcuni dei momenti più importanti della sua carrie-ra, con un occhio speciale rivolto al calcio marchigiano e non lesinando anche qual-che consiglio per chi voglia intraprendere il suo stesso percorso.

Compagnoni, grande cuore rossoblù: come è nato il suo rapporto con la Sambenedet-tese e cosa pensa dell’attua-le situazione della squadra? “Ho sempre tifato Samb. Da bambino ho iniziato ad andare allo stadio con la squa-dra in serie B, mi è venuto normale ap-passionarmi. E poi la massima serie in te-levisione non si vedeva mai in diretta: per questo, come tanti della mia generazione, non ho una squadra del cuore in serie A. Purtroppo, la Samb paga il prezzo di tre fallimenti in 15 anni, un assurdo. La gestio-ne Spina-Bartolomei ha un grande entu-siasmo, ci sono buone basi, anche sul pia-no della competenza tecnica: non bisogna però avere fretta, vincere subito nel calcio non è mai semplice, meglio non strafare”. Alla luce di questo, come vede il calcio marchigiano di oggi?

“La situazione del calcio nelle Marche non è esaltante. Tanti, troppi, falli-menti negli ultimi anni. L’unica socie-tà che si è salvata è l’Ascoli: adesso è in difficoltà, ma forse ha superato il periodo peggiore. Per ripartire se-condo me ci vorrebbero pazienza, dirigenti competenti, l’appoggio del pubblico - che non deve mettere troppa pressione - e un utilizzo intel-

ligente delle risorse economiche”.

Partito dalle Marche, è appro-dato a Telepiù e poi a Sky diven-tandone presto una delle voci di punta. Quali sono stati i suoi modelli di riferimento e come si prepara ad una telecronaca? “Onestamente, non ho avuto particolari modelli. Anche se avere avuto all’impat-to con Telepiù un direttore come Rino Tommasi è stato importante. La prepa-razione è molto dettagliata. Cerco di sapere tutto sulle due squadre che si af-frontano e sui giocatori, in particolare su ciò che è accaduto nell’ultimo mese. Fondamentale, poi la giusta adrena-lina, la carica necessaria per rendere al meglio”. A proposito, quale considera la sua telecronaca più bella? “I miei ricordi più belli sono legati a due semifinali di Champions League: nel 2007, Milan – Manchester United e, più recentemente, la sfida al ‘Meazza’ tra Inter e Barcellona, vinta dai nerazzurri per 3-1”. Quali sono stati invece i suoi sportivi di riferimento ed anzi

c’è qualche aneddoto parti-colare che può raccontarci? “Ce ne sono molti. Quando nel 1995 andai a Stoccolma per la telecronaca del Grand Prix di Atletica Leggera fu molto emozio-nante trovarsi di fronte Mike Powell. Il suo record del mondo nel salto in lungo a Tokio è per me una delle imprese più sen-sazionali della storia dello sport. Ma ri-cordo anche l’emozione di un cena a fine ottobre 1988 a San Benedetto con Pietro Mennea, appena rientrato dalle Olimpia-di di Seul. Nel calcio sono stato un gran-de tifoso di Romario. Adesso è ovvio che Messi rappresenti il top”. Per concludere, qual è il con-siglio che si sente di dare ai giovani che vorrebbero intra-prendere la sua professione? “Il consiglio è di fare al più presto ga-vetta, puntando a migliorare la pro-pria professionalità. Troppo spesso ci si preoccupa di scavalcare gli altri e non curare il proprio talento. L’ambi-zione è importante ma con giudizio”. (Marta Bitti)

La ‘voce’ di Sky è anche un grande tifoso della Samb: “Purtroppo paga il prezzo di tre fallimenti in 15 anni…”

L’IntervIstaMaurizio CoMpagnoni

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Il giovane ma già maturo pilota di Morrovalle Paolo Giacomini è andato a vedere che “aria tira” nella terra che quest’anno ha “incoronato”

tre Campioni Mondiali ed altrettanti vice in tutte e tre le categorie: 125, Moto2 e Moto Gp. In sostanza, ha partecipato alle ultime due gare di Campionato Nazio-nale Spagnolo 125 Gp (CEV), cioè l’anta-gonista più diretto al nostro Campionato Italiano Velocità (CIV). Il Team Gabrielli, con il quale Paolo Giacomini ha disputato tutta la stagione 2010 tra “Coppa Italia” e “Mototemporada” guidando un’Aprilia 125, aveva messo a disposizione una 125 Gp da provare nell’ultima gara del CIV al Mugello, gara che purtroppo non ha vi-sto una grande prestazione del pilota, in quanto reduce da una frattura della clavi-cola (vedi n°14 Marche in Gol). Credendo comunque nelle doti di questo pilota, gli sponsor hanno deciso di sostenere econo-micamente queste due trasferte. Il Team, che aveva previsto d’essere in ogni caso in Spagna con il loro pilota Nicolò Anto-nelli, organizza la trasferta anche per il morrovallese (nel n°14 sempre di Marche in Gol fu scritto erroneamente campionato europeo).

Valencia (14 novembre), è la prima gara. Si è disputata sul tracciato dove 5 giorni prima si erano svolti i primi test pre-2011 dei piloti del Motomondiale. Per Paolo Giacomini che termina in 29^ posizione è stata una giornata deludente come risultato finale; due cadute in gara, senza conseguenze per il pilota e il mezzo, hanno permesso a Giacomini di rialzare la moto e ripartire, ma oramai il risultato finale era definitivamente compromesso. Guidare, gestire, e settare una 125Gp per essere competitivi, non è proprio facile, specialmente per chi proviene da una ca-tegoria in cui le “variabili” possibili per il mezzo sono largamente inferiori e non si ha sufficiente esperienza come in que-sto caso. In sostanza nonostante non sia andata benissimo come risultato finale, sono stati raccolti dati importanti per il pi-lota e per il Team. Inoltre non dobbiamo dimenticare che Giacomini si è imbattuto in una schiera di piloti (di casa) che oltre

a conoscere benissimo il tracciato, sono in questo momento i migliori che si possano trovare sulla piazza, in quanto la Spagna, a differenza dell’Italia, ha dimostrato di sapere bene come fare per creare i feno-meni che quest’anno le “hanno date” di santa ragione ai nostri nel Motomondiale. Ma Paolo Giacomini non si è fatto prende-re dal senso d’inferiorità e ha rimandato tutto all’appuntamento successivo, previ-sto solo dopo 7 giorni.

Jerez (21 novembre), seconda gara. In prova e sotto un diluvio a contender-si il piazzamento erano in 56 piloti, 12 di questi sarebbero comunque ripartiti con “destinazione casa” in quanto la griglia di partenza “accetta” massimo 44 partenti. Paolo Giacomini ha utilizzato la deter-minazione e la convinzione come arma principale per poter fare bene e soprat-tutto per non dover far parte di quei 12. E così è stato! Alla fine del turno di prove (o della navigazione, se così si può dire, viste le condizioni in cui era ridotta la pista), il suo miglior tempo gli è valsa la 26^ posi-zione in griglia. Grande soddisfazione di tutti i componenti del team e ovviamente dei genitori ma…non per lui, il pilota non era soddisfatto della prestazione, in quan-to per tutto il turno, non aveva avuto un gran feeling con l’avantreno e tutta la tec-nologia presente in queste moto, non ha semplificato la velocità della messa a pun-to. In pratica, le regolazioni che, per usare un eufemismo sono “molteplici” su que-sto tipo di moto, se non conosciute perfet-tamente rischiano di diventare loro stesse un limite alle prestazioni del mezzo e quindi del risultato. Più o meno è quello che spesso si sen-te dire sulle attuali Moto Gp, in sostanza che l’elet-tronica a volte danneggia o “copre” le qualità di un pilota. Comunque il gior-no dopo al via la musica è cambiata, fatti salvi i pri-mi tre che, girando con tempi a mezzo secondo da quelli fatti registrare da piloti nel Motomon-

diale come Marquez, Redding, Terol, e compagnia, faceva-no capire che la loro residenza non era su questo pianeta. Gli altri avevano un rit-mo più “umano” ed è con questi che dob-biamo confrontarci! La partenza è stata fulminante, Giaco-mini sorprende tutti e alla prima curva sfila intorno alla 12^ / 13^ posizione (ai box non stavano nel-la pelle) purtroppo come spesso accade nelle corse, durante l’inserimento in una curva a metà traccia-to, un pilota tenta un sorpasso “spinto” che porta al contatto tra carene, con risultato che entrambi vanno fuori traiettoria e vengono passati da qua-si tutti i piloti che seguivano. Paolo Giaco-mini chiude il primo giro in 32^ posizio-ne. Ma non si perde d’animo e comincia a spingere per recuperare posizioni, gira sempre intorno all’1,52 (1 secondo più alto del suo compagno di squadra: 9°) e la ri-monta lo porta a chiudere la gara in 17^ posizione. Il consuntivo quindi di queste esperienze fatte è positivo soprattutto perché c’è stata sempre una crescita co-stante del pilota pariteticamente alle pre-stazioni. Questo significa che Morrovalle e nello specifico il Motoclub di Morrovalle

ha tra i suoi cittadini - soci - tesserati un potenziale campione di motociclismo!

Il Motoclub Morrovalle dà l’appun-tamento al prossimo numero di Marche in Gol dove riassumerà le tappe principali che devono esse-re percorse per diventare un pilo-ta di motociclismo. Nel frattempo augura a tutti i centauri di trascor-rere le festività natalizie nel modo più sereno e felice possibile con le proprie famiglie e auspica che il 2011 sia all’insegna del successo per tutti i piloti morrovallesi.

Paolo Giacominiin terra spagnola

sPeCIaLe MOtO

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6 n. 15aMarCOrD

Nome: AlessandroCognome: PorroNato a: Macerata il 29/06/1967Ruolo: CentrocampistaHa giocato con: Maceratese, Lanciano, Fano, Foggia, Sora, Chieti, Massese, Trapani, Tolentino, Recanatese, Urbisaglia

aLESSanDro porro

Vi raccontoZemanAlessandro Porro nasce a Macerata

il 29 giugno del 1967, cresce nelle giovanili della Robur, gloriosa società maceratese con oltre un

secolo di vita. Veste la casacca biancorossa della Maceratese dove resta alcune stagio-ni prima di arrivare a Fano, una stagione con i granata poi Lanciano, ritorna a Fano, vince il campionato di C2, in estate eccolo approdare al Foggia di Zeman, Con i sata-nelli vince subito il campionato di serie B, scala la serie A che Porro definisce “il mon-do dei balocchi”. Debutta nella massima serie contro la Juventus sul neutro di Bari visto che lo “Zaccheria” era in fase di mes-sa a punto, vincono i bianconeri (1-0) gra-zie al gol di Totò Schillaci. Il suo primo gol in serie A Porro lo firma in occasione della gara Ascoli - Foggia , un gol che difficil-mente dimenticherà per una serie infinita di motivi non ultimo quello di aver segnato alla regina del calcio marchigiano, l’Ascoli

del mitico presidente Costantino Rozzi. Dopo la bella paren-

tesi foggiana ar-riva Bologna, le cose non vanno come dovreb-be, gioca poco, l’ambiente non è favorevole ma ritrova un ami-

co, il maceratese Carlo Troscè.

B r u t t a

sta-

gione prima di vestire le maglie del Sora, Chieti, Massese,Trapani per ritornare a due passi da casa: Tolentino, Recanatese, Urbisaglia, Maceratese, ultima tappa di una carriera sicuramente importante. Poi inizia ad allenare: lo fa con la Maceratese, Urbisaglia, Civitanovese, Caldarola, Reca-natese. Porro nella sua brillante carriera ha avuto l’opportunità di lavorare con grandi tecnici come Bersellini, Reja, Zac-cheroni, Ivo Jaconi, Romano Fogli e Zde-nek Zeman.

Porro, cosa vuole fare da grande chi già grande lo è stato nel calcio giocato?“L’allenatore e basta. Non mi interessano altri ruoli”.

Ci sono state chiamate per riparti-re visto che al momento è in stand-by?“Contatti di certo, ma di proposte concrete ancora no, comunque non c’è fretta anche se rientrare fa sempre piacere ma ci devo-no essere le condizioni giuste”.

Lei ha avuto grandi allenatori in carriera, quali ricordi ha del tecni-co boemo Zdenek Zeman? “Con lui ho trascorso un periodo bellissi-mo, momenti importanti della mia carrie-ra. E’ sicuramente un allenatore diverso da tanti altri che sono la normalità”.

Perché?“Perché crede ciecamente nel suo lavoro,

non ha timore di nulla mettendo in gioco tutto se stesso pur di soste-

nere le sue convinzioni: la fac-cia, i soldi. Molti tecnici sono

disposti a mediare, lui no. Le sue convinzioni diventano il tuo carisma. Non ha as-solutamente paura di fare scelte impopolari. Vede solo

l’obiettivo e lo persegue con tutto quello di cui dispone”.

Si dice che dopo la sconfitta per 5-2 contro l’Ascoli vi disse

che se la squadra continuava a fare quello che aveva fatto contro i bianconeri avreste vinto il campio-nato…“E’ vero. Una dichiarazione che potrebbe sembrare sibillina quanto incredibile, che lui disse con la convinzione dei grandi.

La forza di quello che fa non è, si badi bene, frutto di convinzioni strampalate. Zeman è stato tra i primi a valorizzare la velocità del gioco, attaccare gli spazi. Il Foggia dei miracoli era questo, il Milan di Sacchi era, invece, tasso tecnico elevatissimo”.

Convinzioni che hanno trovato e trovano punta-le conferma nel nuovo corso del Foggia.“Non poteva essere da meno. E’ convin-to di quello che fa. Il nuovo corso del Fog-gia è lo Zeman di ieri che non è cambiato di un niente. Puoi attaccare e vincere 10-0 ma non ti devi meravigliare se ne subisci altrettanti. Zeman è questo”.

Nella sua carriera ha avuto modo di giocare al fianco di grandi campio-ni, Petreschu, Ko-livanov, Shalimov, Baiano, Signori, Rambaudi, quali ricordi le sono ri-masti impressi nel-la mente?“E’ stato un piacere gio-care al fianco di grandi campioni con i quali ho condiviso preoccupa-zioni, momenti di gioia, delusioni. Tutti insieme abbiamo vissuto nel paese dei balocchi”.

Tutti i ragazzi sognano di diventa-re campioni, quant’è lunga la stra-da?“Lunga ma non impossibile se ci sono i mezzi tecnici. Bisogna fare un percorso che parte dalle società minori che raccolgono i ragazzi nelle scuole calcio, non essere ge-

losi del ragazzino, non essere egoisti, farlo crescere anche in scuole calcio attrezzate perché se il ragazzino non lo si lascia cre-scere bene siamo noi i responsabili. I mae-stri, come a scuola, sono importantissimi, se non ci sono in casa bisogna andarli a cercare. L’egoismo è da cancellare se si vo-gliono frutti, il primo obiettivo è quello di non negare il futuro ad un ragazzino che giustamente sogna”.

di Enrico Scoppa

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1: Con il Foggia di Zeman, Porro è quello in alto a sinistra2: In visita a Papa Giovanni Paolo II3: In azione in un match contro la Juventus

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Con questo primo appuntamento vo-gliamo esaminare a fondo i nuovi fuci-li prodotti dalla SRC. Partiamo quindi con la recensione dell'M16 A3 Commando SRC in abs(batteria e caricabatteria non presenti). Ebbene si, dopo la scomparsa delle marche low cost più conosciute (D-Boys, Jing Gong, A&K ed altre) che producevano ASG più o meno valide, ecco sorgere da Taiwan la SRC, prima poco conosciuta ma adesso ha total-mente la strada aperta al commercio,

per chi vuole entrare nel mondo del sof-tair senza spen-dere cifre mo-struose. Prendiamo in esempio l’M16 la versione in abs, abbastanza maneggevole, peso contenuto, plastiche di buona fattura e

soprattutto bilanciato: siamo d’avanti ad un’arma che una volta in puntamen-to resta li senza dare segni di sbilancia-mento anteriore. Provata l’ASG con batteria Li.Po 7.4v 2300mah 30C e pallini XTREME pre-cision 0.20 ha fatto subito il suo bell’effetto. Raffica buona, con 14bb al sec, anche se la potenza lascia un pò a desiderare, abituati con i low-cost che uscivano Over-Joule, ci siamo trovati avanti ad un fucile che potrebbe fare di meglio. Fortunatamente l’Hop-Up fun-

ziona bene ed il caricatore in dotazione (300bb) si allinea perfettamente con l’Hop-Up e non perde un pallino. Andiamo ad esaminarlo internamente. Hop-Up diviso con parte inferiore in metallo e parte superiore in plastica; questo fa si che l'hopup non si usuri con il tempo e con lo sgancio e l'ag-gancio dei caricatori come invece ac-cade con gli hopup in plastica. La can-na esterna non è monopezzo, ma bensì è divisa in 3 pezzi, che non fanno il minimo movimento e sembrano ben accostati gli uni agli altri. Il calcio ha una buona fattura, plastica nera opaca, poche sbavature, una strut-tura abbastanza rigida e un tappo po-steriore in metallo. Ma passiamo ora alla meccanica. A prima vista sembra di ottima fattura, cilindro nero dove si vede uno spira-glio di oro (è la testa cilindro in metal-lo) ottima cosa... internamente il grip presenta il tappo motore chiuso, senza neanche un foro per l’uscita dell’aria, ma non è indispensabile, non scalda quasi per niente. Apriamo e vediamo il

motore: semplice, senza neanche una scritta o un’etichetta, cromato con la base nera, un normalissimo High Tor-que. Le boccole sembravano in metal-lo, invece sono solo di nylon, ma non fanno alcun movimento, restano dove sono. La struttura interna è simile ai Marui: 2 ingranaggi in acciaio (conico e centrale) e il settoriale in Zamac, con il perno del delayer maggiorato così da anticipare un po’ la corsa dell’astina spingipallino. Il GearBox esterno è di tipo rinforzato ed è abbastanza spesso. La testa pistone è antivuoto e la prova siringa è ottima, nessuna perdita d’aria, grazie anche allo spingipallino anti-vuoto con O-ring e alla testa cilindro con doppio O-ring di tenuta. Unica pecca il guida molla in plastica. Considerazioni finali: Ottimo rapporto qualità prezzo, meccanica impeccabile, tiro teso, giusta raffica, rumorosità contenuta. Ottimo per chi vuole co-minciare a muovere i primi passi nel softair, Consigliatissimo!!!

In collaborazione con:

Forum www.softair.it

Il sito www.softair.it ha aperto da alcuni mesi il nuovo FORUM dedicato agli appassionati di softair. Entra anche tu a far parte della comunità Italiana di softair e apporta il tuo con-tributo per migliorare que-sto sport e il forum. In pochi mesi sono già mol-ti gli iscritti e molti gli ar-gomenti trattati, partendo da domande generiche sul sof-tair, domande al “dottore delle ASG” fino a domande più mirate riguardo lo sni-p e r , i l n a v i ga t o r e , l’abbigliamento, il gioco in notturno, gli eventi e molto altro ancora. Per accedere al forum vai sul sito www.softair.it e clicca nella voce di menu in alto “Forum”, registrati e troverai centinaia di utenti che potranno darti consigli o essere tu a dare consigli con la tua esperienza di gio-co. Ti aspettiamo!!!

sPeCIaLe sOFt aIr

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Highlander Palombi

di Enrico Scoppa

Francesco Palombi è un esempio di atleta quasi introvabile che da ventino-ve stagioni risponde sempre presente. Non è poca cosa visto che dalla stagione 1982/’83, quando ha fatto il suo debutto nel Cerreto (era il campionato di Promo-zione), non ha più smesso vincendo tre campionati con il Cerreto di Castori dalla Promozione alla serie D, con Maceratese e Tolentino dall’interregionale alla serie C. Una carriera fantastica che ha visto Pa-lombi giocare più di 900 partite mettendo a segno 65 reti. Cifre straordinarie. Ancora oggi, a 45 anni, va in campo con entusia-smo nella duplice veste di allenatore - gio-catore con il Matelica (Prima categoria). Entusiasmo che cerca di inculcare nei suoi ragazzi dicendo loro “dovete allenarvi per il gusto di allenarvi e per farvi trovare pron-ti non solo per giocare la partita ma anche per voi stessi per la vostra quotidianità”. Ri-cordare la carriera di Palombi non è affat-to facile. L’avventura da calciatore inizia nella stagione 1982/’83 quando appena sedicenne viene fatto debuttare in prima squadra nel massimo campionato regio-nale, allora la Promozione. Una stagione a Cerreto, poi a Tolentino per giocare con

la juniores allenata da Fabrizio Castori, poi la formazione cremisi di Marco Bozzi il quale subito lo porta in prima squadra. Dopo Tolentino ecco Cerreto dove com-plessivamente gioca per 8 stagioni vin-cendo il campionato nel 1990/’91 facendo sbarcare il Cerreto nell’Interregionale.

Palombi, cosa ricorda della vitto-ria del campionato con la maglia di Cerreto?“Tante cose, tutte bellissime, e soprattutto una vittoria inaspettata. Nelle previsioni estive nessuno ci dava tra le quadre che avrebbero potuto vincere il campionato. Soltanto Fulvio Di Chiara ci aveva indi-

cati come possibili vincitori. Campionato straordinario e vittoria meritatissima. Il Cerreto di Fabrizio Castori era una squa-dra operaia che riuscì a toccare il cielo con un dito”.

E la promozione ottenuta con la Maceratese nella stagione 1992/’93?“ Con al timone Massimo Silva, ex gioca-tore di Milan e Ascoli, e poi tanti giocatori importanti come Musarra, Roberto Chio-di, Onorato, Alesi, Strappa. Era davvero una grande squadra, non poteva fallire”.

La terza promozione sul campo quella ottenuta con il Tolentino ancora con Fabrizio Castori.“Verissimo anche questo. Era la stagione 1994/’95 quando vincemmo il campiona-to. Giocai tutte e trentaquattro le partite realizzando anche due reti”.

Tre vittorie indimenticabili anche se non è mancato il momento del dolore che non è ancora svanito, ce lo vuole raccontare?“Ricordo perfettamente quei momenti quando al Comunale di Pineto accadde l’irreparabile: la morte di Mariano Mar-tellini. Ricordo ancora le ultime parole che scambiai con lui quando le dissi un at-timo prima del momento fatale “calciala tu la punizione”, mi girai è lui era disteso a terra. La tragedia si era consumata. Un

momento terribile che non dimenticherò mai”.

Che cosa è stato e che cosa rappre-senta per Palombi il calcio?“E’ stato per me maestro di vita. Passio-ne, sacrificio, significa allenarsi non per far piacere a qualcuno ma per preparar-si al meglio per inseguire, come è stato per me, la serie C che ho conquistato a trent’anni”.

Aver avuto un maestro e compa-gno di squadra come Fabrizio Ca-stori ha lasciato il segno?“Sì. E’ stata una grande fortuna perché è un grande, ha sempre vinto, lo sta facen-do anche adesso con l’Ascoli. A Fabrizio auguro di ottenere la salvezza e di trovare presto una panchina in serie A, che merita per quello che ha fatto e che sta facendo”. Un aneddoto per capire il perso-naggio Castori ?“Crede ciecamente in quello che fa, una volta venne al campo e ci disse che la not-te precedente si era svegliato verso le tre e aveva pensato a come svolgere la seduta di allenamento. Non stacca mai, è sempre con la testa sul campo. Semplicemente un grande”.

Tanti ricordi belli, il legame con Castori, e un dramma: la morte di Mariano Martellini

IL PersOnaGGIOOltre 900 presenze, 65 reti, a 45 anni è ancora uno dei protagonisti del calcio regionale

Il calcio?Per me è statomaestro di vita

Il Matelica 2010-2011 guidato da Francesco Palombi

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Con Omiccioli è una nuova Recanatese

“Ci mancava tranquillità e sereni-tà e in campo anche le cose più semplici diventavano tremenda-

mente complicate”. Così all’unisono il vice-presidente Sandrino Bertini e l’attac-cante Mauro Basilico parlando della situazione della Recanatese all’indomani dell’esonero del binomio tecnico Siroti - Baldoni e l’ingaggio di Mirco Omic-cioli. Intervenuti nel corso della popola-rissima trasmissione di TVRS “Le Marche nel pallone”, in onda ogni domenica in diretta dalle 20.55, hanno analizzato la situazione della squadra giallorossa con estrema lucidità. “Sicuramente - ha detto la punta ex Sangiustese, Chiavari, Como e Latina - abbiamo delle buone potenziali-tà solo che dopo la serie negativa che ci ha condizionato abbiamo fatto una grande fatica ad esprimerle. Giocavamo timorosi, spesso inconsciamente cercando il pareggio e pagando puntualmente dazio alle avver-sarie. Non siamo riusciti a venir fuori da questo trend e purtroppo immeritatamente a pagare è stato l’allenatore come troppo spesso avviene”. Però l’inizio era stato con-

fortante: a Jesi è arrivata una sconfitta di misura al termine di una prestazione po-sitiva, poi le due vittorie casalinghe con-tro Miglianico e Bojano, l’exploit di Città Sant’Angelo ed anche i pareggi raccolti a Civitanova e contro Rimini e Sambene-dettese. Poi un inversione di tendenza so-prattutto con i gravi ko interni con Forlì e Cesenatico. “Abbiamo pagato anche infor-tuni e squalifiche - ha sottolineato Bertini - le prolungate assenze di alcuni giocatori chiave hanno pesato tra cui gli acciacchi di cui è stato vittima lo stesso Basilico. Le squalifiche poi sono state spesso figlie del nervosismo che fatalmente serpeggiava”. Da qui la decisione dell’esonero che, ha sottolineato il curatore della trasmissione Andrea Verdolini, non appartiene alle “corde” della società leopardiana. “Infatti è stata una decisione dolorosa e non è una frase fatta. Serviva una scossa, una svolta anche per un gruppo che si stava pian pia-no demoralizzando. Per Siroti e Baldoni mi è dispiaciuto molto: sono persone serie e non dimentichiamo che l’anno scorso han-no condotto un campionato estremamente

positivo con il settimo posto finale e la perla di aver avuto la difesa meno battuta d’Italia dalla Serie A alla Serie D”. Obiettivamen-te Mirco Omiccioli sembra aver portato qualcosa di nuovo e non solo dal punto di vista tattico. “L’inizio della sua gestione è stato confortante sia per la vittoria a Cani-stro, il pareggio interno con la Santegidiese, la vittoria contro il Real Rimini”. E quella sul Fossombrone. La Recanatese da tem-po ha sposato la politica dei giovani, una politica in cui crede fortemente tanto che ragazzi del vivaio come Sbarbati, Canta-rini, Pericolo, Moriconi, Torregiani, oltre a Moretti, Patrizi, Garcia e Zannini sono stabilmente tra i titolari. “Questa nostra scelta di fondo sarà confermata a prescin-dere dai risultati - ha ribadito Bertini - e sia per una nostra precisa convinzione che per oggettive esigenze di bilancio. Non vogliamo

assolutamente derogare a questo principio rischiando magari di fare la fine di società anche a noi vicine. Tra l’altro sono usciti an-che giovani che ritengo di ottima qualità e su di loro sicuramente imposteremo anche le squadre del prossimo futuro”. Infine for-se una nota dolente: nonostante gli sforzi il pubblico appare tiepido nonostante, per Recanati, disputare un campionato nazionale non sia certo cosa da poco. “E’ vero, ma noi facciamo di tutto per avvicina-re la gente allo stadio. Le presenze sono in costante anche se minimo aumento e que-sto ci conforta. Recanati però è una città di 22 mila abitanti che stenta generalmente ad entusiasmarsi ed è abitualmente un po’ pigra, sonnolenta. Penso però che anche la politica rivolta ai giovani locali possa servi-re nel concreto per creare interesse attorno alla Recanatese”.

Il punto di Bertini dopo la separazione dal binomio tecnico Siroti – Baldoni

Un momento della trasmissione “Le Marche nel Pallone”, ospiti Bertini e Basilico

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serIe D

“Jesina Über Alles”

Nessun miracolo ma sano realismo e tanta voglia di non montarsi la testa. Le idee sono chiare e l’entu-

siasmo è a mille in casa Jesina, dopo una prima parte di stagione capace di stupire anche il più ottimista dei tifosi leoncelli. Le parole di Gianluca Fenucci a pro-

posito dell’ottimo momento della Jesina sono ben chiare e disegnano il profilo di questa stagione biancorossa.

Fenucci, nonostante i tanti infor-tuni i risultati non sono mai man-cati.“Tra infortuni e squalifiche non siamo stati assistiti dalla dea bendata. Basta pensare ad Alessandrini che avuto un se-rio problema ai legamenti e al quale tutti noi facciamo un grande in bocca al lupo per tornare ancora più forte, all’altro in-fortunio di Strappini e alle squalifiche: nel periodo di maggiore difficoltà abbiamo incontrato le squadre più forti e ci stava di pagare dazio. In altre circostanze qualche episodio favorevole ha girato dalla no-stra parte ma questo è il calcio. Non ci si può abbattere nelle difficoltà nè esaltarsi quando le cose stanno andando bene ma continuare a lavorare con massimo impe-gno e determinazione”.

Cosa chiedere di più a questo gruppo?“La squadra merita quanto sta ottenen-do. Si tratta di un gruppo che non ha al suo interno nomi di spicco ma tanti bravi

giocatori che hanno l’intelligenza di fare gruppo e di mettere il bene della Jesina sopra a tutto, ponendo in secondo piano i personalismi”.

L’affetto del pubblico leoncel-lo non è comunque mai venuto meno.“Non parlo mai per accattivarmi le sim-patie di qualcuno ma non posso evitare di ringraziare questi ragazzi che ci seguono ovunque e che hanno a cuore le sorti della Jesina. Fin dallo scorso anno ci sono vici-ni, non ci hanno mai lasciati soli: in una trasferta complicata da un punto di vista logistico e meteorologico come Canistro, erano oltre un centinaio e festeggiare la vittoria con loro è stato veramente molto bello. Giocare al Carotti poi è sempre uno spettacolo: una unione di intenti continua tra pubblico e squadra con il bene della Jesina sopra ad ogni cosa”.

In generale, che giudizio da del campionato fino a questo momen-to?“Decisamente equilibrato con tante squa-dre competitive: oltre al Teramo anche Forlì, Rimini, Santegidiese, Agnonese e

il Santarcangelo che a mio avviso gioca il miglior calcio. Alcune squadre sono un po’ indietro rispetto alle indicazioni del-la vigilia. Mi aspettavo qualcosa di più da Civitanovese e Sambenedettese ma il campionato è lunghissimo e sicuramente torneranno a dire la loro molto presto. La Samb ad esempio ha tutto per essere pro-tagonista: organigramma, parco giocato-ri, staff tecnico e una grandissima tradi-zione; sono convinto che la seconda parte di stagione li vedrà protagonisti. L’aspetto che oltremodo mi dispiace è che troppo spesso si ricorre sempre alla soluzione più semplice, quella di cambiare allenatore. Senza dubbio questa “regola” non scrit-ta fa parte del gioco ma non sempre è il modo migliore di risolvere i problemi”.

E’ il motto di Fenucci e dei suoi ragazzi: “Merito anche di tifosi fantastici”

Via Paciotti, arriva Gabriele Morganti

Tre sconfitte consecutive costate care a mister Paciotti, sollevato dall’inca-rico di allenatore della Civitano-

vese. Decisione presa all’indomani della gara persa in casa con il Renato Curi An-

golana; decisa la presa di posizione della società del presidente Umberto Antonelli che ha optato per un tecnico esperto affi-dando la squadra a Gabriele Morgan-ti, allenatore senigalliese protagonista sulle panchine di Marotta, Vigor Seni-gallia, Chieti (con un campionato vinto), Fano e Fossombrone. “Sono onorato e orgoglioso di essere qui - queste le prime parole del nuovo mister nella conferenza stampa di presentazione - la Civitanovese è una delle più belle realtà delle Marche. Ho avuto modo di seguirne il cammino, come di altre squadre in questo periodo, sono convinto che la squadra è all’altezza di que-sto campionato”.

Il tecnico di Senigallia: “Orgoglioso e onorato di essere qui”

QUI CIvItanOvese

Boccolini terzo tecnico della stagione

Il terzo cambio sulla panchina della Sambenedettese riporta “a casa” un tecnico marchigiano doc (è di Por-

torecanati) che ha fatto la sua fortuna fuori dai confini regionali: è Luigi Boc-

colini il nuovo timoniere della Samb che prende il posto di Tiziano Giudici, a sua volta subentrato a stagione in corso sulla panchina che era stata inizialmente di Ot-tavio Palladini. Già alcuni mesi fa, su que-ste colonne, Boccolini aveva confessato di essere soddisfatto della propria carriera ma di avere un grande rammarico: “Non ero mai riuscito – disse in una intervista – ad allenare una squadra della mia regione. Ci aspetta un impegno importante e molto stimolante in una piazza che pretende mol-to e che vive di entusiasmo. Il mio invito è quello di mantenere un certo equilibrio: la nostra classifica la conosciamo e puntiamo a migliorarla, consapevoli del fatto che il ri-tardo dalla testa della classifica è molto im-portante”. Intanto l’inizio è stato positivo con l’esordio casalingo vincente contro il Miglianico, firmato Covelli.

“Finalmente lavoro nelle mie Marche. Ad un passo dalla Samb già 13 anni fa”

QUI saMBeneDettese

Giocare al Carotti poi è sempre uno spettacolo

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eCCeLLenZa

“Prima giocavamoper un quartiere,ora per una città”E’ stato bandiera e capitano del

Piano San Lazzaro, ad oggi van-ta una decina di presenze con

l’Ancona 1905. Con la casacca granata ha perso due play-off (rispettivamente con Civitanovese e Jesina), quest’anno vuole rifarsi con gli interessi. Giam-marco Malavenda (foto), 35 anni, ha la Dorica nel cuore: ha cominciato a gio-

care a pallone con la società Pescatori (di Collemarino), poi la Berretti a Fano e la Primavera con l’Ancona. Il passaggio dal Piano all’Ancona 1905 lui l’ha vissu-to sulla propria pelle. “E’ stato un bello scossone - racconta - avevamo la squadra fatta e in pochi giorni ci siamo ritrovati in un’altra dimensione. Con il Piano c’era l’intenzione di disputare un buon campio-nato, con l’Ancona l’obiettivo è cambiato radicalmente: la società s’è mossa subito sul mercato, piazza importante, tifoseria appassionata...prima giocavamo per un quartiere, adesso per una città”. Mala-venda, dopo tanta carriera alle spalle (Riccione, Imolese, Maceratese, Jesina), sta vivendo un momento magico: “Mi sto godendo a pieno questa stagione, per me irripetibile: la mia città, una grande tifoseria...”. Il campionato? “Le squadre che alla vigilia avevo pronosticato si stan-no confermando, mi riferisco a Fermana e Tolentino. Le altre? L’Elpidiense Cascinare credo abbia problemi di rosa, troppo cor-ta, quella che mi ha impressionato per il bel gioco è stata il Corridonia”.

L’ex capitano del Piano San Lazzaro sta vivendo una “stagione irripetibile”

GIaMMarCO MaLavenDa Cuore Ancona:ai bambini del Salesi‘palle di torrone’

Ai primi di dicembre grande festa all’Ospedale pediatrico Salesi dove sono state distribuite ai piccoli

degenti centinaia di ‘palle di torrone’ of-ferte dall’industria dolciaria Giampaoli. Un’iniziativa organizzata dall’associazio-ne “Sosteniamolancona” nell’ambito del progetto “Culla biancorossa”, in collabo-razione con l’associazione Patronesse del Salesi, che festeggia i 110 anni all’insegna della solidarietà, da sempre a fianco dei pazienti del Salesi e delle loro famiglie. Guest star del pomeriggio i calciatori dell’Ancona 1905 Emanuele Pesare-si, Gianmarco Malavenda, Elia e Mattia Santoni che armati di grosse ceste di paglia ricolme di palle di torro-ne (circa 200) si sono recati tra i reparti, accompagnati dal mister Marco Lelli, dal presidente di “Sosteniamolancona” David Miani, dalla presidente dell’as-sociazione Patronesse Vanna Vettori,

portando allegria e sorrisi tra i bimbi, che hanno chiesto loro foto e autografi. “Il progetto Culla Biancorossa - ha spiegato David Miani - consiste nel distribuire doni e gadget ai nuovi nati, per dare loro il ben-venuto nella nostra città e per condividere i valori positivi dello sport”. Il kit biancoros-so, che a partire dai prossimi mesi con-terrà anche magliette, ciucci e cappellini, avrà al suo interno anche un depliant con l’elenco delle attività sportive e delle so-cietà legate all’iniziativa, tradotte anche in bengalese, cinese, spagnolo e inglese. “Davvero un’iniziativa lodevole - ha detto la presidente delle Patronesse Vanna Vet-tori - speriamo che attività come queste dia-no nuovo impulso alla solidarietà. Siamo sempre in prima linea quando si tratta di aiutare e assistere i piccoli degenti e siamo contente di farlo anche attraverso iniziative che veicolano i valori positivi dello sport”.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Sosteniamolancona” nell’ambito del progetto “Culla biancorossa”

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eCCeLLenZa

“Se il Dorico è inagibile,il Ciccalè cos’è?”Scintille tra Ancona e Elpidiense Cascinare. Una battuta di un giornalista scatena l’ira di Torresi

Tutto comincia con una battuta del giornalista Guido Montanari (Corriere

Adriatico) nel corso di una puntata (metà novembre) della trasmissione dedicata all’Ancona in onda su E’TV. “Se il Dorico che ha ospitato la serie B viene dichiarato inagibile il campo Ciccalè di Cascinare, lì in mezzo alla foresta, cos’è?”. Il ragionamento della prima firma sportiva del quotidiano anconetano faceva riferimento alle con-tinue restrizioni dell’attività agonistica dell’Ancona che crea un danno economico alla società e smorza la passione dei tifosi. D’altronde la Questura aveva parlato chia-ro: al Dorico mancano i documenti per l’agibilità, serve un certificato di preven-zione incendi e vanno effettuate alcune opere sulle uscite di sicurezza. Ma quella battuta a Sant’Elpidio a Mare non l’hanno preso bene, anzi, il presidente degli el-pidiensi Giuseppe Torresi risponde per le rime: “Non è colpa mia se l’Ancona è fallita - le parole di fuoco del patron dopo l’articolo su www.quelliche.net - questi si-gnori che parlano male dello stadio Ciccalè si devono informare meglio: l’anno scorso abbiamo fatto la serie D e c’erano altri campi inferiori al nostro. E’ un campo regolare e a norma realizzato con il sacrificio dei privati. Se ci fosse stata una giustizia sportiva seria l’Ancona avrebbe calpestato ben altri campi, quelli della Terza categoria, e devono ringra-ziare solo il Piano San Lazzaro... “.

Sangiustese, l’addio di PantanettiA

ntonio Pantanetti, figura sto-rica della Sangiustese, lascia il calcio. Ma non è un fulmi-ne a ciel sereno perché le voci

su un possibile disimpegno di uno dei dirigenti più carismatici e soprattutto competenti dell’intero panorama dilet-tantistico regionale, erano trapelate già a fine novembre. Pantanetti ha detto

che la sua è una decisione irrevocabile e che è convinto che quelli che gli suben-treranno alla guida della Sangiustese sapranno fare sicuramente bene. Il diri-gente rossoblu ha confermato di essere deluso per quanto sta succedendo nel mondo del calcio: le vicissitudini della mancata iscrizione al campionato di Lega Pro lo hanno sicuramente segna-

to. Un Pantanetti che ne ha per tutti e soprattutto per il mondo-calcio che ri-sponde a schemi che non gli piacciono più; amarezza palpabile e soprattutto la certezza che quanto fatto per sostenere il calcio a certi livelli a Monte San Giusto non sia piaciuto a qualcuno. Un Panta-netti deluso ma deciso. Un dirigente che mancherà a questo mondo, senza alcun dubbio. Il tutto in un ambiente che non vive certo un momento assolutamente facile: nella gara disputata a Tolenti-no (dicembre) la squadra rossoblu si è presentata in campo con una formazio-ne composta interamente da juniores, avendo svincolato tutti i “senatori” della squadra. L’incertezza societaria regna sovrana. Pronta una nuova cordata di-sposta a rilevare le quote societarie? Sì, forse, anzi no. Due imprenditori del po-sto, Marco Pazzarelli e Claudio Bordoni, in un primo momento erano stati chiari con parole del tipo “il nostro intento è quello di far tornare la Sangiustese ai sangiustesi”, poi il passaggio delle quote è sfumato. Se ne riparlerà forse a fine stagione. La realtà è che la Sangiustese, dopo l’addio di Pantanetti, ha un futuro incerto. I tanti anni di militanza in serie D, lo storico traguardo del professioni-smo...tutto cancellato d’un colpo. Che si paghi a caro prezzo l’eco del caso-Corona? Tempo fa lo stesso Pantanetti confidò: “Il presidente della Lega Pro Mario Macalli quando ha saputo che avevo chiesto aiuto a Fabrizio Corona mi disse...’questa te la faccio pagare’. E così è stato! “. Per quanto riguarda il campionato in corso d’ora in avanti si cercherà di salvare il salvabile.

Tanti anni di serie D, il salto in Lega Pro, il ‘caso Corona’: si chiude un’epoca storica per il calcio cittadino

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PrOMOZIOne a

Il fair-play secondo Falconarese e Fabriano Sono questi gli episodi che fanno

discutere, che creano opinione e fanno prendere posizione da una

parte o dall’altra dove non schierarsi è impossibile. Una delle situazioni di gioco che da sempre creano interesse. E’ acca-duto a fine novembre in Falconarese – Fabriano: sul punteggio di 1-0 in favore degli ospiti grazie al gol di Biagioli, a po-chi minuti dal termine, succede qualcosa di particolare. Un giocatore del Fabriano rimane a terra colpito da crampi, la palla è sui piedi Satmari della Falconarese che, dopo qualche titubanza iniziale continua a giocare (con gli ospiti quasi fermi) e, una volta arrivato in area, conquista un rigore che Obaywana trasforma tra le veementi proteste ospiti. Chiaro il punto di vista del presidente biancorosso Clau-dio Guidarelli: “Sì, un nostro ragazzo era a terra con i crampi e la palla stava per essere buttata in fallo laterale. E’ accaduto poi che, su invito del pubblico, il giocatore della Falconarese ha preferito proseguire entrando in area, subendo un fallo da ri-gore sacrosanto che ha portato al pareg-gio. Un episodio non del tutto sportivo ma dovuto più alla pressione del pubblico che non voleva che la palla fosse stata messa fuori. Non vorrei esasperare troppo questa situazione: è un episodio come se ne vedo-no spesso nel mondo del calcio e io voglio stigmatizzare più che altro l’atteggiamento avuto dalla mia squadra che non mi è pia-ciuto. Le proteste arrivate dopo l’episodio sono state eccessive e questo ci ha rischia-to di far passare dalla ragione al torto; ho parlato con la squadra perché voglio un atteggiamento migliore in campo e decisa-mente più consono alla situazione. Ripeto: il gesto non è stato un esempio di sportività ma non abbiamo reagito in modo corretto e secondo me ci è andata anche bene per-ché le sanzioni sarebbero potute essere più

gravi”. E’ difficile trovare dirigenti che riescono a guardare con tale obiettività a quanto accade sul terreno di gioco; sono comportamenti che servono a smorzare i toni e fare in modo di guardare il calcio con maggiore leggerezza. La replica della Falconarese non si fa attendere: “Su indicazione della società e dietro l’esempio di sempre più numerosi club del panorama nazionale – la precisa-zione attraverso un comunicato - i nostri giocatori sono chiamati ad interrompere il gioco solo quando è l’arbitro a stabilirlo, al fine di evitare fastidiose speculazioni di avversari che si buttano a terra con l’unico scopo di rallentare il gioco o interrompere un’azione pericolosa. Ovviamente i nostri avversari sono liberi di osservare la stessa condotta nei nostri riguardi e nessun no-stro atleta in questo caso dovrà protestare. Nessuna responsabilità quindi è da attri-buire al nostro giocatore Mariano Satma-ri e a tutti gli altri atleti in campo perché hanno seguito una specifica direttiva socie-taria. Non accettiamo lezioni di fai-play o morali da nessuno, perché siamo convinti di non averne bisogno, e in oltre 90 anni di storia il nostro club non è mai stato avvici-nato a gesti o episodi di scarsa sportività. Approfittiamo dell’occasione per estendere la comunicazione a tutte le società del no-stro campionato perché sappiano il nostro modo di applicare la normativa e non si stupiscano del nostro comportamento. Ri-cordiamo a tutti che la regola 5 tra i com-piti dell’arbitro prevede che questo debba ‘interrompere la gara se, a suo avviso, un calciatore è infortunato seriamente e farlo trasportare al di fuori del terreno di gioco e lasciare proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a suo avviso, un calciatore è solo lievemente in-fortunato’”.

Oltre il 90’, ecco il botta e risposta delle due società dopo l’episodio nel match del Roccheggiani

“Il livello del campionato si è alzato”Mirco Bettelli (Pergolese): “Cagliese? Grandi nomi”

Un inizio di stagione che definire difficile è un eufemismo, con un solo punto nelle prime tre gare

e sconfitte casalinghe pesanti in Coppa Italia (vedi Vigor Senigallia) e all’esor-dio in campionato con l’Atletico Gallo Colbordolo. La Pergolese ha saputo mantenere i nervi saldi, reagendo con la forza dell’esperienza e di un gruppo che lo scorso anno ha saputo stupire tutti, sfiorando l’Eccellenza poi svanita nello spareggio con l’Atletico Piceno in quel di Porto Sant’Elpidio. Ha iniziato a cor-rere la squadra rossoblu e sembra non avere alcuna intenzione di mollare la presa: “Si tratta di una crescita costante in termine di gioco, convinzione e di con-seguenza anche di risultati – è il pensiero dell’allenatore-giocatore Mirco Bet-telli - dopo qualche problema avuto ad inizio stagione: abbiamo lavorato e stia-mo lavorando molto per migliorarci. Fac-cio i complimenti ai ragazzi che si stanno impegnando al massimo e che hanno sa-puto tirare fuori il meglio nel momento di maggiore difficoltà”.Quanto è cambiata la squadra rispetto a quella che è andata ad un passo dall’Eccellenza? “Il gruppo a grandi linee è sempre quel-

lo che ha s a p u t o ottenere i r isultati che tutti consocia-mo. Rispet-to allo scorso anno ci sono 3 o 4 elementi diversi m a direi che questo rientra in un ottica di fisiologico cambiamento nella storia e nell’economia di un gruppo che sta assor-bendo al meglio questi cambiamenti”.Cagliese avanti ma die-tro tante squadre guarda-no con interesse ai play-off. Che tipo di campionato è? “Sicuramente c’è maggiore competizione e il livello si è a mio avviso alzato grazie alla molte retrocessioni dall’Eccellenza che hanno portato squadre come Osima-na e Vigor Senigallia in questa catego-ria. Sono almeno 8-9 le formazioni che possono dire la loro per il successo finale anche se il ritmo tenuto nella prima parte di stagione dalla Cagliese merita di essere sottolineato: un organico completo fatto di grandi nomi, un collettivo veramente molto forte”.

Il Camerano promuove MontenovoAll’allenatore dei Giovanissimi viene affidata la prima squadra

Decisiva per la decisione finale è stata la sconfitta con la Pergolese:

così, dopo cinque stagioni insieme, il rapporto di collaborazione tra il tecnico Giorgio Pantalone e il Camerano si è concluso. Una decisione sofferta quella presa dal sodalizio dorico nei confronti di un personaggio che ha fatto la storia di questa società presieduta da Mauro Mancini: i primi due anni nelle giovanili, gli ultimi tre in prima squadra con annessa la conquista della Promozione e la salvezza l’anno passato ai play-out. “Non è stato un esonero ma l’ interruzione del rapporto - tiene a sottolineare il direttore sportivo Andrea Belli – si tratta purtroppo della più crudele legge del calcio in cui il primo a pagare è sempre

l’allenatore. Una decisione sofferta, ma inevitabile per dare una scossa alla squadra”. Al suo posto ecco Luca Montenovo, 33 anni, ex jolly di centrocampo e di difesa del Camerano (in passato ha calcato anche campi di serie D ed Eccellenza), attuale responsabile del settore giovanile della stessa società, per la quale guida anche i Giovanissimi. “Un incarico a sorpresa che mi è piovuto addosso - commenta Montenovo –mi è stata chiesta la disponibilità da parte del presidente e ho accettato. Ringrazio la dirigenza, anche se mi dispiace che a pagare sia stato il mio ex mister, ma soprattutto un amico. Giorgio (Pantalone, ndr) non ha grosse colpe, ma purtroppo il calcio è questo”.

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PrOMOZIOne B

Primato e nostalgiaIl presidente Arturo Maresca: “Voglio vincere il campionato”. E sul figlio Matteo all’Ascoli: “Mi manca troppo”

Un presidente appassionato che segue da vici-no le vicende di un Portorecanati che sta

dicendo la sua (come da pronostico alla vigilia) anche in questa nuova categoria. Dopo un avvio un po’ a rilento dovuto ad un fisiologico rodag-gio nella nuova realtà, ecco il consolidamento nelle alte sfere della classifica e soprattutto il duello con l’Arquata. In molti lo pronosticavano in fase di pre-campionato, tutti o quasi ne sono convinti ora: loro due saranno protagoniste fino al termine. Ne è ovviamente convinto il patron degli arancioni Arturo Maresca: “Ovviamente è questa la mia speranza. Ho piena fiducia nell’or-ganico, nello staff tecnico e in quello dirigenziale. In particolare la squadra sembra rispondere molto bene agli stimoli del tecnico, soprattutto con i più giovani sui quali crediamo molto”. Un girone che si sta rivelando decisamente equilibrato, dove ogni squadra può trovare difficoltà domenica dopo domenica: “Infatti avevo fatto richiesta di giocare nel girone A in quanto ero consapevole del-la presenza di almeno 4 o 5 squadre molto compe-titive e pronte per puntare al successo finale. Dopo quanto visto però sono fiducioso e per il mio Por-torecanati voglio l’Eccellenza”. Un presidente ma anche un padre che si lascia andare alla nostalgia per suo figlio Matteo, attualmente nei Giovanis-simi Nazionali dell’Ascoli. “Sono sincero: Matteo mi manca. Lo vedo troppo poco”. Matteo vive in collegio ad Ascoli Piceno dove studia e gioca con la maglia bianconera. E’ un centrocampista intel-ligente e dai piedi buoni su cui il club bianconero crede molto.

Monturanese, che risultati con Cerqueti!Una serie incredibile di risultati

utili consecutivi alla Montu-ranese ha spalancato le porte

dell’alta classifica, senza dubbio rinvi-gorita dall’arrivo in panchina di Luca Cerqueti. Tecnico giovane, reduce dalle prime due stagioni da allenato-re alla guida di Torrese e Vis Carassai, dopo una lunga carriera da calciatore come protagonista in campionati im-prontati anche tra i professionisti. Di lui si dice un gran bene e tutto questo è stato confermato dagli ottimi risulta-

ti arrivati alla guida della squadra cal-zaturiera, protagonista di una lunga serie di risultati utili consecutivi con la classifica che si è fatta via via sempre più interessante. “Stiamo vivendo un ottimo momento - commenta Cerque-ti - frutto anche di un buon gioco che riusciamo ad esprimere con continuità e questo senza dubbio fa molto piacere. Ho a disposizione un gruppo formato da ottimi giocatori, di grande qualità che, ritrovati i risultati, hanno ritrovato grande fiducia e tutto poi viene di con-

seguenza. Vedo in loro grande voglia di fare bene, pienamente consapevoli che il campionato è ancora lunghissimo e che tutto può accadere”.

Qual è l’obiettivo che la socie-tà le ha chiesto al suo arrivo in biancoazzurro?“La società vuole centrare i play-off e devo dire che i presupposti ci sono tut-ti. Davanti non ci guardiamo molto, i punti di differenza sono troppi. Guar-diamo in casa nostra e quanto stiamo facendo ci conforta ma sappiamo che dobbiamo continuare con la stessa vo-glia e intensità poi a febbraio o marzo faremo il punto della situazione e ve-dremo dove saremo”.

Che ambiente ha trovato a Mon-te Urano?“Senza dubbio una società esperta e organizzata che conosce molto bene il calcio e sa come gestire le questioni relative alla squadra. Un gruppo di dirigenti che ruota intorno all’esperto Giordano Mariani che conosce il calcio come pochi in queste categorie; devo comunque dire che il mio approccio a questo ambiente è stato facilitato dal lavoro di costruzione del gruppo che ha contribuito in maniera importan-te a fare il mio predecessore Emidio Oddi e dal lavoro che lo stesso ha sa-puto fase in fase di preparazione”.

“Ambiente ottimo e squadra di qualità in cui si vede la mano di Oddi…”

E l’Arquata è campione d’inverno con un turno di anticipoUn rallentamento nella seconda parte del girone che non ha provocato gravi scosso-ni in classifica per la corazzata di patron Mongardini che, grazie al grande van-taggio accumulato in precedenza, si è lau-reata campione d’inverno con una giornata di anticipo. Pronostico della vigilia rispet-tato alla luce dalla campagna acquisti mes-sa in campo dai biancorossi, con la ferma intenzione di ottenere la terza promozione consecutiva. Un programma ambizioso ma fino a questo momento ampiamente ri-spettato dai ragazzi di Roberto Vagnoni che, con uno score di 9 vittorie ed un pareg-gio nelle prime 10 gare, ha posto un divario importante fra sè e le altre contendenti. Il tutto coronato dall’avvio di stagione di un

bomber che sicuramente ha poco a che spartire con la categoria qual è Alex Gib-bs, quasi subito in doppia cifra, con l’Ascoli che lo ha voluto con sè in prova per una settimana. L’attaccante nativo di Desio è la ciliegina sulla torta di una squadra che può contare anche sull’esperienza di Fabio Di Venanzio (tanti anni tra i Pro con le maglie di Ascoli, Fermana, Treviso e Padova) oltre ai vari Crocetti, Pompei, Ciabattoni, Dion Gibbs, Langiotti, il senegalese Moreau e non solo. Il girone di ritorno, ad Arquata lo sanno, non sarà una passeggiata: squadre come Portorecanati, Monturanese, Porto Potenza (unica sconfitta stagionale per Gibbs e compagni) faranno di tutto per rendere la vita difficile alla capolista.

porTorECanaTi

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PesaroSamuele Fini si è dimesso dalla guida tecnica dell’Avis Montecalvo (Prima categoria A). Il

nuovo allenatore è Sergio Antonazzo, ex Villa Fastiggi e Vis Pesaro.

La Junior Centro Città (Seconda categoria B) si separa da mister Carlo Casadei. La squadra è stata affidata a Roberto Del Monte.

Lo sguardo dell’Inter sul settore giovanileAZZURRA CALCIO

Il settore giovanile dell’Azzurra Cal-cio è ripartito anche in questa stagio-ne con gli obiettivi che ormai lo con-traddistinguono: passione e serietà.

Dopo ormai quindici anni di partecipa-zione ininterrotta ai campionati regionali Allievi e Giovanissimi quest’anno, grazie all’innovazione inserita dal Comitato Regionale, la prima fase dei campionati si gioca a livello provinciale in modo che alla fase regionale arrivino affettivamen-te le migliori formazioni della stagione in corso. I campionati, per la società Azzur-ra, sono iniziati in maniera positiva poi-ché, al di là delle classifiche che vedono le squadre giovanili posizionarsi in tutti i campionati nelle zone alte, ciò che emerge evidente è il livello di gioco espresso dalle varie compagini. A questo proposito, nelle scorse settimane si è svolto un importante evento sportivo. Due allenatori del setto-re giovanile dell’Inter, Massimo Gerli e Gianni Vivabene, hanno passato una giornata con i ragazzi della società di Col-bordolo. Nell’ambito dei rapporti di colla-borazione con la società di via Durini, lo staff dirigenziale e tecnico dell’Azzurra ha organizzato, invitando la società Junior Valmarecchia, una serie di partite con i giovani del 1999, 1998 e 1997. E’ scaturito un confronto che ha permesso ai ragazzi di divertirsi e per i più dotati di mettere

in luce le proprie capacità calcistiche. La società del presidente Mauro Vichi, diretta in maniera impeccabile dal re-sponsabile tecnico Maurizio Pozzi, sta portando avanti ormai da molti anni un tipo di attività che ha trovato apprezza-menti sinceri fra i tecnici dell’Inter. Oltre al divertimento, l’obiettivo è quello di for-mare giocatori che in qualsiasi categoria possano dimostrare il loro valore. Tutto questo attraverso una metodologia di al-lenamento simile a quella delle migliori squadre professionistiche. Una parte del merito è anche dell’Inter, che grazie a questa collaborazione consente alle so-cietà affiliate di consultare gli allenamen-ti delle squadre giovanili attraverso la sua rete informatica. Inoltre, una serie di iniziative tecniche - stage, riunioni incon-tri con i migliori club europei - vanno ad ampliare le conoscenze e le competenze di tutti gli allenatori. I due tecnici nero-azzurri, al termine delle partite, hanno incontrato gli allenatori della società in un approfondimento incentrato sulla me-todologia dell’allenamento. Ne è scaturi-to un confronto interessante poiché tutti gli argomenti trattati da questi tecnici, possono avere una corrispondenza prati-ca anche in squadre e giocatori di livello dilettantistico. È intenzione della socie-tà Azzurra organizzare, nella prossima primavera, un evento dedicato a tutti gli

allenatori su indicazione e disponibilità dei tecnici neroazzurri. Grande soddisfa-zione per lo staff dell’Azzurra sentire che alcuni ragazzi hanno dimostrato ottime capacità e verranno sicuramente seguiti durante l’anno. E’ compito della società dunque migliorare il livello dell’attività

giovanile senza facili illusioni e su questo, per permettere ai ragazzi di fare calcio in maniera serena, divertente e professiona-le, gli allenatori sono molto attenti.

Nelle scorse settimane tecnici del club nerazzurro hanno chiamato a raccolta tanti giovanissimi

“Soddisfatti del gioco, ma guai ad abbassare la guardia”Riflettori accesi sul giovane Manuel Muratori (’93). Mariotti: “E’ un ragazzodi grande prospettiva”

Il presidente Alessandro Sperandio fa il punto della situazioneUna fusione che funziona, che

prosegue sulla retta via fatta di colla-borazione attenta, propositiva e deci-samente proficua. E’ quanto avviene all’Atletico Gallo Colbordolo, re-altà importante nel girone A di Promo-zione, nata dall’unione di Azzurra Gallo Colbordolo e Atletico Gal-lo. E’ il presidente Alessandro Spe-randio a tracciare il consuntivo di questo inizio stagione: “Per ora stiamo andando abbastanza bene, a mio avviso ci stiamo esprimendo ottimamente dal punto di vista del gioco. Si tratta di un campionato in cui abbassare la guardia è assai pericoloso perché il livello medio è molto buono e non c’è questa grande differenze tra chi sta in alto in classifica e chi sta in basso. In tutto questo ovvia-mente la nostra filosofia non cambia assolutamente: è evidente che puntiamo sui nostri ragazzi per i quali scegliamo sempre istruttori preparati che sappiano maturare sia il calciatore che l’individuo. Per quanto riguarda la società devo dire che il nostro è un caso di fusione molto ben riuscita: collaborazione e voglia di crescere insieme sono collanti impron-tati che permettono di crescere giorno dopo giorno. Per quanto riguarda la vittoria finale, effettivamente ci sono molte squadre che possono dire la loro anche se vedo in grande ascesa la Vigor Senigallia che ha esperienza e qualità

per una seconda parte di campionato da protagonista. Noi viviamo alla giornata pienamente consapevoli che la nostra filosofia è quella di puntare sempre alla vittoria, senza presunzione ma puntan-do sulle nostre giovani leve. Prima di tutto ovviamente c’è da raggiungere la quota salvezza e poi vediamo cosa succe-de”. A testimonianza di come i giovani siano il futuro ma anche il presente di questo club, salta agli occhi l’ottimo avvio di campionato dell’attaccante Manuele Muratori, classe 1993, ai vertici della classifica marcatori: “E’ un giocatore di grande prospettiva – affer-ma il direttore sportivo Ettore Mari-otti –un esterno offensivo dalla grande propensione al gol. Lo conosco da alcuni anni e devo dire che è cresciuto moltissi-mo, già molte squadre hanno messo gli occhi su di lui. Ha le carte in regola per fare buone cose ma ha ancora bisogno di maturare molto, in un ambiente sereno come il nostro. In prospettiva comunque ci sono ragazzi classe ’94 e ’95 molto interessanti. Il nostro è un lavoro in prospettiva e ci auguriamo che, nel giro di alcuni anni, possa dare un ulteriore impulso alla nostra realtà: il tutto anche perché in questi campionati girano cifre troppe alte che non credo siano affatto adeguate per una squadra che fa tre al-lenamenti serali oltre la partita”.

ATLETICO GALLO COLBORDOLO

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sant’OrsO

Orgoglio Juniores

PesarO

Il Sant’Orso, società che ha festeggia-to di recente il 30° compleanno, da sempre ha un occhio di riguardo per il

proprio settore giovanile. E il lavoro par-te dalla Juniores che in questa stagione è impegnata nel campionato regionale di categoria. Un motivo di orgoglio come spiega il presidente Valter Giangolini: “C’è grande soddisfazione per la partecipa-zione al campionato regionale, conquistato sul campo. Ogni anno due sole squadre rie-scono ad approdare a questa competizione e lo scorso anno ci siamo riusciti avendo vinto il nostro girone e lo spareggio con la vincente della provincia di Ancona. Noi ci crediamo al progetto-giovani tant’è che gran parte della rosa della prima squadra ha un’età media molto contenuta con tanti ’89 e ’90”. La società collabora attivamen-te con realtà attive nel settore giovanile (dai primi calci fino agli Allievi) come il Delfino Fano e il Camm S.Orso. “Voglio ringraziare pubblicamente i responsabili che seguono da vicino questi ragazzi – sot-tolinea Giangolini – come i dirigenti Lu-zietti, Tallevi e Zaffini. Un grazie di cuore

va anche a Gianluca Latini, tecnico prepa-rato che ha già guidato diverse squadre in Promozione, Prima e Seconda categoria. A dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da questo staff basta ricordare che due ragaz-zi del 1991 come Elia Nicusanti e Francesco Brocca fanno parte stabilmente del gruppo della prima squadra”.LA ROSA:Alessandro Bevilacqua, Tommaso Camil-loni, Thomas Canestrari, Andrea Ceccacci, Giovanni Cecchini, Diego Cecco-ni, Mirko Cursini, Jacopo Di Bar-tolomeo, Andrea Diamantini, Alberto Donini, Nicola Ferri, Stefano Filippetti, Alan Magnoni, Andrea Men-carelli, Riccardo Mencucci, Gianmarco Morelli, Mirko Moscatelli, Elia Rossi, Ric-cardo Santinelli, Daniele Scarpa, Marco Trapani, Nicola Urani, Rodolfo Luzietti (dirigente), Alessando Tallevi (dirigente), Paolo Zaffini (dirigente), Silver Sebastia-nelli (dirigente), Gianluca Latini (allena-tore), Pasquale Trapani (preparatore dei portieri).

CaMM sant’OrsO“Ottimi risultatiin ogni categoria” Il punto di Giovannini. Due Giovanissimi “provinati” da Fiorentina e Atalanta

Quando è trascorsa ormai metà della stagione sportiva, facciamo il punto della situazione in casa

Camm Sant’Orso con Mauro Gio-vannini (nel tondo), responsabile della scuola calcio: “E’ il momento di fare una piccola riflessione su quanto fatto fino ad ora: l’attività procede nel migliore dei modi, considerando le difficoltà economi-che create dall’attuale crisi che coinvolge le aziende e di conseguenza anche le fa-miglie. Attualmente contiamo 287 iscritti, partecipiamo a tutti i campionati organiz-zati dalla FIGC dove stiamo ottenendo ot-timi risultati in tutte le categorie; la scuola calcio è riuscita a confermare tutti i tecnici e istruttori che nella passata stagione ave-vano fatto molto bene il proprio lavoro e questo oltre a soddisfarci ci gratifica. Il no-stro metodo di lavoro, basato quasi esclu-sivamente sul gesto tecnico e coordinati-vo lasciando il lavoro tattico e fisico solo nella categoria Allievi, sta dando degli ottimi frutti: due nostri Giovanissimi sono stati richiesti per un provino da effettuare con i vivai di Fiorentina e Atalanta. Ci ten-go in modo particolare a sottolineare che i risultati sono ottenuti dai nostri ragazzi senza alcuna esasperazione legata al ri-

sul-tato a t u t t i i costi ma con la formula del vero gioco del calcio fatto di finte, dribbling, triangolazioni e non di calcioni e risse con l’avversario perché l’unico obiettivo è quello di vincere a tutti costi. Nella nostra scuola calcio (dico no-stra perche la scuola calcio è di tutti i ra-gazzi e dei loro genitori) diamo molta più importanza al gesto tecnico che il ragazzo deve fare durante la partita a prescinde-re se gli riuscirà, anzi viene richiamato se calcia via il pallone senza provare a gestir-lo cercando un passaggio a un suo com-pagno o comunque una giocata tecnica. Concludo ringraziando tutti i genitori che si fidano della scuola calcio affidandoci i loro figli, i collaboratori, tutti i tecnici e istruttori augurando loro un bellissimo Natale e un felicissimo 2011”.

La formazione Pulcini 2000 del Camm Sant’Orso

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MUraGLIa

“Noi tra le grandi del campionato”Intervista al presidente Luigi Ricci

PesarO

Credere nelle potenzialità della pro-pria squadra, avere fiducia nella rosa che si è allestita e soprattutto

essere ottimisti per l’esito finale di questo campionato. In estrema sintesi è questo il pensiero del presidente del Muraglia (Seconda categoria B) Luigi Ricci (foto in alto): sano realismo ma idee chiare e decisi, nessuna paura di esprimerle agli altri.

Un inizio di campionato con i fioc-chi presidente, oltre le attese for-se?“Sì, stiamo andando bene ma secondo me seguendo le linee programmatiche di ini-zio stagione. La squadra è buona, costrui-ta con criterio e ha tutte le credenziali per essere protagonista fino al termine. Mi aspettavo un risultato del genere, impor-tante sì ma possiamo ancora migliorare perché la vetta della classifica è veramen-te molto vicina”.

Squadra che segna molto, avete uno degli attacchi migliori del campionato.“Siamo una squadra cui piace fare un gio-co offensivo, costruiamo molte occasioni e andiamo in gol con molti giocatori dif-ferenti. A volte però ci siamo guardati un po’ troppo allo specchio, dimenticando la concretezza, cosa che non ci possia-mo permettere di fare in un campionato come questo”.

Un campionato ostico: secondo lei qual è il livello medio di questa Seconda categoria?“Devo dire migliore rispetto allo scorso anno, c’è un livello medio più alto e so-prattutto in alto ci sono squadre molto ben attrezzate e costruite nel migliore dei modi. Ogni settimana ci sono difficoltà di vario genere da affrontare, diverse tra loro come sono diverse gli organici a di-sposizione ma ognuno in grado di creare problemi”.

In conclusione, quali saranno le squadre che si giocheranno la vit-toria finale?“Direi che la classifica attuale disegni ab-bastanza bene il parco delle candidate ad essere protagoniste fino alla fine. Oltre alla nostra squadra direi che il Villa San Martino è formazione di spessore come la classifica sta a testimoniare ma anche Calcinelli e Cicogna sono squadre di un ottimo livello. Credo che la vincitrice del campionato uscirà da questo gruppetto ristretto: tutte di buon livello con buone chance a disposizione. L’augurio è quello di poter essere noi a festeggiare alla fine: io ci credo anche se l’ultima parola come sempre spetta al rettangolo verde, giudice inappellabile”.

L’attaccante Luigi Rocchi

I giovani del Real Montecchioa lezione con mister Bollini

Buon riscontro di pubblico e appassionati a Montec-chio per l’incontro tra mi-ster Alberto Bollini e i

tecnici della provincia pesarese, orga-nizzato da A.I.A.C, sezione provinciale di Pesaro e Urbino. Durante la prima parte dell’appuntamento Bollini, alla guida della squadra primavera del-la Lazio con cui ha vinto lo scudetto di categoria nel 2001, ha svolto presso il campo sportivo Spadoni un’interes-sante lezione pratica: avvalendosi del-la preziosa collaborazione dei ragazzi delle giovanili del Real Montecchio in qualità di dimostratori, ha illustrato ai presenti esercizi, situazioni e giochi a tema specifici per i giovani calciatori. Dopo la meritata doccia, il mister ha fornito al coperto approfondimenti su quanto svolto sul campo, consigliando ai tecnici di insistere particolarmente sulla tecnica individuale dei ragazzi, a

partire dalle loro capacità coordinative oggi giorno sempre più carenti a causa della sedentarietà della nostra socie-tà. Si è poi soffermato sulla centralità della componente psicologica nella gestione di gruppi di calciatori di 17-18 anni: un buon allenatore, per ottenere da loro risultati e impegno, deve esse-re sempre in grado di fornire stimoli, impulsi, entusiasmo, creare coinvolgi-mento, essere sensibile e attento alle loro caratteristiche emotive ed emo-zionali. Mister Bollini, dopo aver fatto cenno alle sue importanti esperienze sulle panchine delle squadre primave-ra di Lazio, Sampdoria e Fiorentina, si è sottoposto alle domande degli alle-natori intervenuti all’incontro, pronti a carpire qualche segreto del successo di questo autorevole protagonista del mondo calcistico giovanile italiano.

A sinistra il tecnico Alberto Bollini

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Lo senti dalla voce e capisci subito che sta alla grande. Sardegna, Mu-ravera (5.200 abitanti, capoluogo della storica regione nota con il

nome di Sarrabus), lui risiede nella gra-ziosa frazione di Costa Rei. Stefano Seni-gagliesi, 46 anni, nell’isola ha già allenato i Giovanissimi del Cagliari, l’Ilvamaddale-

na, la Villacidrese e il Tortolì. Nelle ultime due stagioni ha guidato l’Osimana (una libidine per lui osimano doc), di recente ha pure conseguito il patentino di Seconda ca-tegoria. Vuoi mettere vivere in un paradiso così e allenare un grande come Luis Oli-veria? A lui succede. E’ sulla panchina del Muravera (Eccellenza), è in zona playoff e allena l’ex bomber di Cagliari, Fiorentina e Catania. E lì perchè il presidente è un suo caro amico, è lì perchè la Sardegna rap-presenterà presto anche una scelta di vita professionale che va al di là del calcio. “Sto bene - racconta Senigagliesi - potevo restare ad allenare nelle Marche, prendere l’Arzache-

na in serie D, ma ho scelto il Muravera per motivi affettivi e anche extracalcistici”.

Che effetto fa allenare uno come Lulù Oliveria? “Beh, è uno straordinario

giocatore, un bravo ragazzo che a 42 anni rappresenta un punto

di riferimento per tutti soprat-tutto durante la settimana per impegno e dedizione al lavoro. E non dimentichia-mo che ha fatto già 7 gol...”. Il calcio marchigiano gli

manca, meno certe scelte del Comitato Re-gionale Marche come quelle di inserire la Sambenedettese (l’anno scorso) e l’Ancona (quest’anno) in Eccellenza: “E’ una decisio-ne profondamente ingiusta - si scalda Seni-gagliesi - se una squadra fallisce non deve avere la possibilità di ripartire dal massimo torneo regionale. E’ una cosa priva di senso. In questa stagione a causa della presenza dell’Ancona - anche se l’Ancona non ha nes-suna responsabilità diretta, ci mancherebbe altro - una squadra normale non vincerà il campionato mentre un’altra sarà costretta a

retrocedere”. Il calcio marchigiano gli man-ca, gli manca la sua famiglia, qualche ami-co del cuore, l’Osimana. “Colgo l’occasione per mandare un saluto a tutte le squadre che ho allenato e a tutti i dirigenti che mi cono-scono e…forza Osimana!”.

AnconaAl Borghetto (Prima categoria B) Claudio Morbidelli rassegna le dimissioni. Il nuovo

allenatore è Giordano Piaggesi.

Cambio in panchina all’Usap Agugliano Polverigi (Seconda categoria D): la società esonera mister Angeletti e chiama Marco Troncon.

La Sardegna, l’Eccellenza e un grande come Lulù Oliveira

Un osimano a MuraveraStefano Senigagliesi nell’isola allena l’ex bomber di serie A

Sotto mister Senigagliesi mentre osservaOliveira in allenamento

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anCOna

senIGaLLIa CaLCIOIL NOSTRO TEAM

Gasparini Paolo - PRESIDENTE

Principi Luciano - VICE PRESIDENTE

Raffaeli Giocondo - VICE PRESIDENTE

Ricordi Andrea - DIRETTORE SPORTIVO

Impiglia Stefano - REFERENTE PRIMA SQUADRA

Casci Ceccacci Carlo – SEGRETARIO

Piergiovanni Alfredo – SEGRETARIO

Sabbatinelli Fabio – DIRIGENTE

Olivieri Oristano – DIRIGENTE

Solazzi Stefano - ALLENATORE PRIMA SQUADRA

Livi Pelosi - PREPARATORE PORTIERI

Nikai - PREPARATORE PORTIERI

Frulla Massimiliano - ALLENATORE JUNIORES

Rota Antonio - ALLENATORE ALLIEVI

Simonetti Gianmarco - COLL. TECNICO ALLIEVI

Rotatori Mauro - COLLABORATORE TECNICO ALLIEVI

Bigelli Nicola – TERAPISTA

De Gregorio Francesco - ALLENATORE GIOVANISSIMI 96

Bacchiocchi Michela - ALLENATORE GIOVANISSIMI 97

Manna Lorenzo - COLL. TECNICO GIOVANISSIMI 97

Savelli Pino - ALLENATORE ESORDIENTI 98

Castignani Massimo - COLL. TECNICO ESORDIENTI 98

Sartini Claudio - ALLENATORE ESORDIENTI 99

Manoni Stefano - COLL. TECNICO ESORDIENTI 99

Mazzaferri Lucio - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO

Bacchiocchi Michele - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO

Frulla Massimiliano - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO

Ricordi Enrico - ISTRUTTORE PULCINI

Savelli Pino - ISTRUTTORE PULCINI

Durazzi Andrea - ISTRUTTORE PULCINI

Prima Squadra - Terza Categoria Girone E Juniores Provinciali

Allievi

Esordienti 98

Pulcini 2002

Giovanissimi A

Pulcini 2000

Pulcini 2003

Giovanissimi B

Pulcini 2001

Pulcini 2004

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Via Don Raffaele Veneri, 2160030 SAN MARCELLO (An)Tel. e Fax 0731 267 811

BERRETTINI IMPIANTI s.a.s.

anCOnasan MarCeLLO

Sulle ali dell’entusiasmo

Nel calcio, come nella vita, non si vive solo di bei momenti. Dopo 14 anni di percorso ascendente,

dalla Terza categoria alla Promozione, il San Marcello ha patito la prima delu-sione della sua storia. Lo scorso 16 mag-gio, dopo una stagione di luci e ombre, è infatti arrivata la retrocessione in Prima categoria, sancita dalla sconfitta nei pla-yout per mano dell’Offagna. Nei momenti difficili le strade sono due: mollare tutto o ripartire. E il San Marcello ha scelto la seconda via. “In estate abbiamo rinnovato l’organizzazione della società, decidendo di ripartire con nuove ambizioni”, afferma con orgoglio il nuovo presidente Luigi Berrettini (nel tondo). Il primo passo è stata la riconferma del gruppo storico che tre anni fa aveva regalato alla socie-tà granata la Promozione, a partire dallo staff tecnico, con il confermatissimo En-nio Bozzi alla guida tecnica, coadiuva-to dal preparatore atletico Giovanni Bordoni e dell’allenatore dei portieri Lorenzo Secconi. Anche la squadra è rimasta pressoché uguale, fatta eccezio-ne la partenza di molti fuoriquota in or-ganico lo scorso anno e quelli di Santini e Tantucci. In compenso sono arrivati un numero uno esperto come Pieralisi, il centrale Sampaolesi dal Chiaravalle, a

centrocampo Romagnoli dalla Belve-derese e in attacco il bomber Cialoni. A completare la rosa i ritorni di Molinari e Brugiaferri e gli innesti di Polzonetti e Mancinelli. “Siamo partiti subito con il piglio giusto, e stiamo mantenendo un rit-mo molto alto – spiega il direttore sportivo Fausto Scarponi – finora sono risultati eccellenti, che ci hanno consentito di por-tarci al vertice di una classifica spaccata. Dovremo giocarci la vittoria sino alla fine con Apiro, Ostra e Monserra, tre squadre molto solide ed organizzate. Sarà una bel-la sfida”. Fiducia che emerge anche dalle parole del mister Ennio Bozzi: “Credo molto nei miei ragazzi siamo un gruppo coeso e motivato, abbiamo le capacità per continuare a fare bene”.

La Rosa 2010/2011Portieri: Pieralisi Lorenzo e Molinelli Nicolò.Difensori: Cesaroni Andrea, Tamel-lin Damiano, Ronconi Federico, Brega Alessio, Bocchini Lorenzo, Sampaolesi Matteo, Brugiaferri Daniele, Piersimoni Alessio.Centrocampisti: Mancini Leonardo, Ribichini Alessio, Romagnoli Andrea, Melon Nicola, Serrani Matteo, Molinari Marco, Cisse Fallou Serigne, Polzonetti

Matteo.Attaccanti: Alessandrini Andrea, Rossini Tommaso, Bacci Alessandro,Luminari Diego, Cialoni Mattia, Man-cinelli Elia.

AMATORIIl San Marcello non è solo prima squadra. Da anni esi-ste infatti una bella realtà di Amatori, composta da gio-

catori nati e residenti in gran parte a San Marcello. Sono guidati dal mister Ste-fano Ravoni, seguiti dal preparatore dei portieri Matteo Bongiovanni e dai dirigenti Gabriele Bartolucci e Mar-co Mancini. A presentare la squadra è stesso tecnico Ravoni: “Per il campionato UISP 2010/2011 abbiamo cercato di rinfol-tire la rosa, non abbastanza numerosa per affrontare un’intera stagione. Diretta con-seguenza è stato l’evidente aumento di tasso tecnico generale, riuscendo a formare una squadra capace di andare in campo con idee chiare voglia di metterle in pratica. Il nostro scopo principale rimane quello di formare un gruppo, compatto ed affiatato, per di-vertirci insieme; gli evidenti miglioramenti della squadra ci fanno affrontare il cam-pionato con uno spirito più competitivo, nel concreto tentativo di puntare alla vittoria finale. La partenza è stata abbastanza buo-na e la strada sembra quella giusta e l’inten-zione è di continuare a seguirla”.

AUTOMODELLISMOA partire da quest’anno il nome San Mar-cello verrà conosciuto in diverse località italiane anche grazie al gruppo di piloti di Automodellismo su pista. Bolidi che sfrec-ciano alla velocità di 120 Km orari, veri gioielli tecnologici alla pari delle vetture di Formula 1. Faranno parte della società e porteranno i nostri colori nei circuiti di Cassino, Gubbio, Fiorano, Bologna, Mel-zo (Mi) solo per citarne alcuni. Appassio-nati che partecipano da anni ai Campio-nati Italiani di Automodellismo su pista, conosciuti e apprezzati dagli addetti ai la-vori: si tratta di Lorenzo e Andrea Brega, Marco Giansanti e Lorenzo Berrettini.

SITO WEBMa c’è anche un altro fronte su cui la squadra granata vuole essere protago-nista, la comunicazione sul web. “Due anni fa, un po’ per gioco, abbiamo creato il nostro sito www.sanmarcellocalcio.it – ci raccontano Laura Berrettini e Moris Gasparri, giovani dirigenti responsabili della comunicazione – che è diventato un vero e proprio punto di riferimento, con vi-site sempre in aumento, grazie alla nostra sezione video sempre aggiornata, cosa che permette di rafforzare il gruppo. Per i gio-catori il lunedì ormai è un rito condividere i video dei gol su Facebook, in questo modo l’immagine del San Marcello si diffonde ad un pubblico più ampio. Ovviamente non trascuriamo nemmeno i canali di comuni-cazione tradizionali. Ogni anno curiamo infatti un giornalino in cui diamo voce e visibilità ai nostri sponsor, raccontando la stagione”.Dal web al territorio il passo è breve, così come la voglia di impegnarsi sempre di più anche fuori dal capitolo agonistico. “Da diversi anni, nel mese di luglio, orga-nizziamo il torneo di calciotto, coordinato da Luigi Bruschi, che coinvolge tutto il paese – dice il presidente Berrettini – quest’anno abbiamo organizzato la festa di fine estate in collaborazione con la Pro Loco e il Comu-ne. Vogliamo sfruttare sempre di più il bel-lissimo parco adiacente alla zona del cam-po sportivo che diventerà la sede ideale per le manifestazioni all’aperto. Ci avviciniamo infine al clima natalizio, affidando a que-sto articolo un messaggio di auguri rivolto a dirigenti, staff tecnico, giocatori, sponsor, amministrazione comunale, i tifosi che ci seguono sempre più numerosi e a tutti gli appassionati di calcio e sportivi marchigia-ni. A tutti voi un augurio di buone feste na-talizie”.

La SocietàPresidente Luigi Berrettini Direttore sportivo Fausto ScarponiSegretario Luigi BruschiTesoriere Laura BerrettiniMagazziniere Enzo CoppariConsiglieri Moris Gasparri, Enzo Cerioni, Fabio Palmucci, Alfio Pasquinelli, Umberto RomitiCustode Franco Romiti Collaboratore speciale Gianluca Bartolini

La prima squadra guidata da Ennio Bozzi

La squadra Amatori di mister Ravoni

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23n. 15

anCOnaUsaP aGUGLIanO POLverIGI

La forza dei giovani

Una Prima squadra che milita in Se-conda categoria composta in larga parte da elementi del proprio set-

tore giovanile e una filosofia di crescita dei giovani che senza dubbio valorizza al meglio il lavoro fatto dalla società: un settore giovanile nato nel 2000, parallela-mente alla nascita dell’Usap, che ha unito le forze di due realtà vicine ma che già da tempo collaboravano tra di loro. L’Usap Agugliano Polverigi è tutto questo, un lavoro costante e proficuo con i giova-ni locali che punta a portare più ragazzi possibili nel giro della prima squadra. E’ di questo avviso il responsabile del settore giovanile Gilberto Fossati Pesaresi: “Abbiamo 150 ragazzi che vanno dai Piccoli Amici fino alla formazione Allievi. Tutti i ragazzi ci stanno dando belle soddisfazioni e non parlo di risultati ma relativamente all’impegno profuso in mezzo al campo. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di portare più elementi possibili a vestire la maglia della prima squadra per creare una squadra completamente del posto. In questa stagione 9 elementi su 11 sono del vivaio: ra-

gazzi che hanno bisogno di fare esperienza e maturare, tanti giovani del ’90, ’91 e ’92 su cui puntiamo molto nell’immediato futu-ro”. Una struttura che si avvale della pre-ziosa collaborazione dei genitori da sem-pre coinvolti nel progetto Usap: “Ad inizio stagione organizziamo delle riunioni per presentare il piano di lavoro, coinvolgendo in prima persona i genitori quali dirigenti e accompagnatori delle squadre giovanili con un ottimo riscontro da parte delle fa-miglie. Si è creata una grande famiglia che lavora bene e ci auguriamo continui a cre-scere”. Non solo campo ma anche incon-tri di formazione per allenatori e giovani atleti: “Sono manifestazioni – conclude Fossati Pesaresi – che spesso organizziamo come quella del 13 dicembre dal titolo ‘Una scuola calcio a misura di bambino’ con la partecipazione di Maurizio Zandegù. Con Esordienti e Pulcini invece partecipiamo in estate a vari tornei di categoria soprattut-to in Romagna: momenti di divertimento e sport in cui i ragazzi hanno modo di cresce-re anche umanamente”.

Fossati Pesaresi: “Siamo una grande famiglia che in prospettiva lavora per la prima squadra”

MOnserra

Col Frigentoè vera amicizia

Nel luglio scorso il primo scam-bio amichevole di cortesie tra due piccole realtà che hanno

deciso di “unirsi” calcisticamente nel se-gno dell’amicizia e dello stare insieme. Parliamo di Monserra e Frigento, paese di 4.000 abitanti in provincia di Avellino: due realtà simili e fortemente legate ai propri territori che hanno dato vita a questo splendido scambio cultu-rale e sportivo. Una folta delegazione di Frigento ha ricambiato la visita fatta dai biancorossi di Monserra in estate, in occasione della tradizionale Festa della Cicerchia a Serra de’ Conti, con-tribuendo a cementare sempre di più il gemellaggio tra le due realtà. Presente tra loro una delegazione sportiva sapien-temente guidata dal responsabile cam-pano Gerardo Pasquariello: le due rappresentative giovanili hanno dato vita insieme ai ragazzi locali ad una partita di calcetto all’interno della palestra comunale, il tutto contornato da un ottima affluenza di pubblico che ha sostenuto entrambe le squadre. E’ stato bellissimo vedere i ragazzi giocare con entusiasmo e alla fine della partita riunirsi in campo tra loro, accordandosi per la sera dove i ragazzi ancone-tani hanno guidato per la fe-sta gli amici di Frigento. Un bel momento di aggregazio-ne tra i ragazzi e le società che per mano dei propri dirigenti hanno premiato gli ospiti con dei regali a tutti i

partecipanti. Il tutto è poi continuato la domenica: prima in Comune dove, in-sieme alle autorità locali, lo sport ha por-tato allegria ed entusiasmo e poi nella taverna del Monserra dove la società ha accolto con calore l’intera delegazione, facendo degustare le tipicità culinarie del territorio agli amici campani. Il Mon-serra coglie l’occasione per rivolgere un ringraziamento particolare alla Pubblica Assistenza di Frigento che ha realmente dimostrato la propria efficienza soccor-rendo una persona colpita da un piccolo malore. Al termine della giornata i rap-presentanti di Frigento sono ritornati a casa non prima di essersi dati appunta-mento a luglio 2011 per la festa in pro-vincia di Avellino, con la speranza che la pioggia dia maggiore tregua a questa manifestazione.

Gli Esordienti guidati da Stefano Montesi

La squadra dei Pulcini 2000 Il sindaco di Frigento con il presidente Ubaldi

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24 n. 15

MacerataFabio Scoponi è il nuovo allenatore della Lorese (Prima categoria C) dopo la separazione con

Massimo Appignanesi. Scoponi nelle ultime stagioni ha allenato Urbisaglia e Filottranese.

Gabriele Cicioni è il nuovo tecnico della Cluentina (Prima categoria C) al posto di Marco Ramaccioni, dimessosi per motivi personali.

“Metto a disposizione di tutte le società sportive la mia professionalità e la mia

esperienza. Il rimborso spese? Non per me, ma all’associazione ‘Gli Amici di Manu’”

Simone Damiani, 38 anni, tanto calcio alle spalle (Urbisaglia, Vigor Pollenza, Ca-sette Verdini, Samb Montecassiano, Set-tempeda, solo per citarne alcune), si ‘offre’

alle società come giocatore, collaboratore o allenatore e il classico rimborso spese non sarà per lui ma per l’associazione “Gli Amici di Manu”, nata per sostenere e sen-sibilizzare l’opinione pubblica sul diabete infantile. “Manu” è Emanuele, 7 anni, il figlio di Simone e Sonia. La coppia, che si è sposata nel Duemila, vive a Pollenza (Mc). “Non molto tempo fa io e mia moglie abbiamo scoperto che nostro figlio soffre di

diabete di tipo 1. I pri-mi momenti non sono stati facili soprattutto per lei, ma io ho sem-pre avuto la convinzio-ne che questa malattia potesse migliorare - racconta Simone - la vita dei sofferenti di diabete non è facile, fi-guriamoci quando si è bambini e le difficoltà maggiori da superare sono di tipo alimen-tare, un bambino diabetico deve mangiare solo alcune cose ed altre no, deve fare insuli-na più volte al giorno e deve tenere regole di vita abbastanza ferree. Questa esperienza di vita mi ha portato a fondare ad aprile scorso l’associazione “Gli Amici di Manu” che prende il nome proprio dal nome di mio figlio”.

L’associazione è molto attiva sul fronte delle iniziative, a giugno ha organizzato a San Severino Marche un amichevole con amici e vecchie glorie del calcio. Ora Si-mone si rimette in gioco e vuole tornare nel calcio da protagonista ma con l’obiet-tivo di sostenere ancora di più la sua asso-ciazione e il futuro di tanti bambini. “Ho 38 anni, ancora dico la mia. La particola-rità del mio gesto è che l’eventuale rimborso spese sarebbe costituito da un versamento nel conto corrente dell’associazione. Per capirci, giocherei o allenerei per “Gli Amici

di Manu” allo scopo di finanziare e so-stenere la prossima iniziativa. E’ ovvio che, non intascando nulla di questi soldi, non faccio distin-zione di categoria, distanza, blasone ma per dirlo in modo cinico...vado a chi mi offre di più”. L’anno prossimo, sempre a scopo divulgativo

e nell’intento di sensibilizzare le persone al problema del diabete infantile, Simone Damiani effettuerà in bicicletta il giro dei 57 comuni della provincia di Macerata. “Non sono un ciclista professionista ma voglio dare il massimo di me stesso - sotto-linea - lo scopo è quello di toccare in un per-corso articolato in varie tappe, da compiere in una decina di giorni, tutti i comuni della provincia per propagandare il mio messag-gio”.

INFO. Per saperne di più sull’associazio-ne si può consultare il sitowww.amicidimanu.it (E-MAIL: [email protected]) o con-tattare Simone Damiani al numero 393.9481377.

“Torno in campo per Gli Amici di Manu”Calcio e un tour in bicicletta per sensibilizzare e informare sul diabete infantile

Simone Damiani: “Il rimborso spese? Sarà devoluto all’associazione”

L’associazionea giugno ha organizzato

un’amichevole con amici e vecchie glorie

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25n. 15

MaCerata

“Puntiamosugli uominie non sui nomi”Parlare di sorpresa è sbagliato. Più

consono definirla piacevole con-ferma. Parliamo dello stratosferico

Apiro, ai vertici del campionato di Prima categoria girone B. “La nostra è una squa-dra che sa esaltarsi nelle battaglie – con-ferma il presidente Vittorio Tobaldi (foto) – dove viene fuori il cuore e la com-pattezza di una squadra che sa vincere con il gruppo”. E’ questa la parola chiave in casa Apiro: il gruppo. “E’ stata sempre la nostra caratteristica, i ragazzi non molla-no mai e sanno far quadrato nei momenti

difficili. Non puntiamo sui nomi ma sugli uomini, a partire dal tecnico Giorgio Lati-ni che riesce a far rendere al meglio questi ragazzi. Il riconoscimento più bello è che spesso i giocatori che vanno via da qui, tor-nano con piacere a giocare da noi come av-venuto quest’anni con l’attaccante Medici che abbiamo riaccolto con grande piacere. Non facciamo mai il passo più lungo della gamba ma inseriamo di volta in volta quei giocatori che possono dare quel qualcosa in più ad una squadra coesa e compatta”. Dopo l’ottimo campionato scorso anche in questa stagione dunque i biancazzurri si confermano protagonisti: “Dello scorso anno – conclude il presidente – è rimasta l’amarezza perché alcuni infortuni nel fi-nale di campionato hanno compromesso un successo che era alla nostra portata, poi nei play-off abbiamo fatto bene, anche se in quella partita con la Vadese qualcosa non è girato al meglio anche dal punto di vista arbitrale. Nessun rammarico ma solo un ringraziamento ai ragazzi che stanno facendo bene, confermando le loro poten-zialità”. Una difesa bunker (la migliore del girone) e la vittoria esterna nello scontro diretto di San Marcello sono al ciliegina sulla torta in un girone di an-data chiuso al comando del girone con la ferma intenzione di non mollare di un centimetro la presa, rimanendo con i piedi ben saldi a terra ma con la voglia di sognare quel traguardo solo accarezzato lo scorso anno.

Che piacevole conferma l’Apiro di patron Tobaldi…

Helvia Recina avanti tutta con BellesiL’Helvia Recina non vuole lasciare nulla di intentato per recitare un ruolo da protagonista nel girone E di Seconda categoria. Nel mercato di riparazione il presidente Micozzi si è assicurato le pre-stazioni dell’ex attaccante della Lorese, Andrea Bellesi (nella foto): con que-sto arrivo si candida ancora di più come la numero uno per la vittoria finale giro-ne, Villa Musone e Casette Verdini per-mettendo. “Il progetto che mi ha presen-tato l’Helvia Recina mi ha convinto da su-

bito ed arrivo in questa nuova realtà con molti stimoli – ammette il bomber – ho tanta voglia di far bene e voglio dare una mano a questo gruppo che era già costrui-to per vincere a fare il salto di categoria. Il mio ingresso all’Helvia Recina avviene in punta di piedi, convinto che possiamo vin-cere il campionato”. Possibilità di giocare indifferentemente da prima o seconda punta, per un attaccante che, a queste categorie, può rivelarsi come un auten-tico valore aggiunto.

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26 n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PROMOZIONE gironE B

CHIESANUOVAASD CHIESANUOVA CALCIO 1967

Via IV Novembre 62010 Chiesanuova di Treia (MC)Tel. 0733.217005 - Fax 0733/217005

www.asdchiesanuovacalcio.itFondazione ................................................................................. 1967Presidente ........................................................................ Tullio Rango Vice presidente ......................................................... Giovanni Antonelli Vice presidente ...............................................................Giovanni Testa Allenatore ............................................................... Francesco Moriconi Segretario .............................................................. Giampaolo Pietrella Dirett. Generale ....................................................... Luciano Bonvecchi Dirett. Sportivo .............................................................. Silvano Sacchi Massaggiatore ................................................................ Andrea Cocchi Medico ........................................................................... Gianni Genga Team Manager .............................................................. Martino Marini Addetto Stampa ...............................................................Alessio Spurio

Martino MariniTeam Manager

Giampaolo PietrellaSegretario

Francesco MoriconiAllenatore

Giovanni TestaVice presidente

Giovanni AntonelliVice presidente

Tullio RangoPresidente

Luciano BonvecchiDirett. Generale

Andrea CocchiMassaggiatore

Riccardo PascucciPortiere 14-12-1989

Mirco MaccariPortiere 22-04-1987

Giacomo CardarelliDifensore 02-05-1992

Marco LancioniDifensore 23-04-1988

Giorgio MaccaroniDifensore 08-03-1977

Federico MercuriDifensore 06-09-1992

Andrea PalmucciDifensore 19-01-1984

Paolo PatacchiniDifensore 03-09-1984

Marco De SantisCentrocampista 02-04-1991

Andrea MassimiCentrocampista 11-04-1982

Matteo PiangerelliCentrocampista 08-06-1988

Andrea RuggeriCentrocampista 04-11-1977

Paolo SampaolesiCentrocampista 18-02-1981

Gianrico BonvecchiCentrocampista 07-10-1988

Roberto PratoAttaccante 31-08-1983

Luca SacchiAttaccante 26-09-1981

Edoardo PiermatteiAttaccante 31-01-1992

Morad ZemraniAttaccante 09-10-1991

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27n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE B

CUPRAMONTANAASD CUPRAMONTANA

Via Roma 8 60034 Cupramontana (AN)Tel. 0731789371

www.asdcupramontana.itFondazione ................................................................................. 1952Presidente ................................................................. Terzo Capogrossi Vice presidente .......................................................... Valentino Giuliani Allenatore .................................................................... Luca Scortichini Segretario ................................................................... Fabio Venanzoni Dirett. Sportivo ............................................................... Claudio Latini Dirigente ........................................................................Marco Borocci Massaggiatore ................................................................Marco Vescovo Prep. Portieri ............................................................... Roberto Petrelli

Terzo CapogrossiPresidente

Luca ScortichiniAllenatore 25-06-1977

Claudio LatiniDirett. Sportivo

Marco BorocciDirigente

Marco VescovoMassaggiatore

Roberto PetrelliPrep. Portieri

Mirko CecchiniPortiere 02-06-1980

Matteo RaponiPortiere 18-07-1978

Stefano FarinelliDifensore 22-01-1990

Edoardo RossiDifensore 18-11-1992

Mattia RocchettiDifensore 17-03-1986

Francesco FedericiDifensore 08-11-1989

Andrea ZenobiDifensore 26-04-1975

Andrea BartoloniDifensore 19-03-1980

Juri RossiDifensore 06-11-1971

Daniele MazzariniCentrocampista 15-03-1984

Alessio GiampaolettiCentrocampista 26-04-1986

Andrea FabriziCentrocampista 19-06-1988

Nicola MoriconiCentrocampista 04-10-1990

Burim AbduliCentrocampista 05-12-1983

Daniele MengarelliCentrocampista 11-12-1983

Diego PaolucciCentrocampista 22-05-1974

Davide RocchettiAttaccante 23-07-1989

Diego BonciAttaccante 17-03-1983

Nicola BarchiesiAttaccante 24-03-1984

Samuele CimarelliAttaccante 20-07-1982

Page 28: Marche In Gol - n° 15

28 n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE D

CHIARAVALLESSD CHIARAVALLE

Via Della Repubblica,56 60033 Chiaravalle (AN)Tel. 334/5796119

www.sscchiaravalle.comFondazione ................................................................................. 2003Colori sociali ...................................................................... Grigio neroPresidente ................................................................. Giovanni Baiocco Vice presidente ..............................................................Cesare Pieralisi Allenatore ...............................................................Giovanni Girolimini Segretario ........................................................................ Lorenzo Favi Dirigente .................................................................. Graziano Barboni Dirigente ................................................................... Maurizio Bolletta Dirigente ...................................................................... Andrea Fratoni

Giovanni BaioccoPresidente

Cesare PieralisiVice presidente

Giovanni GiroliminiAllenatore

Graziano BarboniDirigente

Andrea FratoniDirigente

Maurizio BollettaDirigente

Andrea CeccarelliPortiere 29-08-1984

Pietro TorbidoniPortiere 03-11-1977

Michael PergoliniPortiere 21-07-1984

Raffaele GaldelliDifensore 16-12-1980

Simone GrilliDifensore 17-06-1981

Lorenzo PergoliniDifensore 07-12-1987

Filippo CeccarelliDifensore 24-04-1991

Federico SbarbatiDifensore 30-01-1990

Cristian PasqualiniDifensore 26-01-1983

Jonatan BaioccoDifensore 16-03-1984

Lorenzo RinaldiDifensore 27-05-1978

Alessandro PierdiccaDifensore 09-01-1980

Giovanni LaloniCentrocampista 07-01-1990

David OlivettiCentrocampista 20-09-1977

Andrea MencarelliCentrocampista 24-09-1989

Lorenzo DolciCentrocampista 29-02-1984

Rocco CicilianiCentrocampista 31-10-1977

Mario PieralisiCentrocampista 24-04-1988

Michele PanniCentrocampista 01-12-1989

Giacomo GuidiCentrocampista 18-04-1983

Samuele BartoloniAttaccante 12-02-1983

Fabio BarlettaAttaccante 21-10-1988

Michele CasciAttaccante 25-09-1980

Michele PrioriAttaccante 05-11-1978

Giacomo TittarelliAttaccante 17-11-1980

Devis BarboniAttaccante 20-02-1982

Page 29: Marche In Gol - n° 15

29n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE D

LABOR 1950ASD LABOR 1950

Via Ravagli c/o impianti sportivi 60030 Santa Maria Nuova (AN)Tel. 0731/246319

Fondazione ................................................................................. 2009Colori sociali ....................................................................Arancio-NeroPresidente ........................................................................ Paolo Sbaffi Vice presidente ............................................................... Stefano Cecati Allenatore .......................................................................Loris Gasparri Segretario ................................................................ Raffaele Trovarelli Dirett. Sportivo ...........................................................Maurizio Olivieri Dirigente .................................................................... Andrea Albanesi Dirigenti ..................................................................... Luca Gagliardini Dirigente .................................................................... Simone Pesaresi Dirigente .................................................................... Aldo Ramazzotti Massaggiatore ......................................................... Filiberto Pigliapoco Prep. Portieri ...............................................................Gabriele Negozi

Paolo Sbaffi Presidente

Loris GasparriAllenatore

Raffaele TrovarelliSegretario

Andrea AlbanesiDirigente

Luca GagliardiniDirigente

Simone PesaresiDirigente

Gabriele NegoziPrep. Portieri

Loris SaltamartiniPortiere 03-08-1975

Marco BelelliPortiere 26-06-1974

Luca PorcarelliPortiere 16-03-1982

Oscar CoppariDifensore 26-01-1988

Matteo CotogniDifensore 11-09-1991

Andrea BrignoccoloDifensore 30-01-1984

Cristian BrunoriDifensore 03-06-1978

Gianmarco Sbaffi Difensore 16-12-1990

Luca TarabelliDifensore 04-05-1991

Matteo BarbaresiDifensore 03-11-1977

David GiampaolettiDifensore 17-01-1988

Alessandro PaciarottiDifensore 22-02-1977

Mirco Di ChielloDifensore 08-07-1974

Lorenzo PaolettiCentrocampista 29-11-1981

Andrea AmarilliCentrocampista 11-06-1986

Matteo CensoriCentrocampista 29-11-1983

Giacomo RuzzoCentrocampista 29-06-1985

Matteo GasparriniCentrocampista 26-05-1989

Riccardo GiulianiCentrocampista 15-05-1991

Lorenzo GiulianiCentrocampista 25-03-1988

Silvano MecarelliAttaccante 11-11-1976

Andrea TarabelliAttaccante 24-06-1988

Michele CecatiAttaccante 03-05-1990

Fabrizio TrombettoniAttaccante 21-01-1980

Diego ScortichiniAttaccante 11-06-1990

Page 30: Marche In Gol - n° 15

30 n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE H

MARINERSS MARINER

Via Colleoni,84 63039 San Benedetto del Tronto (AP)Tel. 0735/759965 - Fax 0735/759935 - [email protected]

Fondazione ................................................................................. 1993Colori sociali ................................................................. Bianco AzzurroPresidente ............................................................ Francesco Sciocchetti Allenatore .................................................................. Augusto Feliziani Vice-allenatore ....................................................... Vincenzo Sciocchetti Segretario ................................................................. Giuseppe Laversa Dirigente ............................................................................ Luca Lucidi Dirigente ...................................................................... Giuliano Piunti Magazziniere ................................................................ Franco Pignotti Prep. Portieri ............................................................. Lanfranco Palma

Augusto FelizianiAllenatore

Vincenzo SciocchettiVice-allenatore

Giuliano PiuntiDirigente

Luca LucidiDirigente

Franco PignottiMagazziniere

Lanfranco PalmaPrep. Portieri

Alessandro ChiodiPortiere 22-06-1985

Luca DesideriPortiere 20-09-1983

Aleksander MilojevicPortiere 08-03-1967

Marco Saverio VicariDifensore 01-10-1983

Enrico DamianiDifensore 15-08-1976

Mario AmatoDifensore 31-05-1990

Stefano MozzoniDifensore 18-05-1976

Fabio FerrettiDifensore 26-04-1973

Domenico FiccadentiCentrocampista 11-02-1976

Marco SpaccasassiCentrocampista 31-07-1980

Massimiliano CarminucciCentrocampista 06-10-1974

Siro GiorginiCentrocampista 10-08-1979

Antonio AbbateAttaccante 29-03-1976

Enrico Maria RossiniAttaccante 14-09-1990

Mirko PerozziAttaccante 11-03-1979

Alessandro BernardiniAttaccante 13-04-1991

Franscesco SciocchettiPresidente

Giuseppe LaversaSegretario

Page 31: Marche In Gol - n° 15

31n. 15

“Nello sport si vince soltanto facendo sacrifici. Preparandosi seriamente per arrivare alla partita concentrati e decisi ad ottenere la vittoria”

Ricordando Costantino

DAJE EH! DAJEEEEEE!

MondoPicchio

L’Editoriale

Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio

di Daniele Perticari

di Daniele Felicetti

La stagione del nostro amato picchio, mentre dal palazzo arriva-no penalizzazioni e squalifiche, sembra essere svoltata. la scelta di fa”v”rizio castori, piceno nella terra dei piceni, ha rivitalizza-to una squadra che e’ solamente all’inizio della lunga scalata. per questo, nonostante i primi buoni risultati, e’ bene ripetere al popolo bianconero che i sorrisi, il clima disteso, l’appagamento, devono essere riposti nel ripostiglio. per questo, nel numero natalizio, per voi:- interviste con mister castori e con il “nemico” zampagna;- l’approfondimento: facciamo chiarezza sulle penalizzazioni passate e future;- da questo mese anche la penna storica del messaggero bruno ferretti e’ dei nostri! suo il pezzo sui bianconeri sfortunati;- la penna infuocata di marco d’emidio e i racconti diabolici di zio ale monticciolo;AH, DIMENTICAVAMO... BUONE FESTE (coi calzetti rossi)!

Faisca=Cudini(in tutto e per tutto)Preside’ ma se non rispetti le scadenze...

con chi te la vuoi prendere?

Io, da uno che ha la classe di Sommese,

mi aspetto di più. Molto di più...

N.3 - NOV-DIC 2010

MondoPicchio4 IL PALLONE RACCONTA...21 – Giornata di riposo. 22 – Tac per Di Donato: nessun problema al ginocchio. 23 – La società fa chiarezza: stipendi al 15/11 pagati, contributi no. Altro punto di penalità in vista. 24 – Il Casms vieta la trasferta ai padovani. 25 – Cena in ricordo di Luigi Sergiacomi, partecipano anche Castori e il suo staff. 26 – Comunicato stampa societario: “Ora basta. Basta leggere di una società in difficoltà.”

frosinone-ascoli 1-1Prosegue la striscia positiva di Castori. Su un campo in condizioni pessime, l’Ascoli imposta una gara di contenimento e reagisce rabbiosamente allo svantaggio, recuperando dopo soli 3 minuti con un guizzo di Lupoli a coronare una travolgente azione di Cristiano. LA CHIAVE – La grinta trasmessa dal mister. LA CHICCA – Lo slalom di Cristiano in occasione dell’1-1. TOP&FLOP – Cristiano&Gazzola. LA FRASE – “Risultato equo, gara attenta” (F. Castori).

27.11.10

5 – Valentini ci ripensa: “Mi sono reso conto che non ci sono i presupposti per tornare a lavorare con l’Ascoli”.

siena-ascoli 3-0E’ l’ex Ciccio Brienza a firmare la prima sconfitta dell’era-Castori. Al termine di un primo tempo ordinato specie nella fase difensiva il rigore di Calaiò (generoso) per trattenuta di Faisca sullo stesso ex Pescara spiana la strada ai toscani. Ciccio chiude il match con una doppietta. Espulso Cristiano. LA CHIAVE - Il rigore prima del riposo. LA CHICCA - Nessuna. TOP&FLOP: Moretti&Coser. LA FRASE: “Non sono il tipo che si piange addosso. Una sconfitta a Siena ci sta. Ora dobbiamo riprendere la marcia” (F.Castori).

Speranza e rassegnazione si alternano settimana dopo settimana, ma d’altronde, lo sapevamo.

Che questa sarebbe stata una stagione tremenda era scritto nei suoi presupposti estivi ed anzi, considerati gli stessi, c’è quasi da essere contenti del fatto che ci si trova ancora nel gruppone a giocarsi la salvezza. Dici salvezza e leggi sopravvi-venza perché è evidente che dalla perma-nenza in B dipende il futuro dell’Ascoli nel calcio professionistico.

Il rebus è di difficile soluzione: l’Ascoli deve salvarsi sul campo perché, in caso contrario, non solo la società non avrebbe la forza di sopravvivere alla retrocessio-ne ma, nel contempo, difficilmente nuovi imprenditori vorrebbero tuffarsi in un’avventura carica di debiti ed incognite.

Questo significa che, tra penalizzazioni reali e problemi economici concreti, bisogna adottare una strategia che possa accrescere le possibilità di salvarsi. Tradotto vuol dire che il mercato di gennaio diventa un passaggio decisivo nel quale bisognerà cercare di rinforzare la squadra.

Che poi questo miglioramento della rosa debba per forza di cose contemplare le cessioni di Giorgi e Guarna, tanto per fare i due nomi più caldi, è un conto; che la nuova rosa debba essere sfoltita degli elementi dall’ingaggio più alto ne è un altro; che l’attacco, la difesa e le corsie esterne vadano riviste e corrette senza dover spendere ne è un altro ancora.

Poi vanno bene Castori e la sua capacità motivazionale, la dignità dei calciatori, la voglia e l’attaccamento dei tifosi.

La realtà è che tutti i cuori bianconeri sono appesi ad un filo, tenuto tra le dita del presidente Benigni da un lato, stretto tra quelle di Massimo Ubaldi dall’altro.

Io Gioco Liberodi Marco D’Emidio

A.GHIDINI2004-05

Quando il mancino stava conquistando il posto in squadra fu messo fuori causa da una gomitata vigliacca di Cristante in Piacenza-Ascoli. Frattura dello zigomo con lunga, forzata assenza.

A.TRIFUNOVIC1983-87

L.MENICHINI1982-85

G.MANCINI1975-81

V

IV

III

II

LA TOP 5di Bruno Ferretti

C.MAZZONE1974-83

I

28 - Sembra fatto il ritorno di Valentini come ds. 29 – Ciofani: “Siamo ancora tutti lì” . 30 – Castori: “Il mercato? Non sono uno che piange”. 2 DIC – Sentenza choc, la Corte di Giustizia Federale boccia il ricorso dell’Ascoli: è -4!

ascoli-padova 1-0

Zero punti in due partite: cominciò così l’avventura numero uno dell’Ascoli nel calcio che conta. La squadra di Carlo Mazzone, infatti, neopromossa in B, iniziò la stagione 1972-73 con due battute d’arresto contro Varese (0-1) e Catanzaro (3-1). Di chi fu la prima rete della storia cadetta bianconera? Facile, della “Faina” Campanini!

Sofferto ma importantissimo successo, primo casalingo della gestione Castori. Prestazione tutto cuore con gol di testa di Cristiano. Due legni per gli ospiti, grande Guarna nel finale. LA CHIAVE – Tanta corsa e abnegazione per concedere poco agli avversari. LA CHICCA – La fenomenale deviazione di Guarna sul colpo di testa di Filippini. TOP&FLOP – Faisca&Giallombardo. LA FRASE – “Senza penalizza-zione saremmo a metà classifica, ora dobbiamo restare attaccati alle altre” (M. Ubaldi).

04.12.10

”Asa” vinse lo scudetto col Partizan Belgrado. Fu bianconero dal 1983 al 1987 ma perse un anno per la frattura della gamba destra. Il grave infortu-nio in una partita di allenamento dopo uno scontro col compagno Bogoni.

Durante Ascoli-Verona si immolò per fermare Marangon lanciato a rete. Terribile impatto e crak: frattura della gamba. Tutti i tifosi si alzarono in piedi per applaudire l’uscita di Leonardo gravemente ferito.

Da Castelraimondo per prendere parte, in vesti di stopper, alla cavalcata dell’Ascoli dei Record. Al Sant’Elia di Cagliari un’entrata killer di Casagran-de lo mise fuori uso. Frattura della gamba e lungo stop,. Era seguito da diversi grossi club.

Campionato di serie C 1968-69. Derby Del Duca Ascoli-Samb al Del Duca. Carlo Mazzone, difenso-re e capitano dei bianconeri, intervenne sul rossoblù Urban lanciato in velocità e nello scontro di gioco rimediò la frattura della gamba. Uscì in barella ma stoicamente provò a rientrare in campo nonostante l’arto spezzato in due. Uscendo incoraggiò i compagni a vincere il derby. Iniziò così la lunga ed incredibile avventura dell’allenatore che, ad oggi, può conservare il titolo di “più amato” dai tifosi bianconeri.

Gli SFORTUNATI(e fratturati)

Gigi Giorgi T.V.B.

Gustinetti NONNO PERFETTOCastori allenatore PICENO,

dai un carattere PICENOad una squadra con POCHI PICENI!

Tenemece GG!

Facciamo Pace con...

Solo Denis Godeas ha segnato più di lui all’Ascoli in carriera ma ora non potrà incrementare più il suo score perché ha deciso di dire basta col calcio a campionato in corso. Negli ultimi dieci anni è stato forse il giocato-re più temuto e più odiato dalla curva ascola-na, non solo per motivi calcistici.

Ovviamente stiamo parlando di Riccardo Zampagna che in carriera ha messo a segno all’Ascoli ben 8 reti. Quando lo chiamiamo e gli spieghiamo il nome e la motivazione della rubrica risponde subito: «Mi piace una cosa del genere, non l’ho mai fatta. Solo voi ascolani potevate inventarvi un roba del genere».

Per quali motivi secondo te a volte un giocatore viene insultato e fischiato da uno stadio intero? "In primis perché quel calcia-tore è temuto dalla tifoseria avversaria, in quanto è forte si ha paura che faccia gol. Poi talvolta subentrano altri motivi come ad esempio la politica, però di questo preferirei non parlare. Negli ultimi anni ho sempre cercato di evitare questo discorso anche perché poi si rischia di diventare patetici".

A Treviso con la Ternana, nonostante tra le due tifoserie ci sia molta rivalità... "Quando uscii a un quarto d’ora dalla fine, la tribuna e la curva veneta mi applaudirono per la partita che avevo fatto. Mi aspettavo tanti fischi ed invece… È stata una cosa che ho apprezzato tantissimo, non me l’aspettavo".

Qual è il gol segnato all’Ascoli che ricordi con più gioia? "Il colpo di testa a Pagliuca in Serie A nella stagione 2006-07 (20 gennaio 2007, Ascoli-Atalanta 1-3 ndr). Una partita difficile e tesa, era l’anticipo del sabato

pomeriggio. Ho dato la palla all’esterno (Adriano ndr), poi sono andato sul primo palo a colpire. Segnai un gol da centravanti vero".

C’è qualche aneddoto divertente riguardo le partite giocate contro i bianconeri che hai bene impresso in mente? "Beh, certamente un Ascoli-Ternana in Serie B. Data la vicinanza con Terni, i miei genitori e mia moglie vollero venire a vedere la partita al Del Duca. Io glielo sconsigliai dicendo loro che mi avreb-bero coperto di insulti. Il caso volle che qualcuno sbagliò a preparare gli accrediti, invece che per la tribuna erano per i distinti, insieme agli ascolani. Mia madre si ritrovò accanto a gente che offendeva proprio lei...".

Come mai hai deciso di chiudere con il calcio? "Lasciamo stare, quello di Seconda Divisione (ex Serie C2) non è più calcio. Io la C2 l’aveva fatta nel 97, adesso è completamen-te diversa. Non si gioca a calcio, non si riesce a fare due-tre passaggi di seguito. Si picchia solamente, penso che i difensori avversari si preparassero un mese prima di giocare contro di me, era una specie di “caccia all’uomo”".

Qualche giorno dopo il tuo addio, si era parlato sulla stampa locale di una chiamata da parte della Sambenedettese… "A me non ha chiamato nessuno e comunque a chiunque mi contatta dico di no. Ho preso una decisione e rimane quella. Comunque mi sarebbe piaciu-to giocare a San Benedetto, dove tra l’altro ho diversi amici, ma in passato".

Se avessi accettato, saresti diventato in assoluto, il più odiato dagli ascolani… "Uno spettacolo…".

Di Simone MOZZONI

QUA LA MANO, ASCULA’!

6 – Altro punto di penalità: la Disciplinare sanziona il mancato pagamento dei contributi del 2° trimestre. 7 – Castori: “Altra penalizzazione? Lottare è il nostro pane quotidiano” . 8 – L’ex Massimo Silva torna in panchina: allenerà il Casarano in D. In bocca al lupo al grande mister! 9 – Castori: “Tante squadre in difficoltà ma i punti li tolgono solo a noi”. Alessandro Monticciolo saluta mister e giocatori recandosi un intero pomerig-gio al “C.di Ascoli”. 10 – Guarna ko, esordio per Coser. Out Giorgi squalificato.

11.12.10 E' un libro in cui il nostro Stefano Carlini, pesarese, racconta gli ultimi anni di Ascoli Calcio visti e vissuti da pendolare del tifo. Disponibile presso la libreria LA NUOVA EDITRICE, sia in piazza del Popolo che all'Oasi.

finchÈ morte non ci separi

Costo 7 euro. Per info e spedizioni scrivere all'indirizzo [email protected]

MONDOPICCHIO TEAM1 - DANIELE FELICETTI5 - DANIELE PERTICARI7 - STEFANO CARLINI3 - SIMONE MOZZONI17 - ALESSANDRO MONTICCIOLO8 - SANDRO (PHOTO) PEROZZI10 - MARCO D’EMIDIO9 - ANTONIO BACHETTI11 - FRANCESCO REGNICOLI4 - SIMONE DALLE CRODE6 - BRUNO FERRETTIALL. G.GIANDOMENICO

Cuore e menteIl Sinistro

The DoctorLa Voce della Vallata

Zio DiabolicoL’Indispensabile

Battitore LiberoTifoso DOC

Idem come sopraArchivio Storico

Penna Doc [email protected]

Gazzola=Comotto (ma spende di più dal barbiere)

Gianicola, noi in Serie A ci torneremoTu la vedrai in televisione

(a pagamento)

Anche Bruno Ferretti è dei nostri! Che onore!

No alle facce distese!

Page 32: Marche In Gol - n° 15

32 n. 15

Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio

N.2 - Ott. 2010

MondoPicchio2 IL PALLONE RACCONTA...17 – La sostituzione di Micolucci è stata dovuta ad uno stiramento: almeno 3 settimane di stop. 18 – Ripresa degli allenamenti: l’infermeria è affollata. 19 – Gazzola si allena insieme ai

atalanta-ascoli 2-1E’ un Ascoli fortemente rimaneggiato quello che si inchina sul campo dell’Atalanta. Sono sette gli assenti dal primo minuto. Decide una doppietta di Doni nel primo tempo, la rete di Ciofani nella ripresa serve solo a mitigare la sconfitta.LA CHIAVE – Troppa leggerezza nel reparto arretrato. LA CHICCA – La prestazione incoraggiante di alcuni giovani. TOP&FLOP – Djuric&Giallombardo. LA FRASE – “Poco da rimproverare ai ragazzi” (E. Gustinetti)

16.10.10

Almanacco Ott-Nov-Dic 2010

7 - Sommese, uscito malconcio, è in dubbio per il turno infrasettimanale. 8 - Sommese e Bonvissuto non recuperano, non saranno della partita al Braglia di Modena contro il Sassuolo che, invece, non disporrà del sempre amato ex Sasà Bruno, infortunato.

ascoli-novara 1-1Non si vedono i 21 punti di differenza tra la capolista e l’Ascoli. Anzi, il Novara dell’ex Tesser passa in vantaggio solo grazie ad un generoso rigore concesso da Tommasi. Pronta reazione con un penalty conquistato un minuto più tardi e trasformato da Lupoli. Prova generosa, l’auspicata scossa c’è stata. LA CHIAVE – La squadra compatta per stoppare sul nascere le temute ripartenze avversarie. LA CHICCA – La staffilata da fuori di Moretti deviata a fatica da Ujkani. TOP&FLOP – Moretti&Sommese. LA FRASE – “Abbiamo ritrovato la squadra” (R. Benigni)

24 – Contrattura per Marino. 25 – Al Città di Ascoli capeggia lo striscione “Basta piagnistei” rivolto dagli ultras ai giocatori. 26 – Romeo: “Presto arriveranno i gol” 27 – Vicenza-Ascoli 1-0 Prestazione impalpabile che elimina l’Ascoli dalla Tim Cup. Decide un gol del giovane Rossi a metà ripresa. Batosta di coppa anche per la Primavera, sconfitta in casa per 0-4 dal Pescara. 28 – Ascoli di fronte alla Disciplinare: verdetto rinviato alla settimana successiva. 29 – Di Donato: “La scossa

torino-ascoli 2-1Paradossalmente sarebbe la partita ideale per il rilancio, in casa di un Toro contestato dai suoi tifosi e che spiana la strada al Picchio con uno svarione di Ogbonna dopo 2’ per il vantaggio di Moretti. Ma i bianconeri si sciolgono completamente dopo il pari, arrivato quasi per caso. Secondo tempo di marca granata. LA CHIAVE – Grinta pressoché nulla. LA CHICCA - Nessuna. TOP&FLOP – Ciofani&Guarna. LA FRASE – “Sono a disposizione della società” (E. Gustinetti)

01.11.10

dobbiamo darla noi” 30 – L’infermeria si svuota gradualmente. La Primavera si riscatta battendo 3-2 proprio il Pescara. 31 – Recuperati Micolucci e Romeo, esclusi Lupoli e Mendicino per scelta tecnica.

C’è un altro derby con l’Ancona nella storia bianconera che va ricordato per l’importanza del risultato. Il Picchio, nella stagione ‘93/’94, sconfisse i dorici 1-0 a tre giornate dalla fine con un gran gol di Zanoncelli, bloccando la rincorsa alla “serie A” dei Guerini Boys, che termineranno la stagione sotto ai bianconeri.

10 - Seduta defaticante, Giorgi a riposo. 11 - Presentato il ricorso per la penalizzazione dall'avvocato Proietti. 12 - Cristiano: "Manteniamo la stessa rabbia" 13 - Faisca e Sommese recuperati. 14 - Castori: “Pronti alla lotta”.

pescara-ascoli 1-2Esaltante vittoria dell'Ascoli targato Castori, alla seconda vittoria consecutiva in trasferta. Seguiti da quasi 400 tifosi, i bianconeri ribaltano il risultato con un micidiale uno-due a metà ripreso. Decisivi i cambi di Castori nella ripresa. L'Ascoli non è più ultimo. LA CHIAVE - L'inserimento di Djuric sullo 0-1. LA CHICCA - L'azione del gol di Cristiano, inserimento perfetto su sponda di Djuric. TOP&FLOP - Djuric&nessuno LA FRASE - "I ragazzi hanno capito di potersela giocare con tutti" (M. Ubaldi)

15.11.10

L’Intervista

Quello di Fabrizio Castori è quasi un sogno realizzato: guidare una squadra che ha sempre visto “da tifoso”. Per questo ha, giustamente, i piedi zavorrati in terra...

MATTO DA... IMITARELui i conti li fa in presenza dell'oste. Noi pure. Ecco perché, almeno fino a prova contraria, vedere Fabrizio Castori sulla panchina dell'Ascoli non può che rassicu-rarci. "Ho allenato in tutte le categorie fino alla serie B, partendo dalla Terza", mi disse il giorno di sette anni fa in cui lo conobbi, "e il salto me lo sono sempre conquistato andando ad ottenere la promozione sul campo".

Detta in parole povere: nelle Marche o nasci Roberto Mancini, o nasci Fabrizio Castori. "Salutami quello, quell'altro, quell'altro ancora". Una lista di dieci-dodici persone, solo perché sono di Porto San Giorgio e proprio a Porto San Giorgio "Favrì" conosceva diversi suoi ex giocato-ri. Oggi, che siede sulla panchina della mia (e sua...) squadra del cuore, ho incontrato un personaggio simile, non identico, che a tratti ha giocato "a fare l'allenatore", a tratti ha voluto fare "il matto". Eh, già. Il matto.

"Perché è così - ci ha sorriso quando lo abbiamo incontrato al Città di Ascoli, mentre stringeva le mani a chiunque arrivasse al campo di allenamento - sapete chi avrebbe preso le redini di una squadra con le difficoltà note e la posizione di classifica che avevamo? Un matto". Forse vero o forse no, perché mentre fonti societarie parlano chiaro

("Gli stipendi di quest'anno, i giocatori, li stanno ricevendo. I problemi sono riferiti al passato e ai contributi") è pur vero che stiamo parlando dell'Ascoli Calcio 1898.

Personalmente ritengo che uno che vive da anni nel mondo del calcio, a meno che non sia un emerito imbecille nel gestire i propri introiti, non debba chiedersi "se ci sono le condizioni per lavorare nell’Ascoli Calcio". Ed è per questo, sono sicuro, che Fabrizio Castori ha accettato di sedersi sulla nostra panchina, iniziando il "processo di Castorizzazione" di un ambiente che ha bisogno di gente così, un po' alla Rozzi, un po' alla Mazzone, un po' incazzosa, un po' schietta e genuina.

"Che te devo dì - incalza il trainer dell'alto maceratese quando gli chiedo di vestire i panni da tifoso per spiegarmi cosa vuol dire 'sto concetto di "condizioni per..." - io posso parlare per me. Chiedilo a chi non è venuto o non è rimasto perché non c'erano le condizioni. Avranno avuto un'offerta migliore...".

Soldi, insomma. Quelli che in un primo momento hanno diviso "Favrì" dal suo amato Picchio ("In passato per due volte sono stato contattato dall'Ascoli ai tempi di Di Santo, ma avevo un contratto in essere col Cesena di quattro anni e non potevo liberarmi") e che invece oggi

possono essere messi in secondo piano rispetto ad un obiettivo ben più importan-te: la gloria.

"Però non parlarmi di progetti a lungo termine, di quanto tempo mi vedo qua, di cosa mi piacerebbe fare. Io faccio l'alle-natore e ho imparato una cosa: l'obiettivo è solo la partita successiva. Perché posso riempirmi la bocca di qualsiasi proposito, ma poi c'è da fare risultato".

Ripeto: da tifoso mi piace l'idea di un allenatore così, che va a cena coi tifosi ricordando uno degli aficionados come Luigi Sergiacomi, che si arrabbia in sala stampa con un collega per una (parere personale) sfortunata allusione sul "Fattore C" contro il Padova, che in Italia vedono come un marchigiano verace. Insomma, mi piace poter pensare che Fabrizio Castori, come Massimo Ubaldi, come Gigi Giorgi, sia "il Piceno giusto, al posto giusto, al momento giusto".

Per questo rimango un po' deluso dall'allenatore-tifoso che si riferisce allo stadio Olimpico di Torino "a vedere la Juventus o il Toro ci vanno quattro gatti, è un momento così per tutto il mondo del calcio..." quando gli chiedo cosa sia veramente ed intimamente cambiato tra la Ascoli che ha conosciuto da piccolo (quando lo intervistavo ai tempi del Cesena, iniziava

il colloquio sciorinando a memoria l'11 del Picchio dei Record) e quella di oggi aggiun-gendomi un "ma ci sono tutti i presuppo-sti per riallacciare il rapporto con la tifoseria".

Sono sincero, anzi sicuramente devo fare mea culpa per non essere riuscito ad estirpargli un'affermazione più pepata. In realtà, fermandomi a rifletterci un po' su, io, noi, voi, non abbiamo mica bisogno di un articolo con un numero X di curiosità, frasi al vetriolo o battute su cui discute-re. Abbiamo semplicemente bisogno di leggere il nome della nostra squadra del cuore dal sest'ultimo posto in su nella classifica del campionato nazionale di B alla quarantaduesima giornata.

Perché, questo sì, per arrivare fin lassù, a Benigni va "consigliato, invece di cambiare giocatori, allenatore, direttori... di cambiare avvocato!" (per dirla con una simpatica ed innocente battuta fatta proprio dal mister) e a Castori, al "matto" Castori, va chiesto di presentare l'Ascoli che "dal mio arrivo sarebbe primo in classifica".

Perché quello di Siena, quello no, lassù non ci arriverebbe mai. Con o senza un buon avvocato...

compagni. 20 – Stiramento anche per Giallombar-do. Sei gol nel test alla Primavera. 21 – Problemi fisici anche per Bonvissuto. 22 – Tra i 19 convocati c’è anche Pasqualini, recuperato.

2- Lumini e crisantemi accolgono la squadra al campo di allenamento nel giorno dei Morti (foto). Gustinetti non dirige la seduta defaticante, incaricando il suo secondo. 3 – In mattinata arriva l’ufficialità della penalizzazione di 3 punti. Nel pomeriggio c’è Castori con il suo nuovo staff: esonerato Gustinetti. 4 – Castori si presenta: “E’ un giorno che ricorderò sempre perché corono un sogno. Lo faccio in un momento difficile ma non mi spaventa niente. Voglio una squadra che corre, lotta e moccica”. 5 – Pederzoli torna tra i convocati dopo circa venti giorni di assenza. foto tratta da www.tifometrobianconero.net

06.11.10

sassuolo-ascoli 0-1Solida prestazione dell'Ascoli che ritrova successo e fiducia nei propri mezzi. Castori vara un inedito 4-5-1 e sfrutta al massimo la rete di Lupoli, lesto a ribattere in rete un rigore paratogli da Bressan, il primo sbagliato in questa stagione. Le emozioni latitano fino ai minuti di recupero, quando i bianconeri ritrovano un giocatore decisivo. Al 95' è infatti superlativo Guarna a respingere il penalty calciato da Masucci, blindando porta e vittoria. LA CHIAVE - La ritrovata solidità difensiva. LA CHICCA - Il balzo prodigioso di Guarna sul rigore parato. TOP&FLOP - Guarna&Lupoli. LA FRASE - "E' l'Ascoli che mi aspettavo: avanti così" (F. Castori).

09.11.10

16 - Djuric: "Non siamo da ultimo posto e lo stiamo dimostrando". 17 - Gazzola: "Una doppia scossa per un morale altissimo". 18 - A sorpresa un nuovo deferimento: l'Ascoli non ha pagato in tempo utile i contributi. Altro punto di penalità in vista. 19 – Castori: “Punto in meno? Carica in più”.

ascoli-varese 0-0Partita molto tattica e avara di emozioni. Castori propone un 4-5-1 con il solo Djuric isolato in avanti. La squadra di Sannino desta un’ottima impressione, solida e propensa al gioco soprattutto per vie laterali. LA CHIAVE – Ascoli accorto e attento a non scoprirsi. LA CHICCA – Lo slalom di Giorgi nel finale vanificato però da un rimpallo. TOP&FLOP – Faisca&Sommese. LA FRASE – “Quello che succede fuori dal campo non ci interessa” (D. Di Donato)

2o.11.10

Incorreggibile Carlo Mazzone, un vero grandissimo della nostra storia per capacità di ironizzare: nella stagione ‘84/’85, vittima di un’ingiustizia in casa del Torino (gol vittoria di Schachner in posizione di fuorigioco) esclamò: “Il sorteggio arbitrale? Mah, secondo me è meglio la tombola!” (Fonte, Il Messaggero)

Bianconeri battuti in casa anche dal fanalino di coda. Gli episodi non sorridono all’Ascoli (due pali e due gol clamorosi falliti nel primo tempo, il Cittadella segna invece su un cross sbagliato) ma la prestazione complessi-va non convince. Gli ultras chiedono e ottengono un faccia a faccia coi giocatori a fine partita. LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – La punizione di Gazzola che scuote l’incrocio dei pali. TOP&FLOP – Giorgi&Marino. LA FRASE – “Non voglio abbandonare questi ragazzi” (E. Gustinetti)

23.10.10ascoli-cittadella 0-1

Di Daniele Perticari

MondoPicchio 3

Era appena finita la partita dell’Adriatico, dove tre pali ci avevano condannato alla prima sconfitta stagionale. Il Pescara aveva vinto due a zero.

Nel tunnel si era accesa una piccola zuffa. Di Meo era avvelenato, imprecava in barese contro tutti i Santi del Paradiso. Provai a calmarlo. Ma era fuori di sé, “dorme, lo dicevo che dormiva” sbraitava.

Si riferiva al compagno Checco Benussi. A lui, portiere di riserva, Pinuccio aveva affidato un ferro di cavallo, portafortuna della squadra. Durante l’intervallo, con le riserve in campo a fare il torello, l’oggetto rimasto in panchina era stato trafugato da un fotografo pescarese. Solamente a fine gara ci si era accorti del furto. Pino era furibondo, “perdemo ‘u campionato” continuava a ripetere.

Il giorno successivo, rientrato nella sua Trani, si recò da un maniscalco. E alla ripresa degli allenamenti un nuovo ferro di cavallo fu battezzato a centrocampo da tutta la squadra. Un amuleto nuovo, ancora più potente.

Racconti Diabolicidi Alessandro Monticciolo

Un calcio moderno sempre più folle ci sta facendo spostare sempre più spesso l’attenzione dal rettangolo verde alle scrivanie e alle aule di tribunale. Ormai abbiamo candidamente capito che le salvezze che l’Ascoli dovrà conquistare per garantirsi la sopravvivenza nel calcio professionistico sono due: quella sul campo e quella dei conti economico e finanziari.

Entrambe viaggiano su percorsi paralleli, fallirne una potrebbe compromettere l’altra. E allora sotto questa pioggia di penalizzazioni, andiamo a scartabellare le norme in vigore cercando di capirne di più. Da quest’anno il Codice di Giustizia Sporti-va ha subito modifiche stringenti in merito alle scadenze amministrative. Stipendi e contributi previdenziali dei giocatori devono essere inderogabilmente elargiti entro 45 giorni dalla fine del trimestre di

riferimento. Per capirci, le spettanze relative ai mesi di luglio, agosto e settem-bre andavano saldate entro e non oltre il 15 novembre. Occorre poi fare un doveroso distinguo.

Essendo l’esercizio dei club calcistici non coincidente con l’anno solare, in quanto la loro attività inizia il 1° luglio per finire il successivo 30 giugno, i trimestri sono sfalsati. Il 1° trimestre corrisponde infatti ai mesi da luglio a settembre, il 2° da ottobre a dicembre, il 3° da gennaio a marzo, il 4° da aprile a giugno. Esaurita questa dovuta premessa, andiamo più a fondo. Ogni prescrizione non rispettata comporta la penalità di un punto in classi-fica da scontarsi nel campionato in corso.

Solamente le adempienze in calendario al 16 maggio, se non rispettate, inficerebbero la classifica “della stagione successiva al

trimestre di riferimento”, ossia quella del campionato 2011/2012. A tal proposito l’articolo 10 è chiarissimo. Ma facciamo un passo indietro, entrando nella specifica casistica dell’Ascoli Calcio.

Come noto, la scorsa estate la Covisoc in prima istanza bocciò la richiesta di iscrizione al campionato del sodalizio di Corso Vittorio Emanuele. Il dito puntava verso un’operazione di riacquisto del marchio che aveva generato plusvalenze contabili. A seguito di ricorso, l’Ascoli fu ammesso alla serie B. Successivamente è arrivato il deferimento della Procura Federale alla Disciplinare per i ritardati pagamenti del 30 giugno.

Così, in prima istanza, l’Ascoli si è visto comminare 3 punti di penalità, 1 per ogni violazione (stipendi, contributi, fideiussione presentata in ritardo). A tale sentenza l’Ascoli ha opposto il ricorso – tramite

l’avvocato Proietti – dinanzi alla Corte di Giustizia Federale, secon-do grado di giudizio. Respinto.

Contestualmente e paral-lelamente a tale ricorso, è stata giudicata anche l’opposizione del Procura-tore Federale Palazzi che chiedeva di comminare un quarto punto di penalizza-zione per l’operazione

relativa al marchio, richiesta bocciata in prima istanza. A sorpresa la Corte di Giustizia Federale, smentendo la Discipli-nare, ha ritenuto motivato il ricorso di Palazzi, comminando un altro punto di penalizzazione e accrescendo l’inibizione ai legali rappresentanti dell’Ascoli (Benigni e Collina). Di fatto la penalizza-zione è salita da 3 a 4 punti e al Picchio resta solamente l’ultimo grado di giudizio: l’Arbitrato del Coni, organo esterno alla Figc.

Nel frattempo l’Ascoli è stato giudicato nuovamente dalla Disciplinare, questa volta per il deferimento dovuto ai contri-buti del trimestre aprile/giugno non versati alla data del 15 settembre. Altro punto di penalizzazione. Ma non finirà qui. Infatti l’Ascoli, per fare chiarezza, ha informato che alla data del 15 novembre ha saldato gli stipendi del trimestre luglio/settembre, ma non i relativi contri-buti.

Traduzione: arriverà un nuovo deferimen-to, a cui seguirà un altro punto da sottrarre. Per un totale complessivo di 6.

La recidiva per i periodi pregressi comporta un’ulteriore ammenda di almeno 20mila euro. Prossima scadenza ammini-strativa sarà il 14 febbraio. Con il merca-to di gennaio nel mezzo chiamato a forni-re ossigeno alle asfittiche casse societa-rie.

LE PROSSIME SCADENZE

14/02/2011 Pagamento stipendi e contributi OTT-DIC 201016/05/2011 Pagamento stipendi e contributi GEN-MAR 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo)16/08/2011 Pagamento stipendi e contributi APR-GIU 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo)

OGNI ADEMPIMENTO NON RISPETTATO ---> 1 punto di pen.

Quello delle penalizzazioni e delle vicende tributarie del Picchio è un argomento sempre all’ordine del giorno. Facciamo chiarezzaPERCORSO A OSTACOLI

L’ApprofondimentoDi Stefano Carlini

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Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio

N.2 - Ott. 2010

MondoPicchio2 IL PALLONE RACCONTA...17 – La sostituzione di Micolucci è stata dovuta ad uno stiramento: almeno 3 settimane di stop. 18 – Ripresa degli allenamenti: l’infermeria è affollata. 19 – Gazzola si allena insieme ai

atalanta-ascoli 2-1E’ un Ascoli fortemente rimaneggiato quello che si inchina sul campo dell’Atalanta. Sono sette gli assenti dal primo minuto. Decide una doppietta di Doni nel primo tempo, la rete di Ciofani nella ripresa serve solo a mitigare la sconfitta.LA CHIAVE – Troppa leggerezza nel reparto arretrato. LA CHICCA – La prestazione incoraggiante di alcuni giovani. TOP&FLOP – Djuric&Giallombardo. LA FRASE – “Poco da rimproverare ai ragazzi” (E. Gustinetti)

16.10.10

Almanacco Ott-Nov-Dic 2010

7 - Sommese, uscito malconcio, è in dubbio per il turno infrasettimanale. 8 - Sommese e Bonvissuto non recuperano, non saranno della partita al Braglia di Modena contro il Sassuolo che, invece, non disporrà del sempre amato ex Sasà Bruno, infortunato.

ascoli-novara 1-1Non si vedono i 21 punti di differenza tra la capolista e l’Ascoli. Anzi, il Novara dell’ex Tesser passa in vantaggio solo grazie ad un generoso rigore concesso da Tommasi. Pronta reazione con un penalty conquistato un minuto più tardi e trasformato da Lupoli. Prova generosa, l’auspicata scossa c’è stata. LA CHIAVE – La squadra compatta per stoppare sul nascere le temute ripartenze avversarie. LA CHICCA – La staffilata da fuori di Moretti deviata a fatica da Ujkani. TOP&FLOP – Moretti&Sommese. LA FRASE – “Abbiamo ritrovato la squadra” (R. Benigni)

24 – Contrattura per Marino. 25 – Al Città di Ascoli capeggia lo striscione “Basta piagnistei” rivolto dagli ultras ai giocatori. 26 – Romeo: “Presto arriveranno i gol” 27 – Vicenza-Ascoli 1-0 Prestazione impalpabile che elimina l’Ascoli dalla Tim Cup. Decide un gol del giovane Rossi a metà ripresa. Batosta di coppa anche per la Primavera, sconfitta in casa per 0-4 dal Pescara. 28 – Ascoli di fronte alla Disciplinare: verdetto rinviato alla settimana successiva. 29 – Di Donato: “La scossa

torino-ascoli 2-1Paradossalmente sarebbe la partita ideale per il rilancio, in casa di un Toro contestato dai suoi tifosi e che spiana la strada al Picchio con uno svarione di Ogbonna dopo 2’ per il vantaggio di Moretti. Ma i bianconeri si sciolgono completamente dopo il pari, arrivato quasi per caso. Secondo tempo di marca granata. LA CHIAVE – Grinta pressoché nulla. LA CHICCA - Nessuna. TOP&FLOP – Ciofani&Guarna. LA FRASE – “Sono a disposizione della società” (E. Gustinetti)

01.11.10

dobbiamo darla noi” 30 – L’infermeria si svuota gradualmente. La Primavera si riscatta battendo 3-2 proprio il Pescara. 31 – Recuperati Micolucci e Romeo, esclusi Lupoli e Mendicino per scelta tecnica.

C’è un altro derby con l’Ancona nella storia bianconera che va ricordato per l’importanza del risultato. Il Picchio, nella stagione ‘93/’94, sconfisse i dorici 1-0 a tre giornate dalla fine con un gran gol di Zanoncelli, bloccando la rincorsa alla “serie A” dei Guerini Boys, che termineranno la stagione sotto ai bianconeri.

10 - Seduta defaticante, Giorgi a riposo. 11 - Presentato il ricorso per la penalizzazione dall'avvocato Proietti. 12 - Cristiano: "Manteniamo la stessa rabbia" 13 - Faisca e Sommese recuperati. 14 - Castori: “Pronti alla lotta”.

pescara-ascoli 1-2Esaltante vittoria dell'Ascoli targato Castori, alla seconda vittoria consecutiva in trasferta. Seguiti da quasi 400 tifosi, i bianconeri ribaltano il risultato con un micidiale uno-due a metà ripreso. Decisivi i cambi di Castori nella ripresa. L'Ascoli non è più ultimo. LA CHIAVE - L'inserimento di Djuric sullo 0-1. LA CHICCA - L'azione del gol di Cristiano, inserimento perfetto su sponda di Djuric. TOP&FLOP - Djuric&nessuno LA FRASE - "I ragazzi hanno capito di potersela giocare con tutti" (M. Ubaldi)

15.11.10

L’Intervista

Quello di Fabrizio Castori è quasi un sogno realizzato: guidare una squadra che ha sempre visto “da tifoso”. Per questo ha, giustamente, i piedi zavorrati in terra...

MATTO DA... IMITARELui i conti li fa in presenza dell'oste. Noi pure. Ecco perché, almeno fino a prova contraria, vedere Fabrizio Castori sulla panchina dell'Ascoli non può che rassicu-rarci. "Ho allenato in tutte le categorie fino alla serie B, partendo dalla Terza", mi disse il giorno di sette anni fa in cui lo conobbi, "e il salto me lo sono sempre conquistato andando ad ottenere la promozione sul campo".

Detta in parole povere: nelle Marche o nasci Roberto Mancini, o nasci Fabrizio Castori. "Salutami quello, quell'altro, quell'altro ancora". Una lista di dieci-dodici persone, solo perché sono di Porto San Giorgio e proprio a Porto San Giorgio "Favrì" conosceva diversi suoi ex giocato-ri. Oggi, che siede sulla panchina della mia (e sua...) squadra del cuore, ho incontrato un personaggio simile, non identico, che a tratti ha giocato "a fare l'allenatore", a tratti ha voluto fare "il matto". Eh, già. Il matto.

"Perché è così - ci ha sorriso quando lo abbiamo incontrato al Città di Ascoli, mentre stringeva le mani a chiunque arrivasse al campo di allenamento - sapete chi avrebbe preso le redini di una squadra con le difficoltà note e la posizione di classifica che avevamo? Un matto". Forse vero o forse no, perché mentre fonti societarie parlano chiaro

("Gli stipendi di quest'anno, i giocatori, li stanno ricevendo. I problemi sono riferiti al passato e ai contributi") è pur vero che stiamo parlando dell'Ascoli Calcio 1898.

Personalmente ritengo che uno che vive da anni nel mondo del calcio, a meno che non sia un emerito imbecille nel gestire i propri introiti, non debba chiedersi "se ci sono le condizioni per lavorare nell’Ascoli Calcio". Ed è per questo, sono sicuro, che Fabrizio Castori ha accettato di sedersi sulla nostra panchina, iniziando il "processo di Castorizzazione" di un ambiente che ha bisogno di gente così, un po' alla Rozzi, un po' alla Mazzone, un po' incazzosa, un po' schietta e genuina.

"Che te devo dì - incalza il trainer dell'alto maceratese quando gli chiedo di vestire i panni da tifoso per spiegarmi cosa vuol dire 'sto concetto di "condizioni per..." - io posso parlare per me. Chiedilo a chi non è venuto o non è rimasto perché non c'erano le condizioni. Avranno avuto un'offerta migliore...".

Soldi, insomma. Quelli che in un primo momento hanno diviso "Favrì" dal suo amato Picchio ("In passato per due volte sono stato contattato dall'Ascoli ai tempi di Di Santo, ma avevo un contratto in essere col Cesena di quattro anni e non potevo liberarmi") e che invece oggi

possono essere messi in secondo piano rispetto ad un obiettivo ben più importan-te: la gloria.

"Però non parlarmi di progetti a lungo termine, di quanto tempo mi vedo qua, di cosa mi piacerebbe fare. Io faccio l'alle-natore e ho imparato una cosa: l'obiettivo è solo la partita successiva. Perché posso riempirmi la bocca di qualsiasi proposito, ma poi c'è da fare risultato".

Ripeto: da tifoso mi piace l'idea di un allenatore così, che va a cena coi tifosi ricordando uno degli aficionados come Luigi Sergiacomi, che si arrabbia in sala stampa con un collega per una (parere personale) sfortunata allusione sul "Fattore C" contro il Padova, che in Italia vedono come un marchigiano verace. Insomma, mi piace poter pensare che Fabrizio Castori, come Massimo Ubaldi, come Gigi Giorgi, sia "il Piceno giusto, al posto giusto, al momento giusto".

Per questo rimango un po' deluso dall'allenatore-tifoso che si riferisce allo stadio Olimpico di Torino "a vedere la Juventus o il Toro ci vanno quattro gatti, è un momento così per tutto il mondo del calcio..." quando gli chiedo cosa sia veramente ed intimamente cambiato tra la Ascoli che ha conosciuto da piccolo (quando lo intervistavo ai tempi del Cesena, iniziava

il colloquio sciorinando a memoria l'11 del Picchio dei Record) e quella di oggi aggiun-gendomi un "ma ci sono tutti i presuppo-sti per riallacciare il rapporto con la tifoseria".

Sono sincero, anzi sicuramente devo fare mea culpa per non essere riuscito ad estirpargli un'affermazione più pepata. In realtà, fermandomi a rifletterci un po' su, io, noi, voi, non abbiamo mica bisogno di un articolo con un numero X di curiosità, frasi al vetriolo o battute su cui discute-re. Abbiamo semplicemente bisogno di leggere il nome della nostra squadra del cuore dal sest'ultimo posto in su nella classifica del campionato nazionale di B alla quarantaduesima giornata.

Perché, questo sì, per arrivare fin lassù, a Benigni va "consigliato, invece di cambiare giocatori, allenatore, direttori... di cambiare avvocato!" (per dirla con una simpatica ed innocente battuta fatta proprio dal mister) e a Castori, al "matto" Castori, va chiesto di presentare l'Ascoli che "dal mio arrivo sarebbe primo in classifica".

Perché quello di Siena, quello no, lassù non ci arriverebbe mai. Con o senza un buon avvocato...

compagni. 20 – Stiramento anche per Giallombar-do. Sei gol nel test alla Primavera. 21 – Problemi fisici anche per Bonvissuto. 22 – Tra i 19 convocati c’è anche Pasqualini, recuperato.

2- Lumini e crisantemi accolgono la squadra al campo di allenamento nel giorno dei Morti (foto). Gustinetti non dirige la seduta defaticante, incaricando il suo secondo. 3 – In mattinata arriva l’ufficialità della penalizzazione di 3 punti. Nel pomeriggio c’è Castori con il suo nuovo staff: esonerato Gustinetti. 4 – Castori si presenta: “E’ un giorno che ricorderò sempre perché corono un sogno. Lo faccio in un momento difficile ma non mi spaventa niente. Voglio una squadra che corre, lotta e moccica”. 5 – Pederzoli torna tra i convocati dopo circa venti giorni di assenza. foto tratta da www.tifometrobianconero.net

06.11.10

sassuolo-ascoli 0-1Solida prestazione dell'Ascoli che ritrova successo e fiducia nei propri mezzi. Castori vara un inedito 4-5-1 e sfrutta al massimo la rete di Lupoli, lesto a ribattere in rete un rigore paratogli da Bressan, il primo sbagliato in questa stagione. Le emozioni latitano fino ai minuti di recupero, quando i bianconeri ritrovano un giocatore decisivo. Al 95' è infatti superlativo Guarna a respingere il penalty calciato da Masucci, blindando porta e vittoria. LA CHIAVE - La ritrovata solidità difensiva. LA CHICCA - Il balzo prodigioso di Guarna sul rigore parato. TOP&FLOP - Guarna&Lupoli. LA FRASE - "E' l'Ascoli che mi aspettavo: avanti così" (F. Castori).

09.11.10

16 - Djuric: "Non siamo da ultimo posto e lo stiamo dimostrando". 17 - Gazzola: "Una doppia scossa per un morale altissimo". 18 - A sorpresa un nuovo deferimento: l'Ascoli non ha pagato in tempo utile i contributi. Altro punto di penalità in vista. 19 – Castori: “Punto in meno? Carica in più”.

ascoli-varese 0-0Partita molto tattica e avara di emozioni. Castori propone un 4-5-1 con il solo Djuric isolato in avanti. La squadra di Sannino desta un’ottima impressione, solida e propensa al gioco soprattutto per vie laterali. LA CHIAVE – Ascoli accorto e attento a non scoprirsi. LA CHICCA – Lo slalom di Giorgi nel finale vanificato però da un rimpallo. TOP&FLOP – Faisca&Sommese. LA FRASE – “Quello che succede fuori dal campo non ci interessa” (D. Di Donato)

2o.11.10

Incorreggibile Carlo Mazzone, un vero grandissimo della nostra storia per capacità di ironizzare: nella stagione ‘84/’85, vittima di un’ingiustizia in casa del Torino (gol vittoria di Schachner in posizione di fuorigioco) esclamò: “Il sorteggio arbitrale? Mah, secondo me è meglio la tombola!” (Fonte, Il Messaggero)

Bianconeri battuti in casa anche dal fanalino di coda. Gli episodi non sorridono all’Ascoli (due pali e due gol clamorosi falliti nel primo tempo, il Cittadella segna invece su un cross sbagliato) ma la prestazione complessi-va non convince. Gli ultras chiedono e ottengono un faccia a faccia coi giocatori a fine partita. LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – La punizione di Gazzola che scuote l’incrocio dei pali. TOP&FLOP – Giorgi&Marino. LA FRASE – “Non voglio abbandonare questi ragazzi” (E. Gustinetti)

23.10.10ascoli-cittadella 0-1

Di Daniele Perticari

MondoPicchio 3

Era appena finita la partita dell’Adriatico, dove tre pali ci avevano condannato alla prima sconfitta stagionale. Il Pescara aveva vinto due a zero.

Nel tunnel si era accesa una piccola zuffa. Di Meo era avvelenato, imprecava in barese contro tutti i Santi del Paradiso. Provai a calmarlo. Ma era fuori di sé, “dorme, lo dicevo che dormiva” sbraitava.

Si riferiva al compagno Checco Benussi. A lui, portiere di riserva, Pinuccio aveva affidato un ferro di cavallo, portafortuna della squadra. Durante l’intervallo, con le riserve in campo a fare il torello, l’oggetto rimasto in panchina era stato trafugato da un fotografo pescarese. Solamente a fine gara ci si era accorti del furto. Pino era furibondo, “perdemo ‘u campionato” continuava a ripetere.

Il giorno successivo, rientrato nella sua Trani, si recò da un maniscalco. E alla ripresa degli allenamenti un nuovo ferro di cavallo fu battezzato a centrocampo da tutta la squadra. Un amuleto nuovo, ancora più potente.

Racconti Diabolicidi Alessandro Monticciolo

Un calcio moderno sempre più folle ci sta facendo spostare sempre più spesso l’attenzione dal rettangolo verde alle scrivanie e alle aule di tribunale. Ormai abbiamo candidamente capito che le salvezze che l’Ascoli dovrà conquistare per garantirsi la sopravvivenza nel calcio professionistico sono due: quella sul campo e quella dei conti economico e finanziari.

Entrambe viaggiano su percorsi paralleli, fallirne una potrebbe compromettere l’altra. E allora sotto questa pioggia di penalizzazioni, andiamo a scartabellare le norme in vigore cercando di capirne di più. Da quest’anno il Codice di Giustizia Sporti-va ha subito modifiche stringenti in merito alle scadenze amministrative. Stipendi e contributi previdenziali dei giocatori devono essere inderogabilmente elargiti entro 45 giorni dalla fine del trimestre di

riferimento. Per capirci, le spettanze relative ai mesi di luglio, agosto e settem-bre andavano saldate entro e non oltre il 15 novembre. Occorre poi fare un doveroso distinguo.

Essendo l’esercizio dei club calcistici non coincidente con l’anno solare, in quanto la loro attività inizia il 1° luglio per finire il successivo 30 giugno, i trimestri sono sfalsati. Il 1° trimestre corrisponde infatti ai mesi da luglio a settembre, il 2° da ottobre a dicembre, il 3° da gennaio a marzo, il 4° da aprile a giugno. Esaurita questa dovuta premessa, andiamo più a fondo. Ogni prescrizione non rispettata comporta la penalità di un punto in classi-fica da scontarsi nel campionato in corso.

Solamente le adempienze in calendario al 16 maggio, se non rispettate, inficerebbero la classifica “della stagione successiva al

trimestre di riferimento”, ossia quella del campionato 2011/2012. A tal proposito l’articolo 10 è chiarissimo. Ma facciamo un passo indietro, entrando nella specifica casistica dell’Ascoli Calcio.

Come noto, la scorsa estate la Covisoc in prima istanza bocciò la richiesta di iscrizione al campionato del sodalizio di Corso Vittorio Emanuele. Il dito puntava verso un’operazione di riacquisto del marchio che aveva generato plusvalenze contabili. A seguito di ricorso, l’Ascoli fu ammesso alla serie B. Successivamente è arrivato il deferimento della Procura Federale alla Disciplinare per i ritardati pagamenti del 30 giugno.

Così, in prima istanza, l’Ascoli si è visto comminare 3 punti di penalità, 1 per ogni violazione (stipendi, contributi, fideiussione presentata in ritardo). A tale sentenza l’Ascoli ha opposto il ricorso – tramite

l’avvocato Proietti – dinanzi alla Corte di Giustizia Federale, secon-do grado di giudizio. Respinto.

Contestualmente e paral-lelamente a tale ricorso, è stata giudicata anche l’opposizione del Procura-tore Federale Palazzi che chiedeva di comminare un quarto punto di penalizza-zione per l’operazione

relativa al marchio, richiesta bocciata in prima istanza. A sorpresa la Corte di Giustizia Federale, smentendo la Discipli-nare, ha ritenuto motivato il ricorso di Palazzi, comminando un altro punto di penalizzazione e accrescendo l’inibizione ai legali rappresentanti dell’Ascoli (Benigni e Collina). Di fatto la penalizza-zione è salita da 3 a 4 punti e al Picchio resta solamente l’ultimo grado di giudizio: l’Arbitrato del Coni, organo esterno alla Figc.

Nel frattempo l’Ascoli è stato giudicato nuovamente dalla Disciplinare, questa volta per il deferimento dovuto ai contri-buti del trimestre aprile/giugno non versati alla data del 15 settembre. Altro punto di penalizzazione. Ma non finirà qui. Infatti l’Ascoli, per fare chiarezza, ha informato che alla data del 15 novembre ha saldato gli stipendi del trimestre luglio/settembre, ma non i relativi contri-buti.

Traduzione: arriverà un nuovo deferimen-to, a cui seguirà un altro punto da sottrarre. Per un totale complessivo di 6.

La recidiva per i periodi pregressi comporta un’ulteriore ammenda di almeno 20mila euro. Prossima scadenza ammini-strativa sarà il 14 febbraio. Con il merca-to di gennaio nel mezzo chiamato a forni-re ossigeno alle asfittiche casse societa-rie.

LE PROSSIME SCADENZE

14/02/2011 Pagamento stipendi e contributi OTT-DIC 201016/05/2011 Pagamento stipendi e contributi GEN-MAR 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo)16/08/2011 Pagamento stipendi e contributi APR-GIU 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo)

OGNI ADEMPIMENTO NON RISPETTATO ---> 1 punto di pen.

Quello delle penalizzazioni e delle vicende tributarie del Picchio è un argomento sempre all’ordine del giorno. Facciamo chiarezzaPERCORSO A OSTACOLI

L’ApprofondimentoDi Stefano Carlini

Page 34: Marche In Gol - n° 15

34 n. 15

“Nello sport si vince soltanto facendo sacrifici. Preparandosi seriamente per arrivare alla partita concentrati e decisi ad ottenere la vittoria”

Ricordando Costantino

DAJE EH! DAJEEEEEE!

MondoPicchio

L’Editoriale

Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio

di Daniele Perticari

di Daniele Felicetti

La stagione del nostro amato picchio, mentre dal palazzo arriva-no penalizzazioni e squalifiche, sembra essere svoltata. la scelta di fa”v”rizio castori, piceno nella terra dei piceni, ha rivitalizza-to una squadra che e’ solamente all’inizio della lunga scalata. per questo, nonostante i primi buoni risultati, e’ bene ripetere al popolo bianconero che i sorrisi, il clima disteso, l’appagamento, devono essere riposti nel ripostiglio. per questo, nel numero natalizio, per voi:- interviste con mister castori e con il “nemico” zampagna;- l’approfondimento: facciamo chiarezza sulle penalizzazioni passate e future;- da questo mese anche la penna storica del messaggero bruno ferretti e’ dei nostri! suo il pezzo sui bianconeri sfortunati;- la penna infuocata di marco d’emidio e i racconti diabolici di zio ale monticciolo;AH, DIMENTICAVAMO... BUONE FESTE (coi calzetti rossi)!

Faisca=Cudini(in tutto e per tutto)Preside’ ma se non rispetti le scadenze...

con chi te la vuoi prendere?

Io, da uno che ha la classe di Sommese,

mi aspetto di più. Molto di più...

N.3 - NOV-DIC 2010

MondoPicchio4 IL PALLONE RACCONTA...21 – Giornata di riposo. 22 – Tac per Di Donato: nessun problema al ginocchio. 23 – La società fa chiarezza: stipendi al 15/11 pagati, contributi no. Altro punto di penalità in vista. 24 – Il Casms vieta la trasferta ai padovani. 25 – Cena in ricordo di Luigi Sergiacomi, partecipano anche Castori e il suo staff. 26 – Comunicato stampa societario: “Ora basta. Basta leggere di una società in difficoltà.”

frosinone-ascoli 1-1Prosegue la striscia positiva di Castori. Su un campo in condizioni pessime, l’Ascoli imposta una gara di contenimento e reagisce rabbiosamente allo svantaggio, recuperando dopo soli 3 minuti con un guizzo di Lupoli a coronare una travolgente azione di Cristiano. LA CHIAVE – La grinta trasmessa dal mister. LA CHICCA – Lo slalom di Cristiano in occasione dell’1-1. TOP&FLOP – Cristiano&Gazzola. LA FRASE – “Risultato equo, gara attenta” (F. Castori).

27.11.10

5 – Valentini ci ripensa: “Mi sono reso conto che non ci sono i presupposti per tornare a lavorare con l’Ascoli”.

siena-ascoli 3-0E’ l’ex Ciccio Brienza a firmare la prima sconfitta dell’era-Castori. Al termine di un primo tempo ordinato specie nella fase difensiva il rigore di Calaiò (generoso) per trattenuta di Faisca sullo stesso ex Pescara spiana la strada ai toscani. Ciccio chiude il match con una doppietta. Espulso Cristiano. LA CHIAVE - Il rigore prima del riposo. LA CHICCA - Nessuna. TOP&FLOP: Moretti&Coser. LA FRASE: “Non sono il tipo che si piange addosso. Una sconfitta a Siena ci sta. Ora dobbiamo riprendere la marcia” (F.Castori).

Speranza e rassegnazione si alternano settimana dopo settimana, ma d’altronde, lo sapevamo.

Che questa sarebbe stata una stagione tremenda era scritto nei suoi presupposti estivi ed anzi, considerati gli stessi, c’è quasi da essere contenti del fatto che ci si trova ancora nel gruppone a giocarsi la salvezza. Dici salvezza e leggi sopravvi-venza perché è evidente che dalla perma-nenza in B dipende il futuro dell’Ascoli nel calcio professionistico.

Il rebus è di difficile soluzione: l’Ascoli deve salvarsi sul campo perché, in caso contrario, non solo la società non avrebbe la forza di sopravvivere alla retrocessio-ne ma, nel contempo, difficilmente nuovi imprenditori vorrebbero tuffarsi in un’avventura carica di debiti ed incognite.

Questo significa che, tra penalizzazioni reali e problemi economici concreti, bisogna adottare una strategia che possa accrescere le possibilità di salvarsi. Tradotto vuol dire che il mercato di gennaio diventa un passaggio decisivo nel quale bisognerà cercare di rinforzare la squadra.

Che poi questo miglioramento della rosa debba per forza di cose contemplare le cessioni di Giorgi e Guarna, tanto per fare i due nomi più caldi, è un conto; che la nuova rosa debba essere sfoltita degli elementi dall’ingaggio più alto ne è un altro; che l’attacco, la difesa e le corsie esterne vadano riviste e corrette senza dover spendere ne è un altro ancora.

Poi vanno bene Castori e la sua capacità motivazionale, la dignità dei calciatori, la voglia e l’attaccamento dei tifosi.

La realtà è che tutti i cuori bianconeri sono appesi ad un filo, tenuto tra le dita del presidente Benigni da un lato, stretto tra quelle di Massimo Ubaldi dall’altro.

Io Gioco Liberodi Marco D’Emidio

A.GHIDINI2004-05

Quando il mancino stava conquistando il posto in squadra fu messo fuori causa da una gomitata vigliacca di Cristante in Piacenza-Ascoli. Frattura dello zigomo con lunga, forzata assenza.

A.TRIFUNOVIC1983-87

L.MENICHINI1982-85

G.MANCINI1975-81

V

IV

III

II

LA TOP 5di Bruno Ferretti

C.MAZZONE1974-83

I

28 - Sembra fatto il ritorno di Valentini come ds. 29 – Ciofani: “Siamo ancora tutti lì” . 30 – Castori: “Il mercato? Non sono uno che piange”. 2 DIC – Sentenza choc, la Corte di Giustizia Federale boccia il ricorso dell’Ascoli: è -4!

ascoli-padova 1-0

Zero punti in due partite: cominciò così l’avventura numero uno dell’Ascoli nel calcio che conta. La squadra di Carlo Mazzone, infatti, neopromossa in B, iniziò la stagione 1972-73 con due battute d’arresto contro Varese (0-1) e Catanzaro (3-1). Di chi fu la prima rete della storia cadetta bianconera? Facile, della “Faina” Campanini!

Sofferto ma importantissimo successo, primo casalingo della gestione Castori. Prestazione tutto cuore con gol di testa di Cristiano. Due legni per gli ospiti, grande Guarna nel finale. LA CHIAVE – Tanta corsa e abnegazione per concedere poco agli avversari. LA CHICCA – La fenomenale deviazione di Guarna sul colpo di testa di Filippini. TOP&FLOP – Faisca&Giallombardo. LA FRASE – “Senza penalizza-zione saremmo a metà classifica, ora dobbiamo restare attaccati alle altre” (M. Ubaldi).

04.12.10

”Asa” vinse lo scudetto col Partizan Belgrado. Fu bianconero dal 1983 al 1987 ma perse un anno per la frattura della gamba destra. Il grave infortu-nio in una partita di allenamento dopo uno scontro col compagno Bogoni.

Durante Ascoli-Verona si immolò per fermare Marangon lanciato a rete. Terribile impatto e crak: frattura della gamba. Tutti i tifosi si alzarono in piedi per applaudire l’uscita di Leonardo gravemente ferito.

Da Castelraimondo per prendere parte, in vesti di stopper, alla cavalcata dell’Ascoli dei Record. Al Sant’Elia di Cagliari un’entrata killer di Casagran-de lo mise fuori uso. Frattura della gamba e lungo stop,. Era seguito da diversi grossi club.

Campionato di serie C 1968-69. Derby Del Duca Ascoli-Samb al Del Duca. Carlo Mazzone, difenso-re e capitano dei bianconeri, intervenne sul rossoblù Urban lanciato in velocità e nello scontro di gioco rimediò la frattura della gamba. Uscì in barella ma stoicamente provò a rientrare in campo nonostante l’arto spezzato in due. Uscendo incoraggiò i compagni a vincere il derby. Iniziò così la lunga ed incredibile avventura dell’allenatore che, ad oggi, può conservare il titolo di “più amato” dai tifosi bianconeri.

Gli SFORTUNATI(e fratturati)

Gigi Giorgi T.V.B.

Gustinetti NONNO PERFETTOCastori allenatore PICENO,

dai un carattere PICENOad una squadra con POCHI PICENI!

Tenemece GG!

Facciamo Pace con...

Solo Denis Godeas ha segnato più di lui all’Ascoli in carriera ma ora non potrà incrementare più il suo score perché ha deciso di dire basta col calcio a campionato in corso. Negli ultimi dieci anni è stato forse il giocato-re più temuto e più odiato dalla curva ascola-na, non solo per motivi calcistici.

Ovviamente stiamo parlando di Riccardo Zampagna che in carriera ha messo a segno all’Ascoli ben 8 reti. Quando lo chiamiamo e gli spieghiamo il nome e la motivazione della rubrica risponde subito: «Mi piace una cosa del genere, non l’ho mai fatta. Solo voi ascolani potevate inventarvi un roba del genere».

Per quali motivi secondo te a volte un giocatore viene insultato e fischiato da uno stadio intero? "In primis perché quel calcia-tore è temuto dalla tifoseria avversaria, in quanto è forte si ha paura che faccia gol. Poi talvolta subentrano altri motivi come ad esempio la politica, però di questo preferirei non parlare. Negli ultimi anni ho sempre cercato di evitare questo discorso anche perché poi si rischia di diventare patetici".

A Treviso con la Ternana, nonostante tra le due tifoserie ci sia molta rivalità... "Quando uscii a un quarto d’ora dalla fine, la tribuna e la curva veneta mi applaudirono per la partita che avevo fatto. Mi aspettavo tanti fischi ed invece… È stata una cosa che ho apprezzato tantissimo, non me l’aspettavo".

Qual è il gol segnato all’Ascoli che ricordi con più gioia? "Il colpo di testa a Pagliuca in Serie A nella stagione 2006-07 (20 gennaio 2007, Ascoli-Atalanta 1-3 ndr). Una partita difficile e tesa, era l’anticipo del sabato

pomeriggio. Ho dato la palla all’esterno (Adriano ndr), poi sono andato sul primo palo a colpire. Segnai un gol da centravanti vero".

C’è qualche aneddoto divertente riguardo le partite giocate contro i bianconeri che hai bene impresso in mente? "Beh, certamente un Ascoli-Ternana in Serie B. Data la vicinanza con Terni, i miei genitori e mia moglie vollero venire a vedere la partita al Del Duca. Io glielo sconsigliai dicendo loro che mi avreb-bero coperto di insulti. Il caso volle che qualcuno sbagliò a preparare gli accrediti, invece che per la tribuna erano per i distinti, insieme agli ascolani. Mia madre si ritrovò accanto a gente che offendeva proprio lei...".

Come mai hai deciso di chiudere con il calcio? "Lasciamo stare, quello di Seconda Divisione (ex Serie C2) non è più calcio. Io la C2 l’aveva fatta nel 97, adesso è completamen-te diversa. Non si gioca a calcio, non si riesce a fare due-tre passaggi di seguito. Si picchia solamente, penso che i difensori avversari si preparassero un mese prima di giocare contro di me, era una specie di “caccia all’uomo”".

Qualche giorno dopo il tuo addio, si era parlato sulla stampa locale di una chiamata da parte della Sambenedettese… "A me non ha chiamato nessuno e comunque a chiunque mi contatta dico di no. Ho preso una decisione e rimane quella. Comunque mi sarebbe piaciu-to giocare a San Benedetto, dove tra l’altro ho diversi amici, ma in passato".

Se avessi accettato, saresti diventato in assoluto, il più odiato dagli ascolani… "Uno spettacolo…".

Di Simone MOZZONI

QUA LA MANO, ASCULA’!

6 – Altro punto di penalità: la Disciplinare sanziona il mancato pagamento dei contributi del 2° trimestre. 7 – Castori: “Altra penalizzazione? Lottare è il nostro pane quotidiano” . 8 – L’ex Massimo Silva torna in panchina: allenerà il Casarano in D. In bocca al lupo al grande mister! 9 – Castori: “Tante squadre in difficoltà ma i punti li tolgono solo a noi”. Alessandro Monticciolo saluta mister e giocatori recandosi un intero pomerig-gio al “C.di Ascoli”. 10 – Guarna ko, esordio per Coser. Out Giorgi squalificato.

11.12.10 E' un libro in cui il nostro Stefano Carlini, pesarese, racconta gli ultimi anni di Ascoli Calcio visti e vissuti da pendolare del tifo. Disponibile presso la libreria LA NUOVA EDITRICE, sia in piazza del Popolo che all'Oasi.

finchÈ morte non ci separi

Costo 7 euro. Per info e spedizioni scrivere all'indirizzo [email protected]

MONDOPICCHIO TEAM1 - DANIELE FELICETTI5 - DANIELE PERTICARI7 - STEFANO CARLINI3 - SIMONE MOZZONI17 - ALESSANDRO MONTICCIOLO8 - SANDRO (PHOTO) PEROZZI10 - MARCO D’EMIDIO9 - ANTONIO BACHETTI11 - FRANCESCO REGNICOLI4 - SIMONE DALLE CRODE6 - BRUNO FERRETTIALL. G.GIANDOMENICO

Cuore e menteIl Sinistro

The DoctorLa Voce della Vallata

Zio DiabolicoL’Indispensabile

Battitore LiberoTifoso DOC

Idem come sopraArchivio Storico

Penna Doc [email protected]

Gazzola=Comotto (ma spende di più dal barbiere)

Gianicola, noi in Serie A ci torneremoTu la vedrai in televisione

(a pagamento)

Anche Bruno Ferretti è dei nostri! Che onore!

No alle facce distese!

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35n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE F

SERRALTAPOLISPORTIVA SERRALTA ASD

Via Serralta,111 62027 San Severino Marche (MC)Tel. 0733/637313 - Fax 0733/646938

[email protected]

Fondazione ................................................................................. 1990Presidente ...................................................................Marco Crescenzi Allenatore ....................................................................... Paolo Biciuffi Dirigente ............................................................... Claudio Governatori Dirigente .............................................................. Costantino Palazzesi Dirigente ................................................................. Alessandro Vignati Massaggiatore ................................................................... Gianni Cialè Team Manager ................................................................Alberto Natali

Paolo Biciuffi Allenatore

Claudio GovernatoriDirigente

Alessandro VignatiDirigente

Costantino PalazzesiDirigente

Gianni CialèMassaggiatore

Alberto NataliTeam Manager

Marco CrescenziPresidente

Mauro AppignanesiPortiere 01-10-1984

Roberto SorichettiPortiere 27-07-1969

Valerio MaccioniDifensore 23-09-1988

Marco MontemaraniDifensore 29-03-1987

Paolo PalazzesiDifensore 16-10-1986

Alessio ScarpacciDifensore 14-07-1984

Daniele ScattoliniDifensore 29-01-1986

Claude GigliDifensore 24-11-1987

Gianluca AllegriniDifensore 01-10-1971

Giacomo NataliDifensore 05-01-1982

Matteo PiersantelliCentrocampista 18-11-1983

Ezio CarboneCentrocampista 20-04-1983

Diego CompagnucciCentrocampista 07-03-1989

Valerio GigliCentrocampista 08-11-1982

Enrico MiconiCentrocampista 08-05-1990

Riccardo LambertucciCentrocampista 05-10-1988

Alessandro PanuntiCentrocampista 06-08-1985

Matteo De MariaAttaccante 08-02-1990

Nico PicirchianiAttaccante 23-03-1987

Roberto CastriciniAttaccante 09-09-1983

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36 n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE D

STAFFOLOSSD STAFFOLO

Via del Maestro, 3260039 Staffolo (AN)

Fondazione ................................................................................. 1964Presidente ....................................................................Paolo Aquilanti Vice presidente .................................................... Maurizio Marchegiani Allenatore ................................................................... Simone Fugante Segretario .................................................................... Mirco Pollonara Dirigente ......................................................................Gilberto Bacelli Dirigente ............................................................... Francesco Schiavoni

Paolo AquilantiPresidente

Maurizio MarchegianiVice presidente

Simone FuganteAllenatore/Attaccante

Mirco PollonaraSegretario

Francesco SchiavoniDirigente

Gilberto BacelliDirigente

Matteo GiorgettiPortiere 25-09-1988

Federico FenucciPortiere 25-12-1979

Massimiliano PrioriDifensore 17-12-1977

Maurizio FinocchiDifensore 10-09-1978

Emanuele BollettaDifensore 15-07-1974

Rocco FarinelliDifensore 17-07-1988

Lorenzo PeriniDifensore 27-06-1980

Francesco CristalliDifensore 16-12-1982

Riccardo CompagnucciCentrocampista 26-05-1983

Nicolò BologniniCentrocampista 29-04-1986

Giacomo BrunelliCentrocampista 17-09-1988

Riccardo PaciarottiCentrocampista 15-01-1989

Graziano BarboniCentrocampista 03-09-1974

Luca CesariniCentrocampista 05-10-1986

Michele MarchegianiAttaccante 08-03-1989

Loris CicilianiAttaccante 12-12-1990

Lorenzo RosiniAttaccante 17-03-1977

Abdelmonini BekkaliAttaccante 03-03-1989

Federico FratoniAttaccante 29-05-1992

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37n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE H

VALTESINOPOLISPORTIVA VALTESINO ASDVia Cabiano,33 63038 Valtesino (AP)

Tel. 333/7511948 - Fax 08618125255Fondazione ................................................................................. 1987Presidente .................................................................. Fabrizio Pignotti Vice presidente ........................................................... Angelo D’Erasmo Vice presidente ......................................................... Giuseppe Giorgetti Allenatore ................................................................... Giancarlo Pomili Segretario ................................................................ Alfredo Vespasiani Dirigente ................................................................... Vittorio Abbadini Dirigente ......................................................................... Franco Bruni Dirigente ................................................................ Domenico Capriotti Dirigente ............................................................. Giancarlo Giovannini Dirigente .................................................................. Emidio Grisostomi Dirigente ..................................................................... Sandro Partemi Dirigente ..................................................................... Claudio Pignotti

Fabrizio PignottiPresidente

Angelo D’ErasmoVice presidente

Giuseppe GiorgettiVice presidente

Giancarlo PomiliAllenatore

Alfredo VespasianiSegretario

Valter SpinaDirigente

Elio TrasattiDirigente

Sandro PartemiDirigente

Franco BruniDirigente

Simone BruniPortiere 04-05-1986

Stefano PoggiPortiere 03-08-1987

Fabio SantarelliDifensore 19-10-1980

Federico MarchionniDifensore 14-01-1980

Andrea MaroniDifensore 22-07-1980

Gianluca CipolloniDifensore 05-03-1989

Giovanni RomaniDifensore 16-05-1989

Augusto SpaccasassiDifensore 22-05-1977

Manuel OrsoliniDifensore 27-09-1986

Giancarlo GiovanniniCentrocampista 31-08-1975

Cristian CrescenziCentrocampista 03-02-1988

Marco GregoriCentrocampista 27-07-1983

Marco MarcozziCentrocampista 03-03-1977

Mirko MarcozziCentrocampista 30-07-1977

Paride VoltattorniCentrocampista 20-10-1972

Danilo IanniniCentrocampista 04-09-1982

Alessandro AngellottiAttaccante 08-05-1983

Attilio RomandiniAttaccante 20-01-1984

Daniele CiaralliAttaccante 21-07-1984

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38 n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE G

AMATORI CALCIO APPIGNANO

Giuliano CossaliVice presidente

Michele MessiAllenatore

Antonio FioriPresidente

Luigi Carciofi Segretario

Abdellah JovahryDirigente

Lucio CassibbaDirigente

Stefano SirolesiPortiere 05-08-1989

Mauro AndreucciPortiere 27-04-1977

Rossano RossettiDifensore 12-08-1975

David BraconiDifensore 07-02-1980

Andrea PalmiliDifensore 16-01-1989

Matteo MazzieriDifensore 04-07-1989

Marco MazziniDifensore 29-01-1986

Massimo BalloraniDifensore 28-11-1986

Alfredo BartoloniDifensore 15-10-1982

Giorgio RossiDifensore 14-11-1980

Loris LatiniDifensore 19-03-1983

Eros TarabelliCentrocampista 18-08-1988

Emanuele Carciofi Centrocampista 13-05-1977

Leonardo MazzieriCentrocampista 13-09-1985

Francesco SassaroliCentrocampista 21-06-1982

Nicola Del BiancoCentrocampista 01-06-1991

Luca LippiCentrocampista 19-05-1978

Tommaso VeroniCentrocampista 06-10-1983

Andrea VissaniCentrocampista 26-08-1982

Roberto MarzialiCentrocampista 28-03-1985

Luca Carciofi Centrocampista 05-11-1986

Riccardo MariniAttaccante 11-09-1986

Cristian PioniAttaccante 28-12-1985

Fabrizio RaponiAttaccante 01-08-1985

Francesco PalpacelliAttaccante 30-05-1981

Mauro CossaliAttaccante 20-06-1982

Mauro PiercamilliAttaccante 09-03-1980

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39n. 15

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE L

PENNESE

Maurizio BurocchiPresidente

Mariano BelleggiaVice presidente

Edy PagliucaAllenatore

Giampiero BruèSegretario

Gabriele BottoniDirett. Sportivo

Enzo BattaglioniDirigente

Domiziano BurocchiDirigente

Giuseppe CiccarèDirigente

PGS AS PENNESEP.zza Municipio,1 62020 Penna San Giovanni (MC)

Tel. 0733/699085

Fondazione ............................................................................1996Colori sociali .................................................................. Bianco-BluPresidente .......................................................... Maurizio Burocchi Vice presidente .................................................... Mariano Belleggia Allenatore ................................................................... Edy Pagliuca Segretario ...............................................................Giampiero Bruè Dirett. Sportivo ......................................................Gabriele Bottoni Dirigente ...............................................................Enzo Battaglioni Dirigente ..........................................................Domiziano Burocchi Dirigente .............................................................. Giuseppe Ciccarè Dirigente ........................................................ Emanuele Crisostomi

Andrea DeziPortiere 19-03-1990

Cristian RosoDifensore 21-06-1983

Marco PedroniDifensore 14-02-1981

Giorgio BuccioniDifensore 03-03-1981

Paolo Porfi riDifensore 17-09-1981

Manolo MassimilianiDifensore 28-05-1980

Alessio VitaDifensore 13-12-1985

Baldovino PettinariDifensore 14-04-1966

Carlo PedroniCentrocampista 11-01-1982

Danilo PaolettiCentrocampista 11-05-1991

Fabio BottoniCentrocampista 28-12-1981

Paolo PaolantoniCentrocampista 02-12-1964

Felipe SegoviaCentrocampista 17-10-1989

Rodrigo Segovia EcheverriaCentrocampista 05-02-1986

Thomas Mc CarthyCentrocampista 08-11-1984

Davide GenoveseCentrocampista

Juri IenaAttaccante 16-05-1986

Gianmario MiettiAttaccante 29-04-1991

Alessandro IacoponiAttaccante 01-06-1986

Francesco Di LucaAttaccante 15-05-1989

Manuel GiuliAttaccante 31-03-1983

Tiziano LucianiAttaccante 03-09-1983

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MaCerataMOnteLUPOnese

Tanta voglia di Promozione

L’obiettivo è quello di poter essere nelle zone nobili della classifica di Prima categoria fino al termine del-

la stagione. Non ha nessuna intenzione di nascondere i propri obiettivi Sandro Mancini, presidente della Montelupo-nese, formazione impegnata nel girone C di Prima categoria: “Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare nulla di intentato per il successo finale. Il nostro obiettivo è ormai noto a tutti: puntiamo al primo posto”. La concorrenza è agguerrita. “Il Montefano è un nostro avversario storico, già lo scor-so anno ai play-off lo abbiamo incontrato: contro di loro abbiamo avuto sempre molte difficoltà, è una bella squadra. Il Fiuminata è una neopromossa che è sempre lì in vet-ta e non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa: in particolare da loro è molto difficile fare risultato”. La Mon-teluponese dopo i play-off dello scorso anno dunque non vuole lasciare nulla di intentato per il salto di categoria: “In at-tacco avevamo bisogno di qualcosa in più e l’arrivo di un giocatore come Andrea Catini sicuramente ci darà una mano. Nella scor-sa stagione siamo arrivati ai play-off con il fiato corto, dopo un girone di ritorno dove abbiamo fatto una grande rimonta che alla fine abbiamo pagato. Vogliamo arrivare in Promozione dove si potrebbe realizzare un sogno: un derby tutto in famiglia con mio cugino. Una prospettiva che spero si possa

realizzare presto”. Il patron Mancini infatti è cugino di Andrea Savoretti, presidente del Potenza Picena, società con la quale i rapporti di collaborazione sono già inizia-ti: “Quando ci incontriamo con Andrea ci scherziamo ma sarebbe veramente una bel-la c osa poterlo incontrare in Promozione. I rapporti tra le società sono comunque ot-timi, basti pensare che insieme partecipia-mo alle categorie Giovanissimi e Juniores, quest’ultima allenata da un nostro tecnico come Luca Monaldi. Siamo soddisfatti di questo rapporto che si sta in saturando ma il nostro programma per i giovani non si ferma di certo qui. Dopo il convegno con i tecnici del Torino Spugna e Di Maria a cui hanno partecipano una trentina di alle-natori della zona, sette tecnici di Potenza Picena e Monteluponese hanno partecipato ad un corso di aggiornamento in Piemonte nell’ottica dei nostri rapporti con la Castel-lanzese. Sempre per la categoria Pulcini 2000 stiamo cercando di portare a Monte-lupone una tappa della Children Cup, con la possibilità di vedere da noi società del calibro di Juventus e Torino. In questo si tratta di una grande possibilità di crescita e maturazione non solo per i nostri tecnici ma anche e soprattutto per i nostri ragazzi, a testimonianza di come il vivaio sia da noi inteso come un’autentica risorsa da valoriz-zare al meglio in prospettiva futura”.

Il sogno di Mancini? Giocare il derby di famiglia controil cugino-collega Andrea Savoretti

L’allenatore, Paolo Esposto

Lui, Leo e le giovanilidel Newell’s Old Boys

Storie di ragazzi, di giovani atleti che si trovano a giocare insie-me da piccoli ma le cui carriere

poi prendono strade tanto diverse. E’ quanto accaduto ormai tanti anni fa a Rosario, in Argentina, nel settore giovanile del Newell’s Old Boys: due ragazzi con il sogno di diventare cal-ciatori giocano nella stessa squadra in uno dei migliori settori giovanili dell’intero paese diretto egregiamente dal padre di Almiron, attuale centro-campista del Bari. Si tratta di una “pul-ce” di origini italiane che risponde al nome di Lionel Messi, pallone d’oro 2009 e universalmente riconosciuto come il giocatore più forte attualmen-te in attività. Per lui anche origini mar-chigiane con il trisavolo Angelo Messi, partito nel 1883 da Recanati alla volta dell’Argentina. L’altro protagonista è Ariel Salvador Di Francesco,

classe 1987, giovane gaucho protago-nista da alcuni anni nel calcio dilet-tantistico marchigiano con le maglie di Aurora Treia, Vis Macerata, Calda-rola, Recanatese, Chiesanuova, Tor-rese, Urbisalviense e Corridonia. Le loro giovani storie si sono intrecciate per qualche mese nel settore giovanile del Newell’s: Di Francesco veste quella maglia dall’età di 9 anni e per una sta-gione intera gioca fianco a fianco con Leo che però passa quasi subito nella squadra che milita nel torneo nazio-nale. Un settore giovanile da sempre molto attivo che ha prodotto giocatori del calibro di Walter Samuele e Omar Gabriel Batistuta, solo per citarne al-cuni. La storia di Messi in Argentina si conclude a 12 anni quando entra a far parte del Barcellona, nella cantera per poi diventare quello che tutti noi conosciamo. Un ragazzo che non ha mia fatto pesare le sue qualità tecniche superiori agli altri, nessun atteggia-mento di superiorità ma la voglia di vi-vere quell’età insieme ai suoi coetanei divertendosi intorno ad un pallone. Due storie personali che hanno preso strade radicalmente diverse; due gio-vani che si sono incontrati, dopo quel periodo, una sola volta proprio a Rosa-rio quando Lionel tornò dalla Spagna. A sancire quei momenti insieme rima-ne una foto in cui i due ragazzi posano insieme in quella squadra di giovani atleti a Rosario: un bel ricordo per Ari-el Di Francesco, aver giocato con il più forte calciatore al mondo.

Ariel Di Francesco (Vis Macerata) da piccoloha giocato per qualche mese insieme a Messi

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MaCerata

Salta l’impianto di illuminazione, tutti a casa!Vi ricorda niente la data 20 marzo

1991? Il Milan, l’Olympique Marsi-glia, i fari dello stadio che saltano,

Baresi richiamato da Galliani...Ebbene, la storia si ripete 19 anni dopo a Corrido-nia in una gara di Terza categoria (girone H). Primo week end di dicembre, al cam-po in sintetico ex Enaoli si gioca Nuova Pausula - Visso, a 7 minuti dalla fine (sull’1-0 per la Nuova Pausula grazie al gol di Ciccioli) salta l’impianto elettrico, il black-out dura circa 15 minuti, torna la luce ma l’arbitro (anche su pressioni degli ospiti) fischia la fine dell’incontro. Qual-cuno, mentre le squadre rientrano, sente urla di gioia negli spogliatoi degli ospiti. Una beffa nella beffa per la squadra di casa che, reduce da 7 sconfitte di fila, vede sfumare il sogno di battere la capolista. La partita è stata rigiocata il 14 dicembre, risultato 2-2, ma le polemiche per quella sospensione stentano a spegnersi…

Nuova Pausula - Visso, black-out sull’1-0, proteste e polemiche

I commenti dei lettori (da www.quelliche.net)

“Una cosa che mi da fastidio che Visso ha una squadra di giovani che in campo si sono comportati con la massima correttezza

e purtroppo non e’ stato cosi’ l’atteggiamento del loro allenatore. Per come la penso io vincere senza onesta’ equivale ad una

pesante sconfitta”.

“Sarei curioso di sapere se l’arbitro scrivera’ sul referto quello che ha detto a noi giocatori e cioe’ che ha sospeso la partita

perche’ sentiva freddo”.

“Ho visto la partita e penso che i piu’ arrabbiati dovrebbero essere i diretti avversari in classifica del Visso, Pausula, come

vada vada, ha vinto la partita sul campo ed ha fatto di tutto per far si che si giocassero i restanti minuti. Visso invece ha

fatto tutta la pressione possibile per far sospendere la gara, alla ricerca della ripetizione. A Corridonia sono tutti arrabbiati ed e’

normalissimo anche se 3 punti in piu’ in classifica non rappresentano quasi nulla, ma anche a Morrovalle, San Ginesio etc. non

penso che saltino di gioia”.

“Forse saro’ pure squalificato per averne dette quattro alla giacchetta nera a fine gara ‘ma come si fa! Siamo nel 2010! Certe

cose sono vergognose’. Comunque quando ha fischiato la fine molti di loro se ne erano gia’ andati sotto la doccia! Saremo

ultimi ma siamo onesti”.

“A fine partita non sapevo se ridere o piangere. Venire da sette sconfitte e trovarsi a sette minuti dalla fine in vantaggio sulla

capolista con una partita non certo bellissima, ma per una volta tutta cuore e orgoglio ti lascia senza parola. Gran bella squadra

il Visso quando ha messo la palla a terra ha fatto la differenza, ma un po’ di sportivita’ in piu’ non avrebbe guastato”.

“Sono un giocatore del Pausula e penso che il comportamento della squadra ospite e del direttore di gara siano al di fuori del

calcio. Non c’era nessuna motivazione per non far giocare i restanti minuti della gara in quanto l’illuminazione era stata completa-

mente ripristinata quando l’arbitro ha fischiato la sospensione. Non ha senso aspettare 15 minuti per poi sospendere a problema

risolto e buttare via 83 minuti di gara dove si e’ lottato e quindi non ha senso ripetere la partita”.

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42 n. 15

MaCerata

Abilitati 28 nuovi arbitri all’ulti-mo corso tenuto nella sezione di Macerata. La voglia di “fare l’arbitro” sta crescendo, lo sostie-

ne con forza il presidente del CRA Marche Gustavo Malascorta. Presente l’ex arbitro Oberdan Pantana che si è di-chiarato “soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Bravi tutti davvero per il lavoro svolto nel reclutamento e per quello che è stato fat-to durante il corso”. Sulla stessa lunghezza d’onda Ennio Paoloni, una delle co-lonne della sezione maceratese: “Un bel gruppo sul quale si può lavorare per poter centrare obiettivi importanti”. Gilberto Sacchi, ex dirigente del CRA, bandiera della sezione di Macerata in merito al corso ha detto “i giovani stanno crescendo, l’entusiasmo e la passione non diminuisce, sono convinto che sulle giovani leve si può contare”.

Ecco l’elenco dei nuovi arbitri: Alessandro Bara, Giacomo Catena, Gia-como Compagnucci, Alessandro D’Addio, Umberto Maria Evangelista, Gian Matteo Farabollini, Michele Foglia, Alessandro Francalancia, Simone Fraticelli, Cesar Adriel Gaitan, Cristian Alvaro Gaitan, Massimiliano Guadagno, Andrea Gui-done, Marco Nuccelli, Lorena Pinciaroli, Alessio Pistelli, Alessio Salvitti, Graziano Santanatoglia, Piermichele Saracino, Sara Sileoni, Marco Simonella, Roberto Squadroni, Andrea Stura, Sauro Selvada-gi, Mattia Talamondi, Enrico Cappelletti, Vincenzo Marcotulli, Riccardo Stortini.

Arbitri: abilitati 28 nuovi fischietti

Sotto il gruppo dei nuovi arbiri abilitati nel corso tenutosi a Macerata, a destra dall’alto gli argentini Cristian e Cesar Gaetan, Lorena Pinciaroli e Sara Sileoni e nella foto in basso, da sinistra, Gilberto Sacchi, Oberdan Pantana, Guastavo Malascorta presidente CRA Marche, Ennio Paoloni

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43n. 15

MaCerata

Una neopromossa tra le grandi in Prima categoria (girone C). Si può racchiudere in una frase il racconto della stagione fin qui

disputata dal Santa Maria Apparen-te, società giovane ma dalla tradizione importante, che si trova a incrociare le armi con squadre veramente importan-ti, senza sfigurare affatto. “L’ho detto ai ragazzi recentemente e non posso far altro che confermarlo - afferma il direttore spor-tivo Giuliano Forani, autentico facto-tum gialloblu – siamo una neopromossa e per questo abbiamo avuto bisogno di un periodo di adattamento alla nuova catego-ria. Inizialmente abbiamo pagato un po’, complice anche la rivoluzione adoperata in organico ma nel complesso l’andamento della stagione ci soddisfa. Il tutto in un gi-rone veramente molto impegnativo, dove ci sono squadre costruite per vincere che non sfigurerebbero in categorie superiori”. Una società formata da un gruppo di amici, capaci di ripartire dalla Terza categoria dopo il 2002 anno in cui cessò l’attività del Santa Maria Apparente: “Il tutto nasce dall’impegno che tutti mettono in questa causa e dalla voglia di far vivere il calcio in una realtà di quartiere come questa; siamo ripartiti da un tecnico giovane e del luogo come Pagnanini, preparato e dalle grandi motivazioni. Difficoltà ce ne sono come in ogni altra realtà in questo momento di crisi ma la forza e la compattezza che abbiamo ci permette di andare avanti senza voli pin-darici ma con tanto buonsenso”. Il tutto, come dicevamo, in un girone assai com-petitivo: “Direi proprio di sì – ammette Fo-rani – ci sono squadre che hanno investito

tanto e che puntano ad essere protagonisti con decisione. Ad esempio la Montelupone-se che non nasconde ambizioni importanti anche se sono rimasto favorevolmente im-pressionato dall’Aurora Treia, squadra che gioca benissimo. Il Fiuminata è la rivelazio-ne, una neopromossa che, risultato dopo risultato, sta meritando il posto che occupa. Il Santa Maria Apparente? Stiamo facen-do bene anche se, volendo cercare il pelo nell’uovo, abbiamo mancato alcuni risulta-ti alla portata che ci hanno fatto perdere al-cuni punti per strada che avrebbero miglio-rato una classifica già ottima. Noi vogliamo centrare la salvezza quanto prima poi, se ci sarà tempo e modo, un’occhiatina ai pla-yoff la diamo ma senza assilli particolari”. Non solo prima squadra ma anche settore giovanile: “Con l’allestimento della squa-dra Juniores Provinciale – afferma il pre-sidente Giavannino Torresi - è stato completato l’organico delle squadre: questo era uno degli obiettivi che ci eravamo prefis-sati fin dall’ inizio della nostra programma-zione. Oggi offriamo un percorso di crescita a tutti i nostri tesserati a partire dai primi calci fino ad approdare in prima squadra, per un totale di 150 tesserati. Per questo ci avvaliamo di 8 istruttori e di 2 preparato-ri atletici presso il centro sportivo di Santa Maria Apparente dotato di un campo in erba, uno in terra battuta e inoltre, l’attuale amministrazione comunale sta realizzan-do una struttura polifunzionale al coperto mentre per l’ attività settimanale ci si avvale anche di altre persone che si occupano del trasporto dei ragazzi. Nel corso dell’anno è prevista l’organizzazione e partecipazione ad attività varie organizzate da noi o da al-

tre realtà calcistiche sul territorio oltre che alcuni stage di vacanza estiva a fine stagio-ne. In tutto questo ci sono di supporto mol-ti genitori dei nostri tesserati senza i quali tutto ciò non sarebbe realizzabile per una realtà di quartiere come la nostra. Un sen-

tito ringraziamento ai ragazzi, ai genitori e agli istruttori, ai custodi, a tutti i dirigenti e non da ultimi agli sponsor che ci supporta-no economicamente”.

Una ‘matricola’ tra le grandisanta MarIa aPParente

La prima squadra guidata da Pagnanini

Juniores

Allievi

Giovanissimi

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44 n. 15

MaCerata

Moglianese: a gennaio viaal progetto dopo-scuola

Non solo Prima categoria in casa della Moglianese. A partire da gennaio 2011 in collaborazione

con il Comune di Mogliano partirà il pro-getto dopo-scuola “mens sana in corpore sano” per dare un aiuto concreto ai giova-ni del paese nell’ambito sportivo. I ragazzi potranno seguire (nel pomeriggio) la loro passione sportiva senza che questa pesi sul rendimento scolastico. La Moglianese, società nata nel 1926, vuole diventare così un’associazione completamente inserita nella vita sociale del paese.

Presidente Gianluca Maurizi (foto), quali sono gli obiettivi per questa Moglianese?“Lavorare con i giovani. Nella nostra

prima squadra ben dodici ragazzi sono di Mogliano con età media di appena vent’anni ad eccezione del nostro Gianni Telloni che ne vanta ben quarantaquat-tro”. Sono scelte importanti che hanno risvegliato l’amore per lo sport in una cittadina sicuramente briosa per tante attività che vengono pro-poste…“Sono scelte societarie che hanno creato intorno alla Moglianese un clima decisa-mente bello. Lo testimonia concretamen-te la presenza di tanti tifosi presenti nelle gare interne della nostra squadra”.

Mogliano è un paese dove si vive una realtà sportiva diversa…“Non siamo diversi ma proviamo a far crescere i valori dello sport convinti che lo sport, il calcio,è qualcosa di più di una partita. Lo sport è un fatto educativo che aiuta tutti a crescere e a scoprirne i valori positivi”. E’ un lavoro che state facendo a partire dai più piccoli, dalla scuo-la calcio.“Stiamo cercando di inculcare in tutti i ra-gazzi dai primi calci alla prima squadra e più in generale negli appassionati i valori della lealtà, dell’aiuto reciproco, che il cal-cio porta con sè”.

Il presidente Maurizi: “Perché il calcio è molto di più che una semplice partita”

non siamo diversi, ma

proviamo a far crescere i valori

dello sport

• L’ACM Sambucheto (Seconda categoria E), dopo le dimissioni di mister Conti, ha nominato un nuovo tecnico: si tratta di Paolo Morresi, ex Caldarola, in passato anche sulle panchine di Monteluponese e Visso.

• Alla Palombese (Seconda categoria F) si cambia. Il nuovo allenatore è Fabrizio Giacovelli, già alla guida di Rione Pace e Colmuranese. Geni Moretti resta in rosa come giocatore.

• E’ Luca Giacconi, già allenatore della formazione Allievi, il nuovo allenatore dello Juventus Club Tolentino (Seconda categoria F). Giacconi subentra al dimissionario Travaglini.

• Al Villa 2003 (Seconda categoria G) si cambia: salta Maurizio Cruciani, in panchina torna Rossano Brillarelli.

IL VALZERDELLE PANCHINE

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45n. 15

MaCerataPennese

L’orgoglio di un paese

A Penna San Gio-vanni, 1.200 abitanti, è feb-bre calcistica

con la Pennese che viaggia in testa alla classifica nel girone L di Terza categoria con uno score inte-ressante. Entusiasmo che si comprende anche dalle parole del presidente Maurizio Burocchi (nel tondo) che racconta questo magic-moment. “Siamo molto soddisfatti, stiamo andando molto bene e non ci nascondiamo sul fatto che il nostro obiettivo è quello di essere pro-tagonisti fino alla fine della stagione. Già lo scorso anno puntavamo al successo finale ma ci mancava qualcosa per essere compe-titivi”. Un organico composto da 23 gioca-tori, completo e guidato da Edy Pagliuca, allenatore-portiere alla prima esperienza tecnica in carriera: “Pagliuca è veramente uno degli artefici principali di questo avvio di stagione: le sue doti di portiere erano note a tutti, da allenatore è stato una piacevolis-sima rivelazione: preparato tecnicamente, umanamente è una grandissima persona che riesce a gestire al meglio un gruppo numeroso”. Una realtà che coinvolge un intero paese, a partire dall’Amministra-zione comunale: “Il sindaco Crisostomi fa

parte della società, composta da undici dirigenti, molto

presenti sia alle gare che agli allenamenti. Parteci-pano tutti e sono sempre a disposizione: l’Ammi-nistrazione ci è vicina con un terreno di gioco sempre in buone condi-

zioni e con una presenza costante”. Un girone non

facile in cui le principali avversarie sembrano essere

due: Torre e Corva. “Stando alla classifica direi proprio di si. La

Torre ha un ottimo organico, rinforzato dall’arrivo dell’attaccante Renna, un lusso per la categoria. L’ho vista giocare e devo dire che mi ha fatto una buona impres-sione. A mio avviso loro e la Corva sono le formazioni che fino alla fine saranno lì in testa a giocarsi il campionato insieme a noi. Sono comunque convinto delle potenzialità del nostro gruppo che reputo compatto e ben costruito per puntare con decisione alla vittoria finale. A Penna San Giovanni c’è entusiasmo, nei bar si parla solo della squa-dra e la partecipazione del pubblico è molto calorosa. Questo è l’orgoglio del paese e di una comunità che crede molto nei nostri ragazzi, noi speriamo di poter regalare una grande gioia ai nostri compaesani”.

Maurizio Burocchi: “Occhio a Torre e Corva ma la mia squadra è forte”

san CLaUDIO

“Puntiamo in alto”

Un avvio di stagione con i fioc-chi, poi il rallentamento prima di una ripartenza decisa che permette di guardare con ot-

timismo ad un piazzamento nei playoff. Stagione importate quella disputata fi-nora dal San Claudio, impegnato in un girone quanto mai equilibrato come quel-lo F di Seconda categoria. “Non si può che valutare positivamente questa prima parte di campionato – commenta il direttore sportivo Fernando Serafini - l’avvio di stagione era stato strepitoso con nove punti conquistati nelle prime tre uscite. Successi-vamente ad un piccolo calo ci siamo ripresi, consolidando la nostra posizione in classifi-ca che soddisfa la società per come i ragazzi si stanno comportando. Il nostro obiettivo è quello di disputare una stagione tranquil-la che possa tenerci lontano il più possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica; una volta conquistata la salvezza si potrà pensare a qualcosa di diverso come i play-off. Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta”. Molte le insidie sul cammino del San Claudio, a partire da un gruppo di concorrenti veramente di ottimo livello. “Senza dubbio il livello del campionato è decisamente buono, con squadre molto ben attrezzate sia numericamente che qualitati-vamente: non è una banalità ma l’equilibrio è sotto gli occhi di tutti. Si può far risultato con la prima della classe e soffrire maledet-tamente con chi è impegnato nei bassifondi,

tutte le squadre vanno affrontate con il giu-sto atteggiamento per non rischiare brutte figure”. I numeri parlano di una squadra con uno dei migliori attacchi del girone ma con una difesa con qualche gol di trop-po incassato: “Eppure pensavamo di aver allestito una squadra compatta, capace di concedere pochissimo. Con il mercato di ri-parazione dovremmo aver colmato questa lacuna, fermo restando che il nostro prin-cipale problema sono gli infortuni. Avendo una rosa tutto sommato molto ristretta, composta da 16 elementi, spesso per infor-tuni (diversi) e squalifiche (poche) mister Fabrizio Bernabei si trova in difficoltà an-che nel fare sostituzioni e con scelte obbliga-te”. Per quanto riguarda invece la vittoria finale del campionato, secondo Serafini, si tratta di un discorso aperto a più solu-zioni: “Sono molte le squadre che possono dire la loro: a partire dalla Settempeda che per organico è la principale candidata al successo finale ma attenzione a squadre come Folgore Castelraimondo, Caldarola e Serralta che sta facendo molto bene, an-dando oltre le aspettative. Devo dire che una squadra che mi ha favorevolmente im-pressionato, nonostante si tratti di una ne-opromossa, è quella dei Giovani Tolentino: gruppo compatto e squadra organizzata, capace di esprimersi un buon calcio. Sono queste le realtà migliori di questo campio-nato con l’augurio che il San Claudio possa inserirsi in chiave play-off”.

Il ds Serafini: “Possiamo dire la nostra in chiave playoff”

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FermoIl Monte San Pietrangeli (Prima categoria C) si separa da Roberto Chiodi. Il nuovo allenatore è Saverio

Bongelli, cinque anni fa artefice della promozione in Prima categoria.

Il Molini Calcio (Terza categoria M) esonera Andrea Sollini, il nuovo allenatore è Paolo Cognigni (Love).

La Sangiorgese“chiude” lo stadio ai tifosi

Una presa di posizione che non ha precedenti nel calcio marchigia-no: una società dilettanti decide

di giocare una gara di campionato a por-te chiuse. La decisione choc è della San-giorgese che a fine novembre contro il Santa Maria Apparente ha “vietato” il Co-munale ai propri tifosi. E non perche l’ha imposto il CAMS o la Questura. E’ stata la dirigenza stessa della Sangiorgese che ha voluto così rispondere all’ammenda di 800 euro comminata dal giudice spor-tivo alla società per colpa di un tifoso dei nerazzurri che nel turno precedente ave-

va insultato pesantemente l’arbitro. “Ci dispiace per i tifosi veri della Sangiorgese – sono le parole del segretario Alessan-dro Cacciurri - ma non possiamo più mettere a repentaglio la nostra dignità di sportivi, il gesto sconsiderato di quel tifoso ci costerà 800 euro quando ne incassiamo di media 150”. Da qui la decisione: San-giorgese - Santa Maria Apparente (finita 0-0) è stata disputata a porte chiuse! “E’ stata una bella partita giocata nel segno della civiltà e senza stupidi cori – il com-mento del presidente Antonio Arona (nella foto) - e non è da escludere che, se costretti, potremmo ripetere la decisione”. Precisa il segretario Cacciurri: “Con la collaborazione dei Carabinieri abbiamo garantito l’ingresso ai tifosi ospiti e con-

sentito la fruizione della tribuna ai geni-tori dei nostri calciatori”. E il Comune? E l’Assessorato allo Sport? Nessun contatto e nessuna presa di posizione ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale. La Sangiorgese intanto tira dritto per la sua strada e intende tagliare i ponti col passato. “Se siamo in queste condizioni anche di classifica (ultimo posto, ndr) è perché stiamo lavorando al risanamento dei conti – sottolinea Arona - noi siamo nuovi e ci mettiamo la faccia, ma vogliamo chiudere con precedenti gestioni. Il cam-

pionato? Noi vogliamo salvarci e restare in Prima categoria”. Infine Arona annuncia una dura presa di posizione contro alcuni vecchi dirigenti: “D’ora in avanti diffiderò chiunque metterà piede al campo sportivo senza la nostra autorizzazione”.

Decisione choc della società per rispondere a qualche supporter troppo esagitato

D’ora in avanti diffiderò chiunque

metterà piedeal campo sportivo

senza la nostra autorizzazione

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FerMO

Non sentirete partire mai nessun proclama da un ambiente che ha fatto della concretezza e della se-

rietà le sue armi migliori per competere al meglio in un categoria tanto impegnativa. Di fatto, tra squadre chiamate a recitare un ruolo da protagonista in questa stagio-ne, il Montottone di mister Stefano Corsetti si sta rivelando come la più bel-la sorpresa del girone D di Prima catego-ria; anche se, dopo tante partite andate in archivio, continuare a chiamarla sorpresa è decisamente riduttivo. Ci sarebbero tut-te le condizioni possibili per esaltarsi ma questo non rientra nel modo di intendere il calcio del presidente Gianluca Poloni e dei suoi collaboratori, abituati ad una programmazione fatta con largo antici-po. “Effettivamente si tratta di un periodo molto buono per noi – conferma il diretto-re sportivo Massimiliano Sebastiani – sia in termini di gioco che di risultati. La nostra forza è la coesione del gruppo e so-prattutto la mancanza di pressioni che per-mette di lavorare con grande serenità: alla squadra chiediamo di divertirsi e divertirci, loro stanno rispondendo molto bene e spe-riamo che questo duri il più a lungo possi-bile. Un applauso, non per retorica ma per merito, va a mi-ster Corsetti e alla squadra che stanno svolgendo un lavoro straordinario fatto di dedizione e ap-plicazione”. Il Mon-tottone, che non soffre di vertigini, si candida ad un ruolo da out-sider: “La nostra è una programmazione

a medio-lungo termine, nasce dal gruppo che ha vinto la Seconda categoria qualche anno fa e che nel corso del tempo ha subito ben poche modifiche. In questa stagione, ol-tre ad alcuni giovani, gli unici inserimenti sono stati quelli degli esperti Cannellini e Della Valle. Non siamo abituati a fare follie e questo chi viene a giocare da noi lo sa per-fettamente. Puntiamo moltissimo su uno spogliatoio unito dove c’è grande fiducia, dovuta anche ai risultati che stanno arri-vando”. Un Montottone competitivo in un torneo che poco ha a che spartire con un campionato di Prima categoria, alla luce delle squadre presenti e dei giocatori che le compongono: “C’è grande equilibrio– conclude Sebastiani – con squadre come Avis Ripatransone, Servigliano, Monticelli e Amandola che secondo me saranno a gio-carsi il campionato fino alla fine. Credo che la vittoria finale se la giocheranno punto a punto con il Ripatransone che secondo me è squadra veramente quadrata. Per quanto ci riguarda viviamo alla giornata e puntia-mo decisamente su questo gruppo nel quale crediamo moltissimo e al quale diamo mas-sima fiducia: non ci piace stravolgere uno spogliatoio che sta facendo tanto bene e che

speriamo continui a divertirsi fino al termine”.

Montottone, quanto è bello stupire!Il ds Sebastiani: “Il segreto? Nessun assillo di classifica e una programmazione seria”

squadre come avis ripatransone,

servigliano, Monticellie amandola

si giocherannoil campionato fino

alla fine

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FerMO

Per ben dodici stagioni ha rico-perto il ruolo di presidente a Servigliano, figura storica che conosce ogni lato, ogni aspetto

e ogni angolo di ciò che accade in casa San Marco. Si tratta di Giuseppe Cugnigni (in foto), da sempre in so-cietà ma che da alcuni anni ricopre il ruolo di collaboratore del presiden-te. La sua presenza non è mai venuta meno, neanche nei momenti di dif-ficoltà della società biancoazzurra, quest’anno tornata protagonista in Prima categoria dopo la vittoriosa sta-gione scorsa. Le intenzione della socie-tà sono ben note: ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa stagione: “Abbiamo un gruppo valido per la cate-goria nonostante molti cambiamenti in organico rispetto allo scorso anno; fino ad ora si poteva fare di più ma va bene così, non dimentichiamoci che siamo appena arrivati in Prima categoria. Nel

complesso abbiamo alternato gare opache a prestazioni decisamente migliori come quel-le contro Offida e Ripatransone, non resta che trovare maggiore continuità. Le poten-zialità del gruppo sono enormi e noi ci cre-diamo molto. Quali sono le squadre da bat-tere? Non c’è, almeno sembra, una squadra che possa prendere il largo rispetto alle altre ma un gruppo di formazioni molto ben at-trezzate come Avis Ripatransone, Amando-la, Porto D’Ascoli, Jrvs, Montottone e Mon-ticelli”. Cugnigni ha ben chiaro quale deve essere la forza del Servigliano per essere al vertice: “Senza un gruppo solido, coeso e compatto non si riesce a fare risultato, dare tutto per scontato è l’errore principale che bisogna evitare, non mollando mai la presa anche quando sembra che le cose vadano bene”. Della sua esperienza alla guida del Servigliano ha ricordi importanti, due in particolare: “Per quanto riguarda la prima squadra nel 2004-2005 l’arrivo in Prima categoria dopo la gara vinta a Mogliano

contro il Sarnano con oltre mille spettatori presenti: era una squadra “fatta in casa” con i vari Tulli, Bottoni, Marini…fu una grande soddisfazione. Come settore giova-nile invece ricordo il 1997-1998 quando la Juniores di Baglioni vinse il campionato provinciale e agli spareggi superò Telusiano e Montecosaro prima della finalissima con il Sarnano”. Proprio il settore giovanile è un aspetto cui lo stesso Cugnigni tiene con particolare attenzione: “Con la nuova dirigenza, in carica da alcune stagioni, c’è stata un iniezione di fiducia importante. Puntiamo con particolare cura al rilancio del nostro settore giovanile: attualmente abbiamo oltre 100 ragazzi con un movi-mento in continua crescita che vogliamo assecondare”. Di certo dalle sue parole è ben chiaro l’impegno e soprattutto passio-ne con cui il collaboratore del presidente parla di questa società che rappresenta un momento di aggregazione importante per l’intero paese.

“Scommettiamo sui giovani”A tu per tu con Giuseppe Cugnigni, collaboratore del presidente

san MarCO servIGLIanO

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FerMO

E in zona Cesarini va in gol il portiere Santarelli!Minuto numero 95 di Franca-

villa - New Generation (8^ giornata di Seconda categoria girone G): padroni

di casa avanti 2-1, ospiti in avanti per l’ulti-mo tentativo disperato: in area biancoros-

sa c’è anche Simone Santarelli (foto), 41 anni, portiere proiettato in avanti che si trova la palla sul destro e, in mezza rove-sciata, scaraventa in porta. Un gol incre-dibile, bello, voluto, cercato e importante per il risultato ma anche per la storia. Un

colpo di fortuna? Senza dubbio non una cosa usuale per un numero uno ma non è certo una novità per Santarelli. Nella sua lunga carriera già nel 2000-2001 era già andato a segno con la maglia della Due Emme in un match casalingo nella gara

con la Grottese grazie ad una perfetta inzuccata.

Santarelli, quali sono state le sensazioni al momento del gol?“Soprattutto la grande gioia per aver raggiunto un pareggio importante per la squadra. Era l’ultima occasione della gara, mi sono spinto in avanti e ho tro-vato la coordinazione giusta per infila-re la palla nell’angolo opposto”.

Una lunga carriera tra D e Pri-ma categoria: cosa ti ha portato ad accettare la proposta della New Generation?“Ad inizio stagione non avevo squadra e mi sono allenato con il Campiglione, aspettavo la chiamata giusta, magari da una squadra di Promozione, ma non era arrivata. Sono rimasto in atte-sa e ho accettato la proposta della New Generation, devo ammettere con qual-che perplessità per la categoria, che consideravo molto poco impegnativa. Dopo le prime giornate devo dire con sincerità che il mio era un giudizio sba-gliato: non si fanno molti allenamenti per impegni di lavoro ma ogni squadra ha giocatori importanti che sanno fare

la differenza e ogni partita riserva difficol-tà e imprevisti: c’è competizione e grandi stimoli che ti portano a dare il massimo”.

A 41 anni la voglia di smet-tere non è ancora arrivata? “Sono un vecchietto ma non sento ancora il peso dell’età, ho tanta voglia di giocare e di farlo con grandi motivazioni: finché ci sarà questo non mi tirerò mai indietro, l’atmo-sfera della gara è qualcosa che sento ancora particolarmente mia”.

In futuro ti vedi nel ruolo di alle-natore?“Sono sincero, non mi vedo in questo ruolo: occorre essere un bravo psicologo, capire molti lati del carattere dei vari gio-catori. Non mi vedo da primo allenatore ma da preparatore dei portieri, cosa che sto facendo da qualche tempo per una scuola di calcio della zona di Fermo; mi piace insegnare ai ragazzi quello che mi è stato lasciato da chi ho incontrato sulla mia strada. Questo è un ruolo che sento maggiormente adatto a me stesso”.

Per il n°1 della New Generation non è la prima volta…

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FerMO

Una squadra nuova, ambiziosa e con tanta voglia di consoli-darsi nel corso del tempo. La Faleriense 2010 è una realtà

importante come è stato dimostrato nel-la splendida presentazione avvenuta in pre-campionato. “Il Giardino degli Ulivi” di Porto Potenza Picena è stata la location ideale per presentare a stampa, dirigenti, simpatizzanti e rappresentanti del nuo-vo comitato provinciale di Fermo questo nuovo progetto. Una cerimonia vissuta in un clima di allegria e che ha posto le pre-messe migliori per una stagione da prota-gonista. La nuova società con sede a Porto Sant’Elpidio, come spiegato dal dirigente Franco Errico, prende il nome da un quartiere della città e vuole contraddi-stinguersi per l’impegno di dirigenti e giocatori nel rispetto dello spirito sporti-vo. Una presidentessa giovane come Leti-zia Martini, emozionata nella serata di gala, che ha lasciato il compito di fare gli onori di casa a Giovanni Martini, papà e vicepresidente: fondamentale l’apporto dello sponsor “Shusa - Your personal Be-auty” e tutti gli intervenuti per l’impegno profuso per la nascita del sodalizio. “Sono stato invitato a partecipare a questo nuovo progetto – commenta Giordano Scop-pa, lo sponsor – e ho notato subito il gran-de affiatamento e l’impegno dei ragazzi du-rante gli allenamenti e sono rimasto colpito da questo clima, adesso dobbiamo mante-nere questo entusiasmo”. Doppia funzione di direttore sportivo e giocatore è ricoper-ta da Mauro Scoppa mentre alla guida tecnica il giovane e competente Roberto Cicchini. La squadra milita nel girone L di Terza categoria, raggruppamento che vede il primato della Pennese. Tuttavia la neonata formazione biancorossa si sta facendo valere dopo un avvio di stagione un po’ a rilento: un punto conquistato nel-le prime due gare, poi è arrivata la prima storica vittoria in campionato sull’Atleti-co 99 con il punteggio di 2-1. Un periodo di ambientamento è fisiologico quando una squadra si costituisce ex novo. Un buon ruolino di marcia con i biancorossi in orbita play-off, subito dietro le prime della classe con la voglia matta di essere protagonista fino al termine della stagio-ne. Centrare un piazzamento play-off nel primo anno di vita sarebbe grande mo-tivo di orgoglio per la squadra di mister Cicchini.

Una debuttante e il sogno play-offFaLerIense 2010

Da sinistra Giovanni Martini, Giordano Scoppa e Roberto Cicchini L’organico al completo della Faleriense 2010

Un momento della presentazione ufficiale

Da sinistra Mauro Scoppa, Giordano Scoppa, il presidente Letizia Martini, Franco Errico e Giovanni Martini

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FerMO

Auguri di Buone Feste

L’U.S. Petritoli ha festeggiato il 50° an-niversario di fondazione. Per questo im-portante traguardo raggiunto la società a fine novembre ha organizzato un pome-riggio speciale con il sindaco Luca To-massini, il presidente Giuseppe Vita-li, la giornalista Rai Simona Rolandi, il presidente del Comitato Regionale Pa-olo Cellini e tanti personaggi del calcio di ieri e di oggi. La chicca? Eccola, è storica: il tabellino della prima partita giocata in casa dalla Petritolese. Auguri!

Petritoli,questa è storia!Ecco il tabellino della prima gara casalinga

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FerMO

“Siamo partiti con la voglia e l’obiettivo di giocarci i play-off ma ora puntiamo con decisio-

ne al primo posto”. Parole chiare in casa Pinturetta quelle espresse dal vice pre-sidente Stelio Verdecchia (foto) che parla in toni entusiasti ma sempre con i piedi bene saldi a terra della prima par-te di stagione della squadra elpidiense.

Partiti, come detto, con l’obiettivo di ben figurare, Ciarrocchi e compagni stanno tenendo un ritmo infernale nel segno della continuità rispetto a quanto fatto nella seconda parte della passata stagio-ne quando la squadra di mister Stefano Marcotulli ha ottenuto un ottimo piaz-zamento finale in campionato. Puntella-to un organico già buono i risultati sono stati evidenti fin dalle prime battute di campionato, fatta eccezione per il passo falso casalingo con la Firmum di inizio stagione. Diversi i punti di forza in orga-nico: una difesa che subisce pochissimo e che di gran lunga si sta imponendo tra le migliori della categoria, un attacc0 che realizza con grande continuità e che soprattutto riesce a mandare in rete un numero altissimo di giocatori (già su-perata la doppia cifra), infilando una lunga serie di risultati utili con-secutivi. “Abbia-mo preso fiducia e convinzione stra-da facendo, l’orga-nico a disposizio-ne è ottimo e tutte le componenti da società, squadra e staff ci credono. A questo punto dunque sarebbe inutile nasconder-

ci: puntiamo al successo finale, conside-rato che siamo giunti al giro di boa pur consapevoli che il cammino è ancora estre-mamente lungo e non privo di difficoltà”. Squadre quotate ce ne sono nel girone G di Seconda categoria, e l’equilibrio da metà classifica in su sembra essere vera-mente importante. Sulle avversarie più insidiose lo stesso Verdecchia ha le idee abbastanza chiare: “Direi che la classifica fino a questo momento disegna al meglio quali sono le reali forze in campo: Palmen-se e Vigor Sant’Elpidio sono avversari ve-ramente quadrate e ben costruite anche se con caratteristiche diverse tra loro. Secon-do me sono loro le reali antagoniste da qui al termine della stagione”.

La Pinturetta esceallo scoperto:“Puntiamo al primo posto”

Dalla Grottesea Milanello:ecco il sognodi Kevin Muka

Vedere le proprie potenzialità pre-miate con una importante occasio-ne come il provino con la maglia del

Milan non è affatto cosa da tutti i giorni. E’ quanto accaduto a Kevin Muka, clas-se 1995, attaccante dei Giovanissimi della Grottese, società affiliata alla Scuola Calcio Milan. Le sue doti non sono af-fatto sfuggite agli operatori rossoneri che hanno invitato, qualche settimana fa, il ragazzo ad un provino presso il centro sportivo di Milanello. Un test che sembra essere andato piuttosto bene, tanto che Muka si è messo in evidenza nella parti-tella fatta disputare al termine della gior-nata di allenamento, andando anche in gol. Un premio per le qualità del giovane atleta e per la scuola calcio grottese che inizia a vedere i frutti del lavoro svolto con impegno e passione in collaborazione con il settore giovanile rossonero.

Palmense e vigor

sant’elpidiole antagoniste,

ma noi ci crediamo

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sPeCIaLe CICLIsMO

GROTTAZZOLINA – Da oltre 60 anni la società ciclistica “Mario Pupilli” racconta con spirito familiare la passione per le due ruote. C’è una storia lunga e tutta da scoprire dietro alla società cicli-stica “Mario Pupilli” di Grottazzolina, fon-data nel 1947 da alcuni appassionati delle due ruote del paese e intitolata alla me-moria appunto di Mario Pupilli, caduto in guerra ma che tutti ricordavano come grande sportivo anche se la sua disciplina sportiva preferita era il podismo. Nasce tutto da qui, e nel corso degli anni si sono susseguiti tanti atleti che praticano cicli-smo a livello amatoriale e dilettantistico. Oggi sotto la guida del presidente Mario Traini, del vicepresidente Giampiero Conti, il segretario Eddy Traini e il consigliere Ugo Traini c’è un gruppo di 60 tesserati che praticano sport, ma che soprattutto vivono l’associazione ciclisti-ca come una sorta di famiglia allargata. “La nostra società svolge attività ciclistica a 360 gradi – commenta il vicepresiden-te Giampiero Conti – svolgiamo gare sia su strada sia fuori strada partecipando a gran turismo, gran fondo e gare agonisti-che. Durante l’arco di una stagione, così tanto per dare un esempio, sommando le distanze percorse da tutti nostri tesse-

rati copriamo oltre 160 mila chilometri all’anno”. Gare, tante gare in cui la società è riuscita anche a mettersi in mostra con Simone Traini, campione italiano ci-clocross 2010; sempre quest’anno è stato vinto il campionato regionale cronome-tro a squadre e come società il titolo re-gionale di gran turismo. Durante l’anno la squadra organizza diverse iniziative sportive come: cicloturistica Servigliano - Madonna dell’Ambro; la gara agonistica che si svolge nella contrada di Papa Gio-vanni a Grottazzolina; la gara agonistica dedicata alla Beate Vergine del Perpetuo Soccorso sempre a Grottazzolina. Infine, proprio quest’anno è stata promossa una manifestazione unica nel suo genere, ovvero la corsa ciclistica storica “I forzati della strada”, una gara dedicata al cicli-smo storico nella sua veste più romantica con bici, abbigliamento e tracciati stile anni ‘50 e ‘60, persino i giudici e i tecnici viaggiano a bordo di auto e moto d’epoca. Una società che fa dello stare insieme un elemento fondamentale per fare gruppo, spesso e volentieri i soci si riuniscono per cene, scampagnate con tutta la famiglia, perché quello che importa è stare insieme condividendo la passione per lo sport. Per info contattare 334-3474596.

Società “Mario Pupilli”una grande famiglia in bicicletta

Nella foto in basso a sinistra il presidente Traini con tre ex professionisti: Mancini, Severini e Piscaglia.Nelle foto sotto il gruppo nella cicloturistica alla Madonna dell’Ambro; più in basso la partenza da Loreto

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FerMO

Lo scorso anno fu protagonista fino agli spareggi decisivi per il passaggio in Prima categoria, uscendo sconfit-

ta nel triangolare decisivo contro Aman-dola e Poggese. Al di là del risultato finale fu una grande stagione per la Palmen-se, protagonista anche quest’anno in Seconda categoria: “Lo scorso anno fu un risultato decisamente inatteso –conferma il presidente Giuliano Paradisi (foto) –una stagione che riuscì a sorprendere an-che noi, per la quale la soddisfazione fu ve-ramente molto grande. A dire il vero siamo stati un po’ sfortunati nel triangolare finale di spareggio, dovendo giocare la prima gara in casa dell’Amandola, squadra molto ben attrezzata: quella sconfitta ci pregiudi-cò il cammino. Quest’anno invece in quel girone sembra proprio che il Ripatransone United abbia preso definitivamente il largo, tenendo un ritmo infernale e insostenibi-le per le altre”. Lo scorso anno nel girone H, quest’anno invece è tornata nel girone più specificatamente fermano, ovvero il girone G: differenze importanti tra i due

gironi: “Lo scorso anno siamo stati quasi costretti a spostarci in quel girone, nel quale c’erano alcuni squadre che spiccavano con chiarezza sulle altre. E’ stata un’esperienza importante anche se devo ammettere che noi abbiamo sempre chiesto di giocare nel girone G: è il raggruppamento con tutte le squadre fermane. Da un punto di vista lo-gistico decisamente migliore per noi, sia per l’organizzazione delle trasferte ma anche per i nostri tifosi è più facile seguire la squa-dra anche fuori casa. Dispiace per Olimpia Porto San Giorgio e Borgo Rosselli, che sono passate nel girone H: si tratta di decisioni che in parte faccio fatica a comprendere”. Nonostante il campionato sia cambiato, i risultati sembrano non variare troppo: “Stiamo andando bene in un girone dove ci sono molte formazioni attrezzate per fare bene fino al termine della stagione: senza dubbio la Pinturetta ha un organico di buon livello con diversi giovani prove-nienti dal Porto Sant’Elpidio che si stanno mettendo in grande evidenza; la Vigor Sant’Elpidio possiede un attacco veramente

importante e anche il Monte Urano è da te-nere in grande considerazione. L’equilibrio è il motivo predominante di questo girone, dove ogni gara nasconde insidie particolari e non va in alcun modo sottovalutata”. Una Palmense che non sembra avere partico-lari timori reverenziali e che si propone senza nascondersi troppo per le zone che contano della classifica: “Se lo scorso anno –continua Paradisi – fu una piacevole sor-presa quest’anno puntiamo a fare bene e per questo motivo non nascondiamo il fatto che vogliamo stare lassù il più a lungo possibile: se poi non sarà primato, cercheremo i play-off. Fino a questo momento sono soddisfat-to di quanto fatto, la squadra è attrezzata e ben guidata da mister Giovanni Ercoli che punta molto sulle doti di un gruppo che ri-esce sempre a motivare al meglio. Subiamo pochi gol ma non riusciamo ad essere trop-po incisivi in fase realizzativa, migliorando questo aspetto possiamo senza dubbio fare un ulteriore salto di qualità”.

Palmense avanti tuttaParadisi: “Confermare e migliorare la scorsa stagione. Primo posto? Ci proviamo”

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FerMO

E’ già in archivio il quarto appunta-mento con la Nazionale Under 21 per la nuova Provincia di Fermo,

gara amichevole disputata contro la Tur-chia e che ha salutato l’esordio sulla pan-china azzurra di Ciro Ferrara, ex tecnico della Juve. Il 17 novembre, nonostante l’orario pomeridiano, lo stadio “Recchio-ni” è risultato gremito per un appunta-mento importante e atteso. La gara è stata intensa e piacevole da vedere con l’Italia che si è imposta 2-1 grazie alla doppietta del bomber del Manchester United Fede-

rico Macheda. Grande festa sugli spalti per una connubio Fermo-Nazionale mai banale negli anni passati. La prima volta degli Azzurri in terra fermana fu l’11 ot-tobre 2000 e coincise con l’ultima partita alla guida degli azzurri di Marco Tardelli che, da lì a pochi giorni, sarebbe diventato tecnico dell’Inter: 3-2 per l’Italia sulla Ge-orgia grazie alle reti di Pinardi, Cassano e Maresca. Secondo appuntamento il 15 novembre 2005, gara valida come ritorno play-off per la qualificazione agli Europei di categoria: sotto un autentico diluvio i

ragazzi di Claudio Gentile si imposero 1-0 sull’Ungheria grazie alla rete di un bom-ber di razza come Giampaolo Pazzini. L’ultima apparizione in ordine di tempo risale invece alla gestione Casiraghi: è il 16 novembre 2009 quando gli azzurri som-mergono con un perentorio 5-0 i pari età dell’Azerbaijan, trascinati da Acquafresca, Giovinco e Russotto. Quattro gare e quat-tro successi per la Nazionale che senza dubbio non mancherà di riabbracciare lo stadio fermano per altri impegni in un prossimo futuro della storia azzurra.

Fermo e il “Recchioni”portano bene agli AzzurriQuattro incontri dell’Under 21 e altrettanti successi

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Ascoli PicenoClaudio Pierantozzi, classe 1973, è il nuovo direttore sportivo dell’Arquata

(Promozione B). “La mia gratitudine va al presidente Mongardini per avermi affidato questo incarico che cercherò di assolvere con diligenza e competenza”. Il nuovo dirigente, già giocatore della squadra termale, subentra a Bruno De Nicola,

dimessosi per motivi personali.

Giocatori prima, allenatori poi e di nuovo sul rettangolo verde, sta-volta tutti insieme. Tutto questo

nella stessa famiglia. Niente di straordi-nario ma decisamente ordinario, parlan-do della famiglia Aloisi. Un’autentica istituzione nel panorama calcistico pi-ceno con tre esponenti importanti, pro-tagonisti prima come calciatori ed ora come allenatori. Parliamo di Giuseppe, Antonio e Giovanni (per tutti Gianni) in rigoroso ordine anagrafico. Giusep-pe è il maggiore dei tre fratelli ed opera attualmente nel settore giovanile del Monticelli, tra Piccoli Amici ed Esor-dienti: “Di fratelli ne siamo quattro, c’è anche Umberto, secondo in ordine di età, che però non segue il calcio”, puntualizza Giuseppe. Da sempre impegnato nei settori giovanili, avendo collaborato at-tivamente con Ascoli, Truentina e Colli. “Lavorare con i giovani è un piacere e far-lo, pensando di formare prima gli uomini e solo dopo i calciatori, è il nostro obiettivo principale. Una grande passione che porta via tempo ma che porto avanti con tan-ta voglia e dedizione”. Anche Antonio e Gianni, come noto, sono allenatori dopo esser stati protagonisti in campo. Anto-nio ha indossato a lungo la fascia di capi-tano dell’Ascoli prima di intraprendere la carriera di allenatore nel vivaio della Reggina prima e attualmente con gli Allievi bianconeri; Gianni ha vestito le maglie di Vis Stella, Centobuchi e in-

fine Pagliare squadra dove ha iniziato in panchina prima con la Juniores e ora in prima squadra nel campionato di Pro-mozione. Allenare dunque è un affare e una tradizione di famiglia ma la voglia di correre dietro ad un pallone è ancora tanto grande e l’occasione per farlo tutti e tre insieme è arrivata alcune stagioni fa con l’ASD Ballmaster, società tutta picena che esprime tra le altre (opera sia nel calcio che nel calcetto), una squadra che partecipa al campionato Amatori FIGC. “Qualche anno fa sono stato coin-volto io da alcuni amici in questo proget-to – commenta Giuseppe che è anche vicepresidente di questa società – era un modo per ritrovarsi tutti insieme, tra amici per giocare e stare bene insieme. Ci allena-vamo anche due o tre volte a settimana e in campo i risultati si vedevano. Ultimamen-te ci alleniamo un po’ meno e tutto risulta un po’ più difficile. Tre anni fa comunque ho coinvolto Antonio che ha accettato e recentemente è stato coinvolto anche Gian-ni”. E’ lo stesso Gianni che parla di questa sua avventura intrapresa di recente con i suoi fratelli: “Ci alleniamo e giochiamo al Centro Sportivo Città di Ascoli; un modo per non abbandonare la passione che ab-biamo per il calcio. Io gioco sempre come esterno sinistro, Giuseppe è jolly che può ricoprire più ruoli mentre Antonio gioca principalmente a centrocampo”. L’argo-mento calcio di certo non può mancare in famiglia anche in virtù delle differenti

fedi calcistiche: “Generalmente parliamo poco di calcio quando ci ritroviamo fuori dal campo, serve a staccare la spina. In casa la passione vera è sempre stata l’Ascoli – conferma Gianni – anche se ognuno di noi ha una diversa passione calcistica: io sono bianconero a 360 gradi (Ascoli, Juve e non solo), Giuseppe è milanista e un po’ ci stuz-zichiamo ma rimane tutto nella logica del tifo sportivo e corretto”. E Antonio come la pensa?: “Personalmente non ho una squa-dra del cuore, fatta eccezione ovviamente per l’Ascoli, unici colori bianconeri per cui il mio cuore batte con passione. Quando ci troviamo insieme con Peppe e Gianni cer-chiamo di non trattare l’argomento calcio ma alla fine una domanda tira l’altra e si finisce col parlare di calcio. La passione è forte, ci confrontiamo reciprocamente e vogliamo sapere di come vanno le cose agli altri: c’è una complicità sincera. A livello calcistico io sono quello che ha realizzato il sogno che noi tre avevamo fin da ragazzi ma siamo uniti in maniera forte e graniti-ca, grazie all’educazione che ci è stata data dalla nostra famiglia. L’avventura con la Ballmaster è all’insegna dell’amore per questo sport: chi ha fatto calcio non può stare lontano dal rettangolo verde e questa è l’occasione buona per divertirsi insieme e staccare la spina dai problemi quotidiani, attraverso la gioia di correre dietro ad un pallone insieme agli amici”.

Allenare...un affare di famigliaRiflettori su Giuseppe, Antonio e Giovanni Aloisi, tre fratelli cresciuti a ‘pane & pallone’

Dall’alto verso il basso: Giuseppe, Antonio e Gianni Aloisi.A sinistra la squadra Amatori dell’ASD Ballmaster.Giuseppe è il settimo in piedi di sinistra, Gianni è il secondo accosciato da sinistra e Antonio è il quinto accosciato da sinistra

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asCOLI PICenO

Torneo di Viareggio:Samb unico club dilettantistico presenteIl Riviera delle Palme teatro di alcune sfide di qualificazione

La 63^ edizione Coppa Carne-vale “Viareggio Cup”, il più’ prestigioso torneo giovanile a livel-

lo mondiale si svolgerà dal 21 febbraio al 7 marzo 2011. Possono partecipare i nati dal 1°Gennaio 1991 al 31 Dicembre 1995 e sono ammessi per ogni compagine due fuori-quota, nati nel 1990. Quarantotto le

squadre al via. Un girone si svolgerà an-che a San Benedetto del Tronto, città gemellata con Viareggio. La Sambene-dettese (nella foto), unica società di-lettantistica ammessa, in un comunicato ha espresso la propria soddisfazione per la partecipazione al Viareggio Cup con il “Riviera delle Palme” completamente

ristrutturato che sarà il teatro di alcune partite della fase di qualificazione. Pa-rallelo al Viareggio Cup anche un torneo Under 15, giunto alla seconda edizione. Parteciperà all’edizione 2011 anche la for-mazione blucerchiata della Sampdoria, al centro dell’attenzione per le polemiche ed il conseguente ritiro dalla manifesta-zione nell’edizione 2010. Ecco, infine, le squadre partecipanti alla 63°Edizione della Viareggio Cup :

SERIE A: Cesena, Fiorentina, Genoa, In-ter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Paler-mo, Parma, Roma, Sampdoria.

SERIE B: Atalanta, Empoli, Reggina, Sassuolo, Siena, Torino, Varese, Vicenza.

PRIMA DIVISIONE: Lumezzane, Ta-ranto.

SECONDA DIVISIONE: Poggibonsi, Virtus Entella.

SERIE D: Sambenedettese, Rappresen-tativa di Serie D.

SQUADRE ESTERE: A.P.I.A. Leichhardt Tigers (Australia), RSC Anderlecht e Club

Brugge KV (Belgio), Leme Futebol Clube (Brasile), FK Dukla Praga (Repubblica Ceca), F.C. Midtjlland e F.C. Nordsjael-land Copenaghen (Danimarca), E.C.F. Brera (Gabon), Nagoya Grampus (Giap-pone), F.K. Belasica Strumica (Macedo-nia), Stabaek Football (Norvegia), Club National (Paraguay), F.C. Spartak Mosca (Russia), F.C. Red Star Belgrade (Stella Rossa) (Serbia), F.C. Kallon (Sierra Le-one), Grasshopper Zurich (Svizzera), L.I.A.C. Of New York (U.S.A.), Pakhata-kor (Uzbekistan).

Tra queste squadre chi salirà sul podio ? Sarà ancora la Juventus che ha vinto il Viareggio Cup nelle ultime due edizioni battendo la Sampdoria (4-1) nel 2009 e l’Empoli (4-2) nell’edizione scorsa. I bian-coneri hanno vinto 7 edizioni, una vittoria in meno di Fiorentina e Milan con 8 suc-cessi.

(Enrico Scoppa)

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Comunanza, Remo Perugini tornaalla presidenza

In casa Comunanza si cambia. Fabio Mancini, che per volontà di tutti prese

il ruolo di presidente, non è più il massi-mo dirigente giallorosso. Seppure con rammarico, ha rassegnato le dimissioni rimettendo il mandato nelle mani del sindaco Domenico Annibali. Una crisi iniziata qualche giorno prima con l’esone-ro di mister Claudio Nicolai e con la squa-dra affidata al preparatore dei portieri Nazzareno Dulcini. A Comunanza non sono stati di certo a guardare e la serata del 15 dicembre è stata decisiva, con una riunione fiume, per la costituzione del nuovo direttivo. Torna in sella dopo un periodo lontano dalla dirigenza gialloros-sa Remo Perugini, ai vertici del calcio comunanzese a distanza di un anno. Vice-

presidenti Marco Carassai e Orlando Meschini, tesoriere Angelo Antonini, segretario Samuela Luciani. Un’esor-tazione a tornare al timone della società è arrivata al presidente da tutto l’ambien-te giallorosso, a partire dalle istituzioni, passando per i tifosi comunanzesi. I primi due movimenti in entrata del nuovo di-rettivo sono stati i rientri alla casa base di due giocatori del posto come Ascenzi dal Montottone e Franconi dall’Offida. Chia-re le parole del presidente: “Voglio ridare lustro alla società, centrando il risultato sportivo che è quello della salvezza. L’obiet-tivo è quello di mettersi in riga al fine di cre-are una società e una squadra che possano tornare agli antichi fasti e quindi a livelli che competano al calcio locale e alla città di Comunanza”.

“Voglio ridare lustro alla società”

rIPatransOne UnIteD

Irresistibilii ragazzi di Giordani!

Il Ripatransone United non è solo Seconda categoria con la marcia spe-dita della squadra diretta da Massimi-

liano Corsi ma anche una realtà viva e im-portante per il campionato FIGC di calcio a 5. Una dimensione da sempre cara e a cuore del presidente Mario Pulcini: “I miei fine settimana sono all’insegna dello sport: il venerdì stacco dagli impegni lavo-rativi e la sera seguo i ragazzi del calcio a 5 mentre il sabato invece seguo la Seconda categoria. Mi dedico completamente a que-sto che per me è un vero piacere: lo scorso anno abbiamo vinto Terza categoria e Serie D (nel calcio a 5), quest’anno mi auguro di ripetere la doppietta in Seconda e serie C2”. Come i colleghi del calcio a 11 anche i ra-gazzi del calcio a 5 si stanno impegnando in modo tale che l’augurio di un ulteriore doppietta anche in questa stagione. “Di certo noi ci proveremo”, afferma il tecnico Bernardino Gior-dani (nel tondo), 46 anni, alla prima stagione sulla panchina dello United. “Ovviamente siamo più che soddisfatti del rendimento attuale della squadra che si sta comportando bene in una categoria del tutto nuova e con un or-ganico molto rinnovato rispetto allo scorso anno. Avevamo pronosticato un

certo periodo di adattamento per creare la giusta amalgama tra il gruppo storico e i volti nuovi che sono stati inseriti in questa stagione: devo dire che questi ragazzi ci hanno sorpreso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Lo scorso anno ha guidato in D l’Offida: “C’era un bel progetto ma poi le condizioni sono cambiate e la collabora-zione si è chiusa anzitempo”. Ora c’è questa avventura in C2 da vivere al meglio in un girone decisamente non facile: “Il livello tecnico a mio avviso è decisamente molto alto, almeno per quanto riguarda le prime 4-5 squadre: San Crispino, Caffè Portos, Atletiko Trodika e Futsal Silenzi sono realtà molto buone. Tra queste credo che uscirà il nome della squadra vincitrice”. Un approc-cio senza dubbio positivo quello di mister Giordani alla realtà dello United: “Senza dubbio: la nostra è una rosa di giocatori

importanti che hanno grande disponi-bilità al lavoro e al sacrificio, cosa

che in queste categorie può fare la differenza in positi-

vo. La società è ambiziosa e riesce a metterti nelle condizioni di lavorare al meglio: gli elementi dunque per una buona stagione ci sono tutti, l’augurio è quello di es-

sere competitivi fino al termine per giocarci la

vittoria finale”.

Nel calcio a 5 la squadra di Mario Pulcini domina

e’ importantecentrare

l’obiettivosalvezza

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asCOLI PICenO

Passione giallorossaMOntaLtOUn paese che vive di calcio con due presidenti e allenatore del posto

Parla Luciano Volunni: “Tra me e Mannocchi c’è grande spirito di collaborazione”

Seconda stagione consecutiva in Prima categoria e soprattut-to la voglia di essere comunque protagonista in un campionato

decisamente bello e importante. Due-mila abitanti appena ma una passione viscerale per la propria squadra di cal-cio; un avvio non proprio entusiasmante ha preoccupato solo in parte una società ben solida e dalle idee molto chiare come quella giallorossa guidata da una coppia di presidenti, fatto insolito ma non nel piccolo centro piceno dove sembra che questa situazione funzioni perfettamen-te. I presidenti Luigino Mannocchi e Luciano Volunni (nel tondo) guidano un gruppo di dirigenti ma soprattutto di amici con la passione del calcio: “Il paese è piccolo – conferma Volunni – e ce ne vorrebbero non due ma quattro o cinque di presidenti. Voglio sottolineare che tra di noi c’è grandissimo spirito di collaborazione, ci diamo da fare per la squadra nei limiti delle nostre possibi-lità ma sempre per il bene del paese: c’è uno spirito coopera-tivo sincero per so-stenere al meglio un impegno importante come quello della Pri-ma categoria”.

Volunni, un secondo anno che non è però iniziato nel migliore dei modi.“E’ vero. Abbiamo incontrato difficoltà inizialmente dovute, a mio avviso, ad una serie di infortuni che ci hanno penalizzato. Il nostro obiettivo stagionale era e rimane quello della salvezza. Abbiamo costruito una squadra con grande attenzione senza fare il passo più lungo della gamba ed è chiaro che, con queste premesse, gli infor-tuni avuti ci hanno penalizzato”.

Per questo siete intervenuti per rinforzare l’organico nel reparto avanzato?“Abbiamo cercato di ridare vigore all’or-ganico, sempre nel rispetto del budget sta-bilito. In attacco puntavamo molto sulle

capacità realizzative di Vittorio Ciotti che lo scorso hanno è

andato a segno dieci volte, risultando estremamen-

te importante per noi: i suoi gol ci manche-ranno almeno fino a gennaio, quando tornerà in gruppo”.

I segnali di ripre-sa sono comun-que evidenti.

“Senza dubbio e que-sto ci fa ben sperare, non

ci siamo di certo demora-lizzati dopo un avvio difficile

nè ci esaltiamo nei momenti in cui le cose vanno meglio: rispetto allo scorso anno ci manca senza dubbio un pizzico di fortuna in più che ci ha portato all’ottimo risultato raggiunto. In questa stagione non stiamo neanche subendo troppe reti ma abbiamo qualche difficoltà ad andare in gol”.

In panchina Eugenio Speca è or-mai una istituzione a Montalto Marche?“Il mister non si tocca, con lui c’è un rap-porto di stima e di affetto. Noi lo conoscia-mo alla perfezione e lui conosce l’ambien-te perfettamente essendo del posto. Con lui abbiamo conquistato due anni fa la promozione in Prima categoria e contia-mo di poterci togliere delle soddisfazioni.

E’ una istituzione per questa società”.

Come giudica questo girone D di Prima categoria e quali squadre vede favorite?“A differenza di altri non considero quello di quest’anno un campionato più difficile rispetto al solito, tolte alcune squadre in testa alla classifica: per il resto c’è grande equilibrio e sono convinto che ce la pos-siamo giocare con tutti. Per la vittoria fi-nale vedo favorita l’Avis Ripatransone ma attenzione all’Amandola del mio amico Gianni Clerici, un lusso per la categoria, e il San Marco Servigliano”.

Ce ne vorrebbero non due ma

quattro o cinque di

presidenti

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asCOLI PICenO

Il ricorso del Ripatransone è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La parti-ta Monticelli - Avis Ripatransone (Prima

categoria D, risultato 3-0, giocata a fine no-vembre) non è stata omologata dal Comita-to Regionale. Il perché è una storia che gira da anni sul campo del Monticelli: piccolo e irregolare. Per tutti risponde ora l’allenatore Stefano Filippini, tanto calcio alle spalle (Ci-vitanovese, Porto Sant’Elpidio, Arquata) che non ne può più di questa chiacchiera: “Il cam-po è leggermente più piccolo rispetto ad altri ma è omologato - sentenzia - e se vogliamo dir-la tutta queste dimensioni penalizzano anche noi che siamo una squadra che per caratteri-stiche ama giocare in profondità”. Stop, fine delle polemiche. Il Monticelli è in piena zona play-off, la squadra va bene sia in casa che fuori, insomma, è una squadra tosta (a pre-scindere dal campo). A ulteriore conferma di questo, negli ultimi giorni è arrivata anche la sentenza del giudice sportivo in merito al ri-corso presentato dal Ripatransone nella gara in questione; nel comunicato ufficiale si leg-ge: “Esperiti gli opportuni accertamenti presso

l’Ufficio Tecnico del Comitato Regionale è risul-tato che le misure del terreno di gioco dell’im-pianto “Velodromo” dove si è disputata la gara risultano conformi a quelle previste pertanto si decide di respingere il reclamo della società Avis Ripatransone e di omologare il risultato della gara conseguito sul campo: Monticelli 3 - Avis Ripatransone 0”.

“Il nostro campo è regolare”Monticelli, Filippini dà un calcio alle polemiche

Un caso di buona-giustizia (sportiva)

Curioso quanto avvenuto in Seconda categoria girone I nell’incontro del 20 novembre scorso Piazza Immacola-ta - Venarotta conclusa sul punteggio di 1-2. Al termine della gara le veementi proteste da parte della squadra loca-le avevano portato ad atti di violenza nei confronti del direttore di gara che però nella circostanza non è riuscito ad identificare l’autore dell’aggressione e, come da regolamento, la responsabilità di quanto avvenuto è ricaduta sul capi-tano Riccardo Giantomasi. Non è un caso isolato per quanto riguarda

la giustizia sportiva, in quanto questi episodi spesso accadono nei campionati minori. A seguito della comunicazione fatta pervenire all’organo di Giustizia Sportiva dal Piazza Immacolata con la quale la stessa ha comunicato che il calciatore che ha commesso tale atto di violenza nei confronti dello arbitro è stato Alberto Olivieri. Con effetto immediato, nel comunicato numero 82 del 10 dicembre, il giudice sportivo ha deciso di revocare con effetto immediato la squalifica comminata a Giantomassi quale capitano della medesima commi-

nando una squalifica fino al 30 giugno 2012 allo stesso Olivieri “per aver a fine gara sferrato un violento calcio all’arbi-tro colpendolo all’altezza del ginocchio senza causare ulteriori conseguenze”.

se vogliamodirla tutta

queste dimensioni penalizzano

anche noi

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asCOLI PICenOvIrtUs PaGLIare

EsordientiGiovanissimi

Piccoli AmiciPulcini

La storiaL’avventura della Virtus Pagliare inizia nel gennaio 2008, dall’impegno di molte persone. Un gruppo di circa venti amici decide di dar vita ad una nuova socie-tà di calcio dilettantistico, per dare la possibilità ai tan-ti giovani di Pagliare di divertirsi senza dover spostarsi per giocare nei paesi limitrofi.La nuova realtà sportiva prende il nome di “Virtus Pagliare”, l’aggettivo posto davanti al nome vuole es-sere un chiaro riferimento ai più nobili valori morali dell’uomo oltre che quelli prettamente calcistici.Così, spinti dall’entusiasmo creatosi intorno al nuovo progetto, i dirigenti in breve tempo allestiscono una rosa di giocatori composta interamente da ragazzi di Pagliare e decidono di affidare la squadra all’allena-tore-giocatore Fabio Ficcadenti, bandiera del calcio della frazione. La squadra stravince il campionato di Terza Categoria nella stagione 2008/09 con ampio anticipo per poi sfiorare la finale play-off di Seconda Categoria l’anno successivo, con soli cinque innesti rispetto al torneo precedente. Nell’attuale stagione 2010/11 la dirigenza sempre molto presente e vicina ai ragazzi ha ulterior-mente ringiovanito la rosa a disposizione dell’allena-tore, puntando su nuovi talenti del posto.

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Giammario ScalellaAvvocato

La qualità delle domande che ci poniamo quando abbiamo un problema determina la qualità delle azioni che vengono com-piute per risolverlo. Spesso, anzi spessissimo, le persone che si trovano in difficoltà, senza rendersene conto, si pongono questa domanda autolesionistica: perché ho questo problema? Formulare una domanda iniziando con “perchè?” mentre ci si trova in una situazione di difficoltà non fa altro che aggrava-re il problema stesso poichè invita il cervello a lavorare nella direzione sbagliata. Come vedremo, scavare nel passato alla ricerca delle possibili cause non è per niente utile a risolvere i problemi. Sarete tutti d’accordo nel sostenere che quello di cui si ha bisogno, quando si ha un problema, è di trovare al più presto una soluzione. Facciamo allora l’esempio di un semplice mal di testa e vediamo come più conviene agire per farlo pas-sare. Se ci si domanda “perché lo si ha?”, il cervello si mette all’opera per fornire spiegazioni sulle possibili cause trovando risposte come: sei stressato, hai mangiato male, hai lavorato troppo, troppa tv e quant’altro. Potrebbe andare avanti per ore a trovare cause persino bizzarre e come spesso accade, mentre è intento a trovare le più attendibili, il mal di testa rima-ne lì. Se invece ci si domanda: “come posso far passare il mio mal di testa?” il cervello si mette subito all’opera e ti fornisce risposte come: prendi l’aspirina, fai yoga, fatti un sonnellino. E sarete d’accordo che solo facendo qualcosa all’indirizzo di una soluzione suggerita è possibile ottenere il risultato sperato. Se durante la vostra attività sportiva vi trovate di fronte ad un pro-blema da risolvere fate attenzione alle domande che vi ponete e chiedetevi sin da subito: “come posso risolverlo? Anzichè” perché ho questo problema?”. Vi conviene! Il cervello è il vostro operaio instancabile che farà sempre quello che gli chiederete di fare. Scegliete bene cosa fargli fare così potrete davvero apprezzarlo per quel che vale.

Di notevole importanza è il delineamen-to, nell’ultimo periodo, di un orientamen-to giurisprudenziale da parte della Com-missione Disciplinare Nazionale in merito ai numerosi casi in cui vengono utilizzati giocatori in posizione irregolare. La no-vità è che, mentre in passato veniva com-minata la penalizzazione di un punto a partita ai danni della società di apparte-nenza ora, in caso di riconoscimento da parte dell’organo giudicante della buona fede della stessa società, vengono adot-tati provvedimenti decisamente più miti. Questo orientamento è assolutamente condivisibile in quanto, in campo dilet-tantistico, la FIGC non opera un preventi-vo assenso ai trasferimenti e tesseramenti pervenuti come invece accade in campo professionistico: in questo modo si tende a tutelare quelle società che, operando in maniera del tutto corretta, incappano in irregolarità indipendenti dalla propria volontà.

Il cervello èil nostro operaio

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MONTE URANO- CARTOLERIA NUOVA GALLERIA MONTI Via Incancellata, 142

MONTE VIDON COMBATTE- STAZ. DI SERVIZIO D’AMICO S.P. 238 – Km. 18+562

ASCOLI PICENOASCOLI PICENO- CAFFETTERIA DEI SOGNI - V.le Indipendenza, 14- BAR DELLA STAZIONE - Piazzale Della Stazione- BAR DELLO STADIO - Piazzale Dello Stadio- TABACCHERIA TUFILLA - Viale S. Vellei, 7- MICHAEL BAR - Corso Mazzini, 225- TABACCHERIA GIORGI - Via Lungo Tronto, 21/23- BRECCIAROL BAR - Via Salaria- MISTER TOTO - Via Piemonte- DISTRIBUTORE METANO - Fraz. Navicella, 123- DISTRIBUTORE TOTAL - Via Onesti, 3- CAMPO SPORTIVO MONTEROCCO - Via Mancini,6

SPINETOLI- BIM BUM BAR - Via Otto Marzo – Z.I.- CAFFE’ CHIUPITO - Via Salaria, 28 (Pagliare)

CASTEL DI LAMA - BAR - C.C. Citta’ Delle Stelle

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- PALAZZETTO DELLO SPORT - Viale Dello Sport- BLU BAR - Corso Mazzini, 173- TABACCHERIA - Via Della Liberazione- CAFFE’ AIGLE - Corso Mazzini, 13- CAFFE’ AGIP - Corso Mazzini 273- DISTRIBUTORE METANO - Via Str. Delle Macchie- COMFORT CASA - Via Turati P.D’Ascoli- EDICOLA STAZIONE SBT - Stazione Sbt

GROTTAMMARE- BAR STAZIONE - Piazza Stazione, 2- DRINK BAR - Via Montegrappa, 35- TABACCHERIA - Piazza Pericle Fazzini- PIZZERIA CONCETTI - Via G. Marconi, 8

CUPRAMARITTIMA- DISTRIBUTORE METANO - Via Santi, 55 (S.S. 16)

COMUNANZA- COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6

FOLIGNANO- BAR SEGA’ - Viale Aosta, 85/87

COMUNANZA- COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6

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