Alessandra chiarini-criminologia-clinica

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Aggressività, impulsività ed emozioni per una criminologia clinica volta alla prevenzione.- Impulsività e patologia- Fattori che influenzano l’aggressività- La valutazione del rischio e la prevenzione della violenza - Test sull’impulsività- Arteterapia

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AGGRESSIVITA’,IMPULSIVITA’ AGGRESSIVITA’,IMPULSIVITA’ ED EMOZIONIED EMOZIONI

Dott.ssa Alessandra Chiarini

Scienze Criminologiche , anno 2007-2008

PERPER UNA CRIMINOLOGIA CLINICAUNA CRIMINOLOGIA CLINICA VOLTA ALLA PREVENZIONEVOLTA ALLA PREVENZIONE

www.psicologoabologna.org

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IMPULSIVITA’ E PATOLOGIA1- Modello cognitivo-comportamentale

– Barratt- - Modello dell’estinzione/punizione, la perseveranza a riproporre una

risposta che viene punita o non gratificata;

- scelta/ricompensa, la preferenza per una gratificazione immediata e inferiore rispetto a una ricompensa maggiore ma più tardiva;

- disinibizione/attenzione, risposte fornite in modo prematuro o come la incapacità a trattenere la risposta;

- diminuita sensibilità rispetto alla percezione delle conseguenze negative del comportamento;

- reazioni rapide e non pianificate verso stimoli ancor prima che il processo di informazione sia completato.

Alessandra Chiarini
INABILITA' A RITARDARE LA GRATIFICAZIONE O A INIBIRE IL COMPORTAMENTO
Alessandra Chiarini
RAPIDA E INCOMPLETA VALUTAZIONE DEL CONTESTO CON DEFICIT DI ATTENZIONE E DI CAPACITA' DI RIELABORAZIONE.COMPROMISSIONE DI :1-RESISTENZA ALL'INTERFERENZA2-ANALISI DELLA COMPLESSITA' RELAZIONALE3-RAPPRESENTAZIONE DEL SE'4-PROGRAMMAZIONE5-ELABORAZIONE DI IPOTESI ALTERNATIVE

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2- 2- Modello psico-biologicoModello psico-biologico

A – Eysenck => - sottodimensione dello Psicoticismo - bassi livelli di arousal

B- Zuckerman => - ricerca impulsiva di sensazioni

A e B correlati alla devianza sociale: - recidiva alla punizione - bisogno di eccitamento - impulsiva reattività davanti a prospettive di ricompensa - insensibilità manifesta a stimoli associati alla punizione - aumento dei potenziali evocati connessi all’ attività elettrica cerebrale prodotta da stimoli esterni

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AGGRESSIVITA’Costrutto bio-psico-sociale complesso

Aspetto biologico innato Istinto di sopravvivenza sano,

non patologico, naturale Repressione sociale culturale

familiare della rabbia (relazione madre-figlio)

Paura dell’incolumità (senso di minacia)

Paura diviene angoscia irrazionale paranoica talvolta proiettata sull’altro Persecutorio (psicopatologiapsicopatologia)

Rischio di omicidio su base di possibili deliri persecutori

Aggressiv passiva,repressa =

istinto inaccet(scatena angoscia)

Esplosioni di rabbia talvolta pericolose e

senza stimoli adeguati

Aggressivita’=minaccia

1 tipo reazione:Aggressiv diretta=

discontrollo impulsi

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FATTORI FATTORI

CHE CHE

INFLUENZANOINFLUENZANO

L’AGGRESSIVITA’L’AGGRESSIVITA’

FATTORI FATTORI

CHE CHE

INFLUENZANOINFLUENZANO

L’AGGRESSIVITA’L’AGGRESSIVITA’

PREDISPONENTIPREDISPONENTI

- VULNERABILITÀ GENETICA - VULNERABILITÀ GENETICA - ANOMALIE NEUROFISIOLOG.- ANOMALIE NEUROFISIOLOG. E DEL S.N., E DEL S.N., - ABUSO/ABBAND. IN INFANZIA - ABUSO/ABBAND. IN INFANZIA - PERMISSIVISMO EDUCATIVO- PERMISSIVISMO EDUCATIVO

PREDISPONENTIPREDISPONENTI

- VULNERABILITÀ GENETICA - VULNERABILITÀ GENETICA - ANOMALIE NEUROFISIOLOG.- ANOMALIE NEUROFISIOLOG. E DEL S.N., E DEL S.N., - ABUSO/ABBAND. IN INFANZIA - ABUSO/ABBAND. IN INFANZIA - PERMISSIVISMO EDUCATIVO- PERMISSIVISMO EDUCATIVO

DI RISCHIODI RISCHIO- LA PATOLOGIA LA PATOLOGIA PSICHIATRICA, PSICHIATRICA, - INTOSSICAZIONE DA INTOSSICAZIONE DA SOSTANZESOSTANZE E DA ALCOOL, E DA ALCOOL, - DISTURBI DI PERSONALITÀ, - DISTURBI DI PERSONALITÀ, - PRECEDENTI ATTI PRECEDENTI ATTI AUTOLESIVI AUTOLESIVI O DI VIOLENZAO DI VIOLENZA

AMBIENTALIAMBIENTALI

- POVERTÀ, - POVERTÀ, - INSTABILITÀ - INSTABILITÀ OCCUPAZIONALE OCCUPAZIONALE -ASSENZA RAPPORTI ASSENZA RAPPORTI FAMILIARI,FAMILIARI, AMICIZIE E FIGUREAMICIZIE E FIGURE DI RIFERIMENTO DI RIFERIMENTO

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IL RISCHIO, LA VALUTAZIONE DEL IL RISCHIO, LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO E LA PREVENZIONE DELLA RISCHIO E LA PREVENZIONE DELLA

VIOLENZAVIOLENZA Al fine di una previsione del rischio di pericolosita’ si valutano:

1)Variabili legate alla famiglia di origine (clima familiare, atteggiamenti dei genitori, valori o controvalori

trasmessi, famiglia atomizzata, ).

2)Variabili legate alla struttura della personalità del soggetto (stabilità o instabilità emotiva, resistenza o meno alla

frustrazione, maggiore o minore impulsività, eccetera).

3)Variabili legate ai concreti comportamenti espletati dal soggetto (maggiore o minore precocità di

manifestazione di episodi devianti, tendenza o meno alla recidiva, tendenza o meno a fare uso di sostanze voluttuarie o stupefacenti, etc).

Alessandra Chiarini
- AUTORITA' E' VISTA COME DISPOTICA- ASSENZA DI GERARCHIA DI RUOLI- MANCATO INSEGNAMENTO DEL PRINCIPIO DI REALTA' E DEL SENSO DI RESPONSABILITA'- VUOTO DI SE' LEGATO A IDEALI IRRAGGIUNGIB.- FRUSTRAZIONE CHE PORTA FUORI DA SE' ALLA RICERCA DI DROGHE, ALCOL- FINO A DISTRUZIONE DI SE' E/O DEGLI ALTRI

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MATERIALI MATERIALI METODIMETODI1- COLLOQUIO INDIVIDUALECOLLOQUIO INDIVIDUALE

2- COLLOQUIO DI GRUPPOCOLLOQUIO DI GRUPPO GRUPPO COME MENTE COLLETTIVA SISTEMICA (Bateson) COMPLESSA IN CUI LE RELAZIONI TRA I MEMBRI SONO ATTIVATE DALLE LORO DIFFERENZE CHE PRODUCONO TRASFORMAZIONI ACCRESCITIVE

3- 3- TEST SULL’IMPULSIVITATEST SULL’IMPULSIVITA’’ STRUMENTI DI SUPPORTO E MONITORAGGI a) LA STRUTTUTA DI PERSONALITA’ DEI SOGGETTI, b) LA SINDROME PSICOPATOLOGICA c) I LIMITI E LE RISORSE DA UTILIZZARE4- ARTETERAPIAARTETERAPIA

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COLLOQUIO INDIVIDUALECOLLOQUIO INDIVIDUALE

1)- Setting esterno: - i significati espliciti ed impliciti dei fattori spazio-temporali

- la persona dello psicologo - significati e psicologo - setting interno:- assetto stabile dello

psicologo nella relazione - la funzione di variabile

incid - l'andamento del colloquio - La costruzione e la gestione del setting

2) La comunicazione: abilita' della comunicazione verbale e non

verb.- La comunicazione viene intesa come:- elemento costitutivo del colloquio- abilita' del conduttore nella costruzione di un

percorso di conoscenza dell’Altro, di Sé e della relazione

- Gli "errori fondamentali"- I meccanismi di difesa- Le misure di sicurezza

3) La Relazione:- Gestire la relazione secondo le finalita'- come tecnica- come feedback- alleanze- finalita' e gli obiettivi- fasi del Colloquio Psicologico- fasi del primo Colloquio in ambito Clinico

4) Le Tecniche:- osservazione- auto-osservazione- tecniche per l'ascolto- tecniche per l'empatia- Lettura della domanda- Raccogliere dati ed elaborare deduzioni- Porre le domande secondo gli obiettivi- Strategia dell'ascolto e della domanda- Riformulazioni- Restituzione

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GRUPPOTERAPIA E COLLOQUIO GRUPPOTERAPIA E COLLOQUIO DI GRUPPODI GRUPPO

- LEWIN : gruppo= sistema totale che trascende la semplice somma delle parti.

Spazio vitale= situazione psicologica di una persona o di un gruppo costituita da eventi interdipendenti rilevanti.

- FOULKES : matrice di gruppo= gruppo come madre che nutre,simbolica trama comunicativa e relazionale.

- BATESON: gruppo= matrice di significati e di relazioni con sensi attribuiti e condivisi per lo scambio

- GESTALT : leggi percettive per la ricerca di una buona forma globale e sintetica.

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TEST SULL’IMPULSIVITA’ (BIS11TEST SULL’IMPULSIVITA’ (BIS11))

CORRELAZ SIGNIFICATIVE:

1- AZIONI AGGRESSIVE

2- CONDOTTE COMPULSIVE -ALCOOL ,DROGHE,BING EATING-

3- ACTING OUT

PAZIENTI: RISCHIO ALTO PER BDPPAZIENTI: RISCHIO ALTO PER BDP

- ATTENZ SPESSO CARENTE

- DISORGANIZZAZ O ECCES CONTROLLO

- AGITI SENZA RIFLES A SCOPO AUTOTERAPEUTICO O COME MANIFESTAZ OSSESSIVA-COMPULSIVA

- SHEMI DI SE’ E DEGLI ALTRI NEGATIVI

- TALVOLTA ASSENZA DI CONSAPEVOLEZZA DELLE CONSEGUENZE DEI PROPRI GESTI

controllo motorio

Capacitàattentiva

Pianificazione eOrganizzazione mentale

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1.SETTING ACCOGLIENTE

2.SPAZIO E LIBERTA’ DI MATERIALI E TECNICHE

3. TEMI STMOLO PER MECCANISMI PROIETTIVI

4. COMUNICAZIONE NON VERBALE PIU’ EFFICACE, DIRETTA SENZA SIMULAZIONI E CONTROLLI RAZIONALI O DIFESE

5. COINVOLGIMENTO DEL CORPO, DELLE PERCEZIONI E DELLE EMOZIONI

6. UN AGITO COSTRUTTIVO E NON DISTRUTTIVO, MA COMUNICATIVO

7. POSSIBILITA’ DI COGLIERE GLI IMPULSI E ACCETTARLI

8. PRESA DI COSCIENZA MAG DI SE’ CON SOFFERENZA, IRONIA E STUPORE INFANTILE

9. CONDIVISIONE,RISPECCHIAMENTO E CONFRONTO IN GRUPPO

10. VALIDO NEL QUI E ORA DEL CONTESTO DI SOSTEGNO TERAPEUTICO

11. ATTIVAZIONE DELL’EMISFERO DESTRO PER LA CREATIVITA’.IL RILASSAMENTO, IL RITIRO DEL LINGUAGGIOE PERCEZIONE PIU’ PROFONDA DI SE’

12- IMMAGINE COME OGGETTO TRANSIZIONALE NECESSARIO PER IL PROCESSO DI INDIVIDUALIZZAZIONE E SEPARAZIONE PSICHICA

ARTETERAPIA in gruppoARTETERAPIA in gruppo

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RICERCA SPERIMENTALERICERCA SPERIMENTALE

IPOTESI : il gruppo è in grado di contenere e accogliere l’impulsività di pazienti

borderline per verbalizzarla,condividerla,accettarla e successivamente elaborarla anche attraverso l’arteterapia.

OBIETTIVI: 1- il gruppo deve diventare lo spazio comune e individuale di

esperienze,emozioni,vissuti per trovare in esso parti di sé e 2-oggettivare e proiettare sul foglio il sé inespresso, temuto e non mentalizzato per una maggior conoscenza di sè 3- prevenzione dell’aggressività auto ed eterodiretta 4- possibilità di riconoscere e modulare le emozioni 5- controllo creativo e non repressivo degli impulsi

CAMPIONE: pazienti psichiatrici, seguiti in un setting privato, propensi a un sostegno

costruttivo per soggetti con DBP che presentano compromissione del controllo degli impulsi e agiti aggressivi

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PARTE SPERIMENTALEPARTE SPERIMENTALEGRUPPO BORDER: WORK IN PROGRESS.TEMIGRUPPO BORDER: WORK IN PROGRESS.TEMI DISEGNO DELLA FIGURA UMANA ED EMOZIONI CORRELATE FAVOLA DI SE’ COME PSICODRAMMA NARRATIVO RAPPORTI VITTIMA-CARNEFICE-SALVATORE

FANTASIA GUIDATA “LA FINE DEL TEMPO” 2° SOMMINISTRAZIONE DEL TEST SULL’IMPULSIVITA’ DIARIO DI STATI EMOTIVI NEGATIVI DELLA SETTIMANA

DIPENDENZA E SADOMASOCHISMO AFFETTIVO E SESSUALE DIPENDENZA E SENSO DI VUOTO CRONICO: DEPRESSIONE, RABBIA FALSO SE’ E NUOVI SIMBOLI DI SE’ CON L’ARTETERAPIA DRAMMATTIZZAZIONE DEL POTERE E DELL’AGGGRESSIVITA’ VERBALE ATTIVITA’ DI GRUPPO DI ARTETERAPIA A TEMA LIBERO –SOGNO DI

ARMONIA E EQUILIBRIO- CON IRONIA E SINERGIA RABBIA E DIFFICOLTA’ DI GESTIRLA- OSSERVAZIONE ED ESPRESSIONE DI

EMOZIONI DI FRONTE A QUADRI INFORMALI (CODIFICA DI EMOZIONI E CONFRONTO DI VISSUTI)

RAPPRESENTAZIONE DI MASCHERE E ATTRIBUZIONE DI NOMI E INFINE ESPRESSIONE SINTONICA ALLO STATO D’ANIMO

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COMPLESSITA’ DEL DBPCOMPLESSITA’ DEL DBP(DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’)(DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’)

RELAZ INTENSE E INSTABILITRA IDEALIZ E SVALUTAZ

NO IDENTITA’’ STABILI E VISIONE ESTREMADI SE’

DIFFUS IDENTITA’

IMPULSIVITA’ DISTRUTTIVA

INSTABILITA’ DIUMORE TRA RABBIA IMMOTIV E INCONTROLVUOTO-DISSOC,ASSENZA IDENTITA’DEPRESSIONE

ANGOSCIA ABBANDONO E PERDITA

DIPENDENZA ANACLITICA

SOSPETTOSITA’ PARANOICA PER INFANZIA OSTILE E MINACCIOSA

DIFESA PRIMITIVA DI SCISSIONE E PROIEZIONE DELL’AGGRESSIVITA’

Confusione

SCHEMI MENTALI DEL DPB (BECK)1- mondo è pericoloso e cattivo2- il sog si sente impotente e vulnerabile3- il sog si ritiene inaccettabile

CONCAUSE:1- biologiche-discontrollo impulsi-2- attaccamento disorganiz -no sintonia tra cura ed emozione materna assoc per cui bimbo non ha base sicura-3- trauma infantile

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MONICA B.MONICA B.

Personalità dai confini incerti e imprevedibili

Reprime impulsi o li agisce senza controllo

Io fragile coordina con difficoltà interno ed esterno

Senso critico scollato un po’ dalla realtà

Relazioni intense e labili Tentativo di trovare una

identità e autostima Eccessivi ideali

2007

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MONICA C.MONICA C.

Personalità ironica, teatrale, infantile

Ricerca di attenzione bisogno insaziabile di

affetto L’altro è indispensabile ma

pericoloso Labilità emotiva Incostanza di sé, delle

relazioni e delle attività

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IL GRUPPO: CANALIZZATORE DI IL GRUPPO: CANALIZZATORE DI RABBIA ED EMOZIONIRABBIA ED EMOZIONI

Interazione produttiva,creativa Trasformazione e adattamento Partecipazione attiva e

motivata con entusiasmo Paure,angosce,aggressività

riversate sul cartello Tentativo di lasciare un segno,

di esprimersi ed esser capiti Condivisione di gioia e

sofferenza Consapevolezza di impulsività

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FOLLOW-UP PAOLO: abbandono del gruppo causa

1- tratto narcisistico con difficolta’a reale scambio emotivo

2- bipolarismo

3- difese primitive: scissone e identif.Proiettivadell’aggressività

4- superficiale intellettualizzazione e scarso insight MONICA C. : abbandono del gruppo per instabilità e labilità emotiva

da gen ‘08 incontri individ. per maturare una identità

e gestire gli impulsi e ponderare meglio le scelte di vita MONICA B. : - maggior predisposizione verso il futuro

- più sicurezza anche se l’autostima è modesta

- minor senso di vuoto ma resta la fragilità

- abuso di cocaina e ancora forte dipendenza affettiva

- test figura umana, dell’ albero, collage, arteterapia

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CONSIDERAZIONI FINALI UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA PER

MATURARE CON RESPONSABILITA’, MOTIVAZIONE ed EMOZIONE

LIMITI E RISORSE

CREATIVITA’

DIFESE

PAURE O TRAUMI INFANTILI

CONOSCEREEMOZIONI DI SE’E DEGLI ALTRI

SCAMBI RELAZNO MANIPOLAZIONE

CAPACITA’CONTROLLOIMPULSI

COSCIENZA ECCES OIDEALI IMPOS

FRAGILITA’

DIPENDAFFETTIVA

HIC ET NUNC

MODULAZIONEAGGRESSIVITA’

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RINGRAZIAMENTIRINGRAZIAMENTI

IL MIO GRUPPO IL MIO GRUPPO

IL MIO SUPERVISORE :IL MIO SUPERVISORE :

DOTT. P.V. BANDIERIDOTT. P.V. BANDIERI

LA MIA CORRELATRICE :LA MIA CORRELATRICE :

DOTT.SSA R. FRISÒNDOTT.SSA R. FRISÒN

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