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““Gli Accessi Venosi Gli Accessi Venosi Centrali e Periferici”Centrali e Periferici”
15-22-29 Ottobre 200915-22-29 Ottobre 2009
Dott. Umberto D’AntonioDirettore U.O. Day Surgery PolispecialisticoDipartimento Emergenza-Urgenza
Azienda USL di Ferrara - Presidio Unico Ospedaliero
E’ il posizionamento dell’estremità distale
di un catetere endovasale in
prossimità dello sbocco in atrio
destro della vena cava superiore o
inferiore
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
INDICAZIONI
Rapida espansione volemica Monitoraggio delle pressioni (PVC) Nutrizione parenterale totale Infusione di farmaci ad alta lesività venosa Trattamento emodialitico Elettrostimolazione cardiaca Vene periferiche non accessibili o depauperate
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
ACCESSO
Superficiale
v. basilica
v. cefalica
v. giugulare est.
Profondo
v. succlavia
v. giugulare int.
v. femorale
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
Materiali
Cateteri in teflon, polietilene o poliuretano (più rigiditi - per brevi periodi)
Cateteri in silicone (più morbidi - per lunghi periodi)
Tecniche
Ago metallico
Agocannula
Seldinger
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
Complicanze comuni
Lesione del vaso
Malposizionamento del catetere
Turbe del ritmo
Perforazione cardiaca
Embolizzazione di un frammento del catetere
Embolia gassosa
Trombosi venosa
Infezioni
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
Complicanze specifiche relative alla sede
Succlavia
• Pneumotorace (PNX)
• Lesione del dotto toracico (a sx)
• Lesione del plesso brachiale
• Lesione del nervo frenico
• Lesione del nervo vago
Giugulare interna
• Puntura accidentale dell’a. carotide comune
• Lesione del dotto toracico (a sx)
Femorale
• Lesione dell’a. femorale
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
NUOVO ACCESSO PERIFERICO
Ecoguidato
v. basilica
v. brachiali
v. cefalica
PICC - MIDLINEPICC - MIDLINE
Il Cateterismo Venoso CentraleIl Cateterismo Venoso Centrale
(necessità di ridurre le complicanze immediate e tardive del cateterismo venoso centrale, con estensione della procedura anche al personale infermieristico “addestrato”)
Cosa sono i cateteri PICC e Midline
I PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) e i Midline sono sistemi venosi a medio termine, destinati ad
un utilizzo sia continuo che discontinuo, sia intra- che extra-ospedaliero, per un periodo di tempo compreso di norma tra 1 settimana e 3 mesi (anche più), costruiti con materiali ad alta biocompatibilità, di calibro solitamente compreso tra i 3 e 5 French (Fr), i quali vengono inseriti - nel paziente adulto - attravero l’incannulamento di una
vena periferica dell’arto superiore
Le Linee Guida CDC di Atlanta ne raccomandano fortemente (categoria 1B) l’utilizzo con terapie e.v. più lunghe di 6 giorni
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
X
PERIFERICO• Sol. iperosmolari (> 500 mOsm/L)• Farmaci vescicanti• pH < 5 oppure > 9
MEDIO TERMINE(2 mesi max.)
AVA 2005
Midline
• Utilizzo DISCONTINUO• Utilizzo INTRA / EXTRAOSPEDALIERO
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
Il catetere Midline può rimanere in sede per periodi prolungati (anche per settimane), con bassissimo rischio di complicanze infettive o meccaniche, laddove la durata media di una agocannula venosa tradizionale è di 2-3 giorni (con risparmio del patrimonio venoso).
Secondo le linee guida dei CDC di Atlanta, l’agocannula periferica va comunque rimossa – nel paziente adulto - dopo 96 ore, anche in assenza di complicanze.
Un catetere Midline - sempre secondo le linee guida CDC - va rimosso soltanto in caso di complicanza o se la sua permanenza non è più necessaria dal punto di vista terapeutico. Il catetere Midline – rispetto alla agocannula - può
essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza che ciò venga associato ad una aumentato rischio di ostruzione ed anche in ambito extra-ospedaliero (day hospital, domicilio, hospice).
Quali sono i vantaggi di un Midline rispetto a una cannula periferica tradizionale?
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
CENTRALE• Sol. iperosmolari (> 500 mOsm/L)• Farmaci vescicanti• pH < 5 oppure > 9
MEDIO TERMINE(1-3 mesi, fino 1 anno e oltre)
• Utilizzo DISCONTINUO• Utilizzo (INTRA) / EXTRAOSPEDALIERO
AVA 2005
PICC(Peripherally Inserted Central Catheter)
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
Il PICC consente lo stesso tipo di terapie infusionali di un CVC inserito mediante puntura diretta della vena giugulare interna, succlavia o femorale. Con in più i seguenti vantaggi:
Evita il rischio di complicanze meccaniche alla inserzione, tipico della puntura venosa centrale diretta (es. emo-pneumotorace)
Basso rischio di complicanze batteriemiche Minor rischio di trombosi venosa centrale Può essere posizionato da personale medico o infermieristico addestrato
adeguatamente, non necessita di competenze di tipo anestesiologico o chirurgico
Può essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza aumentare il rischio di complicanze ostruttive o infettive
Può essere utilizzato sia in ambito intra- che extra-ospedaliero
Quali sono i vantaggi di un PICC rispetto a un CVC tradizionale?
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
Mediante semplice puntura e incannulamento di una vena superficiale visibile al gomito o al braccio (cosiddetta venipuntura ‘blind’)
Mediante venipuntura ecoguidata delle vene profonde del braccio (v. basilica o vv. brachiali) al terzo medio del braccio, utilizzando la tecnica del microintroduttore
Come si inseriscono i cateteri PICC e i Midline?
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
Garantisce il posizionamento del PICC o del Midline pressoché in qualunque paziente, anche in presenza di esaurimento del patrimonio venoso periferico per pregressi trattamenti endovenosi ripetuti e prolungati mediante agocannule (le vene profonde del braccio sono di calibro maggiore e quasi sempre risparmiate dai processi flebitici, che interessano soltanto le vene più superficiali
Consente di allontanare la sede di inserzione del dispositivo dalla piega del gomito, eliminando il traumatismo diretto sul catetere legato ai movimenti dell’avambraccio e riducendone gli effetti collaterali che sono: (a) il malfunzionamento del catetere, (b) l'incidenza di trombosi o tromboflebiti della vena incannulata, (c) il disagio del paziente.
Quali sono i vantaggi della tecnica di incannulamento ecoguidato associata all'utilizzo del microintroduttore?
I Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione PerifericaI Cateteri Venosi a Medio Termine a Inserzione Periferica
Catetere PICC Catetere Midline
Dispositivi concettualmente differenti
Trattazione unitaria nell’ambito della procedura di posizionamento eco-guidato
Posizionamento Ecoguidato dei Cateteri PerifericiPosizionamento Ecoguidato dei Cateteri Periferici
PICC/MidlinePosizionamento con tecnica
standard (Blind = senza ecografo)
V. Basilica o Cefalica presso piega gomito (visibile/palpabile)
Impianto “blind” di un PICC-Midline
• Catheter through needle (breakaway needle)
• Catheter over guidewire (Seldinger diretto)
• Catheter through introducer (ev. Seldinger indiretto su peel-away)
Conseguenze del posizionamento con tecnica ‘blind’
• MALFUNZIONAMENTO(inginocchiamenti/fratture su piega del gomito)
• NON PRATICABILE IN PZ. ‘SENZA VENE’
• TROMBOFLEBITE(traumatismi da mobilità su piega del gomito)
Posizionamento dei Cateteri Periferici PICC e MidlinePosizionamento dei Cateteri Periferici PICC e Midline
LA SOLUZIONE
Micro-introduttore
Posizionamento eco-guidato
LO STRUMENTO
Ad es.: Site Rite
• Ecografo “dedicato”• Basso costo• Semplice utilizzo• Sonde ad alta frequenza
(7.5 - 9 MHz) per tessuti superficiali• No doppler, no m.d.c.• Portatile
NON DIAGNOSI, MA RICERCA ANATOMICA
Posizionamento eco-guidato• Localizzazione vene periferiche non
visibili né palpabili in sede profonda al III medio di braccio
• Impianto prossimale a piega gomito
1. ABOLIZIONE LIMITI DI INDICAZIONE (vene sempre incannulabili anche nel paz. con esaurimento patrim. venoso periferico da cannule standard)
2. ABBATTIMENTO FATTORI DI RISCHIO PER MALFUNZIONAMENTO O TROMBOSI(non traumi da piega del gomito)
3. BASSO RISCHIO COMPLICANZE IMMEDIATE(arteria e nervi evitabili più che con cannula “blind”)
Quali Vene ??1. Vena BASILICA
Miglior compromesso tra superficialità (in media 1.5 cm.) e calibro (4 – 10 mm.)Rettilinea – poche valvoleConfluenza obliqua in ascellareLontana da strutture nobili
1. Vene BRACHIALI3. Vena CEFALICA
Molto superficiale (traumatismi sul catetere) e comprimibile (difficile incannulamento)Calibro in riduzione in senso caudo-cranialeTortuosa – valvoleConfluenza ortogonale in ascellareUTILE NEGLI OBESI/ANASARCATICI
Anatomia ecografica • Necessita di training
specifico• Il training è agevole
(semeiotica “semplificata”)Vena:immagine circolare anecogena
Vena:- comprimibile- non pulsatile
SEMEIOTICA, NON DIAGNOSI
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
1. Vena Basilica
• Sufficientemente superficiale sul versante mediale del braccio (ben identificabile)• Sufficientemente
lontana da strutture “nobili” a rischio di lesione• Calibro adeguato (4 – 10 mm)
Max 2 cm.
Fino a 1 cm.
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
2. Vene Brachiali
• Seconda scelta• Vicine all’arteria
brachiale• Vicine al nervo
brachiale• Calibro spesso
inferiore alla basilica• Aspetto a “mickey
mouse”
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
3. Vena cefalica
• Terza scelta• Superficiale ma piccola, tortuosa, ricca di
valvole, esposta a traumatismi• Impianto in ascellare a 90°• Alto rischio di tromboflebite• Alto rischio di malposizioni• Utile negli obesi o in paz. edematosi
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
Schematizzazione ecografica classica
• V. brachial vicine all’arteria brachiale e al nervo brachiale
• Calibro spesso inferiore alla basilica
• Aspetto a “mickey mouse”
Vena brachiale
Vena brachiale
Arteria brachiale
Vena basilica
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
• Tasso di successo > 95% contro 75% “blind”• Abbattimento degli accessi con manovre “più
invasive” (manovra BEDSIDE)• Riduzione complicanze da piega del gomito
(tromboflebite, malfunzionamenti)
• Riduzione costi - Riduzione tempi di attesa
Risultati del posizionamento eco-guidato
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
I MaterialiPoliuretano (III gen.)
+ rigido
+ liscio
+ resistente
flussi elevati (diametro interno maggiore)
+ trombogenico
Silicone
morbido
liscio
resistente
flussi bassi (diametro interno minore)
+ emocompatibile
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
I CateteriA punta aperta A punta chiusa (con
valvola di Groshong)
di calibro variabile da 3 a 6 Fr
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
Durata “in situ”A punta aperta A punta chiusa (con
valvola di Groshong)
- da 1 a 6 settimane in poliuretano- fino a 3 mesi in silicone (più morbido e trombizza meno)- serve eparinizzazione
- da 3 mesi fino a un anno e più (con media di 260 giorni) dei PICC in silicone- solo lavaggio con fisiologica
La durata è variabile e correlata al buon nursing
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
La ProceduraTecnica antisettica per l’inserimento:
Indossare cappellino e mascherina
Lavaggio antisettico mani, guanti sterili
Allestimento del campo sterile con telini
Sonda ecografica ricoperta da un trasparente sterile
Controllo:
Rx Torace per verificare posizione punta del catetere
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
La GestioneRegole principali per la gestione sono:
il mantenimento del sistema “chiuso”
il mantenimento del sistema “pervio”
la prevenzione del danneggiamento del dispositivo
la prevenzione delle infezioni
Il rischio di infezione dipende da:
condizioni del paziente, tipo di infusione, tipo di medicazione, pulizia della cute
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e MidlineNOTE DI TECNICANOTE DI TECNICA
• CDC: Center of Disease Control Atlanta (2002) – USA• RNAO: Registered Nurses Association of Ontario (2004)• AVA: Association of Vascular Access (2005) – USA• RCN: Royal College of Nursing (2005) – UK• BCSH: British Committee for Standards in Haematology (2006) – UK• INS: Intravenous Nurses Society (2006) – USA• EPIC: Journal of Hospital Infection (2007) 65S, S1-S64 – UK• GAVeCeLT: Gruppo di studio sugli Accessi Venosi Centrali a Lungo Termine - ITA
EBN E PRATICA CLINICA
QUALI LINEE GUIDA?
EBN E PRATICA CLINICAGUIDELINES FOR THE PREVENTION OF
INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION• Igiene delle mani (1A)
• Uso di tecniche asettiche durante l’inserzione (1A)
• Utilizzare gli arti superiori negli adulti (1A)
• Disinfezione del sito con Clorexidina al 2%, Iodoforo, Alcool 70%
• Evitare applicazione routinaria di antibiotici topici (1A)
• Sostituire l’agocannula periferica ogni 72-96 ore (1A)
• Infondere le soluzioni contenenti lipidi entro 24 ore (1B)
• Completare le infusioni di sangue ed emoderivati entro 4 ore (1B)
CDC of Atlanta. August,2002
EBN E PRATICA CLINICAGUIDELINES FOR THE PREVENTION OF
INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION• Porre i tappi a tutte le estremità dei rubinetti non utilizzate (1B)
• Miscelare le soluzioni parenterali sotto cappa (1B)
• Utilizzare fiale monodosi ove possibile (II)
• Lavare routinariamente il CVP con Soluz. Fisiologica o con soluz. contenente eparina (50-100 U.I./ml) nel caso in cui il CVP è stato usato per prelievo di sangue (1B)
• Mancano evidenze sull’uso topico routinario di vasodilatatori ed antinfiammatori per ridurre il rischio di flebiti (problema irrisolto)
• Non utilizzare routinariamente filtri nelle linee di infusione al fine di prevenire il rischio infettivo (1A)
CDC of Atlanta. August,2002
EBN E PRATICA CLINICAGUIDELINES FOR THE PREVENTION OF
INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION
Tutto ciò si ottiene con:
• un costante programma di Educazione e Formazione degli operatori sanitari relativo all’utilizzo del catetere intravascolare e alle procedure corrette di inserimento e gestione dello stesso, compreso il controllo delle infezioni (1A)
• la valutazione periodica delle conoscenze delle Linee Guida e il grado delle applicazioni delle stesse (1A)
Riassumendo
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e Midline
Perché quando è possibile si deve scegliere un Catetere ad Accesso
Periferico al posto di un CVC tradizionale?
L’Infermiere e i PICC
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e Midline
È interesse dell’infermiere espandere (e non mortificare) la propria professionalità appropriandosi di tutte le metodiche di assistenza che ritiene utili, fermandosi
soltanto di fronte agli atti specificatamente medici (diagnosi di malattia, prescrizioni terapeutiche, manovre chirurgiche che richiedono training medico specifico)
L’Infermiere e i PICC
Posizionamento Eco-guidato di PICC e MidlinePosizionamento Eco-guidato di PICC e Midline
Si ritiene pertanto che l’uso dei PICC rappresenti nella gestione terapeutica dei pazienti che ne hanno bisogno, un
valido, agevole e sicuro presidio a gestione totalmenteINFERMIERISTICA
“se gli operatori sono motivati e ben preparati”
Si ringrazia per la gentile concessione delle immagini riprodotte: - il GAVeCeLT (Gruppo di studio per gli Accessi Venosi Centrali a Lungo Termine) - DipartimentoScienze Chirurgiche, Università Cattolica – Roma
““GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE”GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE”