1 Diritto del lavoro - II - LA SUBORDINAZIONE 2 Il diritto del lavoro (subordinato) 1) Cosè la...

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1

Diritto del lavoro

- II - LA SUBORDINAZIONE

2

Il diritto del lavoro (subordinato)

1) Cos’è la subordinazione? 2) E perché è così

importante?

3

Lavoro subordinato

Lavoro autonomo

Da quale parte conviene stare?

4

La differenza sul costo del lavoro per prestazioni di uguale valore

economico

•Orario di lavoro 40 ore settimanali

•Costo per l’impresa 50.000.000 annui

• Compenso per il lavoratore 25.000.000

•Orario di lavoro Dipendente dall’oggettodell’obbligazione

•Costo per l’impresa 40.000.000 annui

• Compenso per il lavoratore 40.000.000

Lavoratore dipendente(contratto di lavoro subordinato

ex art. 2094)

Lavoratore autonomo(contratto di prestazione d’opera

ex art. 2222)

5

Altre conseguenze• Tutela malattia• Riposi e ferie• Diritti sindacali in azienda• Limiti di orario• Garanzie retributive• Tutela contro il recesso

6

Quali principi giuridici regolano

l’attribuzionedi questi diritti?

7

a tassatività

La legislazione del lavoro

L’applicazione ai rapporti di lavoro

La qualificazione

giuridicadel rapporto

di TUTTI gli effetti

L

8

L’inderogabilità

La legislazione del lavoro

L’applicazione ai rapporti di lavoro

La qualificazione

giuridicadel rapporto

di TUTTI gli effetti

Anche contro la volontà (e a volte gli interessi) del singolo lavoratore

9

Inderogabilità e tassatività della disciplina giuslavoristica:

un doppio problema

Si rischia di attribuire tutela

a chi non ne avrebbe bisogno

Si rischia di negarla a chi ne

avrebbe bisogno

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Cosa è la subordinazione?

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Coincidenza tra modello Coincidenza tra modello normativo e modello empiriconormativo e modello empirico

==Operario-massa

della grande industria

tayloristica

Il lavoratore subordinato

secondol’art. 2094

c.c.

ModelloModelloempiricoempirico

Modello Modello normativonormativo

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L’art. 2094 cod. civ.

“E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a

collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle

dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore”

La “porta”del diritto del lavoro

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Come si decifra l’art. 2094 c.c.?

E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore”

Debole attitudine

qualificatoria e conseguente necessità di:

Operazioni

dottrinarieInterpretazioni

giurisprudenziali

collaborare

alle dipendenze

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I tentativi dottrinari

1. La distinzione basata sulla tradizione romanistica

2. La nozione tecnico-funzionale di subordinazione

3. La nozione socio-economica di subordinazione

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L’eredità della tradizione romanistica

• Distinzione tra obbligazioni di mezzi (locatio operarum) e obbligazione di

risultato (locatio operis)

• La diversa ripartizione dei rischi come dato essenziale

della distinzione

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Critica della impostazione tradizionale

1. L’oggetto della prestazione può essere identico

2. Non è vero che nella locatio operarum il risultato è indifferente

3. La ripartizione dei rischi non è un elemento costitutivo della fattispecieè la sua conseguenza

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La nozione tecnico-funzionale

E’ fondata sulla valorizzazione dell’elemento della eterodeterminazione

“si può considerare lavoratore subordinato qualunque debitore di opere tenuto ad obbedire alle

disposizioni impartite da un soggetto che per legge, e per contratto, è autorizzato ad esercitare il potere di

determinare luogo e tempo dell'adempimento, controllandone altresì l'esecuzione”

obbedire

potere

controllandone

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Critica della nozione tecnico-funzionale

L'etero-determinazione può sussistere

anche dove non c’è

subordinazione in senso tecnico

giuridico

L'etero-determinazione

può non sussistere anche

dove c’è

subordinazione in senso tecnico

giuridico

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La nozione socio- economica di subordinazione

La disciplina protettiva del diritto del lavoro si dovrebbe applicare a tutti i soggetti socialmente ed economicamente deboli

Elemento fondamentale: la alienità dei mezzi di produzione, che nel lavoro subordinato sono sempre nella disponibilità del datore di lavoro

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Critica della nozione socio-economica:

E’ sempre vero che chi non dispone

dei mezzi di produzioneè in posizione di debolezza?

E’ sempre vero che chi dispone

dei mezzi di produzionenon è in posizione

di debolezza?

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Lacasistica

L’approccio della giurisprudenza

22

Il pragmatismo dai giudici

Il metodo “sussuntivo”,

utilizzato dalla dottrina

IL METODO “TIPOLOGICO”

basato sugli “indici” di subordinazione

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Gli indici giurisprudenziali

La sottoposizione alle direttive tecniche, al potere di

controllo e al potere

disciplinare dell’imprenditore

Secondo alcune sentenze l’elemento decisivo è la contestualità del controllo rispetto allo svolgimento della prestazione

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Gli altri indici giurisprudenziali

• Il vincolo di orario

• Le modalità della retribuzione

• L’imputazione del rischio della prestazione

•La concessione di periodi di riposo, senza incidenza nel trattamento retributivo

•L’esclusività della dipendenza da un solo datore di lavoro

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…segue

La “continuità” giuridica dell’obbligo

“Se l’azienda non pretende la disponibilità del singolo collaboratore, che rimane libero di stabilire il se e il quando delle proprie prestazioni, non può parlarsi di quella continuità in senso tecnico che costituisce elemento indispensabile della subordinazione”

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La qualificazione del rapporto e la volontà delle parti

Nella qualificazione del rapporto di lavoro come autonomo o subordinato, anche a fronte di una manifestazione di volontà

delle parti nel senso dell'autonomia, deve tenersi conto prevalentemente delle

concrete modalità di svolgimento, le quali possono anche evidenziare che il

rapporto lavorativo si è invece realizzato nelle forme proprie della subordinazione

Cass., sez. lav., 23-02-2000, n. 2039

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Un esempio di dissidio giurisprudenziale:il caso dei pony express

Ha natura subordinata la prestazione lavorativa resa, con l'impiego di mezzo proprio, da motociclisti addetti al ritiro e recapito di plichi (c.d. “pony express”), non rilevando, in contrario, né la breve durata del rapporto, né la possibilità di rifiutare l'esecuzione delle prestazioni lavorative richiamate e, peraltro, sussistendo un controllo sui prestatori, sia pure a distanza (mediante contatto radio). PRET - P. Milano, 07-10-1988

subordinata

possibilità di rifiutare

controllo

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…segue: i pony express

•Non ha natura subordinata, in difetto dell'essenziale requisito della continuità, la prestazione lavorativa resa, con l'impiego di mezzi propri, da motociclisti addetti al ritiro ed al recapito di plichi (c.d. <pony express>), che non sono tenuti a presentarsi ogni giorno al lavoro e possono anche rifiutare le singole prestazioni loro richieste. Trib. Milano, 10 ottobre 1987

Non ha natura subordinata

possono ancherifiutare

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I cambiamenti della subordinazione

La subordinazione cambia

perché cambia l’organizzazione del lavoro

L’organizzazione del lavoro cambia

per sfuggire alla subordinazione

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Due fronti di crisi del lavoro subordinato tradizionale

EsternoEsternoInternoInterno

La crescente diffusione dei

lavori non subordinati

La frammentazione del lavoro subordinato: i lavori(subordinati ma) atipici

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Eterodeterminazione

della prestazione

lavoro subordinato

2094 c.c.

Autodeterminazione

della prestazione

lavoro

autonomo 2222 c.c

La zona grigia:

“Tra il lavoro pienamente subor-dinato e il lavoro totalmente autono-mo, fra chi lavora seguendo istruzioni per ogni mossa che fa, e chi lavora decidendo da solo tutti i passaggi, si incontra una infinità di stati diversi (A. Accornero)

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La parasubordinazion

e

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Il percorso (simile a quello già utilizzato

per la subordinazione)

•Chi sono i lavoratori para-subordinati

•Come si identificano dal punto di vista della fattispecie

•Quali sono gli effetti della parasubordinazione

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Chi sono i lavoratori para-subordinati

(Il popolo del 10-12%)

•Una popolazione variegata –consulenti aziendali–amministratori di società–revisori contabili–agenti di commercio–informatori farmaceutici–giornalisti free lance–autotrasportatori–medici convenzionati

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I lavoratori parasubordinati: indipendenti, qualificati e flessibili per

scelta?

• Non sempre si caratterizzano per l’esercizio di “nuove” professioni. – Si tratta invece di professioni per la maggior parte

consolidate, che vengono però esercitate sotto una nuova veste contrattuale.

• Quasi la metà è costituita da lavoratori precedentemente occupati come subordinati– Licenziati (13,3%)– Contratti a termine non rinnovati (37%)

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La ricerca IRES

il consulente informatico pagato assai bene, che cambia spesso committente perché il suo delicato compito si esaurisce presto...

I flessibili “per scelta”

...ma anche l’incaricata alle vendite pagata assai male, che cambia spesso committente perché le campagne promozionali durano poco.

I flessibili “per necessità”

Il lavoro parasubordinato può riguardare:

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Come si identificano dal punto di vista della fattispecie

giuridica“rapporti di collaborazione

che si concretano in una prestazione di opera

continuativa e coordinata, prevalentemente

personale, anche se non a carattere subordinato”

continuativa coordinataprevalentemente personale

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La continuatività

• Nelle prestazioni d’opera “di durata”– Il rapporto di agenzia

• Anche prestazioni “uniche” che si protraggono o si ripetono nel tempo– Es. Collaborazione di un avvocato nei confronti di un ente che si protrae sulla base di successive convenzioni

• Sono escluse le prestazioni meramente occasionali

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La coordinazione

• Inerenza funzionale alla attività del committente

• Secondo la giurisprudenza è compatibile con la para-subordinazione anche una li-mitata ingerenza del com-mittente – Labile confine con l’etero-dterminazione che configura un rapporto di lavoro subordinato

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La natura “prevalentemente personale” dell’opera

• Elemento generalmente considerato decisivo ai fini della qualificazione

• Prevalenza dell’attività di lavoro del prestatore rispetto alle strutture di tipo materiale, all’organizzazione e ai capitali– Dove c’è impresa (2082 c.c.) non può esserci

parasubordinazione• Ciò non vuol dire che qualsiasi utilizzo di macchinari,

anche complessi e costosi (medici convenzionati) escluda la parasubordinazione, se si dimostra la “personalità” della prestazione, cioè il riferimento alla competenza tecnica del professionista.

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Quali sono gli effetti della

parasubordinazione?Si individuano, nell’ambito dei

lavoratori autonomi, alcune tipologie che si presumono caratterizzate da una situazione di debolezza socio-economica simile a quella dei lavoratori subordinati

Tale da giustificare una parziale estensione delle

tutele

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Quali tutele si estendono?

• La norma che definisce la parasubordinazione è inserita nel codice di procedura civile. Perché?

• Viene estesa in primo luogo la tutela processuale– Competenza del giudice del lavoro– Sistemi di conciliazione amministrativa– Esecutività della sentenza di primo grado– Possibilità di ottenere un’ordinanza in corso di

causa che vale come titolo esecutivo delle somme non contestate

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Una tappa del consolidamento normativo del lavoro parasubordinato:

il “10-12%”

• L’assoggettamento ai contributi INPS delle prestazioni continuative e coordinate

• L’estensione delle tutele previdenziali (su base strettamente contributiva)– Per i “flessibili” è una imposizione– Per i “precari” una garanzia

• L’assegno in caso di parto (finanziaria 1997)

• L’assicurazione antinfortunistica (D. lgs. 38/2000).

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SENATO DELLA REPUBBLICA    ———– XIV LEGISLATURA ———–

    N. 848 

DISEGNO DI LEGGEpresentato dal Presidente del Consiglio dei ministri

(BERLUSCONI)e dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali

(MARONI)di concerto col Ministro per la funzione pubblica

(FRATTINI)col Ministro per le politiche comunitarie

(BUTTIGLIONE)e col Ministro per gli affari regionali

(LA LOGGIA)COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 NOVEMBRE 2001

———–

Delega al Governo in materia di occupazione emercato del lavoro

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Art. 9.1. Al fine di ridurre il contenzioso in materia di

qualificazione dei rapporti di lavoro, il Governo è delegato ad emanare, disposizioni in materia di certificazione del relativo contratto stipulato tra le parti, ispirate ai seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) carattere volontario e sperimentale della procedura di certificazione;

b) individuazione dell’organo preposto alla certificazione del rapporto di lavoro in enti bilaterali costituiti a iniziativa di associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente rappresentative, ovvero presso strutture pubbliche aventi competenze in materia;

c) definizione delle modalità di organizzazione delle sedi di certificazione e di tenuta della relativa documentazione;

d) indicazione del contenuto e della procedura di certificazione;

e) in caso di controversia sulla esatta qualificazione del rapporto di lavoro posto in essere, valutazione da parte della autorità giudiziaria competente anche del comportamento tenuto dalle parti in sede di certificazione.