IL LIBRO
DI
EDGAR MORIN:
I SETTE SAPERI NECESSARI
ALL’EDUCAZIONE DEL FUTURO
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
1999
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
LA TRILOGIA PEDAGOGICA
1999
1999
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
EDGAR MORIN
(da WIKIPEDIA): Edgar Nahoum detto Edgar Morin (Parigi, 8 luglio 1921) è un filosofo e sociologo francese. È noto per l'approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un'ampia gamma di argomenti, fra cui
l'epistemologia. Edgar Morin ha dedicato gran parte della sua opera ai problemi di una "riforma del pensiero", affrontando le questioni alla base delle sue riflessioni sull'umanità e sul mondo: la necessità di una nuova conoscenza che superi la
separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori a
un pensiero della complessità.
I 7 TEMI CHE DEVONO DIVENTARE
FONDAMENTALI NEI NOSTRI INSEGNAMENTI
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
I SETTE PROBLEMI FONDAMENTALI
LE CECITA’ DELLA CONOSCENZA: L’ERRORE E L’ILLUSIONE
I PRINCIPI DI UNA CONOSCENZA PERTINENTE
INSEGNARE LA CONDIZIONE UMANA
INSEGNARE L’IDENTITA’ TERRESTRE
AFFRONTARE LE INCERTEZZE
INSEGNARE LA COMPRENSIONE
L’ETICA DEL GENERE UMANO
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
I SETTE PROBLEMI FONDAMENTALI
Permetteranno:
di integrare le discipline
esistenti
di stimolare gli sviluppi di una
conoscenza atta a raccogliere
le sfide della nostra vita
individuale, culturale e sociale
E’ necessario insegnarli perché ora sono totalmente ignorati
o dimenticati
L’EDUCAZIONE
mira a comunicare conoscenza
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
1. LE CECITA’ DELLA CONOSCENZA: L’ERRORE E L’ILLUSIONE
MA:
È cieca su ciò che è la conoscenza umana
Non si preoccupa di far conoscere che cosa è conoscere
(la conoscenza non è un attrezzo pronto all’uso)
La conoscenza della conoscenza deve apparire una necessità
primaria per affrontare i rischi d’errore e d’illusione
«La conoscenza non è uno specchio delle
cose o del mondo esterno»
Vi è una supremazia di una conoscenza
frammentata nelle diverse discipline
Promuovere una conoscenza capace di cogliere
i problemi globali e fondamentali per inscrivere in
essi le conoscenze parziali e locali
Sviluppare l’attitudine naturale della mente
umana a situare tutte le informazioni in un
contesto e in un insieme
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
2. I PRINCIPI DI UNA CONOSCENZA PERTINENTE
Insegnare i metodi che permettano di cogliere le mutue relazioni e le influenze reciproche tra le parti
e il tutto in un mondo complesso
«La parcellizzazione e la compartimentazione dei saperi rendono
incapaci di percepire «ciò che è tessuto insieme»
(il contesto, il globale, il multidimensionale, il complesso)
L’unità complessa della natura umana è disintegrata
nelle discipline
Cogliere il legame tra la propria identità e l’identità in
comune con tutti gli esseri umani
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
3. INSEGNARE LA CONDIZIONE UMANA
La condizione umana deve essere oggetto essenziale di ogni
insegnamento
«Ogni conoscenza deve contestualizzare il suo oggetto
per essere pertinente.
Interrogare la condizione umana è interrogare in primo
luogo la nostra situazione nel mondo»
Insegnare la storia dell’era planetaria (dal XVI sec.) e
la mondializzazione (dalla fine del XX secolo)
Comprendere il destino planetario del genere umano
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
4. INSEGNARE L’IDENTITA’ TERRESTRE
Siamo una stessa comunità di destino
«La mondializzazione è certamente unificatrice, ma è anche
conflittuale nella sua essenza. L’unificazione mondializzante è
sempre più accompagnata dal proprio negativo, che essa produce
come controeffetto: la balcanizzazione»
Abbandonare le concezioni deterministe che
credevano di poter predire il futuro
Insegnare le incertezze (nelle scienze fisiche, scienze
dell’evoluzione biologica, scienze storiche)
Insegnare principi di strategia che permettano di
affrontare i rischi, l’incerto, l’inatteso e di modificarne
l’evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso
dell’azione
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
5. AFFRONTARE LE INCERTEZZE
E’ necessario che tutti coloro che hanno il compito di insegnare
si portino negli avamposti dell’incertezza del nostro tempo
«Non è mai certo che un’azione operi nel senso dell’intenzione da
cui è nata. L’ecologia dell’azione ci invita tuttavia non all’inazione
ma alla scommessa che riconosce i rischi e alla strategia che
permette di modificare se non di annullare l’azione intrapresa»
La comprensione intellettuale passa attraverso
l’intelligibilità e la spiegazione (relazione tra soggetto e
oggetto)
La comprensione umana è sempre intersoggettiva
(relazione tra soggetto e soggetto)
Lo sviluppo della comprensione richiede di riformare le
mentalità: cosa che richiede una riforma dell’educazione
E’ necessario studiare l’incomprensione nelle sue radici,
modalità ed effetti
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
6. INSEGNARE LA COMPRENSIONE
La comprensione è sia il mezzo che il fine della comunicazione umana
«Si ritrova qui la missione propriamente spirituale
dell’educazione: insegnare la comprensione fra gli
umani è la condizione e la garanzia della solidarietà
intellettuale e morale dell’umanità»
Se sappiamo comprendere prima di condannare, saremo
sulla via dell’umanizzazione delle relazioni umane
La comprensione degli altri richiede la coscienza della
complessità umana
La comprensione umana è una delle basi più sicure per
l’educazione alla pace
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
6. INSEGNARE LA COMPRENSIONE: L’ETICA DELLA COMPRENSIONE
Dobbiamo connettere l’etica della comprensione fra persone con l’etica
dell’era planetaria, che richiede di mondializzare la comprensione
«L’etica della comprensione è un’arte di vivere che richiede di
comprendere in modo disinteressato. Richiede un grande sforzo, perché
non può aspettarsi reciprocità alcuna.
L’etica della comprensione richiede di comprendere l’incomprensione»
L’insegnamento deve produrre una «antropo-etica»
capace di riconoscere il carattere ternario della
condizione umana
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
7. L’ETICA DEL GENERE UMANO
Richiede la democrazia
(reciproco controllo)
Richiede un’etica di
solidarietà terrestre
«Ogni sviluppo umano deve comportare il potenziamento congiunto delle autonomie individuali, delle partecipazioni comunitarie e della coscienza
di appartenere alla specie umana»
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
DUE GRANDI FINALITA’ ETICO-POLITICHE DEL NUOVO MILLENNIO
«L’Umanità ha cessato di essere una nozione solamente ideale, è divenuta una comunità di destino, e solo la coscienza di questa comunità può condurla a una
comunità di vita; l’Umanità è ormai soprattutto una nozione etica: è ciò che deve essere realizzato, da tutti e in tutti e in ciascuno.»
Stabilire una relazione di reciproco controllo fra la
società e le persone attraverso la democrazia
Portare a compimento l’umanità come comunità
planetaria
Contribuire non solo a una presa di coscienza della nostra Terra-Patria, ma
anche permettere che questa coscienza si traduca in volontà di realizzare la
cittadinanza terrestre
Marinella De Simone - CLM 2016 “I SETTE SAPERI”
LA SPERANZA
«Se è vero che il genere umano possiede in sé risorse creative inesauribili, allora possiamo
intravedere per il terzo millennio la possibilità di una nuova
creazione, della quale il XX secolo ha portato i germi e gli embrioni:
quella di una cittadinanza terrestre.
E l’educazione, che è nel contempo trasmissione del passato e apertura
della mente per accogliere il nuovo, è al centro di questa nuova
missione.»
GRAZIE!
Marinella De Simone
Complexity Institute
www.complexityinstitute.it [email protected]
Top Related