L’uomo, il cuore e la tecnologia:
impatto della medicina narrativa e
dell’organizzazione slow
“CardioAlessandria”
22-23 Settembre 2017
L’organizzazione “slow”
Donatella Radini
S.C. Centro Cardiovascolare
ASUITrieste
Indice
• Perché una organizzazione “slow” e ambulatori infermieristici?
• Caratteristiche clinico-socio-assistenziali assistiti in carico all’Ambulatorio Infermieristico
• Organizzazione slow e medicina narrativa
Distretto 1
Duino Aurisina
CCV
Distretto 3
Via Puccini
Distretto 3
Muggia
Distretto 2
Via Vespucci
Distretto 4
San Giovanni
H
SLOVENIA
• 28,6% > 65 anni: 67173ab.
• Indice di vecchiaia 250,8%
(media nazionale 157,7%)
Dati ISTAT 2016
S.C. Centro CardiovascolareTrieste
✓ Ci sono attualmente nuovi bisogni di salute, perché «nuovo» è il malato,un malato sempre più complesso, sempre più anziano, con multiplerecidive di ricovero.
✓ I bisogni sono certamente cardiologici, ma spesso vanno al di là di questiin un contesto multidimensionale.
✓ Il principio della continuità assistenziale ha un ruolo centrale nella curadel malato cronico e deve favorire il più possibile l’integrazione organicafra le diverse strutture ospedaliere e fra ospedale e territorio.
✓ L’approccio multidisciplinare è uno strumento insostituibile per la curadelle patologie croniche.
Perché una organizzazione “slow” ?
CARDIOPATICO CRONICO
SCCPREVENZIONE
CVTAO/NAO
TRIAGE INFERMIERISTICO
AMBULATORIO INFERMIERISTICO CARDIOLOGICO TERRITORIALE
SCC avanzato
S.C. Centro CardiovascolareTrieste
S.C. Centro CardiovascolareTrieste
Attività ➢ Presa in carico infermieristica per:Valutazione bisogni socio-assistenziali realizzazione Piano individualeValutazione clinica ed esame obiettivo infermieristico riconoscimentoproblemi attiviIntervento specifico di tipo educativo e counselling per l’assistito e suoifamiliari per migliorare gli outcomes (mortalità, riospedalizzazioni, giornidi degenza).
➢ Follow-up successivi alternati con diversa intensità a quelli medici perpuntualizzazione del PDTA
➢ Contattabilità telefonica al cellulare dedicato dell’ Amb. Infermieristico
AMBULATORIO INFERMIERISTICO CARDIOLOGICO TERRITORIALE
STRUMENTI• Per definire il piano di cura, documentare le attività ed analizzare
i risultati dell’intervento assistenziale abbiamo adottato uncartella infermieristica informatizzata codificata, finalizzata asupportare il management e l’esercizio dell’assistenzainfermieristica attraverso il “problem solving method” e laformulazione di una diagnosi infermieristica.
• La cartella infermieristica integrata, che consente larealizzazione del piano assistenziale individuale, è articolata conapposite sezioni dedicate all’identificazione dei bisognicomplessivi, agli obiettivi assistenziali, alle azioniinfermieristiche e agli indicatori di risultato che permettono divalutare l’efficacia dell’assistenza erogata.
AMBULATORIO INFERMIERISTICO CARDIOLOGICO TERRITORIALE
S.C. Centro CardiovascolareTrieste
Indice
• Perché una organizzazione “slow” e ambulatori infermieristici?
• Caratteristiche clinico-socio-assistenziali degli assistiti in carico all’Ambulatorio Infermieristico
• Organizzazione slow e medicina narrativa
2009-2014
n= 2081
Ambulatorio del
Cardiopatico Cronico
(n= 451)
Ambulatorio dello
Scompenso Cardiaco
(n= 402)
Ambulatorio della
Terapia Anticoagulante
Orale
(n= 1022)
Triage
Infermieristico
Ambulatoriale
(n= 206)
Età ≥ 80 anni 43,9% 58,2% 21% 24,3%
Sesso maschile 53,9% 60,7% 62,9% 65,5%
Rischio CV molto alto 66,7% 74,6% 46,4% 67,5%
Cardiopatia documentata 79,6% 100% 68,6 81,6
Cpt. Ischemica 45,5% 51% 20,2% 50%
Vasculopatia/ictus 23,1% 27,9% 16,9% 23,3%
Cpt. Valvolare 23,9% 50,5% 29,2% 24,8%
Fibrillazione atriale 38,6% 58% 75,9% 43,2%
Scompenso cardiaco 0% 100% 21,9% 27,7%
Charlson Index ≥3 37,9% 82,8% 31,3% 45,1%
Ospedalizzazione nell’anno precedente 33,7% 57,7% 31,8% 30,1%
N farmaci CV ≥5 50,1% 76,4% 58% 48,5%
N farmaci non CV ≥3 17,7% 32,3% 11,4% 17%
N farmaci totali ≥7 40,4% 72,4% 42,2% 37,9%
Caratteristiche cliniche dei pazienti presi in carico in Ambulatorio Infermieristico
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
Radini et al, G Ital Cardiol 2016
2009-2014
n= 2081
Ambulatorio del
Cardiopatico
Cronico
(n= 451)
Ambulatorio dello
Scompenso Cardiaco
(n= 402)
Ambulatorio della
Terapia Anticoagulante
Orale
(n= 1022)
Triage Infermieristico
Ambulatoriale
(n= 206)
Vive solo 35,6% 32,5% 23,5% 32,7%
Istruzione media-inferiore 73,1% 73,8% 57,7% 60,4%
Mancanza di almeno 1 BADL 19,2% 34,6% 5,4% 18,2%
Mancanza di almeno 1 IADL 25,8% 41,4% 10,8% 29,1%
Deambulazione e/o mobilità
difficoltosa o impossibile18,7% 37,4% 7,4% 12,7%
Inattivo o sedentario 51,1% 66,1% 42,2% 57,7%
Ansia e/o depressione 28,1% 16% 28% 33,3%
Autocura (stile di vita,
automonitoraggio) non adeguato100% 58,3% 41,4% 61,5%
Assunzione terapia non
autonoma4,9% 14,7% 4,4% 7%
Aderenza terapeutica non
adeguata (Morisky 0-2)6% 15,7% 6,7% 9,7%
Caratteristiche socioassistenziali valutate in Ambulatorio Infermieristico
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
Radini et al, G Ital Cardiol 2016
EQ5D
Quale è la qualità della vita percepita dai nostri assistiti?
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
N = 601 EQ5 < 0,74 EQ5 ≥ 0,74 P
Età media (anni) 77,1 75,4 P = 0,06
Presente Assente
Sesso maschile (%) 23,1 48,6 P < 0,001
Vive solo (%) 35,3 33,6 NS
Istruzione elementare (%) 43,8 30,4 P = 0,002
Sedentarietà 49,8 22,4 P < 0,001
Cpt. ischemica (%) 36,2 32,9 NS
Cpt. ipertensiva (%) 35,3 33,1 NS
Cpt. valvolare (%) 37,1 32,5 NS
Scompenso cardiaco (%) 37,4 31,3 NS
Fibrillazione atriale (%) 33,9 34,6 NS
Vasculopatia/Ictus (%) 37,6 33 NS
Charlson ≥ 3 (%) 36,6 32,1 NS
Charlson Index modificato ≥7 (%) 43 25,1 P < 0,001
Decesso (%) 45 32,9 P = 0.061
Caratteristiche cliniche dei malati presi in carico
EQ5 < 0,74
VALUTAZIONE QUALITA’ DELLA VITA – EQ5DLUGLIO 2012 – GIUGNO 2016
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
ANALISI DI GENERE
Le donne hanno una peggior qualità di vita
VALUTAZIONE QUALTA’ DELLA VITA – EQ5DLUGLIO 2012 – GIUGNO 2016
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
21,5
5,521,9
26
42,441,2
13,7
44,541,2
44,7
Comorbidità e Qualità della vita (EQ5D)
Charlson Index modificato 0-6 Charlson Index modificato 7+
* p<0,001
*
*
* *
S. C. Centro CardiovascolareTrieste
Indice
• Perché una organizzazione “slow” e ambulatori infermieristici?
• Caratteristiche clinico-socio-assistenziali degli assistiti in carico all’Ambulatorio Infermieristico
• Organizzazione slow e medicina narrativa
La medicina narrativa è incontro e accoglienza
Donatella Radini
L’organizzazione “slow” e il ruolo della medicina narrativa
OBIETTIVO •Raccogliere i bisogni di tipo emozionale, sociale e assistenziale degli
assistiti e dei loro caregivers.
•Fornire agli operatori sanitari una visione olistica del malato
•Migliorare la qualità delle prestazioni dell’équipe multidisciplinare
attraverso l’identificazione e la monitorizzazione dei bisogni.
•Dare al malato un senso di maggiore consapevolezza ed autoefficacia
nella gestione della propria malattia.
•Riconoscere le criticità e l’importanza del ruolo della famiglia nella
gestione del malato.
Donatella Radini
L’organizzazione “slow” e il ruolo della medicina narrativa
MODALITA’
• Short Portable Mental Status Questionnaire viene somministrato ai
malati presi in carico per la prima volta.
• Saranno esaminati indicatori di benessere personale e socio-
assistenziale (fiducia nel futuro, autostima, paure, importanza della
sessualità, sostegno famigliare, rapporti con medico curante, ecc.) su
scala Likert 0-10.
• Gli indicatori sono presentati al malato all’interno di un colloquio
organizzato secondo lo stile della medicina narrativa e integrati da note
che esprimono le osservazioni del soggetto in merito ai vari temi
affrontati.
• Gli assistiti e i loro caregivers sono individualmente invitati a ritornare
per un’intervista audio registrata di medicina narrativa che sarà in seguito
trascritta verbatim e dalla quale saranno evidenziati i bisogni
L’organizzazione “slow” e il ruolo della medicina narrativa
Donatella Radini
Conclusioni ✓Necessario:
✓ integrare cure&care
✓gli infermieri utilizzino strumenti in grado di documentare iprincipali elementi del processo di assistenza infermieristica
✓monitorare gli indicatori di processo e risultato
✓attenzione all’appropriatezza e sostenibilità dei percorsi eprestazioni richieste
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