ZooFishing Magazine Luglio 2012

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PERIODICO GRATUITO DI ZOOFISHING Trimestrale Anno III, Numero 3 Luglio 2012 __________________ ZooFISHING MAGAZINE Periodico gratuito scaricabile dal sito internet www.zoofishing.com __________________ In redazione Enrico Busato Daniel Gemin Leonardo Bresolin Marco Pagliarin __________________ Per inserzioni, curiosità, domande e per inviare vostri articoli [email protected] __________________ Il ritrovamento del presente volantino al di fuori degli spazi consentiti è da ritenersi puramente casuale e senza alcuna responsabilità da parte dell'organizzazione. EDITORIALE In questo numero vorrei ricordare alcuni fatti recenti che hanno fortemente cambiato la vita di molte persone. Il sisma che ha colpito l'emilia e che ha fatto preoccupare tutta l'area della pianura padana, mi ha fatto tornare alla mente quanto sia eccezionale il naturale altruismo di alcune persone che le rende piccoli eroi. Parlo di solidarietà, di istinto che porta le persone ad aiutarsi senza chiedere nulla in cambio, solo perchè è giusto così. Ci sono mille modi per essere vicino agli altri quando serve e molto spesso basta meno di quanto pensiamo. Sono ammirabili tutte quelle persone che hanno deciso di dare una mano agli sfollati nelle operazioni di distribuzione degli aiuti e nelle fasi di sopralluogo delle abitazioni e di ricostruzione. Sono altrettanto lodevoli quanti dedicano parte del loro tempo libero per assistere chi ha bisogno di aiuto, nelle mense della caritas o nel sostegno agli anziani che non possono uscire di casa. Ci vuole poco, ma spesso sembra un ostacolo insormontabile. Tanto finchè non ci toccano da vicino li vediamo sempre come problemi di persone troppo lontane da noi, e trovare il tempo per queste attività è sempre più difficile. Esorto tutti, me compreso, a fare qualcosa in più per gli altri. Da subito! Dire:” domani ci penserò” equivale a dire me ne frego! Credo sia spontanea e naturale in ogni carpista la voglia di stare assieme per passare qualche ora di pesca in compagnia condividendo il pranzo o un brindisi! Perciò dovrebbe essere altrettanto naturale in ognuno di noi la voglia di aiutarci e starci vicino anche quando le cose si fanno più difficili. Vedo una grande gioia e soddisfazione negli occhi di Leo quando mi parla delle volte in cui porta a pesca i suoi “ragazzi speciali” e credo sia difficile capire realmente le sue sensazioni se certe cose non le si provano in prima persona. Ma ci sono anche cose molto più semplici ed alla portata di tutti che possiamo fare: l'AVIS come l'ADMO ed altre associazioni simili hano una continua richiesta di donazioni per far fronte al bisogno nazionale di trasfusioni. A noi costa poco ma per chi ne ha davvero bisogno è un dono preziosissimo! A pagina 9 vi presentimo un'iniziativa splendida organizzata per sostenere le popolazioni colpite dal sisma. Vi lascio alla lettura di racconti di pesca ed analisi tecniche, mi raccomando pensateci su! Enrico

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Magazine gratuito del Team ZooFishing

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PERIODICO GRATUITO DI ZOOFISHING

TrimestraleAnno III, Numero 3Luglio 2012

__________________

ZooFISHING MAGAZINE

Periodico gratuito scaricabile dal sito internet www.zoofishing.com

__________________

In redazione

Enrico Busato

Daniel Gemin

Leonardo Bresolin

Marco Pagliarin

__________________

Per inserzioni, curiosità, domande e per inviare vostri [email protected]

__________________

Il ritrovamento del presente volantino al di fuori degli spazi consentiti è da ritenersi puramente casuale e senza alcuna responsabilità da parte dell'organizzazione.

EDITORIALE

In questo numero vorrei ricordare alcuni fatti recenti che hanno fortemente cambiato la vita di molte persone. Il sisma che ha colpito l'emilia e che ha fatto preoccupare tutta l'area della pianura padana, mi ha fatto tornare alla mente quanto sia eccezionale il naturale altruismo di alcune persone che le rende piccoli eroi. Parlo di solidarietà, di istinto che porta le persone ad aiutarsi senza chiedere nulla in cambio, solo perchè è giusto così. Ci sono mille modi per essere vicino agli altri quando serve e molto spesso basta meno di quanto pensiamo. Sono ammirabili tutte quelle persone che hanno deciso di dare una mano agli sfollati nelle operazioni di distribuzione degli aiuti e nelle fasi di sopralluogo delle abitazioni e di ricostruzione. Sono altrettanto lodevoli quanti dedicano parte del loro tempo libero per assistere chi ha bisogno di aiuto, nelle mense della caritas o nel sostegno agli anziani che non possono uscire di casa. Ci vuole poco, ma spesso sembra un ostacolo insormontabile. Tanto finchè non ci toccano da vicino li vediamo sempre come problemi di persone troppo lontane da noi, e trovare il tempo per queste attività è sempre più difficile. Esorto tutti, me compreso, a fare qualcosa in più per gli altri. Da subito! Dire:” domani ci penserò” equivale a dire me ne frego! Credo sia spontanea e naturale in ogni carpista la voglia di stare assieme per passare qualche ora di pesca in compagnia condividendo il pranzo o un brindisi! Perciò dovrebbe essere altrettanto naturale in ognuno di noi la voglia di aiutarci e starci vicino anche quando le cose si fanno più difficili.Vedo una grande gioia e soddisfazione negli occhi di Leo quando mi parla delle volte in cui porta a pesca i suoi “ragazzi speciali” e credo sia difficile capire realmente le sue sensazioni se certe cose non le si provano in prima persona. Ma ci sono anche cose molto più semplici ed alla portata di tutti che possiamo fare: l'AVIS come l'ADMO ed altre associazioni simili hano una continua richiesta di donazioni per far fronte al bisogno nazionale di trasfusioni. A noi costa poco ma per chi ne ha davvero bisogno è un dono preziosissimo!A pagina 9 vi presentimo un'iniziativa splendida organizzata per sostenere le popolazioni colpite dal sisma.

Vi lascio alla lettura di racconti di pesca ed analisi tecniche, mi raccomando pensateci su!

Enrico

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Racconti di pesca

Ciao a tutti, mi chiamo Dennis, come molti sono appassionato del Carpfishing e vorrei raccontarvi di una mia fantastica sessione di pesca nelle acque del Canal Bianco. Un venerd decisi di trascorrere una giornataì sulle sponde del canale, a “caccia” di carpe: caricai l'attrezzatura in macchina, accertandomi che vi fosse tutto l’occorrente ed alle 5 del

mattino partii. Nei giorni precedenti avevo già pasturato con mais e boiles preparate con White mix, pre-mix al miele e aromatizzate con aroma

soufflle. Quando arrivai nella mia postazione vidi molto movimento in acqua e capii subito che le nostre amate carpe avevano gradito la mia pasturazione. Tutto era pronto per calare le canne! Come in ogni battuta di pesca, scegliere il posto in cui calare richiede molta cura nell’osservazione dei fondali, poiché bisogna cercare i punti giusti, come scalini e plateau con assenze di ostacoli dove poter

posizionare il proprio terminale. Dopo un'accurata analisi decisi di posizionare le mie canne nel seguente ordine: la prima a ridosso di un fitto canneto vicino a ferri e rami sommersi, la seconda in centro al canale, su di uno scalino che variava dai 3 ai 4 metri e la terza infine la lanciai vicino a una briccola. Dopo pochi minuti, il suono squillante dei segnalatori mi fece sobbalzare dalla sedia, mi lanciai sul rod-pod, e afferai la canna… finalmente sentii che qualcosa aveva abboccato! Dopo un duro combattimento contro corrente, dall’acqua spunt laò grossa bocca di una regina, e dopo qualche scodata,

Una giornata sulle rive del canal biancoUna giornata sulle rive del canal bianco

Ecco un bel primo piano di una nostra amica baffuta!

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finalmente riuscii a guadinarla. Dopo la foto di rito e la pesatura, constatai che era 11 kg; il grosso pesce era stato “ingannato” con un terminale d-rig, con innesco Genesi e boiles pop-up neutra. Tutto per qualche ora rimase a tacere, quando finalmente verso mezzogiorno ebbi

un'altra partenza. In una veloce successione catturai un'altra regina di 8 kg, presa con boiles Zoobest, e subito dopo qualche istante un altro pesce putroppo di solo qualche chilo. Capii che

finalmente le carpe erano entrate in pastura, vista la veloce successione di partenze. Per concludere bene la mia sessione, verso le 6 del pomeriggio, ebbi una doppia partenza. Catturai due regine, una da 5 kg con boiles preparate con white mix aromatiz-zato con crema e l’altra da 9 kg con innesco Zoobest. Purtroppo la giornata era corsa via velocemente, come spesso accade nelle uscite di pesca, e incominciai a malincuore a

riordinare l’attrezzatura per ritornare a casa. Dentro di me la gioia era

tanta poich la sessione era stata coronataé da molte catture, premio per il lungo sacrificio ed incentivo per le pescate future a dare ancora il meglio di me! Un ringraziamento a tutto il team Zoo fishing, per il grande lavoro svolto ogni giorno per creare prodotti che ci aiutino a catture sempre di pi .ùUn saluto a tutti...

In bocca alla Big !

Alcune delle prede più belle di Dennis

Ecco le esche che Dennis ha uti lizzato in questa sess ione: Genesi , Zoobest e White mix in due varianti

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Tecnica ed azione di pesca

Il problema vero è la pigrizia. Non dite che non ne siete affetti anche voi perché tanto non ci crede nessuno.Finisce sempre così: passiamo ore ed ore a immaginare la prossima sessione di pesca, poi ci complichiamo la vita con lavoro e famiglia/morosa/moglie/animali domestici per preparare ogni sorta di attrezzatura (esche, montaggi, materiale per il campeggio), rischiamo il collasso pur di partire il prima possibile per poi arrivare sullo spot… STANCHI! Si, ok, abbiamo il fine settimana per riposarci ma.. chi non dorme non piglia pesci! E così, dopo aver programmato ogni dettaglio e speso risorse ed energie per la sessione, ci ritroviamo sulla sponda con le gambe pesanti e la palpebra in calata(!), appiattiti su una strategia di pesca che sa di “lancio a caso e speriamo che passi del pesce”.A me sembra che queste non siano le condizioni migliori per portare a casa qualche bel risultato, quindi – prima di passare ad argomenti più propriamente tecnici – voglio farvi riflettere un momento sul vero senso di una buona preparazione dello spot, che è anche preparazione del pescatore ad affrontarlo come si deve.In poche parole, non sempre è produttivo spendere troppe energie per pianificare la sessione di pesca, se ciò va a discapito della nostra prestazione “sportiva”.Anche nelle competizioni, infatti, spesso è la coppia più determinata e concentrata sull’azione di pesca a conquistare il risultato.Insomma, il concetto è che quando siamo sulla riva di un corso d’acqua o di un lago dobbiamo utilizzare bene il tempo a disposizione, curando ogni dettaglio nella

presentazione delle esche, nella loro scelta e nella fase di recupero della preda.Non ci deve mai mancare la voglia di controllare i segnalatori in caso anche di un solo Bip sospetto, non ci deve mancare la voglia di recuperare le canne, controllare le esche, ricalare/rilanciare e pasturare.Insisto perché mi rendo conto che spesso io sono il primo

a fare la mummia sulla mia Nash WideBoy Bedchair (non l’avessi mai comprata!!!!!!!!!), quindi mi sto, sostanzialmente, auto-rimproverando.Veniamo al punto.Poiché quando si affronta un’acqua sconosciuta i problemi e le incertezze aumentano, voglio condividere con voi la mia scelta di partenza nei casi in cui ho poche informazioni sullo spot di pesca o, in generale, quando

voglio rischiare meno sorprese possibile.Primo consiglio: portare l’indispensabile. Potrebbe capitare di doversi spostare e dovremo perdere il minor tempo possibile. Se per un cambio di spot dovete telefonare ad un agenzia immobiliare siete sulla strada sbagliata. Inoltre mi sono reso conto di una cosa: la rottura di portare tanti oggetti futili è superiore alla comodità di averli sul posto di pesca. Se si tratta di cibo siete giustificati.Secondo passo: tre canne sono più che sufficienti,

volendo anche due. Se la licenza ne consente in numero

Forse manca qualcosa? !?E' meglio portare solo il materiale veramente necessario

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maggiore non fatevi tentare, perché disperdere l’attenzione porta spesso a pescare male con tutte le canne ed aumenta la probabilità di qualche pasticcio. Piuttosto portate sempre una canna per marker/rocket (dove non si utilizza la barca), perché capire dove pescare è in assoluto il problema più impegnativo da affrontare. Siccome ciò costa tempo e fatica, fatelo subito e fatelo bene! Vedrete che, una volta finito, la vostra confidenza verso la scelta degli spot sarà notevolmente superiore ed alimenterà a sua volta anche la vostra concentrazione.Treccia o nylon? Domanda banale, risposta scontata: treccia per gli erbai, nylon sui sassi. Con la sola precisazione che si può tranquillamente pescare long range con treccia ed uno shock leader in nylon ma non è mai raccomandato fare l’inverso in condizioni opposte. Per cortesia non recitate la parte di chi arriva sul posto con le canne pronte dalla volta prima e si rassegna ad usare la bobina trovata

montata. Vergognoso per voi e pericoloso per i pesci (giusto per fare un esempio, in occasione dell’ultima sessione a Bolsena ho raccolto in due occasioni distinte circa 300mt di nylon di qualche

buontempone che pensava non so come di riuscire lo stesso a districarsi tra gli erbai presenti). Nelle uscite “al buio” portate sempre entrambi!Sostituire i terminali: si si, lo so che anche voi li lasciate agganciati al montante di un anello come faccio io, ma è una clamorosa stupidaggine. Si rovinano gli anelli delle canne, si spuntano gli ami e, se vi va male, si conficcano nel fodero…auguri.Non sono d’accordo con la sostituzione dell’amo ad ogni singola cattura, lo trovo eccessivo, ma farlo ad ogni sessione credo sia indispensabile. Lo dico a causa dei molti pesci persi slamati prima di adottare questa regola e dopo aver verificato che, effettivamente, avere un amo nuovo in fondo alla lenza mi ha permesso di ridurre di

molto la percentuale di coiti interrotti a metà recupero. Ami teflonati? Si grazie. Ami disassati (se li guardate di taglio la punta è inclinata da un lato rispetto al gambo)? No grazie.Calare e ricalare, pasturare e interpretare: conosco pescatori che non lasciano in acqua le loro esche per più di mezz’ora e ne controllano maniacalmente lo stato. Li ho anche visti catturare bene in acque private, dove un simile approccio può portare anche dei vantaggi. Di norma,

senza eccedere, sarebbe bene verificare lo stato degli inneschi almeno ogni 3-4 ore se si pesca al lancio ed ogni 6-7 se si cala con la barca, con esclusione solamente di quei posti – difficili – dove è necessario attendere molte ore per vedere una mangiata. Ad ogni check sarà d’obbligo rinfrescare la pasturazione con moderazione ed interpretare i segnali che ci invia lo spot per capire se e quanta esca introdurre in acqua.Il casino

prodotto del rocket/gommone/cobra è un problema relativo, ve lo assicuro; comunque è sicuramente meno importante di avere un buon tappeto di esca sul fondale.Montature collaudate: ci sono momenti in cui sperimentare e momenti in cui affidarsi all’esperienza. Se volete catturare e

Ottimizziamo gli sforzi : facciamo le cose con calma e consideriamo tutte le variabil i del nostro spot prima di calare in nostri inneschi a casaccio!!

I l Rocket è uno dei nostri attrezzi più util i per rinfrescare le nostra psturazione

E' fondamentale conoscere i l più poss ibi le in fondale su cui s tiamo pescando, quindi non indugiamo nel sondare bene prima di calare le nostre lenze. Un piombo adatto al marking ci può es sere di aiuto

Ecco un esempio di piombo a perdere. Questo è stato realizzato con occhiello incollato.

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sfruttare il (poco?) tempo a disposizione, è d’obbligo concentrarsi su soluzioni collaudate e di sicura efficacia. Tanto l’80% delle presentazioni che si vedono nelle riviste o su internet sono a mio parere inutili o controproducenti, quindi quasi sempre si spreca tempo. Per contro, vedo pochi colleghi in grado di realizzare correttamente una montatura completa, da manuale, anche semplice. Avete presente Gareth “Gaz” Fareham? Oppure il vecchio Rod

H.? Pescano con un nodo senza nodo, il secondo non credo nemmeno utilizzi un leadcore il più delle volte. Le loro foto le abbiamo viste tutti quindi 2+2=…. Personalmente porto con me sempre due canne con safety clip ed una montata helicopter chod rig, di modo da avere delle valide soluzioni per esche affondanti neutre e pop up. In caso di fango prediligo l’helicopter su almeno due delle tre canne a mia disposizione.Piombi: tanti piombi = portafoglio vuoto e zaino pesante. Arrivare in postazione fisicamente distrutti e brutti da vedere per la fatica non porta alcun risultato. Meglio avere con se non più di tre piombi (oltre gli eventuali tendifilo) e pescare con zavorre a perdere. Ingredienti: una camera d’aria da bicicletta, sassi, nylon 0.16/0.20. Una volta scelto il posto dove celare gli inganni, lancerete/calerete con la barca normalmente i vostri inneschi. Invece che sedervi nullafacenti, investirete la prima ora di permanenza sullo spot alla ricerca ed alla preparazione dei sassi sostitutivi, semplicemente tagliando un pezzo di camera d’aria ed infilandoci dentro la pietra prescelta. Al primo recupero effettuerete la sostituzione.Se avete necessità di lanciare, per non perdere il sasso in fase di spinta, sarà sufficiente imbragarlo con della retina in PVA, che avrete l’accortezza di fissare sul trave (in caso utilizziate un sistema safety clip) o sul moschettone (per helicopter). Questa tecnica non è consigliata per

distanze di lancio estreme per il semplice fatto che il peso specifico e l’aerodinamica del sasso riducono sensibilmente la gittata rispetto ad un normale piombo, ma fino ai 70-80 m si può fare. Se pescate helicopter ricordatevi lo stopper prima del moschettone! Il tempo perso a preparare le zavorre sarà due volte ben speso perchè, oltre al notevole risparmio, aumenta il mimetismo della presentazione e, da ultimo, niente piombo sulla lenza

in fase di combattimento significa sicuramente meno slamate e più fotografie.Ultimo consiglio: pescate bene da subito. Se avete più giorni a disposizione non partite a rilento con il proposito di recuperare. Non funziona. Scegliete con cura il posto, anche “perdendo” un paio d’ore a camminare in lungo ed in largo per la zona, poi, una volta deciso, montate tutto subito, anche la tenda, e cercate di avere un certo ordine: vi aiuterà a velocizzare l’esecuzione di tutto quanto abbiamo detto sinora.

Dunque un buon set up, in sintesi, significa essere ben equipaggiati e nelle corrette condizioni psicofisiche per affrontare al meglio la sessione di pesca. Significa non pescare in un grande lago con

una 2,5lb; non pasturare a caso nei piccoli ambienti; non avere il dubbio che l’esca sia nascosta in mezzo ad un erbaio non percepito o che il terminale non sia correttamente presentato; significa riposare nei momenti giusti per essere in grado di mettere a frutto – se capita – una notte magica anziché tenere a riva le canne dopo le prime tre partenze per la troppa stanchezza. Perché la vera “big” è sempre il prossimo pesce…

Marco “Ciaras” Pagliarin

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Racconti di pesca

La Coppa del Mondo e finita. Quando ero un bambino, ogni ragazzo che prendesse a calci un pallone per le strade della mia citta natale gridava: "Piksiiiiiiiiiiiiiiiii". Oggi, ci sono altri ragazzi che giocano a calcio, ed i loro eroi sono altre persone. Un bambino con i capelli arruffati, appena piu grande del pallone, tira uno Jabulani (pallone ufficiale mondiali prodotto da adidas ndr) sulla parete di fronte al negozio ed urla: "David Villaaaaaaaaaaaaaa" I tempi sono cambiati; gli eroi hanno cambiato passaporti.  Piombo Long­cast.  Ti chiedi che cosa ha a che fare con la pesca. Beh ce l'ha. Alcune soluzioni che usiamo nel nostro hobby non danno alternativa, ma ci sono alcuni piccoli oggetti per la pesca di produzione artigianale che sono fantastici, di pari livello e forse anche migliori di altri realizzati dalle grandi aziende del Regno Unito con nomi altisonanti. Questo testo e dedicato ad uno di tali prodotti, migliore di tutti quelli di importazione, realizzato da mani nazionali e che viene copiato dalla concorrenza! Importiamo tutto. Sia le cose di cui abbiamo bisogno, sia quelle di cui non abbiamo bisogno. Spesso non apprezziamo i prodotti delle aziende locali e ci lamentiamo di come le cose non funzionino bene in pesca. Beh, vorrà dire che ci sposteremo dal vicolo cieco che avevamo imboccato solo quando ci si gonfieranno le vene sul collo dalla rabbia, come il ragazzo che sta urlando il nome di Krasić dopo aver segnato! Ho guardato alcune delle mie vecchie foto di recente. Romania, 2003. Guardo la mia attrezzatura. Tutto è molto cambiato. Ad oggi, in realtà, quasi tutto. Quell'anno, il 2003 ci siamo imbarazzati durante i campionati di basket in Svezia, 

Oscar De La Hoya ha perso il titolo, Schumacher è arrivato sesto, e Carp System ha lanciato il modello Long Cast. Mi è piaciuto a prima vista. Viene prodotto nei pesi 40, 60, 75, 90, 105 e 120g. La costruzione cui va abbinato è perfetta nella sua semplicità. Si tratta  di una montatura composta  da un rig­tube che previene l'aggrovigliamento della lenza alla base del quale va inserito un piombo in line e uno stopper in gomma (tulip bead), in cui si inserisce perfettamente una girella di diametro standard (size 8). Centro di gravità e forma sono le cose che distinguono questo prodotto dagli altri. Sebbene questo prodotto presenti la comune forma a proiettile dei piombi da 

lancio, Carp­System è riuscita a concentrare il baricentro della 

zavorra nel posto perfetto, dove può esercitare la massima resistenza per l'effetto auto ferrata; in altre parole, hanno trasferito l'unica vera caratteristica determinante di un piombo in una forma ideale per 

lanci lunghi. In  fase di volo è estremamente stabile ­ dopo le prime sperimentazioni sulla forma, Carp System ha sviluppato una lega che mantiene integra la sua linea, anche dopo un lungo e 

LONG CAST: lLONG CAST: lA SCELTA DEL CAMPIONE DEL MONDOA SCELTA DEL CAMPIONE DEL MONDO

Girella, tulip bead e perlina: i l necessario per s fruttare al meglio lo zig rig!

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intensivo sfruttamento. I piombi destinati a lanci lunghi causano spesso alcuni problemi, perche dopo alcuni lanci si deformano facilmente, perdendo il corretto baricentro e poi succede che sfarfallano e vibrano durante il volo. Ma non il Long cast. Tutto quello che dovete fare e infilare la lenza attraverso un rig tube, fare un nodo ad una girella con un terminale montato ed il gioco è fatto. 

Nella linea Carp­System c'e anche una piccola perlina di gomma che, se si mette sulla 

lenza prima di collegare la girella, dopo un Tulip bead, rende questo sistema 

scorrevole. Un montaggio Zig Rig completo con solo una perlina in gomma. Perfetto! Un'ultima caratteristica molto importante di questo prodotto è che non crea 

torsioni nel filo da pesca durante il lancio ed il recupero. Fateci attenzione. La maggior parte dei prodotti tra i più usati delle ditte dell'Europa Occidentale hanno questa brutta caratteristica. Non voglio criticare gli altri, ma c'e, ad esempio, un modello di piombo molto usato, di un produttore molto famoso, venduto  dentro ad una scatola come quelle di Paco Rabanne, che danneggia il filo da pesca se lo utilizzi per un solo giorno di pesca sulle lunghe distanze. Un sacco di miei conoscenti, non vedono l'ora di sbirciare nella mia borsa da pesca.  Quando la si apre, è subito chiaro: il mio sistema preferito è l'in Line. Ho una borsa da pesca che pesa quasi circa 20 k g e tra le varie piccole cose è pieno di questo tipo di piombi. Quando affronto qualunque 

tipo di  acqua che non presenti ostacoli, comincio sempre con l'in line e spesso porto a termine la sessione con lo stesso tipo di montatura. Mi piace che il mio sistema sia equilibrato, con la lenza madre che passa attraverso tutti i componenti della montatura. Non mi piace che il mio amo sia ancorato al trave lateralmente, né mi piace che il mio piombo possa roteare… insomma non mi piace il Chod Rig, io amo l'in­line.Dallo scorso anno il long cast ha un fratello! Si chiama Long Distance. È prodotto in diverse grammature, da 65 a 145g (ogni 10 g). A chi non riuscisse a trovare ciò che gli serve qui, dico che non sa nemmeno cosa cercare! Nella mia vita certe cose non cambieranno mai: Volkswagen, Stella rossa, Metallica e Long Cast!!

Nemčev Blagoje – Braca 

Long dis tance, i l fratello del long cast , non prevede il rig tube di serie.

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Iniziative

La terra ha tremato! Fortunatamente nella nostra sede solo un grande spavento, ma il segnale è stato indelebile. Facendo autocritica spesso ci concentriamo sul sistema, la politica, l'Euro, l'IMU vedendoli come grandi problemi, ma ad ogni evento come questi dove l'uomo è impotente ci accorgiamo che i reali problemi sono altri e per fortuna ritroviamo anche quel pensiero chiamato solidariera'. Facebook, ci ha fatto vedere come tutte le aziende del settore carpfishing hanno contribuito per raccogliere fondi senza alcuna competizione commerciale.

Carpitaly ed un gruppo di operatori del settore carpfishing sta organizzando una manifestazione di solidarietà al fine di raccogliere fondi per le popolazione delle zone colpite dal recente sisma.Questi fondi verranno utilizzati per l’aiuto reale agli sfollati del comune di Gonzaga (Mn), sede del Carpitaly. Attualmente sono circa 200 i cittadini impossibilitati a tornare nelle proprie case danneggiate dal sisma. Come da volantino allegato, si svolgeranno 4 enduro di carpfishing contemporanei con un pranzo conviviale a chiusura della 

manifestazione. Chiediamo la collaborazione di tutti affinchè l'iniziativa abbia successo. La manifestazione non è competitiva ed i premi offerti verranno estratti a sorte fra tutti i partecipanti. Visitate la pagina FaceBook : https://www.facebook.com/events/310693479025276/ 

Carpista SolidaleCarpista Solidale

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Racconti di pesca

A cura di Alessandro Baldan

Nel mese di Marzo e Aprile ho pensato di formulare una boiles su base bird fish con l’aggiunta di alga spirulina. Ho provato questo mix senza alcun tipo di aroma e dolcificante, cercando di sfruttare a pieno le proprietà di quest’alga che dona un odore “erboso” ed una colorazione verde scuro rendendo l’esca, a parer mio, il più naturale possibile. Fin dalle prime pescate, il prodotto si è dimostrato vincente nei più svariati spots di pesca, senza aver

precedentemente pasturato la postazione. Come terminale mi sono affidato ad un semplice line-a-liner semi rigido, utilizzando un amo del 2 e boiles del

18 mm alleggerita con spugnetta, il tutto

incorporato in un sacchetto in PVA riempito di

micropellets addizionato con smoke sia internamente che esternamente. L'innesco era poi collegato ad un piombo

da 150 g ricoperto da method mix formato con white mix, bird food, canapa e mais accuratamente cucinati con aggiunta di micropellets. Questo tipo di montaggio l'ho utilizzato nel 95% delle volte, nei restanti casi ho pescato sempre con lo stesso montaggio ma innescando come esca del semplicissimo mais reso galleggiante mediante l'utilizzo di foam giallo Ecco le foto delle carpe più belle. Un caloroso saluto a tutti voi."

ATTRAZIONE VERDEATTRAZIONE VERDE

Un semplice l ine-a-liner, amo del 2 e boiles del 18 mm alleggerita, un sacchetto in PVA, il tutto addizionato con smoke

Ecco la ricetta per intero del le mie boil ie s alla Spirulina. Mi raccomando: mantenete i l segreto! !

Una foto di una delle prede più belle.Che pancia!

Page 11: ZooFishing Magazine Luglio 2012

ZooFishing Magazine Pagina 11

Ecco alcune tra le foto più belle di Ales sandro. Catture avvenute in acque libere con il mix descritto in questo art icolo, complimenti Ales sandro!

On focus : alga spirulina e le boil ie s pronte, con il colore caratterist ico