Zardini Capitolo 14

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Capitolo 14

Il '48 e le riforme della modernità

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• Quel periodo la guerra aveva fatto molti danni soprattutto nel nord Italia. Cortina ora non era più un paese di frontiera ma un paese strategico per le comunicazioni tra le varie province a lei vicino.

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• Bisognava quindi ricostruire le vecchie strade oramai distrutte in strade efficienti; Già nel 1823 partivano i lavori nel tratto da Dobbiaco a Cortina, nel ’31 era anche pronta la strada fino a Conegliano.

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• Grazie alle nuove strade si aprirono le porte del turismo ma per colpa del brutto tempo ci furono frane che distrussero le strade e portarono Cortina in una carestia fino al 1820. Gli abitanti si salvarono grazie alla coltivazione della patata. La situazione di Cortina e dintorni tornò normale prima della rivoluzione francese.

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• La rivolta del ’48 scoppiata a Parigi e Vienna riportarono Cortina in una situazione difficile perché la rivolta si sviluppò anche per il cadore. Cominciarono ad affluire soldati da tutte le parti. Alla fine il cadore depose le armi. In quei 2 mesi che vennero a seguire Cortina fù la retrovia dell’esercito austriaco.

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• La fedelta all’imperatore venne premiata dal governo e Cortina ricevette come premio una bandiera con sopra la Madonna e medaglie ai capi e ai volontari. il Lombardo Veneto nella monarchia iniziava la splendida stagione delle riforme. Dove molte di queste furono cambiate in modo da potersi aprire con i paesi esteri.

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• I primi interventi per il turismo arrivarono nel 1851 insieme a leggi ferroviaria e anche sull’albergo. Diventano patrimonio di Cortina anche tutti i terreni che non sono utilizzabili (montagne, canali, vie pubbliche, ecc.)

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FINE