z Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese · credo di aver realizzato il mio...

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1° marzo 2007 - Anno LXXIX - N. 3 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 15 marzo 2007 Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese I nostri candidati Perché sia garantita la giustizia sociale pagine 2-5 Docenti delle Sss L’OCST per una revisione di tutto il settore pagina 7 Agenti di custodia Risultati di una fruttuosa collaborazione pagina 11 Sacrificio quaresimale Al via la campagna 2007 pagina 16 Un inverno mite ha fatto fiorire le mimose proprio per la festa della donna (pag. 8-9-10) Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST LE SEDI Segretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, telefono 0919211551, posta elettronica [email protected] Segretariati regionali z 6500 Bellinzona, via Pellandi- ni 2, telefono 091 8214151 z 6710 Biasca, Piazza Centrale telefono 091 8730120 z 6830 Chiasso, via Bossi 12 telefono 091 6825501 z 6814 Lamone, via Sirana telefono 091 9660063 z 6600 Locarno, via della Posta telefono 091 7513052 z 6900 Lugano, via Balestra 19 telefono 091 9211551 z 6850 Mendrisio, via Lanz 25 telefono 091 6405111

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1° marzo 2007 - Anno LXXIX - N. 3 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 LuganoTel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 15 marzo 2007

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese

I nostri candidati Perché sia garantita la giustizia socialepagine 2-5

Docenti delle SssL’OCST per una revisione di tutto il settorepagina 7

Agenti di custodiaRisultati di una fruttuosa collaborazionepagina 11

Sacrificio quaresimaleAl via la campagna 2007pagina 16

Un inverno mite ha fatto fiorire lemimose proprio per la festa delladonna (pag. 8-9-10)

Per difendere i tuoi dirittiaderisci all’OCST

LE SEDISegretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, telefono0919211551, posta [email protected] regionali

6500 Bellinzona, via Pellandi-ni 2, telefono 091 8214151

6710 Biasca, Piazza Centraletelefono 091 8730120

6830 Chiasso, via Bossi 12telefono 091 6825501

6814 Lamone, via Siranatelefono 091 9660063

6600 Locarno, via della Postatelefono 091 7513052

6900 Lugano, via Balestra 19telefono 091 9211551

6850 Mendrisio, via Lanz 25telefono 091 6405111

1 marzo 20072

Romano Rossi*

Nel nostro Cantone ci stiamo avvicinan-do velocemente all’appuntamento poli-tico per eccellenza, che corrisponde al

rinnovo dei poteri cantonali, e l’attesa è viva-cizzata da tutta una serie di richiami che fannoparte di un rituale ormai collaudato.

Solo il breve periodo di carnevale è riuscitoad interrompere, per alcuni giorni, il ritmo sem-pre più incalzante di appuntamenti elettorali:incontri conviviali, aperitivi e cene, intervistegiornalistiche, trasmissioni radio e televisi-ve…Una girandola d’occasioni che permetto-no ai partiti di illustrare i loro programmi di legi-slatura e ai candidati di presentarsi all’opinio-ne pubblica alla ricerca di conferme o di nuoviconsensi.

A quest’appuntamento il sindacato cristianosociale non poteva mancare e lo fa in perfettacoerenza con un passato che ci ha visti pre-senti, da oltre settant’anni e in modo ininterrot-to, nel Parlamento ticinese. Gran parte dellemotivazioni di oggi che sorreggono l’esigenzadi una nostra presenza sono le stesse invoca-te da monsignor Luigi Del-Pietro a suo tempo.

A questo proposito ritengo opportuno riaffer-mare con chiarezza il convincimento che dallapolitica non ci si deve escludere: non è materiariservata ai soli specialisti, ma rappresenta il

massimo strumento di civiltà e democrazia chepermette il coinvolgimento attivo e propositivodi tutte le componenti sociali.

Per questo il sindacato non può ignorarla,perché indebolirebbe proprio la sua principalemissione, che resta quella della difesa e salva-guardia dei lavoratori e delle loro famiglie. Èquindi del tutto normale che venga ribadita l’e-sigenza di inserire i rappresentanti sindacali inGran Consiglio, ritenuto da sempre il luogo pri-vilegiato dove sono prese le decisioni cheorientano la vita del Paese.

Nel corso della legislatura che sta per chiu-dersi abbiamo avuto modo di sottolineare, conregolare continuità, la presenza attenta e qua-lificata dei nostri rappresentanti nel legislativocantonale, gli amici Giuliano Butti, GianniGuidicelli, Giovanni Jelmini e Renato Ric-ciardi, che si sono distinti per l’impegno serio,vivace e incisivo, svolto in modo propositivo edeterminato.Quest’anno ai quattro uscentiaffianchiamo un quinto candidato e cioè l’ami-co Paolo Locatelli, segretario regionale dellasede di Bellinzona, che avrà modo di dare unulteriore, sostanziale contributo per la crescitadella solidarietà collettiva rappresentata dalsindacato. È questa una proposta che ritenia-mo del tutto legittima e per nulla esosa in ter-mini numerici se raffrontata alla nostra consi-stente realtà associativa.

Presentiamo questi cinque candidati nonsolo per restare in linea con la storia del nostromovimento sindacale, ma partendo dalla con-sapevolezza che in un periodo di grandi e radi-cali mutamenti, non sempre prevedibili, cheoltre a provocare comprensibile insicurezzaintaccano delicati equilibri mettendo in discus-sione conquiste ormai consolidate, non puòmancare la nostra voce.

È in discussione il futuro del Paese e di fron-te a questa prospettiva l’impegno politico delsindacato cristiano sociale diventa, oggi piùche mai, un dovere: quello di lottare perché ivalori della solidarietà e della giustizia socialeabbiano ad affermarsi respingendo i tentativiche li vorrebbero indebolire.

Questo primo invito che dalle pagine delnostro periodico rivolgo ai nostri aderenti nonabbisogna di particolari sottolineature: votareper i nostri candidati non significa solo difende-re i valori nei quali crediamo, ma anche ringra-ziare i nostri rappresentanti per quanto hannofatto e continueranno a fare a favore di chi lavo-ra.

Non da ultimo significa attribuire il giustovalore alla presenza di un sindacato che haassunto nel Paese il ruolo di indiscusso prota-gonista nel dibattito e nel confronto sociale.

*Presidente dell’OCST

SINDACATO POLITICA

Gli ideali in politica Vissuti con concretezza e convinzione perchè lagiustizia sociale sia garantita

Assemblea annuale congiuntadegli Impiegati dello Stato

Martedì 6 marzo 2007alle ore 18.15

Ristorante Federale Starna di BalernaVia S. Gottardo 53

Ordine del giornoDopo il saluto dei due presidenti sezionali Avv. Enri-

co Pusterla e Riccardo Cavadini, Renato Ricciardi,segretario cantonale, terrà una relazione sulla propo-sta di revisione della LORD e Legge stipendi.

In seguito verranno festeggiati gli associati fede-lissimi.

Al termine dei lavori, verso le ore 20.30 circa, verràservita una cena, offerta dalle Sezioni.

Per ragioni organizzative, raccomandiamo di annun-ciare la partecipazione entro venerdì 2 marzo p.v. -telefonando al No. 091-640.51.11.

Per una buona azione sindacale è necessario ilmassimo coinvolgimento di ogni associato.

Mercoledì 21 febbraio 2007 alleore 18.00 si è tenuta l’assem-blea annuale del settore abbi-

gliamento presso un noto ritrovo delmendrisiotto.

Hanno animato la serata il nostroSegretario Regionale Sandro Mecatti,il nostro giurista nonché Vice Segreta-rio Giuliano Butti e il collega GiancarloBosisio in presenza di un centinaio didelegati del settore.

Durante l’incontro, che è stato par-ticolarmente vivace, si sono trattatidiversi argomenti tra i quali: accordibilaterali, secondo pilastro, dumpingsalariale ed esempi reali di casi partico-lari, trattati dal nostro legale in materia diassistenza giuridica.

Durante la serata sono state poste moltedomande relative al Contratto Collettivo di

Lavoro e temi di carattere generale.Le delegate hanno espresso, seppur in

forma critica, il loro apprezzamento perl’operato del sindacato e la serata è ter-minata in amicizia, davanti ad una gusto-sa cenetta.

Un incontro vivace e interessante

■ ASSEMBLEA DEL SETTORE DELL’ABBIGLIAMENTO

31 marzo 2007

Ho 51 anni, dottore in diritto, vivo a Col-drerio e dal 1986 faccio parte dellafamiglia OCST.

Sono vice segretario regionale a Mendrisioe coordinatore del servizio giuridico e giudi-ziario OCST a livello cantonale.

Collaboro da diversi anni a svariate iniziative nel campo sociale.Deputato uscente, ho partecipato attivamente a tutte le sessioni e

credo di aver realizzato il mio ideale di servizio alla persona, grazie almio bagaglio personale ed umano, impegnandomi in particolare neitemi per me fondamentali, quali la solidarietà, la sussidiarietà, la giu-stizia, la difesa dei diritti dei più deboli e operando per una più equaridistribuzione della ricchezza.

Sono membro dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio e delleCommissioni sanitaria; petizioni e ricorsi; costituzione e diritti politici.

Giuliano ButtiLista n. 7, candidato n. 2

Ho 49 anni, sono coniugato conCarla e padre di due figli.Abito ad Acquarossa.

Sono vicesegretario per la regioneTre Valli dell’Organizzazione cristianosociale ticinese e mi occupo dell’atti-vità sindacale a diretto contatto con i lavoratori e le aziende edell’assistenza giuridica agli associati.

Sono deputato al Gran Consiglio dal 1999 e membro dellecommissioni tributaria, bonifiche e aggregazioni comunali.

Faccio parte del gruppo «Vox Blenii» che si impegna per lariscoperta e la valorizzazione del nostro canto popolare.

Gianni GuidicelliLista n. 7, candidato n. 85

Ho quasi 45 anni, sono sposato con Cin-zia e padre di Martina che è nata nel2004.

Dopo aver conseguito la laurea in dirittoall’università di Friborgo, sono diventato avvo-cato e notaio. Sono attualmente titolare dello

Studio Legale Jelmini a Lugano e consulente legale dell’OCST. Dal 1995 membro del Gran Consiglio, sono vice-

presidente cantonale del PPD e membro della Com-missione Legislazione e della Commissione Costi-tuzione e diritti politici.

Sono presidente dei Cantori di Pregassona ed exPresidente del Velo Club Lugano.

Giovanni JelminiLista n. 7, candidato n. 10

SINDACATO POLITICA

Lottare perchè i valori della solidarietà e della giustizia socialeabbiano ad affermarsi respingendoi tentativi che li vorrebbero indebolire

Ho 41 anni, sono sposato conManuela e padre di Alessio eNicolas. Sono segretario

regionale del bellinzonese dell’Orga-nizzazione Cristiano Sociale Ticine-se. Sono il responsabile cantonaleOCST nei settori dell’edilizia e dei rami affini, partecipando alivello cantonale e nazionale ad ogni trattativa contrattuale.

Nei settori professionali di mia competenza, rappresentol’OCST nelle rispettive Commissioni Paritetiche Cantonali.Mi occupo anche di assistenza giuridica, dal diritto del lavo-ro alle assicurazioni sociali.

Sono candidato al Gran Consiglio per dare un seguito coe-rente e concreto alla mia attività professionale, molto profila-ta dal punto di vista sociale.

Paolo LocatelliLista n. 7, candidato n. 76

Ho 47 anni, sono sposato con TizianaGuerra e padre di cinque figli. Sonodomiciliato a Massagno. Ho studiato a

Losanna e a Basilea laureandomi in lettereall’Università di Losanna.

Sono vicesegretario cantonale dell’Orga-nizzazione cristiano- sociale ticinese e mi occupo del personale deiservizi pubblici. Deputato al Gran Consiglio dal 1999, sono statomembro delle Commissioni scolastica, sanitaria, pianificazione ospe-daliera e di sorveglianza delle condizioni di detenzione. Sono mem-bro della Commissione cantonale per la formazione professionale.

A Lugano collaboro da diversi anni a iniziative in favore dei giova-ni. Con altre famiglie partecipo all’attività dell’Associazione «Famiglieper l’Accoglienza», che ha quale scopo di aiutare a vivere l’acco-glienza familiare in tutte le sue forme (adozione, affidamento, acco-glienze temporanee di giovani e adulti in difficoltà).

Renato RicciardiLista n. 7, candidato n. 46

«Occorre che taluni nostri amicisi facciano strada anche sul ter-

reno politico per difendere gliinteressi della classe operaia

attraverso lo sviluppo della legi-slazione sociale, della politicaeconomica e di tutto ciò chetocca la vita e la famiglia dei

lavoratori».

Monsignor Luigi Del-Pietro

1 marzo 20074 SINDACATO POLITICA

Per promuovere la solidarietà e lasicurezza socialein politica

Quali sono i temi che stanno a cuore ai cinque candidati cristiano-sociali al Gran Consiglio?

I l mio lavoro è assai appagante dal profiloumano, perchè mi trovo a sostenere nelledifficoltà le persone bisognose. Un impe-

gno concreto, che porto avanti anche nellamia attività politica.

Per un mondo del lavoro che cambia conrapidità e in maniera imprevedibile anche leleggi, le norme, le misure e la loro applicazio-ne hanno bisogno di essere continuamenteaggiornate. Servono persone esperte, com-petenti e con la necessaria preparazione perpoter promuovere l’evoluzione di quelli chepossiamo definire i diritti del lavoratore. E ser-vono le sedi giuste in cui far valere queste esi-genze.

Sono convinto che il nostro Cantone deveporsi l’obiettivo di raggiungere l’avanguardianella salvaguardia e nella tutela del lavoro, sevuole mantenere anche per il futuro le suepossibilità di sostenersi e di promuoversi.

In ogni caso è fondamentale e prioritaria laprevenzione degli infortuni. Bisogna ado-perarsi per avvicinarsi al «rischio 0» ed evita-re il ripetersi di eventi tanto assurdi.

Tra i problemi da me trattati in questa legi-slatura, quello che sicuramente mi sta più acuore riguarda l’Assicurazione invalidità e ladeterminazione da parte del Tribunale delleAssicurazioni, del reddito che teoricamentepotrebbe percepire un lavoratore invalido inTicino in un’attività adeguata alle sue condi-zioni di salute (vedi Il Lavoro n. 1 del 25.01.07).

La salvaguardia della rete di protezionesociale e il sostegno al reddito sono dun-que gli obiettivi principali per la prossima legi-slatura che affronterò con volontà, professio-nalità e il massimo impegno.

Ritorniamo ai valoriGiuliano ButtiLista n. 7, candidato n. 2

Durante la sessione di dicembre delGran Consiglio, sono intervenuto sultema degli aiuti versati alle ditte tra-

mite la Legge per l’innovazione economi-ca, preannunciando la presentazione di un’i-niziativa parlamentare per vincolare il versa-mento di contributi alle ditte che garantisconodei livelli salariali minimi, che non costringanopoi lo Stato ad intervenire con prestazioniassistenziali integrative del salario per garan-tire il minimo esistenziale ai lavoratori. Peresempio, una ditta che, beneficiando dei con-tributi statali, versa ad un padre di due figli unsalario mensile di fr. 3’000, costringe lo Statoa provvedere al versamendo delle prestazioni

integrative del salario che, con il pagamen-to dei premi dell’assicurazione malattia,ammontano a fr. 16’000 l’anno. La corre-zione di queste situazioni è il mio primoobiettivo se sarò rieletto in Gran Consiglio.

Vorrei inoltre proseguire nell’impegnoaffinché il versamento delle prestazionisociali sia mirato a chi effettivamente ne

ha bisogno. Penso ad esempio ai sussidi perl’assicurazione malattia, al ripristino dell’antici-po alimenti per i figli minorenni e a togliere lacarenza di un mese per il versamento delleprestazioni assistenziali. Temi sui quali misono già battuto negli ultimi quattro anni.

Provenendo io stesso da una zona periferi-ca, mi sono sempre occupato del promuovi-mento delle aree meno fortunate del nostrocantone. In definitiva il Ticino ha bisogno diritrovare coesione tra il centro e la periferiae di una rinnovata solidarietà nei confronti deifenomeni crescenti di nuova povertà, disoc-cupazione ed emarginazione.

Per una socialità più equaGianni GuidicelliLista n. 7, candidato n. 85

51 marzo 2007 SINDACATO POLITICA

La passione per la politica e per la cosapubblica mi è stata trasmessa da miopadre Camillo.

I suoi ideali e le sue attività sono stati per mefonte d’insegnamento e d’ispirazione. Dal 1995sono in Gran Consiglio e in questi anni mi sonoimpegnato in particolar modo per difendere epromuovere i diritti delle famiglie, prezioso patri-monio della nostra società, e per mantenere erafforzare le misure e le strutture che garanti-scono la sicurezza del nostro Cantone, segna-tamente nell’ambito delle riforme che interessa-no la Polizia e la Magistratura. Mi sono pureoccupato dei diritti politici e popolari, promuo-

vendo alcune iniziative che favoriscono la par-tecipazione dei cittadini alla vita politica delPaese e, infine, mi interesso di politica ambien-tale, sostenendo il giusto equilibrio tra crescitaeconomica e sviluppo sostenibile.

L’obiettivo che mi pongo per la prossima legi-slatura è di proseguire il lavoro svolto, ponendocome punto cardine del mio operato i diritti dicoloro che necessitano più di altri di un soste-gno, con particolare attenzione alle famiglie.

Le difficoltà economiche, sovente connes-se con la nascita di un figlio, rappresentanooggi uno dei maggiori freni alla natalità nelnostro Paese. Per garantire il futuro dellaSvizzera occorre tradurre in pratica tutti i pos-sibili mezzi di sostegno alle famiglie, quali gliincentivi fiscali, la messa a disposizione distrutture e di servizi adeguati e, quandonecessario, il versamento di un contributofinanziario adeguato. La politica familiare rap-presenta infatti un importante investimentoper le future generazioni e per la coesionesociale.

Al vertice dell’attenzionei più bisognosi Giovanni JelminiLista n. 7, candidato n. 10

Non passa giornata senza incontraregiovani che, terminati gli studi o con-clusa una formazione professionale, ti

chiedono «la chiave» per entrare nel mododel lavoro.

Sono giovani che pretendono, con disar-mante semplicità, di dare un senso ed unacontinuità ad una propria scelta formativa.Sono giovani che non capiscono, e comedargli torto, quando un potenziale datore dilavoro risponde «non ti assumo, non haiun’esperienza pratica» e nessuno gli spiega«ma come faccio a dimostrarla quando nes-

suno me ne dà l’opportunità». Sono gio-vani che riconoscono i sacrifici economicifatti dalla propria famiglia per garantireloro una formazione e che cercano unposto di lavoro anche per dire «grazie» etogliere una preoccupazione ai proprigenitori.

La disoccupazione giovanile: unapreoccupazione sociale, collettiva, eco-

nomica e morale. È questo il tema che inten-do, in particolare, affrontare - se mi dovesseessere data la possibilità - durante la pros-sima legislatura: trovare delle risposte effi-caci a quei giovani che ci chiedono un’occa-sione di lavoro.

Un altro tema a me caro è quello legatoalla legge cantonale sulle commesse pub-bliche: deve essere in particolare ricercatoun equilibrio tra la necessaria trasparenzanel deliberare lavori pubblici, il sostegnoall’economia locale e le leggi sulla liberaconcorrenza.

Un occhio di riguardo per igiovaniPaolo LocatelliLista n. 7, candidato n. 76

E ducazione - Di fronte ai fatti distruttiviche sono sotto gli occhi di tutti, ci siimbatte nel bisogno di educare a una

concezione autenticamente umana della per-sona. Nella mia attività politica mi sono impe-gnato per sostenere concretamente chi svol-ge compiti educativi: la famiglia, i docenti echiunque lavora in rapporto con altre persone(nella attività di cura e di assistenza, nei ser-vizi pubblici ecc.).

Lavoro - La disoccupazione rimane motivo digrande preoccupazione per le famiglie ticinesi.Senza un lavoro si perde la coscienza della pro-pria identità e non si può assumersi le respon-sabilità per il proprio futuro e verso la propria

famiglia. La crescita economica e l’incre-mento della produttività non creano più nuoviposti di lavoro e nemmeno si trasformano inaumenti dei salari. Per questo non possiamoallentare l’azione volta a promuovere il lavo-ro per giovani e meno giovani esclusi dal cir-cuito lavorativo (periodi di pratica professio-nale, incentivi all’assunzione, agevolazioni

per la creazione di impieghi ecc.).Famiglia - La famiglia deve poter beneficia-

re di una fiscalità equa. Per questo ci siamobattuti affinché tramite l’aumento delle dedu-zioni potesse migliorare la situazione dellefamiglie con reddito medio. I costi effettivi dimantenimento di una famiglia e di formazionedei figli sono infatti ben superiori alle deduzio-ni riconosciute. Anche in futuro occorreràcommisurare l’entità dell’imposta dovuta alloStato alla particolare situazione del contri-buente. Nulla è più ingiusto dell’applicazionedi una stessa misura a situazioni sostanzial-mente diverse.

Al centro l’uomoRenato RicciardiLista n. 7, candidato n. 46

1 marzo 20076

Custodire una preziosa eredità storica e culturale

In occasione del centenario della sua nasci-ta. Per non dimenticare, a distanza di anni,quello che Del-Pietro è stato e ha fatto per il

sindacato cristiano-sociale e per il Ticino,Alberto Gandolla, storico dell’OCST, ha stesoun volumetto, che ripercorre in modo velocema efficace la vita e l’intensa attività svolta dalprete-sindacalista; un uomo che ha saputovivere e diffondere con chiarezza il suo inse-gnamento.

pagine 95, formato cm 14,5x21

SINDACATO FORMAZIONE

INFORMATICAIntroduzione all’informatica, dal 23 aprile

al 4 giugno, minimo 10 partecipanti, lunedì emercoledì, diurno, 36 ore. Costo: fr. 350 soci,fr. 550 non soci.

Excel base, dal 30 aprile al 4 giugno, mini-mo 10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno oserale, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 nonsoci.

Word avanzato, dal 24 aprile al 29 maggio,minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì,diurno o serale, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr.550 non soci. ECDL Modulo 1, da stabilire, minimo 10

partecipanti, lunedì e mercoledì, serale, 18ore. Costo: fr. 200 soci, fr. 350 non soci. ECDL Modulo 2, dal 12 marzo al 2 aprile,

minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì,serale, 18 ore. Costo: fr. 200 soci, fr. 350 nonsoci.EDILIZIA

AutoCAD 2007 per principianti, dal 5marzo al 16 aprile, minimo 10 partecipanti,lunedì e mercoledì, serale, 30 ore. Costo: fr.

400 soci, fr. 600 non soci.AutoCAD 2007 avanzato, dal 30 aprile al

30 maggio, minimo 10 partecipanti, lunedì emercoledì, serale, 30 ore. Costo: fr.400 soci,fr. 600 non soci.MECCANICA-METALLURGIA

CNC macchine a controllo numerico, dal7 maggio al 6 giugno, minimo 10 partecipanti,lunedì, mercoledì, venerdì, serale, 39 ore.Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci.LINGUE

Inglese A1 e A2 per venditori - Mendrisio,dal 27 marzo al 22 maggio, martedì e giovedì,diurno, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 nonsoci.CONTABILITÀ

Teoria - livello base dal 5 marzo al 16aprile, minimo 10 partecipanti, lunedì e mer-coledì, serale, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr.500 non soci.

Banana - livello base dal 6 marzo al 5 apri-le, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì,serale, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 nonsoci.VENDITA

Tecnica della vendita dal 24 aprile al 29maggio, minimo 10 partecipanti. martedì egiovedì, serale, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr.

800 non soci. Allestimento vetrine - Mendriso, dal 7

marzo al 27 aprile, minimo 10 partecipanti,mercoledì e venerdì, serale, 30 ore. Costo: fr.300 soci, fr. 500 non soci.ALTRI CORSI

Tecnica di abbigliamento e style, dal 14marzo al 23 maggio, minimo 4 partecipanti.mercoledì, diurno, 40 ore. Costo: fr. 750 soci,fr. 950 non soci.

Time manager (lezioni di gruppo e coa-ching individuale), da stabilire, 10 ore. Costo:fr. 1.300 soci, fr. 1.420 non soci.

L’arte di comunicare (suddiviso in dueparti), minimo 10 partecipanti, venerdì 11,19maggio e 25 maggio, 2 ore serale; sabato 12,18 e 26 maggio, 8 ore, tutto il giorno. Totale30 ore.

Custode d’immobili, dal 16 aprile, minimo10 partecipanti, 2 sere alla settimana dalle19.10 alle 21.55; sabato mattina dalle 8.30alle 12.30. Totale 4 semestri. Costo: fr. 5.612.

Info e iscrizioni:Centro di formazione professionale, tel. 0919211551, [email protected];www.ocst.com.

I CORSI ALL’OCST

Mons. Luigi Del-Pietroun protagonista della storia ticinese del Novecento

di Alberto GandollaDesidero ricevere n. ..............copie del libro « Mons. Luigi Del-Pietro un prota-gonista della storia ticinese del Novecento» al prezzo di fr. 15.- ciascuna.Inviare a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano

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Custode d’immobili

Dal prossimo 16 aprile Enaip Sviz-zera in collaborazione con il CFP-OCST offrirà un percorso formati-

vo della durata di due anni come custoded’immobili.

Il custode d’immobili è responsabile perla sorveglianza, la pulizia e la manuten-zione degli immobili ed è un punto di rife-rimento per gli inquilini.

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Info: CFP-OCST - Tel. 091 921 15 51

Come dice zio Paperone: il tempo è dena-ro! Se c’è una cosa che ci rende tuttiuguali è il tempo ma… varia la nostra

capacità di saperlo usare, dosare, pianificare esfruttare. E questo influenza la possibilità diraggiungere i nostri risultati ed obiettivi.

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Se il tempo è così prezioso, perché sprecar-lo creando stress, sensi di colpa e frustrazioni?Come ci si sente fallendo il raggiungimento diun obiettivo?

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alle possibilità di gestire il tempo in manieraefficiente ed efficace.

Iniziamo molte cose e ne finiamo poche, per-ché? L’analisi di questi meccanismi consentiràdi tracciare la rotta che determinerà le azioni daintraprendere per finalizzare quanto iniziato e,di conseguenza, per sentirsi realizzati.

Seneca scrisse: «non esiste vento favorevo-le per il marinaio che non ha né rotta né meta».È profondamente vero! Le persone di succes-so che raggiungono i loro obiettivi hanno chia-re le mete e le strategie da utilizzare, impareraia fare altrettanto.

Considerare il tempo come una vera e pro-pria risorsa è il primo passo, forse quello che tiavvicinerà al corso. Durante lo stesso poi,imparerai a gestire e pianificare il tuo tempo.

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■ CORSO DI «TIME MANAGEMENT»

Per non perdere del tempo prezioso

71 marzo 2007

Nando Ceruso

L’OCST nutre il massimo rispetto versola direzione generale di Coop Svizzera,per la sensibilità e il rispetto che ha

sempre dimostrato verso i propri collaboratorie i partner sindacali che li rappresentano.

Ribadisce che Coop Svizzera è un partnerserio ed affidabile che, oltre a dare dimostra-zione di ottime capacità imprenditoriali dimo-stra di assumere importanti responsabilitàsociali nell’assicurare l’occupazione e uncontratto collettivo dai contenuti sociali esalariali d’avanguardia per i propri collabora-tori.

Per contro non condivide la politica (vec-chio stile) del personale adottata dalla dire-zione del personale di Coop Ticino, che hagenerato un clima di insicurezza e di paura inalcuni ambienti di lavoro, dove prevalgonologiche personali imposte da responsabili egerenti.

L’OCST distingue chiaramente ed elogia lamaggioranza dei/delle gerenti e dei respon-sabili di comparto che dimostrano ottimecapacità professionali e massima serietànella conduzione dei negozi e del personalecreando serenità sul lavoro, spirito di squa-dra e di appartenenza all’azienda Coop; sioppone agli ammonimenti ingiustificati e ailicenziamenti, disinvolti e superficiali, intimatianche a persone che hanno avuto il «torto»di incorrere in uno stato di malattia di lungadurata dopo tantissimi anni di servizio resialla Coop.

Si tratta di un fenomeno pressochè scono-

sciuto nel resto della Svizzera, ciò che lasciaintravvedere un chiaro difetto di gestione delpersonale vigente solo in Ticino.

L’OCST ha denunciato la situazione di disa-gio e di abuso subita e ripetutamente segnala-ta dal personale di qualche filiale e compartoCoop, nonchè il degenerare di favoritismicaratterizzati da assunzioni e promozioni clien-telari e di nepotismo spesso discriminanti ilpersonale con più preparazione e anzianità diservizio, senza che la direzione abbia volutoconsiderare con la dovutaserietà i problemi più volte solle-vati.

Tali ragioni inducono l’OCST avoler fare chiarezza una voltaper tutte, chiedendo alla direzio-ne generale di voler discutere ipunti seguenti:

tutela della personalità dei col-laboratori/trici;

analisi delle assunzioni e deilicenziamenti intimati nelle diver-se filiali Coop negli ultimi dueanni;

pagamento o recupero dellavoro supplementare eseguitoper esigenze di servizio allaclientela e di chiusura dei nego-zi;

disposizione dei piani di lavoroin base alla Legge federale dellavoro (il personale deve cono-scere i piani di lavoro almeno 14giorni prima e solo in casi ecce-zionali possono essere modifica-

ti, col consenso della persona interessata);politica di gestione e di assunzione del per-

sonale;accesso alla formazione di vice-gerenti e pro-

mozione a gerente delle persone più qualificatee con più anzianità di servizio;

criteri di trasferimento di personale da unafiliale all’altra nei casi di riorganizzazione oristrutturazione;

ruolo dell’addetta al servizio sociale.

■ AL CENTRO DELL’ATTENZIONE ALCUNE SITUAZIONI DI DISAGIO E DI ABUSO

Chiarezza sulla gestione di alcune filiali di Coop Ticino

Renato Ricciardi

Lo scorso 23 gennaio, il Consiglio di Statoha approvato la prima fase - che è limi-tata ai docenti delle scuole specializzate

superiori e alle relative funzioni dirigenziali -del progetto globale di riclassificazione deidocenti delle scuole professionali allestito dallaDivisione della formazione professionale dopoprolungate trattative con i sindacati OCST eSSP.

La direzione della DFP indica che «com-prensibili motivazioni d’ordine generale»hanno indotto a rinviare l’adozione del proget-to completo.

Il bando di concorso per i docenti delle scuo-le professionali, la cui pubblicazione è stataritardata in funzione dell’attesa dell’approva-zione della risoluzione, prevede già l’indica-zione delle nuove retribuzioni.

La riclassificazione comporta, insieme adaumenti della classe di arrivo per alcune cate-gorie di docenti, il mantenimento sul livello

attuale o la riduzione della classe di arrivo peralcune categorie di docenti con titoli di studioinferiori. In questi casi sarà ovviamente mante-nuto lo stipendio attuale se esso uguaglia osupera il livello massimo raggiungibile con lanuova classificazione.

Ovviamente non ci saranno diminuzioni distipendio per i docenti in attività.

La nuova classificazione entrerà in vigore il1° settembre 2007. Nel corso dei prossimi mesisi procederà - informa la Divisione - al trasferi-mento di ogni docente delle scuole specializ-zate superiori dalla classe con i relativi scattinella precedente categoria alla classe con irelativi scatti della nuova categoria di retribu-zione.

Anche questo passaggio avverrà rispettan-do il criterio del mantenimento almeno dello sti-pendio attuale. Nel caso di mancata identità tral’attuale classe con relativi scatti e una classecon scatti della nuova categoria, il trasferimen-to avverrà verso la classe con scatti superioripiù vicina della nuova categoria.

Tra l’altro il trasferimento avverrà in contem-poranea con l’applicazione degli scatti d’anzia-nità per il nuovo anno scolastico.

Le situazioni particolari devono ancoraessere attentamente controllate sulla scortadei titoli di ciascuno d’intesa con i servizi inte-ressati.

L’OCST non condivide la scelta di limitare aidocenti delle scuole specializzate superiori(Sss) la riclassificazione a lungo discussa deidocenti del settore professionale.

Questi docenti - come quelli del settore dellascuola media - attendono da tempo una revi-sione della loro classificazione salariale. L’a-deguamento della situazione dei docenti delleSss - dai quali a dire il vero era partita la richie-sta di riclassificazione dopo il riconoscimentodel livello terziario di queste scuole - non puòovviamente che soddisfare.

Tuttavia il sindacato OCST chiede al Dipar-timento che il processo di revisione sia com-pletato ed esteso a tutto il settore professiona-le senza ulteriori esitazioni.

SINDACATO ATTUALITÀ

Infopol

Come ogni anno è stato messo a punto un program-ma di attività e di riunioni settoriali per capire comeè stato recepito dagli agenti il rapporto dell’audit

sulla polizia cantonale. L’assemblea annuale si terrà nelBellinzonese il 30 novembre 2007.

Ecco il programma delle assemblee:Luganese: 1. marzo alle 19.30 presso il Ristorante

Cappella delle due Mani a Massagno. Relatori: P. Cru-chon, B. Ongaro.

Bellinzonese e valli: 7 marzo alle 19.30 presso il Risto-rante La Staffa a Castione (Centro Coop). Relatori: R.Biava, G. Cocchi, C. Nenzi.

Chiasso - Mendrisio: 8 marzo alle 19.30 presso l’O-sterie La Palazzetta a Besazio. Relatori: M. Capoferri, F.Agustoni.

Locarnese: 15 marzo alle 19.30 presso il Ristorante LaCarbonara a Muralto. Relatori: R. Lazzaro

■ L’OCST CHIEDE UNA REVISIONE GLOBALE DEL SETTORE PROFESSIONALE

Riclassificati i docenti delle Sss. Gli altri devono attendere

1 marzo 20078

«Scusi, ma lei, con quel naso, che mestie-re fa?» «Sono dottoressa, cara, perché, nonsi vede? in effetti il mio camice è un po’ colo-rato... Però ho anche lo stetoscopio...».

Pilar è un dottore clown che gira i repartidi pediatria degli ospedali ticinesi. Di solito sipresenta nel giorno in cui entrano in ospeda-le la maggior parte dei bambini e li accoglie,a volte aiuta a compilare i moduli dell’entra-ta.

In realtà è un’attrice, ma fa questo lavoro,come volontariato, già da 13 anni. «Da gio-vane volevo fare il dottore e ho studiato perdiventare dietista, poi, invece sono diventataun’attrice. Anche per questo quando mihanno chiesto di fare il dottore clown sonostata molto felice».

«Tanta gente pensa che il mio sia un lavo-ro facile», in realtà non lo è, bisogna impara-re. Per questo i suoi 13 anni di esperienzasono stati fondamentali. Il problema, dicePilar, è che si ha a che fare con persone indifficoltà e con grosse preoccupazioni e biso-gna rispettare le esigenze sia dei bambiniche dei loro genitori. A volte ci si rende contoche non è il caso di fare il clown e a volte èaddirittura meglio stare in disparte e aspetta-re.

I bambini nei reparti di pediatria sonoestremamente diversi gli uni dagli altri peretà, che normalmente va dagli 0 ai 16 anni,per carattere e per la situazione in cui si tro-vano. Per questo con ognuno è necessarioun approccio diverso. Certi bambini hannogià lo sguardo disincantato degli adulti e nonriescono proprio a ridere, neanche di frontead un dottore con le antenne.

Altri sono molto timidi e in quel caso si rie-sce ad aiutarli. I medici di solito mi mandano daloro perchè si rilassino prima di una visita. Inquel caso è magari necessario parlare primacon i genitori per guadagnarsi la fiducia dei piùpiccoli.

E poi ci sono alcune malattie tremende,come l’anoressia, che colpiscono proprio nellapossibilità di comunicare...

La fatica più grande con la quale ho dovutoscontrarmi all’inizio dell’attività è stato il fattoche qualche bambino venisse a mancare ofosse in gravissime condizioni. In quel caso,dice Pilar, ci si sente impotenti sia nei confron-ti dei genitori che dei bambini. All’inizio del lavo-ro si crede che una risata possa essere la solu-zione di tutti i problemi, ma poi ci si rende contoche non è così, anche se, in certi casi, un po’ diserenità può velocizzare la guarigione.

Con le infermiere ho un buon rapporto, iocerco di aiutare loro e loro mi forniscono un

supporto importante. Per esempio al mio arrivomi indicano i bambini nuovi e quelli che hannobisogno. I malati infettivi, per esempio, hannodiversi gradi di virulenza, alcuni tramite il con-tatto e altri tramite l’aria. «Con ciascuno di loromi devo comportare in maniera differente esono proprio le infermiere che mi danno indica-zioni e in base a questo programmo anche l’or-dine delle visite». Nel caso dei malati oncologi-ci, invece, la protezione deve essere garantitaal contrario. Non sono infatti i visitatori arischiare quanto i bambini che hanno le difeseimmunitarie molto indebolite.

Con i bimbi che ancora non parlano bisognaadottare delle tecniche alternative. «All’iniziomi guardano un po’ storto perchè non riesconoa capire come mai ho il naso così rosso... allo-ra ho scoperto che le bolle di sapone sonomagiche! Tutti i bimbi le guardano incantati.Dopo posso iniziare a giocare con loro e maga-ri canto una canzone».

SINDACATO DONNE

Donne al lavoro La stretta convivenzadella vita privata con quella professionaleIn occasione della Giornata internazionale dell’8 marzo, abbiamo incontrato alcunedonne e ci siamo fatte raccontare la loro vita privata e professionale

Scriveva il papa Giovanni Paolo II nellasua Lettera alle donne del 1995:«Grazie a te, donna-lavoratrice,

impegnata in tutti gli ambiti della vita socia-le, economica, culturale, artistica, politica,per l’indispensabile contributo che dai all’e-laborazione di una cultura capace di coniu-gare ragione e sentimento, ad una conce-zione della vita sempre aperta al senso delmistero, alla edificazione di strutture econo-miche e politiche più ricche di umanità»,«Grazie a te donna, per il fatto stesso chesei donna! Con la percezione che è propriadella tua femminilità tu arricchisci la com-prensione del mondo e contribuisci allapiena verità dei rapporti umani».

Dice di essere un medico, ma non ne ha il naso...

91 marzo 2007

Diana è da alcuni anni un tecnico di neurofi-siopatologia. Si tratta di un mestiere piuttostocomplesso che consiste nell’esecuzione diquegli esami che consentono ai medici di for-mulare le diagnosi.

Per intraprendere questa professione ha stu-diato tre anni a Milano e, dopo un periodo dipratica ha deciso di venire a lavorare al Civico.E da qui non è più partita perchè, ci dice, ledimensioni di questo ospedale sono a misurad’uomo: nè troppo piccolo nè troppo grande. Anoi che, non avendo mai visto un ospedale piùgrande del Civico, la guardiamo stupite fa nota-re che ci sono delle strutture talmente grandiche per passare da un reparto all’altro si usaanche la macchina.

È certo un lavoro impegnativo, ma non pesan-te dal punto di vista fisico. «Purtroppo non riu-sciamo ad instaurare un rapporto intenso con ilpaziente perchè lo incontriamo soprattutto nellafase acuta del disturbo. Poi viene affidato allecure dei medici e delle infermiere, quindi in gene-re non sappiamo cosa succede in seguito».

Da un anno lavora a tempo parziale. Viveinfatti molto lontano da Lugano, circa 100 chi-lometri. «Quando facevo il tempo pieno vede-vo mio marito solo nel fine settimana perchènon riuscivo a tornare a casa tutte le sere. Hodeciso per questo di iniziare un tempo parzialeverticale, cioè lavoro per alcuni giorni alla set-

timana a tempo pieno. In questo modo, soprat-tutto quando posso lavorare in giorni consecu-tivi, sono riuscita a diminuire i viaggi e ho recu-perato una vita familiare. A Lugano dormo daalcune amiche.

Sabina è invece un’addetta ai pasti che sioccupa del menù dei pazienti degli Ospedaliregionali di Lugano. Si tratta di un nuovo pro-getto che è partito il 1. di luglio dello scorsoanno, ma già si è creata una squadra affiatata,tanto che Sabina tiene particolarmente a rin-graziare i suoi responsabili e i suoi colleghi.

La squadra di lavoro è composta dai cuochidelle due cucine dell’Ospedale Civico e dell’O-spedale Italiano, dalle dietiste, dai medici edagli addetti ai pasti, che fanno da tramite coni pazienti. «Il risultato, dice Sabina, sono ottimie sani pranzetti».

Sabina ha due figlie e sorge spontaneo chie-derle come riesce a conciliare famiglia e lavo-ro. «Ormai le mie due ragazze sono grandi esono un importante aiuto in casa. In ogni casoho sempre lavorato anche quando erano pic-cole cercando di gestire gli orari in modo daessere sempre e comunque presente. Hocambiato tanti lavori e ho imparato tante pro-fessioni: aiuto ai dentisti, dietista, estetista emassaggiatrice.

Così ho la fortuna di avere ancora tante sod-

disfazioni sia dalla famiglia che dal lavoro.E l’esperienza di mamma mi ha senza dubbio

aiutato nelle relazioni con le altre persone: dofiducia agli altri come l’ho data alle mie figlie».

SINDACATO DONNE

Nata nel 1933, madre di quattro figli e nonnadi 10 nipotini, Rosmarie Porta Maricelli è, tra leintervistate, quella che ci ha trasmesso un’ideapiù completa del suo ruolo della donna nellasocietà, dalla giovinezza alla maturità.

Oltre ad essere «nonna a tempo pieno», èoccupata in varie attività di volontariato. Conl’Associazione anziani pensionati invalidi del-l’OCST ha anche conosciuto le associazionidella terza età nelle quali è molto attiva e par-tecipe. «Sono affascinata per quanto è statofatto e per quanto si può fare», dice.

Dopo una vita vissuta intensamente in cui hasperimentato il lavoro, la dedizione ad unanumerosa famiglia, la politica e il volontariato,

ci confida che le pare «che noi donne siamoricche di umanità e sono sempre più convintache siamo complementari a quell’altra parte diumanità che sono gli uomini».

Prima donna in Ticino ad essere stata candi-data al Consiglio di Stato, e delegata come rap-presentante dall’Unione femminile ticineseall’Unione femminile svizzera, ha maturato unrifiuto degli ambienti femministi estremisti chesi pongono come obiettivo il raggiungimentodel «potere delle donne». Si tratta in realtà diun’assurdità per due motivi. Il primo è che alladonna non è congeniale il concetto di potere;inoltre non è mai il caso di ricambiare un’ingiu-stizia. «Non è in termini di lotta che dobbiamo

porci», ma di colla-borazione e di com-plementarietà.

E chissà se que-sto movimento fem-minista estremistaha portato la societàad essere più feli-ce... «in Svizzera iltasso di suicidi tra igiovani è uno deipiù alti fra i paesioccidentali».

«Sono cresciutanella società in cui iruoli erano ben defi-niti, ciascuno avevail suo compito. E midicevano: ma comepossono le donnerealizzarsi con unsenso del doverecosì forte?». L’ideaera probabilmente

che una donna ne fosse condizionata, quindimeno libera, nelle scelte.

«È certamente vero che tutti abbiamo anchedei diritti, ma in una società in cui tutti hannosolo diritti, manca qualcuno che abbia deidoveri...».

La figura della donna è in fondo snaturata,alla ricerca del dominio e ha perso anche lasua naturale vocazione ad essere madre.

«Voler cancellare tutto questo è un delittocontro l’umanità. Dobbiamo essere uguali agliuomini? No dobbiamo essere pienamentedonne vicino a degli uomini pienamente uomi-ni. Esiste una diversità fra la psicologia maschi-le e femminile: sono fatti, non invenzioni.

Con mio marito ho sempre discusso: eraimportante perché non eravamo indifferentialle idee l’uno dell’altro».

Ora, senza rendersene conto, la signoraPorta Maricelli ha raggiunto la terza età. «Infondo non mi sono mai sentita vecchia o anzia-na perché non mi sono accorta degli anni chepassavano. Diventando mamma sono rimastagiovane con i miei figli».

«Quello che ci fa sentire vecchi è lo sguardodegli altri, ci vorrebbe più autostima pur essen-do coscienti dei propri limiti».

La chiave è forse la costruzione della soli-darietà fra le generazioni. Uno strumento perraggiungere questo obiettivo potrebbe esse-re quello di incanalare le enormi capacitàcomunicative dei pubblicitari per la creazionedi una campagna che vada in questa direzio-ne.

Bisogna rendere coscienti i giovani del fattoche tra i diversi gruppi di cui è costituita lapopolazione è necessario creare cooperazio-ne piùttosto che scontro. È così fra uomini edonne e fra i giovani e gli anziani.

Un tecnico di neurofisiopatologia e una dietista degli Ospedali regionali di Lugano

Una vita vissuta per approfondire il proprio ruolo nella società

1 marzo 200710

Emanuela Minichiello e Davina Fitas (fotoin basso), Vanessa Catenazzi e, la piùgiovane, Claudia Tettamanti (foto a

destra) lavorano al servizio esterno dell’OCST.La loro attività quotidiana consiste nel divi-

dersi fra ufficio e aziende per offrire un serviziodi assistenza di qualità per gli associati. Ema-nuela e Davina lavorano a Mendrisio, mentreVanessa e Claudia a Lugano.

Chi lavora al servizio esterno, dice Vanessa,deve avere innanzitutto una buona capacitàorganizzativa, una memoria infallibile e... unamacchina capiente. Si tratta di saper ascoltare,per capire i problemi, e a volte, dicono tutte,essere un po’ psicologi.

Non sempre infatti chi ti chiede aiuto cercauna soluzione, magari ha solo bisogno di esse-re ascoltato e capito, non si può essere sbriga-tivi nè superficiali.

Che soddisfazione quando si può aiutare con-cretamente ad affrontare un problema, ci si senteun po’ degli eroi, ma poi viene il momento in cui

si può dare solo unpiccolo contributo...In sostanza, diceDavina «questo lavo-ro è come una mis-sione, devi credercisino in fondo, devisapere ascoltare enon puoi dare nienteper scontato».

E bisogna esserealtruisti perché tuttiquelli che ti si pre-sentano davantihanno un problema.

Accanto alle dotiumane sono anchenecessarie delle dotiprofessionali di altolivello: bisognaessere metodiche eorganizzate, forma-

te sulle varie temati-che legate al dirittodel lavoro che diffi-cilmente un lavora-tore da solo riescead affrontare: il sala-rio, le condizionicontrattuali, le impo-ste, il licenziamento,i contratti collettivi dilavoro, gli stipendi,l’Avs, la Lpp e ilterzo pilastro.

La formazione el’aggiornamento di-ventano quindi unostrumento essenzia-le per il sostegnodegli associati.

Poi, per Emanue-la e Vanessa, le piùesperte, ci sono

anche le trattative per i rinnovi contrattuali.Si tratta insomma di un mestiere che si rie-

sce difficilmente a lasciare in ufficio. Spesso lasera, dopo una giornata impegnativa, chiamaqualche amico per chiedere un consiglio o ticapita in mano qualche articolo di giornale incui trovi informazioni interessanti per quel casoche ti è capitato la mattina.

Come donne affrontano certamente il lavoroin maniera diversa dagli uomini e, come in tuttigli ambiti della vita, il loro modo di intraprende-re e concepire il lavoro è in qualche manieradiverso e complementare a quello dei colleghi.

Ci si prende a cuore i problemi degli altri, cisi mette nei loro panni, ci si arrabbia, si è felicie, a volte, non si riesce a dormire la notte peruna grossa questione irrisolta.

Per Emanuela, Davina, Vanessa e Claudiala giornata di lavoro non finisce mai e talvolta,andando a ballare e a cena con gli amici tornain mente il viso di chi si è incontrato la mattinain ufficio.

■ QUATTRO DONNE RACCONTANO IL SERVIZIO ESTERNO DELL’OCST

L’ufficio nella macchina, nella testa e nel cuore

SINDACATO DONNE

Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST

L’OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoro intutte le categorie professionali. È il sindacato più rap-

presentativo del Ticino in tutte le categorie. Mette a dispo-sizione i propri Segretariati in ogni regione del Cantone.

LE SEDISegretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta [email protected]

Segretariati regionali6500 Bellinzona, via Magoria 4-6 tel. 091 8214151

6710 Biasca, Piazza Centrale tel. 091 87301206830 Chiasso, via Bossi 12 tel. 091 68255016814 Lamone, via Sirana tel. 091 96600636600 Locarno, via della Posta tel. 091 75130526900 Lugano, via Balestra 19 tel. 091 92115516850 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 6405111

PermanenzeFaido(tel. 091 8661293); Grono (tel. 0918271396); Sta-bio, via Giulia (tel. 0916471414); Cannobio, via Galla-roli 2 (tel. 0039032371086); Cevio, Bar Castello; LavenaPonte Tresa, via Marconi 59 (tel. 00390332551281); Porlezza, via Osteno 1 (tel. 0039034461687); S. Maria Maggiore, sala munici-pale.

Da sinistra: Emanuela Minichiello e Davina Fitas di Mendrisio.

Da sinistra: Vanessa Catenazzi e Claudia Tettamanti di Lugano.

111 marzo 2007

Lorenzo Jelmini

La collaborazione fra OCST e FACTI(Federazione agenti di custodia Ticino) hapermesso di raggiungere un’importanterisultato. Gli agenti di custodia potrannobeneficiare di miglioramenti nella classifi-cazione salariale e giorni di congedo sup-plementari a compensazione del tempo dilavoro prestato. E non è tutto…

OCST & FACTI: una collaborazione esplosi-va! Una classe salariale in più, il riconosci-mento del maggior tempo di lavoro prestatocon conseguente compensazione con giorni dicongedo supplementari, la pianificazione diuna nuova scuola per agenti di custodia ediversi interventi per migliorare l’attività lavora-tiva presso il carcere cantonale. Questo è l’esi-to di un inteso lavoro che ha avuto inizio conl’incontro tra la nostra organizzazione sindaca-le e la Federazione agenti di custodia Ticino.

Più di un anno fa le due organizzazioni sisono ritrovate per discutere sulla situazioneesistente presso la struttura carceraria. Si èpartiti dall’osservazione che da tempo l’attivitàpresso il carcere cantonale della Stampa èmutata e richiede maggiori responsabilità.

Inoltre, l’apertura del nuovo carcere giudizia-rio la Farera ha portato ulteriori problematicheed in particolare l’esigenza di aumentare ilnumero dei collaboratori. Con l’obbiettivo dichiedere il giusto riconoscimento per questaattività lavorativa, OCST e FACTI hanno pro-posto alla direzione della Sezione delle esecu-zione delle pene ed ai responsabili della Divi-sione della giustizia l’avvio di una approfonditavalutazione delle condizioni lavorative e con-trattuali. Tutto, dunque, è stato posto al vaglio

del gruppo di lavoro: organico, funzioni, retri-buzioni, materiale necessario per l’attività,spazi a disposizione degli agenti, orari e turnilavorativi.

Dalla rigorosa analisi è emersa l’urgenza direalizzare alcuni interventi la cui attuazione,inevitabilmente, necessitava l’impiego di risor-se finanziarie. Considerate le condizioni nellequali si trovano le finanze cantonali, ben si puòimmaginare come il nostro compito non siastato dei più facili.

Grazie alla fermezza e alla precisione nelpresentare il quadro globale e le conseguentirichieste, frutto dell’intenso lavoro e della sinto-nia di vedute tra i responsabili dell’OCST ed ilcomitato della FACTI, si è potuto ottenere ilriconoscimento di numerose rivendicazionidelle quali potranno beneficiare tutti i collabo-ratori del carcere cantonale. Occorre pure rico-noscere l’apprezzata disponibilità a dialogaredimostrata dai responsabili della struttura car-ceraria e della Divisione della giustizia che hapermesso di trovare congrue soluzioni ai pro-blemi sollevati.

Aumenti salariali. Il risultato più significativo ècertamente la modifica della classificazionerelativa alle funzioni svolte presso il peniten-ziario e la concessione di una classe supple-mentare a partire dall’agente di custodia fino alcapo agente. Un giusto riconoscimento allaprofessionalità dimostrata quotidianamente daidipendenti in condizioni spesso difficili. Lemodifiche, retroattive al primo gennaio 2007,non avverranno automaticamente ma sarannosubordinate agli anni di attività ed a certifica-zioni professionali.

Riconoscimento dell’effettiva durata delturno. L’attività degli agenti di custodia è rego-

lata da turni giornalieri di 8 ore. Di fatto però,per motivi organizzativi, i collaboratori sonotenuti ad iniziare il turno con largo anticipo equesto non viene conteggiato poiché, a diffe-renza degli altri colleghi dell’Amministrazionecantonale, alla Stampa non esistono apparec-chi che attestino l’inizio e la fine del turno. Perquesto si è rivendicato il riconoscimento delmaggior tempo di lavoro svolto giornalmente.A fronte di tale problematica è concordato dicompensare il tempo prestato in eccesso concongedi supplementari.

Avvio di una nuova scuola per agenti. Altret-tanto significativo ed importante l’ottenimentodi una nuova scuola per agenti di custodia chepermetterà di aumentare l’organico ora adisposizione.

Anche in questo caso occorre sottolineare latenacia nel presentare la richiesta. Considera-to che è appena terminata la precedente scuo-la con l’assunzione di 18 collaboratori e il bloc-co delle assunzioni ancora in vigore, non è cer-tamente stata una passeggiata far accettaretale richiesta.

Tuttavia l’analisi della situazione ha permes-so di appurare che, per un corretto svolgimen-to dei differenti compiti, l’attuale organico risul-ta essere insufficiente, in particolare con l’a-pertura della nuova struttura carceraria che hasostituito le carceri pretoriali.

In aggiunta ai punti sopra indicati, non sonomancati interventi puntuali e concreti permigliorare il materiale in dotazione e gli spazi adisposizione degli agenti.

Anche questi miglioramenti sono il segnotangibile del riconoscimento dell’importanzadell’attività svolta al servizio della società daparte di numerose colleghe e numerosi colle-ghi.

SINDACATO ATTIVITÀ

I n merito al progetto Ymago, i sindacati e ladirezione della Posta hanno allestito unpiano sociale che è ora posto in consulta-

zione nei differenti gremii decisionali. I rap-presentanti del sindacato OCST si riunirannoin assemblea a Zugo il 13 e 14 marzo prossi-mi insieme ai rappresentanti di transfair peresprimere il loro giudizio. Da una prima lettu-ra, il piano sociale risulta certamente interes-sante e permette di lenire le conseguenzedella ristrutturazione.

Meno entusiasmo, invece, sul fronte deinuovi inquadramenti applicati alle funzioni diDirezione ufficio postale principale, DirezioneEsercizio e Responsabili succursali. Le condi-zioni per accedere ad un livello di funzionesuperiore, in particolare il raggiungimento diricavi e di cifra d’affari, rendono quasi proibiti-vo l’ottenimento nella nostra regione delleclassi più alte nelle rispettive funzioni.

Sarà propriosu questi aspettiche occorreràancora lavorareaffinché anche inTicino sianogarantite pariopportunitàrispetto alle altreregioni.

Non possiamoaccettare che lavalutazione suuna data funzio-ne venga condi-zionata unica-mente da que-stioni prettamen-te economiche efinanziarie.

■ HA DATO BUONI FRUTTI LA COLLABORAZIONE DELL’OCST CON FACTI

Un giusto riconoscimento per gli agenti di custodia

■ YMAGO: PIANO SOCIALE E NUOVI INQUADRAMENTI

Un passo avanti e uno indietro

1 marzo 200712

Don Emilio Conrad

«Nella vita dell’uomo per ogni cosac’è il suo momento. Per tutto c’èun’occasione opportuna. C’è un

tempo per nascere e un tempo per morire».Così inizia il saggio Qoelet il terzo capitolo

del suo libro sapienziale. A prima vista la frasepotrebbe sembrare persino banale. A me sem-bra geniale. Il saggio fa del tempo il signoredella storia. La storia del creato e di ciascunessere vivente, primo fra tutti, l’uomo. Ognigiorno nasce il sole e poi tramonta e ogni gior-no di vita che ci è dato è un invito a rinnovarcinel corpo e nello spirito perchè la vera saggez-za non ci faccia esclamare «tutto è come unsoffio di vento: vanità, vanità, tutto è vanità».

Siamo entrati nel tempo di Quaresima e, dabuoni cristiani, abbiamo accolto l’invito dellaChiesa a considerare questo tempo peniten-ziale come il più opportuno per un rinnova-mento spirituale da dedicare alla preghiera,all’astinenza e al digiuno.

Ho molta stima per chi, oggi, nonostante imolti impegni professionali e famigliari, sa tro-vare ancora il tempo necessario per pregarecon tranquillità e umiltà. Meno convincente misembra il significato spirituale del digiuno inuna cultura come la nostra perseguitata dal-

l’ossessione del sovrappeso e del colesterolo.La penitenza e la mortificazione sono

espressioni importanti della spiritualità cristia-na ma rifiutano di diventare strumenti di osten-tazione e di presunzione.

Il Vangelo di Matteo (6,16-18) fa dire Gesù:«Quando digiunate, non assumete aria malin-conica come gli ipocriti, che si sfigurano la fac-cia per far vedere agli uomini che digiunano». ELuca, (18,11) fa dire al fariseo «o Dio, ti ringra-zio perchè io non sono come gli altri uomini... Iodigiuno due volte alla settimana e offro al tempiola decima parte di quel che guadagno».

Iniziando la Quaresima, ancora oggi la Chie-sa fa suo l’ammonimento dei profeti: «Conver-titevi e fate penitenza, fatevi nuovi nel cuore enello spirito». E affida al profeta Isaia il compi-to di far sentire la voce di Dio che invita il suopopolo a tornare sulla via della giustizia, la solache può rendere credibile la conversione eautentica la religiosità. «È forse questo il digiu-no che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifi-ca? [...] Non consiste forse nel dividere il panecon l’affamato, nell’introdurre in casa i miserisenza tetto, nel vestire chi è nudo? [...] Setoglierai di mezzo a te l’oppressione, se offriraiil pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno,allora brillerà fra le tenebre la tua luce. [...] Que-sto è il digiuno che voglio, dice il Signore. Allo-

ra invocherai il Signore ed egli ti risponderà:eccomi!» (Is. 58, 1-2).

Forse oggi, nella crisi generalizzata della reli-giosità tradizionale, sono molte più le personeche, senza saperlo, ascoltano la voce dei pro-feti, non in chiesa, ma sui cantieri, nelle offici-ne, nelle organizzazioni operaie che lottano perla giustizia sociale, nelle associazioni di volon-tariato civile e di aiuto ai poveri del terzomondo.

C’è un tempo per nascere e un tempo permorire. Ma alla fine saremo giudicati sul sensopiù vero e universale dell’amore. «Avevofame...avevo sete...ero ammalato»... avevobisogno di essere capito, accolto, aiutato... EraLui! L’abbiamo riconosciuto?

SINDACATO ATTUALITÀ

■ È INIZIATA LA QUARESIMA

Che sia un digiuno gradito a Dio!

Corsi dell’accademia del Falegname

Grave incidente coinvolge un operaio

Èaccaduto un grave incidente alla raffi-neria di metalli prezioni Pamp diCastel San Pietro.

Martedì 20 febbraio verso le 17.30, spie-ga la Pamp, «Vi è stata la proiezione di partidi un impianto di fusione che hanno colpito ilcollaboratore Bruno de Valentin al viso, cau-sandogli bruciature e ferite».

In pratica sembra che un blocco d’argen-to sia improvvisamente caduto in una vascavicino alla quale l’operaio stava lavorando eabbia causato lo scoppio di una caldaia.

Alcuni pezzi incandescenti hanno colpitoBruno de Valentin, 60 anni, al viso causan-dogli delle ustioni molto gravi.

I soccorritori del Servizio di Autoambu-lanza del Mendrisiotto si sono subito resiconto della gravità delle ustioni e hannodeciso di trasportare il ferito all’OspedaleCivico. Da lì è stato poi portato al centroper grandi ustionati di Zurigo.

Un altro collega è stato invece ferito piùlievemente e già dimesso dall’OspedaleBeata Vergine di Mendrisio.

I tecnici della società stanno collaborandocon le forze dell’ordine per fare luce sullecause dell’incidente.

Si tratta del terzo incidente negli ultimi 10anni, dopo un incendio nel mese di apriledell’anno scorso e un incidente nel 2001 cheprovocò la morte di un uomo di 51 anni.

Serata informativa corsi di perfezionamento

Giovedì 1° marzo dalle 18 alle 19 al cen-tro professionale Ssic, via S.ta Maria27 a Gordola, nell’aula falegnami.

I responsabili dei corsi presenteranno il pro-gramma corsi 2007-2008 e risponderanno alledomande formulate dai presenti.

I corsi dell’accademia permettono di ottene-re il diploma di:

Falegname posatore, Falegname macchini-sta, Falegname verniciatore, Falegname pre-paratore del lavoro, Falegname informatico.

Il programma dettagliato dei corsi 2007-2008 è scaricabile dal sito internet:

www.luomochefa.ch

Info: Luca Pedrotta, Accademia del falegna-me, tel. 079 3106934

Corso Modulo TI 30, CAD disegno per lavendita 3D, 40 lezioni. Le competenze raggiunte alla fine del modulosaranno le seguenti:

livello base: capacità di eseguire disegniper il cliente tridimensionali orientati alla vendi-ta, elaborazione varianti e viste supplementari.Conoscenza diverse tecniche di rappresenta-zione e utilizzo per esigenze di ogni caso.

Condizioni di partecipazione: conoscenzedi base nel campo dell’informatica e conoscen-ze del programma di disegno AUTOCAD 2D.

Inizio corso: marzo. Luogo e orario delle lezioni: SPAI Treva-

no o SPAI Locarno (serale, di regola il martedì,dalle 19 alle 21.30).

Docente responsabile: Daniele SerrettiCosto: fr. 600 per membri ASFMS; fr. 660

per i non associati.Alla fine del corso, a esame superato, si

potranno richiedere i sussidi MAEK e CPC.

Un pensionamento operoso

L orenzo Starace, ex-dipendente dell’OC-ST recentemente pensionato, si è ritiratoda alcuni mesi nella Cittadella di Loppia-

no, nei pressi di Firenze nel comune di Incisain Val’Arno.

I circa 800 abitanti di questa comunità pen-sata da Chiara Lubich, fondatrice del movi-mento dei Focolari, sono dediti a varie attività

di lavoro e di formazione.Dopo una vita avventurosa e

15 anni all’OCST, LorenzoStarace con grande dedizionedà ora un contributo alla manu-tenzione degli stabili e dellachiesa appena costruita.

Dall’OCST e dalla redazione del Lavoro unaugurio di serenità con la speranza che questaesperienza sia esempio per tanti.

131 marzo 2007 SINDACATO ATTIVITÀ

Lorenzo Jelmini

Con un volantino congiunto distribuitosui posti di lavoro, OCST e transfair si sonoespressi in merito ai due progetti attual-mente in discussione. Presentiamo unsunto della valutazione espressa.

Convergenza tra le aziende del gruppo.Nello scorso numero de Il Lavoro abbiamo giàriferito dell’intenzione della direzione di Swis-scom di abbandonare la strategia «del sala-me», che ha visto negli scorsi anni dividere ilgruppo in tante fettine autonome e concorrentifra loro, e di migliorare la cooperazione tra lediverse unità aziendali per proporre soluzioniglobali ai clienti.

Su questo aspetto avevamo espresso ungiudizio positivo poiché si persegue l’intento diricomporre una unità aziendale, smantellatanegli anni assieme a molti posti d’impiego.Rendevamo, tuttavia, attenti a che questa ope-razione non porti nuove conseguenze a caricodei collaboratori. La convergenza tra unità può,infatti, condurre a dei doppioni tra i differentiservizi.

Modifiche del regolamento salariale. Quellodella Convergenza non è, però, l’unico proget-to che Swisscom vuole attuare. La direzionedel gruppo ha, infatti, deciso di rivedere lascala salariale per «adeguarla al mutato uni-verso degli impieghi sul mercato». Scopo del-l’operazione è attuare un’analisi sulle differen-ti funzioni svolte presso Swisscom, verificarela loro retribuzione e confrontarla alla retribu-zione prevista in altre aziende.

Tutto bene? Mica tanto e visto che, come

afferma una nota catena di negozi, non siamomica scemi non ci è difficile intravedere in que-sta operazione il chiaro intento di ridurre gli sti-pendi.

A tutti? Certo che no! I manager potrannosicuramente dimostrare che in altri ambiti ed inaltre aziende gli stipendi bassi sono inferioririspetto a Swisscom mentre quelli alti….Insomma per qualcuno anche a Swisscom cisono margini di miglioramento.

Per ora la direzione ha deciso di attuare delleverifiche ed ha assicurato che nessun cambia-mento avverrà nel 2007. Da parte nostra voglia-mo subito chiarire che se da un lato non pos-siamo impedire che venga attuata una analisidelle differenti funzioni, dall’altro lato, certa-mente, non accetteremo che i collaboratorisubiscano nuovamente peggioramenti salariali.

■ SWISSCOM

Convergano senza abbassare i salari!

Buongiorno, leggo con attenzione il vostrogiornale e ho notato che sullo scorso nume-ro (n. 2 del 15 febbraio 2007) sono apparsele tabelle per la tassazione alla fonte per ifrontalieri italiani che lavorano in Svizzera.

Io sono un caso un po’ particolare perchè mitrovo nella situazione contraria; infatti io e miamoglie siamo domiciliati in Svizzera e io lavo-ro come dipendente in Italia.

La mia domanda è la seguente: dove devopagare le tasse: in Italia o in Svizzera?

Grazie per la risposta.R.E.

Caro signor E,il marito che lavora in Italia, come dipenden-

te o come indipendente, pagherà regolarmen-te le tasse in Italia. Le tasse infatti vengono ingenere pagate nel luogo in cui il reddito vieneprodotto.

La Svizzera terrà comunque conto di questaentrata in questo modo: quando sua moglie,

che lavora in Svizzera, presenterà la dichiara-zione dei redditi, dovrà allegare la dichiarazio-ne che lei ha presentato in Italia.

Il suo reddito non sarà più imponibile in Sviz-zera in quanto ha già pagato le imposte in Ita-lia, ma sulla base di questa documentazione iltassatore svizzero calcolerà un’aliquota cheterrà conto della capacità reddituale della fami-glia.

■ LA DOMANDA DEI LETTORI

Chi tassa il lavoratore svizzero in Italia?

Euromoda: la più bellavetrina di ChiassoSilvio Guidinetti

Già da alcuni anni a Chiasso nell’am-bito delle manifestazioni indette per ilcarnevale viene messo a concorso

l’allestimento delle vetrine.Una manifestazione è un momento di inte-

grazione e partecipare ad un concorso diquesto tipo aiuta a sviluppare i legami per-sonali e di gruppo mostrando quanto le per-sone sono capacidi esprimere.

Per questo eper adempiere aduno dei nostriobiettivi (sviluppa-re la creatività deipartecipanti)Euromoda Chias-so ha deciso dipartecipare pre-sentando unavetrina addobbatada alcuni stagiai-res con figure di gommapiuma e intitolata«Liberi…Liberi».

Durante la seconda serata di Nebiopoli,venerdì 16 febbraio 2007, la vetrina allestitada Debora, Loredana e Mattia ha ottenuto il1. premio e ha ricevuto il trofeo che raffigurail leone, simbolo della cittadina di Chiasso.

Prepensionamento edilizia Ccl Pean

I l diritto alla rendita di prepensionamentoinizia il mese successivo a quello delcompimento degli anni (60 anni).

Tutti i documenti devono essere conse-gnati al Segretariato OCST che si occupadella pratica 6 mesi prima del compimentodei 60 anni.

Documenti necessari per istruzionedomanda.

Tessera AVS o estratto conto contributiAVS

Ultimo certificato 2° pilastro ( LPP)Certificato di salario 2004/2005/2006Buste paga dei dodici mesi precedenti

l’entrata in prepensionamentoBusta paga gennaio e dicembre 2004Busta paga gennaio e dicembre 2005Data di nascita della moglieData di nascita figli con meno di 25 anniReferenze Conto bancario o postale in

CH

1 marzo 200714

La piattaforma per le microimpreseCome funziona in concreto?

■ SPORTELLO FORMIKA ALL’OCST

Hai un’idea, vuoi metterti in proprio e nonsai come iniziare? Stai creando la tuaimpresa e vuoi farti conoscere? Sei atti-

vo da diverso tempo e cerchi nuovi sbocchi perla tua impresa?

Tre domande significative per chi è alleprese con l'avviamento o il consolidamentodella sua attività in proprio. Tre domande chespiegano anche bene di cosa si occupa Spor-tello FORMiKA, da poco attivo presso le sediOCST di Bellinzona e Locarno.

FORMiKA in breve. Per chi si è perso le pun-tate precedenti, un breve riassunto. FORMiKAè stata ideata da 2 microimprenditrici chehanno vissuto «sulla loro pelle» le difficoltà chepossono essere riscontrare da chi si mette inproprio.

Oggi FORMiKA è un’associazione, opera-tiva in Ticino da 2 anni. Ha un comitato di 7persone, un numero crescente di soci (attual-mente sono più di 50 le microimprese asso-ciate) e una rifornita banca dati di simpatiz-zanti e interessati. Oltre allo Sportello, cheopera in stretto contatto con la Rete Profes-sionisti (una rete di esperti in vari settori),FORMiKA organizza incontri tra microimpre-

se a Colazione, Workshop, ha un sito(www.formika.ch), pubblica Giornale FOR-MiKA (4 volte all’anno) e invia una newslettercon le ultime novità per microimprese ogni15 giorni. Una piattaforma per microimprese,quindi.

Sportello FORMiKA: come funziona? Pertutte le domande inerenti l’attività in proprio (dinatura contabile, giuridica, amministrativa, dimarketing, per creare il business plan, ecc.)c’è Sportello FORMiKA.

Gli operatori Sportello sono microimprendito-ri o conoscono molto bene la realtà di chi lavo-ra per conto proprio e collaborano in stretto con-tatto con gli esperti della Rete Professionisti.

Desiderate avere un colloquio con un esper-to in materia? Basta chiamare Sportello oinviare un’e-mail per prendere un appunta-mento. Potete scegliere voi se venire all’OCSTdi Bellinzona o di Locarno.

Durante il primo colloquio viene dato ascoltoal (neo-)microimprenditore; in base ad un for-mulario si fa il punto della situazione e in segui-to l’operatore Sportello indirizza o accompagnail microimprenditore per trovare una risposta.

Spazio alle vostre domande. Da subito, tra-mite e-mail ([email protected]), poteteinteragire con Sportello FORMiKA.

Inviateci le vostre domande, vi rispondere-mo tempestivamente. Alcune domande ver-ranno pubblicate su Il Lavoro per aiutare altrimicroimprenditori a trovare delle risposte. Nonabbiate timore, scriveteci! Molti, prima o poi,dovranno affrontare il problema che occupa ilvostro tempo in questo istante.

LAVORO OPPORTUNITÀ

FORMiKA all’OCSTGiorno di presenza nelle sedi del-l’OCST:mercoledì mattina a Bellinzona

(via Magoria 4)mercoledì pomeriggio a Locarno

(Via della Posta)Ora: su appuntamentoTelefono: 033 534 96 65Mobile: 077 437 50 92

E-mail: [email protected] Costo:1° colloquio: CHF 50.00 per i soci

CHF 80.00 per tuttidal 2° colloquio: CHF 50.00/ora per i

soci CHF 80.00/ora per tutti

La quota associativa di FORMiKA èCHF 60.00

FORMiKA

FORMiKA nasce da un’idea di due microimprenditriciche hanno vissuto sulla propria pelle le problematicheiniziali che una microimpresa è costretta ad affrontare.

Oggi, FORMiKA è un’associazione di sostegno per microim-prenditori, che funge da piattaforma per tutte le questioniimportanti per iniziare o consolidare la propria attività.

FORMiKA non fa distinzione tra progetti innovativi, tecno-logicamente avanzati e normalissimi, perché ogni microim-prenditore per la realizzazione del suo progetto deve rispet-tare delle «regole di base», che sono uguali per tutti.

L’intento di FORMiKA è quello di stimolare la solida-rietà tra le microimprese tramite la creazione di un puntodi riferimento per l’intero settore, una piattaforma chesmista le domande di ogni tipo, indirizzando il microim-prenditore verso chi può realmente aiutare a risolvere ilsuo problema.

D RIl computer è ormai parte integrante dellamia attività indipendente. Finché funziona,tutto bene, ma in caso di problemi perdo gior-nate intere portandolo da chi me lo può ripa-rare. Questo per me significa perdere soldi,perché non posso lavorare!

Non esiste un sistema che mi fa risparmiaretempo e denaro?

G. F.

Per un’infinità di problemi grossi o piccoli èpossibile ottenere rapidamente una soluzionetramite la cosiddetta «assistenza remota». Untecnico prende per alcuni minuti il controllo delvostro computer (ovunque voi siate, ovunquelui sia, qualunque siano le condizioni deltempo) e risolve il problema. È anche un belrisparmio, non solo per voi (tempo e denaro)ma anche per l’ambiente (niente spostamentiin macchina, né per voi né per il tecnico).

Francesco FortiCIL Consulenza Informatica LuganeseMembro Rete Professionisti FORMiKA

Lo sportello su«Il Lavoro»

Problemi con ilcomputer

151 marzo 2007

Iz SKUD-a «Branko Radicevic» upucuju vam

Poziv na zabavu povodom Dana zena!

SKUD «Branko Radicevic» iz Luganaorganizuje, u subotu 10. marta od18:00 casova proslavu Dana zena u

mestu Pregassona (Capannone, Via Ceresio). Gosti programa su clanovi KUD-a «Dobro-

sav Radovanovic-KIKAC» iz Bazela. Ocekuje vas veoma sadrzajno i zabavno

vece koje ce vam ostati usecanju po dobroj igri idobrim pesmama uzbogatu lutriju i ponududomace kuhinje.

O vasem dobromraspolozenju brinuce«Bela Rada» sa orke-strom.

Dobro dosli!

L’Associazione artistico-culturale«Branko Radicevic» Lugano vi invita a

Festeggiare assieme laFesta della donna

L a festa si terrà sabato 10 marzo dalleore 18 a Pregassona, Capannone in ViaCeresio.

I KUD «Branko Radicevic» Lugano, ed i loroospiti KUD «Kikac» di Basilea, con le danzepopolari e le musiche permetteranno di cono-scere una parte della nostra cultura. Sarà pos-

sibile gustare le nostrespecialità gastronomiche.

La Vostra presenza saràper noi il miglior augurioper l’attività futura.

Vi aspettiamo numerosiper rafforzare ulteriormen-te l’amicizia fra i nostripopoli!

Sarete i benvenuti!

Pagina a cura di Slavko Bojanic

INFO BALCANI

Vazne informacije o socijalnim osiguranjima (penzijama)!

Od ovog broja nasih novina objavit cemou nastavcima ono sto je najvaznije u svaj-carskom sistemu socijalnih osiguranja aposebno o onome sto treba da znaju stranidrzavljani pre definitivnog napustanja Svaj-carske. Ukoliko imate pitanja, pisite nam ilinas kontaktirajte telefonom.

Kako je organizovano svajcarsko starosno,invalidsko i porodicno osiguranje? Svajcar-sko starosno, invalidsko i porodicno osiguranjese sastoji od dva dela: AVS/AI (1. stub osigu-ranja) je osnovno osiguranje koje se primenjujeza sva lica koja zive ili rade u Svajcarskoj i Pen-zionog osiguranja rada (2. stub osiguranja-II°pilastro). To je dopunsko osiguranje u predu-zecima i firmama i obavezno je za lica u rad-nom odnosu u Svajcarskoj koja zaraduju naj-manje sfr. 19'850.- godisnje (stanje od1.1.2007g).

Moguce je da je lice istovremeno osiguranokod oba osiguranja. U tom slucaju postoji pravona isplatu penzije od oba osiguranja. Obavez-na su oba stuba osiguranja, t.j. AVS/AI osigu-ranje i Penziono osiguranje rada. Ona predvi-daju novcanu isplatu u sledecim slucajevima:

kad korisnik dostigne odredjeno starosnodoba (starosna penzija),

ako korisnik postane invalid (invalidska pen-zija),

u slucaju smrti bracnog para ili jednog odroditelja (porodicna penzija).

Starosna, invalidska i porodicna penzija(AVS/AI) kao i penziono osiguranje rada surazlicito regulisani i za njih su zaduzene razlici-

te institucije: za starosnu, invalidsku i porodic-nu penziju (AVS/AI) su zaduzene kompenza-cione kase; za penziono osiguranje rada suzaduzeni penzioni fondovi (na primer penzij-ske kase), koje su vrlo razlicito organizovane.Svaki poslodavac je obavezan da se prikljucijednom od registrovanih penzionih fondova.

Najvaznije o starosnoj, invalidskoj i poro-dicnoj penziji (AVS/AI)

Sta znaci biti osiguran? Lice koje ima staro-sno, invalidsko i porodicno penziono osigu-ranje (AVS/AI) ima prava i obaveze. Najvaz-nija obaveza se sastoji od placanja novcanogdoprinosa za osiguranje. Iz toga proizlazipravo na isplate, na primer pravo na starosnupenziju ili invalidsku penziju. U slucaju smrtiporodica osiguranika prima porodicnu pen-ziju.

Ko je osiguran? Osigurane su sve osobe kojezive i rade u Svajcarskoj, kao i deca.

Za lica na koja se odnosi Zakon o azilu,pravo na osiguranje se stice sest

meseci nakon podnosenja zahteva za azil,odnosno od dana kada lice stupi u radni odnos,ako je taj rok kraci.

Osigurana lica dobijaju osiguranicku karticusive boje koju izdaje kompenzaciona kasa. Nakartici je naznacen licni broj osiguranika. Broje-vi u kockicama na kartici oznacavaju kompen-zacionu kasu poslodavca koja vodi ili je vodilaracun zaposlenog lica.Kako se vrse uplate za osiguranje? Sva lica

u radnom odnosu moraju od 1. januara u godi-ni u kojoj navrsavaju 17 godina starosti da pla-caju doprinos penzionom fondu. Lica koja nisuu radnom odnosu placaju taj doprinos kadanapune 20. godina starosti.

Za lica u radnom odnosu doprinosi se delepo pola izmedju poslodavca i radnika, odnosnopo 5,05% od bruto plate. Radniku se odbijapola doprinosa (5,05%) direktno od plate i tajiznos, zajedno sa iznosom koji placa posloda-vac, se uplacuje na racun njegove kompenza-cione kase koja vodi brigu o uplacenim prilozi-ma na licnim racunima.

Lica koja nisu u radnom odnosu i privatniciduzni su da uplate pun iznos ili minimalnoutvrdjenu sumu a Opstina uplacuje minimalnepriloge za korisnike socijalne pomoci. Ako nisteu radnom odnosu ili ako ne primate socijalnupomoc morate se sami prijaviti kod kantonalnekompenzacione kase. Adresu mozete pronacina zadnjoj strani telefonskog imenika. Ako neplacate doprinos za Penziono osiguranje, tomoze kasnije dovesti do smanjenja visineisplata (na primer penzije).

Da li su i clanovi prodice osigurani ilimoraju sami da se osiguraju? Starosna,invalidska i porodicna penzija (AVS/AI) pred-stavljaju licno osiguranje. Clanovi porodice suosigurani samo onda kada i oni sami ispunja-vaju uslove, to znaci ako u Svajcarskoj imajuprijavljen boravak, ili su u radnom odnosu.

U narednom broju detaljnije o najvaznijimpitanjima koja se odnose na drugi stub osi-guranja (II° pilastro).

Obavjestenje Gradjanima Srbije i Crne Gore

Ambasada SiCG organizujeKonzularni Dan

u subotu 10. marta od 11:00 Sati

U Restoranu Al Boccalino u Luganu

091/9663566

Obavjestenje Gradjanima BiH

Ambasada BiH organizujeKonzularni Dan

u subotu 3. marta od 10:00 Sati

U Sindikatu OCST u Luganu

1 marzo 200716

Daria Lepori*

In Asia o in Europa la logica è la stessa:flessibilizzazione del lavoro e risparmi suisalari per le direzioni di imprese, assenza diprospettive a lungo termine e precarietà nellaprotezione sociale per operaie e operai.

«Un contratto di lavoro? No non cel’ho». Nelle fabbriche dell’industriaelettronica cinesi succede fre-

quentemente che si impieghi manodoperasenza stipulare nessun contratto di lavoro.

Le direzioni delle imprese attuano questapolitica per poter disporre di manodopera piùche mai «flessibile», ma anche per ridurre ulte-riormente i costi di produzione. Secondo lalegge cinese infatti ogni persona assunta hadiritto a cinque tipi di assicurazione: infortunio,malattia, maternità, disoccupazione e pensio-ne. La condizione per usufruire di queste assi-curazioni sociali è che sia stato stipulato uncontratto di lavoro, cosa di cui le maestranzenon sono al corrente.

Se, per esempio, un’operaia senza contrattosubisse un incidente sul lavoro, non potrebbeessere curata perchè il datore di lavoro non hastipulato un’assicurazione a suo nome.

Un’altra pratica tipica del settore dell’elettro-nica, legale questa volta, e che contribuiscealla precarizzazione endemica del lavoro èquella degli impieghi temporanei. I contratti acorto termine sono sempre più frequenti in Tai-landia, nelle Filippine, ma anche in Europa. Peresempio nelle unità di assemblaggio di FujitsuSiemens a Augsburg in Germania la flessibilitàdella produzione è assicurata da una quota chevaria dal 30 al 60 per cento di impieghi tempo-ranei. A questo centro di produzione è statodato un nome ingannevolmente poetico«Breathing Factory» (la fabbrica che respira).Il concetto è semplice: per far fronte alla flut-tuazione delle ordinazioni che può oscillare dai

mille ai 12mila computer al giorno, la direzio-ne ridefinisce quotidianamente gli orari dilavoro.

Così quando il mattino gli impiegati arriva-no in fabbrica, non sanno ancora quandopotranno rientrare a casa la sera. E prima dimercoledì non hanno la certezza di avere ilfine settimana completamente a disposizio-ne.

Con lo slogan «È la nostra fede. La dignitàdi chi lavora va rispettata» le due organiz-zazioni di cooperazione internazionale di ispi-razione cristiana Sacrificio Quaresimale ePane per Tutti (l’una cattolica, la secondariformata) hanno lanciato la Campagna ecu-menica della Quaresima 2007. L’interessenon è rivolto solo all’industria dei computer inAsia, a cui è dedicata una campagna specia-le di sensibilizzazione e mobilitazione (vediriquadro) ma a tutte quelle situazioni nelmondo in cui donne, uomini e ancora tantissi-mi bambini sono costretti a subire ingiustiziedi ogni tipo, pur di poter svolgere un lavoro.

Non si parla di diritto al lavoro, ma di dirittoa un lavoro dignitoso, gratificante, che includamomenti di riposo per goderne dei frutti e chenon serva soltanto a «sopravvivere». Sonoesigenze che valgono qui e altrove: l’impegnoper un mondo del lavoro più giusto crea unforte legame di solidarietà tra il Sud e il Norddel Mondo.

Le offerte che Sacrificio Quaresimale rac-coglie durante la Quaresima sono utilizzatenella realizzazione di programmi e progetti indifesa dei diritti di chi lavora in Asia, Africa eAmerica latina. Ogni contributo è importante!

Info: Sacrificio Quaresimale segretariatoSvizzera italiana, via al Forte 2, CP 63, 6903Lugano, 091 922 70 47, [email protected], CCP 69-8988-1

*Sacrificio Quaresimale

MONDO ATTUALITÀ

Campagna High TechNo Rights? Per PC prodotti in dignità

Uno studio realizzato in Asia ha svelatole preoccupanti condizioni di lavoronelle fabbriche che forniscono com-

ponenti per computer alle grandi marche delsettore.

Con la campagna «Alta tecnologia - nes-sun diritto» le organizzazioni di cooperazio-ne internazionale delle Chiese cristiane sviz-zere invitano la popolazione a pretenderedai produttori di PC, inviando loro unacartolina postale appositamente creata,che rispettino i diritti in materia di lavoro.

Pane per Tutti e Sacrificio Quaresimalevogliono ottenere che Acer, Apple, Dell, Hew-lett Packard, Fujitzu Siemens si impegninoaffinché le operaie e gli operai che lavoranonelle fabbriche dei loro fornitori siano infor-mati e formati sui propri diritti. Solo in questomodo potranno cercare con le proprie forzedi migliorare le condizioni di lavoro.

Per verificare in che misura ciò sia possibi-le, in una fabbrica cinese è prevista la realiz-zazione di un progetto pilota che va in que-sto senso.

Le cartoline sono ottenibili presso ilSegretariato di Sacrificio Quaresimale 091922 70 47, [email protected] oppureda inviare direttamente tramite la postaelettronica su www.fair-computer.ch

Alta tecnologia, nessun diritto?

Martedì 6 marzo 2007ore 20.30, Canvetto Luganese, Lugano

in collaborazione con l’OCST

serata pubblica di presentazione dellacampagna di Politica di sviluppo per compu-ter prodotti in dignità. Interverranno il giorna-lista Alfonso Tuor e la ricercatrice cineseJenny Chan.

■ LA NUOVA CAMPAGNA DI SACRIFICIO QUARESIMALE

Contratti: la precarietà è la norma

La Santa Sede si è rifiutata di aderire allaConvenzione per la protezione dei dirittidei disabili approvata dall’Onu il 13

dicembre scorso.La ragione è che nella stesura della conven-

zione, cui la Santa Sede stessa ha collaborato,si fa riferimento al rispetto del diritto alla vita eal riconoscimento del ruolo della famiglia nellavita delle persone disabili, ma all’ultimo è statoinserito un articolo che parla, senza chiarirlo,del concetto di salute riproduttiva.

Per alcuni Paesi infatti questo concetto inclu-de anche la pratica della diagnosi prenatale edell’aborto.

In sostanza, in una convenzione il cui obiet-tivo è di salvaguardare e promuovere i dirittidei disabili e la loro integrazione nel tessutosociale, è stato inserito un articolo che sottin-tende che, in fondo, i disabili è meglio che non

nascano.L’Arcivescovo Celestino Migliore, osservato-

re permanente per la Santa Sede all’Onu haosservato: «è cer-tamente tragicoche, (...) la medesi-ma Convenzione,creata per proteg-gere le personedisabili da tutte lediscriminazioni nel-l’esercizio dei pro-pri diritti, possaessere usata pernegare il fonda-mentale diritto allavita delle personedisabili non ancoranate».

■ CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DEI DISABILI

Che cos’è la salute riproduttiva?

La generosità dei minatori

Roberto Cefis al centro con alcuni deiminatori dell’Alp Transit che hannopartecipato alla donazione alla Fon-

dazione Madonna di Rè. E Noi?Anche a nome della Fondazione ringra-

ziamo Silvio Melas, Romano e BrunoCastelletto, Gianluca Zuddas, DonatoLasio e Mario Salvi.

171 marzo 2007

Pagina a cura di Angela M. Carlucci

MERCATO DEL LAVORO IN SVIZZERA: BISOGNA REAGIRE ALL’ECCESSIVA FLESSIBILITÀ

La crescita dell’economia si portadietro alcune forme di precariato

La crescita economica investe lentamen-te anche il mercato del lavoro. Assistiamoalla creazione di nuovi posti di lavoro eall’impiego di nuovi collaboratori. Ma nondappertutto c’è motivo di gioia. Sono nume-rosi i rapporti di lavoro estremamente fles-sibili e precari.

L’ economia è in enorme crescita; final-mente assistiamo alla creazione dinuovi posti di lavoro. Il lungo periodo

arido sul mercato del lavoro ha lasciato tracce.Sono numerose le condizioni di lavoro pessi-me e indegne. Sempre più datori di lavoro pre-tendono dai loro dipendenti di essere total-mente flessibili e disponibili e non gli accorda-no una pianificazione affidabile del lavoro, eneppure un salario appropriato.

Regna insicurezza per la durata, le finanzee le assicurazioni sociali. Secondo uno stu-dio di Ecoplan effettuato su richiesta del Seco(segreteria di stato dell’economia), un rappor-to di lavoro precario è definito dall’insicurezzaeconomica e del periodo lavorativo, e all’insuf-ficiente protezione in materia di assicurazionisociali.

Esempi di rapporti di lavoro incerti per quelche riguarda il periodo lavorativo sono il lavorotemporaneo o rapporti di lavoro dalla duratalimitata. Nell’ambito dell’insicurezza finanziariao economica si collocano il lavoro a chiamatao il lavoro a domicilio, dove le ore lavorativenon sono definite per contratto. L’insufficienteprotezione in materia di assicurazioni sociali simanifesta, per esempio, attraverso una pseu-do-indipendenza nel lavoro nero o in altreforme lavorative che offrono una scarsa prote-zione. L’esistenza di una di queste forme d’in-sicurezza fa sì che il rapporto di lavoro possaessere definito come potenzialmente precario.Inoltre, per definire un rapporto di lavoro pre-

cario, il limite di guadagno annuo è statofissato a 36’000 franchi.

Il lavoro precario riguarda il 4 per centodella popolazione attiva. Dallo studio diEcoplan emerge che nel 2002 in Svizzerail 4 per cento delle persone attive, ovvero150’000 persone, lavoravano in condizionidi lavoro precarie. Aggiungendo i frontalie-ri e coloro in possesso di un permesso abreve durata, il numero di persone in con-dizioni di lavoro precarie aumenta di50'000, per un totale di 200'000 persone.Non esistono dati più recenti a riguardo.Dalla rilevazione sulle forze di lavoro inSvizzera, eseguita periodicamente dall’Uf-ficio federale di statistica, emerge che le con-dizioni di lavoro denominate «atipiche» sono inaumento.

Il lavoro a chiamata è la forma più caratteri-stica della precarietà in ambito lavorativo. Tra irapporti di lavoro precari, quattro su dieci sonorapporti di lavoro a chiamata, seguiti da quellia tempo determinato e a domicilio. Spesso illavoro a chiamata è presente in branche pro-fessionali con salari tradizionalmente bassi,nel settore alberghiero e nella ristorazione, nelcommercio al dettaglio e nell’economia dome-stica. Ad essere colpiti da condizioni di lavoroprecarie sono soprattutto le donne, i giovani ele lavoratrici ed i lavoratori con qualifiche mini-me.

Rapporti di lavoro precari produconostress e timore. Lavorare in condizioni preca-rie produce stress, non sapendo, per esempio,a quanto ammonterà il salario a fine mese. Lapersona resta nell’incertezza per ciò che con-cerne la durata del suo rapporto di lavoro e ladata in cui le verrà attribuito un nuovo impiego.Spesso la protezione in materia di assicurazio-ni sociali è insufficiente ed incompleta. Una

situazione professionale precaria incide nega-tivamente sulla famiglia e sulla vita privatadella persona afflitta, che non è più in grado dipianificare la propria vita quotidiana ed èperennemente alle prese con preoccupazionifinanziarie.

La precarietà professionale non investesolamente la sfera individuale, ma è un feno-meno di più larga portata con conseguenzegenerali e sociali. Il problema va consideratoda un’ottica politico-sociale. Le persone che siritrovano in rapporti di lavoro precari, si amma-lano spesso fisicamente e psichicamente inconseguenza di condizioni stressanti, insoste-nibili. Esse non hanno quasi mai accesso allaformazione continua e frequentemente si col-locano nella categoria dei «working poors»oppure ricevono sostegni sociali. La possibilitàdi uscire da questa situazione sembra ridottaal minimo, come anche le prospettive di miglio-rare le proprie condizioni di vita, rischiando digravare perennemente sullo stato sociale. Illavoro precario non può essere tollerato né,tanto meno, acconsentito. È necessario reagi-re per lottare contro gli effetti negativi della pre-carietà in ambito lavorativo.

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1 marzo 200718

Pagina a cura di Rogerio Sampaio

Direitos dos estrangeiroscontinuam a ser uma miragem

Apesar de muito se apregoar sobre a inte-gração dos estrangeiros, a verdadeiraintegração continua a ser uma miragem.

Continuará a ser uma miragem, enquanto nãohouver vontade politica, para alterar esse cená-rio. Constatamos com certa magoa, que parti-dos como FDP e CVP, são verdadeiros alia-dos do SVP, em todas as matérias relaciona-das como os estrangeiros e em muitos casos,nos referendos e votações sobre a politicaexterna onde estão em discussão interesse dosestrangeiros. O mais curioso e sintomático, éque não são claros nem apresentam umaposição clara, colam-se atas das posições doSVP, com pequenas alterações, para não pare-cer rigorosamente iguais.

Felizmente, com o tempo, os estrangeirosvão descobrindo e desmascarando essa reali-dade, pois;" diz-me como votas ,digo-te de quelado estás" .Se realmente querem dar direitosaos estrangeiros, então levantem as barreirasimpostas a nacionalização, como por exemploo custo do processo e a sua desburocratização.

Em Zurique foi levada a votação o direito devoz e voto de estrangeiros à nível Municipal, oresultado nocantão de Zuriquefoi "Não" .

Dos 150 parla-mentares comdireito de voto, 96votaram contra e56 a favor recu-sando assim odireito de voz evoto a nível Muni-cipal. Actualmentesó oito cantõesreconhecem estedireito aos estran-geiros.

Os ditos "Segundos" ( são jovens de segun-da geração) a quem mais directamente afectaos direitos políticos, mobilizaram e foram aporta do Parlamento às 7,30, sensibilizar os"invencíveis" entregando-os panfletos com aboca selada com adesivos, que dizia "Dê-nosvoz".

Mas foi inútil. As decisões estavam tomadasde antemão. De todos os partidos SVP, FDP,CVP,EVP e SD; Socialistas e Verdes, só os últi-mos Socialistas e Verdes votaram a favor e osrestantes contra. As suas argumentações parao "não", reduz-se ao simples princípio, Quemquiser votar que se nacionalize.

Para justificar este principio o conselheiropara Justiça , M.Notter,só conseguiu enfureceros ânimos dos manifestantes. O Conselheirodisse, que este assunto trata-se só de umaquestão de atitudes: Reconhecendo-lhes odireito de voz e de voto; segundo o conselhei-ro," podemos afirmar que os estrangeiros sãobem vindos e que lhes consideramos membrosde pleno direito da sociedade". Recordando amarginalização a que são sujeitos os estran-geiros, pediu que se pudesse um travão nessa

situação. O reconhecimen-

to do direito de voze voto seria umsinal nesse sentido,mas, mais uma veznão foi aproveitadaesta oportunidade.

A imprensa localfoi unânime emapelidá-lo de"demagogo" e"hipócrita".

ceontinua nápagina seguinte

Adaptação salarial válida para ocantão de Genebra

1. Todos os trabalhadores-trabalhadoras sujeitosao CCT obtêm ao 1.1.2007 um aumento salarialgeral do Fr. 50.00 por mês.2. Salários mínimos ao 1.01.07, os salários míni-mos convencionais são os seguintes: a) Durante o 1° ano que segue a aprendizagemFr. 3. 950 b) após um ano de experiência: fr. 4.100c) após dois anos de experiência: fr. 4.250d) após cinco anos de experiência: fr. 4. 550 e) Trabalhadores sem aprendizagem no ramo dacarroçaria: Fr. 3.617

O novo CCT está em vigor o 1° Janeiro de2006. ela é declarado de obrigatoriedade geral.(OG). A duração do trabalho (total bruto dashoras) é de 2'132 horas por ano resp. 41 horaspor semana.

Contrato para Indústria suíçados produtos de betão

Adaptação salarial ao 1° de Janeiro de2007

As negociações salariais (artigos 4 CCT)entre os parceiros sociais tiveram lugar edesentupiram sobre o resultado seguinte ◆ Salários efectivos: Aumento geral de Fr.65 por mês (aumento custo de vida + salá-rio real) ◆ Além disso, bónus único de um montan-te de Fr. 455 (Fr. 35 x 13). ◆ Pagamentos: metade fim Abril e o restofim Agosto de 2007 ◆ Os salários mínimos para o ano 2007 (deacordo com CCT arte. 4A) continuam a serinalterados (declarado de obrigatoriedadegeral.).◆ Os salários mínimos acordados ascen-dem para os trabalhadores/trabalhadorascom mais de 19 anos e tendo plena capa-cidade de trabalho:◆ Trabalhadores/trabalhadoras não qualifi-cadas Fr. 3.800 *◆ Trabalhadores/trabalhadoras semiquali-ficados Fr. 3.900◆Trabalhadores/trabalhadoras: salárioslocais e do ramo no mínimo Fr. 4.200

Quando de um novo contrato de tra-balho, o salário do primeiro ano de serviçopode ser inferior em Fr. 200.

Contribuição para as despesas de exe-cução:A partir de Janeiro de 2006:Fr. 17 por mês por cada trabalhador.

O CCT actual mantêm-se em vigor em2007.

Uma solução de modelo relativa à refor-ma antecipada será tratada pelos parceirossociais à primavera 2007, com base numestudo matemático de seguro.

Nicola Tamburrino Responsável deramos

Adaptação salarial para o ramoda carroçaria (Usic) ao 1.01.07

Os parceiros sociais terminaram asnegociações contratuais, em confor-midade com os artigos 36 e 37 do

CCT, e convieram de o que segue:A. Adaptação dos salários para toda a Suíçacom excepção dos cantões: Vaud, Valais,Neuchâtel, Jura, Fribourg e Genebra (Art. 37CCT) 1. A fim de compensar o encarecimento, umaumento geral de salários de Fr. 50 por mêsaté a concorrência de um salário mensal deFr. 5.000 é atribuído aos todos os colabora-dores e colaboradoras à partir de 1.1.07. Oencarecimento do custo de vida assim écompensado ao índice de 105.9 pontos(Outubro de 2006).

2. Os novos salários mínimos (Art. 36 CCT)

ao 1.1.07 ascendem: a) Trabalhadores qualificados do ramo da car-roçaria titular do certificado de capacidade - no 1° ano que segue uma aprendizagemde 4 anos (CFC)* RF: fr. 21.10 (fr. 3.750 p/mês)- no 1° ano que segue uma aprendizagemde 3 anos (CFC) RF: fr. 19.95 (fr. 3.550 p/mês- no 1°ano que segue uma aprendizagem de2 anos (AFP) RF: fr. 18.60 (fr. 3.300 p/ mês)

b) Trabalhadores sem aprendizagem noramo da carroçaria, a partir de 20 anos ter-minados RF: fr.18.00 (fr. 3.200 p/ mês).

*os débosseleurs são tratados sobre omesmo pé que os trabalhadores qualifica-dos titulares de um CFC após uma aprendi-zagem de 4 anos. (O artigo 36, parágrafo 3do CCT reside reservado)

191 marzo 2007

Pagina a cura di Moises Palmeiro

El Tratado Bilateral estableció unos con-tingentes anuales limitando el número detrabajadores de la UE que podían trabajaren Suiza. A partir del 1.6.07 estos contin-gentes desaparecen.

Durante un periodo transitorio de 5 años,desde Junio de 2002 hasta Mayo de2007, se estableció un límite anual de

15'000 permisos permanentes para trabajado-res procedentes de los 15 países que forma-ban la UE cuando se firmó el Tratado y de115'500 para trabajadores con permisos deuna duración inferior a un año. Estas cortapi-sas (que, por cierto, nun-ca existieron para los

suizos que quisieron ir a trabajar a la UE) que-dan suprimidas a partir del 1.6.07. ¿Quépasará? ¿Se producirá una avalancha deeuropeos en el mercado laboral suizo?

Las autoridades suizas así lo temen. Es ver-dad que el contingente de 15'000 permisosanuales se agotaron siempre en seguida,sobre todo con anuales y, en menor medida,portugueses. Pero los 115'500 permisos demenos de un año nunca llegaron a agotarse.Por eso pienso que una avalancha no se va aproducir.

Por otra parte, Suiza se reservó la facultadde volver a "cerrar el grifo" el 1.6.08, si en esteprimer año sin contingentes el número de tra-bajadores de "los 15" fuera un 10 por ciento

superior al de los tres años precedentes. Detodas formas, a partir del 1.6.10 los contin-gen-tes deberán desaparecer definitivamente. Ano ser que antes de esa fecha Suiza decidieraen referéndum popular rescindir el Acuerdosobre la Libre Circulación de Personas. En elcaso improbable de que esto sucediera vol-veríamos a la situación anterior al 1.6.2002.(Y, ahora que lo piense, volvería a ser posiblellevarse el dinero de la caja de pensiones alvolver a España).

A PARTIR DEL 1° DE JULIO PARA LA EUROPA DE LOS 15

Ya no hay contingentes

Oito cantões fazem a excepção

Com respeito a direitos civis dos estrangei-ros na Suiça a situação actualmente é aseguinte:

Os Cantões de Neuchatel e Jura reconhe-cem aos estrangeiros o direito de voz e votoa nível Cantonal e Municipal.

Os cantões de Waadt e Friburgo reconhe-cem aos estrangeiros o direito a nível munici-pal.

Igualmente em Genebra esse direito éreconhecido já há uns anos. Os Grisões eAppenzell AR outorgam aos Municípios afaculdade de conceder este direito aosestrangeiros a nível Municipal. BastantesMunicípios já o fizeram. Esta é também asituação de Basileia cidade. Em Luzerna pro-vavelmente no próximo verão votar-se-á umamoção nesse sentido, idêntica a recusada nasegunda-feira passada por Zurique.

Aumentam as nacionalizações

Não se sabe se é para poder votar, mascada vez há mais nacionalizações. No anopassado houve 47 607, quase 20% mais doque ano passado, quando se nacionalizaram39 753 pessoas. Desde 1983, ano em quenacionalizaram 9 000 estrangeiros, houve433 088 nacionalizações, o que equivaleaproximadamente a 9 por 100 em relação acidadãos suíços.

Quase 25 por cento (11 701) das naciona-lizações do ano passado correspondem acidadãos da Servia (maioria Corsovares). Emsegundo lugar aparecem os italianos, com 4591 nacionalizações, seguidos de turcos,bósnios, tamilas, macedónios, portugueses,franceses e croatas. Os espanhóis aparecemno 10° posto, com 1274 nacionalizações. (em2005 tinha sido 996)

España facilita el acceso a lanacionalidad a los nietos deemigrantes

Dando cumplimiento a lo pro-metidoen el último Pleno del Consejo Gene-

ral de la Ciudadanía Española en el Exte-rior, el Gobierno ha aprobado en el Con-sejo de Ministros del pasado día 9 unamodificación de los artículos 20.1.B y22.2.F del Código Civil por la que seextiende a los nietos de emigrantesespañoles el derecho a la nacionalidadespeañola.

El Código Civil aún vigente exige, paraoptar a la nacionalidad española, que elpadre o madre de quien la solicite hayasido originariamente español y, además,

que haya nacido en España. Con estaexigencia los nietos de emigrantesespañoles cuyos padres no hayan nacidoen España no pueden acceder a la nacio-nalidad española.

La modificación aprobada ahora pre-tende eliminar el requisito del nacimientoen territorio español de los padres, con locual se permite que sus hijos, nietos delespañol que emigró, puedan acceder a lanacionalidad española.

La modificación fue aprobada a travésde una disposición adicional al Ante-proyecto de Ley de Adopción internacio-nal. Entiendo, pues, que la nueva nor-mano entrará en vigor hasta que esta Leysea debatida y aprobada en el Parlamen-to.

Integración Laboral

Parece un paso en la dirección correcta. En BasileaCiudad van a poner en marcha un nuevo Centro

de Integración Laboral (AIZ) para facilitar el retorno detrabajadores con problemas al mercado laboral.

Su función será evaluar las posibilidades de reinte-gración laboral de personas en paro o con algún tipode minusvalía. Las Oficinas de Invalidez, los CentrosRegionales de Empleo y la Oficina de Ayuda Socialenviarán al AIZ a cualquier persona que tenga pro-blemas para encontrar empleo. De esta forma se evi-tará que las personas afectadas tengan que andar deoficina en oficina; o que varias oficinas tengan queocuparse del mismo problema.

La financiación del nuevo organismo, que empe-zará a trabajar a mediados de año, correrá a cargo delas propias oficinas de Invalidez, Empleo y AyudaSocial.

1 marzo 200720

■ AGENDAGita culturale

religiosa nellaBergamasca, laterra di GiovanniXXIII, giovedì 12aprile. Visita dellosplendido conven-to di S. Maria Inco-ronata di Martinen-go, a 17 km da Bergamo. Costo fr. 70. Iscrizio-ni entro il 12 marzo ai segretariati di apparte-nenza.

Bellinzona: tel. 091 8214151; Biasca: 0918730120; Locarno: 091 7513052; Lugano: 0919102021; Mendrisio: 091 6405111.

LocarnoGiovedì 15 marzo, Centro Parrocchiale di

Locarno-S. Antonio, ore 15.30 conferenza conil dr. Giovanni Pedrazzini, caposervizio di car-diologia FMH, medicina interna e cardiologiapresso il Cardiocentro Ticino di Lugano.

Gita in Svizzera dal 4 al 7 giugno, Berna-Fri-borgo-Romont-La Gruyere, ecc. Pernottamento

a Morat, ridente cittadina sull’omonimo lago.Interessati telefonare allo 091 7513052, verran-no considerati i primi 50 iscritti. Costo fr. 755(supplemento per notte camera singola fr. 40).

LuganoPedicure curativa in sede, al giovedì matti-

na. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Al Centro AAPI, tutti i martedì dalle 14 alle 17

attività ricreative proposte di volta in volta dalleresponsabili del centro. Al termine merenda.

Gita a Milano con visita al Museo della Scien-za e della Tecnologia, giovedì 22 marzo. Nelpomeriggio visita libera della zona Duomo. Par-tenza ore 7.30 rientro ore 17 circa.Iscrizioni: tel.0919102021 entro il 15 marzo, massimo 50posti. Costo: fr. 60 (viaggio, entrata museo,guida, pranzo e bibite).

Pranzo comune mercoledì 28 marzo, ore 12,Centro Labor (centro ACLI), via Simen 9 (ango-lo via agli Orti). Costo fr. 15, bibita esclusa. Ilcentro (dietro il Mercatino della Caritas) è rag-giungibile con il bus 3, fermata piazza MolinoNuovo. Iscrizioni: tel. 091 9102021.

MendrisioConferenza con filmato del prof. Flavio Medi-

ci sulle Processioni Storiche di Mendrisio, salaparrocchiale Castel San Pietro, giovedì 8 marzo,ore 14.30. Segue rinfresco offerto dalla sezione.Iscrizioni: entro giovedì 1° marzo, tel. n. 0916405111. Posteggi sagrato chiesa parrocchiale.

Tre ValliConferenza di don Sandro Vitalini, pro Vicario

generale, sul tema «Imparare a invecchiare».Mercoledì 14 marzo, ore 14.15, sala Centro Gio-vani, Bodio. Ore 15.30 S. Messa nella chiesa diSanto Stefano a Bodio in memoria dei socidefunti. Al termine rinfresco. Tutti sono invitati.

Itinerario turistico-gastronomico-culturale inEmilia Romagna, dal 21 al 25 maggio. A Marinadi Romea sistemazione in hotel, relax al mare,escursione nei dintorni. Visita all’Italia in miniatu-ra con spettacolo. Giro guidato di Ravenna edei suoi principali monumenti. Escursione inmotonave in un’Oasi floro faunistica. Visita aFerrara, città di bellissime emozioni. Posti anco-ra a disposizione 10. Tel. 091 8730120.

ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST

Finale Liguredal 19 maggio al 2 giugno fr. 1.055

Supplementi: fr.185 camera sin-gola, assicurazio-ne annullamento(obbligatoria) 5%costo arrangia-mento scelto.

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sviluppata grazie al turismo balneare. FinalePia presenta invece l’originaria struttura urba-nistica e conserva notevoli monumenti storici,come la chiesa di Santa Maria Pia. Dominatodai ruderi del quattrocentesco Castel Govone,Finalborgo. Troviamo palazzi gentilizi e lasecentesca chiesa di San Biagio.

Hotel SavoiaL’albergo si trova nel centro di Final Pia a

circa 50 m. dal mare. Le camere dispongonodi servizi, climatizzatore, TV color via satellite,cassaforte, telefono. Settimanalmente vi è lapossibilità di utilizzare gratuitamente un servi-zio di bus navetta, per visita guidata di FinalBorgo e Final Marina.

Termine d’iscrizione: 2 marzo. Minimo: 18 partecipanti.

Igea Marinadal 18 al 30.6 fr. 1.070Supplemento: fr. 300 camera singola

dal 25.8 all’8.9 NUOVA DATA fr. 1.150Supplemento: fr. 350 camera singolaAssicurazione annullamento obbligatoria 5%costo arrangiamento scelto.

Hotel Diana ***L’Hotel Diana è situato in posizione centrale

a pochi passi dal mare. Atmosfera familiare eaccurata, sotto la direzione della famiglia Gori.Camere rinnovate con servizi privati, TV color(TV/SAT), telefono, asciuga capelli e ascen-

sore.Servizioaccura-to aitavoli:tremenu ascelta ebuffet acolazio-ne, buf-fet di

insalata e dessert ai pasti. L’Hotel dispone diun salone per feste e occasioni ricreative. L’al-bergo ha una convenzione con un operatoreper i servizi di spiaggia.

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Termine d’iscrizione: 15 maggio.Minimo 25 partecipanti.

Soggiorni marini e montaniInfo: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale AAPI OCST a Lugano, tel. 091 9102021, fax 091 9102022

In ogni soggiorno sarà pre-sente, se il numero minimo èraggiunto, un/a coordinato-

re/trice e/o un/a infermiere/a.

211 marzo 2007

Anziani? Sì, grazie!

Allegri, vitali, in buona salute. Sono glianziani, stando a quanto risulta da

una ricerca del Censis dal titolo «Invec-chiare in salute». E proprio per questa

positività dimostrata che gli over ‘60 rifug-gono dall’essere appellati anziani.

Eppure la parola anziano non ha unaconnotazione negativa, indica semplice-mente una persona «nata prima». Manell’immaginario collettivo si trasforma inun termine che indica perdita di autosuf-ficienza, solitudine, disagio. E se peralcuni la propria vecchiaia è vissuta conqueste difficoltà, per molti è ancora riccadi felicità.

Oggi i nonni non hanno il bastone,né storie avventurose da raccon-tare o mestieri da trasmettere, ma

giocano a tennis, viaggiano, studiano,guidano l’automobile, vivono da soli.Spesso, al contrario dei loro figli (i genito-ri dei loro nipotini) non lavorano e orga-nizzano il proprio tempo e le proprie risor-se secondo criteri diversi. Serve quindi uncambiamento culturale che consenta discoprire ciò che la vecchiaia può signifi-care oggi: una fase di libertà, di liberazio-ne dal lavoro, dal peso delle responsabi-lità, dagli impegni, tutta da inventare eprogettare, lasciandosi alle spalle la scle-rosi dell’età adulta. In quest’ottica vanno

ridiscusse molte cose:l’approccio medico, ilsistema assistenziale,la politica del lavoro,l’organizzazione so-ciale. Il libro fa il puntosu tutti questi cambia-menti, restituendoci un’immagine dell’in-vecchiare che non coincide con quellastatica di un tempo, né con il giovanilismoa tutti i costi, bensì con la riappropriazio-ne di sé.

Scortegagna R., InvecchiareEditore: Il Mulinoe-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST

Luganese Festa di Carnevale

Chi desidera ricevere

una copia delnuovo

Vademecum può richiederla allo

091 9102021

Opinione sull’ora di religione

Sono socia OCST, cristiana convinta (questo nonvuol dire essere perfetti come taluni a voltefraintendono) e voglio esprimere la mia opinio-

ne sul tema, come suggerito dal presidente Falconi.Viviamo in una società con scarse risorse di valori.

Sembra che tutto è permesso e tutto è possibile. L’uo-mo non accetta più nessuna autorità, vuole decidereda solo cosa è bene e cosa è male. E poi succede quelche succede. Lo vediamo tutti i giorni, lo leggiamo, losentiamo alla TV, alla Radio ecc. E quando succedonole disgrazie, chi va in depressione, chi ha problemi ...sento spesso la frase: «Ma dov’è poi questo Dio? Tuttomi va male. Se lui esistesse veramente mi aiuterebbe».

E a queste persone rispondo non con il dito alzato,ma con l’intento di farle riflettere: «Ma tu cosa fai perDio? Quando ti rivolgi a lui? Lo riconosci come Dio oti appelli a lui solo nel bisogno?»

Io vivo, o meglio cerco di vivere una vita da creden-te e questo mi ha portato avanti nella mia vita. Dio perme è al primo posto. La relazione con Lui è per mefonte di forza e so che in qualsiasi momento possorivolgermi a Lui. La fede non è magia. E non ci vienemessa su un piatto d’argento davanti al nostro naso.Sta scritto nella Bibbia: «Cercate e troverete» E questa èla testimonianza che mi sento di dare, cioè che fun-ziona ed è meraviglioso.

Ha perfettamente ragione papa Benedetto XVIquando dice che i cristiani sono diventati troppo mutie hanno perso il coraggio di parlare e di testimoniare.Perché spesso chi dice apertamente di essere creden-te viene deriso. Di questi tempi puoi parlare di tutto,di Buddha, New Age, terapie con questo e con que-st’altro. Ma non venire con Dio, Gesù e lo SpiritoSanto. Non è che questo mi meravigli, sta scritto nellaParola di Dio che sarebbe successo. Ma semplice-mente mi rattrista. Quindi se vogliamo indebolire l’in-segnamento religioso o addirittura toglierlo completa-mente, come società dobbiamo essere consapevolidelle possibili conseguenze. Di che valori parleremoai bambini e ai giovani? Vogliamo che li cerchinochissà dove? Cosa diremo a tutti quelli che non rie-scono a trovare un senso nella loro vita?

Preciso che essere credenti non significa assoluta-mente aver la bacchetta magica, non significa essereprivi di problemi o preoccupazioni. Non ci è mai statopromesso da parte di Dio. Ma significa avere un buonfondamento quando arriva la tempesta, significa poterdividere il peso delle situazioni e confidare in qualcu-no che ne sa più di noi sulla sofferenza. Dio operaancora oggi, ci sono tantissime testimonianze, ma lamanna dal cielo non scende automaticamente.

Invito a riflettere su questo e anche in che nazionebenedetta (con tutti i suoi difetti) ci è stato concesso dinascere, vivere e morire. Ricordiamoci come eranotimorosi di Dio i fondatori della Svizzera. Forse cimanca proprio questo. Non un timore che fa paura,ma un timore che ci fa inginocchiare davanti al Crea-tore e riconoscere che Lui è ancora l’Onnipotente,l’Onnisapiente e l’Onnipresente.

E se tutto questo vi sembra strano o irreale, incomin-ciate a leggere la Bibbia (senza criticarla o rinnegarla) evedrete nel vostro più profondo iniziare a germogliarequalcosa di buono che neanche pensavate di avere.

Io ve lo auguro di tutto cuore. A me ha cambiato lavita, e non è che fosse una vita da buttare, ma la fedemi aiuta nelle difficoltà, come mi è compagna nellagioia. Non vorrei più vivere un solo giorno senza lafede in questo Dio che si aspetta il SI di tutti noi. Luici ama tutti, siamo le sue creature e desidera avereuna relazione personale con ognuno di noi. Perché ciopponiamo così tanto? Alexandra Ceccato

Flavio Ercolani

I l giovedì grasso, 15 febbraio, al Cen-tro Presenza Cristiana di Pregasso-na, con una buona partecipazione di

associati, ha avuto luogo la tradizionalefesta di Carnevale.

Ai più di 140 partecipanti è stata offer-ta la possibilità di passare un pomerig-gio in compagnia e in allegria con il«Gruppo Folk» del più «grande» corodelle ACLI del Circolo di Lugano che quiringraziamo perl’impegno e labravura nell’ese-cuzione di varicanti popolari chehanno aiutato acreare la giustaatmosfera.

Un tipico piattoalla ticinese qualemerenda, accom-

pagnato da un buon bicchiere di vino edalla disponibilità delle persone che sisono prestate per il servizio, ha riscossogrande successo.

Apprezzatissime tombole e una lotte-ria con ricchi premi hanno fatto da sfon-do al pomeriggio.

Un grande grazie al coro, ai parteci-panti e agli aiutanti con un arrivederci alprossimo anno, per una nuova festa perla quale stiamo già pensando a una sor-presa.

Consigli per una piacevole lettura

1 marzo 200722 LAVORO OPPORTUNITÀ

RICERCHE DI COLLABORATORItecnico odontotecnico con esperienza in

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231 marzo 2007

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese(OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano

Redattrice responsabileBenedetta Rigotti

Segretaria di redazioneMaurizia Conti

Redazione e amministrazionevia Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551,fax 0919242471, e-mail [email protected] del Ticino SAvia Industria, 6933 Muzzano

Pubblicitàtel. 0919211551, fax 0919242471e-mail: [email protected]

Tiratura confermata REMP 41.370 copie

Consiglio esecutivo

Presidente: Romano RossiVicepresidente: Bruno Ongaro

Membri: Carla Albertoli, FaustoLeidi, Gianfranco Poli, RobertoPoretti, Enrico Pusterla, MeinradoRobbiani, Flavio Ugazzi

Segretario cantonale e CopresidenteMeinrado RobbianiSegretario amministrativo Fausto LeidiVicesegretari cantonaliNando Ceruso, Renato RicciardiSegretari regionaliLugano: Dario TettamantiMendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli

Fedeltà all’OCSTOggi, 1° marzo, il collega Lorenzo Jelminifesteggia 15 anni di attività all’OCST. Ha ini-ziato al segretariato regionale del Luganese

come responsabile delsettore impiegati comu-nali e statali per la regio-ne di Lugano e addettoall’assistenza giuridica.Nel febbraio del 2000assume la carica disegretario responsabilecantonale OCST delleaziende pubbliche fede-rali e delle imprese di tra-sporto.

Compito che svolge con competenza e profes-sionalità, nonostante le dure battaglie dasostenere giornalmente per la difesa dei dipen-denti pubblici, ultimamente confrontati congrosse sfide occupazionali.Ci complimentiamo con lui augurandogli nuovitraguardi e tante soddisfazioni nella grandefamiglia OCST.

Augurie congratulazioni agli associati Franco Pre-

sti e Giuseppe Sulmoni, dipendenti AIM Men-drisio, per il 35.mo di fedele attività.

Felicitazionia Enrico Invernizzi, socio segretariato di

Lugano, e a Marzia, per la nascita di Sharon,alla quale auguriamo ogni bene.

a Claudio Mazzucchi di Garzeno, socio set-tore Edile, e alla moglie Carmen, per la nasci-ta di Matteo al quale facciamo tanti auguri peril futuro accanto alla sorellina Alessia.

vivissime ai soci della sezione AAPI LocarnoLilly e Franco Hammer, membro del comitatosezionale, che lo scorso 8 febbraio hannofesteggiato, attorniati dai loro cari, l’invidiabiletraguardo dei 50 anni di matrimonio.

Condoglianzeai figli Corrado, Fiorenzo, Mirco, Fabrizio,

Franco, Riccardo e Giovanni, soci settoreEdile, al genero Baldassare Todaro, di PianoPorlezza, socio settore Granito, e a tutti i fami-liari, per la prematura scomparsa del loro carocongiunto Lorenzo Capra.

ai familiari di Pietro Solcà di Castel San Pie-tro, socio AAPI, deceduto in questi giorni.

alla moglie Irina, per la scomparsa del maritoAmedeo Atanasiu, socio AAPI del Luganese.

ai familiari tutti per la scomparsa del lorocaro congiunto Giuseppe Pesenti di Stabio,socio AAPI, deceduto in questi giorni.

ad Antonio Cartolano, coordinatorePatronato ACLI, e familiari tutti, per la pre-matura scomparsa, dopo lunga malattia,del caro fratello Francesco.

ad Armando Pura, socio della sezioneAAPI Locarno, e a tutti i familiari, per lascomparsa della cara mamma Tersilla.

a Bruno Carmine, socio della sezioneelettricisti Locarno, e a tutti i familiari, per ildecesso della cara moglie Ljubica.

a Claudio Jelmoni, socio della sezione elet-tricisti Locarno, e a tutti i familiari per il deces-so della suocera Elena.

alla figlia Elena, socia della sezione Ospe-dali Locarno, e ai familiari tutti, per la scompar-sa di Alfredo Palmegreen, socio della sezioneAAPI Locarno, deceduto negli scorsi giorni.

al nostro associato Fabio Armati della sezio-ne Ospedali Locarno e a tutti familiari, per lascomparsa del cognato Alberto Chiarini.

alla moglie Rossana, ai figli Claudio, Miche-la e Monica, ai parenti tutti, per la prematurascomparsa del loro caro Bruno Camozzi diPorlezza, socio sezione Trasporti, segretariatodel Luganese.

In memoriaa dodici anni dalla scomparsa ricordiamo

Mons. Eugenio Corecco, vescovo di Luganodal giugno 1986, fino alla sua morte, 1° marzo1995.

D

R

I contributi versati in diversi stati danno diritto al pensionamento?

Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate.

GIORNALE APERTO

■ LE DOMANDE DEI LETTORI

Il prossimo mese di luglio compirò 65 anni efinalmente terminerò di lavorare, sto lavorandoda 35 anni alle dipendenze di una ditta in Sviz-zera. In precedenza ho lavorato 8 anni in Italiae 6 mesi in Germania. Avrò diritto a prenderequalcosa al pensionamento? I contributi versa-ti in Italia e Germania andranno persi? Cosadevo fare per ottenere la pensione?

Domenico F., Verbania

Carissimo Domenico,in base ai documenti che ci hai fornito, ti

comunico che avrai diritto a percepire due pen-sioni a decorrere dal mese di agosto di que-st’anno. Infatti la Svizzera erogherà una pen-sione quantificata per i contributi versati in 35anni di carriera lavorativa. Anche l’Italia ti ver-serà una pensione, anche se non hai raggiun-to il minimo di 20 anni di contribuzione stabilito

dalla vigente normativa per il pensionamentodi vecchiaia, grazie alle disposizioni valide intutti i paesi dell’Unione Europea e nella Sviz-zera. Infatti questi regolamenti garantiscono ildiritto al pensionamento a condizione di rispet-tare le seguenti condizioni:

1. avere versato almeno 1 anno di con-tributi nel singolo paese;

2. dimostrare di avere versato il minimodei contributi richiesti dalle normative vigentinei singoli stati (ad esempio 20 anni di contri-buzione necessaria per ottenere la pensione divecchiaia in Italia) totalizzando anche i periodilavorativi svolti negli altri paesi.

Proprio a causa del mancato perfeziona-mento del primo punto appena indicato, nonpotrai beneficiare della pensione dalla Germa-nia, infatti hai 6 mesi di contribuzione, contro i12 necessari. I 6 mesi di contribuzione non

andranno comunque persi, infatti ci vengonoincontro ancora una volta i regolamenti dell’U-nione Europea, che per questo specifico casostabiliscono che i contributi che non dannodiritto ad una pensione a carico dello statodove sono stati versati, devono essere presi incarico dall’altro stato dell’Unione Europea, neconsegue che la tua pensione italiana sarà cal-colata utilizzando gli otto anni di contributi ver-sati in Italia ai quali saranno sommati i 6 mesidi contributi versati in Germania, ma che nonpossono garantire un trattamento pensionisti-co a carico di quest’ultimo stato.

Ti attendiamo nei nostri uffici 3 mesi prima dicompiere l’età per presentare le necessarierichieste.

Roberto CrugnolaInas Cisl Frontalierato Svizzera

Kovive cerca 50 famiglie ospitanti in Ticino per bambini in difficoltà

Kovive, l’ente di aiuto sociale per bambini in difficoltà,cerca famiglie ospitanti, le quali la prossima estate

vogliano accogliere un bambino socialmente sfavoritoper un periodo di vacanza che può andare da due acinque settimane e offrirgli tempo e calore umano.

Info: Angela De Camilli Tel. 078 6903636www.kovive.ch [email protected]