Workshop "La riforma della contabilità degli enti locali" 16.1.13

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1 WORKSHOP LA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI I NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTRODOTTI DAL DECRETO LEGISLATIVO 118/2011 L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro Torino, Gennaio 2013 A E A E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” MASTER in Management delle Aziende Pubbliche e delle Aziende di Pubblico Servizio, MiAP MASTER in Management delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Locali, MiAS A E A E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” SPESA PRIMARIA E CONSOLIDATA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (FONTE MEF) 2 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro

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LA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI

I NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTRODOTTI DAL DECRETO LEGISLATIVO 118/2011

L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro

Torino, Gennaio 2013

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MASTER in Management delle Aziende Pubbliche e delle Aziende di Pubblico Servizio, MiAP

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SPESA PRIMARIA E CONSOLIDATA DELLEAMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (FONTE MEF)

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Estensione dell’ambito di applicazione della leggedal solo bilancio dello Stato al complesso delleamministrazioni pubbliche;

Le amministrazioni pubbliche sono:

“Le unità istituzionali che agiscono da produttori dibeni e servizi non destinabili alla vendita […] e/o lacui funzione principale consiste nellaredistribuzione del reddito e della ricchezza delPaese”

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Le amministrazioni pubbliche concorrono al perseguimento degliobiettivi di finanza pubblica sulla base dei principi fondamentalidell’armonizzazione dei bilanci pubblici e del coordinamento dellafinanza pubblica, e ne condividono le conseguenti responsabilità.

In particolare, per amministrazioni pubbliche si intendono:

le Amministrazioni Centrali (organi amministrativi dello Stato e altri enti centrali)

le Amministrazioni Locali (enti pubblici territoriali, università, ecc…)

gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale (unità istituzionali centralierogatrici di prestazioni sociali)

Elenco delle amministrazioni pubbliche (ISTAT, 31.07.2009 – Link documento)

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FEDERALISMO (L. 5 maggio 2009, n. 42)

Aspetto Organizzativo

Relazioni tra:

Unità di governo:

a) centrale;

b) sottogoverno territoriale.

Principio di sussidiarietà5

Divisionedel potere fra piùunità di governo

Coordinamentotra le diverse

unità di governo

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Strumenti aziendali di coordinamento:

− Accentramento dei flussi di tesoreria (Tes. Unica)

− Armonizzazione schemi di contabilità e bilancio

− Bilancio consolidato

− Banca dati unitaria (MEF, art. 13);

− Indicatori di risultato semplici e misurabili.

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BANCA DATI UNITARIA (BDU) – MEF

Contenuto:

Bilancio preventivo

Variazioni

Consuntivi;

Operazioni gestionali;

Altre informazioni.

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- Conferma sistema di TU (art. 45)

- Schemi di bilancio: armonizzazione

• regole contabili uniformi;

• comune piano dei conti;

• schemi di bilancio articolati per missioni e programmi;

• contabilità finanziaria affiancata a fini conoscitivi, dalsistema di contabilità economico-patrimoniale

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AMMINISTRAZIONE RAZIONALE

Decisioni: bilancio preventivo

Scostamenti: bilancio consuntivo

Risultati: rilevazione contabile

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IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE, I DOCUMENTI ELA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

Coerentemente alla precedente Legge di contabilità, vienemantenuta la separazione tra il momento

programmatorio, (prima DPEF, ora Decisione di finanzapubblica), e quello

allocativo (prima legge finanziaria + legge di bilancio, oralegge di stabilità + legge di bilancio).

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A. Bilancio di previsione finanziaria di competenza e di cassa(passaggio alla sola cassa)

- annuale;

- triennale.

B. Rendiconto

• conto del bilancio;

• conto generale del patrimonio;

• conto economico (a fini conoscitivi);

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Missioni

Programmi

Macro aggregati

Capitoli

Piani di gestione

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Bilancio decisionale (politico)

Bilancio amministrativo (gestionale)

LA STRUTTURA DEL BILANCIO DELLO STATO

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Nuova unità di voto: il programma

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BILANCIO DELLO STATO (L. 196/09, Art. 22)

Bilancio pluriennale di previsione redatto dal MEF intermini di competenza e cassa;

Periodo temporale di riferimento: 3 anni.

Espone separatamente:

Andamento entrate e spese in base alla legislazionevigente (cd. bilancio pluriennale a legislazionevigente);

Previsioni sull’andamento delle entrate e delle spese,tenendo conto degli effetti programmati nellaDecisione di finanza pubblica (art. 10) (cd. bilanciopluriennale programmatico);

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BILANCIO DELLO STATO (L. 196/09, Art. 22)

Pluriennale

Viene integrato con gli effetti della legge di stabilità;

Non conferisce autorizzazione di spesa e di riscossioneentrate.

Bilancio autorizzatorio annuale;

a)Alta rigidità del bilancio dello Stato;

b)La quota del bilancio dello stato, direttamente oindirettamente determinata per legge, ammonta nelcomplesso ad oltre il 90% delle risorse stanziate in contocompetenza

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BILANCIO DELLO STATO (Fonte MEF)

Struttura del bilancio

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BILANCIO DELLO STATO (L. 196/09, Art. 21)

Struttura della Spesa all’interno dei programmi:

Spese correnti, con indicazione delle spese del personale.

Spese d’investimento.

Fino all’adozione del decreto attuativo che ristruttura ilbilancio dello Stato (entro due anni), in appositi allegati, perciascun programma, macroaggregato e distinti per capitolo,le spese sono suddivise in:

Spese rimodulabili

Spese non rimodulabili

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Spese non rimodulabili spese per le quali l’ammini-strazione non ha possibilità di esercitare un effettivocontrollo amministrativo sulle variabili che concorrono allaloro formazione, allocazione e quantificazione:

Oneri “inderogabili”, in quanto vincolati da particolarimeccanismi (leggi o altri atti normativi), quali:

• Pagamento stipendi, assegni, pensioni;

• Spese per interessi passivi;

• Spese derivanti da obblighi comunitari einternazionali;

• Spese per ammortamento mutui

• Altre, espressamente individuate dalla legge.18© 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro

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Spese rimodulabili si dividono in:

Spese autorizzate da espressa disposizione di leggeche ne determina l’importo massimo di spesa e ilperiodo di iscrizione in bilancio (cd. fattori legislativi);

Spese non predeterminate legislativamente che sonoquantificate tenendo conto delle esigenze difunzionamento delle amministrazioni (cd. spese diadeguamento al fabbisogno).

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Spese rimodulabili

La rimodulazione (in via compensativa) è ammessa:

• All’interno di un medesimo programma (approva-zione parlamentare non richiesta)

• Tra programmi differenti, fermo restando il rispettodei saldi di finanza pubblica (approvazioneparlamentare richiesta)

• Resta precluso il ricorso a stanziamenti in contocapitale per finanziare spese correnti.

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BILANCIO GESTIONALE (co. 17):

Ripartizione dei programmi (unità di voto) in capitoliai fini della gestione e della rendicontazione.

Assegnazione (entro 10 gg.), da parte dei Ministeri,delle risorse ai responsabili della gestione (dirigenti);

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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO

Indica risultati differenziali:

RISPARMIO PUBBLICO

INDEBITAMENTO (o ACCREDITAMENTO) NETTO

SALDO NETTO da FINANZIARE (o da IMPIEGARE)

RICORSO AL MERCATO

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RISPARMIO PUBBLICO

TOTALE ENTRATE CORRENTI (tributarie ed extratributarie) ……….

(-)TOTALE SPESE CORRENTI (…….…)

_______

RISPARMIO PUBBLICO (……….)

Art. 25

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SALDO NETTO da FINANZIARE (o da IMPIEGARE)

TOTALE ENTRATE FINALI ……….

(-)TOTALE SPESE FINALI (…….…)

_______

SALDO NETTO da FINANZIARE (o da IMPIEGARE) (……….)

Art. 25

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RICORSO AL MERCATO

TOTALE ENTRATE ……….

(-)TOTALE SPESE (…….…)

_______

RICORSO AL MERCATO (……….)

Art. 25

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POSTULATI DEL BILANCIO DELLO STATO (L. 196/09, Art. 24)

Integrità iscrizione separata di entrate e spese:

Tutte le entrate devono essere iscritte in bilancio allordo delle spese;

Tutte le spese devono essere iscritte senza riduzionedelle correlative entrate.

Universalità.

Unità.

Divieto di gestione fondi fuori bilancio.

Divieto di assegnazione di proventi per spese o erogazionispeciali, ad eccezioni di proventi per riscossione contoterzi, oblazioni e simili.

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- Annualità (art. 20)

- Pluriennale (non autorizzatorio)

- Flessibilità:

• F. riserva spese obbligatorie, art. 26;

• F. riserva spese impreviste, art. 28.

- Le entrate in c/capitale non possono finanziare spesacorrente (art. 21 e art. 23)

- Utilizzo miglioramento “risparmio pubblico” solo sepositivo.

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Principi contabiliAltri Enti Pubblici- DPR. 27 febbraio 2003, n. 97

- * art. 162, TUEL, 267/2000

• * Integrità

• * Universalità

• * Unità

* Veridicità

Correttezza

Neutralità

* Attendibilità

Rilevanza

Chiarezza

* Pubblicità (sito internet)

L. 5 maggio 2009, n. 42, comma 2 lett. i)

Coerenza

• * Annualità

Continuità

Prudenza

Costanza

• Flessibilità

Competenza finanziaria ed economica

Equilibrio di bilancio:

− finanziario (principio costituzionale della “copertura”) (Tot. E/Tot. S)

− * situazione corrente: no disavanzo− economico

Tendenza al Pareggio economico, finanziarioe patrimoniale

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PAREGGIO

Ogni legge (diversa dalla legge di bilancio) checomporti nuovi o maggiori oneri deve indicare imezzi per farvi fronte.

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Articolo 81 della Costituzione Italiana

Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendicontoconsuntivo presentati dal Governo.L'esercizio provvisorio del bilancio non può essereconcesso se non per legge e per periodi non superioricomplessivamente a quattro mesi.Con la legge di approvazione del bilancio non sipossono stabilire nuovi tributi e nuove spese.Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spesedeve indicare i mezzi per farvi fronte.

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Nella legge di bilancio:

− Disavanzo finanziato da debito

− Eventuale riduzione del disavanzo:

• nuove spese

• riduzione del debito

Differenza tra

Entrate correnti ……..

(-) Spese correnti (……..)

Risparmio pubblico (……..)

Se c’è una riduzione del Risparmio pubblico negativo non è più possibilefinanziare nuove spese (art. 17)

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Lo scrittoio del Presidente(1948-1955)

Luigi Einaudi

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