Western union e i truffatori dell’inghilterra

3
из 1 3 Negli ultimi due anni la giurisprudenza russa ha dovuto affrontare, con sempre maggiore frequenza, i casi di controversie relative al recupero da Western Union Russia (“NKO Western Union DP Vostok” società a responsabilità limitata) delle somme oggetto dei trasferimenti di denaro, inviati in Gran Bretagna. Le richieste dei cittadini della Federazione Russa sono identiche tra loro: una persona ha inviato, mediante il sistema Western Union, una somma di denaro a nome di un prorio parente dalla Russia in Gran Bretagna (in particolare in Inghilterra); sennonché il parente in quel momento non si trovava ancora là ma era in Russia. Dopo qualche giorno il cliente scrive un’istanza di rimborso della somma di denaro, ma si sente rispondere: “la restituzione non è possibile, poiché la somma di denaro è stata consegnata al beneficiario il giorno stesso dell’invio”. Il cliente-mittente indirizza la sua richiesta a Western Union Russia adducendo le prove che il vero beneficiario non poteva aver ritirato il denaro in Inghilterra, dato che si trovava ancora in Russia e non aveva varcato la frontiera. Western Union Russia risponde che il punto di pagamento nel paese di destinazione, prima di consegnare il denaro, richiede al cliente-beneficiario le seguenti informazioni: - nome del mittente; - paese del mittente; - somma di denaro attesa; - un documento che attesti l’identità del beneficiario ai sensi delle leggi locali; - numero di controllo. Tutto sembra a posto, ma ecco il paradosso: il denaro viene ritirato proprio in Gran Bretagna (o, in qualche caso, in Italia) e nel giorno dell’invio dalla Russia, non più di un paio d’ore dopo! Come un ipotetico truffatore straniero avrebbe il tempo di contraffare il documento d’identità del vero beneficiario? Delle due l’una: o emerge una inspiegabile negligenza da parte degli operatori, oppure i n G r a n B r e t a g n a e s i s t e u n a organizzazione criminale di truffatori, che hanno messo a punto il proprio lavoro con precisione irreale. La possibilità che proprio i cittadini della Federazione Russa abbiano escogitato un sistema per arricchirsi in modo legale ai danni di Western Union intentando cause pretestuose, secondo l’autore, si riduce a zero, visto che la descritta situazione si verifica in aree del paese completamente diverse e lontane tra loro, la somma inviata Avv. Tretiak Tatiana Western Union Russia e i truffatori dell’Inghilterra

Transcript of Western union e i truffatori dell’inghilterra

� из �1 3

Negli ultimi due anni la giurisprudenza russa ha dovuto affrontare, con sempre maggiore frequenza, i casi di controversie relative al recupero da Western Union Russia (“NKO Western Union DP Vostok” società a responsabilità limitata) delle somme oggetto dei trasferimenti di denaro, inviati in Gran Bretagna.Le richieste dei cittadini della Federazione Russa sono identiche tra loro: una persona ha inviato, mediante il sistema Western Union, una somma di denaro a nome di un prorio parente dalla Russia in Gran Bretagna (in particolare in Inghilterra); sennonché il parente in quel momento non si trovava ancora là ma era in Russia. Dopo qualche giorno il cliente scrive un’istanza di rimborso della somma di denaro, ma si sente rispondere: “la restituzione non è possibile, poiché la somma di denaro è stata consegnata al beneficiario il giorno stesso dell’invio”.Il cliente-mittente indirizza la sua richiesta a Western Union Russia adducendo le prove che il vero beneficiario non poteva aver ritirato il denaro in Inghilterra, dato che si trovava ancora in Russia e non aveva varcato la frontiera.Western Union Russia risponde che il punto di pagamento nel paese di destinazione, prima di consegnare il

denaro, richiede al cliente-beneficiario le seguenti informazioni:- nome del mittente;- paese del mittente;- somma di denaro attesa;- un documento che attesti l’identità del beneficiario ai sensi delle leggi locali;- numero di controllo.Tutto sembra a posto, ma ecco il paradosso: il denaro viene ritirato proprio in Gran Bretagna (o, in qualche caso, in Italia) e nel giorno dell’invio dalla Russia, non più di un paio d’ore dopo! Come un ipotetico truffatore straniero avrebbe il tempo di contraffare i l documento d’identità del vero beneficiario? Delle due l ’una: o emerge una inspiegabi le negligenza da parte degli operatori, oppure i n G r a n B r e t a g n a e s i s t e u n a organizzazione criminale di truffatori, che hanno messo a punto il proprio lavoro con precisione irreale. La possibilità che proprio i cittadini della Federazione Russa abbiano escogitato un sistema per arricchirsi in modo legale ai danni di Wes te rn Un ion in ten tando cause pretestuose, secondo l’autore, si riduce a zero, visto che la descritta situazione si verifica in aree del paese completamente diverse e lontane tra loro, la somma inviata

Avv. Tretiak Tatiana

Western Union Russia e i truffatori dell’Inghilterra

� из �2 3

non è consistente e, almeno in un primo momento, non esistevano tante chance di vittoria in giudizio.Dato che nei tribunali di giurisdizione generale della Federazione Russa non è riconosciuto il precedente giudiziario, la giurisprudenza delle diverse aree del nostro paese si è divisa in due fronti: uno favorevole a Western Union, l’altro a favore del consumatore.Così, con la sentenza del 01/03/2012 del Tribunale del Distretto Prikubanskii di Krasnodar, con l’ordinanza d’appello del 24/04/2012 della Corte Territoriale di Krasnodar, con la sentenza del 12/07/2011 del Tribunale del Distretto Pervomaiskii di Krasnodar, con la sentenza contumaciale del 05/12/2011 del Tribunale del Distretto Pravoberezhnii di Lipetsk, nonché con una sentenza del 2011 del Tribunale del Distretto Centrale di Chelyabinsk – sono state accolte le richieste dei consumatori, volte al recupero della somma oggetto del trasferimento di denaro e al risarcimento del danno morale da parte di Western Union Russia, avendo i giudici ritenuto sufficiente l’accertamento della circostanza che il vero beneficiario si trovava nel territorio della Federazione Russa e non poteva trovarsi in Gran Bretagna.Con la sentenza del 21/12/2011 del Tribunale del Distretto Centrale di Novos ib i r sk , con l ’ o rd inanza de l 06/03/2012 della Corte Suprema della Repubblica di Baschiria, con la sentenza del 26/03/2012 del Tribunale del Distretto Zavolzhskii di Ulyanovsk, con la sentenza del 09/12/2011 del giudice di pace della circoscrizione giudiziaria n. 399 del

Distretto Zamoskvoreche di Mosca, con l’ordinanza del 24/12/2010 della Corte M u n i c i p a l e d i M o s c a – è s t a t o completamente negato al consumatore il diritto al recupero da Wester Union Russia della somma oggetto del trasferimento di denaro, in considerazione del fatto che la convenuta ha esattamente adempiuto i suoi obblighi verso il cliente, senza dare rilievo alla circostanza dell’assenza del reale beneficiario dal territorio della Gran Bretagna. In altri termini, il giudice ha ritenuto sufficiente accertare che una persona, recandosi presso la banca inglese, avesse comunicato all’operatore il codice di controllo, l’importo e il paese di invio e avesse presentato un documento, al quale corr ispondevano nome e cognome del beneficiario.Quest ’u l t ima tesi è stata sposata dall’ordinanza del 25/05/2011 della Corte Regionale di Saratov, relativa ad un trasferimento di denaro inviato in Italia.Quest ’u l t ima tesi è stata sposata dall’ordinanza del 25/05/2011 della Corte Regionale di Saratov, relativa ad un trasferimento di denaro inviato in Italia. Nella domanda di invio di denaro – che costituisce in realtà un contratto pubblico, sulle clausole del quale il consumatore non può in nessun modo influire – alla sezione « C o n d i z i o n i d i p a g a m e n t o e responsab i l i tà» è ind ica to che i l pagamento viene effettuato alla persona che, secondo Western Union o il suo partner, ha diritto a ricevere lo stesso dopo aver fo rn i to tu t te le in formaz ion i necessarie, ivi compresa la dettagliata visione dei documenti attestanti

Avv. Tretiak Tatiana"Western Union Russia e i truffatori dell'Inghilterra"

� из �3 3

l’identità e, in alcuni paesi, l’indicazione del numero di controllo del trasferimento «MTCN». Gli obblighi di Western Union e del suo partner nei confronti del cliente si considerano adempiuti non appena la somma di denaro, inviata alla persona indicata dal mittente, viene consegnata a tale persona dopo l ’esibizione dei documenti attestanti l’identità e/o la risposta alla domanda di controllo. Western Union e i suoi partner verificano, con la dovuta diligenza, i requisiti per il trasferimento indicati dal beneficiario e il documento d’identità e possono, a propria discrezione, rifiutarsi di eseguire il pagamento, qua lo ra r i su l t i ev iden te che i l documento d’identità non è valido. Ai sensi di tale contratto il cliente sopporta i rischi connessi ad atti fraudolenti di terze persone, ivi compresi quelli connessi con l’esibizione, al momento della riscossione del trasferimento di denaro, di un documento d’identità contraffatto. Allo stesso tempo, le regole stabilite nel Manuale dell’operatore per il lavoro nel sistema Western Union non consentono all’operatore di identificare esattamente il beneficiario, quando questi si presenta per richiedere la somma di denaro. Così, ad esempio, in una delle vertenze giudiziarie nel Territorio di Krasnodar è stato possibile ottenere, grazie all’aiuto dell’avvocato italiano Giulio d’Andrea di Napoli, la ricevuta di pagamento del trasferimento monetario. Da essa risultava che il numero di controllo, il nome e il cognome del beneficiario e del mittente, il paese del mittente e l’importo erano corretti, mentre la data di nascita e la firma del beneficiario non coincidevano. Il Tribunale di prima istanza di Gelenzhik ha accolto la domanda del consumatore, condannando Western Union al pagamento dei danni patrimoniali, del danno morale e della penale per la mancata soddisfazione della richiesta stragiudiziale da parte della convenuta. La Corte Territoriale di Krasnodar, nell’ordinanza d’appello, ha

ritenuto la decisione di primo grado legittima e fondata. Western Union, in tutti i casi, si richiama all’esistenza di atti fraudolenti di terze persone, in considerazione dei quali sarebbe l iberata da responsabil i tà patrimoniale, ma non fornisce nessuna prova di ciò, ivi compresa l’adozione di qualsiasi misura per lo smascheramento del sistema fraudolento. Non viene nemmeno garantita alle forze dell’ordine la possibilità di identificare i truffatori, dato che nel citato Manuale dell’operatore non è previsto alcun obbligo di effettuare la copia fotostatica del passaporto del beneficiario del trasferimento.Ai sensi dell’art. 56, parte 1, del Codice di procedura civile della Federazione Russa, ciascuna parte è tenuta a fornire la prova dei fatti dalla stessa dedotti a fondamento delle sue domande o eccezioni. Secondo la regola generale, stabilita dall’art. 13, punto 4, e dall’art. 14, punto 5, della Legge federale «Sulla tutela dei diritti dei consumatori», l’onere della prova dei fatti, che liberano dalla responsabilità per inesatto adempimento delle obbligazioni, grava sul soggetto che esegue la prestazione. Come afferma il Tribunale del Distretto Centrale di Chelyabinsk nella sentenza menzionata, alla luce dei fatti Western Union Russia non rende al cliente il servizio previsto dalle condizioni del contratto, cioè non trasmette la somma di denaro alla persona indicata dal mittente.Secondo l’autore, nei casi oggetto del descritto contenzioso giudiziario la vigente normativa tutela chiaramente la posizione del consumatore. Tuttavia, è opportuno che Western Union e gli altri sistemi internazionali di trasferimento monetario prendano seriamente in considerazione il problema dell’inasprimento delle regole di pagamento ai beneficiari, dato che nel complesso il procedimento di invio e di ricezione dei trasferimenti di denaro è identico.

Avv. Tretiak Tatiana"Western Union Russia e i truffatori dell'Inghilterra"