“WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

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© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 1 TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini Rilevamento dati: ottobre-dicembre 2013 Redazione primo rapporto: marzo 2014 Revisione rapporto: settembre 2014

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Il rapporto di ricerca “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?” raccoglie le opinioni delle 111 mila imprese delle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. La ricerca è una azione del progetto Web Economy Forum - Romagna (www.webeconomyforum.it).

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TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini

Rilevamento dati: ottobre-dicembre 2013 Redazione primo rapporto: marzo 2014 Revisione rapporto: settembre 2014

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Premessa 1 Che cosa è «web economy»

«La web economy è l’insieme delle imprese di ogni

settore e dimensione che aumentano consapevolmente

l’uso del web e della cultura digitale per rimodulare

strategie e processi di business, modificando gli

approcci tradizionali che descrivono invece perduranti

perdite di valore e di clienti dopo sei anni di crisi

strutturale.» http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/cosa-e-la-web-economy/

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Premessa 2 Che cosa è il progetto WEF – Web Economy Forum

Il progetto WEF – Web Economy Forum è un’iniziativa dello

Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione

promosso in collaborazione con le Camere di Commercio di

Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, il patrocinio della Regione

Emilia-Romagna e il sostegno di importanti partner privati.

WEF è un modello di intervento economico il cui scopo è

realizzare un sistema condiviso di azioni online e offline di

ascolto, ricerca e collaborazione, finalizzato a sua volta a

sostenere nuovi scambi commerciali e innovazione digitale,

coniugando le competenze delle imprese con le opportunità

offerte dal web 2.0 e 2.5.

http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/il-progetto-wef/

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Indice

1. Obiettivi e metodologia

2. Identikit delle imprese

3. Risultati A. Esperienze e proposte per il web

B. Pratiche straordinarie per superare la crisi

C. Domanda di beni, servizi e competenze per l’impresa

4. Indicazioni finali di lavoro

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I. OBIETTIVI E METODOLOGIA

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Page 6: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Esperienze, competenze,

relazioni

Perché questa indagine?

La ricerca “Tornare a crescere: come?” nasce come azione

portante del progetto WEF Romagna sulla base delle seguenti

assunzioni:

• le imprese sono organizzazioni di persone, e le

organizzazione di persone sono un giacimento di esperienze,

competenze, proposte e relazioni di mercato;

• le imprese sono lo strumento per tornare a crescere, perché

sono le imprese che creano ricchezza e posti di lavoro;

• dal 2010 sappiamo che anche in Italia le PMI online attive*

(che hanno siti interoperabili e utilizzano il web come

infrastruttura di collaborazione e business) crescono di più in

fatturato (+1,2%), produttività (+34%), internazionalizzazione

(+18%), occupazione (+ 14%) rispetto alle PMI online

passive (con un sito web statico e non interoperabile) e offline

(senza sito).

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* cfr. «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011 (www.fattoreinternet.it)

Territorio

Imprese

Persone

Ricchezza e posti di

lavoro

Web, produttività,

internazionalizzazione,

occupazione

1. Obiettivi e metodologia

Page 7: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Obiettivi

Finalità della ricerca è ascoltare esperienze e opinioni dei responsabili delle

imprese per conoscere e misurare:

• qual è il loro rapporto con il web, cioè

scopi, attività, risultati, soddisfazione,

prospettive, proposte per fare meglio e

sviluppare nuovo business e nuove

relazioni

• quali misure sono state adottate per far

fronte alla crisi

• quali beni, servizi e competenze sono

necessari per crescere e sostenere lo

sviluppo del territorio.

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1. Obiettivi e metodologia

Page 8: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Metodologia • Progetto di ricerca e piano di campionamento

• Definizione universo di indagine > 111 mila imprese attive dell’Area Vasta di Romagna (fonte Registro delle Imprese fornito dalle Camere di Commercio di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini)

• Selezione delle imprese > società di persone e di capitali

• Estrazione casuale di un campione statisticamente rappresentativo di 1.000 imprese stratificato per

– Settore di attività (13 macro-categorie)

– Provincia (Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini)

– Forma giuridica (50% persone, 50% capitali)

• Progetto e testing questionario di indagine, a risposte chiuse e aperte

• Realizzazione questionario su piattaforma informatica per compilazione on-line*

• Profilazione del campione per completare/acquisire dati di contatto*

• Realizzazione delle interviste in modalità CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing), dal 2 ottobre a inizio dicembre 2013*

• Comunicazione online e offline verso campione e partner istituzionali per tutta la durata del progetto*

• Normalizzazione e riclassificazione delle risposte

• Elaborazioni e redazione del rapporto di ricerca generale

• Elaborazione e redazione di rapporti di ricerca settoriali e/o tematici

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*Attività svolte in partnership con «Phonetica S.p.A.»

1. Obiettivi e metodologia

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Campionamento: il piano

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POPOLAZIONE DI INDAGINE

111.422 IMPRESE ATTIVE NELL’AREA VASTA DI ROMAGNA al 31 marzo 2013

1^ SELEZIONE (un unico criterio)

43.294 SOCIETA’ DI CAPITALI E DI PERSONE, escluse ditte individuali

2^ SELEZIONE (quattro criteri combinati) • Valore aggiunto 2010 • Occupati 2012 • Consistenza numerica delle imprese all’interno

delle province e di ogni singolo settore economico

• Riponderazione in base all’importanza storica e strategica del settore nel territorio, in particolare per alcune attività del manifatturiero e per il turismo

SELEZIONE DI UN CAMPIONE STRATIFICATO DI 1000 IMPRESE STATISTICAMENTE RAPPRESENTATIVO

RICLASSIFICAZIONE CODICI ATECO IN 13 MACRO SETTORI DI ATTIVITA’

Agricoltura 5% Industria 43% Servizi 52%

di cui artigianato 25%

N ATTIVITA' ECONOMICA RA FC RNArea

Vasta%

1 AGRICOLTURA 23 19 8 50 5%

2 AGROALIMENTARE 18 18 18 54 5%

3 TESSILE E ABBIGLIAMENTO 16 18 17 51 5%

4 LEGNO E ARREDAMENTO 19 25 20 64 6%

5 CHIMICA E DERIVATI 25 27 25 77 8%

6 MECCANICA E AUTOMOTIVE 20 22 14 56 6%

7 EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI 24 47 52 123 12%

8 COMMERCIO E RISTORAZIONE 56 61 71 188 19%

9 TURISMO, RICETTIVO E SERVIZI 29 26 53 107 11%

10 TRASPORTI E LOGISTICA 13 15 15 43 4%

11 ICT - HARDWARE, SOFTWARE E SERVIZI 21 22 23 66 7%

12 STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE 24 25 23 72 7%

13 SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA 14 18 17 49 5%

TOTALETotale complessivo 302 343 356 1.000 100%

Database di lavoro: 5.000 aziende profilate

1. Obiettivi e metodologia

Page 10: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Campionamento: i risultati di adesione

840 interviste realizzate su 1.000 interviste obiettivo,

pari all’84% del campione

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Questo dato ci permette di estendere i risultati dell’indagine all’intera

popolazione, ossia a tutte le imprese attive della Romagna, con un

livello di confidenza* del 95% e un intervallo di confidenza** del ± 3,4%

*Il livello di confidenza è un valore che indica la probabilità che il campione estratto secondo criteri di casualità sia statisticamente

rappresentativo dei risultati che si sarebbero ottenuti intervistando l’intera popolazione. Con un valore del 95% «confidiamo» che il campione

selezionato estratto rispecchi le risposte della popolazione al 95%; esiste quindi una possibilità del 5% che tale ipotesi non sia vera

**L’intervallo di confidenza è la «forbice» massima che bisogna attribuire a ciascuna risposta. Se ad esempio, ad una certa domanda ha

risposto sì il 40% degli intervistati del campione, con un intervallo di confidenza del ± 3,4%, il valore va sempre considerato dentro un range

compreso tra il 36,6% (40-3,4) e il 43,4% (40+3,4)

1. Obiettivi e metodologia

Page 11: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

II. IDENTIKIT DELLE IMPRESE

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Page 12: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

In azienda da – 13% meno di 5 anni

– 13% da 5-10 anni

– 29% da 10-20 anni

– 26% da 20-30 anni

– 14% da 30-40 anni

– 5% da più di 40 anni

Titolo di studio – 2% Dottorato/master

– 22% Laurea

– 58% Diploma

– 14% Licenza elementare/media

– 5% NR

Sesso – 61% uomini

– 39% donne

Età media – 50 anni gli uomini

– 45 anni le donne

Ruolo – 71% Titolare, Amministratore Delegato,

Direttore Generale

– 21% Responsabile di funzione

– 8% Collaboratore

Gli intervistati

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Le risposte all’indagine sono valide e consistenti anche da un punto di vista qualitativo,

considerando il ruolo di responsabilità e l’esperienza aziendale rivelata dagli intervistati

Page 13: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Attività economica

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28% del totale sono imprese artigiane

AGRICOLTURA 4%

INDUSTRIA 46%

SERVIZI 50%

46% industria • 11% EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI

• 8% LEGNO E ARREDAMENTO

• 7% MECCANICA E AUTOMOTIVE

• 7% CHIMICA E DERIVATI

• 6% TESSILE E ABBIGLIAMENTO

• 5% AGROALIMENTARE

• 2% ICT - HARDWARE E SOFTWARE

50% servizi • 17% COMMERCIO E RISTORAZIONE

• 10% TURISMO RICETTIVO E SERVIZI

• 8% STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE

• 6% ICT – SERVIZI

• 5% SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA

• 4% TRASPORTI E LOGISTICA

Page 14: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Sede di attività

I 10 comuni con il maggiore

numero di imprese sono:

– 14% Rimini

– 14% Forlì

– 11% Ravenna

– 9% Cesena

– 5% Faenza

– 4% Riccione

– 4% Lugo

– 2% Bellaria - Igea

Marina

– 2% Cesenatico

– 2% Santarcangelo di

Romagna

– 33% altri comuni

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FORLI' - CESENA

36%

RAVENNA 32%

RIMINI 32%

Srl 42%

Snc 32% Spa

8%

Altro 18%

Il 50% delle imprese è composto da società di capitale,

in prevalenza Srl, l’altra metà da società di persone,

soprattutto Snc.

Forma giuridica

Page 15: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Anno inizio attività

• Quasi un quarto delle imprese ha iniziato l’attività intorno agli anni ’90.

• Il 18% è formato da imprese giovani (nate dopo il 2000), una pari quota ha oltre 40 anni di esperienza e radicamento sul territorio (sono imprese nate prima del 1970).

• Pochissime le imprese nate negli ultimi tre anni: solo il 3%.

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Fino al 1960

1961-1970

1971-1980

1981-1990

1991-2000

2001-2010

2011-2013

0% 5% 10% 15% 20% 25%

9%

9%

20%

21%

23%

15%

3%

Page 16: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Dimensione d’impresa

Classi di fatturato 2012

• Il 66% sono micro-imprese, ossia hanno generato nel 2012 meno di 2 milioni di euro di fatturato.

Tra queste il 41% ha fatturato addirittura meno di 500 mila euro.

• Tra le aziende artigiane le micro-imprese salgono all’82% (di queste, il 62% fattura meno di 500 mila euro).

• Più micro-imprese in provincia di Rimini (70%), seguono Forlì-Cesena (67%) e Ravenna (60%).

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NR

Oltre 50 mln €

Da 10 a 50 mln €

Da 5 a 10 mln €

Da 2 a 5 mln €

Da 1 a 2 mln €

Da 500 mila a 1 mln €

Fino a 500 mila €

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45%

13%

2%

7%

4%

10%

10%

15%

41% Micro

imprese

66%

Piccole

imprese

14%

Medie 7%

Grandi 2%

Page 17: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Dimensione di impresa

Classi di addetti 2012

• Il 58% delle aziende ha meno di 10 addetti (ed è classificata come micro-impresa).

• Tra le artigiane questo valore arriva al 77%.

• Solo il 2% delle imprese ha più di 100 collaboratori, ed il 6% ne ha più di 50.

• Il numero di micro-imprese è maggiore nel settore dei servizi (66%), seguono industria (55%) e agricoltura (50%).

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Micro

imprese

58%

Piccole

imprese

28%

Medie

imprese

5%

Grandi 1%

NR

Oltre 250

Da 101 a 250

Da 51 a 100

Da 31 a 50

Da 16 a 30

Da 11 a 15

Fino a 10

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

8%

1%

1%

4%

6%

9%

13%

58%

Page 18: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Presenza sul web

offline > L’impresa non ha il sito web

online PASSIVA > L’impresa ha un sito web formato «vetrina», senza interazione con gli utenti

online ATTIVA > Ha un sito web interattivo, collegato con i social network e/o che fa e-commerce

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La riclassificazione è la stessa utilizzata nella ricerca «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011

• Il 59% delle imprese è offline o è online passiva

• Il 38% delle imprese dell’Area Vasta di Romagna

non ha un sito web

• Il 62% ha un sito. Di queste aziende:

– 21% ha una presenza in stile «vetrina», (cosiddetto

formato 1.0), senza interazione con i clienti e senza

alcuna forma di e-commerce

– 41% ha invece un sito «2.0», che permette

l’interazione peer to peer con gli utenti, è collegato

ai profili social dell’azienda, in alcuni casi fa e-

commerce e/o ha investito anche nel mobile

• Il 14% delle imprese fa e-commerce (quota che

rientra nella categoria online attiva).

offline 38%

online PASSIVA

21% online ATTIVA

41%

• Le imprese online attive dei servizi sono di più (44%) rispetto a quelle dell’industria (40%) e doppie rispetto a

quelle agricole (22%). Tra le imprese agricole sono ben la metà (50%) quelle a non avere un sito.

• Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese online attive (49%), Forlì Cesena quella con il maggior

tasso di imprese senza sito (44%).

Page 19: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Innovazione

• Il 79% delle imprese negli ultimi due anni non ha

raggiunto alti tassi di innovazione

• Di queste, ben il 40% ha scelto di non investire in

alcuna azione innovativa

• Solo un quinto delle aziende (21%) ha apportato

più tipologie di innovazione (HIGH INNOVATION)

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NO INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno dichiarato di non aver praticato alcun tipo di innovazione

LOW INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato una tra le seguenti innovazioni: Nuovi progetti, processi, prodotti servizi

Collaborazioni con università, centri di ricerca, associazioni, etc.

Utilizzo di bandi per ricerca e innovazione

Maggiori investimenti in marketing e comunicazione online

HIGH INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato due o più tra le innovazioni sopra indicate

NO INNOVATION

40%

LOW INNOVATION

39%

HIGH INNOVATION

21%

• Le imprese dell’industria e dei servizi hanno investito in innovazione (LOW + HIGH) in misura simile (circa

60%) e comunque più di quelle dell’agricoltura che si fermano al 40%.

• Le imprese della provincia di Ravenna hanno investito di più in innovazione (66% tra LOW e HIGH) rispetto a

Rimini (58%) e Forlì-Cesena (56%).

Page 20: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Export • Due terzi (67%) delle imprese dell’Area Vasta di

Romagna non esportano, ossia operano soltanto

nel mercato italiano

• Il 33% invece esporta all’estero.

Di queste imprese:

• Il 19% realizza all’estero fino al 30% del

fatturato

• Il 14% ne realizza oltre il 30%

• Mediamente le imprese romagnole realizzano:

• 88% del fatturato in Italia

• 7% nell’UE

• 4% nel resto del mondo.

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NO EXPORT 67%

LOW EXPORT

19% HIGH

EXPORT 14%

NO EXPORT > Le imprese che operano solo in Italia e realizzano

qui il 100% del fatturato

LOW EXPORT > Le imprese che operano anche all’estero, per

un ammontare massimo fino al 30% del fatturato totale

HIGH INNOVATION > Le imprese realizzano all’estero oltre il

30% del fatturato

• Per le imprese LOW EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 13% (il 10% nell’UE e il 3% nel resto del mondo).

• Per le imprese HIGH EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 68% (il 40% nell’UE e il 28% nel resto del mondo).

• Nell’industria la quota delle imprese che esportano (36% tra LOW e HIGH) è superiore rispetto a servizi (29%) e

agricoltura (28%).

• La percentuale di imprese esportatrici è molto simile tra le tre province.

Page 21: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

I principali paesi verso cui si esporta (% di imprese che operano in quel paese)

Nell’Unione Europea

• 8% Germania

• 7% Francia

• 4% Est Europa

• 3% Benelux

• 2% Spagna

• 2% UK

• 2% Svizzera

• 1% Scandinavia

• 1% Grecia e Malta

• 1% Austria

Nel resto del mondo

• 3% Russia

• 2% USA

• 2% Africa

• 2% Medio Oriente

• 1,5% Sud America

• 1,5% Cina, Hong Kong e Singapore

• 1% Australia

• 1% Giappone ed estremo oriente

• 0,5% India

• 0,5% Canada

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Page 22: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Media generale Area Vasta 88% 7% 4%

Rapporto tra export e presenza sul web

Media Imprese offline 95% 3% 2%

Media Imprese online PASSIVE 88% 8% 4%

Media imprese online ATTIVE 82% 12% 6%

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• Il web è fortemente in relazione con l’internazionalizzazione. Le imprese online ATTIVE mediamente realizzano

all’estero il 18% del fatturato, 6 punti sopra le online PASSIVE (12%) e addirittura 13 punti sopra le offline (5%)

• Allo stesso modo, le imprese che fanno e-commerce realizzano all’estero mediamente il 21% del fatturato contro il 10%

di quelle con non vendono online.

Media imprese che

NON fanno e-commerce 90% 7% 3%

Media imprese

che fanno e-commerce 79% 12% 9%

NON fanno export Fanno export in UE Fanno export nel mondo

Page 23: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Rapporto tra tipologia di clienti, settore economico e provincia

Media imprese Forlì-Cesena 58% 42%

Media imprese Ravenna 53% 47%

Media imprese Rimini 58% 42%

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Media imprese Agricoltura 71% 29%

Media imprese Industria 68% 32%

Media imprese Servizi 45% 55%

• Mediamente le imprese dell’Area Vasta romagnola realizzano il 56% del fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, PA, etc.) e il 44% con i clienti finali (B2C).

• Le imprese agricole e industriali lavorano prevalentemente con clienti B2B (rispettivamente 71% e 68%) mentre quelle sei servizi realizzano una quota di fatturato superiore alla media con clienti B2C (55%).

• Le imprese della provincia di Ravenna lavorano lievemente di più con clienti finali (47%) rispetto alle altre due province.

% fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica

amministrazione, etc.)

% fatturato con clienti B2C (consumatori finali)

Media generale Area Vasta 56% 44%

Page 24: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Media imprese NO INNOVATION 48% 52%

Media imprese LOW INNOVATION 58% 42%

Media imprese HIGH INNOVATION 67% 33%

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Media imprese offline 53% 47%

Media imprese online PASSIVE 59% 41%

Media imprese online ATTIVE 58% 42%

• Le imprese con maggiore presenza sul web, che innovano e che esportano di più realizzano con clienti B2B una

quota di fatturato mediamente più elevata rispetto alle altre imprese.

Media imprese NO EXPORT 48% 52%

Media imprese LOW EXPORT 66% 34%

Media imprese HIGH EXPORT 81% 19%

Media imprese che

NON fanno e-commerce 55% 45%

Media imprese che fanno e-commerce 62% 38%

Rapporto tra tipologia di clienti, web, innovazione ed export

% fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica

amministrazione, etc.)

% fatturato con clienti B2C (consumatori finali)

Media generale Area Vasta 56% 44%

Page 25: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Trend fatturato 2011-2013

• Le imprese romagnole che hanno registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente erano il 34% nel 2011 e si riducono al 24% nel 2012 e al 23% secondo le previsioni 2013.

• Viceversa le imprese che hanno subito una contrazione del fatturato passano dal 27% nel 2011 al 38% nel 2012 al 33% nel 2013.

• Circa un quarto delle imprese dichiara di avere un fatturato sostanzialmente stabile nell’intero periodo.

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22%

22%

25% 27%

38%

33% 34%

24%

23%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

2011 2012 2013 (previsioni)

Imprese stabili Imprese in calo Imprese in crescita

Page 26: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Variazioni medie % del fatturato per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia

Media imprese Forlì-Cesena + 1,8% - 2,0% - 5,0%

Media imprese Ravenna + 3,5% - 2,5% - 3,7%

Media imprese Rimini 0,0% - 4,8% - 2,2%

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Media imprese Agricoltura + 7,0% + 5,0% + 0,3%

Media imprese Industria + 0,5% - 5,1% - 5,0%

Media imprese Servizi + 2,4% - 1,7% - 2,6%

• Nel 2011 la variazione percentuale media del fatturato rispetto al periodo precedente è positiva (+ 1,7%), anche

nell’analisi per settori e province (bene soprattutto agricoltura, + 7% e il territorio di Ravenna, + 3,5%).

• Nei due anni successivi (2012 e 2013) i fatturati calano mediamente del – 3% e del – 3,6%.

• Il calo si manifesta, fatta salva l’agricoltura, in tutti i settori e territori, in particolare:

– nel 2012 nell’industria (- 5,1%) e a Rimini (- 4,8%)

– nel 2013 sempre nell’industria (- 5%) e a Forlì-Cesena (- 5%).

Variazione % fatturato

2010/2011 Variazione % fatturato

2011/2012 Variazione % fatturato

2012/2013

Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%

Page 27: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Variazioni medie % del fatturato per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web

Media imprese che

NON fanno e-commerce + 1,6% - 3,4% - 3,8%

Media imprese che

fanno e-commerce + 2,7% - 0,6% - 2,0%

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Media imprese offline + 0,9% - 5,7% - 5,0%

Media imprese online PASSIVE + 0,7% - 5,0% - 3,7%

Media imprese online ATTIVE + 3,1% + 0,3% - 2,2%

• Le imprese che hanno investito di più sul web (online ATTIVE e quelle che fanno e-commerce) sono più performanti rispetto alle altre in tutto il periodo considerato: – nel 2011 crescono a tassi anche fino a tre volte più alti (+ 3,1% vs + 0,9%)

– nel 2012 vanno addirittura in controtendenza mantenendo un trend lievemente positivo (+ 0,3%)

– nel 2013 pur facendo registrare un calo, perdono la metà rispetto alle altre imprese (- 2,2% vs – 5%).

Variazione % fatturato

2010/2011 Variazione % fatturato

2011/2012 Variazione % fatturato

2012/2013

Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%

Page 28: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Variazioni medie % del fatturato per azienda (3) Analisi per livello di innovazione e di internazionalizzazione

Media imprese NO EXPORT + 1,5% - 4,5% - 5,1%

Media imprese LOW EXPORT + 1,4% - 0,2% - 1,0%

Media imprese HIGH EXPORT + 3,5% - 0,7% - 0,4%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 28

Media imprese NO INNOVATION + 1,8% - 5,4% - 6,3%

Media imprese LOW INNOVATION + 0,9% - 2,8% - 3,3%

Media imprese HIGH INNOVATION + 3,0% + 1,1% + 1,1%

• Le imprese HIGH INNOVATION (quelle che negli ultimi 24 hanno apportato più di una innovazione al loro interno) fanno registrare un trend mediamente positivo in tutto il triennio, mentre le imprese che non innovano, nel 2013 perdono circa il doppio rispetto alla media di tutte le imprese dell’Area Vasta.

• Le imprese che ESPORTANO anche nel 2012 e 2013 contengono il calo sempre sotto l’1%, con valori fino a 5 volte più bassi rispetto alle imprese non internazionalizzate.

Variazione % fatturato

2010/2011 Variazione % fatturato

2011/2012 Variazione % fatturato

2012/2013

Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%

Page 29: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Trend addetti 2011-2013

• Il 60% delle imprese dell’Area Vasta ha mantenuto stabile il numero di dipendenti nonostante il periodo di crisi e il calo del fatturato.

• Circa l’8% ha dichiarato una crescita, mentre una percentuale lievemente minore ha indicato un calo.

• Circa un quarto degli intervistati ha scelto di non rispondere alla domanda: è pertanto possibile che, soprattutto il dato sul calo del numero di addetti, sia sottostimato.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 29

63% 59% 62%

5% 9%

6%

8% 9% 8%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

2011 2012 2013 (previsioni)

Imprese stabili Imprese in calo Imprese in crescita

Page 30: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Variazioni medie % degli addetti per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia

Media imprese Forlì-Cesena + 0,3% 0% - 0,2%

Media imprese Ravenna + 0,8% - 0,7% + 0,2%

Media imprese Rimini + 0,6% - 0,7% - 0,2%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 30

Media imprese Agricoltura + 1,7% - 0,1% + 3,4%

Media imprese Industria 0,0% - 0,9% - 0,4%

Media imprese Servizi + 1% 0,0% - 0,1%

• Nel 2011 la variazione percentuale media degli addetti rispetto al periodo precedente è lievemente positiva (+ 0,5%),

anche nell’analisi per settori e province (fanno meglio agricoltura, + 1,7% e il territorio di Ravenna, + 0,8%).

• Nei due anni successivi (2012 e 2013) si registra invece un lieve calo pari mediamente al – 0,4% e al – 0,1%.

• Il calo si manifesta in particolare:

– nel 2012 nell’industria (- 0,9%), e nelle province di Ravenna e Rimini (- 0,7%);

– nel 2013 sempre nell’industria (- 0,4%) e a Forlì-Cesena e Rimini (- 0,2%).

Variazione % addetti

2010/2011 Variazione % addetti

2011/2012 Variazione % addetti

2012/2013

Media generale Area Vasta +0,5% - 0,4% - 0,1%

Page 31: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Variazioni medie % degli addetti per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web, innovazione e internazionalizzazione

Media imprese che

NON fanno e-commerce + 0,5% - 0,5% - 0,1%

Media imprese che

fanno e-commerce + 1,1% + 0,2% - 0,3%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 31

Media imprese offline - 0,4% - 0,5% - 0,1%

Media imprese online PASSIVE + 1,5% - 0,9% - 0,6%

Media imprese online ATTIVE + 0,8% - 0,2% + 0,2%

• Come per la precedente analisi sul fatturato, emerge che chi ha investito di più su web, innovazione ed export ha

una maggiore capacità di preservare il numero di addetti e in qualche caso anche di aumentarlo, seppure di poco.

Media imprese NO EXPORT + 0,5% - 0,5% - 0,3%

Media imprese LOW EXPORT + 0,3% - 0,6% + 0,6%

Media imprese HIGH EXPORT + 1,1% + 0,2% - 0,3%

Media imprese NO INNOVATION + 0,1% - 0,9% - 0,5%

Media imprese LOW INNOVATION + 0,1% - 0,5% - 0,7%

Media imprese HIGH INNOVATION + 2,1% + 0,5% + 1,6%

Variazione % addetti

2010/2011 Variazione % addetti

2011/2012 Variazione % addetti

2012/2013

Media generale Area Vasta +0,5% - 0,4% - 0,1%

Page 32: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Iscrizione a un’associazione di categoria (1)

• 70% delle imprese è iscritta ad una associazione di categoria.

• Le più frequenti sono CNA (32%), Confindustria (18%), Confartigianato (16%),

Confcommercio – Ascom (14%) e Confesercenti (6%). Seguono, con percentuali

inferiori, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Associazioni di albergatori e Lega Coop

(2%), API, Confcooperative e CONFIMI (1%).

• Il 5% restante è iscritto ad un’altra associazione.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 32

70% SI

30% NO

Page 33: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Iscrizione a un’associazione di categoria (2)

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 33

81%

74%

65%

Agricoltura

Industria

Servizi

69%

78%

61%

Forlì-Cesena

Ravenna

Rimini

• I settori agricoltura (81%) e industria (74%) e la provincia di Ravenna (78%) hanno una

maggiore quota di imprese iscritte a un’associazione di categoria rispetto alla media di Area

Vasta (70%).

• Le imprese con una maggiore presenza e attività sul web, così come quelle più innovative e

internazionalizzate sono iscritte a un’associazione di categoria in misura superiore alla

media. Sono iscritte ad associazioni di categoria il 72% delle imprese online attive (contro il

64% delle offline); il 77% di quelle che fanno e-commerce (contro il 68% di quelle che non lo

fanno); il 77% delle HIGH INNOVATION (70% per le NO INNOVATION); 74% delle HIGH

EXPORT (67% per le NO EXPORT).

Page 34: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Soddisfazione dei servizi offerti dalle Associazioni

La soddisfazione raggiunge un livello sufficiente.

La somma dei giudizi positivi («molto» o «abbastanza» soddisfatti) per le cinque associazioni più indicate sono: – CNA 77%

– Confindustria 83%

– Confartigianato 78%

– Confcommercio – Ascom 83%

– Confesercenti 91%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 34

Molto 16%

Abbastanza 65%

Poco 13%

Per niente 6%

Suggerimenti per fare meglio • Meno burocrazia e minori costi per accedere ai

servizi • Più assistenza su misura, personalizzata e mirata

all’innovazione • Maggiore presenza dentro le aziende, più ascolto

verso gli associati

• Più capacità di visione strategica • Più impegno per la tutela e la rappresentanza degli

associati • Più formazione • Più servizi per l'export e il commerciale • Più servizi per partecipazione a bandi europei • Maggiori competenze su normative e leggi

Page 35: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Percezione della situazione economica generale

• L’86% delle imprese percepisce in

modo negativo l’attuale scenario

economico (e oltre un’impresa su tre in

misura molto negativa).

• Solo il 2% esprime un giudizio

positivo.

• Tale opinione è diffusa e

trasversale, non si rilevano

differenze degne di nota

nell’analisi per settori economici,

province, livelli di presenza sul

web, innovazione ed export.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 35

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

NR

Positiva

Normale

Negativa

Molto negativa

2%

2%

10%

51%

35%

Page 36: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

I principali ostacoli alla crescita

• L’ostacolo principale è dato dal calo della domanda, considerato un problema «vitale» o «importante» dal 73% delle

imprese romagnole. Questo problema insieme alla carenza di risorse finanziare sono gli ostacoli maggiori soprattutto per

le imprese dell’industria (indicati come problema «vitale» o «importante» dal 79% e 77% di queste).

• Seguono a poca distanza (70%) la carenza di risorse finanziarie e il ritardo nei pagamenti.

Questo problema è giudicato di «vitale» importanza più di tutti gli altri.

• Al terzo posto il problema segnalato con maggiore frequenza riguarda la fiducia nel futuro (giudicato «vitale» o

«importante» dal 62% delle imprese), ossia la difficoltà nel tracciare e percorrere una rotta che conduca fuori dalla crisi.

• Seguono la tenuta organizzativa dell’azienda (27%) e la concorrenza internazionale (25%). Quest’ultima problematica

è uno dei principali ostacoli alla crescita delle imprese agricole che presentano un dato superiore alla media (31%).

• Non si rilevano differenze significative nei dati esaminati per provincia.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 36

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

Concorrenza internazionale

Tenuta organizzativa

Fiducia nel futuro

Carenza di risorse finanziarie, ritardo nei pagamenti

Calo della domanda

9%

7%

27%

38%

31%

16%

20%

35%

32%

42%

Problema vitale Problema importante

Page 37: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

I valori più importanti per fare impresa

• Il valore più importante per fare impresa è la «competenza e conoscenza» (54%): indicato in misura più marcata

per le imprese industriali (56%) e inferiore per quelle agricole (42%).

• Segue la «volontà delle persone» (36%).

• Il valore «creatività e innovazione» è indicato in maniera superiore alla media dall’industria (35%).

• A livello provinciale dati nel complesso simili tra loro. Da notare il picco su «volontà delle persone» per Rimini

(39%), su «visione di futuro» per Ravenna (40%) e su «creatività e innovazione» per Forlì-Cesena (32%).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 37

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Creatitivtà e innovazione

Collaborare e fare rete

Visione di futuro

Volontà delle persone

Competenza e conoscenza

30%

30%

35%

36%

54%

Page 38: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

3. RISULTATI A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI C) OFFERTA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 38

Page 39: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 39

Page 40: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Dall’identikit (cfr. slide 18)

L’azienda ha il sito web?

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 40

0% 10% 20% 30% 40%

No

No, ma intendo farlo entro un anno

Sì, il sito consente l'interazione con gli utenti (2.0)

Sì, solo sito vetrina (1.0)

35% 3%

36% 26%

• ll 64% delle imprese non ha un sito o ha solo un sito vetrina; solo il 36% ha un sito in formato 2.0, ossia che consente l’interazione con clienti,

collaboratori e stakeholder; il 38% invece non ha il sito aziendale; il 3% di queste intende crearlo entro i prossimi 12 mesi

• Quello dei servizi è il settore con il maggior numero di imprese con un sito web (65%), seguite a poca distanza dall’industria (61%). Simile anche

la quota di imprese con sito 2.0 (36-37%). Solo metà delle imprese agricole ha il sito, e solo il 19% in modalità 2.0.

• Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese con un sito web (68%), seguita da Ravenna (63%) e da Forlì-Cesena (56%). Rimini è

anche il territorio con la maggiore quota di siti 2.0 (44%).

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

31% 25% 28%

19%

36% 37%

50%

39% 35%

Agricoltura Industria Servizi

Analisi per settore economico Sì, solo sito vetrina (1.0) Sì, consente interazione con utenti (2.0) No

25% 29% 24%

31% 34%

44% 44% 37%

32%

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

Analisi per provincia Sì, solo sito vetrina (1.0) Sì, consente l'interazione con gli utenti (2.0) No

Page 41: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

L’azienda fa e-commerce?

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 41

Si 14%

No, ma intendo

farlo entro un anno

3%

No 83%

• Solo il 14% delle imprese vende on line.

• La quota sale al 16% per le imprese dei servizi ma

cala al 12% per industria e all’11% per l’agricoltura.

• Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più il

canale dell’e-commerce (17%). Seguono Ravenna e

Forlì-Cesena.

11% 12% 16%

89% 88% 84%

Agricoltura Industria Servizi

Analisi per settore economico

Fa e-commerce Non fa e-commerce

11% 15% 17%

89% 85% 83%

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

Analisi per provincia

Fa e-commerce Non fa e-commerce

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 42: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

L’azienda ha sviluppato soluzioni per il mobile?

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 42

Si 13%

No, ma intendo

farlo entro un anno

4%

No 83%

8% 8% 18%

92% 92% 82%

Agricoltura Industria Servizi

Analisi per settore economico

Sì mobile No mobile

• Solo il 13% delle imprese ha sviluppato soluzioni per

il mobile (sito ad hoc, app aziendale, etc.).

• La quota sale al 18% per le imprese dei servizi ma

cala all’8% per industria e agricoltura.

• Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più

lo strumenti mobile (15%).

10% 14% 15%

90% 86% 85%

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

Analisi per provincia

Sì mobile No mobile

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 43: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

L’azienda ha un piano strategico di marketing e comunicazione sul web?

• Solo il 17% delle imprese ha definito o aggiornato un

piano strategico sul web.

• Percentuale maggiore per i servizi (22%), contro il 13%

dell’industria e l’11% dell’agricoltura.

• Si conferma anche la migliore attenzione alle strategie

web da parte delle imprese riminesi.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 43

11% 13% 22%

89% 87% 78%

Agricoltura Industria Servizi

Analisi per settore economico

Sì piano strategico web No piano stragetico web

16% 18% 19%

84% 82% 81%

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

Analisi per provincia

Sì piano strategico web No piano stragetico web

Si 17%

No, ma intendo farlo

entro un anno 3%

No 80%

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 44: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Sito 2.0, e-commerce, mobile, piano strategico Analisi per livello di innovazione e internazionalizzazione

Media imprese NO EXPORT 27% 8% 7% 10%

Media imprese LOW EXPORT 56% 28% 25% 37%

Media imprese HIGH EXPORT 54% 23% 25% 29%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 44

Imprese con sito web 2.0

Imprese che fanno e-commerce

Imprese che hanno sviluppato mobile

Imprese con piano strategico web

Media generale Area Vasta 36% 13% 14% 17%

Media imprese NO INNOVATION 23% 8% 4% 7%

Media imprese LOW INNOVATION 41% 14% 13% 16%

Media imprese HIGH INNOVATION 54% 27% 30% 39%

• Innovazione e internazionalizzazione sono in relazione con il livello di presenza e utilizzo del web: le imprese che

innovano o esportano hanno percentuali più alte della media anche su tutti questi fattori di analisi.

• Ha un sito 2.0 il 54% delle imprese HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 36%), vende online il

27% delle imprese HIGH INNOVATION e il 23% di quelle HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 13%); sviluppa soluzioni

mobile il 30% delle HIGH INNOVATION e il 25% delle HIGH EXPORT (vs. media del 14%); ha un piano strategico sul web il

39% delle HIGH INNOVATION e il 29% delle HIGH EXPORT (vs. media del 17%).

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 45: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Policy di utilizzo del web (1)

• Il web è utilizzato dalle imprese romagnole come piattaforma di studio dei mercati, di promozione e di interazione con i clienti (41-42%), meno come strumento per migliorare le prestazioni o ridurre i costi (36%).

• Il 40% delle imprese ritiene di possedere internamente le competenze adeguate per le attività sul web.

• Ma solo un’azienda su quattro consente ai collaboratori di utilizzare i social network durante l’orario di lavoro.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 45

0% 10% 20% 30% 40% 50%

I dipendenti/collaboratori possono utilizzare i social networknelle ore di lavoro

L'azienda usa il web per migliorare le prestazioni e/o ridurrei costi

L'azienda ha competenze interne sufficienti per gestirel'attività sul web

L'azienda usa il web per ascoltare e interagire con i clienti

L'azienda usa il web per capire nuovi bisogni e/o svilupparenuovi clienti e/o lanciare nuove proposte

24%

36%

40%

41%

42%

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 46: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Policy di utilizzo del web (2) Analisi per settore economico e provincia

• Sulle policy di

utilizzo del web

si registrano

percentuali

generalmente

più elevate per

il settore dei

servizi e per la

provincia di

Rimini.

Potrebbe

essere indice di

un utilizzo più

consapevole del

web e delle sue

potenzialità.

• Quote minori

per agricoltura

e per la

provincia di

Forlì-Cesena.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 46

22%

33% 36%

19% 11%

39% 36% 37% 33%

21%

45% 47% 43% 39%

27%

L'azienda usa il web percapire nuovi bisogni e/osviluppare nuovi clienti

e/o lanciare nuoveproposte

L'azienda usa il web perascoltare e interagire con i

clienti

L'azienda ha competenzeinterne sufficienti per

gestire l'attività sul web

L'azienda usa il web permigliorare le prestazioni

e/o ridurre i costi

I dipendenti /collaboratoripossono utilizzare i social

network nelle ore dilavoro

Analisi per settore economico

Agricoltura Industria Servizi

35% 35% 36% 32% 22%

41% 41% 43% 37%

22%

49% 48% 42% 38%

28%

L'azienda usa il web percapire nuovi bisogni e/osviluppare nuovi clienti

e/o lanciare nuoveproposte

L'azienda usa il web perascoltare e interagire con i

clienti

L'azienda ha competenzeinterne sufficienti per

gestire l'attività sul web

L'azienda usa il web permigliorare le prestazioni

e/o ridurre i costi

I dipendenti /collaboratoripossono utilizzare i social

network nelle ore dilavoro

Analisi per provincia

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 47: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Presenza sui social network (1)

Facebook

31%

Twitter

8%

Linkedin

8%

Nessuno

47%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 47

Altri social network indicati da meno dell’1% delle imprese: Youtube, google+, Instagram, Pinterest, Foursquare

• I social network non sono molto utilizzati: quasi la metà delle imprese (47%) non è presente su nessuno di questi.

• Facebook è comunque quello più utilizzato e lo frequenta il 31% delle imprese.

• Solo l’8% utilizza Twitter o Linkedin.

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 48: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Presenza sui social network (2) Analisi per settore economico e provincia

• Le imprese dei servizi utilizzano maggiormente i social network rispetto alle altre. Hanno percentuali quasi doppie

di quelle delle imprese agricole: per Facebook si parla di un 36% per le imprese dei servizi contro un 19% per le

imprese agricole; per Twitter e Linkedin di un 10-11% contro un 6%.

• Le imprese industriali sono quelle meno presenti sui social network: il 55% non li utilizza.

• È sempre Rimini la provincia più web-oriented: le imprese di questo territorio utilizzano in misura maggiore rispetto

alle altre anche i social network. A Forlì-Cesena il 51% delle imprese non è presente su nessun social network (da

notare che la media generale è del 47%).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 48

19%

6% 6%

50%

26%

6% 5%

55%

36%

10% 11%

41%

Facebook Twitter Linkedin In nessuno

Analisi per settore economico

Agricoltura Industria Servizi

25%

6% 6%

51%

31%

9% 10%

49%

36%

9% 9%

42%

Facebook Twitter Linkedin In nessuno

Analisi per provincia

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 49: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Utilizzo dei social network (1) Rispondono solo le aziende presenti sui social network

• Oltre il 40% delle imprese presenti sui social network li utilizza per informare, raccontare esperienze e confrontarsi.

• Segue la possibilità di sviluppare nuovi contatti e accrescere la reputazione dell’azienda (29%).

• Il 14% li usa come strumento per fare assistenza ai clienti in tempo reale.

• Solo un 7-8% utilizza i canali social per attrarre nuove competenze in azienda o monitorare i propri concorrenti.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 49

0% 10% 20% 30% 40% 50%

Monitorare i concorrenti

Attrarre competenze

Fare assistenza ai clienti

Sviluppare contatti e reputazione

Informare, raccontare esperienze econfrontarsi

7%

8%

14%

29%

42%

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 50: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Utilizzo dei social network (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende presenti sui social network

• Nei servizi è quasi un’azienda su due a informarsi, raccontarsi e confrontarsi tramite i social network, mentre una su tre li utilizza per sviluppare nuovi contatti e migliorare la propria reputazione.

• Le imprese dell’industria utilizzano i social network per attrarre nuove competenze (10%) più degli altri settori , mentre quelle dell’agricoltura li usano maggiormente per monitorare i concorrenti (11%).

• A livello provinciale spicca il 34% delle imprese riminesi che usa i social sviluppare contatti e reputazione (la media generale è del 29%) e il 18% che li usa per fare assistenza ai clienti (14% la media generale).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 50

28%

11% 11% 6%

11%

39%

28%

13% 10%

5%

46%

31%

14%

7% 8%

Informare,raccontare

esperienze econfrontarsi

Svilupparecontatti e

reputazione

Fare assistenzaai clienti

Attrarrecompetenze

Monitorare iconcorrenti

Analisi per settore e conomico Agricoltura Industria Servizi

34%

27%

12% 8% 8%

47%

27%

12% 7% 6%

46%

34%

18%

8% 7%

Informare,raccontare

esperienze econfrontarsi

Svilupparecontatti e

reputazione

Fare assistenzaai clienti

Attrarrecompetenze

Monitorare iconcorrenti

Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 51: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Giudizio su esperienza e policy web (1) Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web

• Il 64% delle imprese romagnole che hanno almeno il sito web si dice soddisfatto dell’esperienza e

delle policy che adotta per la presenza e per l’utilizzo della rete.

• Molto bassa la quota di insoddisfatti (appena il 5%), ma un terzo circa delle imprese (30%) non

risponde poiché ancora non riesce giudicare i risultati dell’investimento fatto sul web.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 51

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Non so/NR

Molto insoddisfatto

Insoddisfatto

Soddisfatto

Molto soddisfatto

30%

0%

5%

61%

3%

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 52: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Giudizio su esperienza e policy web (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web

• Esperienza e policy web raggiungono un livello di soddisfazione molto elevato per le imprese dei servizi (71%).

• D’altra parte, la metà (50%) delle imprese agricole fatica a giudicare l’effetto del proprio investimento sul web e

non risponde alla domanda.

• A livello provinciale non si notano differenze rilevanti sul livello di soddisfazione dell’utilizzo del web.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 52

44%

6%

50%

59%

3%

37%

71%

7%

22%

Soddisfatto Insoddisfatto Non so/NR

Analisi per settore economico

Agricoltura Industria Servizi

63%

4%

33%

65%

6%

29%

66%

6%

28%

Soddisfatto Insoddisfatto Non so/NR

Analisi per provincia

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 53: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (1)

• La formazione è il primo supporto da attivare a sostegno delle attività sul web: il 36% delle imprese la ritiene

importante o fondamentale per sviluppare o migliorare la propria presenza e il proprio utilizzo della rete.

• Altrettanto necessaria è la diffusione sul territorio di una cultura web-oriented, favorendo occasioni di scambio e

confronto (33%), o avere la possibilità di rivolgersi a professionalità e competenze esterne (33%).

• Il 25% delle imprese ritiene necessario per sviluppare/migliorare la propria attività sul web avere il supporto di

istituzioni, associazioni economiche, banche, etc.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 53

0% 10% 20% 30% 40%

Sostegno di istituzioni, associazioni economiche,banche, ecc.

Professionalità e competenze esterne di supporto

Cultura web diffusa e occasioni di confronto con altreimprese

Formazione per dipendenti e collaboratori

15%

23%

22%

24%

10%

10%

11%

12%

Importante Fondamentale

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 54: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

• Anche sulla richiesta di supporti per sviluppare o migliorare le proprie attività sul web le imprese del

settore dei servizi e quelle della provincia di Rimini fanno registrare delle percentuali generalmente

più elevate rispetto a quelle delle altre categorie.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 54

31% 31% 25%

19%

34% 31% 32%

24%

38% 36% 34%

26%

Formazione perdipendenti ecollaboratori

Cultura webdiffusa e occasionidi confronto con

altre imprese

Professionalità ecompetenze

esterne disupporto

Sostegno diistituzioni,

associazionieconomiche,banche, ecc.

Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi

31% 27%

31%

23%

37% 37% 32%

25%

40% 37% 35%

27%

Formazione perdipendenti ecollaboratori

Cultura web diffusae occasioni di

confronto con altreimprese

Professionalità ecompetenze

esterne disupporto

Sostegno diistituzioni,

associazionieconomiche,banche, ecc.

Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini

(Somma delle risposte «Fondamentale» + «Importante»)

Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (2) Analisi per settore economico e provincia

3. Risultati - Esperienze e proposte per il web

Page 55: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 55

Page 56: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

• Per far fronte alla crisi il 37% delle aziende romagnole ha riorganizzato il target clienti e modificato il marketing mix (4 P: Product, Price, Placement, Promotion e 4 C: Customer Value, Change, Convenience, Communication).

• Un quarto circa (24%) ha attivato politiche di networking definendo nuove partnership con altre aziende.

• Una stessa quota ha scelto di internazionalizzare sviluppando l’export..

• Poco più di un’impresa su dieci (12%) ha modificato il suo assetto societario/aziendale originale.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 56

0% 10% 20% 30% 40%

Modificato l'assetto societario e/o aziendale (es.venduto o comprato parti d'azienda)

Sviluppato export e rapporti internazionali

Costruito nuove partnership aziendali

Riorganizzato i target clienti e modificato il marketingmix

12%

24%

24%

37%

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Clienti e mercati (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

Page 57: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

• Le imprese dei servizi hanno

riorganizzato il marketing mix

(38%) e costruito nuove

partnership (27%) in misura

superiore alle altre.

• Le imprese industriali hanno

sviluppato nuovo export (30%),

mentre quelle agricole hanno

modificato l’assetto societario

(14%).

• Rispetto all’analisi territoriale si

nota che la provincia di Ravenna

fa registrare dei valori sempre

lievemente superiori a quelli

delle altre due province: sembra

che si siano messi in campo

maggiori strumenti anti crisi.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 57

22%

14% 19%

14%

37%

22%

30%

12%

38%

27%

19%

12%

Riorganizzato i targetclienti e modificato il

marketing mix

costruito nuovepartnership aziendali

Sviluppato export erapporti internazionali

modificato l'assettosocietario e/o aziendale

Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi

33%

25% 24%

10%

40%

28% 25%

14%

39%

20% 24%

12%

Riorganizzato i targetclienti e modificato il

marketing mix

costruito nuovepartnership aziendali

Sviluppato export erapporti internazionali

modificato l'assettosocietario e/o aziendale

Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini

Clienti e mercati (2) Analisi per settore economico e provincia

Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 58: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Innovazione (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

• Sul fronte dell’innovazione il 55% delle imprese nell’ultimo biennio (2012-2013) ha avviato nuovi progetti e/o modificato i processi e/o lanciato nuovi prodotti e servizi.

• Il 21% ha aumentato gli investimenti per il web, mentre il 16% ha definito nuove collaborazioni con il mondo della ricerca e sviluppo.

• Ancora poche le imprese che hanno avuto accesso a finanziamenti pubblici per l’innovazione (9%).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 58

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Depositato nuove domande per brevetti (marchi,invenzioni, modelli, etc.)

Utilizzato bandi di sostegno pubblico ita/ue per ricerca einnovazione

Definito nuove collaborazioni (università, centri di ricerca,associazioni, etc.)

Aumentato gli investimenti in marketing e comunicazioneonline

Avviato nuovi progetti, modificato i processi e lanciatonuovi prodotti e servizi

6%

9%

16%

21%

55%

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 59: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Innovazione (2) Analisi per settore economico e provincia

Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: • Le imprese dei servizi

hanno più delle altre avviato nuovi progetti-processi-prodotti (58%) e aumentato gli investimenti on line (24%).

• Le imprese agricole hanno definito nuove collaborazioni per attività di R&S (22%) e utilizzato in misura più che doppia rispetto agli altri due settori bandi di sostegno pubblico per ricerca e innovazione (22%).

• Le imprese industriali hanno depositato domande per brevetti in misura maggiore (9%).

• A livello provinciale si denota una maggiore intensità di attività innovative da parte delle imprese di Ravenna.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 59

44%

11%

22% 22%

3%

54%

18% 13% 10% 9%

58%

24% 18%

7% 4%

Avviato nuoviprogetti, modificato i

processi e lanciatonuovi prodotti e

servizi

Aumentato gliinvestimenti in

marketing ecomunicazione online

Definito nuove collaborazioni

(università, centri ricerca, associazioni

…)

Utilizzato bandi disostegno pubblicoita/ue per ricerca e

innovazione

Depositato nuovedomande per brevetti

(marchi, invenzioni,modelli, etc.)

Analisi per settore economico

Agricoltura Industria Servizi

53%

17% 15% 8% 6%

60%

23% 21% 12%

6%

53%

23%

13% 6% 7%

Avviato nuoviprogetti, modificato i

processi e lanciatonuovi prodotti e

servizi

Aumentato gliinvestimenti in

marketing ecomunicazione online

Definito nuove collaborazioni

(università, centri ricerca, associazioni

…)

Utilizzato bandi disostegno pubblicoita/ue per ricerca e

innovazione

Depositato nuovedomande per brevetti

(marchi, invnezioni,modelli, etc.)

Analisi per provincia

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 60: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Gestione organizzativa (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

• Per far fronte alla crisi da un punto di vista organizzativo le imprese romagnole hanno anzitutto potenziato la formazione dei propri collaboratori (43%).

• Il 35% ha dovuto ridurre il personale, mentre una quota similare (34%) ha innestato nuove competenze, in particolare figure di tipo manageriale, hi-tech e under 35.

• Una parte residuale ha attivato contratti di solidarietà o altro (6%), mentre soltanto l’1% ha delocalizzato all’estero.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 60

0% 10% 20% 30% 40% 50%

Delocalizzato all'estero

Attivato contratti di solidarietà e altri provvedimenti di rilancio(concordato, legge Prodi, etc.)

Inserito nuove competenze (manageriali e tecnologiche) e/ocollaboratori giovani (under 35)

Ridotto personale e collaboratori

Potenziato la formazione manageriale e tecnica dei propri collaboratori

1%

6%

34%

35%

43%

Attenzione! 57% delle imprese NON ha dato

importanza alla formazione dei propri

collaboratori

66% NON ha inserito nuove figure

manageriali, tecnologiche o under 35

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 61: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Gestione organizzativa (2) Analisi per settore economico e provincia

Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: • Sono soprattutto le imprese dei

servizi ad aver potenziato la

formazione (48%) e/o

innestato nuove competenze

«fresche» (39%).

• Le imprese industriali hanno

ridotto personale e

collaboratori in misura superiore

agli altri settori (38%).

• In pochi hanno attivato

contratti di solidarietà o

provvedimenti simili

(nell’industria il 7%) oppure

delocalizzato all’estero

(nell’agricoltura il 3%).

• A livello provinciale le imprese

di Ravenna hanno potenziato

la formazione (47%) e inserito

nuove competenze (40%) in

misura superiore alle altre

province.

• Quelle di Rimini hanno invece

scelto in misura superiore la

strada della riduzione del

personale (39%) e dei

contratti di solidarietà (7%).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 61

28%

19%

31%

0% 3%

38% 38% 30%

7% 1%

48%

33% 39%

5% 1%

Potenziato laformazione dei propri

collaboratori

Ridotto personale ecollaboratori

Inserito nuovecompetenze e/o

collaboratori (under35)

Attivato contratti disolidarietà e altriprovvedimenti di

rilancio

Delocalizzato all'estero

Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi

42%

32% 33%

5% 1%

47%

34% 40%

6% 0%

40% 39%

31%

7% 2%

Potenziato laformazione dei propri

collaboratori

Ridotto personale ecollaboratori

Inserito nuovecompetenze e/o

collaboratori (under35)

Attivato contratti disolidarietà e altriprovvedimenti di

rilancio

Delocalizzato all'estero

Analisi per provincia

Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 62: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Gestione finanziaria (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

• Per far fronte alla crisi da un punto di vista finanziario il 56% delle imprese romagnole ha dovuto utilizzare risorse proprie

(patrimonio aziendale, o dei soci, o familiare).

• Circa un terzo delle imprese (31%) ha inoltre ridotto gli emolumenti a soci e management o non redistribuito i dividendi.

• Il 29% ha riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner finanziari e una quota analoga si è rivolta ai servizi

Confidi.

• Il 14% si è trovato costretto a rinviare gli obblighi fiscali.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 62

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Progettato o sviluppato o rafforzato la presenza in Borsa

Rinviato gli obblighi fiscali

Usufruito dei servizi Confidi creati dalle Associazioni di Categoria

Riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner

Ridotto gli emolumenti ai soci operativi o al management e/o messo idividendi a riserva

Utilizzato risorse proprie (patrimonio aziendale e/o dei soci e/o familiare)

0,4%

14%

29%

29%

31%

56%

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 63: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Gestione finanziaria (2) Analisi per settore economico e provincia

Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:

• Soprattutto le imprese

agricole per far fronte

alla crisi hanno

utilizzato risorse

proprie (61%).

• Le imprese industriali

e dei servizi hanno

invece scelto di ridurre

emolumenti (33% e

30%) e di rinviare gli

obblighi fiscali (15%).

• Le imprese del

ravennate hanno

usufruito in maniera

superiore dei servizi

Confidi (35%).

• Quelle riminesi hanno

scelto con una quota

maggiore di rinviare gli

obblighi fiscali (19%).

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 63

61%

17%

28% 31%

3% 0%

57%

33% 29% 30%

15%

0%

54%

30% 29% 27%

15%

1%

Utilizzato risorseproprie (patrimonioaziendale, dei soci,

familiare)

Ridotto gliemolumenti e/o

messo i dividendi ariserva

Riorganizzato irapporti di creditoanche con nuovi

partner

Usufruito dei serviziConfidi creati dalle

Associazioni diCategoria

Rinviato gli obblighifiscali

Progettato osviluppato orafforzato la

presenza in Borsa

Analisi per settore economico

Agricoltura Industria Servizi

56%

30% 25% 26%

14%

1%

57%

30% 31% 35%

11%

0%

55%

32% 31% 25%

19%

0%

Utilizzato risorseproprie (patrimonio

aziendale e/o deisoci e/o familiare)

Ridotto gliemolumenti ai soci

operativi o almanagement e/o

messo i dividendi ariserva

Riorganizzato irapporti di creditoanche con nuovi

partner

Usufruito dei serviziConfidi creati dalle

Associazioni diCategoria

Rinviato gli obblighifiscali

Progettato osviluppato orafforzato la

presenza in Borsa

Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini

3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi

Page 64: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

C) DOMANDA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 64

Page 65: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (1)

(Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante»)

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 65

3%

4%

7%

6%

9%

9%

9%

10%

12%

47%

10%

16%

20%

22%

24%

25%

28%

31%

30%

31%

34%

30%

34%

37%

32%

29%

33%

32%

30%

13%

49%

46%

34%

31%

29%

33%

27%

23%

24%

6%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax per migliorare il confort inazienda

Servizi di ri-vendita di immobili e/o attrezzature aziendali inutilizzate

Sistemi e servizi di logistica più personalizzati e accessibili online H24

Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti-infortuni e anti-incendi

Sistemi di gestione rifiuti più efficienti

Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni,università, banche, ecc.

Offerta formativa personalizzate e focalizzata su web e digitale

Servizi associativi di rappresentanza più efficienti e innovativi

Formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione

Accesso al credito personalizzato e premiante per fare innovazione

Essenziale Importante Necessario Non necessario NR

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

Page 66: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (2)

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 66

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

• Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è l’accesso al credito per fare

innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese).

• Seguono le formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione e i servizi associativi

più efficienti e innovativi: sono ritenuti supporti importanti o addirittura essenziali dal 42% e 41% degli

intervistati.

• Al terzo posto, con percentuali di preferenza molto simili, si trovano l’offerta formativa su web e digitale

(37%), l’affiancamento a università/istituzioni per sviluppare innovazione (34%) ed i sistemi di gestione

rifiuti più efficienti (33%). Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è

l’accesso al credito per fare innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese).

• Non sono considerati estremamente necessari invece i servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e

prevenzione anti infortuni o incedi: considerati importanti o essenziali solo dal 28% delle imprese e non

necessari dal 31%.

• Stessa sorte per i sistemi di logistica accessibili H24: per il 27% sono importanti/essenziali e per il 34%

non necessari.

• Non sono ritenuti necessari dalla maggior parte delle imprese i servizi di ri-vendita di immobili o

attrezzature aziendali inutilizzate (46%) e i servizi di ristorazione/relax per migliorare il comfort aziendale

(49%).

Page 67: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (3) Analisi per settore economico e provincia

Media Area Vasta

Accesso al credito personalizzato e premiante per fare innovazione 78%

Formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione 42%

Servizi associativi di rappresentanza più efficienti e innovativi 41%

Offerta formativa personalizzate e focalizzata su web e digitale 36%

Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni, università, banche 34%

Sistemi di gestione rifiuti più efficienti 33%

Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti-infortuni e anti-incendi 28%

Sistemi e servizi di logistica più personalizzati e accessibili online H24 27%

Servizi di ri-vendita di immobili e/o attrezzature aziendali inutilizzate 20%

Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax per migliorare il confort in azienda 13%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 67

Agri-coltura

Industria Servizi

69% 82% 75%

44% 40% 43%

53% 43% 39%

22% 33% 40%

39% 34% 34%

47% 31% 34%

36% 30% 26%

22% 27% 26%

19% 20% 20%

11% 10% 16%

(Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta)

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

• Le imprese dell’industria richiedono in

maniera maggiore delle altre l’accesso

al credito per fare innovazione (82%

vs. media generale pari al 78%).

• Quelle dei servizi danno la priorità

all’offerta formativa su web e digitale

(40% vs. media generale pari al 36%) e

ai servizi di ristorazione /relax per

migliorare il confort in azienda (16% vs.

media generale pari al13%).

• Le imprese agricole ritengono

maggiormente necessari servizi

associativi più efficienti e innovativi

(53% vs. 41%), sistemi di gestione

dei rifiuti migliori (47% vs. 33%) e

servizi personalizzati di sicurezza e

prevenzione (36% vs. 28%).

• L’analisi ripartita a livello provinciale

non evidenzia invece alcuna differenza

rilevante

Page 68: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (1)

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 68

4%

5%

9%

7%

8%

8%

21%

33%

14%

13%

15%

22%

28%

32%

35%

28%

29%

27%

27%

29%

30%

28%

21%

19%

46%

46%

44%

34%

28%

25%

17%

15%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Aree di coworking (spazi di lavoro comuni)

Sistemi di crowdfunding (micro-investimenti dal basso)

Servizi “navetta” tra città principali, porti e aeroporti

Piattaforme di e-commerce

Formazione online (e-learning)

Piattaforme di collaborazione commerciale e servizi associati

Servizi pubblici accessibili online H24

Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet

Essenziale Importante Necessario Non necessario NR

(Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante»)

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

• Le infrastrutture ritenute più importanti per fare impresa sono l’accesso a banda larga e internet veloce («essenziale» o «importante per il 61% delle imprese) e servizi pubblici accessibili online H24 (56%).

• Seguono, con percentuali di preferenza simili, le piattaforme di collaborazione commerciale (40%), la formazione online (36%) e le piattaforme di e-commerce (29%).

• Non sono ritenuti particolarmente necessari invece i servizi «navetta» tra città principali, porti e aeroporti («non necessario» per il 44% delle imprese), i sistemi di crowdfunding (46%) e le aree di coworking (46%).

Page 69: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (2) Analisi per settore economico e provincia

Media Area Vasta

Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet 61%

Servizi pubblici accessibili online H24 56% Piattaforme di collaborazione commerciale e

servizi associati 40%

Formazione online (e-learning) 36% Piattaforme di e-commerce 30%

Servizi “navetta” tra città principali, porti e aeroporti 24%

Sistemi di crowdfunding (micro-investimenti dal basso)

18%

Aree di coworking (spazi di lavoro comuni)

18%

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 69

Forlì-Cesena

Ravenna Rimini

61% 63% 59%

56% 57% 56%

40% 39% 40%

40% 34% 35%

28% 29% 32%

23% 24% 25%

18% 17% 19%

16% 16% 20%

Agri-coltura

Industria Servizi

42% 60% 64%

44% 51% 62%

39% 37% 43%

25% 32% 41%

22% 24% 35%

22% 18% 29%

14% 15% 21%

17% 16% 20%

(Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta)

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

• In generale sono le aziende dei servizi ad avvertire una maggiore esigenza di infrastrutture per fare impresa: ritengono

«essenziale» o «importante» tutte le opzioni di risposta con percentuali superiori alla media e alle altre categorie.

• Un comportamento analogo lo si registra per le imprese del Riminese, fatta eccezione per l’accesso a banda larga e

internet veloce (ritenuto importante un maggior numero di imprese di Ravenna, il 63%) e dalla formazione online

(ritenuta importante da un maggior numero di impresa di Forlì-Cesena, 40%).

Page 70: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Modalità e strumenti per far pesare la propria opinione per lo sviluppo del territorio

• La modalità per far pesare la propria opinione più richiesta dagli imprenditori dell’Area Vasta è il

contatto diretto con esperti di settore (72%).

• La metà circa (52%) è invece interessata a ricevere newsletter e report dati sul territorio.

• Il 45% è disponibile a indagini e incontri per lo sviluppo del territorio

• Quasi il 40% desidera potersi confrontare su piattaforme web e social network.

Soprattutto le imprese industriali (43%) e di servizi (36%).

• Tra i tre settori così come tra le tre province non si rilevano delle differenze sostanziali.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 70

0% 20% 40% 60% 80%

Intervenendo su piattaforme web e social network diascolto e confronto

Partecipando a indagini e/o incontri su temi sensibiliper il mio territorio

Ricevendo newsletter e report di dati per essere piùinformato

Entrando in contatto diretto con esperti di settore

39%

45%

52%

72%

3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa

Page 71: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

4. INDICAZIONI FINALI DI LAVORO

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 71

Page 72: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Come? Seguendo l’esempio di altre imprese della Romagna che hanno investito sul web,

hanno innovato e si sono aperte a nuovi mercati anche esteri, e che così sono cresciute

fino a 5 volte di più rispetto a chi non l’ha fatto.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 72

+ WEB

+ INNOVAZIONE

+ EXPORT

= + CRESCITA e più resistenza

alla crisi

Web, innovazione ed export

sono le componenti chiave dell’impresa (romagnola) più competitiva. Queste variabili sono tra loro, a due a due, correlate positivamente e in maniera statisticamente

significativa. Ovvero tra loro intercorre un rapporto di tipo lineare e statisticamente comprovato che

prevede che al crescere di una variabile cresca anche l’altra. Attenzione, non si tratta necessariamente di

un rapporto di causa-effetto, ma della tendenza di una variabile a variare in funzione di un'altra.

Questa tendenza è misurata dall’indice di correlazione lineare di Pearson «r» che può variare tra - 1

(perfetta correlazione negativa) e + 1 (perfetta correlazione positiva), con 0 indice di perfetta indipendenza.

• r (web; innovazione) = 0,3

• r (web; export) = 0,2

• r (innovazione; export) = 0,2

L’opportunità migliore e più accessibile

Page 73: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

L’opportunità di crescere

Le imprese HIGH EXPORT

dal 2010 crescono

mediamente del 3,5% in più

rispetto a quelle NO

EXPORT.

Le imprese HIGH

INNOVATION dal 2010

crescono mediamente del

5,0% in più rispetto a quelle

NO INNOVATION.

Le imprese ON LINE

ATTIVE dal 2010 crescono

mediamente del 3,7% in più

rispetto a quelle OFF LINE.

Media imprese

ON LINE ATTIVE

Var. % fatturato

2012/2013 Var. % fatturato

2011/2012

Var. % fatturato

2010/2011

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 73

+ 3,1%

+ 0,9%

+ 2,2%

+ 0,3%

- 5,7%

+ 6,0%

- 2,2%

- 5,0%

+ 2,8% + 3,7%

Media imprese

OFF LINE

Media imprese

HIGH INNOVATION + 3,0%

+ 1,8%

+ 1,2%

+ 1,1%

- 5,4%

+ 6,5%

+ 1,1%

- 6,3%

+ 7,4% + 5,0%

Media imprese

NO INNOVATION

Media imprese

HIGH EXPORT + 3,5%

+ 1,5%

+ 2,0%

- 0,7%

- 4,5%

+ 3,8%

- 0,4%

- 5,1%

+ 4,7% + 3,5%

Media imprese

NO EXPORT

Le imprese presenti sul web, che innovano ed esportano crescono più delle altre. Anche quando il dato sulla variazione di fatturato rispetto all’anno precedente è negativo, le imprese ON LINE

ATTIVE, HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT vanno fino a 5 volte meglio delle altre.

Page 74: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 74

Le 6 richieste più gettonate dalle imprese

91%

• Risorse per fare innovazione a «burocrazia zero» (es. crediti d’imposta, meno bandi)

89%

• Banda larga o ultra-larga accessibile a tutti

77%

• Servizi pubblici accessibili on line 24h

73%

• Associazioni di categoria più capaci di affiancare l’impresa su web, innovazione, export

70%

• Nuovi modelli di formazione per sviluppare competenze web e digitali

68%

• Piattaforme web per favorire collaborazione, e-learning, e-commerce

Page 75: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Servono policy pubbliche e private

che prescrivano e sostengano

esplicitamente

• aggregazioni e reti

• massimo utilizzo di

web, giovani, donne e

digitale

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 75

Nuove scelte semplici e chiare

Page 76: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

• Web, innovazione, export sono le key words fondamentali e la sequenza di processo utile per tornare a crescere

• La politica economica pubblica va quindi ripensata • Il sistema degli incentivi dovrebbe essere focalizzato e

reso accessibile con misure di massima efficienza, pertinenza e trasparenza

• Call pubbliche a tema e successivi crediti d’imposta automatici, basati su tempestività, merito e rendicontazione dei risultati, possono essere una prima risposta importante

• L’attesa delle imprese verso i servizi pubblici si evolve verso una maggiore dimensione di senso: meno burocrazia e più capacità di rappresentare e sostenere scenari per crescere abilitati da modelli meritocratici.

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 76

La trasformazione attesa nelle Istituzioni

Page 77: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

I segnali d’allarme su cui lavorare

Nell’Area Vasta di Romagna – 64% delle imprese ha solo un sito vetrina o non ha

nemmeno il sito

– 87% non fa e-commerce

– 86% non usa mobile

– 83% non ha un piano strategico sul web

– 60% non ha le competenze adeguate per il web,

– 47% non è iscritto su alcun social network

– 79% non fa innovazione o ne fa poca

– 67% non esporta

– 57% non fa formazione per i propri collaboratori

– 66% non ha inserito nuove competenze o risorse utili all’azienda

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 77

Page 78: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Con imprese troppo piccole, poche reti, poco export,

web iper-sottoutilizzato, poca formazione interna e scarsa utilizzazione di

giovani non si cresce ma si sparisce!

© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 78

Il rischio da evitare

Page 79: “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

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Grazie dell’attenzione

TEAM DI LAVORO Capo progetto: Giuseppe Giaccardi

Capo analista: Andrea Zironi

Coordinamento operazioni, analisi di ricerca: Livia Bosi

Analisi di ricerca: Chiara Mazzavillani

Supporto realizzazione interviste: Rita Guerrini in

collaborazione con Phonetica Spa.

Questo elaborato è un prodotto originale

dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di

Direzione

© All Rights Reserved, Ravenna marzo 2014

www.giaccardiassociati.it

www.webeconomyforum.it

© Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di direzione

TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese

dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini

L’abstract di questo rapporto di ricerca è disponibile online su www.webeconomyforum.it