RIFORME PER CRESCERE sono i cambiamenti strutturali che fanno rimuovere le cause del regresso e...

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Con il sostegno di In collaborazione con Con il contributo di www.confindustria.it - per adesioni: biennalecsc @ confindustria.it fieramilanocity Gate 3 - viale Scarampo angolo via Colleoni CAMBIA ITALIA. RIFORME PER CRESCERE Milano 16 -17 marzo 2012 www.creaidentity.com L’Italia è a un bivio storico: si gioca oggi il destino dei prossimi vent’anni. Può contrastare e vincere la spinta verso un declino molto più veloce di quello sperimentato nell’ultimo decennio. Una spinta che viene da forze demografiche (riduzione della popolazione in età di lavoro) e da forze economiche (produttività stagnante). Per farlo deve imboccare la strada delle riforme, senza ulteriori sbandamenti e ripensa- menti. Non sempre, però, le riforme portano ai risultati desiderati, come dimostra la stessa esperienza italiana. Quali sono i cambiamenti strutturali che fanno rimuovere le cause del regresso e fanno tornare a crescere? Qual è il contesto più favorevole per adottarli? Le lezioni che vengono da sei casi di successo (Brasile, Cile, Germania, Polonia, paesi dell’Est Europa e Svezia) indicano che occorre operare su più fronti: la stabilizzazione macroeconomica e l’apertura alla concorrenza, il quadro politico-istituzionale e il consenso sociale, la flessibilità e l’orientamento strategico di tutte le politiche. Indicano, inoltre, che le crisi acute e le pressioni internazionali costringono a superare le resistenze interne e che la finestra politica per agire si restringe con l’avvicinarsi della fine della legislatura. Partendo da livelli di competi- tività molto bassi, secondo i parametri del World Economic Forum, l’Italia può trasformare gli attuali svantaggi in altrettante leve di rilancio e quadruplicare l’incremento annuo del PIL. E’ cruciale la capacità del sistema politico di rinnovarsi per riconquistare il ruolo di leadership del Paese.

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fieramilanocity Gate 3 - viale Scarampo angolo via Colleoni

CAMBIA ITALIA.RIFORME PER CRESCERE

Milano16 -17 marzo 2012

www.creaide

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L’Italia è a un bivio storico: si gioca oggi il destino dei prossimi vent’anni.Può contrastare e vincere la spinta verso un declino molto più veloce di quello sperimentato nell’ultimo decennio. Una spinta che viene da forze demografiche (riduzione della popolazione in età di lavoro) e da forze economiche (produttività stagnante). Per farlo deve imboccare la strada delle riforme, senza ulteriori sbandamenti e ripensa-menti. Non sempre, però, le riforme portano ai risultati desiderati, come dimostra la stessa esperienza italiana. Quali sono i cambiamenti strutturali che fanno rimuovere le cause del regresso e fanno tornare a crescere? Qual è il contesto più favorevole per adottarli?Le lezioni che vengono da sei casi di successo (Brasile, Cile, Germania, Polonia, paesi dell’Est Europa e Svezia) indicano che occorre operare su più fronti: la stabilizzazione macroeconomica e l’apertura alla concorrenza, il quadro politico-istituzionale e il consenso sociale, la flessibilità e l’orientamento strategico di tutte le politiche. Indicano, inoltre, che le crisi acute e le pressioni internazionali costringono a superare le resistenze interne e che la finestra politica per agire si restringe con l’avvicinarsi della fine della legislatura. Partendo da livelli di competi-tività molto bassi, secondo i parametri del World Economic Forum, l’Italia può trasformare gli attuali svantaggi inaltrettante leve di rilancio e quadruplicare l’incremento annuo del PIL. E’ cruciale la capacità del sistema politico di rinnovarsi per riconquistare il ruolo di leadership del Paese.

Venerdì 16 marzo 201214.00 Registrazione dei partecipanti

14.30 Indirizzi di saluto

Giuliano Pisapia Sindaco di Milano

alberto Barcella Presidente Confindustria Lombardia

Guido Podestà Presidente della Provincia di Milano

14.50 L’ITaLIa aLLa SFIda deL CamBIamenTo: Le LezIonI Per Le rIForme e I BeneFICI dI Un CammIno aPPena InIzIaTo

Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

15.20 I CaSI dI SUCCeSSo neL mondo

Intervento Frank–Walter Steinmeier Capogruppo SPD, Germania

Ne discutono Leszek Balcerowicz Direttore Dipartimento di Studi Internazionali Comparati, Warsaw School of Economics

Trond Giske Ministro del Commercio e dell’Industria, Norvegia

Teresa Ter–minassian già Direttore Dipartimento di Finanza Pubblica, FMI

marco Tronchetti Provera Presidente Pirelli

16.40 La ComPeTITIVITà deLL’ITaLIa e Le rIForme Per CreSCere

Intervento Klaus Schwab Fondatore e Executive Chairman World Economic Forum

Ne discutono michele Boldrin Direttore Dipartimento di Economia, Washington University - St. Louis

raffaele Bonanni Segretario Generale CISL

Giovanni Castellucci Amministratore Delegato Autostrade per l’Italia

enrico Letta Vice Segretario PD

Giuseppe mussari Presidente ABI

dennis J. Snower Presidente Istituto per l’Economia Mondiale, Kiel

18.00 Intervento Corrado Passera Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti

Coordinaroberto napoletano Direttore Il Sole 24 Ore

SaBaTo 17 marzo 201209.15 Indirizzi di saluto

roberto Formigoni Presidente Regione Lombardia

alberto meomartini Presidente Assolombarda

09.35 exPo 2015: oCCaSIone Per Una CreSCITa SoSTenIBILe diana Bracco Presidente Progetti Speciali Expo 2015 e Ricerca e Innovazione Confindustria

10.00 Le SFIde Per L’eUroPa

Ne discutono Pier Ferdinando Casini Leader UDC

enrico Tommaso Cucchiani CEO Intesa Sanpaolo

Josef Joffe Editore - Direttore Die Zeit

Stathis Kalyvas Arnold Wolfers Professor, Dipartimento di Scienze Politiche, Yale University

Hans–Werner Sinn Presidente IFO - Istituto per la Ricerca

Economica, Germania

antonio Tajani Vice Presidente Commissione europea

11.00 Intervento Josè manuel Barroso Presidente Commissione europea

11.30 L’aGenda Per L’ITaLIa

Ne discutono angelino alfano Segretario PDL

Vincenzo Boccia Presidente Piccola Industria Confindustria

Susanna Camusso Segretario Generale CGIL

Vittorio Colao CEO Gruppo Vodafone

12.15 Intervento mario monti Presidente del Consiglio dei Ministri

12.45 Conclusioni emma marcegaglia Presidente Confindustria

Coordinaroberto napoletano Direttore Il Sole 24 Ore