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OPULENZA E FAME "Un bambino che nasce oggi a New York, Parigi o Londra consumerà, sprecherà ed inquinerà nel corso della sua vita più di 50 bambini nati nei Paesi in via di Sviluppo; attraverso un crudele gioco del destino, coloro che consumano meno sopporteranno il peso maggiore del danno ambientale". COS’E’ LA FAME? E’ il modo con cui il corpo segnala che ha bisogno di mangiare qualcosa, per ottenere le calorie necessarie a produrre energia. C’E’ ABBASTANZA CIBO NEL MONDO PER SFAMARE TUTTI? Nel mondo c’è abbastanza cibo per nutrire tutti gli abitanti della terra. Tuttavia circa 1 persona su 8 soffre la fame, mentre 1 bambino su 3 è sottopeso. QUALI SONO LE CAUSE DELLA FAME NEL MONDO? Le cause sono riconducibili a 4 condizioni fondamentali: 1. NATURA (calamità naturali), 2. GUERRA, POVERTA’, 3. INFRASTRUTTURE (mancano gli strumenti e i mezzi per poter coltivare), 4. AMBIENTE ( l’eccessiva deforestazione, ad esempio, rende i terreni improduttivi; il tipo di coltivazione, come la monocoltura, fa sì che si produca solo un tipo di raccolto nel paese, che non può sfamare i suoi abitanti e che impoverisce il terreno; è un sistema imposto dal NEOCOLONIALISMO.) Quali sono le CONSEGUENZE DELLA FAME? Sono la MALNUTRIZIONE e la DENUTRIZIONE.

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Page 1: Web viewNei PVS l’alimentazione si basa sulle proteine vegetali assunte prevalentemente da un solo alimento: il grano in Pakistan e Afghanistan,

OPULENZA E FAME

"Un bambino che nasce oggi a New York, Parigi o Londra consumerà, sprecherà ed inquinerà nel corso della sua vita più di 50 bambini nati nei Paesi in via di Sviluppo; attraverso un crudele gioco del destino, coloro che consumano meno sopporteranno il peso maggiore del danno ambientale".

COS’E’ LA FAME?E’ il modo con cui il corpo segnala che ha bisogno di mangiare qualcosa, per ottenere le calorie necessarie a produrre energia.

C’E’ ABBASTANZA CIBO NEL MONDO PER SFAMARE TUTTI?

Nel mondo c’è abbastanza cibo per nutrire tutti gli abitanti della terra. Tuttavia circa 1 persona su 8 soffre la fame, mentre 1 bambino su 3 è sottopeso.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA FAME NEL MONDO?Le cause sono riconducibili a 4 condizioni fondamentali: 1. NATURA (calamità naturali),2. GUERRA, POVERTA’, 3. INFRASTRUTTURE (mancano gli strumenti e i mezzi per poter coltivare), 4. AMBIENTE ( l’eccessiva deforestazione, ad esempio, rende i terreni improduttivi; il tipo di coltivazione, come la monocoltura, fa sì che si produca solo un tipo di raccolto nel paese, che non può sfamare i suoi abitanti e che impoverisce il terreno; è un sistema imposto dal NEOCOLONIALISMO.)

Quali sono le CONSEGUENZE DELLA FAME? Sono la MALNUTRIZIONE e la DENUTRIZIONE.La MALNUTRIZIONE è il risultato di una dieta inadeguata. Concerne più la qualità del cibo che la sua mancanza. (Micronutrienti). La DENUTRIZIONE, invece, è la condizione delle persone che non riescono a ingerire il minimo indispensabile di calorie di cui il corpo ha bisogno.La mancanza di cibo provoca malattie, quali lo scorbuto, il rachitismo, la cecità, disabilità ed è spesso causa la morte.Il corpo, infatti, necessita di almeno 2100 calorie per poter svolgere una vita normale.In vari paesi in via di sviluppo, invece, 500 milioni di persone vivono con meno di 1600 calorie al giorno. Al contrario, nei paesi ricchi il consumo supera le 3200 calorie al giorno.

CHI sono gli AFFAMATI? 10 milioni di persone muoiono ogni anno di fame o per problemi correlati alla fame. Solo l’8% sono vittime di guerra o di disastri ambientali. Gli altri chi sono?

I VOLTI della fame

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* Nel 2011- 2013 la FAO ha registrato che esistono circa 842 milioni di persone affamate, circa 20 milioni in meno rispetto a due anni precedenti. Tuttavia 827 milioni vivono nei paesi in via di sviluppo. I tre quarti delle persone affamate vivono in aree rurali, soprattutto nei villaggi dell’Asia e dell’Africa. Queste popolazioni non hanno accesso alle risorse, sono disoccupate e sono particolarmente vulnerabili nei periodi di crisi.* Degli 842 milioni di affamati, metà sono costituiti da famiglie contadine, che sopravvivono in zone agricole marginali, soggette a disastri naturali; 1 su 5 vive in campagna ma non possiede la terra. Circa il 10% vive in comunità che si sfamano con quanto possono pescare, cacciare o raccogliere nella foresta.* Il 25% vive nelle periferie delle grandi città dei paesi in via di sviluppo, dove il numero di poveri è in rapido aumento.* Le persone più colpite dalla fame, però, sono bambini e donne.

BAMBINI 167 milioni di bambini sotto i 5 anni sono sottopeso. Ciò può significare che circa il 20% di tutta la popolazione affamata è costituita da bambini. 17 milioni di bambini ogni anno nascono già sottopeso, a causa di una inadeguata nutrizione della madre in gravidanza. A causa della fame, i bambini perdono la curiosità, la motivazione e perfino la voglia di giocare.

DONNE Le donne sono le prime produttrici di cibo, ma per tradizioni sociali in molti paesi spesso sono maggiormente affette da denutrizione che gli uomini: 7 persone su 10 denutrite

sono, infatti, donne.(Dati forniti dal PAM)

Geografia della fame

SCONFIGGERE LA FAME

Sono già in atto progetti curati da ONG o da Organizzazioni mondiali dipendenti dall’ONU, finalizzati a spezzare il circolo vizioso della povertà e della fame, per consentire a tanta gente di costruirsi un futuro sostenibile. E’ perciò necessario:a) attuare una più equa distribuzione del cibo, che è già prodotto in misura sufficiente per tutti. Fare in modo che i PVS producano gli alimenti necessari per l’autoconsumo interno, piuttosto che coltivare i terreni a monocolture con prodotti destinati all’esportazione e soggetti a cali dei prezzi (es. caffè, banane, arachidi…)Conseguenza del periodo coloniale, inoltre, è tuttora la concentrazione delle

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terre in mano a pochi proprietari, L’esistenza di latifondi comporta un sottoutilizzo dei terreni e l’introduzione di monocolture, spesso volute da società multinazionali.

b) Ridurre le malattie grazie a un’adeguata nutrizione. Tre cereali (riso, frumento e mais) nutrono più della metà del pianeta. Nei PVS l’alimentazione si basa sulle proteine vegetali assunte prevalentemente da un solo alimento: il grano in Pakistan e Afghanistan, il mais in America Centrale, il riso in Asia orientale, la manioca in Africa.Nei paesi capitalistici, invece, l’alimentazione è sì molto varia, ma spesso eccessiva e i casi di obesità sono in continuo aumento. In particolare si consumano troppe proteine animali, che producono danni cardiovascolari. Va inoltre sottolineato che per produrre un chilo di carne occorrono 5 chili di grano e che quindi per l’alimentazione degli animali viene utilizzata un’enorme quantità di cereali, pari a quella che nutre tutti gli abitanti dei PVS.

c) Investire nell’educazione dei bambini.Per molti bambini la scuola è un lusso. Essi sono considerati dalla stessa famiglia “braccia da lavoro”. La scolarizzazione, invece, è una risorsa non solo per l’individuo ma anche per l’intera società in cui vive.

d) Aiutare le donne: in Africa l’80% dei contadini è costituita da donne, in Asia la percentuale è del 60%. In questi posti le donne, quindi, gestiscono il cibo e l’esperienza mostra che nelle mani delle donne gli aiuti alimentari sono meglio distribuiti. Così anche l’educazione delle donne è molto importante, perché attraverso loro si possono migliorare le rese agricole, l’uso del cibo e l’educazione dei figli.

e) Diffondere programmi e progetti che aiutino le comunità a migliorare il proprio modo di coltivare i terreni, scegliere quei prodotti agricoli che ben si adattano alle caratteristiche ambientali locali, dar vita ad un’economia locale sempre più autosufficiente e modificare quei sistemi dannosi che regolano il commercio internazionale