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“Villa De’ Romani” a Carcibove Così si esprime nel 1656 Angelo Giordano Picchetti primo storico di Montecelio “… Le famiglie poi antiche, che sino a’nostri giorni si sono in questa terra conservate e pur hora si conservano, sono le seguenti: Scacchi, Martini, Cafolli, Lanciani, Lucretij, Patritij, Valentij, Bevilacqua, Savolini, Angeluccij, Colatei, Dell’Huomo, Romani, Frascetelli, etc... La Romana, che dalla città di Roma in questa terra si trasferì, anticha e nobile, ha dato in luce a’ nostri giorni Paolo, singolare et egregio dottore di legge, quale applicatosi alle secretarie de’ prencipi, et in particolare dell’arcivescovo di Sanzburg (Salisburgo), prencipe imperiale, da quello sopra altro stimato e gradito per le sue rare qualità e scienze in ogni sorte di virtù, e fra l’altre in poesia, come ne fan testimonio le sue opere date alla luce, fu dal medesimo arcivescovo spedito alla sede apostolica al tempo di Paolo V, per la confirmatione della sua dignità e concessione del pallio, e più volte anco all’imperatore et altri prencipi a trattar negotij gravi e di confidenza. E fatto il suo nome celebre, in florida età fu rapito da’ fati, e resterà appresso i posteri eterna e gloriosa la sua memoria. Ne declina dalla natura di Paolo, Anselmo suo fratello, di honorati costumi, quale doppo haver con fedeltà servito il medesimo arcivescovo et altri prelati della Corte di Roma, acquistatosi honesto pecunio e rendita ecclesiastica, ritiratosi in

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“Villa De’ Romani”

a Carcibove

Così si esprime nel 1656 Angelo Giordano Picchetti primo storico di Montecelio

“… Le famiglie poi antiche, che sino a’nostri giorni si sono in questa terra conservate e pur hora si conservano, sono le seguenti: Scacchi, Martini, Cafolli, Lanciani, Lucretij, Patritij, Valentij, Bevilacqua, Savolini, Angeluccij, Colatei, Dell’Huomo, Romani, Frascetelli, etc...

La Romana, che dalla città di Roma in questa terra si trasferì, anticha e nobile, ha dato in luce a’ nostri giorni Paolo, singolare et egregio dottore di legge, quale applicatosi alle secretarie de’ prencipi, et in particolare dell’arcivescovo di Sanzburg (Salisburgo), prencipe imperiale,

da quello sopra altro stimato e gradito per le sue rare qualità e scienze in ogni sorte di virtù, e fra l’altre in poesia, come ne fan testimonio le sue opere

date alla luce, fu dal medesimo arcivescovo spedito alla sede apostolica al tempo di Paolo V, per la confirmatione della sua dignità e concessione del pallio, e più volte anco all’imperatore et altri prencipi a trattar negotij gravi e di confidenza. E fatto il suo nome celebre, in florida

età fu rapito da’ fati, e resterà appresso i posteri eterna e gloriosa la sua memoria. Ne declina dalla natura di Paolo, Anselmo suo fratello, di honorati costumi, quale doppo haver con fedeltà

servito il medesimo arcivescovo et altri prelati della Corte di Roma, acquistatosi honesto pecunio e rendita ecclesiastica, ritiratosi in patria se ne visse alla quiete ed a se stesso, dedito al gusto della villa, facendo in essa vaghi edificij e fruttuosi pomarij a commodità de’ posteri.… I Romani d’antica famiglia han dato in questi giorni principio ad una ben ordinata villa con

belli edificij e proseguendola al certo la renderanno più delitiosa, sì per l’amenità del sito come per la bontà dell’aria. “

***Questa villa, edificata al tempo del Picchetti (prima metà del Seicento) potrebbe essere un

ampliamento di quella costruita in epoca anteriore da Anselmo Romani o essere stata fatta ex novo. Il Piccolini (C. Piccolini, Monticelli – Topografia, arte, etnografia, “AMST” XII-XIV 1933-

34 p. 65) la identifica, sulla base di documenti non specificati, con il casale Monti sulla cima di Carcibove:

“… Era sul colle che regolarissimo elevasi di fronte al Monte Albano, ma più

depresso, ove lo spaziosissimo panorama e la silente tranquillità cenobitica

renderebbero l’altura adattissima per gli spiriti che rifuggono il frastuono mondano”

Maria Sperandio (Gruppo Archeologico Latino – 4/9/1999); Fonti: Catasto Cesi (1588); Manoscritto Picchetti (1656); Lascito De’ Romani (1725)