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PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E L’INTERVENTO SUGLI ALUNNI CON DSA a cura dei referenti DSA Prof.ssa Annarita Luongo e Manuela Stalteri

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PROTOCOLLOPER L’ACCOGLIENZA E L’INTERVENTO

SUGLI ALUNNI CON DSA

a cura dei referenti DSA

Prof.ssa Annarita Luongo e Manuela Stalteri

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FINALITÀIl Protocollo per l’accoglienza e l’integrazione è una guida d’informazione riguardante l’intervento

sugli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) all’interno del nostro Istituto. E’ un

documento elaborato dai referenti DSA e annesso al Piano dell’offerta formativa (POF).

E’ nato dalla volontà di condividere criteri, principi educativi e pratiche comuni in tema di

accoglienza e d’intervento sugli alunni con DSA, consentendo di attuare, in modo operativo, le

indicazioni normative e indicazioni ministeriali. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e

pertanto viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze. Gli obiettivi sono:

definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno del nostro istituto;

prevenire l’eventuale disagio negli alunni;

favorire un clima di accoglienza;

promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed enti

territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).

Al fine di assicurare agli alunni con D.S.A. il percorso educativo più adeguato è opportuno che la

scuola, la sanità e la famiglia si impegnino ad attuare le seguenti indicazioni:

IL DIRIGENTE E LA SEGRETERIA provvedono a:

• acquisire la diagnosi (nota ministeriale datata 20/05/2014: la certificazione di DSA è rilasciata,

su richiesta della famiglia, dal Servizio TSRMEE della ASL di residenza dell’alunno, dai Servizi di

Neuropsichiatria infantile delle Aziende Sanitarie Ospedaliere e Universitarie e degli IRCCS; la

Circolare segnala come, nella prassi, si sia finora verificato che il rilascio delle certificazioni di

DSA è avvenuto con modalità difformi rispetto alle “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione

dei Disturbi Specifici di Apprendimento” fornite dall’Accordo Stato – Regioni del 25 luglio 2012 ),

protocollarla e inserirla nel fascicolo personale dell’alunno; consegnarne copia al docente

coordinatore e al referente d’istituto;

• nominare un referente d’istituto e indicare tra i compiti del coordinatore di classe quello di

seguire, con il consiglio di classe, i casi di DSA presenti;

• istituire un’anagrafe scolastica contenente tutti i dati del percorso scolastico dello studente che

risulterà utile al momento dell’iscrizione o passaggio ad altra scuola, comunicando la presenza del

disturbo tramite la documentazione medica (diagnosi) alla nuova scuola, insieme al P.D.P./P.E.P.

per favorire la continuità tra i vari ordini di scuola;

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• tenere presente i casi di D.S.A. per la formazione delle classi per creare classi omogenee tra loro

ed eterogenee al loro interno;

• favorire, sensibilizzando i docenti, l’adozione di testi che abbiano anche la versione digitale (G.U.

12/6/2008) o che siano comunque disponibili presso la libro AID.

REFERENTE D’ ISTITUTO PER I D.S.A. si occupa:

• dell’accoglienza studenti;

• di curare i rapporti con le famiglie, di fornire informazioni e consulenza ai colleghi, di tenere i

rapporti con l’AID, di organizzare corsi di formazione e tenere i contatti con i tecnici ASL;

• di inserire l’argomento DSA nel POF, prevedendo le azioni da attivare nei confronti degli alunni

con DSA;

• di tener conto della presenza di alunni con DSA nei corsi per il patentino del ciclomotore.

COORDINATORE DI CLASSE/INSEGNANTE DI RIFERIMENTO provvede, insieme al referente

d’istituto, a:

• coordinare il consiglio di classe nella stesura per ogni alunno con DSA del Percorso Didattico

Personalizzato contenente gli strumenti compensativi e dispensativi. Il P.D.P./P.E.P. che deve

essere redatto tenendo conto delle indicazioni dello specialista, delle osservazioni della famiglia e

coinvolgendo direttamente l’allievo in un’ottica di contratto formativo, deve essere firmato anche

dalla famiglia e consegnato in copia ad essa oltre che inserito nel fascicolo personale dell’alunno

• Attivare le procedure previste per gli esami di stato (secondaria di primo e secondo grado);

• tenere i contatti con la famiglia e prendere eventuali contatti con la scuola precedente;

• coordinare le attività pianificate come il P.D.P./P.E.P. e fornire informazioni ai colleghi;

• segnalare al referente di istituto eventuali casi “ a rischio”;

• concordare con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa;

• personalizzare la didattica e le modalità di verifica;

• predisporre - insieme al consiglio di classe- l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi,

valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno secondo la normativa di riferimento D.P.R. n°122

“Regolamento sulla valutazione”;

• promuove - insieme al consiglio di classe, la creazione di un clima relazionale, sostenendo

l’autostima, la motivazione e lavorando sulla consapevolezza (riflessione metacognitiva).

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STRATEGIE DIDATTICHE

Non vi sono limitazioni assolute all’apprendimento di uno studente con DSA, solo percorsi diversi,

strategie alternative e diversi gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo. Pertanto l’azione

didattica dovrà risultare adeguata, personalizzata e “metacognitiva”. In particolare può essere

utile ricorrere al canale visivo, al linguaggio iconico e se possibile sfruttare canali di apprendimento

alternativi, come la visione di filmati, l’ascolto dei testi (al posto della lettura) e le

schematizzazioni.

E’ altresì importante che l’insegnante:

• non metta in dubbio la diagnosi (a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 per l’istituzione

scolastica è legalmente valida solo la diagnosi pubblica e non privata altrimenti non si possono

attivare gli strumenti compensativi e dispensativi per il successo formativo del discente);

• sia adeguatamente informato sulle tematiche dei D.S.A. e parli alla classe, previo accordo con la

famiglia, e la coinvolga, non nascondendo il problema ma spiegando le necessità dello studente

con D.S.A. per evitare fraintendimenti fra gli studenti;

• collabori attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema e con i genitori e

con chi segue lo studio pomeridiano dello studente.

Parallelamente è importante offrire allo studente l’opportunità di compensare le sue difficoltà per

mezzo di strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Lo strumento

compensativo non rappresenta e non deve essere visto come una facilitazione, piuttosto

rappresenta il mezzo per compensare la difficoltà determinata dal disturbo e consentire il

dispiegarsi pieno delle altre abilità. E’ importante sottolineare che gli strumenti compensativi

cambiano in base al soggetto e in base all’età (D.P.R. n°122 del 22/06/09).

Correlazione fra DSA e interventi compensativi e dispensativi

Riportiamo di seguito una serie di esempi dei principali strumenti compensativi e dispensativi,

precisando tuttavia che l’insegnante può sentirsi direttamente coinvolto nella loro ideazione e

creazione. Difatti il docente conosce le individualità degli studenti ed ha di conseguenza una

posizione privilegiata nell’individuare i percorsi di apprendimento più idonei.

Peculiarità dei processi cognitivi Interventi di compenso/dispensa

lentezza ed errori nella lettura con conseguente

difficoltà nella comprensione del testo

evitare di far leggere a voce alta.

incentivare l’utilizzo di computer con

sintesi vocale, di cassette con testi

registrati, di dizionari digitali,…

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sintetizzare i concetti con l’uso di mappe

concettuali e/o mentali.

favorire l’uso di software specifici dotati

di sintesi vocale in grado di leggere

anche le lingue straniere.

leggere le consegne degli esercizi e/o

fornire, durante le verifiche, prove su

supporto audio e/o digitale.

ridurre nelle verifiche scritte il numero

degli esercizi senza modificare gli

obiettivi.

evitare le verifiche scritte in tutte le

materie tradizionalmente orali,

consentendo l’uso di mappe o ipertesti

(PPT) durante l’interrogazione.

difficoltà nei processi di automatizzazione della

letto-scrittura: impossibilità di eseguire nello

stesso tempo due “procedimenti” come

ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un

testo scritto, …

evitare di far prendere appunti,

ricopiare testi o espressioni

matematiche, ecc.

fornire appunti su supporto digitale o

cartaceo in caso di necessità di

integrazione dei libri di testo.

consentire l’uso del registratore.

evitare la scrittura sotto dettatura.

evitare la copiatura dalla lavagna.

difficoltà nel ricordare le categorizzazioni: i

nomi dei tempi verbali e delle strutture

grammaticali italiane e straniere, dei

complementi

favorire l’uso di schemi.

privilegiare l’utilizzo corretto delle

forme grammaticali sulle acquisizioni

teoriche delle stesse.

utilizzare per le verifiche domande a

scelta multipla.

disortografia e/o disgrafia

favorire l’utilizzo di programmi di

videoscrittura con correttore ortografico

per l’italiano e le lingue straniere.

discalculia, difficoltà nel memorizzare: consentire l’uso di tavola pitagorica,

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tabelline, formule, sequenze arbitrarie e

procedure

calcolatrice, tabelle e formulari, mappe

procedurali, sia nelle verifiche che nelle

interrogazioni.

utilizzare prove a scelta multipla.

difficoltà nell’espressione della lingua scritta favorire l’uso di schemi testuali.

difficoltà nel recuperare rapidamente nella

memoria nozioni già acquisite e comprese con

conseguente difficoltà e lentezza

nell’esposizione orale

incentivare l’utilizzo di mappe, schemi e

ipertesti (PPT) durante l’interrogazione,

come previsto anche nel colloquio per

l’esame di Stato, per facilitare il

recupero delle informazioni e migliorare

l’espressione verbale orale.

evitare di richiedere lo studio

mnemonico e nozionistico in genere,

tenere presente che vi è una notevole

difficoltà nel ricordare nomi, termini

tecnici e definizioni (ad es. per le

materie scientifiche).

facile stanchezza e tempi di recupero troppo

lunghi

privilegiare la forma orale.

utilizzare per lo scritto prove a scelta

multipla.

se alcune di queste peculiarità risultano

compresenti a un deficit di attenzione

dividere la prova in tempi differenti in

quanto non serve assegnare più tempo.

difficoltà nella lingua straniera

privilegiare la forma orale.

utilizzare per lo scritto prove a scelta

multipla.

In particolare relativamente alla lingua inglese gli studenti non possono essere dispensati

dall’effettuazione dello scritto e dell’orale, ma gli insegnanti vorranno riservare maggiore

considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta. Per la

seconda lingua, per la quale non è obbligatoria la prova scritta, il collegio dei docenti può decidere

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di utilizzare la sola prova orale. La famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa e

intervenire relativamente alla quantità di compiti e non alla qualità degli stessi.

INFORMATICA E D.S.A.

L’informatica è una importante risorsa per favorire l’autonomia nello studio.

In commercio sono disponibili gratuitamente per il download (vedi nella sezione “SITI UTILI”)

esistono numerosi programmi informatici specifici per gli studenti con D.S.A. (e non solo), la cui

funzione non rimane esclusivamente la compensazione delle difficoltà legate al disturbo ma anche

il mezzo per una presa di consapevolezza delle proprie ed individuali strategie di apprendimento e

un importante rinforzo all’autostima e l’immagine di sé.

Per La Lettura:

Softwares di abilitazione e potenziamento - programmi di sintesi vocale: attraverso una

voce digitale il PC “legge” qualsiasi testo in formato digitale (testi da internet, files di testo,

libri scolastici digitali. . .) consentendone anche il salvataggio come file audio – audiolibri e

libroparlato: case editrici e associazioni di volontari offrono un’ampia scelta di libri,

romanzi, racconti di ogni genere in traccia audio, letti da attori professionisti o volontari.

Per La Scrittura:

Scrittura al pc con programmi di correzione ortografica - predittore lessicale – programmi

(anche gratuiti) per la velocizzazione della battitura al computer.

Per Lo Studio:

Programmi per la creazione di mappe concettuali, mappe mentali, schemi, tabelle figurate

come ausilio allo studio e alla ripetizione. Questi programmi consentono il salvataggio, la

modifica, la stampa, la possibilità di integrare il lavoro precedentemente svolto - uso di

presentazioni di slides come ausilio all’esposizione verbale - dizionari digitali per la lingua

italiana, le lingue straniere e non native.

Programmi informatici per le scienze matematiche, le equazioni e la creazione di figure

geometriche.

LIBRI SCOLASTICI DIGITALI

Alcune difficoltà di lettura, comprensione e memorizzazione degli studenti con D.S.A. possono

trovare un valido aiuto nei libri digitalizzati. Attraverso la convenzione tra numerose case editrici

e l’AID è stato possibile rendere molti libri di testo adottati nelle scuole digitali (file PDF), il che ne

consente la visone al pc, la lettura per mezzo di sintesi vocale, la modifica o semplificazione.

Questo vuol dire che, con la tecnologia di sintesi vocale installata sul sistema operativo del

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computer è possibile far leggere al pc il contenuto del libro. Per visionare l’elenco dei libri digitali

disponibili e procedere alla richiesta dei testi necessari visitare il sito www.libroaid.it. Si ritiene

importante consigliare ai docenti l’adozione di testi scolastici che siano anche disponibili in

formato digitale o comunque consentire allo studente l’utilizzo di libri digitalizzati in alternativa o

come integrazione del testo adottato.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

Compito della scuola è quello di assicurare, nel modo più ampio possibile, il successo formativo a

ciascun alunno (DPR 275/99). Questo obiettivo richiede un’attenzione alle potenzialità e alle

specifiche inclinazioni e un conseguente adeguamento della proposta didattica. L’esperienza

maturata in molti anni di lavoro nella scuola, indica che il piano didattico personalizzato

rappresenta lo strumento più efficace per impostare percorsi personalizzati di studio elaborati in

base a specifiche esigenze di alunni con D.S.A. (nota MIUR 5744 del 28 Maggio 2009). Il PDP

viene deciso dagli insegnanti relativamente ai suddetti ragazzi. Il titolo di studio, conseguito

seguendo i percorsi indicati nel PDP che non sono differenziati rispetto a quelli del curricolo

ordinario, è legalmente valido, come tutti gli altri (DPR 122 del 22/06/2009, regolamento sulla

valutazione). Nel P.D.P. bisogna riportare:

1) la descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo…).

2) il grado di consapevolezza da parte dell’alunno.

3) le eventuali modificazioni degli obiettivi didattici.

E’ importante garantire allo studente con D.S.A. (esplicitandoli nel PDP) l’utilizzo degli strumenti

dispensativi e compensativi, gli obiettivi, le strategie e le metodologie didattiche, le modalità di

verifica e i criteri di valutazione - le griglie di valutazione, debitamente modificate e il patto con la

famiglia. Per ulteriori informazioni sulla stesura del P.D.P. consultare il sito

http://www.aiditalia.org/upload/guida_pdp_gennaio_2010_comitato_scuola_aid.pdf

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

Compito della scuola è quello di assicurare, nel modo più ampio possibile, il successo formativo a

ciascun alunno (DPR 275/99).

Questo obiettivo richiede un’attenzione alle potenzialità e alle specifiche inclinazioni e un

conseguente adeguamento della proposta didattica. L’esperienza maturata in molti anni di lavoro

nella scuola, indica che il piano didattico personalizzato (P.D.P.) rappresenta lo strumento più

efficace per impostare percorsi personalizzati di studio elaborati in base a specifiche esigenze di

alunni con D.S.A. (nota MIUR 5744 del 28 Maggio 2009).

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Il P.D.P. viene deciso dagli insegnanti relativamente ai ragazzi con D.S.A.. Quando viene

redatto?

La sua redazione avviene all’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi per gli studenti

già segnalati e su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica per i nuovi

iscritti.

L’iter classico per giungere alla compilazione del PDP per gli alunni appena iscritti è il seguente:

1. acquisizione della segnalazione specialistica;

2. incontro di presentazione tra: i docenti del consiglio di classe, la famiglia dello studente,

un esperto (se richiesto dai genitori), per la raccolta di eventuali informazioni per le classi

prime e terze;

3. accordo tra i docenti per la predisposizione del PDP (Piano didattico personalizzato);

4. stesura finale e sottoscrizione del documento (coordinatore/tutor di classe come

rappresentante del consiglio di classe e genitori dello studente).

Il PDP deve essere verificato almeno due volte l’anno a cura del team dei docenti o del Consiglio

di Classe ( per es. in sede di scrutini). E’ importante riportare nel P.D.P.: la descrizione del

funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo…); il grado di consapevolezza

da parte dell’alunno delle eventuali modifiche degli obiettivi didattici; l’utilizzo degli strumenti

dispensativi e compensativi, gli obiettivi, le strategie e le metodologie didattiche, le modalità di

verifica e i criteri di valutazione e il patto con la famiglia.

Il titolo di studio, conseguito seguendo i percorsi indicati nel P.D.P. che non sono differenziati

rispetto a quelli del curricolo ordinario, è legalmente valido, come tutti gli altri (DPR 122 del

22/06/2009, regolamento sulla valutazione).

VERIFICHE E VALUTAZIONI

E’ opportuno che le verifiche tengano conto di specifiche modalità da mettere in atto. Si riportano

alcune indicazioni operative desunte dall’esperienza maturata direttamente all’interno della

scuola:

le verifiche devono avere come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati.

ciascuna competenza dell’alunno richiede una verifica specifica, definizione di obiettivi e

contenuti specifici.

è’ opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali

all’alunno deve essere concesso l’uso di mediatori didattici (calcolatrice, vari ausili, tavole

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compensative, schemi e mappe concettuali) durante le prove scritte e orali.

Per le materie in cui non sono obbligatorie prove scritte, è opportuno utilizzare verifiche

orali programmate (es. storia) .

E’ funzionale che i tempi e le modalità delle verifiche siano pianificati dal coordinatore di classe

(possibilmente non più di una al giorno e più di tre alla settimana, tempi più lunghi o/e verifiche

più brevi).

VALUTAZIONE

Deve essere personalizzata tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo

(regolamento valutazione D.P.R. del 22 giugno 2009) e del punto di partenza e dei risultati

conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad esempio, in fase di correzione degli elaborati degli

studenti tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo,

trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e

generali come da normativa (L. 170 dell’8 ottobre 2010).

ESAMI DI STATO DEL PRIMO E SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE SECONDARIA

Gli alunni con D.S.A. (debitamente certificati) affrontano le medesime prove di esame degli altri,

poiché conseguiranno un diploma avente validità legale, ma queste possono essere somministrate

con modalità diverse (Nota MIUR 4674 del 10 maggio 2007). Nello svolgimento delle prove di

esame, sia scritte che orali, saranno adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più

idonei utilizzati in corso d’anno, senza che le modalità di esecuzione della prova ne alterino il

risultato (regolamento valutazione D.P.R. del 22 giugno 2009). Durante l’anno scolastico quindi

devono essere stati predisposti percorsi personalizzati (Nota MIUR 5744 del 28 maggio 2009) con

le indicazioni di compenso e dispensa; tutto quello che è stato applicato durante l’anno, se

documentato (P.D.P./P.E.P.), si può richiedere che venga attuato anche in sede di esame. Nel

diploma finale rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione

delle modalità di svolgimento.

PROVE INVALSI

Per gli allievi con DSA sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, se previsti, con

la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri

allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in

aula dell’insegnante di sostegno (se previsto).

Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con DSA svolgano le

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prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso,

è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnate di sostegno, se

previsto. Sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per gli allievi con DSA è possibile

prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova) per lo

svolgimento delle prove. In tal caso, la scuola dovrà adottare tutte le misure organizzative idonee

per garantire il regolare e ordinato svolgimento delle prove, senza alcuna modifica dei tempi

standard di somministrazione per gli altri allievi della classe. Per questa tipologia di allievi è

possibile utilizzare, se ritenuto opportuno, le prove in formato elettronico o in formato audio. Tali

prove devono essere state richiesta dalla scuola all’atto dell’iscrizione al SNV 2012 13.‐Per le classi campione, è necessario avvisare l’osservatore esterno nel momento in cui questi

prende contatto con la scuola che nella classe assegnatagli è presente un allievo che potrà

svolgere le prove avvalendosi di un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ciascuna

prova). In questo caso specifico, la scuola dovrà prevedere la presenza di un docente che si

presenti in aula allo scadere del tempo standard di somministrazione e che rimanga con l’allievo

con DSA per il tempo aggiuntivo, in modo che l’osservatore esterno possa procedere con la

propria osservazione secondo i tempi standard previsti per gli altri allievi. Quando l’allievo con DSA

termina lo svolgimento della prova, il docente che effettuato la sorveglianza durante il tempo

aggiuntivo provvede a consegnare all’osservatore esterno la prova stessa avendo cura che questi

prenda nota del codice dell’allievo per indicare nella scheda risposta che si tratta di uno studente

con DSA che ha utilizzato un tempo aggiuntivo.

Pur ribadendo l’auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV nel numero più elevato

possibile, se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a

un allievo con DSA in ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile

dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei giorni delle

prove in un’altra attività ritenuta più idonea.

Infine, per questa tipologia di allievi il Dirigente scolastico può adottare, se lo ritiene opportuno,

delle misure in modo differenziato per prove diverse. Ad esempio, è possibile prevedere un tempo

aggiuntivo per la prova di comprensione della lettura (Italiano) e non per matematica e viceversa

(Nota sullo svolgimento delle prove del SNV 2011 2012 – Bisogni educativi speciali. Documento‐

pubblicato il 5.4.2012).

Frascati, 06/11/2015