WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella...

26
435

Transcript of WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella...

Page 1: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

435

Page 2: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

436

Page 3: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

FSE 2007 – 2013, P.O. Ob. 2, Asse IV, ob. spec. H

“Modellizzazione e sperimentazione dei nuovi piani di studio fortemente ancorati all’obiettivo del rafforzamento della qualità dei percorsi di

formazione/apprendimento in stretta connessione con leesigenze provenienti dal mercato del lavoro”

UNITA' DI LAVORO DEL PRIMO CICLOAREA DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Unità di lavoro delTERZO BIENNIOTERZO BIENNIO

Titolo

COMUNITÀ -CHIESA

437

Page 4: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

SCHEDA ANAGRAFICA

Rete di scuole

DOCENTI DI RELIGIONE CATTOLICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO

Istituti scolastici coinvolti

IC

Referente scientifico o coordinatore dell'attività

Roberto Giuliani

Docenti coinvolti (numero per grado scolastico)Due docenti di Religione Cattolica di Scuola Primaria

Numero incontri utilizzati per la realizzazione del prodotto

Il Laboratorio didattico è strutturato in sei momenti di lavoro per la produzione di due UL per ciascun componente. I momenti di lavoro sono così strutturati:un incontro di gruppo all’inizio del Laboratorio (4 ore), quattro incontri di lavoro individuale o di sottogruppo (3 ore ciascuno) e un incontro di gruppo conclusivo (4 ore).

438

Page 5: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

TITOLO DELL’UNITA’:

COMUNITA’ - CHIESA

MOTIVAZIONE FORMATIVA DELLA SCELTA

Il tema scelto risponde ai criteri di pertinenza (è un tema specifico dell’Area di apprendimento RC), di essenzialità (rappresenta un sapere rilevante e generatore), di correlazione (consente una relazione significativa tra esperienza di vita e dimensione biblico/teologica) e risulta adeguato al livello scolastico considerato.E’ funzionale alle Finalità Generali del Processo Formativo e al Profilo Globale dello studente espressi nei PSP. Si colloca inoltre in modo coerente all’interno del percorso espresso dai curricoli biennali di RC e consente anche accostamenti da diversi ambiti disciplinari.

COMPETENZA DI RIFERIMENTO

Riconoscere che il rapporto con Dio è esperienza fondamentale nella vita di molte persone, individuare nelle religioni modalità concrete di viverlo e identificare in particolare le caratteristiche principali del cristianesimo a partire dalla vita di Gesù di Nazareth e dalla testimonianza dei cristiani.

Conoscere e interpretare alcuni elementi fondamentali dei linguaggi espressivi della realtà religiosa e i principali segni del cristianesimo cattolico presenti nell’ambiente;

ALTRE COMPETENZE:

Area di apprendimento EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA:riconosce i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civili), a livello locale e nazionale e i principi che costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale) sanciti dal Diritto nazionale e internazionale.

439

Page 6: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

440

Page 7: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

Approfondimento del tema considerato – Mappa Concettuale:

Rispetto agli elementi che definiscono il concetto, rappresentati nella Mappa, nell’Unità di Lavoro si delimita l’area di intervento tenendo conto in particolare del soggetto in apprendimento come elemento centrale della riflessione e programmazione didattica. E’ necessario considerare ciò che gli alunni sanno rispetto alla proposta contenutistica riflessa nella mappa e prendere atto degli schemi di assimilazione già costruiti dal soggetto in apprendimento per formulare un'ipotesi di sviluppo e stabilire in che modo ordinare le operazioni didattiche seguenti.E’ importante essere ben consapevoli del fatto che la comprensione delle conoscenze/abilità oggetto del processo di insegnamento/apprendimento nell’area RC dipende in buona parte dalla qualità della relazione che sappiamo costruire con gli alunni e dal grado di correlazione che si riesce a stabilire tra conoscenze/abilità stesse ed esperienza concreta di vita.La fedeltà al contenuto non deve essere mai disgiunta dalla fedeltà alle possibilità di comprensione di colui che ne è il destinatario, ed è possibile ipotizzare un processo di crescita e di maturazione al riguardo solo se prima riusciamo ad incontrare l’alunno là dove egli si trova.Nel definire obiettivi e fasi dell’Unità di Lavoro, oltre all’attenzione per il soggetto in apprendimento, si considerano anche altre variabili legate alle condizioni di esercizio (tempo a disposizione, spazi, risorse, situazioni particolari …).

441

Page 8: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

CONOSCENZE RELATIVE ALL’UNITA’ DI LAVORO:

l’organizzazione territoriale della Comunità cristiana in riferimento al suo compito

ABILITA’ RELATIVE ALL’UNITA’ DI LAVORO:(Obiettivo Formativo)Individuare gli elementi principali che caratterizzano la comunità cristiana come comunità di persone con ruoli e compiti diversi, organizzata sul territorio, chiamata ad annunciare e vivere il Vangelo.

DESCRIZIONE DELLE FASI(sviluppo del percorso didattico – Fasi di lavoro)

1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità

2.L’alunno individua nella Pentecoste la “nascita” della prima comunità cristiana e le analogie con la comunità cristiana di oggi

3.L’alunno riconosce la comunità cristiana come comunità di persone con ruoli e compiti diversi

4.L’alunno riconosce la struttura organizzativa della comunità cristiana sul territorio: parrocchia, decanato,diocesi, Chiesa Universale

442

Page 9: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

FASI DI LAVORO:

n. Fase 1 Obiettivo di faseL’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità

Descrizione della fase(Sintesi delle lezioni d’aula)

Lettura del racconto di B. Ferrero “L’avventura di una piccola vite”

Dialogo con domande finalizzato alla comprensione della comunità come insieme di persone che collaborano per il raggiungimento di un obiettivo in comune(Ad es. Quali chi sono i personaggi e i luoghi della storia? Perché la vite lascia la nave? Quali sono i sentimenti della vite nei diversi luoghi?

Produrre insieme la sintesi

Componenti comunità nave Ruolo componenti comunità Scopo comunitàViteScafoveleTimone…

Tenere assieme le piastreFar galleggiare la naveFar avanzare la naveOrientare la nave…

Navigare

L’insegnante invita ogni bambino a disegnare sul quaderno una comunità di cui fa parte (famiglia, gruppo sportivo, classe scolastica, associazioni varie …) e ad indicarne i componenti, il loro compito e lo scopo della comunità

TEMPI PREVISTI

2 ore

443

Page 10: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

n. Fase 2 Obiettivo di faseL’alunno individua nella Pentecoste la “nascita” della prima comunità cristiana e le analogie con la comunità cristiana di oggi

Descrizione della fase(Sintesi delle lezioni d’aula)

Narrazione di At 2, 1-41

Dialogo con domande finalizzato ad individuare lo scopo della comunità cristiana e a cogliere nella Pentecoste una tappa fondamentale nella vita della comunità cristiana.(Ad es. Chi sono i personaggi degli episodi? Dove e quando sono ambientate le scene? Qual è l’atteggiamento degli apostoli prima e dopo la discesa dello Spirito Santo? Qual è l’atteggiamento della folla prima e dopo le parole di Pietro?)

(Possibilità di utilizzare il testo “Il tesoro nascosto” classe V pag.3)

Lettura di At 2,42-47

Dialogo con domande finalizzato a scoprire le caratteristiche della prima comunità cristiana(Ad es. Cosa fanno i primi cristiani? Cosa li muoveva …)

Realizzazione di una sintesi:

Confronto con i momenti e le attività analoghe che caratterizzano la comunità cristiana di oggi.

TEMPI PREVISTI

2 ore

444

Prima comunità cristiana

Ascolto parola

Condivisione

Frazione del pane

Vita fraterna

Page 11: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

n. Fase 3 Obiettivo di faseL’alunno riconosce la comunità cristiana come comunità di persone con ruoli e compiti diversi

Descrizione della fase(Sintesi delle lezioni d’aula)

Lettura/narrazione di alcuni passi tratti dai Vangeli (Mt 16,13-19; Lc 9,1-6) dagli Atti degli apostoli (1,15-26; 6,1-6; 9,36) e di un passi della Lettera di Tito (1,5-9)

Dialogo con domande finalizzato ad evidenziare la presenza nella prima comunità cristiana di persone con ruoli e compiti diversi.(Ad es. Quali sono i personaggi degli episodi? In quale contesto si collocano? Quali compiti hanno?...)

Realizzazione sul quaderno di una sintesi

PRIMACOMUNITÀCRISTIANA

MEMBRI COMPITOPresbiteri Celebrare l’eucaristia

Pietro (guida)Apostoli

Predicare/ servizio della Parola di Gesù

Donne Testimoniare Gesù con opere buone

Diaconi Amministrare i beni

Conversazione guidata con l’ obiettivo di individuare chi svolge, oggi, nella comunità dei cristiani compiti analoghi a quelli svolti dai personaggi trovati con la ricerca precedente:

Da ieri Ad oggiDiaconi DiaconiApostoli VescoviPietro Papa

Presbiteri PretiDonne Laici

Dialogo guidato volto a conoscere altri ruoli e compiti presenti nella comunità cristiana di oggi.

Realizzazione di uno schema riassuntivo sul quaderno:

GRUPPI CHI SONO CARATTERISTICHE PRINCIPALI

COMPITI

COMUNITÀ CRISTIANA

Sacerdoti

Laici

Religiosi

TEMPI PREVISTI

2 ore

445

Page 12: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

n. Fase 4 Obiettivo di faseL’alunno riconosce la struttura organizzativa della comunità cristiana sul territorio: parrocchia, decanato, diocesi, Chiesa Universale

Descrizione della fase(Sintesi delle lezioni d’aula)

Lettura di Lc 24,17, Mc16,15, Mt 28,19

Dialogo con domande guida finalizzato alla comprensione dell’organizzazione della Chiesa sul territorio e della funzione di annuncio del Vangelo in ogni parte del mondo che tale organizzazione intende assolvere.(Quale incarico dà Gesù ai suoi discepoli? Come può avvenire tutto questo? … )

Conversazione guidata volta a mostrare come lo scopo della Chiesa oggi venga realizzato localmente e universalmente attraverso strutture organizzate sul territorio e ad individuare le corrispondenti figure a guida e coordinamento della Chiesa Universale e Locale.

Realizzazione di una sintesi finale

Si assegna il compito di ricercare notizie riguardanti il Papa attuale, il Vescovo, il decano, il parroco attuali e locali

Si organizza una attività di ricerca a gruppi. Si suddivide la classe in tre gruppi e a ciascun gruppo si assegna il compito di svolgere una ricerca che riguarda uno dei livelli organizzativi della comunità cristiana:

- La Chiesa universale: diffusione nel mondo, la figura del Papa che ne è la guida, strumenti di coordinamento;

- La Chiesa locale – la Diocesi: denominazione, territorio, il Vescovo che la guida, i Santi Patroni, la chiesa cattedrale;

- La Parrocchia: luoghi, Santi Patroni, strutture significative, attività.

(per la ricerca si offrono indicazioni sulla possibilità di reperire informazioni, su luoghi e persone di riferimento per eventuali interviste o approfondimenti).

TEMPI PREVISTI

1 ora + tempo di lavoro di ricerca

446

comunità cristiana

Chiesalocale

Parrocchia

Chiesa Universale

Decanato

Diocesi

Papa

Vescovo

Decano

Parroco

Page 13: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

ACCERTAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI1.Verifica delle conoscenze/abilità2.Verifica delle competenze3.Osservazioni di processo

1.VERIFICA DELLE CONOSCENZE E DELLE ABILITA’:

I criteri guida, da tener presenti nella stesura di strumenti di verifica, possono essere così riassunti:1. Corrispondenza con la progettazione dell’unità di lavoro e con il processo reale dell’attività didattica . Secondo questo criterio risulta fondamentale considerare il rapporto stretto e diretto che deve sussistere tra strumento di verifica, conoscenze/abilità dell’UL e obiettivi di fase. Ciò che si intende valutare è espresso infatti in termini sommativi e finali dalle conoscenze/abilità e in termini più articolati dagli obiettivi di fase.2. Attenzione alla strutturazione dello strumento secondo livelli di complessità progressiva . Per la costruzione o per l’analisi dello strumento di verifica si devono prendere in esame anche i livelli di complessità progressiva, cioè la presenza di esercizi o compiti che, in riferimento alle conoscenze/abilità considerate, sono strutturati con difficoltà in forma crescente. Ad esempio si potrebbero considerare tre livelli di complessità: semplice riproduzione restituzione strutturata; applicazione motivata e originale. Su ciascun strumento di verifica vanno, di volta in volta, individuate quantità e qualità di quesiti/esercizi/compiti, graduati nel livello di complessità che identificano il livello di accettabilità e la prestazione attesa.3. Aspetti di autovalutazione. Nello strumento di verifica la presenza di sezioni o parti nelle quali si attiva l’alunno a ragionare sui propri guadagni didattici a seguito dell’attività svolta risulta di sicura utilità.Le prove di verifica risultano costituite da un insieme di quesiti ed esercizi che hanno come scopo quello di sollecitare una prestazione appropriata da parte dell’alunno.La prestazione reale di ciascuno va confrontata e misurata rispetto ad una prestazione attesa (o ideale). La valutazione degli esiti passa perciò attraverso un raffronto tra gli apprendimenti (conoscenze/abilità) proposti - la prestazione attesa - e quelli effettivamente acquisiti dall’alunno - la prestazione reale.Tale raffronto permette di definire il livello di padronanza degli apprendimenti considerati.Per gestire il confronto tra reale e ideale e misurarne la corrispondenza serve un “indice” che permetta di esprimere il grado di conformità della prestazione reale rispetto a quella attesa. E’ necessario perciò disporre di una “scala di valutazione” con relativa soglia di accettabilità al fine di esprimersi circa il livello di padronanza di quei determinati apprendimenti.

UNITA’ DI LAVORO approfondimenti

Strumento di verifica

Soglia di accettabilità Prestazione attesa Livelli avanzati

Livello di padronanzadegli apprendimenti

Non sufficiente

Sufficiente Buono Distinto Ottimo

Lo strumento di verifica si costruisce perciò a partire dalle conoscenze/abilità relative all’UL e al suo sviluppo, organizzando il percorso di verifica secondo gradi di complessità progressiva, aggiungendo aspetti di autovalutazione e individuando, dentro lo strumento, la quantità e la qualità dei quesiti/esercizi/compiti che identificano e permettono di accertare la prestazione attesa e, di seguito, in riferimento a quest’ultima, la soglia di accettabilità, e gli eventuali livelli avanzati. In questo modo, una volta condotto l’accertamento delle conoscenze/abilità in classe, sarà possibile, attraverso la scala di valutazione, esprimersi circa la padronanza degli apprendimenti sottoposti a verifica.Quando prestazione attesa e prestazione reale corrispondono, il livello di padronanza delle conoscenze/abilità risulta pieno. Il livello di accettabilità invece va, di volta in volta determinato preventivamente a seconda di come è strutturato lo strumento di verifica.E’ possibile che uno strumento di verifica presenti materiali di lavoro che si collocano anche oltre la prestazione attesa aprendo così la possibilità di accedere a livelli di prestazione ulteriori e personalizzati. Questa parte dello strumento di verifica deve essere eventualmente proposta agli alunni in termini assolutamente liberi e non vincolanti.Non è da trascurare inoltre l’ipotesi di corredare l’espressione del livello di padronanza di quei determinati apprendimenti con commenti, indicazioni e suggerimenti operativi.In ogni caso va sempre ricordato che l’espressione del livello di padronanza di determinati apprendimenti raggiunti dall’allievo coinvolge e riguarda l’intero processo di insegnamento-apprendimento e tutti gli attori che, in esso, hanno avuto un ruolo.Infine, una volta provveduto all’accertamento delle prestazioni attese e all’individuazione del livello di padronanza degli apprendimenti è importante che la comunicazione dei risultati allo studente, per risultare coerente con le finalità della valutazione, sia:- il più possibile di apprezzamento di quanto raggiunto dallo studente;- espressa in forma di recupero di lacune, di stimolo all’apprendimento e orientamento;- vissuta come esperienza di covalutazione considerando anche agli aspetti autovalutativi proposti nella verifica.In ogni caso quello della comunicazione dei risultati della valutazione è un momento che va attentamente preparato e curato.Studenti e famiglie devono essere opportunamente e preventivamente informati rispetto a criteri e modalità di valutazione che l’insegnante intende adottare e con loro è necessario condividerne spirito, funzione e finalità.

447

Page 14: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

STRUMENTI PER LA VERIFCA:

Osserva il quadro e rispondi:

Quale evento è rappresentato?

Dove avviene?

Quando?

Che effetti produce?

Completa lo schema:

448

Page 15: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

SCHEDA PER L’AUTOVALUTAZIONE:

POCO ABBASTANZA MOLTOINTERESSE(quanto mi ha interessato l’argomento affrontato?)IMPEGNO(quanto mi sono impegnato nelle varie attività?)LAVORO CON I COMPAGNI(è stato utile e produttivo lavorare anche con gli altri?)

Con questo lavoro una cosa nuova che ho imparato è questa:

Quale parte del lavoro mi è risultata più facile?

Quale parte del lavoro mi è risultata più difficile?

Per migliorare penso di dover:

stare più attento studiare di più chiedere spiegazioni durante le lezioni

Altro …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

449

Page 16: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

2.VERIFICA DELLA/E COMPETENZA/E :

Per quanto riguarda la verifica e certificazione di competenze, non si sono ancora acquisite particolari esperienze e, per il momento, ci si muove sviluppando ipotesi che seguono, per analogia, il caso dei Compiti di Apprendimento.Il Compito di apprendimento, in quanto prodotto del singolo alunno o del gruppo classe, inteso come attività concreta e significativa che associa conoscenze/abilità a esperienze di vita, problemi, compiti della vita personale e sociale, appare, al momento, adeguato a dimostrare l’acquisizione di una competenza, considerata però soprattutto nella sua espressione scolastica e non ancora come dato che si realizza pienamente nella vita e nella soluzione dei problemi che essa presenta.Trattandosi dell’area Religione Cattolica appare utile precisare che non si tratta di verificare competenze attinenti alla “pratica religiosa” e richiamare l’attenzione sul fatto che, in questo caso, il “confine” della espressione scolastica delle competenze di RC assume un rilievo del tutto particolare.Rimane comunque garantita la possibilità di accertare l’acquisizione di competenze anche nell’area RC in quanto il sapere religioso, al di là di appartenenze e di personali scelte di fede, attiene alla vita, alla conoscenza e alla comprensione di un dato religioso che si esprime nell’ambiente e nella vita delle persone, alla maturazione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte e all’apertura ad un dialogo costruttivo con chi fa scelte e vive esperienze diverse, religiose e non.Tenuto conto di questo la formulazione dei Compiti di Apprendimento si può ispirare a quattro categorie che esprimono il radicarsi e l’incarnarsi delle competenze nei vissuti. Si parla di un agire complesso che, in un determinato contesto, risulta adeguato a:- rispondere ad un bisogno,- risolvere un problema,- eseguire un compito,- realizzare un progetto.Bisogni, problemi compiti e progetti sono il contesto, l’ambiente da descrivere o richiamare ed eventualmente da simulare, per poter vedere all’opera, con il limite del livello scolastico, le competenze previste.

COMPITO DI APPRENDIMENTO:

Facciamo parte di una piccola compagnia teatrale che ha messo in scena un’opera sulla vita di San Francesco. L’opera è stata curata nei minimi particolari e presenta fedelmente alcuni momenti della vita del Santo ed evidenzia la grandezza della sua esperienza religiosa. Perché gli spettatori possano seguire meglio abbiamo anche preparato un libretto con i testi principali e con alcune immagini.Per noi ora è importante poter rappresentare l’opera in più luoghi possibili.Decidiamo perciò di scrivere ad alcuni responsabili di Diocesi, Decanati e Parrocchie affinché valutino la possibilità di accoglierci e di mettere in scena l’opera nella loro zona.Per presentare la nostra proposta dobbiamo stendere una lettera individuando con precisione la persona di riferimento a cui rivolgerci, ipotizzando un luogo adeguato nel quale fare la rappresentazione, prevedendo più o meno un sufficiente numero di copie del libretto.Provvediamo perciò ad ipotizzare una lettera che tenga conto di questi elementi rivolta rispettivamente al responsabile di una Diocesi, di un Decanato e di una Parrocchia.Proviamo anche a valutare opportunità, limiti e vantaggi del mettere in scena l’opera in uno oppure in un altro degli ambiti territoriali considerati.

450

Page 17: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

3.OSSERVAZIONI DI PROCESSO

SCHEDA PER LE OSSERVAZIONI DI PROCESSO:

Indicatori di autonomia e responsabilitàmai talvolta spesso Sempre

Chiede spiegazioni quando ha bisognoApprofondisce le conoscenze attraverso altri strumentiRicerca e propone nuovo materiale per l’attivitàAvanza proposte di lavoro/soluzione a problemi

Indicatori di interazione con gli altrimai talvolta spesso Sempre

Chiede aiutoOffre aiutoEsprime senso di appartenenzaE’ disponibile al lavoro di gruppo

Indicatori di proceduramai talvolta spesso Sempre

Si confronta con l’insegnante e chiede informazioniOrganizza materiali e strumentiUtilizza fonti di informazioniConclude il lavoro

451

Page 18: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

452

Page 19: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

MATERIALI DI LAVORO

453

Page 20: WordPress.com · Web view2010/09/03  · 1.L’alunno individua nell’incontro, nella collaborazione e nella comunione caratteristiche fondamentali di una comunità 2.L’alunno

Allegato 2:

Ra1 NRb2

Trento 2010

454Con il riconoscimento d’intesa del Servizio IRC della Diocesi di Trento, ai sensi del DPR 751 del 1985