Vito anche il mattino alle 7); · 2020. 2. 21. · Vito anche il mattino alle 7); La riunione si è...

2
23 febbraio 2020 www.compastlentate.it | www.compastlentate.it/calendario Comunità pastorale Lentate - 19/02/20 LM AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE SACERDOTI PER LE CONFESSIONI nelle chiese parrocchiali - 29 febbraio 16.30-18 BIRAGO don Italo, CAMNAGO don Mario, CIMNAGO don Angelo, COPRENO 16-17 don Ambrogio, S.VITO don Angelo inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali SONIC IL FILM domenica 23 ore 16.30 e 21.15, lunedì 24 ore 21.15 SPIE SOTTO COPERTURA sabato 29 ore 10.00 - Carnevale degli oratori APPUNTAMENTI COMUNITARI INIZIO QUARESIMA sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo in tutte le s.messe rito delle ceneri su INFORMAZIONE la proposta completa delle iniziative per tutta la QUARESIMA INCONTRI PER RAGAZZI E GENITORI sabato 7 marzo per le famiglie della 5a elementare di COPRENO s.messa ore 17 e subito dopo incontro domenica 8 marzo per le famiglie della 3a elementare di BIRAGO e CAM- NAGO ore 15 in oratorio a Camnago VESTIZIONE DEI NUOVI CHIERICHETTI a Birago sarà domenica 8 mar- zo nella s.messa delle 10.30 COMMISSIONE ECONOMICA DEL CONSIGLIO PASTORALE dopo l’incontro con l’arcivescovo di martedì 18 febbraio a Milano, riunione prevista per giovedì 5 marzo alle 21 in sala giubilare di piazza s.Vito famiglie della INIZIAZIONE CRISTIANA INCONTRO PER GENITORI E BAMBINI DI 2^ PRIMARIA 16 febbraio gruppi CIMNAGO E S. VITO ore 15 in oratorio Sant’Angelo dedicato allo Stabat Mater di Pergolesi (Don Italo ci ha presentato un programma molto interessante del quartetto di violoncelli “Cellofonia” e della soprano Laura Tenti) · Esegesi di passi evangelici sulla conver- sione di Matteo (noi lo abbiamo chiesto in primis a Don Italo). Gli ultimi tre incontri si svolgerebbero alla sera in tre diverse Chiese della nostra Comu- nità Pastorale. La riunione si è conclusa alle ore 23. VERBALE N. 2 Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21 si riu- niscono congiuntamente nella Sala Papa Giovanni XXIII della Casa Par- rocchiale di S. Vito la Commissione Missionarietà e la Commissione Li- turgica - con la partecipazione di Don Italo, Don Ambrogio, Don Mario e Don Andrea - per stilare il programma quaresimale. Della Com- missione Missionarietà sono presenti tutti i componenti: Flavio Busnelli, Paolo Corneo, Anna Dionisio, Rosmarì Maspero, Gabriele Porro, Alfredo Radice, Cristina Romanò. In apertura Don Italo dà lettura dei verbali delle due Commissioni inerenti all’incontro del 23 gennaio e sintetizza le iniziative attuate nel corso degli ultimi anni per la Quaresima. Dopo attento confronto tra le proposte emer- se, ci si accorda su quanto segue: · nel primo pomeriggio della domenica (a partire dalle 15 o 15.30) Don Italo cele- brerà i Vespri con predicazione in una delle Chiese parrocchiali della Comunità Pastorale; · in tutte le Chiese parrocchiali si celebrerà la Via Crucis il venerdì alle 15.00 (a S. Vito anche il mattino alle 7); · Don Andrea e i giovani organizzeranno per tre venerdì una Via Crucis serale, o- gnuna in una diversa Chiesa parrocchiale; · rivolgendosi anche a coloro che non sem- pre partecipano a queste funzioni, la Commissione Missionarietà proporrà i se- guenti incontri nell'ambito di un percorso, che potrebbe intitolarsi “Meditazioni qua- resimali” ed eventualmente mantenere come sottotitolo “Conversione di vita, in- contro con la bellezza”, il quale risultereb- be così articolato: Ø concerto del quartetto con soprano Cel- lofonia, un venerdì sera (possibilmente il 13 marzo), nella Chiesa di Copreno (si richiederà di fornire ai presenti il testo dei brani dello Stabat Mater per favori- re la preghiera e la riflessione comunita- ria e personale); Ø presentazione in un altro venerdì sera di alcuni quadri di Caravaggio sul tema della conversione da parte del prof. Gibellato (con un momento di preghiera/canto iniziale o finalespetta- colo teatrale Matteo ragioniere di Dio il pomeriggio della domenica delle Palme, 5 aprile, presso il cine-teatro S. Angelo di Lentate. La definizione delle date e l'attuazione com- pleta del programma relativamente ai punti 1, 2, 3 dipenderanno dalla disponibilità delle persone che saranno a breve contattate da Gabriele e Rosmarì. Per altri aspetti propriamente liturgici, non connessi al solo periodo quaresimale, si rinvia a quanto stabilito dalla Commissione Liturgica. La Commissione Missionarietà, su invito di Don Italo, si concentrerà successivamente su nuove proposte per le celebrazioni del mese di maggio. L'incontro ha termine alle ore 22.30. Una prossima riunione, questa volta non “congiunta”, per le singole Commissioni, Mis- sionarietà e Liturgia, è indicativamente fissata il 12 marzo. Proposte per la nostra QUARESIMA 2020 RITO DELLE CENERI al termine di tutte le messe di sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo VIA CRUCIS ogni venerdì: alle 15 in tutte le chiese (a s.Vito anche alle 7) e alle 21 comunitaria 6 marzo a BIRAGO animata dai giovani 13 marzo a COPRENO quartetto CELLOFONIA 20 marzo a S.VITO commentai dipinti del CARAVAGGIO 27 a CAMNAGO animata dai giovani 3 aprile a CIMNAGO animata dai giovani S. MESSA SETTIMANALE DEL MERCOLEDÌ a BIRAGO alle 6.30 MEDITAZIONI QUARESIMALI ogni domenica alle 15 esposizione eucaristica - riflessione sulla lettera pastorale di DELPINI UMILIÒ SE STESSO FACENDOSI OBBEDIENTE FINO ALLA MORTE - benedizione eucaristica conclusiva domenica 1 marzo a BIRAGO domenica 8 marzo a CAMNAGO domenica 15 marzo a CIMNAGO domenica 22 marzo a COPRENO domenica 29 marzo a S.VITO domenica 5 aprile ore 16 sacra rappresentazione Matteo ragioniere di Dio. L'uomo che non aveva messo in conto di scrivere il Vangelo, con Andrea Carabelli al cineteatro s.Angelo INIZIATIVA DI CARITÀ QUARESIMA seguendo la proposta diocesana è già possibile la prenotazione delle uova pasquali LO SGUARDO DI CRISTO TI CAMBIA LA VITA libretto per la preghiera personale e in famiglia (acquistabile in buona stampa e sacrestie) APRIAMO LA BIBBIA ! Vista l’intensità degli appuntamenti quaresimali … riprendiamo dopo la Pasqua 23 23 FEBBRAIO FEBBRAIO - ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA Commento della pagina evangelica proposta in questa domenica: Lettura del Vangelo secondo Luca 15, 11-32 In quel tempo. Il Signore Gesù disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patri- monio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un pae- se lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande care- stia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». Domenica scorsa la divina clemenza e questa domenica il perdono. Clemenza e perdono sono la descrizione dell'amore di Dio; il perdono scaturisce dal cuore di Dio. In Gesù c’è la sua espressione più vera, la sua incarnazione. Guardiamo bene questa splendida parabola: protagonista non è il figliol prodigo ma il padre misericordioso. "Un uomo aveva due figli" In gioco ci sono tre personaggi. Anzitutto un padre, buono e accondiscendente. Lascia fare senza ostacolare un figlio. Eppure questo se ne va di casa portandosi via mezzo patrimonio. Ma un dubbio è legittimo: siamo in presenza di un padre buono o di un padre ingiusto? Un padre che riabbraccerà un figlio scialacquatore e donnaiolo però penalizza l'altro figlio. È un padre misterioso, non lo capiamo fino in fondo. Un padre che ti la- scia libero di andare e che impazzisce di gioia nel vederti ritornare. Un padre che ha le sue ragioni e non le impone se non le comprendi. E perché bisogna far festa? E anche accettare questa sua posizione: "bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". Poi c'è il figlio minore. Guardo a lui e penso a tanti credenti non praticanti. Sono dei nostri, ma in chiesa non ci vanno più da tanto tempo. Pur non frequentando più le nostre chiese per tante ragioni, a volte viene da pensare che proprio a loro vengano riconosciuti più diritti che doveri. Per chi continua a collaborare il lavoro aumenta a dismisura senza troppe gratificazioni; per chi se ne è andato sembra di intuire l'assoluzione facile, l'accoglienza festosa e premurosa. Per- ché si fa festa per uno che ha più fame di pane che di perdono? E quell'abbraccio l'avrà capito davvero? E poi il figlio maggiore. Chi tra noi, che pure la chiesa la frequentia- mo ancora, non si ritrova nelle rimostranze e proteste di questo fi- glio che rimane in casa? In quella giustizia reclamata come un dirit- to, in quella fatica a credere che davvero suo padre sia così giusto, così buono? Per-dono Potremmo continuare a discutere, identificandoci con un figlio o con l'altro. La questione è capire però cosa Gesù ci sta dicendo. Non si ferma sulle fatiche relazionali e le complessità affettive di una fami- glia un po' sconclusionata: un padre alle prese con due figli così di- versi, senza la presenza rassicurante di una madre. Gesù sta puntando altrove, proprio partendo una situazione famiglia- re così affaticata. Ci sta dicendo che l'amore di Dio, il suo stesso perdono, può prendere le mosse proprio da situazioni come queste. Per-dono è un iper-dono. Un dono superlativo che non ammette cal- coli e non si lascia definire dentro una misura. È dono di sé all'enne- sima potenza, come del resto proprio Gesù ci ha dimostrato. E se mai anche a noi dovesse capitare di sperimentare l'incapacità a per- donare un amico o un nostro famigliare o dovessimo constatare il fallimento a ritrovare una relazione civile con qualcuno, allora sap- piamo che la grazia di Dio ci sta già accanto. Un’azione squisitamen- te evangelica che supera alla grande le nostre buone maniere spesso solo di facciata. Ci sembrerà di morire a noi stessi, come appunto ha fatto Gesù, pur di ridare vita a colui che, avendoci offeso e fatto tanto male, stava morendo nel suo stesso peccato. Martin Luther King diceva a quelli che poi l'avrebbero ucciso: "Fateci quello che volete, e noi continueremo ad amarvi (...). Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minac- ciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incap- pucciati sicari nelle nostre case, nell'ora di mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora" (La forza di amare, 1968). Servire il perdono Certo, la sensazione che il perdono sia l’espressione di un amore impossibile permane. Come se solo Gesù ne fosse all'altezza: e con Lui tutti coloro che hanno avuto il coraggio di seguirlo. Eppure una via d'uscita ci viene data. Uno spazio dove poterci esercitare nell'ar- te del perdono. E qui possiamo anche apprezzare figura dei servi. Li troviamo anzitutto in occasione del ritorno del figlio minore. Dopo che gli era corso incontro e lo aveva abbracciato, il padre dice ai servi di rivestirlo del vestito più bello, mettendogli l'anello al dito e i sandali ai piedi e di preparare il vitello grasso per fare festa, "perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". Poi sarà ancora uno dei servi a spiegare all'altro figlio, il maggiore che tornava dal lavoro dei campi, cosa stava suc- cedendo davvero: "tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazza-

Transcript of Vito anche il mattino alle 7); · 2020. 2. 21. · Vito anche il mattino alle 7); La riunione si è...

Page 1: Vito anche il mattino alle 7); · 2020. 2. 21. · Vito anche il mattino alle 7); La riunione si è conclusa alle ore 23. VERBALE N. 2 Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21 si riu-niscono

23 febbraio 2020

www.compastlentate.it | www.compastlentate.it/calendario

Comunità pastorale Lentate - 19/02/20 – LM

AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE

SACERDOTI PER LE CONFESSIONI nelle chiese parrocchiali - 29 febbraio 16.30-18

BIRAGO don Italo, CAMNAGO don Mario, CIMNAGO don Angelo,

COPRENO 16-17 don Ambrogio, S.VITO don Angelo

inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali

SONIC IL FILM domenica 23 ore 16.30 e 21.15, lunedì 24 ore 21.15

SPIE SOTTO COPERTURA sabato 29 ore 10.00 - Carnevale degli oratori

APPUNTAMENTI COMUNITARI

INIZIO QUARESIMA sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo in tutte le s.messe rito delle ceneri su INFORMAZIONE la proposta completa delle iniziative per tutta la QUARESIMA

INCONTRI PER RAGAZZI E GENITORI sabato 7 marzo per le famiglie della 5a elementare di COPRENO s.messa

ore 17 e subito dopo incontro domenica 8 marzo per le famiglie della 3a elementare di BIRAGO e CAM-

NAGO ore 15 in oratorio a Camnago

VESTIZIONE DEI NUOVI CHIERICHETTI a Birago sarà domenica 8 mar-zo nella s.messa delle 10.30

COMMISSIONE ECONOMICA DEL CONSIGLIO PASTORALE dopo l’incontro con l’arcivescovo di martedì 18 febbraio a Milano, riunione prevista per giovedì 5 marzo alle 21 in sala giubilare di piazza s.Vito

famiglie della INIZIAZIONE CRISTIANA INCONTRO PER GENITORI E BAMBINI DI 2^ PRIMARIA

16 febbraio gruppi CIMNAGO E S. VITO ore 15 in oratorio Sant’Angelo

dedicato allo Stabat Mater di Pergolesi (Don Italo ci ha presentato un programma molto interessante del quartetto di violoncelli “Cellofonia” e della soprano Laura Tenti) · Esegesi di passi evangelici sulla conver-

sione di Matteo (noi lo abbiamo chiesto in primis a Don Italo).

Gli ultimi tre incontri si svolgerebbero alla sera in tre diverse Chiese della nostra Comu-nità Pastorale.

La riunione si è conclusa alle ore 23.

VERBALE N. 2

Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21 si riu-niscono congiuntamente nella Sala

Papa Giovanni XXIII della Casa Par-rocchiale di S. Vito la Commissione Missionarietà e la Commissione Li-

turgica - con la partecipazione di Don Italo,

Don Ambrogio, Don Mario e Don Andrea - per stilare il programma quaresimale. Della Com-missione Missionarietà sono presenti tutti i componenti: Flavio Busnelli, Paolo Corneo, Anna Dionisio, Rosmarì Maspero, Gabriele Porro, Alfredo Radice, Cristina Romanò.

In apertura Don Italo dà lettura dei verbali delle due Commissioni inerenti all’incontro del 23 gennaio e sintetizza le iniziative attuate

nel corso degli ultimi anni per la Quaresima. Dopo attento confronto tra le proposte emer-se, ci si accorda su quanto segue: · nel primo pomeriggio della domenica (a

partire dalle 15 o 15.30) Don Italo cele-brerà i Vespri con predicazione in una delle Chiese parrocchiali della Comunità Pastorale;

· in tutte le Chiese parrocchiali si celebrerà la Via Crucis il venerdì alle 15.00 (a S. Vito anche il mattino alle 7);

· Don Andrea e i giovani organizzeranno per tre venerdì una Via Crucis serale, o-gnuna in una diversa Chiesa parrocchiale;

· rivolgendosi anche a coloro che non sem-pre partecipano a queste funzioni, la Commissione Missionarietà proporrà i se-guenti incontri nell'ambito di un percorso, che potrebbe intitolarsi “Meditazioni qua-resimali” ed eventualmente mantenere come sottotitolo “Conversione di vita, in-contro con la bellezza”, il quale risultereb-be così articolato: Ø concerto del quartetto con soprano Cel-

lofonia, un venerdì sera (possibilmente il 13 marzo), nella Chiesa di Copreno (si richiederà di fornire ai presenti il testo dei brani dello Stabat Mater per favori-re la preghiera e la riflessione comunita-

ria e personale); Ø presentazione in un altro venerdì sera di

alcuni quadri di Caravaggio sul tema della conversione da parte del prof. Gibellato (con un momento di preghiera/canto iniziale o finalespetta-colo teatrale Matteo ragioniere di Dio il pomeriggio della domenica delle Palme, 5 aprile, presso il cine-teatro S. Angelo di Lentate.

La definizione delle date e l'attuazione com-pleta del programma relativamente ai punti 1, 2, 3 dipenderanno dalla disponibilità delle persone che saranno a breve contattate da Gabriele e Rosmarì.

Per altri aspetti propriamente liturgici, non connessi al solo periodo quaresimale, si rinvia a quanto stabilito dalla Commissione Liturgica. La Commissione Missionarietà, su invito di Don Italo, si concentrerà successivamente su nuove proposte per le celebrazioni del mese di maggio.

L'incontro ha termine alle ore 22.30. Una prossima riunione, questa volta non “congiunta”, per le singole Commissioni, Mis-sionarietà e Liturgia, è indicativamente fissata il 12 marzo.

Proposte per la nostra QUARESIMA 2020 RITO DELLE CENERI al termine di tutte le messe di sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo

VIA CRUCIS ogni venerdì: alle 15 in tutte le chiese (a s.Vito anche alle 7) e alle 21 comunitaria 6 marzo a BIRAGO animata dai giovani 13 marzo a COPRENO quartetto CELLOFONIA 20 marzo a S.VITO commentai dipinti del CARAVAGGIO 27 a CAMNAGO animata dai giovani 3 aprile a CIMNAGO animata dai giovani

S. MESSA SETTIMANALE DEL MERCOLEDÌ a BIRAGO alle 6.30

MEDITAZIONI QUARESIMALI ogni domenica alle 15 esposizione eucaristica - riflessione sulla lettera pastorale di DELPINI UMILIÒ SE STESSO FACENDOSI OBBEDIENTE FINO ALLA MORTE - benedizione eucaristica conclusiva

domenica 1 marzo a BIRAGO domenica 8 marzo a CAMNAGO domenica 15 marzo a CIMNAGO domenica 22 marzo a COPRENO domenica 29 marzo a S.VITO

domenica 5 aprile ore 16 sacra rappresentazione Matteo ragioniere di Dio. L'uomo che non aveva messo in conto di scrivere il Vangelo, con Andrea Carabelli al cineteatro s.Angelo

INIZIATIVA DI CARITÀ QUARESIMA seguendo la proposta diocesana è già possibile la prenotazione delle uova pasquali

LO SGUARDO DI CRISTO TI CAMBIA LA VITA libretto per la preghiera personale e in famiglia (acquistabile in buona stampa e sacrestie)

APRIAMO LA BIBBIA ! Vista l’intensità degli appuntamenti quaresimali …

riprendiamo dopo la Pasqua

23 23 FEBBRAIOFEBBRAIO -- ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

Commento della pagina evangelica proposta in questa domenica: Lettura del Vangelo secondo Luca 15, 11-32 In quel tempo. Il Signore Gesù disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patri-monio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un pae-se lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande care-stia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Domenica scorsa la divina clemenza e questa domenica il perdono. Clemenza e perdono sono la descrizione dell'amore di Dio; il perdono scaturisce dal cuore di Dio. In Gesù c’è la sua espressione più vera, la sua incarnazione. Guardiamo bene questa splendida parabola: protagonista non è il figliol prodigo ma il padre misericordioso.

"Un uomo aveva due figli" In gioco ci sono tre personaggi. Anzitutto un padre, buono e accondiscendente. Lascia fare senza ostacolare un figlio. Eppure questo se ne va di casa portandosi via mezzo patrimonio. Ma un dubbio è legittimo: siamo in presenza di un padre buono o di un padre ingiusto? Un padre che riabbraccerà un figlio scialacquatore e donnaiolo però penalizza l'altro figlio. È un padre misterioso, non lo capiamo fino in fondo. Un padre che ti la-scia libero di andare e che impazzisce di gioia nel vederti ritornare. Un padre che ha le sue ragioni e non le impone se non le comprendi. E perché bisogna far festa? E anche accettare questa sua posizione: "bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". Poi c'è il figlio minore. Guardo a lui e penso a tanti credenti non praticanti. Sono dei nostri, ma in chiesa non ci vanno più da tanto tempo. Pur non frequentando più le nostre chiese per tante ragioni, a volte viene da pensare che proprio a loro vengano riconosciuti più diritti che doveri. Per chi continua a collaborare il lavoro aumenta a dismisura senza troppe gratificazioni; per chi se ne è andato sembra di intuire l'assoluzione facile, l'accoglienza festosa e premurosa. Per-ché si fa festa per uno che ha più fame di pane che di perdono? E quell'abbraccio l'avrà capito davvero? E poi il figlio maggiore. Chi tra noi, che pure la chiesa la frequentia-mo ancora, non si ritrova nelle rimostranze e proteste di questo fi-glio che rimane in casa? In quella giustizia reclamata come un dirit-to, in quella fatica a credere che davvero suo padre sia così giusto, così buono?

Per-dono Potremmo continuare a discutere, identificandoci con un figlio o con l'altro. La questione è capire però cosa Gesù ci sta dicendo. Non si ferma sulle fatiche relazionali e le complessità affettive di una fami-

glia un po' sconclusionata: un padre alle prese con due figli così di-versi, senza la presenza rassicurante di una madre. Gesù sta puntando altrove, proprio partendo una situazione famiglia-re così affaticata. Ci sta dicendo che l'amore di Dio, il suo stesso perdono, può prendere le mosse proprio da situazioni come queste. Per-dono è un iper-dono. Un dono superlativo che non ammette cal-coli e non si lascia definire dentro una misura. È dono di sé all'enne-sima potenza, come del resto proprio Gesù ci ha dimostrato. E se mai anche a noi dovesse capitare di sperimentare l'incapacità a per-donare un amico o un nostro famigliare o dovessimo constatare il fallimento a ritrovare una relazione civile con qualcuno, allora sap-piamo che la grazia di Dio ci sta già accanto. Un’azione squisitamen-te evangelica che supera alla grande le nostre buone maniere spesso solo di facciata. Ci sembrerà di morire a noi stessi, come appunto ha fatto Gesù, pur di ridare vita a colui che, avendoci offeso e fatto tanto male, stava morendo nel suo stesso peccato. Martin Luther King diceva a quelli che poi l'avrebbero ucciso: "Fateci quello che volete, e noi continueremo ad amarvi (...). Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minac-ciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incap-pucciati sicari nelle nostre case, nell'ora di mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora" (La forza di amare, 1968).

Servire il perdono Certo, la sensazione che il perdono sia l’espressione di un amore impossibile permane. Come se solo Gesù ne fosse all'altezza: e con Lui tutti coloro che hanno avuto il coraggio di seguirlo. Eppure una via d'uscita ci viene data. Uno spazio dove poterci esercitare nell'ar-te del perdono. E qui possiamo anche apprezzare figura dei servi. Li troviamo anzitutto in occasione del ritorno del figlio minore. Dopo che gli era corso incontro e lo aveva abbracciato, il padre dice ai servi di rivestirlo del vestito più bello, mettendogli l'anello al dito e i sandali ai piedi e di preparare il vitello grasso per fare festa, "perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". Poi sarà ancora uno dei servi a spiegare all'altro figlio, il maggiore che tornava dal lavoro dei campi, cosa stava suc-

cedendo davvero: "tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazza-

Page 2: Vito anche il mattino alle 7); · 2020. 2. 21. · Vito anche il mattino alle 7); La riunione si è conclusa alle ore 23. VERBALE N. 2 Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21 si riu-niscono

re il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Non è difficile stimare a questi servi obbedienti e fedeli. Premurosi, anche noi come loro, nel cercare di riportare la buona notizia del Vangelo. Stare al nostro posto, trasmettendo al mondo che proprio così fa Dio, che proprio così ama Dio. Servire con umiltà e pazienza il Vangelo del perdono. Non sempre è possibile spiegare al mondo le

ragioni del Vangelo. Ma trasmetterlo, ripetendo le Sue stesse parole questo sì. Così il Vangelo della misericordia e del perdono fa la sua corsa. Raggiungendo i cuori di affaticati, percorrendo le strade più impensate e impervie di questo nostro mondo.

donitalo [email protected]

Composto il nuovo consiglio pastorale delle comunità, sono iniziati i lavori. Rendiamo pubblici i verbali delle prime riunioni. Per ora ci

sono giunti solo i verbali delle 2 commissioni di liturgia e di missionarietà. Attendiamo anche quelli delle altre commissioni.

Sono presenti Jole Cozzoli, Nello Fugazza, Rosanna Galliani, France-sco Ragadali, Tiziana Tagliabue, Patrizia Terraneo

don Ambrogio, don Mario, Mariella Assenti Pinuccia Melgrati, Nino Sergio

Dopo una breve introduzione di don Italo che invita il gruppo a dare uno sguardo alla prossima Quaresima, si procede a un giro di presen-tazioni con l’intento di mettere in evidenza per ciascuna realtà come è organizzata la liturgia: animazione canti, lettori, chierichetti…

Emerge che in tutte le parrocchie si ha cura di predisporre il servizio dei lettori, degli animatori del canto e dei chierichetti per ogni messa; ci sono corali e coretto che si alternano nel servizio (le corali più nelle solennità e i coretti presenti settimanalmente). Si fa più fatica ad ave-re sempre qualcuno che curi l’accompagnamento musicale. Il coinvolgimento dei bambini nell’animazione del canto ha favorito - soprattutto a Cimnago - una maggiore presenza a messa anche delle famiglie. Positivo inoltre il protagonismo dei bambini nell’animazione dei tempi forti, forse vale la pena di mantenerlo anche nel tempo ordinario. Si sottolinea infine che in tutte le chiese si cerca di curare la presenza di animatori liturgici nelle celebrazioni dei funerali.

Si individuano come ambiti su cui lavorare insieme: CANTI coordinamento delle corali e dei coretti per la creazione di un

repertorio comune, sulla scia delle esperienze già in atto in occa-sione delle celebrazioni di S. Stefano, della Passione del Signore il venerdì santo e anche al concerto natalizio.

Positiva era stata anche l’esperienza a Copreno di un direttore dell’assemblea: invoglia tutti a cantare.

Ricerca di un sempre maggior equilibrio tra canti eseguiti dalla sola corale e canti che coinvolgano tutta l’assemblea.

Valorizzare i 10 minuti prima di ciascuna celebrazione per una prova di canto sia per sollecitare l’assemblea a “ben pregare” sia per introdurre eventuali canti nuovi

LETTORI pensare a una migliore preparazione suggerire qualche volta di leggere anche le introduzioni alle

letture magari in sostituzione del rosario, almeno nei tempi forti VOCE GUIDA pensare a introdurre questa figura approfittando anche

della postazione microfono davanti alla prima panca in quasi tutte le nostre chiese

Da S. Vito vengono due richieste:

esporre il lezionario a metà navata per la preghiera di chi entra in chiesa fuori dalle celebrazioni

spostare l’orario della messa domenicale dalle ore 8.00 alle ore 8.30. La richiesta, proposta da persone che frequentano quella santa mes-sa, nasce dalla constatazione che nella nostra Comunità Pastorale ci sono due parrocchie che hanno una messa festiva alle ore 8, Birago e San Vito. Tenendo conto che a Birago la seconda messa è alle 10.30 e a San Vito alle 11, sembra più logico spostare la prima messa a San Vito. Tra l'altro in tal modo tutte le fasce orarie dalle 8 alle 11.15 verrebbero coperte.

QUARESIMA 2020 Si propone:

di mantenere la Via Crucis del pomeriggio spostando l’orario alle ore 15.30 per favorire la presenza di qualche nonna\o impegnati a prendere i nipoti all’uscita da scuola che nelle frazioni è alle ore 15.00.

di pregare tutte le stazioni ma di soffermarsi con una meditazione del celebrante su alcune stazioni (es. 1^ settimana 1,2,3, stazioni - intervento del celebrante - tutte le altre stazioni. 2^ settimana fino alla stazione 6 - intervento del celebrante - tutte le altre stazioni. ecc.)

mantenere la via crucis comunitaria animata dai giovani, inserendo in uno dei venerdì la proposta del gruppo CELLOFONIA a cui chiedere di poter recitare da parte di tutta l’assemblea lo Stabat Mater alter-nandosi al canto della soprano. Questo per evitare che i fedeli escano con la sensazione di aver “assistito a uno spettacolo” e non di aver pregato e meditato.

sostenere la proposta di uno spettacolo sacro in teatro

mantenere la scansione delle celebrazioni della Settimana Santa come negli ultimi anni ovvero Messa in Cena Domini e Veglia Pasquale in tutte le chiese, Passione del Signore comunitaria alle 21.00 con Via Crucis in tutte le parrocchie alle ore 15.00

rispetto alla proposta della presenza fissa di un sacerdote per tutto il periodo quaresimale la si valuta abbastanza positiva, ma si chiede, se possibile, che i sacerdoti siano 2 e precisamente uno fisso alle mes-se prefestive e l’altro a quelle della domenica, per rispondere meglio alle esigenze dei fedeli. Si fissa il prossimo incontro per il giorno GIOVEDI 12 marzo per guar-dare alla Liturgia della Settimana Santa.In quella data occorrerà procedere anche alla definizione di un coordinatore del gruppo.

VERBALE N. 1 Giovedì 23 gennaio 2020 alle ore 21 si è riunita nella Sala Giubilare della Parrocchia di S. Vito la Commissione “Missionarietà, or-ganizzazione, animazione socio-culturale” per elaborare le prime proposte da sottoporre alla Comunità Pastorale. Erano presenti tutti i suoi componenti: Flavio Busnelli, Paolo Corneo, Anna Dionisio, Rosmarì Maspero, Gabriele Porro, Alfredo Radice, Cristina Romanò. Ha introdotto la riunione Don Italo, spiegan-doci quelli che dovranno essere i principi ispi-ratori del nostro operare. In particolare, ci ha colpito l'interrogativo da lui posto, che avreb-be costituito in effetti il “filo conduttore” di questo nostro primo incontro: “Come possiamo

essere significativi per il cristianesimo nella si-tuazione in cui ci troviamo?”. A fronte di una certa “disaffezione” nei con-fronti delle iniziative pastorali, vorremmo im-pegnarci per elaborare proposte che possano essere coinvolgenti, in collaborazione con le altre Commissioni costituitesi all'interno del nuovo Consiglio Pastorale Comunitario. Prima di trattare insieme tali aspetti, abbiamo però avvertito l'esigenza di conoscerci meglio e di chiarire a noi stessi le motivazioni che ci hanno indotto ad intraprendere questo cammino.

Dopo un ricco confronto abbiamo cominciato a delineare un possibile percorso quaresimale, costituito da alcuni momenti interconnessi, che troverebbero la loro unità nel tema “Conversione di vita” o, con un'integrazione

proposta da Gabriele in riferimento al conte-nuto degli incontri stessi, “Conversione di vita, incontro con la bellezza”. Il percorso potrebbe svilupparsi nei seguenti momenti (dei quali andrebbero naturalmente stabilite in seguito date, luoghi e ordine di svolgimento): · Rappresentazione teatrale (Oratorio S. An-gelo, una domenica pomeriggio) “Matteo ragioniere di Dio. L'uomo che non aveva mes-so in conto di scrivere il Vangelo”, con Andrea Carabelli (Rosmarì proverà a contattare l’attore via mail) · Presentazione dei quadri di Caravaggio sulla conversione di Matteo e di Paolo (Gabriele sentirà il relatore) · Concerto di musica classica, con uno spazio

COMMISSIONE LITURGICA - riunione del 23 gennaio

Commissione “Missionarietà, organizzazione, animazione socio-culturale”

PAGINA DEGLI ORATORI

VESTIZIONE DEI NUOVI CHIERICHETTI Domenica 16 febbraio la nostra Comunità Pastorale ha accolto con gioia i nuovi chierichetti. Nel rito celebrato da Don Angelo nella Chiesa parrocchiale di Cimna-go, Mirko e Marco si sono presi l’impegno di servire all’altare con gioia, puntuali-tà e generosità davanti a tutta la comunità. Essere chierichetto è stare più vicini a Gesù, quell’amico che sa dare un colore speciale alla vita di ogni giorno vissuta nell’amore. Essere chierichetto aiuta a rafforzare la propria amicizia con Gesù ed è un compito tutto speciale e originale perché ciascuno nella Chiesa è chiamato a qualcosa di bello…. e fare il chierichetto è bello! Alice e Alessia (cerimonieri) Durante la vestizione ci siamo sentiti orgogliosi e partecipi. Luca ha svolto questo per-corso con impegno e siamo stati felici di vedere il suo entusiasmo durante e al termi-ne del percorso. È stata davvero un’esperienza significativa. Genitori di Luca La vestizione da chierichetto è stata x noi un’esperienza di profonda gioia. Vede-re nostro figlio e gli altri bambini accettare il compito di servire, per loro è un grande segno di responsabilità e di proseguimento del percorso di vita che ha come riferimento gli insegnamenti di Gesù. Abbiamo gradito il calore e l'affetto della comunità durante la celebrazione è stato importante x noi che siamo stati adottati dalla Comunità Pastorale non essendo nativi di Lentate. I genitori di Samuele