Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo...

8
Vita nelle trincee Vita nelle trincee

Transcript of Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo...

Page 1: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

e

Vita nelle trincee

Page 2: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eUna logorante guerra di posizione

L’illusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo fronti continui e lunghissimi, le fanterie nemiche si

fronteggiarono vivendo per quattro lunghi anni nell’inferno delle trincee. L’uso delle mitragliatrici e dei grandi cannoni rese impossibile lo scontro in

campo aperto perché significava farsi massacrare dal fuoco dell’artiglieria avversaria.

L’illusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo fronti continui e lunghissimi, le fanterie nemiche si

fronteggiarono vivendo per quattro lunghi anni nell’inferno delle trincee. L’uso delle mitragliatrici e dei grandi cannoni rese impossibile lo scontro in

campo aperto perché significava farsi massacrare dal fuoco dell’artiglieria avversaria.

Page 3: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eLe trincee

Fossati, più o meno profondi, scavati nel terreno e difesi con cumuli di terra o sacchi di sabbia.Fossati, più o meno profondi, scavati nel terreno e difesi con cumuli di terra o sacchi di sabbia.

Dietro la prima linea, la trincea più avanzata, parecchie linee di fossati paralleli che servivano a contenere gli attacchi che fossero riusciti a superare gli avamposti.Dietro la prima linea, la trincea più avanzata, parecchie linee di fossati paralleli che servivano a contenere gli attacchi che fossero riusciti a superare gli avamposti.

Le trincee erano collegate tra loro per mezzo di camminamenti, tramite cui si portavano alla prima linea ordini, viveri, rifornimenti.Le trincee erano collegate tra loro per mezzo di camminamenti, tramite cui si portavano alla prima linea ordini, viveri, rifornimenti.

A una distanza tra i 100 e i 400 metri le trincee nemiche.In mezzo, la «terra di nessuno», disseminata di reticolati di filo spinato.

A una distanza tra i 100 e i 400 metri le trincee nemiche.In mezzo, la «terra di nessuno», disseminata di reticolati di filo spinato.

Page 4: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eL’assalto alla baionetta

Le giornate trascorrevano in attesa del temuto grido «All’attacco». Preceduti dagli spari della propria artiglieria, i soldati dovevano uscire allo

scoperto e superare il filo spinato sotto il fuoco delle mitragliatrici nemiche. Coloro che riuscivano a passare indenni si gettavano in uno scontro corpo a

corpo nei fossati degli avversari. Entrare nelle linee nemiche significava esporsi al contrattacco della retrovia

avversaria, che spesso respingeva gli attaccanti nella posizione di partenza. Si trattava di un sistema che costava un ingente numero di vittime.

Le giornate trascorrevano in attesa del temuto grido «All’attacco». Preceduti dagli spari della propria artiglieria, i soldati dovevano uscire allo

scoperto e superare il filo spinato sotto il fuoco delle mitragliatrici nemiche. Coloro che riuscivano a passare indenni si gettavano in uno scontro corpo a

corpo nei fossati degli avversari. Entrare nelle linee nemiche significava esporsi al contrattacco della retrovia

avversaria, che spesso respingeva gli attaccanti nella posizione di partenza. Si trattava di un sistema che costava un ingente numero di vittime.

BAIONETTAlama molto tagliente da inserire sul fucile per il combattimento corpo a corpo

BAIONETTAlama molto tagliente da inserire sul fucile per il combattimento corpo a corpo

Page 5: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eLa vita quotidiana dei soldati

Esposti al sole, alla pioggia, alla neve e al freddo.

Costretti in spazi ristretti, umidi, sporchi e con poca luce: la stessa uniforme veniva indossata per parecchie settimane con il conseguente proliferare di

pulci e pidocchi semplici buche scavate nella terra costituivano le latrine, quando non veniva usata allo scopo

la trincea stessa la mancanza d’igiene attirava schiere di topi che rosicchiavano i cadaveri, le riserve di cibo, gli

zaini.

Sottoposti a massacranti turni di guardia: i soldati semplici e gli ufficiali inferiori potevano rimanere in prima linea senza ricevere il

cambio per molte settimane.

Limitati nei movimenti perché l’uscita dalla trincea esponeva al fuoco dei cecchini: solitamente la distribuzione dei viveri, soprattutto verso le prime linee, avveniva di notte.

Esposti al sole, alla pioggia, alla neve e al freddo.

Costretti in spazi ristretti, umidi, sporchi e con poca luce: la stessa uniforme veniva indossata per parecchie settimane con il conseguente proliferare di

pulci e pidocchi semplici buche scavate nella terra costituivano le latrine, quando non veniva usata allo scopo

la trincea stessa la mancanza d’igiene attirava schiere di topi che rosicchiavano i cadaveri, le riserve di cibo, gli

zaini.

Sottoposti a massacranti turni di guardia: i soldati semplici e gli ufficiali inferiori potevano rimanere in prima linea senza ricevere il

cambio per molte settimane.

Limitati nei movimenti perché l’uscita dalla trincea esponeva al fuoco dei cecchini: solitamente la distribuzione dei viveri, soprattutto verso le prime linee, avveniva di notte.

CECCHINIdal nomignolo di «Cecco Peppe» attribuito dagli Italiani all’imperatore Francesco Giuseppetiratori scelti dell’esercito austriaco che sparavano da posizione nascoste al minimo movimento nelle linee nemiche

CECCHINIdal nomignolo di «Cecco Peppe» attribuito dagli Italiani all’imperatore Francesco Giuseppetiratori scelti dell’esercito austriaco che sparavano da posizione nascoste al minimo movimento nelle linee nemiche

Page 6: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eLa costante presenza della morte

I feriti dovevano spesso attendere la notte per i soccorsi.

Il rischio di setticemia e tetano era molto elevato.

Per giorni i cadaveri dei compagni rimanevano nell’area compresa tra le opposte trincee.

Quando i caduti venivano finalmente recuperati e seppelliti, non era infrequente che colpi di granate finissero sui cimiteri di terra improvvisati portando alla luce cumuli di spoglie orrendamente mutilate.

I feriti dovevano spesso attendere la notte per i soccorsi.

Il rischio di setticemia e tetano era molto elevato.

Per giorni i cadaveri dei compagni rimanevano nell’area compresa tra le opposte trincee.

Quando i caduti venivano finalmente recuperati e seppelliti, non era infrequente che colpi di granate finissero sui cimiteri di terra improvvisati portando alla luce cumuli di spoglie orrendamente mutilate.

Page 7: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

eLa resistenza alla guerra

Disagi, sofferenze, privazioni, paura mettevano a dura prova i soldati.

Disagi, sofferenze, privazioni, paura mettevano a dura prova i soldati.

Frequenti furono le forme di opposizione alla guerra :diserzione: fuga e abbandono della divisa e delle armi renitenza alla leva: non presentarsi al distretto militare una volta ricevuta la chiamata alle armi ammutinamento: rifiuto di combattereautolesionismo: procurarsi ferite per evitare la trincea.

Frequenti furono le forme di opposizione alla guerra :diserzione: fuga e abbandono della divisa e delle armi renitenza alla leva: non presentarsi al distretto militare una volta ricevuta la chiamata alle armi ammutinamento: rifiuto di combattereautolesionismo: procurarsi ferite per evitare la trincea.

I tribunali militari punirono duramente queste forme di rivolta. Le esecuzioni capitali furono spesso trasformate in eventi esemplari tramite i quali eliminare ogni velleità di disobbedienza. Come il caso di questi soldati, esposti nella «terra di nessuno» al fuoco nemico.

I tribunali militari punirono duramente queste forme di rivolta. Le esecuzioni capitali furono spesso trasformate in eventi esemplari tramite i quali eliminare ogni velleità di disobbedienza. Come il caso di questi soldati, esposti nella «terra di nessuno» al fuoco nemico.

Page 8: Vita nelle trincee. Una logorante guerra di posizione Lillusione di una rapida soluzione del primo conflitto mondiale svanì subito. Contrapposte lungo.

Vita

nel

le tr

ince

e

Gli Arditi costituivano un corpo militare speciale che aveva la funzione di svolgere azioni particolarmente pericolose.

Per farne parte erano richiesti coraggio, esperienza, forza di volontà.

Gli Arditi costituivano un corpo militare speciale che aveva la funzione di svolgere azioni particolarmente pericolose.

Per farne parte erano richiesti coraggio, esperienza, forza di volontà.

L’«eroismo» degli Arditi

Fu la stampa ad esaltarne gli atti di eroismo per far dimenticare il vero volto della guerra e per incitare i soldati in trincea, stanchi e avviliti.

In realtà la propaganda nascondeva un’altra realtà: gli Arditi intervenivano per la maggior parte delle volte quando il nemico era già stato sopraffatto dalle truppe ordinarie.

Fu la stampa ad esaltarne gli atti di eroismo per far dimenticare il vero volto della guerra e per incitare i soldati in trincea, stanchi e avviliti.

In realtà la propaganda nascondeva un’altra realtà: gli Arditi intervenivano per la maggior parte delle volte quando il nemico era già stato sopraffatto dalle truppe ordinarie.