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2016-2018 Diocesi di Nuoro Visita Pastorale Nulla ci tolga la gioia della speranza nventario atalogo DIOCESI DI NUORO I C dei Beni Culturali Mobili e Immobili della Parrocchia

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2016-2018

Diocesi di Nuoro

Visita Pastorale

Nulla ci tolga la gioia della speranza

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dei Beni Culturali Mobili e Immobili della Parrocchia

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INVENTARIO - CATALOGO DEI BENI CULTURALI PARROCCHIALI

I beni culturali della parrocchia sono costituiti da opere di architettura, pittura, scultura, oltre che da

arredi, suppellettili, vesti liturgiche, strumenti musicali, posti al servizio della missione della Chiesa

.Questo patrimonio può essere considerato come il volto storico e creativo delle diverse comunità

cristiane. La traduzione della fede in immagini arricchisce il rapporto con la creazione e con le realtà

soprannaturale, richiamando le narrazioni bibliche e rappresentando le diverse espressioni della de-

vozione popolare.

La Chiesa fin dai tempi antichi comprese l’importanza dei beni culturali nell’espletamento della sua

missione. Il Liber Pontìfìcatis e gli Inventari conservati nell’Archivio Segreto Vaticano documenta-

no questa assidua cura. In epoca antica un primo intervento avvenne per opera del Papa Gregorio Ma-

gno (590-604): egli sostenne l’uso delle immagini in quanto utili a fissare la storia cristiana e suscitare

sentimenti di compunzione che portano il fedele all’adorazione . La Chiesa non è solo stata commit-

tente d’arte e di cultura, ma si è sempre prodigata per la salvaguardia e valorizzazione dei suoi beni ,

V attuale Codice di Diritto Canonico del 1983, nel canone 1283, n. 2-3, ribadisce la norma del Codice

del 1917, aggiungendo tra i beni da inventariare anche tutti quei beni mobili che comunque riguardano

i beni culturali. L’inventano deve essere verificato in occasione della visita pastorale, del trasferimen-

to del responsabile e dell’immissione del successore.

CARATTERISTICHE ED USO

1. L’inventario è uno strumento fondamentale per la conoscenza del patrimonio della parrocchia

nella sua specificità: cioè come testimonianza di cultura, di arte e di fede. La conoscenza analitica

e completa dei beni culturali è la premessa per il loro uso adeguato, la custodia, la manutenzione,

la valorizzazione.

2. L’inventano fotografico consente l’identificazione delle opere e, in caso di furto, facilita la segnala-

zione completa e l’eventuale recupero.

3. Una copia dell’inventario va conservata nell’archivio parrocchiale, dove sarà consultabile alle

condizioni e con le cautele previste per la consultazione dei documenti dell’archivio. L’inventario

non è soggetto a prestito a domicilio. La seconda copia dell’inventario deve essere conservata

presso l’Ufficio per i beni culturali, nella Curia diocesana.

4. L’inventario è da aggiornare periodicamente in caso di accessioni (per acquisto o per donazione)

o di furti, Sulle schede saranno segnalati anche i restauri e le mostre alle quali le opere fossero

interessate.

5. La verifica dell’inventario deve essere eseguita in occasione della presa di possesso del nuovo

parroco, della visita pastorale e a conclusione del mandato.

6. L’inventario non è solo un documento arnrninistrativo: è una fonte preziosa di informazione da uti-

lizzare nella pastorale (catechesi e liturgia) e per iniziative culturali (mostre, ricerche storiche...).

4. Tutti gli immobili sono assicurati per la Responsabilità Civile, anche per le attività parrocchiali, con la Società:

.......………………………………….......…………………… Per un premio di .......…………………………………

(Allegare copia del certificato della Società Assicuratrice).

5. Tutte le proprietà immobiliari dell’Ente Parrocchia, compresa la chiesa parrocchiale e la casa canonica, sono state regolarmente accatastate con le relative volture catastali?

Se “NO” per quali difficoltà?

…….........…………………………………..…….........…………………………………..…….........……………………………

…….…….........…………………………………..…….........…………………………………..…….........………………………(Allegare l’estratto catastale)

6. È accertata la regolarità edilizia di tutti i manufatti?

Se “NO” per quali difficoltà?

…….........…………………………………..…….........…………………………………..…….........……………………………

…….…….........…………………………………..…….........…………………………………..…….........………………………

7. Ci sono immobili di proprietà parrocchiale concessi in uso a terzi, in locazione, in comodato o con una convenzione?

I rapporti in corso sono disciplinati da regolare contratto scritto e registrato ?

(Allegare copia del contratto o dei contratti).

8. Esiste una scuola materna parrocchiale o una casa di riposo parrocchiale?

La loro gestione economica è distinta da quella della parrocchia?

Il personale dipendente è assunto con regolare contratto?

E’ in regola con i contributi?

Il T.F.R. viene accantonato?

Se ci fossero dei “NO” a questo “4. punto”, se ne descriva l’impedimento:

…….........…………………………………..…….........…………………………………..…….........……………………………