1 Incontri mensili con il clero della Diocesi di Caserta Anno pastorale 2013-2014 Anno pastorale...

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1 Incontri mensili con il clero Incontri mensili con il clero della Diocesi di Caserta della Diocesi di Caserta Anno pastorale 2013-2014 Anno pastorale 2013-2014

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Incontri mensili con il cleroIncontri mensili con il clero

della Diocesi di Casertadella Diocesi di Caserta Anno pastorale 2013-2014Anno pastorale 2013-2014

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Agenda degli appuntamenti Agenda degli appuntamenti mensilimensili

• 29/10/’01329/10/’013

Quale Chiesa? L’ecclesiologia del Vaticano II° per la Quale Chiesa? L’ecclesiologia del Vaticano II° per la nuova evangelizzazione.nuova evangelizzazione. Antefatti e cammino pastorale Antefatti e cammino pastorale della Chiesa in Italia.della Chiesa in Italia.

• 26/11/’1326/11/’13 Quale carità. Presupposti biblico-teologici della carità. Quale carità. Presupposti biblico-teologici della carità. Contesto e bisogni che interpellano il magistero e la Contesto e bisogni che interpellano il magistero e la pastorale della Chiesa oggi. pastorale della Chiesa oggi.

• 17/12/’01317/12/’013La Caritas come organismo pastorale con prevalente La Caritas come organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica. funzione pedagogica. Il magistero del dopo Concilio.Il magistero del dopo Concilio.

• 28/01/01428/01/014Lavoro in gruppi di confronto che riflettono sulle Lavoro in gruppi di confronto che riflettono sulle tematiche evidenziate negli incontri precedenti.tematiche evidenziate negli incontri precedenti.

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Agenda degli appuntamenti Agenda degli appuntamenti mensilimensili

• 25/02/’01425/02/’014

Il metodo pastorale Caritas ascoltare, osservare e Il metodo pastorale Caritas ascoltare, osservare e discernere, per animare la comunità alla testimonianza discernere, per animare la comunità alla testimonianza della carità.della carità.

• 25/03/’1425/03/’14

Il ministero sacerdotale per educarci ed educare Il ministero sacerdotale per educarci ed educare all’indissolubile intreccio tra fede e carità. all’indissolubile intreccio tra fede e carità.

• 24/04/’01424/04/’014

Esemplificazioni dell’azione della Chiesa per educarci a Esemplificazioni dell’azione della Chiesa per educarci a vivere la carità, rispondendo a molteplici bisogni.vivere la carità, rispondendo a molteplici bisogni.

• 28/05/01428/05/014

La fede che si fa servizio in rapporto ai diversi volti da La fede che si fa servizio in rapporto ai diversi volti da incontrare.incontrare.

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I°I° Parte ParteUna scelta strategica per una conversioneUna scelta strategica per una conversione

alla pastorale della carità:alla pastorale della carità:la Caritasla Caritas

II° ParteII° Parte

Punti focali del magistero da Paolo VI Punti focali del magistero da Paolo VI a Papa Francescoa Papa Francesco

per educare alla caritàper educare alla carità

III° ParteIII° ParteLa Caritas: organismo pastorale per animareLa Caritas: organismo pastorale per animare

alla testimonianza della carità alla testimonianza della carità la comunità e il territorio la comunità e il territorio

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Passaggio daassociazioni caritative

alla CARITAS

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Necessità di strumentarsi per Necessità di strumentarsi per educare alla caritàeducare alla carità

• Dal ‘43 al ’70Dal ‘43 al ’70 in Italia ha operato la P.O.Ain Italia ha operato la P.O.A.. a a livello nazionale, le O.D.A. a livello diocesano, livello nazionale, le O.D.A. a livello diocesano, come strumento caritativo per far giungere ai come strumento caritativo per far giungere ai singoli e alle famiglie gli aiuti nel periodo della singoli e alle famiglie gli aiuti nel periodo della guerra e della ricostruzione.guerra e della ricostruzione.

• Nel ’70 Paolo VI scioglie la P.O.ANel ’70 Paolo VI scioglie la P.O.A.,., avendo avendo storicamente esaurito il suo compito e storicamente esaurito il suo compito e sollecita la CEI ad istituire un propriosollecita la CEI ad istituire un proprio organismo pastoraleorganismo pastorale per la promozione della per la promozione della testimonianza della carità, ispirato alle linee testimonianza della carità, ispirato alle linee indicate dal Con. Vat. II.indicate dal Con. Vat. II.

• Con decreto delCon decreto del 2 luglio 1971 la CEI 2 luglio 1971 la CEI istituisce la Caritas italianaistituisce la Caritas italiana. . A livello A livello diocesano, la decisone di istituire la Caritas diocesano, la decisone di istituire la Caritas veniva lasciata ai vescovi.veniva lasciata ai vescovi.

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La Caritas: frutto del La Caritas: frutto del Concilio Vat. IIConcilio Vat. II

• In rispostaIn risposta alle esigenzealle esigenze di una società di una società complessa e in continuo cambiamento,complessa e in continuo cambiamento,

• Tenendo conto delle indicazioni del Concilio Tenendo conto delle indicazioni del Concilio Vaticano IIVaticano II

I Vescovi italiani,I Vescovi italiani, accogliendo l’indicazione di accogliendo l’indicazione diPaolo VI, Paolo VI, promuovono promuovono nelle proprie diocesinelle proprie diocesi

– la la Caritas diocesanaCaritas diocesana come organismo pastorale che come organismo pastorale che

• utilizza un metodo di lavoroutilizza un metodo di lavoro• degli strumenti pastorali: CdA, OPR, Lab.degli strumenti pastorali: CdA, OPR, Lab.

concon l’obiettivo l’obiettivo di dieducareeducare a condividere,a condividere,aa ripensareripensare stili di vita personali e familiaristili di vita personali e familiari,,aa mettere a disposizionemettere a disposizione le proprie risorsele proprie risorse (tempo, competenze, professionalità…) per (tempo, competenze, professionalità…) per essere essere segno di quell’amore solidalesegno di quell’amore solidale, , che ci che ci rende tutti responsabili di tutti.rende tutti responsabili di tutti.

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Le specificità della Caritas fissate Le specificità della Caritas fissate nello Statutonello Statuto

1. IDENTITA’ 1. IDENTITA’ cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 1cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 1

ORGANISMO PASTORALEORGANISMO PASTORALE che opera:che opera:– per promuovere la testimonianza della carità della comunità cristiana,per promuovere la testimonianza della carità della comunità cristiana,– in forme consone ai bisogni,in forme consone ai bisogni,– in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia socialein vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale

e della pacee della pace– con particolare attenzione agli ultimicon particolare attenzione agli ultimi– con prevalente funzione pedagogica.con prevalente funzione pedagogica.

2. MANDATO2. MANDATO cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 3cfr. Statuto Caritas Italiana Art. 3– tradurre tradurre (il senso di carità) in interventi concreti con carattere (il senso di carità) in interventi concreti con carattere

promozionale in collaborazione con i Vescovipromozionale in collaborazione con i Vescovi– realizzare realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le causestudi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause– curare curare il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative di il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative di

ispirazione cristianaispirazione cristiana– promuoverepromuovere il volontariatoil volontariato

– favorirefavorire la formazione degli operatori pastorali la formazione degli operatori pastorali– indire, indire, organizzare e coordinare interventi di emergenzaorganizzare e coordinare interventi di emergenza– contribuire contribuire allo sviluppo umano e sociale dei Paesi in via di sviluppoallo sviluppo umano e sociale dei Paesi in via di sviluppo– stimolarestimolare l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione.l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione.

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Ciò che è diventato peculiare Ciò che è diventato peculiare per la Caritasper la Caritas3. DESTINATARI3. DESTINATARI: i : i poveripoveri, la , la comunitàcomunità, il , il territorioterritorio//mondomondo

La Caritas cerca di tenere sempre presente che:La Caritas cerca di tenere sempre presente che:– prima del bisognoprima del bisogno, , dell’emergenza,dell’emergenza, ci sono le personeci sono le persone che che

vivono queste condizioni ed hanno necessità di essere vivono queste condizioni ed hanno necessità di essere ascoltate, incontrate, considerate ed aiutateascoltate, incontrate, considerate ed aiutate ((poveripoveri););

– c’è la comunità che va educatac’è la comunità che va educata all’attenzione verso chi è in all’attenzione verso chi è in difficoltà, responsabilizzandola a sentire che l’altro le difficoltà, responsabilizzandola a sentire che l’altro le appartiene, è parte di séappartiene, è parte di sé ((ChiesaChiesa););

– ci sono precisi contestici sono precisi contesti,, dentro cui le persone vivono, chedentro cui le persone vivono, che richiedono discernimento e uno sguardo ampio, globalerichiedono discernimento e uno sguardo ampio, globale ((territorio/mondoterritorio/mondo).).

PertantoPertanto,, i valori dellai valori della condivisione,condivisione, dell’dell’accompagnamentoaccompagnamento,, delladella partecipazionepartecipazione,, si concretizzano in misura in cui, con una si concretizzano in misura in cui, con una costante azione dicostante azione di animazioneanimazione, , la comunitàla comunità cresce nella cresce nella consapevolezza di essereconsapevolezza di essere soggetto di una carità testimoniatasoggetto di una carità testimoniata, , nei riguardi di ogni persona, vicina e lontana, da vedere con nei riguardi di ogni persona, vicina e lontana, da vedere con amore gratuito e totale.amore gratuito e totale.

Tutto ciò evangelizzaTutto ciò evangelizza,, perchè manifesta in modo credibile, perchè manifesta in modo credibile, con segni e fatti dentro la storia, l’amore di Dio per ogni con segni e fatti dentro la storia, l’amore di Dio per ogni persona.persona.

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

4. 4. Assunzione di un metodoAssunzione di un metodoNel contesto sociale molto complesso ed in continuo Nel contesto sociale molto complesso ed in continuo cambiamento, il metodo pastoralecambiamento, il metodo pastorale dell’dell’ascoltareascoltare, osservareosservare ee discernerediscernere perper animareanimare, assunto dalla Caritas, risulta efficace assunto dalla Caritas, risulta efficace perché, utilizzando ancheperché, utilizzando anche luoghi e strumentiluoghi e strumenti specifici per specifici per l’ascoltol’ascolto (il CdA),(il CdA), l’osservazionel’osservazione (l’OPR)(l’OPR) e ile il discernimento/animazionediscernimento/animazione (il L p C),(il L p C), permette dipermette di partire dalla partire dalla realtàrealtà e daree dare sistematicità, organicitàsistematicità, organicità e concretezzae concretezza al lavoro di al lavoro di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità.sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità.

5.5. Lavoro in equipeLavoro in equipe Per Per raggiungereraggiungere i destinatarii destinatari ((poveri, chiesa, mondopoveri, chiesa, mondo), ),

per per promuoverepromuovere ed utilizzare opportunamente gli ed utilizzare opportunamente gli strumenti strumenti dell’dell’ascoltoascolto,, dell’dell’osservazioneosservazione e dele del discernimentodiscernimentoper per progettare progettare ee realizzarerealizzare percorsi formativi e azionipercorsi formativi e azioni,,si è colto il valore delsi è colto il valore del lavoro in equipelavoro in equipe che permette:che permette:

– il il coinvolgimento di soggetti appartenenti ad ambiti diversi e coinvolgimento di soggetti appartenenti ad ambiti diversi e con competenze diverse, con competenze diverse,

– il il raggiungimentoraggiungimento ed il coinvolgimentoed il coinvolgimento della comunitàdella comunità e dellee delle istituzioni,istituzioni,

– la la realizzazione di una pastorale progettuale e integratarealizzazione di una pastorale progettuale e integrata, , fornire fornire risposte, indicazioni e servizi con maggiore efficacia.risposte, indicazioni e servizi con maggiore efficacia.

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

6.6. Attenzione alla formazioneAttenzione alla formazioneIn questi decenni, la Caritas ha tenuto sempre al primo In questi decenni, la Caritas ha tenuto sempre al primo posto la formazione.posto la formazione.PartendoPartendo dal cdal corsoorso più orientato allapiù orientato alla trasmissione del trasmissione del saperesapere è seguita l’esigenza di formare al è seguita l’esigenza di formare al saper faresaper fare per per volontari e operatori, e alvolontari e operatori, e al saper essere saper essere animatori animatori pastorali,pastorali, in modo che, a partire da qualsiasi ambito di in modo che, a partire da qualsiasi ambito di intervento, si possa animare al senso della carità la intervento, si possa animare al senso della carità la comunità e il territorio.comunità e il territorio.

7.7. La pastorale della caritàLa pastorale della caritàL’insieme di attenzioneL’insieme di attenzione ai treai tre destinatari:destinatari: poveri, chiesa, poveri, chiesa, mondomondol’utilizzol’utilizzo deldel metodometodo di lavoro con gli appositi strumentidi lavoro con gli appositi strumenti,,ilil promuoverepromuovere azioni azioni che coniuganoche coniugano emergenzaemergenza e e quotidianità,quotidianità, l’individuazionel’individuazione didi percorsi percorsi che portino ad unache portino ad una testimonianza della carità assunta responsabilmente testimonianza della carità assunta responsabilmente dalla comunità, dalla comunità, èè pastorale della caritàpastorale della carità..

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Ciò che è diventato peculiare per Ciò che è diventato peculiare per la Caritasla Caritas

8.8. La progettazione pastorale La progettazione pastorale partecipatapartecipataLa Caritas ha maturato la convinzione di a Caritas ha maturato la convinzione di evitare che l’intervento di aiuto risulti evitare che l’intervento di aiuto risulti episodico e laepisodico e la promozionepromozione e l’ e l’animazioneanimazione siano estemporaneesiano estemporanee. La progettazione pastoraleLa progettazione pastorale, , permette di permette di evitare improvvisazione e provvisorietà, evitare improvvisazione e provvisorietà, rendendo organico, continuativo e rendendo organico, continuativo e fruttuoso quanto si realizza, perché fruttuoso quanto si realizza, perché richiede di:richiede di:– partire da una serie di elementi partire da una serie di elementi

conoscitiviconoscitivi– fissare gli obiettivifissare gli obiettivi– prevedere tempi, risorse e soggetti da prevedere tempi, risorse e soggetti da

coinvolgerecoinvolgere– metodi da utilizzare ed azioni da metodi da utilizzare ed azioni da

promuoverepromuovere– verifiche periodiche da compiere.verifiche periodiche da compiere.

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Paolo VIPaolo VI haha indicato le linee indicato le linee della Caritasdella Caritas

Paolo VIPaolo VI commentando lo commentando lo Statuto nel 1972Statuto nel 1972in occasione delin occasione del primo convegno delle Caritas, primo convegno delle Caritas, indicava le indicava le linee orientativelinee orientative sulle quali la Caritas si è mossa in questi anni:sulle quali la Caritas si è mossa in questi anni:

• Centralità della carità.Centralità della carità.““La carità per la Chiesa banco di prova della suaLa carità per la Chiesa banco di prova della suacredibilità nel mondo”.credibilità nel mondo”.

• Ruolo istituzionale della CaritasRuolo istituzionale della CaritasLa CaritasLa Caritas come come “unico strumento ufficialmente“unico strumento ufficialmentericonosciuto, per promuovere, coordinare e potenziare riconosciuto, per promuovere, coordinare e potenziare le attività assistenziali”le attività assistenziali”

• La Caritas come strumento, per promuovereLa Caritas come strumento, per promuovere– ““La carità sempre necessaria, come stimolo e La carità sempre necessaria, come stimolo e

completamento della giustizia”.completamento della giustizia”.– ““Una crescita del Popolo di Dio, non è concepibileUna crescita del Popolo di Dio, non è concepibile

senza una maggior presa di coscienza da partesenza una maggior presa di coscienza da partedi tutta la comunità delle proprie responsabilità di tutta la comunità delle proprie responsabilità nei confronti dei bisogni dei suoi membri”. nei confronti dei bisogni dei suoi membri”.

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Da Paolo VI a Papa Da Paolo VI a Papa FrancescoFrancesco

• Papa Francesco, il 16 maggio scorso, Papa Francesco, il 16 maggio scorso, ricevendo il comitato esecutivo di ricevendo il comitato esecutivo di Caritas Internationalis, ha affermato: Caritas Internationalis, ha affermato: ““«La Caritas è come la carezza della «La Caritas è come la carezza della Madre Chiesa ai suoi figli; la tenerezza, Madre Chiesa ai suoi figli; la tenerezza, la vicinanza».la vicinanza».

• Più avanti aggiungeva:Più avanti aggiungeva: «La ricerca«La ricercadella verità e lo studio della verità della verità e lo studio della verità cattolica sono altre dimensioni cattolica sono altre dimensioni importanti della Chiesa, se la facciano i importanti della Chiesa, se la facciano i teologi.teologi.La Caritas è l’amore della Madre Chiesa, La Caritas è l’amore della Madre Chiesa, che si avvicina, accarezza, ama… che si avvicina, accarezza, ama… Voi siete parte essenziale della Chiesa,Voi siete parte essenziale della Chiesa,… l’istituzione dell’amore della Chiesa, … l’istituzione dell’amore della Chiesa, giacché una Chiesa senzagiacché una Chiesa senzacarità non esiste».carità non esiste».

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L’Evangelii gaudium L’Evangelii gaudium trasuda caritàtrasuda carità

• ““Dalla nostra fede in Cristo fattosi Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e povero, e sempre vicino ai poveri e agli esclusi, deriva la preoccupazione agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società”abbandonati della società” (EG n. 186).(EG n. 186).

• ““E’ sufficiente scorrere le Scritture per E’ sufficiente scorrere le Scritture per scoprire come il Padre buono scoprire come il Padre buono desidera ascoltare il grido dei poveri: desidera ascoltare il grido dei poveri: «Ho osservato la miseria del mio «Ho osservato la miseria del mio popolo…e ho udito il suo grido»popolo…e ho udito il suo grido» (Es (Es 3,7). (EG n. 187).3,7). (EG n. 187).

• ““La Chiesa, guidata dal Vangelo della La Chiesa, guidata dal Vangelo della misericordia e dall’amore all’essere misericordia e dall’amore all’essere umano, ascolta il grido per la giustizia umano, ascolta il grido per la giustizia e desidera rispondervi con tutte le sue e desidera rispondervi con tutte le sue forze”forze” (EG, n. 188)(EG, n. 188)

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Il posto privilegiato dei Il posto privilegiato dei poveripoveri

• ““Nel cuore di Dio c’è un posto Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, tanto che Egli preferenziale per i poveri, tanto che Egli stesso stesso «si fece povero»«si fece povero» (2Cor 8,9). (2Cor 8,9). (EG, n. 197).(EG, n. 197).

• ““Per la Chiesa l’opzione preferenziale per i Per la Chiesa l’opzione preferenziale per i poveri è una categoria teologica prima che poveri è una categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica o filosofica. culturale, sociologica, politica o filosofica. Dio concede loro la sua prima Dio concede loro la sua prima misericordia.misericordia.

• Questa preferenza divina ha delle Questa preferenza divina ha delle conseguenze nella vita di fede di tutti i conseguenze nella vita di fede di tutti i cristiani, chiamati ad avere «gli stessi cristiani, chiamati ad avere «gli stessi sentimenti di Gesù» sentimenti di Gesù» (Fl 2,5).(Fl 2,5).

• Ispirata da essa, la Chiesa ha fatto una Ispirata da essa, la Chiesa ha fatto una opzione per i poveri intesa come unaopzione per i poveri intesa come unaforma speciale di primazia nell’esercizio forma speciale di primazia nell’esercizio della carità cristiana, della quale dà della carità cristiana, della quale dà testimonianza tutta la tradizione della testimonianza tutta la tradizione della Chiesa” Chiesa” (EG, 198)(EG, 198)

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Una scelta preferenziale nella Una scelta preferenziale nella giusta direzionegiusta direzione

• ““Il nostro impegno non consiste Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e di assistenza; promozione e di assistenza; quello che lo quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso di Spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’azione attivismo, ma prima di tutto un’azione rivolta all’altro considerandolo come rivolta all’altro considerandolo come un’unica cosa con se stesso.un’unica cosa con se stesso.

• Questa attenzione d’amore è l’inizio di una Questa attenzione d’amore è l’inizio di una vera preoccupazione per la sua persona”vera preoccupazione per la sua persona” (EG, n. 199).(EG, n. 199).

• ““La peggiore discriminazione di cui La peggiore discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale attenzione spirituale (EG, 200).(EG, 200).

• ““Nessuno dovrebbe dire che si mantiene Nessuno dovrebbe dire che si mantiene lontano dai poveri perché le sue scelte di lontano dai poveri perché le sue scelte di vita comportano di prestare più attenzione vita comportano di prestare più attenzione ad altre incombenze”ad altre incombenze” (EG, 201).(EG, 201).

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L’azione Caritas:L’azione Caritas: principio di principio di fondofondo

■ FinalitàFinalità dell’dell’azioneazione della Caritas,della Caritas, come come organismo pastorale,organismo pastorale, èè l’l’evangelizzazioneevangelizzazione,, l’annuncio di Cristo e l’annuncio di Cristo e del suo Vangelo di liberazione, di salvezza, del suo Vangelo di liberazione, di salvezza, con segni, azioni, progettualità,con segni, azioni, progettualità,la cui accoglienza la cui accoglienza provoca cambiamentoprovoca cambiamento

– negli stili e nelle scelte di vita dei singoli e negli stili e nelle scelte di vita dei singoli e delle comunità, delle comunità,

promuovepromuove– forme diffuse di responsabilità e forme diffuse di responsabilità e

partecipazione,partecipazione,– impegno e varietà di servizi di carità,impegno e varietà di servizi di carità,

in risposta ai bisogni.in risposta ai bisogni.

Di conseguenza,Di conseguenza,non coincide con il segretariato sociale o non coincide con il segretariato sociale o con la creazione di un servizio, ma nel con la creazione di un servizio, ma nel contribuire a contribuire a creare coscienza,creare coscienza, partecipazione, corresponsabilità,partecipazione, corresponsabilità, per una per una comunità solidale.comunità solidale.

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2121q

IN DIOCESIIN DIOCESI• L’equipe della Caritas L’equipe della Caritas

diocesana,diocesana, utilizza utilizza concon progettualitàprogettualità ilil metodometodo ascoltare, osservare, ascoltare, osservare, discernere e i relativi luoghi-discernere e i relativi luoghi-strumenti (CdA, OPR, LAB. strumenti (CdA, OPR, LAB. Prom. Caritas);Prom. Caritas);

• promuovepromuove azioniazioni per animare per animare alla testimonianzaalla testimonianza l l’intera’intera Chiesa locale;Chiesa locale;

• collaboracollabora con gli altri Uffici con gli altri Uffici pastorali in vista di una pastorali in vista di una pastorale unitaria;pastorale unitaria;

• cura cura la formazione degli la formazione degli operatori;operatori;

• è a servizio delle Parrocchie,è a servizio delle Parrocchie, attraversoattraverso ilil laboratorio,laboratorio, perché perché sorgano sorgano o si rafforzinorafforzino le CaritasCaritas parrocchialiparrocchiali, in modo che si crei una diffusa rete di si crei una diffusa rete di solidarietà.solidarietà.

Equipe Caritas Equipe Caritas DiocesanaDiocesana

laboratorio Car. Pa.laboratorio Car. Pa.CdACdAOPROPR

VescovoVescovo

Uffici di Uffici di curiacuria

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SUL TERRITORIOSUL TERRITORIOL’equipe della Caritas diocesana,L’equipe della Caritas diocesana, • rileva situazioni di povertàrileva situazioni di povertà e e

risorse, risorse, perper promuove promuove risposte a bisogni disattesi;risposte a bisogni disattesi;

• dialogadialoga con gli Uffici delle con gli Uffici delle pubbliche istituzioni;pubbliche istituzioni;

• è presenteè presente nei tavoli dove si nei tavoli dove si progettano le politiche sociali progettano le politiche sociali e si redigono i piani sociali di e si redigono i piani sociali di zona;zona;

• promuove azionipromuove azioni per animare per animare alla testimonianzaalla testimonianza l’intero l’intero territorio;territorio;

• cura un’azione di retecura un’azione di rete tra le tra le associazioni caritative e di associazioni caritative e di volontariato;volontariato;

• svolge, svolge, al momento al momento opportuno,opportuno, un’azione di un’azione di denunciadenuncia di situazioni di di situazioni di ingiustizia e abbandono.ingiustizia e abbandono.

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IN PARROCCHIAIN PARROCCHIA

La Caritas parrocchialeLa Caritas parrocchiale,, cuore che cuore che vede sul territorio, vede sul territorio,

• utilizzautilizza con progettualità il il metodo ascoltare, osservare, ascoltare, osservare, discernere,discernere,

• promuovepromuove azioni e percorsiperper animare e formareanimare e formare, ,

• attuaattua la testimonianza della testimonianza della caritàcarità dentro la comunità dentro la comunità stessa e sul territorio, stessa e sul territorio,

proponendoproponendostili di vitastili di vita improntati a improntati a sobrietà,sobrietà, l’accoglienza solidalel’accoglienza solidale, , l’apertura alla diversitàl’apertura alla diversità, , la relazione gratuitala relazione gratuita,,

puntandopuntando ad unaad una comunità comunità TUTTA capace diTUTTA capace di annunciareannunciare,, celebrarecelebrare e e testimoniaretestimoniare il il Vangelo Vangelo con parole e segni con parole e segni credibili.credibili.

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DISTINGUERE TRADISTINGUERE TRA

CARITAS PARROCCHIALECARITAS PARROCCHIALE

e

GRUPPIGRUPPI che operano in specifici ambitiche operano in specifici ambiti

e propongono esperienze caritativee propongono esperienze caritative

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Capire le differenze traCapire le differenze tra• Il Gruppo caritativoIl Gruppo caritativo

– È spontaneoÈ spontaneo– Nasce ed opera in Nasce ed opera in

risposta a specifici risposta a specifici bisogni. bisogni.

– E’ finalizzato a E’ finalizzato a svolgere e gestire svolgere e gestire precise azioni di precise azioni di assistenza, agendo assistenza, agendo direttamente sulle direttamente sulle situazioni e sulle situazioni e sulle persone (viste persone (viste domiciliari, domiciliari, doposcuola, servizi doposcuola, servizi vari…).vari…).

– E’ frutto dell’azione E’ frutto dell’azione dello Spirito che dello Spirito che dona i suoi carismi dona i suoi carismi per l’utilità comune.per l’utilità comune.

• La Caritas parrocchialeLa Caritas parrocchiale– È un organismo È un organismo

pastorale, all’interno del pastorale, all’interno del Consiglio pastoraleConsiglio pastorale

– Ascolta, osserva e rileva Ascolta, osserva e rileva le varie realtà di bisogno.le varie realtà di bisogno.

– Ha il duplice scopo di Ha il duplice scopo di rispondere al bisogno e rispondere al bisogno e promuovere un promuovere un coinvolgimento il più coinvolgimento il più ampio possibile della ampio possibile della comunità, con stile comunità, con stile progettuale.progettuale.

– Anima e mette in rete i Anima e mette in rete i vari grippi caritativi e di vari grippi caritativi e di volontariato e ne volontariato e ne promuove di nuovi.promuove di nuovi.

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• L’anno liturgicoL’anno liturgico ci offre importanti ci offre importanti opportunità da valorizzare in senso opportunità da valorizzare in senso pedagogico, soprattutto nei tempi di:pedagogico, soprattutto nei tempi di:– AvventoAvvento per una fraterna e particolare per una fraterna e particolare

attenzione ai bisogni dei fratelli.attenzione ai bisogni dei fratelli.– Quaresima:Quaresima: per dare attenzione ai vari per dare attenzione ai vari

aspetti della pastorale della carità ed aspetti della pastorale della carità ed educarsi alla condivisione.educarsi alla condivisione.

Giornata della carità, da celebrare in una Giornata della carità, da celebrare in una domenicadomenica.

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• SERVIZIO CIVILESERVIZIO CIVILE• SOSTEGNO A PROGETTI DI SVILUPPO IN OCASONE SOSTEGNO A PROGETTI DI SVILUPPO IN OCASONE

DIDI PRIME COMUNIONI, CRESIME E FUNERALIPRIME COMUNIONI, CRESIME E FUNERALI• CESSIONE DI UNA PERCENTUALE DEL PROPRIO CESSIONE DI UNA PERCENTUALE DEL PROPRIO

STIPENDIOSTIPENDIO PER SOSTENERE SISTEMATICAMENTE PER SOSTENERE SISTEMATICAMENTE SERVIZI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONESERVIZI ED INTERVENTI DI RIABILITAZIONE

• ADOZIONE A DISTANZAADOZIONE A DISTANZA DI BAMBINI, ANZIANI, DI BAMBINI, ANZIANI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

• COLLABORAZIONE COLLABORAZIONE CON I SERVIZI SOCIALI USL E CON I SERVIZI SOCIALI USL E COMUNECOMUNE

• OFFERTA DEL PROPRIO TEMPO e delle PROPRIE OFFERTA DEL PROPRIO TEMPO e delle PROPRIE COMPETENZE PROFESSIONALICOMPETENZE PROFESSIONALI ALL’INTERNO DI ALL’INTERNO DI SPECIFICI SERVIZI (C.d. A., Osservatorio delle Povertà SPECIFICI SERVIZI (C.d. A., Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, Centri di accoglienza, mensa…)e delle Risorse, Centri di accoglienza, mensa…)

• PROMOZIONE DEL VOLONTARIATOPROMOZIONE DEL VOLONTARIATO ASSOCIATIVO.ASSOCIATIVO.

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• Oggi nessuno ha veramente bisogno...Oggi nessuno ha veramente bisogno...• Questa gente ci marcia... tornino a casa loroQuesta gente ci marcia... tornino a casa loro• Vadano a lavorare Vadano a lavorare ( ma chi assumerebbe un ( ma chi assumerebbe un

ex…, uno zingaro... e per quale lavoro?)ex…, uno zingaro... e per quale lavoro?)• Chiedano lavoro ai vari sportelli di orientamento Chiedano lavoro ai vari sportelli di orientamento

al lavoro al lavoro (e quale lavoro di questi tempi?)(e quale lavoro di questi tempi?)• Si attivino i Servizi Sociali per una erogazione Si attivino i Servizi Sociali per una erogazione

una tantum... una tantum... • Non ho tempo, ho da pensare alle tante esigenze Non ho tempo, ho da pensare alle tante esigenze

della mia famiglia…della mia famiglia…• Si rimbocchino le maniche e facciano come Si rimbocchino le maniche e facciano come

abbiamo fatto noi…abbiamo fatto noi…

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SviluppaSviluppa una “nuova fantasia nuova fantasia della carità”della carità” con stile con stile evangelicoevangelico (Cf. NMI nn.50-52)• Promuove Promuove la capacità di farsi vicini, solidali con chi la capacità di farsi vicini, solidali con chi

soffre, soffre, perché l’aiuto siaperché l’aiuto sia fraterna condivisionefraterna condivisione, , non non obolo umiliante,obolo umiliante, creandocreando una reteuna rete di supporto.di supporto.

• OperaOpera perché iperché i poveripoveri si sentano in ogni comunità si sentano in ogni comunità cristiana comecristiana come «a casa loro».«a casa loro».

• ProponePropone di impegnarsi per ildi impegnarsi per il rispetto della vitarispetto della vita di di ciascun essere umanociascun essere umano

• PresentaPresenta unauna caritàcarità che si fache si fa servizio alla culturaservizio alla cultura, alla , alla politicapolitica, all’, all’economiaeconomia, alla , alla famigliafamiglia, perché vengano , perché vengano rispettati i principi dai quali dipende il destino della rispettati i principi dai quali dipende il destino della persona.persona.

• RifuggeRifugge dalla tentazione didalla tentazione di ridurre le comunità ridurre le comunità cristiane ad agenzie sociali.cristiane ad agenzie sociali.

• Rifiuta una spiritualità intimistica e individualistica.Rifiuta una spiritualità intimistica e individualistica.• Favorisce laFavorisce la responsabilizzazione:responsabilizzazione: “io ti do, ma tu fai “io ti do, ma tu fai

la tua parte”la tua parte”• Sollecita a diventare fermento vitaleSollecita a diventare fermento vitale in un contesto in un contesto

adagiato nel proprio benessere.adagiato nel proprio benessere.

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Un grembiule ritagliato Un grembiule ritagliato dalla stoladalla stola

• ““Si alzò da tavola, depose le vesti, si Si alzò da tavola, depose le vesti, si cinse un asciugatoio”.cinse un asciugatoio”.

“E’ l’immagine della “Chiesa del E’ l’immagine della “Chiesa del grembiule” che non totalizza indici grembiule” che non totalizza indici altissimi di consenso, perché il ritratto altissimi di consenso, perché il ritratto meglio riuscito di Chiesa sembra essere meglio riuscito di Chiesa sembra essere quello che la rappresenta con il quello che la rappresenta con il lezionario in mano, o con la casula lezionario in mano, o con la casula addosso.addosso.

Però è l’immagine più bella, direi più Però è l’immagine più bella, direi più consona al linguaggio biblico, sul consona al linguaggio biblico, sul modello di Gesù che si alzò da tavola, modello di Gesù che si alzò da tavola, depose le vesti si cinse un grembiule e depose le vesti si cinse un grembiule e si mise a lavare i piedi” si mise a lavare i piedi” (Mons. Tonino (Mons. Tonino Bello).Bello).

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Per un lavoro di confronto il Per un lavoro di confronto il 28/01/01428/01/014

• Quale Chiesa stiamo realizzando sul nostro territorio,Quale Chiesa stiamo realizzando sul nostro territorio, considerando le indicazioni del Concilio Vat. II (considerando le indicazioni del Concilio Vat. II (LGLG e e GSGS) e ) e tenendo conto dell’affermazione dei vescovi nella Nota tenendo conto dell’affermazione dei vescovi nella Nota pastorale pastorale Il volto missionario della parrocchia in un mondo Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia che cambia al n. 6: al n. 6: ““I consueti percorsi di trasmissione della fede, risultano in I consueti percorsi di trasmissione della fede, risultano in non pochi casi impraticabili, per cui non si può dare per non pochi casi impraticabili, per cui non si può dare per scontato che si sappia chi sia Gesù Cristo, che si conosca il scontato che si sappia chi sia Gesù Cristo, che si conosca il Vangelo, che si abbia una qualche esperienza di Chiesa”?Vangelo, che si abbia una qualche esperienza di Chiesa”?

• Come anche, nello stesso documento i vescovi ci indicano Come anche, nello stesso documento i vescovi ci indicano della pastorale di oggidella pastorale di oggi, , due possibili derive da evitare:due possibili derive da evitare:

• ““Fare della parrocchia una comunità «autoreferenziale» Fare della parrocchia una comunità «autoreferenziale» in cui ci si accontenta di trovarsi bene insieme.in cui ci si accontenta di trovarsi bene insieme.

• Percepire la parrocchia come «centro di servizi» per Percepire la parrocchia come «centro di servizi» per l’amministrazione dei sacramenti, che dà per scontata l’amministrazione dei sacramenti, che dà per scontata la fede in quanti li richiedono”.la fede in quanti li richiedono”.

• Quanto queste derive sono presenti nella nostra pastorale?Quanto queste derive sono presenti nella nostra pastorale?

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Per un lavoro di confronto il Per un lavoro di confronto il 28/01/01428/01/014

• Quale carità promuoviamo con la nostra pastoraleQuale carità promuoviamo con la nostra pastorale ,, in modo in modo che “La fede che si rende operosa per mezzo della carità (Gal 5,6) che “La fede che si rende operosa per mezzo della carità (Gal 5,6) diventa un nuovo criterio di pensare e di agire che cambia tutta la diventa un nuovo criterio di pensare e di agire che cambia tutta la vita della persona” (vita della persona” (Porta fidei, n. 6)?Porta fidei, n. 6)?

• Quali priorità indica la carità nelle scelte e nella progettazione Quali priorità indica la carità nelle scelte e nella progettazione pastorale in diocesi?pastorale in diocesi?

• Come i modelli trinitario, cristologico e agapico possono Come i modelli trinitario, cristologico e agapico possono sostanziare le scelte e le azioni pastorali della Chiesa locale? (CF. sostanziare le scelte e le azioni pastorali della Chiesa locale? (CF. Novo millennio ineunte n. 43).Novo millennio ineunte n. 43).

• Quanto l’eucaristia domenicale alimenta agape, diakonia e Quanto l’eucaristia domenicale alimenta agape, diakonia e koinonia, per educare la comunità ad essere casa e scuola di koinonia, per educare la comunità ad essere casa e scuola di comunione, attraverso forme di condivisione, vicinanza e comunione, attraverso forme di condivisione, vicinanza e prossimità nella quotidianità? prossimità nella quotidianità?

• ““Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri… questo di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri… questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo” (e soccorrerlo” (Evangelii gaudiumEvangelii gaudium, n. 187). , n. 187).

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Per un lavoro di confronto il Per un lavoro di confronto il 28/01/01428/01/014

• Quale ministero esercitiamo all’interno della nostra Quale ministero esercitiamo all’interno della nostra Chiesa locale.Chiesa locale.Il Vaticano II con due documenti (Il Vaticano II con due documenti (OTOT e e POPO) ha evidenziato ) ha evidenziato il ruolo specifico del sacerdote, in rapporto alla il ruolo specifico del sacerdote, in rapporto alla carità/comunione.carità/comunione.

• Lo indica in unaLo indica in una triplice formatriplice forma::– Presidenza della ParolaPresidenza della Parola, da esprimere con la , da esprimere con la

predicazione e la vita.predicazione e la vita.– Presidenza della liturgiaPresidenza della liturgia, esercitando il ministero della , esercitando il ministero della

salvezza per mezzo dei Sacramenti.salvezza per mezzo dei Sacramenti.– Presidenza della caritàPresidenza della carità

» Cercando Cristo negli ultimiCercando Cristo negli ultimi» Essendo Essendo coloro checoloro che conducono a unità i conducono a unità i

carismi e i ministericarismi e i ministeri, dopo averli scoperti e , dopo averli scoperti e promossi,promossi, a servizio dell’unità della Chiesa.a servizio dell’unità della Chiesa.

• Quanto il nostro ministero sacerdotale è caratterizzato Quanto il nostro ministero sacerdotale è caratterizzato dalla cura e dall’esercizio di tutti e tre questi aspetti?dalla cura e dall’esercizio di tutti e tre questi aspetti?

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Per un lavoro di confronto il Per un lavoro di confronto il 28/01/01428/01/014

Nel contesto di oggi, convivono più tipi di povertà: Nel contesto di oggi, convivono più tipi di povertà: ppovertà materiali, povertà relazionali, povertà di senso,overtà materiali, povertà relazionali, povertà di senso, povertàpovertà multidimensionali, povertà temporanee multidimensionali, povertà temporanee e e povertà estreme.povertà estreme.Inoltre, le cifre dell’ecomafia nel corso del 2012 sono impressionanti :Inoltre, le cifre dell’ecomafia nel corso del 2012 sono impressionanti :– Fatturato di circa €16,7 miliardiFatturato di circa €16,7 miliardi– Reati accertati: 34.120Reati accertati: 34.120– Persone denunciate: 28.132Persone denunciate: 28.132– Sequestri effettuati: 8.286Sequestri effettuati: 8.286– Reati concentrati per il 45,7% nelle quattro regioni a tradizionale Reati concentrati per il 45,7% nelle quattro regioni a tradizionale

presenza mafiosa: Campania, Sicilia, Calabria, Pugliapresenza mafiosa: Campania, Sicilia, Calabria, Puglia““Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società” (più abbandonati della società” (EG EG n. 186).n. 186).

• Quanto il nostro servizio pastorale è caratterizzato da Quanto il nostro servizio pastorale è caratterizzato da consapevolezza e impegno nei riguardi delle diverse forme di consapevolezza e impegno nei riguardi delle diverse forme di povertà?povertà?

• La Caritas diocesana e parrocchiale, organismo pastorale con La Caritas diocesana e parrocchiale, organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica, è fedele alla sua identità o si prevalente funzione pedagogica, è fedele alla sua identità o si accontenta di fare assistenza ed essere strumento erogatore di accontenta di fare assistenza ed essere strumento erogatore di servizi?servizi?

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Per un lavoro di confronto il Per un lavoro di confronto il 28/01/01428/01/014

• ““Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, tanto che Egli stesso tanto che Egli stesso «si fece povero»«si fece povero» (2Cor 8,9). (2Cor 8,9). ((EGEG, n. , n. 197).197).

• ““Per la Chiesa l’opzione preferenziale per i poveri è una Per la Chiesa l’opzione preferenziale per i poveri è una categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica o filosofica. Dio concede loro la sua prima misericordia.o filosofica. Dio concede loro la sua prima misericordia.

• Quanto “questa preferenza divina ha delle conseguenze Quanto “questa preferenza divina ha delle conseguenze nella vita di fede di tutti i cristiani, chiamati ad avere «gli nella vita di fede di tutti i cristiani, chiamati ad avere «gli stessi sentimenti di Gesù» (Fl 2,5)”?.stessi sentimenti di Gesù» (Fl 2,5)”?.

• La nostra Chiesa locale ha fatto una opzione per i poveri La nostra Chiesa locale ha fatto una opzione per i poveri intesa come una forma speciale di primazia nell’esercizio intesa come una forma speciale di primazia nell’esercizio della carità cristiana? Con quali modalità?della carità cristiana? Con quali modalità?(Cf. (Cf. EGEG, 198)., 198).

• ““Nessuno dovrebbe dire che si mantiene lontano dai poveri Nessuno dovrebbe dire che si mantiene lontano dai poveri perché le sue scelte di vita comportano di prestare più perché le sue scelte di vita comportano di prestare più attenzione ad altre incombenze” (attenzione ad altre incombenze” (EGEG, 201)., 201).

• La nostra pastorale ritiene forse primarie certe incombenze La nostra pastorale ritiene forse primarie certe incombenze in rapporto alla scelta preferenziale per i poveri? in rapporto alla scelta preferenziale per i poveri?

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Per Per concludere…concludere…

E’ importante prendere E’ importante prendere consapevolezza consapevolezza di questo aspetto, di questo aspetto, per animare la comunità e il per animare la comunità e il territorio territorio in rispostain risposta alalle più diverse le più diverse situazioni situazioni della vitadella vita

Deus caritas Deus caritas estest n. 32cn. 32c