VIII Uscita Nicosia in Linea Def (1)

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Distribuzione gratuita Anno 2 - n.ro II Marzo 2013 NEW MAGAZINE D’INFORMAZIONE GEODAT Speciale: Elezioni Politiche Ecco i numeri e le statistiche delle elezioni pag. 3 Speciale: Elezioni Politiche pag. 4 Emergenze: lavori in via Fratelli Testa pag. 6 Il Movimento cinque stelle entra in Parlamento Quanto durerà l’attesa per la fine dei lavori? Quello che si è perso... Articolo di: Vincenzo Lo Votrico Foto di: Vincenzo Ingrassia G ià Leonardo Sciascia, in una prefa- zione su libro di poesie di Francesco La Giglia, utilizzava queste parole per presentare Nicosia al lettore, inquadran- do il dialetto della poesia in un contesto che si colloca nella migliori delle tradi- zione culturale e letteraria della Sicilia. Ma a distanza di quasi mezzo secolo quanto si è perso di quel quadro storico utilizzato da Sciascia? Sentendo parlare chi appartiene alle ge- nerazioni precedenti e a chi ha vissuto per più tempo in paese, si sente raccon- tare che, una volta questo paese era vi- vace e dinamico, pieno di gente, pieno di eventi, pieno di “lire”, pieno di feste, pieno di sagre, insomma pieno di vita e con un livello economico medio alto. Anche se il sentimento di considerare il passato sempre meglio del presente è in- trinseco nell’animo umano, non si può fare a meno di avvertire, con il freddo sulla pelle, che tutta quella pienezza di cui godevano i nicosiani e Nicosia si è persa, come i begli anni delle persone più anziane. del barone Giuseppe Beritelli, continuate e pubblicate nel 1852 da Alessio Narbone. «Nicosia, vetusta città di Sicilia, edificata dai Greci, abitata dai Ro- mani, distrutta dai Barbari, dagli Erbitesi ristabilita, dai Normanni e Lombardi accresciuta, sorge pres- soché al centro della Val Demone. […] L’ampiezza del sito, la bellezza degli edifici, la ricchezza degli abi- tanti, la fertilità del territorio, ne fanno una delle più ragguardevoli città del mediterraneo». Continua a pag. 2 >

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Nicosia in Linea n.2 marzo 2013

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Distribuzione gratuita Anno 2 - n.ro II Marzo 2013NEW MAGAZINE D’INFORMAZIONE

GEODAT

Speciale: Elezioni Politiche

Ecco i numeri e le statistichedelle elezioni

pag. 3

Speciale: Elezioni Politiche

pag. 4

Emergenze: lavori in via Fratelli Testa

pag. 6

Il Movimento cinque stelle entrain Parlamento

Quanto durerà l’attesa per la fine dei lavori?

Quello che si è perso...Articolo di: Vincenzo Lo Votrico

Foto di: Vincenzo Ingrassia

Già Leonardo Sciascia, in una prefa-zione su libro di poesie di Francesco

La Giglia, utilizzava queste parole per presentare Nicosia al lettore, inquadran-do il dialetto della poesia in un contesto che si colloca nella migliori delle tradi-zione culturale e letteraria della Sicilia. Ma a distanza di quasi mezzo secolo quanto si è perso di quel quadro storico utilizzato da Sciascia? Sentendo parlare chi appartiene alle ge-nerazioni precedenti e a chi ha vissuto per più tempo in paese, si sente raccon-tare che, una volta questo paese era vi-

vace e dinamico, pieno di gente, pieno di eventi, pieno di “lire”, pieno di feste, pieno di sagre, insomma pieno di vita e con un livello economico medio alto. Anche se il sentimento di considerare il passato sempre meglio del presente è in-trinseco nell’animo umano, non si può fare a meno di avvertire, con il freddo sulla pelle, che tutta quella pienezza di cui godevano i nicosiani e Nicosia si è persa, come i begli anni delle persone più anziane.

del barone Giuseppe Beritelli,

continuate e pubblicate nel 1852 da Alessio Narbone.

«Nicosia, vetusta città di Sicilia, edificata dai Greci, abitata dai Ro-mani, distrutta dai Barbari, dagli Erbitesi ristabilita, dai Normanni e Lombardi accresciuta, sorge pres-soché al centro della Val Demone. […] L’ampiezza del sito, la bellezza degli edifici, la ricchezza degli abi-tanti, la fertilità del territorio, ne fanno una delle più ragguardevoli città del mediterraneo». Continua a pag. 2 >

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Marzo 2013Quello che si è perso...

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Agli anni della miseria post guerra mon-diale ne sono seguiti altri di stabilità e altri ancora di sviluppo, anche economico, do-vuto soprattutto al boom dalla metà degli anni ottanta, delle assunzioni del pubblico, della lievitazione del privato allo sviluppo, non sempre positivo, del settore edile. Ma Nicosia già tanto tempo fa, anche se nessu-no se ne rendeva conto, perdeva parte della sua nobile e antica ricchezza. La progressiva modernizzazione e l’ignoranza delle giunte democristiane e della popolazione del tem-po, privò Nicosia di tesori inestimabili. Si è perso il teatro, si è persa una chiesa in stile barocco, rimpiazzata da una fredda e qua-drata scuola, si è persa la pavimentazione maiolitica siciliana dell’ex convento di Santa Domenica, di cui resta l’abside, tra i ruderi e le erbacce. Si è perso il palazzo Speciale, uno dei più belli a sentire le testimonianze, smembrato completamente all’interno e ri-coperto di cemento all’esterno. Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo livellamento verso il basso. Nicosia ha ormai perso quel ruolo di punto di riferimento per

le città del nord della provincia. Si è persa la nostra economia, anch’essa non esente dalla crisi che colpisce tutti i paesi, con moltissime attività imprenditoriali e commerciali che chiudono ogni giorno, il nostro paese dieci anni fa era nettamente più ricco. Si è persa la vitalità culturale e il dinamismo economi-co occupazionale. Si è persa la propensione, tipica dei paesi più piccoli, alla vita comuni-taria, fatta di compartecipazione agli eventi e di impegno nel proseguimento di fini co-muni. Ormai il nicosiano pensa solo a se stesso senza avere riguardo per la comunità in cui vive. Pensiamo alle feste-deserto appe-na passate, con un “Natale tendopoli” e un carnevale mai così assente a Nicosia come quest’anno, consumato dentro i locali, con poca voglia di fare festa, cosa che non suc-cede negli altri paesi. Si è persa la Nicosia piena di carri e di maschere che popolavano tutte le vie della città. Quelle stesse vie simili alle forme del formaggio Emmental, piene di buche e dislivelli; si sono perse ormai da tempo le strade principali che collegano Ni-cosia al resto del mondo e il forestiero quan-do si avventura si domanderà sempre: ma qui, dove sono finito? Si sono perse le nostre sagre, con i nostri pro-dotti tipici, di cui non si è persa la qualità; si è persa la montagna, che ormai serve solo a ripararci dalla neve, di cui terreni contesi come la battaglia per un feudo. Si perde il nostro paesaggio, pieno di pale eoliche, pie-no di frane e di zone incenerite dagli incendi estivi, si perde la nostra agricoltura. Si per-dono le carrozze del palazzo Salomone con tutti i tesori che contiene, i nostri quartieri storici, con case fatiscenti, che ormai sono quasi tutte disabitate. Si è perso il Campa-nile, ma non l’impalcatura che da anni lo riveste, con i cartelli di una Via F.lli Testa che non si vuole far perdere. Si è perso ormai da tempo il tetto ligneo, e tutti i finanziamenti che sono arrivati, bello ma intoccabile, pre-sente ma inaccessibile. Si perde il carcere e tra un po’ il nostro tribunale. Si perde la po-litica, occupata da anni a fare perdere que-sta città, si discute su tutto, si accendono gli

animi, si riscaldano le poltrone ma poi non funziona niente. Non si è mai pensato di fare una politica giovanile, che dovrebbe essere prioritaria tra le politiche sociali, si è perso e non c’è mai stato un lavoro per i giovani, uno spazio a loro riservato. Luoghi dove po-tersi incontrare facendo quello che si vuole, esprimere le proprie idee in un contesto più dinamico. Questo paese perde persone, che cercano un lavoro, che cercano di studiare, che cercano un futuro. I giovani hanno perso la voglia di partecipare, di sentirsi parte atti-va in una comunità, di leggere anche il gior-nale, uscire la sera diventa già un problema.Si sta perdendo la speranza di un migliora-mento della qualità della vita qua a Nicosia, tentare di costruirsi un futuro non altrove, evitando di sentirci lontani e di queste mon-tagne stranieri. Attenzione in una Nicosia ridotta così a perdere siamo tutti, nessuno escluso. La lista delle cose che stiamo per-dendo non entrerebbe nelle sedici pagine del giornale di questa amata città, dove si parla, si parla, si parla, ma non si ci accorge che si sta perdendo la cosa più importante: la vo-glia di restare in questo paese.

> Continua da pag. 1

Nella foto:Cattedrale di San Nicola ieri e oggi.

Nella foto:Teatro comunale e convento (ieri) Scuola media Dante Alighieri (oggi).

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Marzo 2013 Speciale: Elezioni politiche 24/25 Febbraio

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Trionfo M5S, flop PD e rimonta PDL.

Fonte dati: www.elezioni.interno.it

A Nicosia trionfa la coalizione del centro destra

Elezioni Politiche 2013

N.ro votanti: 35.271.540 su 46.906.343 (79,19%)

Camera dei Deputati

340(29,54%)

124(29,18%)

108(25,55%)

45(10,56%)

Camera del Senato

116(30,72%)

113(31,63%)

54(23,79%)

18(9,13%)

Risultati nazionali

617SEGGI

301SEGGI

Nei risultati emerge che nessuna delle coali-zioni ha potuto ottenere una vittoria netta, risultato senza precedenti nella storia delle elezioni italiane.Alla camera la coalizione di centrosinistra ottiene il premio di maggioranza assegnata grazie ad uno scarto di soli 124.958 voti ri-spetto al centrodestra. Il partito singolo più votato risulta il M5S con 8.689.458 voti.Al Senato, invece, nessuno raggiunge la mag-gioranza assoluta di 158 seggi.Si attendono sviluppi per la formazione del nuovo governo.

Camera dei Deputati / Circ. Sicilia 1

Risultati regionali e localiSICILIA: il partito più votato è il M5S che si riconferma dopo l’exploit alle scorse regio-nali. Al Senato prevale il centrodestra. Vista la collaborazione tra il presidente Crocetta e i deputati del M5S si auspica ad un “mo-dello Sicilia” per la formazione del governo nazionale.NICOSIA: ottimo risultato, ancora una volta, per il Pdl che ottiene la maggioranza dei voti sia alla Camera che al Senato. Altro buon risultato del M5S, dopo le scorse re-gionali, che supera i voti di un Pd che risente anche a livello provinciale un calo di prefe-renze dopo gli episodi annessi all’esclusione di Crisafulli. Da sottolineare, alla Camera, i 18 voti della Lega Nord (13 al Senato).

N.ro votanti: 31.751.350 su 42.271.957 (75,11%)

N.ro votanti: 1.227.651 su 1.953.081 (62,85%)

25SEGGI

404.945(34,54%)

360.182(30,72%) 249.366

(21,27%)

98.944(8,44%)

43.145(3,68%)

Camera dei Deputati / Circ. Sicilia 2

166.048(8,66%)

42.240(3,15%)

426.302(31,82%)

437.672(32,67%)

288.727(21,55%)

27SEGGI

25SEGGI

750.689(33,39%)

663.407(29,50%)

614.290(27,32%)

132.342(5,88%)

56.066(2,49%)

Camera del Senato - Sicilia

N.ro votanti: 1.405.186 su 2.123.209 (66,18%)

N.ro votanti: 2.355.076 su 3.645.541 (64,60%)

6

611

2 7

612

214

6

5

N.ro votanti: 8.026 su 11.609 (69,13%)

2.827(38,93%)

1.907(26,96%)

1.652(22,75%)

619(8,52%)

165(2,27%)

N.ro votanti: 7.162 su 10.479 (68,34%)

Camera dei Deputati - Nicosia Camera del Senato - Nicosia

2.530(38,92%)

1.382(21,26%)

2.039(31,37%)

403(6,20%)

93(1,43%)

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Marzo 2013Speciale: Elezioni politiche 24/25 Febbraio

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«Il movimento cinque stelle è una libera as-sociazione di cittadini. Non è un partito po-litico ne si intende diventarlo in futuro. Non ha ideologie di destra o sinistra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democrati-co al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.»Questa è la definizione che si è data il mo-vimento, che compare dall’introduzione del programma della nuova forza poli-tica italiana. I media non sempre danno un’informazione completa su quello che il movimento realmente intende realizzare o rappresenta. Quello che si trasmette al tele-spettatore sono gli interventi accesi e molto spesso poco educati di Grillo. Ma il comico genovese non è candidato nelle liste del mo-vimento, anche se a lui appartengono la pre-sidenza, la rappresentanza legale nonché la proprietà del simbolo del movimento. M5S è stato fondato il 4 ottobre 2009 da Gianro-berto Casaleggio e da Giuseppe Grillo sulla scia di un precedente movimento attivo dal 2005. Il primo è un imprenditore presidente

della Casaleggio s.r.l. una società informa-tica ed editoriale che si occupa di strategie di rete. Molti lo definiscono il “guru” del movimento e una persona dotata di una intelligenza sopra la media. Secondo Casaleggio: «Leader per il M5S è una parola del passato, una parola sporca, deviata (...) Il sogno è che la demo-crazia diretta si affermi e che il M5S, raggiunti i suoi obiettivi, non abbia più ragione di esse-re. Noi non vogliamo sostitu-irci alle decisioni dei cittadini. Vogliamo che i cittadini deci-dano». Grillo invece non ha bisogno di presentazioni, di sicuro è uno che da sempre si è occupato di politica, fece storia la sua battuta sul partito socialista a “Fantastico” nel 1986, a cui seguì prontamente la cac-ciata dalla Rai e, dopo qualche anno, mani pulite. Ma il comico genovese da allora ha sempre riempito le platee con i suoi spettacoli prima e coi comizi poi.Unica novità nella composizione par-lamentare, è l’esplosione del consenso trasversale, che pesca anche dal bacino elettorale dei partiti maggiori, da tutte le

Articolo di: Vincenzo Lo Votrico

Il Movimento cinque stelle entra in ParlamentoQuello che non sentirete mai dire in tv

regioni e da tutte le fasce d’età. Nel Movi-mento cinque stelle confluiscono temi di derivazioni antipartitocratica e ecologista, promuovendo la partecipazione dei cittadi-ni alla cosa pubblica tramite forme di de-mocrazia digitale. Si parla del più grande successo nella storia della politica online. Rifiuto per progetti inquinanti e costosi, mi-rando nel complesso a una migliore qualità della vita e a una maggiore giustizia sociale. Oltre ai cavalli di battaglia, sulla riduzione delle indennità e del cambiamento della leg-ge elettorale, il movimento sostiene da anni incandidabilità dei condannati e gli eletti sa-ranno monitorati costantemente dalla rete. Il rispetto del programma è punto fermo e unica regola che promuove il movimento. I neo eletti saranno promotori di una infor-mazione diversa dalle solite logiche, ogni parlamentare deve dare conto, agli elettori, di ogni seduta del parlamento, andato im-mediatamente alla sede del movimento e spiegare sulla rete l’attività che svolge giorno per giorno. Non si aspetta per andare in tv e magari raccontare col politichese la linea del partito che spesso combacia con quella del giornalista/presentatore. Non si vuole prendere posizione, ma è giusto chiarire che risulta, molto più chiara, la spinta dietro questo nuovo movimento, che

non quella che da anni spinge i par-titi che pare vogliono far vincere

il capitale sulla democrazia che sembra essere solo un intralcio. Se proprio vogliamo fare una critica, non quelle che fanno in tv, che si concentrano sulla

esuberanza di Grillo e sulla pre-sunta incapacità dei candidati, il tutto riassumibile nell’antipolitica, il movimento manca di un collante ideologico e di una salda dottrina politica o strategica. I tradimenti e i volta faccia non mancheranno, si tratta di capire se il movimento ri-

uscirà con le capacità e competenze degli eletti a concretizzare i punti del programma e a non tradire la fiducia datagli dal 25% degli italiani, uscire

dall’antipolitica che è generica, benché comprensibile e condivisibile.

Nella fotoin basso:Beppe Grillocorre sulla spiaggia di Bibbona, coperto dal suo giubbotto con passamontagna.Il leader del Movimento cinque stelle ha evitato, nel corso della campagna elettorale, di rilasciare interviste ai giornalisti delle maggiori televisioni nazionali.

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Marzo 2013 L’intervista

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> Chi è Antonio Mancuso e quali sono le sue esperienze in politica?«Ho 34 anni, faccio l’agronomo come libe-ro professionista. La mia esperienza politica come appartenenza ad un partito è molto recente. Svolgo politica attiva da circa sette mesi. Sono sempre stato un simpatizzante dell’Udc, condividendo la scelta delle ultime politiche di non schierarsi col Pdl. Ho ap-poggiato la scelta del mio partito, alle ultime elezioni comunali, sostenendo la coalizione del sindaco Malfitano, in quanto ritenevo fosse la persona nuova per cercare di cam-biare le cose. Ho fatto molta esperienza col volontariato nell’associazionismo cattolico dell’Agesci. Sono scout da quando avevo sei anni. Lo scautismo tra i suoi principi, pre-vede anche la scelta e l’impegno politico. I ragazzi imparano ad essere buoni cittadini, spendendosi nel sociale. Chiaramente, non ci sono bandiere politiche, ma una forma-zione ad essere cittadini attivi. Questa è stata la molla che mi ha spinto a impegnarmi in politica per cercare di fare del bene nel mio Paese, che secondo me è il migliore del mon-do, anche se ultimamente non offre molto.»> Qual è la sua valutazione del lavoro di questa giunta?«Ritengo che la giunta si stia muovendo abbastanza bene, considerando che questa è nuova. Dopo una prima fase di rodaggio, penso si stiano immettendo sul binario giu-sto, ponendo le basi per azioni ed attività di rilancio e riordino. I miei rapporti sono ottimi con tutti. Politicamente è nato qual-che piccolo contrasto, come è fisiologico che avvenga, ma non ci sono stati mai strappi o conseguenze. Un punto su cui ero in di-saccordo col resto della coalizione era la realizzazione del parcheggio di Santa Maria di Gesù. Penso che le infrastrutture in que-sto paese servano, anche se quello non era il posto migliore per fare un parcheggio. Andava fatto, io ero l’unico favorevole, ho accettato la decisione della maggioranza,

anche perché, hanno proposto di destinare i fondi del parcheggio all’assetto viario. Ob-biettivamente abbiamo strade pessime, sia nel centro urbano sia nelle periferie. C’è poi la questione delle disastrate vie di comunica-zione statali e provinciali, ma mentre su que-ste sono competenti altri Enti per le strade interne è necessario intervenire. Ho ritenuto l’alternativa tutto sommato valida, se si con-sidera che vanno risistemato l’arredo urbano e riqualificati gli ingressi, oltre tutte le altre emergenze.»> Il suo punto di vista sull’operato del con-siglio?«Quando si trattano particolari argomen-ti in consiglio comunale, spesso, si esce dal merito della discussione che diviene pretesto di critiche che accendono gli animi ma non centrano il punto. Questo è, a mio avviso, il vero problema. Siamo lì per tutelare gli interessi della città e dei cittadini e, quindi, dovremmo riuscire a trovare più sintesi. Tante volte i contrasti anche tra la giunta e le opposizioni, sono sorti non sul punto in discussione, ma da temi che esulano anche dallo stesso punto all’ordine del giorno. Va comunque detto che sono molti i punti vo-tati all’unanimità. Nella discussione si ha sempre la voglia di criticare e di contrap-porsi. La giunta deve ancora scommettersi su quelle che saranno le proposte vere per il rilancio di Nicosia. Qualcosa è stato fatto, si può essere d’accordo o meno. Faccio un esempio su tutti: la riduzione dei dirigenti, che sicuramente è stata una cosa importan-te, che questa amministrazione ha avuto il coraggio di fare portando un risparmio per le casse del Comune, anche se si deve ancora valutare se questa non comporta una ridu-zione dei servizi ai cittadini. Eventualmente si dovrà fare un passo indietro.»> In nostro giornale si è occupato più volte delle questioni riguardanti la Silvo-pastorale. Sull’assegnazione di questi ter-reni ci sono molte polemiche in corso, e

Intervista al consigliere Antonio Mancuso

Articolo di: Vincenzo Lo Votrico

Dall’impegno sociale alla passione per la politica

perfino una corona mortuaria che evoca i metodi mafiosi. Lei cosa pensa di questa situazione, dell’assegnazione dei terreni e delle modalità di gestione dell’Ente?«La Silvopastorale è l’esempio perfetto di cattiva gestione degli enti nel nostro territo-rio. Il deficit dell’Ente, che è sempre stato gra-vato da contenziosi sfociati in procedimenti giudiziari, dipende in gran parte proprio dal-le spese legali e dalle condanne in diversi giu-dizi. La Silvopastorale non riesce ad operare e avere controllo sul territorio perché ma-terialmente non ha personale. Attualmente l’Ente ha una unità assunta come guardia e il direttore tecnico. Oggi, anche volendo, non ci sarebbero le risorse finanziare per fare ciò e questo anche a causa di debiti trascinati ne-gli anni. Nonostante ciò è una fortuna che il Comune abbia questi terreni che fino ad ora sono stati concessi in affitto agli allevatori. Non è mai stato fatto un progetto di svilup-po. Ora con la riscoperta della cultura ecolo-gista, bisogna realizzare progetti per creare le infrastrutture e attrarre a Nicosia i turisti. Sotto il profilo dell’agricoltura, purtroppo, ci sono problemi con i privati. Alcuni pensa-no che su una cosa concessa si ha un diritto acquisito da tramandare di generazione in generazione, ma l’Ente gestiste i terreni che sono di proprietà del Comune. Ritengo che sia necessario dar modo ai giovani impren-ditori e alle aziende in difficoltà, di usufruire dei terreni demaniali. Purtroppo, quando si parla di ridurre i fondi già concessi con i be-neficiari, si apre lo scontro. Le aziende che da tempo hanno usufruito di questi terreni, a prezzi oltretutto vantaggiosissimi, devono darne una parte per la creazione di nuovi lot-ti, da assegnare poi con i bandi. Sicuramente ci sarà una revisione dei canoni d’affitto che sono troppo bassi. Inoltre ritengo che si deb-ba prevedere per le aziende assegnatarie un obbligo di partecipazione in tutte le attività di fruizione e di sviluppo del territorio che si realizzeranno.»

Page 6: VIII Uscita Nicosia in Linea Def (1)

Emergenze

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Marzo 2013

Sono passati ormai più di tre mesi dall’inizio dei lavori, ancora in cor-

so, su via Fratelli Testa. I disagi in questi mesi sono stati molti sia per i commer-cianti, che lamentano una notevole di-minuzione delle vendite, sia per l’intera cittadinanza. Non sono mancate infatti le lamentele per i vari “sentieri di passag-gio” improvvisati all’interno del cantiere.Nonostante i problemi, i cittadini sono consapevoli dell’importanza dei lavori che, oltre al rifacimento della pavimen-tazione e dei marciapiedi, stanno anche provvedendo all’ammodernamento delle reti idriche, di quella fognaria e di smalti-mento delle acque piovane che versavano

in pessime condizioni da anni. «Nella prima parte della strada, come è evidente - dichiara Michele Campione geometra dell’Ufficio Tecnico e Rup dei lavori - sono stati realizzati tutti i sotto-servizi che sono già stati ricoperti dallo strato di calcestruzzo e si sta procedendo alla pavimentazione dei marciapiedi.Nella seconda parte invece stiamo realiz-zando tutti i sottoservizi che comprendo-no anche l’impianto di convogliamento delle acque bianche. Successivamente verrà realizzato lo strato di copertura di calcestruzzo, la pavimen-tazione dei marciapiedi di tutta la carreg-giata. La scadenza dei lavori, per adesso,

Articolo di: Dario Scinardi

Lavori in via Fratelli Testa: finiranno entro il periodo stabilito?Nella prima parte è già stata realizzata la pavimentazione dei marciapiedi

Copertura della reta idrica e fognaria con strato di calcestruzzo

e pavimentazione dei marciapiedi laterali.

è sempre quella prevista ma si pensa che possa esserci qualche proroga».Nicosia in Linea continua a dare voce ai commercianti della storica strada, che vedono come “un miraggio” la fine dei lavori nei tempi previsti:«La mia lamentela - dichiara Michele Trovato - riguarda solamente la tempi-stica dei lavori e l’impiego della mano-dopera. Gli imprevisti esistono sempre e non si mettono in dubbio, ma lavorando solamente con tre o quattro operai è im-possibile terminare i lavori entro i termini previsti.Tutto ciò comporta a noi commercianti della via un enorme disagio, che si ag-giunge alla crisi esistente. Spero che si diano una mossa impiegando, magari, un numero maggiore di operai, riuscendo così a completare i lavori entro e non ol-tre il mese di maggio. È importante che il Sindaco, o chi per lui, rilasci a noi commercianti un certificato di giustificazione che afferma il nostro deficit di vendita, da poter utilizzare a fini fiscali».

LO STATO ATTUALE DEI LAVORI

Posizionamento dei ciglioni lateralicon predisposizone passaggio disabili

per superamento barriere architettoniche.

Realizzazione dei sottoservizicon asportazione dei vecchi impianti

e predisposizione dei nuovi.

I tratto II tratto III tratto

SI RINGRAZIA:

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La Polis: vita in comune

Nella foto: Caserma Silvo Pastorale

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Marzo 2013

Si é tenuto nella aula magna del liceo classico Fratelli Testa l’incontro su li-bertà di stampa e legalità. Presenti alla manifestazione, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena e il segretario regionale dell’Assostam-pa Alberto Cicero. Il dibattito dal tema “Libertà di stampa e legalità” è stato organizzato dalla segreteria provinciale dell’Assostampa di Enna e dedicata ai temi dell’informazione e della legalità con l’obbiettivo di seguire da vicino gli ultimi sviluppi e aggiornamenti sulle vicende ri-guardanti la lettera anonima che giorni fa era stata lasciata in alcuni bar del centro. Ribadito il sostegno, come la vicinanza e la solidarietà nei confronti della giornali-sta Cristina Puglisi, vittima del volantino intimidatorio contenente minacce e insul-ti contro la giornalista e contro il dirigen-te del commissariato di polizia di Nicosia Daniele Manganaro. L’anonimo “Tex Willer”, sulla cui iden-

L’incontro a favore della libertà di stampa e della legalità

tità indaga la Procura nicosiana, ha di-stribuito in alcuni negozi un foglio in cui accusa, principalmente, il commissario di essere troppo duro nel contrasto all’abuso di alcol e droghe e la giornalista di pub-blicare le notizie di cronaca che riguarda-no le operazioni del commissariato. Il dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro, si é aperto con i saluti del assessore Lociuro, del segretario provinciale ennese dell’As-sostampa Josè Trovato, del dirigente sco-lastico del liceo Testa Josè Chiavetta e delle autorità presenti. Il dibattito ha messo in evidenza la dif-ficoltà nello svolgimento del proprio la-voro riscontrata dai giornalisti che ope-rano nelle piccole realtà, non ricordando casi tristemente noti di giornalisti vittime della mafia. In tutti gli interventi é stato posto l’accento sulla necessità di avere una informazione libera da ogni tipo di pressione.

Dibattito sulla necessità di avere una informazionelibera da ogni tipo di pressioneArticolo di: Vincenzo Lo Votrico

Nelle foto da sinistra a destra:Gli interventi, al convegno, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena e del dirigente scolastico del liceo Testa Josè Chiavetta.

Le delibere della Giunta

Le delibere del Consiglio

Data: 4 Febbraio 2013Oggetto: Convenzione per la realizzazio-ne e gestione dell’attrezzatura pubblica denominata “Attrezzatura sportiva - campo di calcio a 5 e piscina coperta con annesse strutture” sita in c/da Fiumetto del territorio di Nicosia Approvazione

Approvata Non approvata

Data: 22 Febbraio 2013Oggetto: Gestione dei locali e del mu-seo denominato “Centro di esperienza e museo multimediale della montagna si-ciliana ex caserma San Martino c.da San Martino, monte Campanito di Nicosia” finalizzato alla fruizione pubblica della ri-serva naturale orientata.

Approvata Non approvata

Data: 1 Marzo 2013Oggetto: Costruzione di un parcheg-gio pubblico per autovetture tra il Viale Vittorio Veneto e la Via Pozzetto. C.U.P. G11I09000030003. Devoluzione mutuo Cassa DD.PP. per la realizzazione di altri interventi prioritari. Approvata Non approvata

Data: 4 Febbraio 2013Oggetto: Ditta Li Volsi Fabio. Piano di Lot-tizzazione relativo alle aree ricadenti in zona omogenea denominata D1 del PRG. Approvazione. Approvata Non approvata

Data: 6 Febbraio 2013Oggetto: Prescrizioni esecutive artigia-nali e commerciali in contrada Crociate in variante al Piano regolatore Generale. An-nullamento in autotutela ai sensi dell’art. 21 octies e nonies della L.n.241/1990. Approvata Non approvata

Per maggiori dettagli:www.comune.nicosia.enna.it

Page 8: VIII Uscita Nicosia in Linea Def (1)

Associazionismo

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Marzo 2013

Articolo di: Dario Scinardi

Associazione Don MilaniNata da poco ma già presente e attiva a Sperlinga.

Continua il nostro viaggio nel mondo delle Associazioni. In questo numero, l’Asso-ciazione Don Milani di Sperlinga.

L’Associazione Don Lorenzo Milani nasce a Sperlinga nel novembre 2012, su iniziati-va di un gruppo di giovani sperlinghesi tra i diciotto e venticinque anni con il preciso scopo di coinvolgere l’intera cittadinanza in attività sociali e ricreative. È stato già eletto il consiglio direttivo composto dal presidente Giuseppina Manno, dal vicepre-sidente Angelo Leone, dal segretario Carmelo D’Amico e dal tesoriere Ilenia Manno. Tra i soci fondatori della Don Milani ci sono anche Carla Seminara, Francesco Conti-cello e Giusi Leone. Come previsto dallo statuto nazionale, l’associazione prevede un tesseramento annuale di cui oggi si contano circa sessanta famiglie iscritte.Nonostante il breve tempo di esistenza l’associazione è riuscita ad organizzare diversi eventi tra i quali durante le festività di Natale, la serata di beneficienza “Ti dono un Sorriso” in collaborazione con l’oratorio San Giovanni Battista, coordinato da Lucia Seminara. Una commedia comica, diversi sketch ed esibizioni di ballo, hanno anima-to una serata il cui ricavato è stato devoluto interamente all’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. A carnevale è stato organizzato un pomeriggio di animazione con premiazione delle migliori maschere singola e di gruppo.La sede dell’associazione, in piazza Francesco Crispi, è stata messa a disposizione dal comune di Sperlinga, ed è divenuta un importante punto di riferimento per la piccola comunità, dove si svolgono anche attività ricreative sia per gli adulti sia per i bambini. Nei locali dell’associazione sono stati messi a disposizione giochi da tavolo, videogio-chi ed un tavolo da ping-pong, offerto dall’assessore Rossella Cuccì.L’organizzazione degli eventi non si ferma qui, infatti sono previsti per l’estate prossi-ma diverse attività che puntano a coinvolgere grandi e piccini e che permettano all’in-tera cittadinanza una crescita culturale essendo un momento di incontro.Il direttivo dell’associazione sottolinea il fondamentale contributo di Giuseppe Maras-sà per la collaborazione e l’interessamento e che giornalmente garantisce l’apertura e la chiusura della sede e ringrazia lo sponsor “Bar Belvedere” di Orazio Ciccarello per il contributo fornito.

Nelle fotoin alto:Gli eventi e gli spettacoli messi in scenadall’Associazione Don L. Milani di Sperlinga.A sinistra:Le attività ludico-ricreative svolte all’interno dei localidell’associazione sperlinghese.

Foto di:Associazione“Don Milani”

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Rubrica informativa & eventi

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Marzo 2013

I casi più svariati di danni risarcibili

Articolo di: Graziella Ridolfo

tra veicoli ove a seguito l’impatto se pur non violento si sono attivati gli air bag an-teriori, sia lato conducente (ovviamente occupato con regolare cintura di sicurezza inserita), sia lato passeggero non occupato e ovviamente senza la cintura di sicurezza inserita.Tale episodio ha causato danni fisici al conducente (consistenti in ustioni), nonché, danni materiali al veicolo, in quanto, l’attivazione dell’airbag frontale lato passegge-ro, ha causato la rottura del parabrezza e del rivestimento cruscotto. Nelle condizio-ni regolari in cui il veicolo è stato posto in circolazione gli airbag in questione non si sarebbero dovuti attivare, ovvero, sarebbe stato ammissibile l’apertura dell’airbag lato guida, ma senza creare le ustioni al fisico del conducente, mentre, è da escludere l’attivazione dell’airbag lato passeggero. Alla luce di quanto sopra, è evidente che si è trattato di un malfunzionamento de-gli airbag e da ciò ne consegue una chiara responsabilità oggettiva del costruttore; all’uopo si vuole sottolineare che, ai sensi dell’art. 114 del codice del consumo, il produttore è responsabile del danno cagionato da difetti del suo prodotto. Attesa l’e-vidente responsabilità per danno da prodotto difettoso, lo Studio Professionale Rc di Graziella Ridolfo intimava al risarcimento dei danni materiali e fisici causati a seguito dell’apertura indesiderata dell’airbag alla casa costruttrice, quest’ultima dopo aver eseguito l’accertamento dei danni sul veicolo e aver riconoscimento la propria re-sponsabilità alla causazione dei danni a seguito dell’apertura dell’airbag, che nel caso specifico non si sarebbe dovuto aprire, ha liquidato tutti i danni materiali riportati al veicolo e i danni fisici da ustione subiti dal conducente del veicolo.Lo Studio Professionale Rc specializzato nel settore di risarcimento danni in fase stra-giudiziale, attua tutte le linee guida necessarie a far ottenere il risarcimento dei danni fisici e materiali di qualsiasi natura e gravità, conseguenti ad ogni evento lesivo: in-cidente stradale, responsabilità professionale, rivalsa datore di lavoro, responsabilità civili diverse, infortuni scolastici, sportivi, danni contrattuali e quant’altro, nel più breve tempo possibile e con il miglior risultato senza alcun anticipo spese a carico del danneggiato.

Lo Studio Professionale Rc di cui è ti-tolare la dott.ssa Graziella Ridolfo,

con sede a Nicosia in p.zza Santa Maria di Gesù, specializzato in infortunistica stradale e risarcimento danni, crea una breve rubrica informativa allo scopo di portare alla luce i casi più svariati di dan-ni risarcibili.Un caso pratico, spesso non attenziona-to, perché è più semplice il pensiero del professionista volto a richiedere il risarci-mento danni al solo veicolo responsabile, è il verificarsi di un sinistro con scontro

Dopo il grande successo di “Facce da ridere” di Manlio Dovì, la rassegna teatrale Comicando organizzata dalla Ge-o organizzazione, regala a Nico-sia un altro grande spettacolo teatrale: “Sopra un palazzo c’è un cane pazzo”, l’ultimo capolavoro del grande Sergio Vespertino. Palermitano doc, Sergio Vespertino rappresenta una delle maschere co-miche più care del pubblico siciliano, che dal lontano 1990 quando iniziò la sua carriera come capocomico del fortunato quartetto cabarettistico dei Treeunquarto, lo segue con grande ammirazione.Nel suo curriculum oltre al teatro tan-te anche le partecipazioni televisive e quelle cinematografiche. Il nome di Sergio Vespertino brilla, infatti, nel cast di “Viola di mare” di Donatella Maiorca, sceneggiato su Rai de “Il commissario Montalbano” e nel capolavoro di Giuseppe Tornatore “Baaria”.

Per info e prenotazioni: Ge-o organizzazione333. 3337393 0935/639496 www.ge-o.it

Sei vittima di un incidente? Il tuo air bag non funziona? Lo studio professionale RC richiederà per te il risarcimento danni alla casa costruttrice

“Sopra un palazzoc’è un cane pazzo”L’imperdibile show di Sergio Vespertino al Cannata venerdì 15 Marzo alle 21.00

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Associazionismo & Facebook News

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Marzo 2013

La confraternita di “Santa Croce”organizzerà la festaArticolo di: Dario Scinardi

Festeggiamenti in onore della Santa Pasqua

La festività della Santa Pasqua è da sempre una delle feste più sentite della città e non solo, avendo da sempre una risonanza in tutto il territorio limitrofo grazie alla

partecipazione di tantissimi fedeli.La festa è stata da sempre organizzata dalla confraternita di S. Croce, composta da oltre trecento fedeli suddivisi nelle tre storiche confraternite che la compongono ov-vero: la Confraternita Santissimo Sacramento (1605), la Confraternita Nostro Signore dei Raccomandati (1631) e la Confraternita Nostro Signore Gesù Cristo (nata nel 1551 e rifondata nel 1736). Le tre confraternite in onore della festa, si riuniscono in un unico comitato organizzativo, che gestisce l’intera organizzazione di tutti gli eventi e di tutti i famosi giochi popolari, i cui componenti vengono nominati annualmente.Il presidente del comitato 2013 il signor Antonino D’Alio e il suo vice-presidente, il signor Felice Lombardo, con il sostegno di tutti gli altri componenti hanno previsto delle novità importanti e divertenti al fine di coinvolgere sempre più fedeli.Riguardo i principali eventi, la mattina di sabato 30 marzo è prevista la seconda passeggiata ciclo-podistica, aperta a chiunque voglia partecipare, con partenza dalla Chiesa di S.Croce verso Sperlinga ed il ritorno in mattinata nello stesso posto di par-tenza. La sera si proseguirà, dopo la messa, con le indulgenze ovvero una degustazione di biscotti e prodotti tipici locali. La domenica di Pasqua, dopo la tradizionale proces-sione con O Scronto in Piazza Garibaldi, si svolgeranno nel pomeriggio, in prossimità della Chiesa di S.Croce, i tipici giochi pasquali della Cuccagna, intervallati da alcune sorprese.In onore dei festeggiamenti, l’associazione ha organizzato una lotteria con otto diversi premi in palio il cui costo del biglietto è di due euro. L’estrazione avverrà martedì 2 aprile nelle varie ruote nazionali.

Per info biglietti: Sign. Antonino D’Alio 328.6815126Sign. Felice Lombardo 333.6035877

Per info passeggiata ciclo-podistica: Sign. Felice Rizzone 333.3539373Sign. Pino Scellato 335.1720632

Commenta su:- www.facebook.com/pages/ Nicosia-in-Linea/- www.facebook.com/Partecipare per Cambiare- [email protected]

La redazione di Nicosia in Linea ringrazia Martino Gentileper l’accurata e meticolosa risposta alla domanda del numero precedente. E si scusa per la mancata pubblicazione a causa della notevole dimensione della stessa.

Nelle foto:Momenti dei precedenti festeggiamenti in onore della Santa Pasqua.Il tradizionale “scontro”avviene in una piazza Gari-baldi gremita da una folla di fedeli che attendono la benedizione del Vescovo.

Foto di:Confraternita “Santa Croce”

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Il mondo giovanileMarzo 2013

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Articolo di: Dario Scinardi

“Cari giovani crediamo nei nostri obiettivi e mettiamoci tanto coraggio”

Filippo Fiscella

Continua la serie di interviste che la redazione di Nicosia in Linea dedi-

ca ai giovani emergenti nicosiani che con tanto coraggio decidono di intraprendere un’attività lavorativa e di spendersi per il nostro paese. In questo numero abbiamo scelto di in-tervistare Filippo Fiscella, giovane e ta-lentuoso graphic designer.

> Chi è Filippo Fiscella, di cosa ti occupi e perché hai scelto questa attività?«Ho venticinque anni, ho un diploma di geometra ed ho frequentato l’Accademia Euromediterranea di Catania dove ho conseguito il diploma biennale di global design con specializzazione grafica e web. Non smetto mai di informarmi e infatti leggo e studio sempre le nuove tecniche e le idee per progetti pubblicitari sempre più all’avanguardia, in linea con i tempi.Ho scelto di intraprendere questa strada perché già da piccolo ero appassionato di grafica, di fotografia e post-produzione e quindi, ottenendo la specializzazione ho deciso di intraprendere un’attività tutta mia grazie anche all’apporto economico, ma soprattutto morale, di mio padre che mi ha permesso di creare questa piccola realtà e credere che essa possa crescere giorno per giorno».

> Quali sono i tuoi obiettivi futuri e i tuoi sogni, legati naturalmente alla tua attivi-tà?«Il mio obiettivo principale è quello di consolidare sempre di più la mia attività, di allargare le mie conoscenze e metter-mi sempre davanti a nuove sfide e nuovi progetti che possano dare un contributo, non solo a me stesso, ma anche all’intero territorio che ne ha molto bisogno.Un’idea che da sempre ho avuto, insieme al mio amico d’infanzia, il fotografo Vin-cenzo Ingrassia, è quella di riunire tutti i giovani sia già occupati che senza lavoro, ognuno naturalmente nel proprio ambi-to, per cercare di realizzare una fitta rete di collaborazione e di progetti che porti-no benefici non solo a noi stessi ma an-che al nostro paese. Credo fortemente in quello che dico, altrimenti non avrei mai intrapreso la mia attività a Nicosia, atti-vità che comporta un elevato investimen-to economico ma soprattutto morale».

> Come vedi la situazione giovanile in ge-nerale e nel nostro paese? Sei convinto che potrebbe esserci biso-gno di una “mano” da parte delle istituzio-

ni mediante finanziamenti oppure credi nelle risorse di ogni singolo?«Quello che ho sempre pensato e sem-pre penserò e che lavora solamente chi ha volontà e perseveranza. È vero che in questo difficile periodo c’è poco lavoro, ma sta a noi creare qualcosa di nuovo e di diverso.Ho iniziato a lavorare all’età di undici anni presso un parrucchiere, totalmen-te fuori dal mio campo lavorativo, ma cercavo comunque di risparmiare i miei piccoli guadagni per tentare di essere in-dipendente, per il mio futuro. Sono estremamente convinto che aspet-tare i signori politici, o chi per loro, non ci porterà mai da nessuna parte in quan-to la situazione in cui ci troviamo in gran parte deriva dai loro sporchi comporta-menti. È assurdo che nei vari bandi e concorsi ci sia sempre favoritismo e che non venga-no premiate le persone davvero capaci e meritevoli. Dobbiamo arrangiarci da soli e credere in noi stessi. Quindi cari giovani: credia-mo nelle nostre idee e obiettivi e mettia-moci tanto coraggio».

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AssociazionismoIl mondo giovanile: via al cortometraggio Marzo 2013

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Articolo di: Dario Scinardi

Si è tenuto al cinema Cannata, un convegno per presentare il corto “Un amato fune-rale” ideato dalla giovane produttrice nicosiana Debora Leonardi e scritto dal noto

regista Luca Murri che verrà girato tra aprile e maggio in città.Alla presentazione hanno partecipato il sindaco Malfitano, il preside Casalotto, il par-roco della Cattedrale di San Nicola Santo Paternò, il professore Nino Arrigo e Annalisa Bonomo, presidente della Proloco di Nicosia. Per il cast erano presenti oltre a Debora Leonardi il regista Luca Murri e l’aiuto regista Miriam Rizzo. Nel film verrà girata una scena con la processione del Padre della Provvidenza che rappresenterà un’occasione per promuovere la città e le sue tradizioni più antiche.Dal 15 al 30 aprile inizierà la preparazione dei set. Il 2 maggio arriverà l’intero cast ed il giorno successivo inizieranno le riprese che dureranno fino al 10 maggio. Il 25 agosto in occasione dell’estrazione della lotteria organizzata per finanziare la produzione del cortometraggio, il corto verrà proiettato in Piazza Garibaldi. Riguardo i protagonisti è confermata la parte di Nonna Italia che sarà interpretata da Milena Vukotic mentre Giorgia verrà interpretata da Ambra Angiolini, vincitrice del Nastro d’Argento e del David di Donatello per l’interpretazione con il film “Saturno Contro” di Ozpetec. Il Capitano verrà interpretato da Giorgio Biavati, noto per il suo ruolo sulla soap opera Vivere e per le collaborazioni teatrali con Carmelo Bene e Dario Fo, mentre per il ruolo di Luca si annoverano diversi nomi ma non c’è ancora nulla di definito. Da sottolineare la presenza di Daniele Ciprì, direttore della fotografia, cono-sciuto al grande pubblico per il suo lavoro in coppia con Maresco nel Cinico Tv tra-smesso negli anni scorsi su Rai 3, vincitore del David di Donatello e di altri premi con il film “Vincere” di Bellocchio che quest’anno ha realizzato il suo film più importante “È stato il figlio” con Toni Servillo protagonista.«Lo scopo - dichiara Debora Leonardi - è quello di sensibilizzare la gente alla partecipa-zione mediante l’acquisto dei biglietti della lotteria. L’obiettivo è presentare il film, che annovera un cast d’eccellenza, a festival di rilievo internazionale e in questo modo far conoscere Nicosia. Nei giorni delle riprese punteremo a coinvolgere più imprese e gente possibile. Cast e tecnici alloggeranno a Nicosia per un mese e si tratta di circa trenta persone. Inoltre avremo bisogno di diverse comparse».

Articolo di: Dario Scinardi

Verso la realizzazione del corto, presentato il progetto.

In altofoto del convegno di: Adriano La Blunda

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In basso: 1. Giorgio Biavati 2. Milena Vukotic3. Daniele Ciprì 4. Ambra Angiolini

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Il mondo giovanile: parlano le scuoleMarzo 2013

I ragazzi del Liceo Scientifico e Linguistico “Ettore Majorana” di Nicosia, che da sempre si sono distinti in varie attività sportive,

guadagnando innumerevoli coppe e trofei ai G.S.S., nella giornata di giovedì 21 Febbraio 2013, hanno visitato il Centro Sportivo Torre del Grifo Village di Mascalucia, nel quale giornalmente si allenano i giocatori di una della squadre di calcio più importanti della Sicilia: il Catania. Ciò è stato possibile grazie all’adesione da parte dell’Istitu-to al Progetto “Scuola RossAzzurra”, un’iniziativa rivolta alle scuole della regione, che mira ad educare i giovani a sani valori sportivi ed a comprendere quanta fatica e lavoro ci siano dietro il successo dei calciatori.Appena arrivati, i ragazzi hanno incontrato Sergio Muratore, coor-dinatore del progetto “educazione per il calcio Catania spa”, il quale prima di guidarli nella visita, ha fatto una breve presentazione del centro, che oltre alla “prima squadra”, ospita anche gli allenamenti della “Primavera” - composta dai giocatori under 21 - del Catania.Stupiti gli alunni nello scoprire tutte le funzionalità presenti nel cen-tro: piscine, palestre, sale conferenze, auditorium e perfino un pic-colo albergo, nel quale, prima delle partite, allenatore e giocatori si riuniscono per studiare le tattiche di gioco. Durante il giro di visita, i ragazzi hanno potuto accedere anche alla zona offlimits, riservata ai soli giocatori del Catania, dove hanno avuto modo di vedere la palestra privata, gli spogliatoi ed alcuni uffici della dirigenza della squadra.Dopo il pranzo, consumato nella mensa dello stesso centro, i ragazzi hanno assistito a parte dell’allenamento dei giocatori della “prima squadra” ed hanno incontrato il calciatore Doukara, dal quale si sono fatti rilasciare degli autografi, divertendosi a scattare parecchie foto. La visita è terminata con un discorso tenuto in auditorium dal direttore tecnico del Catania, Gasparin, seguito dalla consegna al dirigente dell’istituto, prof. Francesco Serio, del gagliardetto auto-grafato.

Articolo di: Alessandra Pescetti

Visita al centro sportivo del Calcio Catania

La crisi americana del 2007, che da crisi finanziaria si è trasfor-mata in crisi dell’economia reale, si è fatta sentire in Europa con

la chiusura di tante piccole e medie imprese e con i bilanci in rosso di alcuni stati come: Grecia, Spagna, Portogallo e Italia. I governi di questi paesi europei, per far diminuire il debito pubblico e far fronte al grave disagio dello stato sociale, hanno cominciato a fare i primi tagli nel settore pubblico ovvero alla sanità, all’istruzione, etc.L’Italia ha dovuto far fronte tagliando le pensioni, gli stipendi statali, i fondi destinati alle imprese e alla scuola e, soprattutto, aumentando la pressione fiscale con manovre economiche e decreti di stabilità per poter rispettare i parametri europei e ottenere i famosi pareggi di bilancio entro pochi anni. Chi non ha risentito dei suddetti tagli è stata la “casta politica”. Nes-suna riduzione per ciò che riguarda l’indennità parlamentare, il nu-mero di deputati e senatori e sui rimborsi elettorali ai partiti.È evidente che i costi della crisi sono stati caricati solamente ai di-pendenti pubblici e privati, ai lavoratori autonomi, ai pensionati, agli artigiani, ai commercianti e alla piccola e media industria. Tutto questo appesantirsi della tassazione concentrato nell’ultimo anno, ha portato il nostro paese alla recessione. È innegabile che oggi la nostra scuola stia pagando le conseguenze di questa grave situazione. Nella scuola pubblica, negli ultimi anni, sono state realizzate riforme di riorganizzazione del sistema formati-vo dalla scuola primaria fino alle università, che hanno portato più volte gli studenti e i professori a scendere in piazza. Impossibile non ricordare la riforma dell’ex ministro Gelmini che tentò di introdurre cambiamenti, con il coinvolgimento di privati nel settore della scuola pubblica, che scatenarono numerose proteste da parte di studenti, professori e lavoratori della scuola in genere. Quest’ultimo governo tecnico, che aveva come ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, ha tentato di riorganizzare il sistema scolastico con interventi mirati a diminuire i costi della stessa. Ma la consistente diminuzione dei finanziamenti destinati ai ricercatori ha portato alla fuga dei nostri migliori cervelli verso i paesi esteri e la nostra ricerca, fino a pochi anni fa una delle migliori al mondo, è ridotta al lumicino. Credo che nell’attuale momento di crisi finanziaria, sociale e cultu-rale, l’investimento nella scuola ed in particolare nell’istruzione se-condaria superiore, sia decisivo e che noi studenti dobbiamo essere messi in condizione, una volta terminati gli studi, di poter accedere nel mondo del lavoro o quello universitario con condizioni di for-mazione di elevati standard adeguati ad affrontare le sfide che ci aspettano. A noi studenti serve una scuola coinvolta con il territorio, con le famiglie, affinché vengano promosse occasioni di innovazio-ne, miglioramento dei servizi ed ogni iniziativa (sfruttando anche i PON, i FESR e i POR) volta a far diventare la scuola parte integrante e volàno per la crescita della nostra sofferente società.

Articolo di: Renato Calandra

La scuola del terzo millennioI.I.S. Alessandro Volta Liceo Scientifico Ettore Majorana

Nella foto: Gli studenti del Liceo a Torre del Grifo.

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Lo sapevate che... Marzo 2013

Articolo di: Giacoma Chiella

La donna di Nicosia...esiste un’antica leggenda...

“Libri pieni di polvere, leggende dimentica-te dalla gente, ma delle quali tanto ritrovia-mo ancora oggi nella realtà di tutti i giorni.”La leggenda di Giovanni De Natale che pro-poniamo fu pubblicata negli anni ‘30 del secolo scorso e fu accolta a suo tempo con grande interesse sia dal pubblico sia dalla critica.

Negli ultimi anni della dominazione bor-bonica in Sicilia, il feroce Maniscalco fu un vero despota e per suo mezzo la polizia imperava ed era arbitra della vita della po-polazione. Maniscalco aveva ai suoi ordini un’altra perla di gentiluomo: il famigerato capitano Chinnici. Il nome di questo mes-sere rimase quale simbolo di ferocia , specie nella ridente Nicosia.- Per tutti i diavoli dell’inferno, il colpevo-le, o i colpevoli debbono cadere nelle nostre mani!- Ma come, capitano?- Come? Sei un vero citrullo, non sai fare per nulla il poliziotto, non conosci nemme-no l’abc del nostro mestiere. Come? È pre-sto detto, faremo una retata e vi nascerà il morto.- Benissimo, ma non abbiamo elementi suf-ficienti: da dove cominceremo?- Oh quanto sei buffo! E per fare una retata è necessario avere degli elementi? Prendere-mo i più in vista, quelli che ci sembrano i cappeddi e li faremo cantare.- Dunque? - Dunque, prendi quaranta uomini; questa notte mi leverai dai loro nidi i primi che ti capitano nella tua testaccia.- Bene, capitano.- Vai ed esegui a puntino i miei ordini: dai trenta nerbate a ciascuno e buttali, poi, nel dormitorio. Domani, appena sarò pronto, verso mezzogiorno, verrò per l’interrogatorio.- Sissignore!Il graduato dei gendarmi borbonici, dopo l’ultimo avvertimento del suo capitano, il Chinnici, si piantò sull’attenti, fece un rego-lare dietro-front e andò via per eseguire gli

ordini ricevuti alla lettera.La notte è oscura, il tempo è cattivo, piove a dirotto, lontano rumoreggia il tuono, la folgore squarcia le nubi. Il paese di Nicosia dorme da alcune ore. Un orologio pubblico, quello della chiesa madre, batte due tocchi che risultano lugubri nella notte fosca. Ma altri colpi, rimbombano fondendosi col ru-more cupo dei tuoni lontani. Nella via prin-cipale di Nicosia una torma di gente arma-ta, che ogni tanto lancia qualche sonora e sacrilega bestemmia, si addensa, si allunga, si sparpaglia lungo le due file di case.Sono gendarmi guidati dal graduato, che col calcio dei loro fucili battono le porte delle case. Alcune porte si aprono, altre vengono sfondate, altre abbattute senz’altro. La poli-zia fa irruzione nelle case, nulla rispettando, né il pudore delle donne, né l’innocenza dei fanciulli, né la canizie dei vecchi. La santità della famiglia per quei bruti non esisteva.Sono grida, pianti, voci irose, arrochite, preghiere, bestemmie, urla di bambini spa-ventati. Più di trenta uomini: padri, mariti, vengono semi vestiti, ammassati sulla via, dopo essere stati ammanettati. Circondati dalle guardie sono tradotti al commissario di polizia.- Carogne! Vili! Figli di... se non parlate, com’è vero Dio , vi fracasso la testa! E il capitano Chinnici davanti a quel gruppo di uomini, in maggioranza borghesi, agita ferocemente un poderoso nervo di bue, co-mincia le interrogazioni e per dare maggiore forza persuasiva alle sue parole minacciose, distribuisce alcune nerbate a quelli che gli sono vicini, così a casaccio. Qualche viso si arrossa di sangue.Ad uno ad uno, i malcapitati vengono sot-toposti all’interrogatorio, ma nessuno sa dell’uccisione che aveva mandato all’altro mondo il capitano distrettuale Gorgone.Nessuno parla. Le nerbate fioccano, quat-tro robusti mascalzoni in veste di poliziotti sono gli aiutanti del capitano in funzione di boia. Fatica e ferocia sprecate, tutti tacciono. Al-lora, il capitano fuori dai gangheri e rosso in viso, come un gambero cotto urla:- Nessuno vuol cantare? Bene, questi due la pagheranno per tutti! - e ai suoi aiutanti accenna due giovani arrestati, che degli al-tri oppongono una muta resistenza: sfida ai loro aguzzi.Quei due giovani sono Rosario Chimera di Valle d’Olmo e certo Pizzolo.I due vengono trattenuti mentre tutti gli altri sono rimandati alle loro piangenti e trepi-danti famiglie.Quando fu solo nel suo ufficio il Chinnici

chiamò il graduato.- Senti cappella, dobbiamo fare l’atto di ac-cusa almeno contro uno dei trattenuti per fare istituire il processo criminale.- Ma come si fa?- Tu non sei buono a nulla, ringrazia Dio che io ti proteggo, se no a quest’ora saresti bello e liquidato: sei un mangia pane a ufo.- Io non saprei.- Certo che non sai; senti: arrestami la mo-glie del Chimera. So che è giovane e bella e portala subito qua. Vai!- Capitano…- Che vuoi dire? Vuoi stupidamente ragliare che quella donna non ha dei conti da rende-re alla giustizia? Quanto sei stupido, qui la legge sono io.- Il paese...- Oh, bella! Il paese? Me ne strainfischio di Nicosia e di tutta la Sicilia! Così voglio e così faccio. Ho detto!- Allora?- Dietro-front e march!- È inutile che neghiate. Vostro marito ha assassinato il capitano Gorgone.- Ma, signuri capitanu, voscenza sbagghia: me maritu nun è capaci di fari mali ‘a na musca iddu è nnucenti comu Diu.- Sempre la solita canzone! Smettetela è me-glio che confessiate se non volete fare i conti con me. Non perdiamo tempo.- Bedda matri santissima! Ma chi haiu a diri? La sira di l’ammazzamentu di lu capi-tanu me maritu era dintra, curcatu a lu me latu, lu giuru supra lu vangelu di la missa.- Siete testarda, non volete capire, con voi le buone maniere non bastano, beh! Vediamo, allora, se ora aprite bocca.- Matri! Matri mia! – urlò la donna.Il capitano Chinnici si scagliò contro la don-na e strettala ferocemente alla vita la buttò su un tavolato di legno. Nel cadere la don-na batté il capo e svenne. Allora avvenne lo scempio brutale. Per tre giorni rimase in carcere l’infelicissima moglie di Chimera, di nulla rea, senza cibo, preda della disfrena-ta lussuria del numeroso corpo di guardia composto da soldatacci svizzeri e tedeschi. Allo spiare del terzo giorno le forze che l’a-vevano sostenuta eroicamente e stoicamente fino allora, le vennero meno e confessò che suo marito aveva assassinato il Gorgone.Quella confessione costò una lunga sequela di martiri al povero Chimera, che si pro-lungarono nonostante la sentenza del 29 dicembre 1859 della Gran Corte Criminale di Catania, che lo rimetteva in libertà aven-do saputo come era stata estorta alla povera moglie la pretesa confessionale. Ma in Sici-lia imperava il Maniscalco.

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SportMarzo 2013

Dopo quasi sette mesi di chiusura, per le varie vicissitudini che tutti i nicosiani conoscono, riapre finalmente il cam-

petto di calcio Parco Robinson in zona educatorio. Circa un mese fa l’Opera Pia Bernardo Di Falco aveva indetto una gara d’appalto per la gestione dell’impianto per un periodo di un anno e mezzo. Scaduto tale periodo l’impianto verrà riconse-gnato al Comune che, si spera, provvederà al totale rifacimento.Ad aggiudicarsi la gara, al prezzo di circa 1600,00 euro mensili è stata l’ASD Stefano La Motta Nicosia, presieduta dal prof. Filippo Spalletta, già impegnata da tempo in diverse attività di promozione sportiva tra cui, negli ultimi due anni, quella di un nuovo sport emergente quale il badminton, ottenendo lusin-ghieri risultati. L’inaugurazione è avvenuta venerdì 1 marzo ed erano presenti oltre agli aggiudicatari il sindaco Malfitano, l’as-sessore allo sport Lucio Catalano nonché tutto il cda dell’IPAB presieduto dall’architetto Nicola Mazza (nella foto).«Da parte nostra - dichiara Spalletta - c’è il piacere di instau-rare una totale sinergia sia con il comune che con l’Opera Pia, affinché la struttura sia a disposizione di chiunque ne voglia usufruire, a partire dalle società sportive ma non dimenticando anche quei gruppi di cittadini amanti dello sport e quei ragazzi che versano in particolari condizioni di disagio, i quali potran-no usufruirne gratuitamente».

tro il Volley Club Siracusa, in Coppa Trinacria, che ha regalato - prima assoluta per la società e per una formazione ennese - l’ac-cesso alle semifinali regionali. Orgogliose del successo appena raggiunto, sabato 2 marzo, le nostre pallavoliste “rosa” hanno inaugurato il girone di ritorno con uno schiacciante 3-0 nel der-by con il Leonforte Volley. Così, questo giovane gruppo, pieno di determinazione e voglia di vincere, è pronto a mettersi in discussione partita dopo partita, offrendo al contempo alle più piccole della squadra (’95-’96) importanti occasioni di crescita sportiva ma anche morale, perché si sa: nella pallavolo, come nella vita, il gioco di squadra è quello che conta.

Articolo di: Giulia Di Maggio

Conquistata la semifinale regionaleNAF Club

La naffine raggiungono un traguardo storico in Coppa Trinacria

Finalmente si ritorna a giocare

Articolo di: Dario Scinardi

Nella foto: (In piedi da sinistra a destra) Macar, Mannino, Liardi, Romano, D’Alfonso, Lo Votrico, Fascetta, D’Amico (presidente). (Sedute da sinistra a destra) Ingrassia, Di Pasquale, Marano, Di Maggio, Maiuzzo.

Inaugurato venerdì 1 marzo, riapre il campetto di calcio Parco Robinson

Finalmente un sospiro di sollievo in casa Naf Club. Dopo un contro-

verso inizio di stagione, con l’avvicen-damento in panchina di due allenato-ri, prima Franco Corsale e poi Andrea Angilello, le naffine sono finalmente tornate a fare scintille. Il girone di andata si è concluso con quattro successi su dieci gare dispu-tate, più la sorprendente vittoria con-

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Iscritto presso il Tribunale di Nicosia al n.ro 1/12 del registro periodici:Anno 2 - N.ro 2Marzo 2013

EDITO DA:Associazione “Partecipare per Cambiare”

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