Viaggio a ritroso di Sara Favarò tra filastrocche, cunti e …tra filastrocche, cunti e preghiere L...

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MARTED I 13 GIUGNO 2006 I CULTURA Viaggio a ritroso di Sara Favarò tra filastrocche, cunti e preghiere L AMAMMADI 81 ANNI si è commossa, quella filastrocca la cantava nel se- colo scorso, quando i girotondi si facevano ancora, all'ombra dei cortili, mentre le donne impastavano il pane che gli uomini avrebbero portato su ai pascoli. Filastrocche, certo, ma an che nenie, proverbi in punta di lingua saggezza popolare e cunti che somi gliano tanto a preghiere. E' ancora in dovinelli, canti, «conte», frasi lontane che mutavano da paese a paese, da fa miglia a famiglia, da racconto a rac conto. Tredici paesini arrampicati su. le colline, ammorbiditi nei contorni, con le case le une sulle altre, a segnare le vie. Sara Favarò, cantautrice e poe- tessa, ricercatrice di tradizioni popola- ri, non ha dimenticato le sue origini, vi- sto che è nata a Vicari: ha voluto racco- gliere in un libro tutte quelle parole che hanno popolato l'infanzia, la sua e mille altre. È nato così Tuli, tuli, tuli - Filastrocche, giochi, proverbi, indovi- nelli, preghiere, canti, conte, «cunti» della Valle del Torto e dei Feudi, volu- me e cd pubblicati dal gruppo dei Co- muni della Valle del Torto con capofi- la Roccapalumba, e dalla Regione. «Il libro fa parte di un progetto più am- pio sul Viaggio nellafantasia nella Val- le del Torto e dei Feudi - spiega Sara Fa- varò - da me ideato qualche anno fa e proposto a diversi Comuni della valla- ta. Roccapalumba ha creduto nel pro- getto e ha fatto capofila, unendosi poi alla Regione e alle altre comunità». La particolarità sta nel coinvolgi- mento delle scuole. Praticamente il contrario di quanto avviene di solito: non è cultura propi- nata dall'alto e sentita come un'impo- sizione lontana, ma chiama in causa, da protagonisti, studenti e bambini che in questo modo si riappropriano della loro memoria». La scuola ha offerto il mezzo, il Te- sto è venuto da solo. «Tramite gli insegnanti abbiamo pro- posto alcuni questionari ai bambini di elementari e medie. I piccoli hanno in- tervistato amici, parenti, nonni, cono- scenti, vicini, è nato un vero e proprio viaggio attraverso le tradizioni orali dei tredici comuni. Proverbi, canti, in- dovinelli, giochi, "cunti", preghiere so- no stati poi raccolti in un ed sulla civil- tà contadine». I bambini hanno riscoperto l'orgo- glio delle proprie radici. «Innanzitutto siamo riusciti a sottrar- re per un po' i bambini ai computer per consegnarli ai nonni, farli conosce- re quasi, renderli amici, ascoltare una lingua che si è andata perdendo. Ho fatto ascoltare il cd a mia madre che ha 81 anni, si è commossa sentendo il motivo di un girotondo che risaliva al- la sua infanzia. La riscoperta delle radi- ci è l'unico mezzo per evitare che la globalizzazione possa trasformarsi in appiattimento culturale». Dal libro fioriscono le immagini: delle donne chine sui panni lavati con le ce- neri di mandorla, degli uomini che in- tascavano le pagnotte e partivano per i pascoli, dei bambini che correvano nei cortili, cercando i segreti nei picco- li pugni, si prendevano per mano in un girotondo senza fine. Ci si divertiva con poco, nel secolo scorso, bastava uno scioglilingua per scacciare la ma- linconia, altro che lo stress di oggi. Sol- tanto i dolori erano interminabili, prò prio come oggi. Il progetto comunque non finisce qui inanzitutto il cd nel quale Sara Fava rò recupera antiche filastrocche, detti e «cunti», compresa la sonata di alcuni carrettieri di Lercara durante il tra sporto dello zolfo. Il cd ha fatto anche da colonna sonora per La mia valle, un cortometraggio di Pasquale Scimeca sulle comunità del luogo. Del progetto Un viaggio nella fantasia nel la Valle del Torto e dei Feudi fanno par te anche altri due libri, Memorie, feste riti e tradizioni nei paesi della valle del Torto e dei Feudi di Filippo Salvatore Oliveri e La cultura alimentare nell valle del Torto e dei Feudi di Giuseppe Oddo. SlMONETTA TROVATO

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  • MARTEDI 13 GIUGNO 2006 I CULTURA

    Viaggio a ritroso di Sara Favaròtra filastrocche, cunti e preghiereLA MAMMA DI 81 ANNI si è commossa,quella filastrocca la cantava nel se-colo scorso, quando i girotondi sifacevano ancora, all'ombra dei cor t i l i ,mentre le donne impastavano il paneche gli uomini avrebbero portato suai pascoli. Filastrocche, certo, ma anche nenie, proverbi in punta di linguasaggezza popolare e cunti che somigliano tanto a preghiere. E' ancora indovinelli, canti, «conte», frasi lontaneche mutavano da paese a paese, da famiglia a famiglia, da racconto a racconto. Tredici paesini arrampicati su.le colline, ammorbiditi nei contorni,con le case le une sulle altre, a segnarele vie. Sara Favarò, cantautrice e poe-tessa, ricercatrice di tradizioni popola-ri, non ha dimenticato le sue origini, vi-sto che è nata a Vicari: ha voluto racco-gliere in un libro tutte quelle paroleche hanno popolato l'infanzia, la sua emille altre. È nato così Tuli, tuli, tuli -Filastrocche, giochi, proverbi, indovi-nelli, preghiere, canti, conte, «cunti»della Valle del Torto e dei Feudi, volu-me e cd pubblicati dal gruppo dei Co-muni della Valle del Torto con capofi-la Roccapalumba, e dalla Regione.«Il libro fa parte di un progetto più am-pio sul Viaggio nellafantasia nella Val-le del Torto e dei Feudi - spiega Sara Fa-varò - da me ideato qualche anno fa eproposto a diversi Comuni della valla-ta. Roccapalumba ha creduto nel pro-getto e ha fatto capofila, unendosi poialla Regione e alle altre comunità».

    La particolarità sta nel coinvolgi-mento delle scuole.

    Praticamente il contrario di quanto

    avviene di solito: non è cultura propi-nata dall'alto e sentita come un'impo-sizione lontana, ma chiama in causa,da protagonisti, studenti e bambiniche in questo modo si riapproprianodella loro memoria».

    La scuola ha offerto il mezzo, il Te-sto è venuto da solo.

    «Tramite gli insegnanti abbiamo pro-posto alcuni questionari ai bambini dielementari e medie. I piccoli hanno in-

    tervistato amici, parenti, nonni, cono-scenti, vicini, è nato un vero e proprioviaggio attraverso le tradizioni oralidei tredici comuni. Proverbi, canti, in-dovinelli, giochi, "cunti", preghiere so-no stati poi raccolti in un ed sulla civil-tà contadine».

    I bambini hanno riscoperto l'orgo-glio delle proprie radici.

    «Innanzitutto siamo riusciti a sottrar-re per un po' i bambini ai computer

    per consegnarli ai nonni, farli conosce-re quasi, renderli amici, ascoltare unalingua che si è andata perdendo. Hofatto ascoltare il cd a mia madre cheha 81 anni, si è commossa sentendo ilmotivo di un girotondo che risaliva al-la sua infanzia. La riscoperta delle radi-ci è l'unico mezzo per evitare che laglobalizzazione possa trasformarsi inappiattimento culturale».Dal libro fioriscono le immagini: delledonne chine sui panni lavati con le ce-neri di mandorla, degli uomini che in-tascavano le pagnotte e partivano peri pascoli, dei bambini che correvanonei cortili, cercando i segreti nei picco-li pugni, si prendevano per mano inun girotondo senza fine. Ci si divertivacon poco, nel secolo scorso, bastavauno scioglilingua per scacciare la ma-linconia, altro che lo stress di oggi. Sol-tanto i dolori erano interminabili, pròprio come oggi.Il progetto comunque non finisce quiinanzitutto il cd nel quale Sara Favarò recupera antiche filastrocche, detti

    e «cunti», compresa la sonata di alcunicarrettieri di Lercara durante il tra

    sporto dello zolfo. Il cd ha fatto ancheda colonna sonora per La mia valle,un cortometraggio di PasqualeScimeca sulle comunità del luogo. Delprogetto Un viaggio nella fantasia nella Valle del Torto e dei Feudi fanno parte anche altri due libri, Memorie, festeriti e tradizioni nei paesi della valle delTorto e dei Feudi di Filippo SalvatoreOliveri e La cultura alimentare nellvalle del Torto e dei Feudi di GiuseppeOddo.

    SlMONETTA TROVATO