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Alla scoperta di La Rioja: la più piccola regione spagnola, sul decantato e leggendario Cammino di Santiago costellato di monasteri, borghi medievali e cantine centenarie, famose per produrre uno dei vini più rinomati in tutto il mondo Viaggi DI-VINO Itinerario A SPASSO FRA I RICCHI VIGNETI Una spettacolare immagine dei vigneti della regione La Rioja, molto famosa per i suoi pregiati e corposi vini. Lungo le strade s’incrociano monasteri secolari e pellegrini diretti al mistico Cammino di Santiago. continua a pag. 59 57 È la tierra con nombre de vino. Considerata la “Toscana” di Spagna per quella fertile produ- zione di vini pregiatissimi che portano il suo nome, La Rioja è una piccola regione del Nord della Penisola Iberica attraversata dal fiume Ebro. Il panorama che offre in questi mesi è particolarmente suggestivo, grazie alla tavolozza di tonalità calde spal- mate fra colline, vigneti e boschi. Ma oltre ai calici di uve tempranillo alzati nelle decine di bodegas secolari, la Ri- oja è anche terra di antichi monasteri. Da qui passa il leggendario Cammino di Santiago con il suo seguito di pelle- grini equipaggiati con zaini, conchiglie (il simbolo che contraddistingue que- sto Cammino) e scarpe comode. Già, i piedi, strumento indispensabile per il pellegrino e protagonista di una singo- lare iniziativa adottata qualche anno fa dall’Ufficio del Turismo: una crema a base di vino in regalo per alleviare i gonfiori dopo una giornata di cam- mino. E di sentieri in questa regione ce ne sono di bellissimi da affrontare a piedi, a cavallo o in mountain bike per assaporare dolcemente un territo- rio così ricco di sapori e cultura, idea- le per una vacanza slow. Del resto La Rioja è come il vino che dà il suo me- glio nell’attesa, invecchiato per anni in botti di rovere, e lasciato decantare ore prima di venir degustato. foto La Rioja Turismo

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Alla scoperta di La Rioja: la più piccola regione spagnola, sul decantato e leggendario Cammino di Santiago costellato di monasteri, borghi medievali e cantine centenarie, famose per produrre uno dei vini più rinomati in tutto il mondo

Viaggi

DI-VINOItinerario

A SPASSO FRA I RICCHI VIGNETI Una spettacolare immagine dei

vigneti della regione La Rioja, molto famosa per i suoi pregiati e corposi

vini. Lungo le strade s’incrociano monasteri secolari e pellegrini diretti

al mistico Cammino di Santiago.

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È la tierra con nombre de vino. Considerata la “Toscana” di Spagna per quella fertile produ-zione di vini pregiatissimi che

portano il suo nome, La Rioja è una piccola regione del Nord della Penisola Iberica attraversata dal fi ume Ebro.

Il panorama che offre in questi mesi è particolarmente suggestivo, grazie alla tavolozza di tonalità calde spal-mate fra colline, vigneti e boschi. Ma oltre ai calici di uve tempranillo alzati

nelle decine di bodegas secolari, la Ri-oja è anche terra di antichi monasteri. Da qui passa il leggendario Cammino di Santiago con il suo seguito di pelle-grini equipaggiati con zaini, conchiglie (il simbolo che contraddistingue que-sto Cammino) e scarpe comode. Già, i piedi, strumento indispensabile per il pellegrino e protagonista di una singo-lare iniziativa adottata qualche anno fa dall’Uffi cio del Turismo: una crema a base di vino in regalo per alleviare

i gonfi ori dopo una giornata di cam-mino. E di sentieri in questa regione ce ne sono di bellissimi da affrontare a piedi, a cavallo o in mountain bike per assaporare dolcemente un territo-rio così ricco di sapori e cultura, idea-le per una vacanza slow. Del resto La Rioja è come il vino che dà il suo me-glio nell’attesa, invecchiato per anni in botti di rovere, e lasciato decantare ore prima di venir degustato.

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Viaggi

Di cantina in cantinaNon solo una bevanda, il vino è innan-

zitutto cultura. Per comprendere meglio questa affermazione bisogna far visita alla Bodega Museo Ontañon (www.on-tanon.es), una cantina a cinque minuti dal capoluogo Logroño. Attorno ai 250 ettari di vigneti della tenuta di fami-glia Pérez Cuevas, produttori da cinque generazioni, sorge quello che si può de-finire un tempio pagano dedicato alla divinità del vino. Realizzata dall’arti-sta riojano Miguel Sáinz, scomparso nel 2002, la cantina è popolata da sculture e installazioni ispirate a figure mitolo-giche che pongono un parallelo con il vino. Bacco compare sulle vetrate colo-rate e alle pareti delle sale, valorizzate dall’illuminazione ad hoc come in un ve-ro e proprio museo. Continuando il tour delle bodegas nella Rioja Alta si arriva a Navarrete, una graziosa cittadina me-dievale che vanta la prima cantina sor-ta lungo la via di San Giacomo.

È la Bodegas Corral (www.donjacobo.es), un luogo dal fascino secolare che ve-de il quotidiano passaggio di pellegrini fra i vigneti Altos del Corral con vista sul borgo antico. E l’etichetta dei suoi vi-ni, bianchi, rosè e rossi, riporta proprio la dicitura Don Jacobo (San Giacomo). Subito accanto alla cantina si possono ancora vedere i resti di un antico ospe-dale per viandanti il cui portale gotico, trafugato nell’Ottocento, si trova og-gi all’ingresso del cimitero, nella parte

opposta della cittadina. Vale la pena andarci anche per cogliere l’occasione di far shopping tradizionale nel tipico laboratorio di ceramiche Alfareria Na-harro, che offre l’imbarazzo della scelta fra i mille colori degli oggetti forgiati e cotti sotto gli occhi dei clienti nel labo-ratorio annesso. Una visita a Najera, dove si ammira il chiostro dei Cavalie-ri della Santa Maria La Real, conduce ogni buongustaio nella vicina Badaràn per una sosta gourmand alla Bodegas David Moreno (www.davidmoreno.es). Qui si viene travolti dalla contagiosa accoglienza famigliare che invita a fer-marsi per un bicchiere fra le botti custo-dite in un vero e proprio santuario.

Nella cantina che sfrutta la cavità na-turale del luogo, infatti, si fanno invec-chiare le botti migliori in uno spazio che ricorda una chiesetta. Ognuno può deci-dere di affittare una barrique e farvi vi-sita quando vuole. Le porte sono sempre aperte, e a disposizione del cliente ci so-no i tavoli per la degustazione. Spingen-dosi poi nella cittadina settentrionale di Haro, si raggiunge una delle bodegas più antiche e di pregio dell’intera regione. La storica Lopez de Heredia Vina Tondonia (www.lopezdeheredia.com) conduce per

corridoi sotterranei, fra cui una galle-ria scavata nella pietra lunga 215 me-tri con migliaia di barriques centenarie conservate fra suggestivi muri ricoperti di muffe e ragnatele che sembrano pizzi lavorati ad arte. Salendo in superficie si passa agli ambienti in stile liberty. Qui spiccano le splendide vetrate, le gallerie in ferro battuto e il bancone del 1910 dove ancora oggi si vendono le bottiglie. La parte moderna della cantina è sta-ta realizzata dall’archistar Zaha Hadid che ha creato la speciale sala a forma di decanter, una struttura avveniristica in grado di contenere e valorizzare il raffi-nato bancone di primo Novecento come si farebbe con un vino d’annata.

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bodegas antiche Sopra, la Bodegas Bilbainas. A destra, l’Hospederia del vino. In basso, l’edificio a forma di decanter della cantina Lopez de Heredia.

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Viaggi

UN MISTO DI TraDIzIONe e MODerNITà INSIeMe

A destra una scultura contemporanea accoglie i

visitatori all’ingresso del Museo del Vino (nato su

iniziativa di Pedro Vivanco, un produttore vinicolo

della Rioja). Il complesso ospita anche un’immensa varietà di viti provenienti

da zone vitivinicole sparse in tutto il mondo. In basso,

attrezzi artigianali per la vendemmia esposti in una

delle sezioni in mostra.

Fra le cantine che costellano La Rioja Alta, nella cittadina medievale di Briones se ne trova una molto particolare. È quella della Dinastia Vivanco Foundation, che ha dato vita a uno dei migliori musei dedicati al vino del mondo. Su una superficie di 9000 mq, la Fondazione consente di fare un magico viaggio nella cultura del vino partendo dai primi e rudimentali strumenti utilizzati nella storia, veri e propri reperti archeologici, passando per le tradizioni vinicole delle diverse parti del mondo, le fasi della produzione, le opere d’arte ispirate al tema (dagli Egizi a Picasso) e le colorate e bizzarre collezioni di cavatappi e strumenti per servire il Nettare degli Dei dal XIII secolo ai giorni nostri. Tutto intorno vigneti che vantano oltre 200 varietà

di uve e giardini, con installazioni contemporanee a grappolo. Fra le sale disposte in diversi piani si scoprono tradizioni, leggende e caratteristiche di questa piccola terra dalla grande tradizione vinicola, che ha introdotto la certificazione D.O.C. già nel 1925 e possiede sette tipi di uve (tempranillo, garnacha tinta, garnacha blanca, mazuelo, graciano, viura e malvasia). All’interno del complesso si trovano poi le sale per la degustazione e un ristorante dove accompagnare i pregiati calici con i robusti piatti riojani. La Fondazione ha vinto nel 2004 in Australia il premio per la categoria Miglior Turismo del Vino Internazionale. Info: l’ingresso costa 10 euro, Carretera Nacional 232, Briones, www.dinastiavivanco.com.

Andiamo alla scoperta di antichi mestieri e sapori, presso il Museo della Cultura del Vino

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Viaggi

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La via della sacralitàFra le decine di edifi ci sacri sorti sulla

ruta jacobea, ve ne sono due che spicca-no per bellezza e posizione. Si trovano a San Millàn de la Cogolla, il cuore sacro de La Rioja, da cui ogni pellegrino deve prima o poi passare. Il paesaggio si fa rigoglioso grazie alla macchia boschiva da cui, a fatica, emerge la sagoma del Monastero di Yuso. Fra i suoi chiostri si ammirano fi ni decorazioni in pietra e all’interno sono custoditi codici mi-

niati, alcuni dei quali dalle dimensioni enormi, e il primo documento con anno-tazioni in castigliano a margine di uno scritto latino. Salendo i tornanti fra le pareti rocciose si arriva al Monastero di Suso, l’eremo fondato di San Millàn nel V secolo in una grotta. All’interno si trovano il cenotafi o romanico del santo (i cui resti si trovano in una splendida teca miniata all’interno del sottostante Monastero di Yuso) e un altare conside-rato il più antico di Spagna.

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▲IN CAMMINO, LUNGO LA NATURA

La via del Cammino di Santiago attraversa monasteri e colline punteggiate da vigneti, che in

autunno sfoggiano colori caldi.

Il cuore sacro della regione pulsa a San Millàn

de la Cogolla, dove si trovano i due monasteri di Suso e Yuso,

patrimonio dell’Unesco

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NELLA PIETRA Qui e a pagina 64 le

raffi nate decorazioni dei chiostri del

Monastero di Yuso. Sempre nella pagina

precedente, nella foto piccola, il Monastero

di Suso, ricavato da una grotta.

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Nella capitale de La Rioja, ogni sera, si accende la movida con il rito

dell’aperitivo. Si gira di locale in locale

gustando i pinchos: golose tapas mignon da consumare con un

bicchiere di vino o di succo d’uva. Ogni bar propone

specialità diverse: dalle acciughe agli spiedini

di champignon, fi no agli involtini e i mini hot dog con salsa all’aglio, carne allo spiedo e peperoncini

MONUMENTI Qui il possente ponte in pietra che attraversa il fi ume Ebro, uno dei simboli di Logroño. In alto, le torri gemelle seicentesche della cattedrale La Redonda.

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Paesaggi molto pittoreschi È una piccola capitale Logroño, ma la

sua vivacità esplode con la movida ogni sera. In Calle Laurel si consuma il rito del pincho, l’aperitivo che fa tappa di lo-cale in locale con tapas per ogni gusto. Questo vero e proprio rito a cui non è possibile resistere si consuma in ogni stagione fra musica e banconi che ser-vono bicchieri di vino e succo d’uva.

Fra i più golosi stuzzichini da pro-vare ci sono le acciughe, gli spiedini di champignon, i mini hot dog con salsa

all’aglio, involtini con peperoni e pepe-roncini e polpettine ripiene di pesce e di carne. Il centro storico è piacevole da girare a piedi, grazie alle vie pedonali che conducono alla Plaza de Mercado dove a dominare sono “Las Gemelas”, le torri gemelle seicentesche della Cat-tedrale La Redonda. All’interno, quasi nascosto e sconosciuto ai più, sul retro di uno dei tanti altari barocchi si trova anche un piccolo quadro di Michelange-lo raffi gurante Il Calvario. Una vera e propria chicca che sapranno indicarvi in pochi. Tutt’intorno i vicoli medie-

vali collezionano edifi ci antichi, fonta-ne seicentesche dedicate ai pellegrini e chiese dagli straordinari portali come ad esempio quello romanico di S. Barto-lomé, o ancora la curiosa piramide della chiesa S. Maria de Palacio, che riprodu-ce una bellissima corona imperiale.

E per ammirare la città da uno dei punti di vista migliori si può raggiun-gere il ponte in pietra sull’Ebro, il fi ume che attraversa questo fazzoletto di ter-ra spagnola da assaporare con lentezza come un cammino dal sapore antico o, perché no, un buon bicchiere di vino. ●

UN PONTE SUL FIUME EBROUna bella foto serale molto suggestiva della capitale che si specchia sul fi ume Ebro, porta d’accesso dei pellegrini in città.

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Viaggi

• nella capitalein pieno centro storico e a pochi passi dalla cattedrale di logroño si trova il Serco-tel Portales. È un tre stelle confortevole e offre camere doppie a partire da 58 euro a notte. info: calle portales 85, www.hotelportales.es.

TuTTe le soluzioni per vivere la riojadormire mangiare bere esperienze

• il pincho fra i locali economico e divertente, il pincho è l’aperitivo itinerante fra i loca-li del centro di logroño attorno a calle laurel. al Bar Soriano, uno dei più gettonati, si arriva a cucinare più di 2.000 pezzi al giorno. la specialità? i fun-ghi champignon a spiedino. al Bar Lorenzo si mangiano mini hot dog con carne allo spiedo e salsa all’aglio e al Blanco y ne-gro sono famose le acciughe. Si spendono circa 4 euro per ogni pezzo con una bevanda.

• DeGUStaZionialla Bodega Ontanon, vicino a logrono, si entra in un ambiente molto suggestivo che mette in parallelo il mondo del vino con la mitologia. la cantina-museo offre sculture e dipinti realizzati da un artista riojano, scompar-so nel 2002, in un percorso di visita molto suggestivo. il tour con degustazione costa 4 euro. con 10 euro si può partecipare a un breve corso di degustazio-ne. info: avda. aragón, www.ontanon.es.

• VinoBUSÈ un progetto nato per condurre il visitatore fra le bodegas del-la zona godendo di paesaggi e attrazioni culturali. ogni we-ekend di ottobre il Vinobus parte dall’Ufficio del turismo di lo-groño alle 9.50 e ritorna alle 15. il prezzo è di 24 euro. il servizio è disponibile fino a novembre. e chi raccoglie almeno 7 timbri sullo speciale gastro-passapor-to potrà ritirare all’Ufficio del tu-rismo un set di vinoterapia. info: www.lariojaturismo.com.

• nel centro termaleall’Hotel Spa Balnerio Arne-dillo, nell’omonima località, si soggiorna in una struttura cir-condata da boschi e montagne fra le pisci-ne di acqua t e r m a l e . nel menu trattamenti anche massaggi a base di uva e vino. prezzi da 122 euro a per-sona in doppia e mezza pensio-ne. info: calle Joaquín Velasco, www.balnearioarnedillo.com.

• taVerna con ViStaa pochi passi dalla chiesa di S. Bartolomé e dalla chiesa di Santa maria de palacio, nel cuore storico di logroño, si trova il ristorante tipico rioja-no La Taberna de Herrerías. ospitato in un palazzo del XVi secolo, il ristorante offre un ambiente tipico con vista sui monumenti e piatti di stagio-ne accompagnati da oltre 200 etichette di vini locali. prezzi medi intorno ai 25 euro. info: www.tabernaherrerias.es.

• locali Del centrola Taberna del Tio Blas è di-ventato uno dei locali più getto-nati della via della movida, calle laurel. aperta tutti i giorni fino a mezzanotte, offre golosi aperitivi accompagnati da ogni genere di cocktail. info: calle laurel 1.• Un mix di musica anni ’50 e ’60, deejay set, saporiti pin-chos e vini locali bianchi e rossi. il Gárgonich è un in-dirizzo storico del centro e rimane aperto fino alle 23.30. info: calle laurel 14.

• in Sella fra le ViGne a cavallo fra i vigneti “altos de corral”. la Bodega corral propone suggestivi itinerari in sella, fra le colline attor-no a Navarrete, dove si trova la sua tenuta posta sul cam-mino di Santiago. il tour dura 2 ore e mezza e non richiede esperienza pregressa. Si vie-ne accompagnati da cavalieri professionali e il costo è di 24 euro a persona con visita alla cantina. info: ctra. de logroño km 10, www.donjacobo.es.

• in Un monaSterol’occasione unica per dormire all’interno di un monumento di-chiarato patrimonio dell’Uma-nità è l’Hosteria del Mona-stero de San Milan. Quattro stelle ricavato in un’ala del monastero di Yuso, la struttura

offre 25 ca-mere. la suite reale costa 224 euro a notte. info: www.sanmil-lan.com.

• per GoUrmanDa 10 minuti da najera, in lo-calità Daroca de rioja, si trova un ristorante per gourmand. il Venta Moncalvillo elabora le ricette tipiche riojane con il tocco dello chef che utilizza materie di produzione propria. fra le specialità c’è anche il pesce cotto nell’argilla, che si mangia dopo aver rotto con un martelletto la tasca in terracot-ta. menu degustazione a partire da 50 euro. info: ctra. medrano 6, www.ventamoncalvillo.com.

• antiche cantinead haro si trova una delle più antiche bodegas de la rioja. Bodegas Bilbainas è stata cre-ata nel 1859 e possiede circa 17.000 barrique. per le visite e le degustazioni si raccomanda la prenotazione. info: estacion 3, www.bodegasbilbainas.com.• antica tenuta con mulino del XVii secolo, l’Hospederia de vino di Abalos è ristorante, Spa e vineria dove degustare ottimi vini. info: www.hospede-riadelvino.com.

• noleGGiare Una BarriQUeper quanti si fossero innamorati del vino de la rioja e volesse-ro acquistare una barrique da far invecchiare nella Valle del fiume ebro, la cantina David Moreno offre la possibilità di noleggio. la botte, tenuta in un vero e proprio santuario sotterraneo, può essere visitata quando si vuole per degustarne il vino. l’affitto (225 litri) costa circa 1.600 euro, spesa da di-videre con gli amici. info: www.davidmoreno.es. ■

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