Tra tavolozza e rimario

50

description

Raccolta di poesie e quadri

Transcript of Tra tavolozza e rimario

Page 1: Tra tavolozza e rimario
Page 2: Tra tavolozza e rimario
Page 3: Tra tavolozza e rimario

TRA TAVOLOZZA E RIMARIO

Domenico Rigano

Ritratti di un artista mediterraneo

Page 4: Tra tavolozza e rimario
Page 5: Tra tavolozza e rimario

PREFAZIONEAll’affettuosa richiesta dell’amico sincero e garbato, M° Domenico Rigano, di formulare la prefazione alla sua raccolta di poesie e quadri, ho subito aderito con grande gioia. Conosco infatti, per averlo seguito da tempo, lo zelo e la passione che caratterizzano il pittore e il neo-poeta. Infatti l’amico Mimmo, così come affettuosamente è chiamata da amici e parenti, dopo aver frequentato l’istituoto d’arte, ha dato avvio alla sua produzione pittorica, alla quale ha continuato a dedicarsi tanto durante il periodo di servizio nelle Forze Armate, quanto dopo il suo congedo. I suoi lavori con tecnica in china e acquerello hanno lasciato presto il posta a una numerosa produzione di quadri a olio, pur mantenendo intantte le tematiche, che sono tutte tese a testimoniare l’amore per la sua terra di Sicilia e il suo legame inscindibile con la natura. La frequentazone aritistica con il M° Domenico Agosta, ritrattista prevalentemente di soggetti sacri e paesaggista di notevole levatura artistica, ha indubbiamente influito sulla sua formazione pittorica. In questa raccolta troviamo le foto di gran parte dei quadri realizzati dal Maestro, una antologia veramente esaustiva delle sue ispirazione: il mare calmo e tempestoso vista da angolazioni sempre diverse ma pur sempre “sicule”; la campagna solitaria o popolata talora da qualche contadino sul dorso del suo mulo; l’interessante scorcio monumentale o paesaggiostico di cittadine della sua Trinacria. Accostate spesso a queste rappresentazioni pittoriche, troviao le ultime creature partorite dell’artista: di recente, indatti, un ulteriore estro creativo, dettato da profonde e mature riflessioni personali, l’ha indotto a esprimere i suoi pensieri e suoi interrogativi sulla vita e sul mondo anche in versi poetici, offrendo così ai fruitori delle sue opere una migliore e più completa comprensione del suo Io. Ecco che tra le parole dei suoi versi scritti di getto fanno capolino le sue meditazioni sulla condizione umana, sulla natura, sulla religione, sulla vita e sulla morte; spesso l’ispirazione nasce da drammatici fatti di cronaca, ed ecco le poesise dedicate ai militiarei caduti in missione all’estero che lo coinvolgono emotivamente in modo particolare e lo rimandano al suo vissuto di militare. Insomma, grazie a questo libretto possiamo riprecorrere all’incirca quarantan’anni di vita intereore dell’uomo-artista Domenico Rigano, che come un libro aperto, ci offre la posibilità di leggere dentro il suo animo e ci lancia dei messaggi chiari e coinvolgenti. Come si può, infatti, non condividere le sue sensazioni dinanzi ad affascinanti spettacoli della nautra o non sentirsi piccole e meschini dinanzi alla grandezza divina! Tutto ciò è racchiuso in questa raccol-ta: allora apri questo scrignoe disvela lentamente i segreti tesoro di un animo nobile!

Prof.ssa Gaetana Stefania Di Salvatore(Docente Liceo Classico-Catania)

Page 6: Tra tavolozza e rimario
Page 7: Tra tavolozza e rimario

Cari amici, nel presentarvi queste mie immagini e pensieri non voglio ostinarmi ad accostarmi a quella schiera di “grandi” che hanno dato un elevato lustro e significato universale all’Arte e alla Poesia. Da oltre quarant’anni mi sono sempre dedicato alla pittura, adesso voglio semplicemente trasfondere in questo mio modesto opuscolo le mie riflessioni, i miei sogni, i miesi stati d’anime e i ricordi di un tempo vissuto. Nel sottopormi al Vostro giudizio, se sarà apprezabile, io vi ringrazio; qualora dovesse essere contrario vi ringrazio due volte: perchè questo aiuterà a correggermi e mi darà sprone a continuare. Augurandovi una serena lettura e visione e che sia per Voi un momento di distrazione, colgo l’occasione per stringervi la mano e prorgervi un forte abbraccio.

Domenico “Mimmo” Rigano

Page 8: Tra tavolozza e rimario
Page 9: Tra tavolozza e rimario

“Spesso mi lascio trasportare da sogni e fantasie, vagheggiando in un mondo surreale,

ma la realtà é ben diversa di quanto ho vissuto in quel mondo fugace”

Domenico Rigano

Page 10: Tra tavolozza e rimario
Page 11: Tra tavolozza e rimario

IL SOGNO

Tuche spesso invadi la mia menterichiamami alle memorie il mio passatosfiori fuggitivo il mio presentegiungi come un amico inaspettato.

Spesso mi porti a vagheggiare lontanoquel tempo vissuto che non c’è più.Ora che cerco di riviverlo, ma invano. questo è gia trascorso e quel che è stato fù.

Sei sempre ricco di grande fantasiaa volte mi appari trascendentema non sempre mi porti l’allegriaintanto mi sconvolgi e mi lasci deludente.

Ora sei ingrato, ora generosoil mio animo si rattrista e vorrei non ricordarese cerco di aprire gli occhi frettolosorendimi felici, ti prego, “lasciami sognare”

Page 12: Tra tavolozza e rimario
Page 13: Tra tavolozza e rimario

LA LUCE DELL’INFINITO

Osservo il mare che pian piano si placa, il vento solleva i granelli d’oroil sole scompare all’orizzonteil vespero scende e intanto si fa sera.

C’è troppa quiete in questo spazio che mi circonda:il silenzio è interrotto dalle dolci onde che,in attesa, accarezzano la rivamentre la brezza sale odorosa.

Il quel buio che tutt’intorno mi fà quasi paurauna forza mi attrae. Ecco!Scruto qualcosa allo’orizzonte che mi incoraggia:

“la luce dell’infinito”

Page 14: Tra tavolozza e rimario
Page 15: Tra tavolozza e rimario

ALBA MARINA

Il sole bacia la sabbia dorataun’onda leggera accarezza la rovapian piano tutto s’illuminaun’altra onda segue.

Quel batter d’acqua mi quieta, e mi fa pensareodo i battiti dell’orologioche segnano il tempo e rivedo un sogno lontanodifficile da dimenticare.

Una barca vicino mi fà compagniamentre la raggiante sfera si alza sempre piùle onde dall’orizzonte s’increspanoquasi a creare una armoniosa melodia.

Un gabbiamo investito dai raggi di lucevolteggia nell’aria come a farmi capire la sua libertàcosì passa disinvolto e sereno,anch’esso testimone di un altro giorno che nasce.

Soltanto il sole comincia a riscaldare:cerco un’ombra per potermi riparare ma sono attratto da quella sublime scenografiatutto attorno si scopre...e la natura diventa poesia.

Page 16: Tra tavolozza e rimario
Page 17: Tra tavolozza e rimario
Page 18: Tra tavolozza e rimario
Page 19: Tra tavolozza e rimario

ALLA MIA TERRA

Bagnata da ogni parte dal suo mare.di smerli naturali è contornatacon le altre terre non si può paragonare come se fosse una perla incastonata.

Su un mosaico naturale occupa un piccolo angolosi presenta come la forma di un triangolo, che proietta i colori dell’arcobalenonon si sà se equilatero, isocele o scaleno!

Questa sua forma di particolare geometriasolo Dio poteva progettare con la Sua fantasiaingengeri e architetti la volevano imitarema nessuno vi è potuto riuscire.

Da millenni questa terra generosaha dato tanto con affetto e con amoread ogni gente venuta frettolosalascino per ricordo un profumato fiore.

Piccolo o grande questo fiore profumato rimane sempre nella memoria immortalatoa tutti i forestier che giungono a visitarequesta terra che sta in mezzo al mare

Leggendaria e misteriosa a tutti fa incantarenei suoi lidi anche Ulisse passò a navigaree quando vi approdò dopo un lungo viaggiorimase allucinato a veder questo miraggio!

Aristocratica, nobile, povera, ribelleha dato i natali a personaggi famosi in tutto il mondospargendo lustro all’arte, alla cultura, alla poesiaesempio di mirabile ingegno e fantasia

Se da tanti ancor viene giudicata “mafiosa”questo fa solo capire che è troppo bistrattatain noi permane la sua bellezza radiosae nei nostri cuori sarà sempre la più amata

Page 20: Tra tavolozza e rimario
Page 21: Tra tavolozza e rimario

CONTEMPLAZIONE

Per un sentiero tortuoso m’incamminocerco di arrivare in su la vettamentre sempre più io m’avvicinoscorgo qualcosa e intanto mi vien fretta.

Ma giunto finalmente in quella cima, volgo lo sguardo in giù per l’ampia valle, domino l’immenso e m’incanto più di prima:attorno a me un girotondo di farfall.

Quanta pace c’è su questo montecampi di fiori, alberi, frutti, qualche rudere di casa abbandonatosono lontano dai rumori della gente,in questo mondo da un “Artista” progettato.

“Il mio animo è sereno dinanzi a questo quadro naturalefatto da quel pittore universaleche in questo mondo non ha eguale”.

Vorrei fermare il tempo in tal momento:in lontananza scorgo pure il mare!Davanti a questa visto ho uno sgomento... e rimango acnora là “a contemplare”.

Page 22: Tra tavolozza e rimario
Page 23: Tra tavolozza e rimario

ANIMA E FEDE

Molte volte ci tormentiamo con la nostra immaginazione.Tante cose nascono dalle disillusioni della vita,perchè non é come noi la vorremmo;ma non ci arrendiamo.Coltiviamo sempre la forza dello spirito e della fedeper difenderci contro l’improvvisa sfortuna.Al di là di ogni evento,siamo tranquilli con noi stessi;quando crediamo che il mondo ci possa cadere addosso,non ci confondiamo, conserviamo la pace e tutto si xxxxxxxAceettiamo pure le avversità della vita;nel bene e nel male tutti abbiamo qualcosa da raccontare.Se siamo in pace con la nostra anima,saremmo prennemente felicie tutti i sogni infrati dall’ignoto destinotrioferanno grazie al “Suo Amore”che non si spegne mai.

Page 24: Tra tavolozza e rimario
Page 25: Tra tavolozza e rimario
Page 26: Tra tavolozza e rimario
Page 27: Tra tavolozza e rimario

VIVERE

Mi perdo nell’oblio dei ricordivivo nell’onirico passato.Il tempo scorre in frettaporta all’ignoto destino.

Nel silenzio e nel ruomore passa la vita,nella sua alternanza di gioia e dolore:quando giunge la sua fine tutto scompare, tutto diventa vano e si dissolve nel nulla.

Cerco pace e serenità nelle mie conoscenzeper essere felice; nessuno di noi è statoo è solo per essere: per essere, bisogna capire cosa siamo!

Ma per capire cosa siamodobbiamo saper apprezzare la vita, perchè il dono dell’“Amore”è la nostra stessa vita“cerchiamo di saper vivere”.

Page 28: Tra tavolozza e rimario
Page 29: Tra tavolozza e rimario

NOBILE MISERIA

Non hai meta, sempre in giro voisei vecchio, nonno, reduce di tanti guai.Cammini tra i giganti di cementola tua forza cresce ogni momento.

Lungo il cammino incontri tanta gente,ti chiva, e ti guarda indifferente.Sei molto stanco ed è quasi sera,non sai nemmen se è inverno o primavera.

La tua vita è solo un’avventurala sorte ti ha dato la sventura;non hai tetto, non hai dimorama nel tuo animo non c’è nessuna paura.

Stanco il tuo volto appare nelle strade, lunghi viali attraversi e tante contrade,ora segui un sentiero che non sainon te ne curi, comunque vai.

Ora t’incammini in quel luogo stranoun cane scarno scorgi da lontano,questo, quando s’accorge della tua presenzaverso di te corre e ti fà la rivererenza.

Commosso tu rimani a quel comportamento, oggi solo un cane ti ha fatto apprezzamento;l’unico tozzo di pane gliel’hai donatomentre dall’uomo non sei stato nemmeno calcolato.

Quel giorno sei rimasto morto di fameper aver fatti l’elemosina ad un cane,nobiltà e amore risplenderà nel tuo visoun giorno tu andrai in Paradiso.

Page 30: Tra tavolozza e rimario
Page 31: Tra tavolozza e rimario

UNA LACRIMA E UN SORRISO

Su quella terra piana di pianto e di doloredove la gente vive in indigenza,si cerca solo la grazia del Signoreeterna Luce ultima speranza.

Case diroccate, in mezzo le strade, corpi straziati, macerie che coprono vittime innocenti, quelli sopravvissuti si sentono fortunatialtri perdono la vita ingiustamente.

Più in là, occhi sbarrati e pieni di terrore:tenero uccellino in un rovo attanagliato,quanta paura c’è immersa nel tuo cuore!Un lacrimare cade sul bagnato.

Un lacero orsacchiotto stringi nella manouna mosca cammina sul tuo viso, piccolo conforto che ti giunge da lontanomentre un’altra lacrima scende piano,aspetti qualcuno che ti dia “un sorriso”

Dedicata ad una bambina, dov’è vittima assieme ad altre tante, delle barbarie dell’uomo

Page 32: Tra tavolozza e rimario
Page 33: Tra tavolozza e rimario
Page 34: Tra tavolozza e rimario
Page 35: Tra tavolozza e rimario

VITTIME E AMORE

Rivolgo il mio sgurado, in quella Terra d’Orientedove i nostri fratelli cadono per la bandiera Tricolore,da tempo, là, dove si ammazza come nientel’Italia manda i suoi figli con onore.Lo scopo di questa missione èdi portare fratellanzama sono sempre loro i bersagli viventil’odio e il potere ffenera sempre prepotenzareintrano nella loro terra come vittime innocenti.Da uno squillo di tromba sono precedutigrifi e pianti dei parenti cariuna messa e una medaglia per esser ricordatie per saluto un picchetto d’onore.Così si divnta eroi dopo questa dipartita;l’onore e l’orgogli li hanno spinti nel dovereintanto hanno pafato con la loro vitain nome della pace e che la fede possa trionfare.

Ai nostri fratelli che cadono nelle missioni di pace.

Page 36: Tra tavolozza e rimario
Page 37: Tra tavolozza e rimario

PAESAGGIO

L’aria freasca del mattino m’invade;il sole fà capolino di fronte alle montagne.Gli uccelli con il loro canto fanno musica tutt’intorno.Di mille colori si rivesta la naturae tutto per incanto è armonia.Odo il gorgoglio del limpido torrente,che scorre placido e corre verso il mare;mentre la sera scende lentamenteimmerso in questa quiete mi sembra di sognare.

Page 38: Tra tavolozza e rimario
Page 39: Tra tavolozza e rimario

PENSIERO

Poso lo sguardo sul tuo volto,scruto qualcosa che non invecchia mai: l’Amore.Spirito immortale che non ha età.Mentre noi siamo solo...“il ricordo di un’ombra che passa”

Page 40: Tra tavolozza e rimario
Page 41: Tra tavolozza e rimario

Se il tempo cancella pian piano i ricordi del passato, questi non sono facili a ricordare;per me, spesso difficili a dimenticare

Page 42: Tra tavolozza e rimario
Page 43: Tra tavolozza e rimario
Page 44: Tra tavolozza e rimario
Page 45: Tra tavolozza e rimario
Page 46: Tra tavolozza e rimario
Page 47: Tra tavolozza e rimario
Page 48: Tra tavolozza e rimario
Page 49: Tra tavolozza e rimario
Page 50: Tra tavolozza e rimario