(versione del 9-12-2010) - · istante dipendono solo dai valori delle grandezze ... cariche dei...
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Circuiti dinamici
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 9-12-2010)
2
Circuiti resistivi e circuiti dinamici
● Circuiti resistivi: circuiti formati esclusivamente da componenti resistivi
le equazioni del circuito costituiscono un sistema di equazioni algebriche
i valori delle tensioni e delle correnti (risposte) in un certo istante dipendono solo dai valori delle grandezze impresse dei generatori indipendenti (ingressi) allo stesso istante
● Circuiti dinamici: circuiti che contengono almeno un componen-te dinamico (induttore o condensatore)
le equazioni del circuito costituiscono un sistema di equazioni differenziali
i valori delle risposte a un certo istante dipendono anche dagliandamenti degli ingressi negli istanti precedenti
3
Equazioni di un circuito dinamico lineare
● Ipotesi:
Circuito lineare
Numero di lati: l
Numero di lati corrispondenti a componenti dinamici: ND
Equazioni:
LKV, LKI l equazioni lineari algebriche omogenee
Componenti resistivi l ND equazioni lineari algebriche
Componenti dinamici ND equazioni differenziali lineari
dt
dLt k
kk
i)(v
dt
dCt k
kk
v)(i
InduttoriCondensatori
4
Stato di un circuito dinamico
● La determinazione dell’andamento della risposta di un circuito dinamico a partire da un istante iniziale t0 richiede la conoscenza
dell’andamento per t ≥ t0 delle grandezze impresse dei generatori (ingressi)
di ND condizioni iniziali corrispondenti ai valori all’istante t0delle grandezze che compaiono sotto il segno di derivata nelle equazioni del circuito (tensioni dei condensatori e correnti degli induttori)
● Stato del circuito all’istante t t0: insieme di informazioni che assieme all’andamento degli ingressi per t ≥ t0 consentono di determinare la risposta del circuito per t ≥ t0
Le condizioni iniziali rappresentano lo stato iniziale del circuito
5
Variabili di stato
● Variabili di stato: insieme di variabili mediante le quali èrappresentato lo stato del circuito
lo stato può essere rappresentato mediante le tensioni dei condensatori e le correnti degli induttori
la stessa informazione può essere rappresentata mediante le cariche dei condensatori e i flussi degli induttori
● Le variabili di stato determinano l’energia accumulata nei componenti dinamici
L’energia accumulata nel circuito è una funzione dello stato
● Stato zero: stato caratterizzato da valori nulli di tutte le tensioni dei condensatori e di tutte le correnti degli induttori
Nello stato zero l’energia accumulata nel circuito è nulla
6
Ordine di un circuito
● Ordine di un circuito: N numero di variabili indipendenti necessarie per descrivere lo stato del circuito
normalmente coincide con il numero di componenti dinamici (induttori e condensatori) contenuti nel circuito N ND
● In casi particolari è possibile che, a causa della struttura del circuito, le variabili di stato non siano indipendenti tra loro
N ND
questo può avvenire, ad esempio, se nel circuito è presente una maglia i cui lati tutti sono condensatori o generatori di
tensione un taglio i cui lati sono tutti induttori o generatori di
corrente
i circuiti in cui si verifica questa situazione sono detti degeneri
7
Equazione risolvente
● Risolvendo le equazioni di un circuito dinamico lineare rispettoalla tensione o alla corrente di un lato, indicata con y(t), si ottiene un’equazione differenziale del tipo
L’ordine dell’equazione differenziale generalmente coincide con l’ordine del circuito
Il secondo membro è una combinazione lineare degli ingressi e di loro derivate rispetto al tempo
I coefficienti ak sono funzione dei parametri dei componenti diversi dai generatori indipendenti
)f()y()y()y()y(
011
1
1 ttadt
tda
dt
tda
dt
tda
N
N
NN
N
N
8
Ordine dell’equazione risolvente
● In casi particolari l’equazione risolvente può essere di ordine inferiore all’ordine del circuito
● Ciò avviene quando la struttura del circuito è tale da rendere nulla l’interazione tra alcune risposte e alcune variabili di stato
Esempio
La tensione e la corrente diL e R1 non dipendono da vC
la tensione e la corrente diC e R2 non dipendono da vL
L’analisi del circuito richiede la risoluzione di due equazioni del primo ordine disaccoppiate
9
Condizioni iniziali
● Per determinare la risposta per t > t0 si devono associare all’equazione N condizioni iniziali del tipo
● I valori iniziali di y(t) e delle sue derivate possono essere determinati se sono noti i valori per t t0 delle variabili di stato
)1(01
1
)1(0
00
0
0
y
y
)y(
N
t
N
N
t
Ydt
d
Ydt
d
Yt
costanti )1(
0)1(
00 ,,, NYYY
10
Circuiti elementari del primo ordine
● Circuito del primo ordine: circuito il cui stato è definito mediante una sola variabile
La determinazione della risposta richiede la risoluzione di un’equazione differenziale del primo ordine
● Escludendo i casi degeneri, rientrano in questa categoria i circuiti che contengono un solo bipolo dinamico (condensatore o induttore)
I casi più semplici sono i seguenti
Circuito RC Circuito RL
11
Circuiti elementari del primo ordine
● Si assume che siano noti
gli andamenti degli ingressi ( = grandezze impresse dai generatori indipendenti: vGt e iGt ) per t t0
i valori delle variabili di stato per t t0
vCt0 VC0
iLt0 IL0
● Si vogliono determinare le risposte dei circuiti per t t0
● Senza perdita di generalità ci si può limitare a considerare il caso particolare in cui t0 0
● Le espressioni delle tensioni e delle correnti nel caso t0 0 si possono ottenere da quelle ricavate per t0 0 sostituendo t con t t0
12
Circuito RC elementare
● LKI:
● LKV:
● Componenti:
● All’equazione si deve associare la condizione iniziale
)()()( tititi CR )()()( tvtvtv GCR
)(1
)(1
tvRC
tvRCdt
dvGC
C
dt
dvCti c)(
dt
dvRCtRitv c
R )()(
0)0( CC Vv
)(1
)(1
tvtvdt
dvGC
C
RC
13
Circuito RL elementare
● LKI:
● LKV:
● Componenti:
● All’equazione si deve associare la condizione iniziale
)()()( tititi GLR )()()( tvtvtv LR
dt
di
R
L
R
tvti L
R )(
)(
)()( tiL
Rti
L
R
dt
diGL
L
0)0( LL Ii
dt
diLtv L
L )(
)(1
)(1
titidt
diGL
L
R
L
14
Equazione differenziale
● In entrambi i casi si è ottenuta un’equazione differenziale del tipo
● f(t) grandezza impressa del generatore indipendente
● costante di tempo
circuito RC RC
circuito RL L/R LG
0)0(
)f(1
)(1
Xx
ttxdt
dx
][][
][
][
][
][
][]][[ T
I
Q
V
Q
I
VCR
][][
][
][
][
][
][
][
][T
VV
I
IR
L
15
Risoluzione dell’equazione differenziale
● L’integrale generale dell’equazione di stato può essere espresso come
xH(t) integrale generale dell’equazione omogenea associata
xP(t) soluzione particolare dell’equazione differenziale
● Per determinare xH(t) si risolve l’equazione caratteristica
● Quindi l’integrale generale dell’equazione omogenea associata è
)()()( txtxtx PHG
t
H ketx )(
10
1
16
Soluzione particolare – ingresso costante
● Se la tensione o la corrente impressa del generatore indipenden-te è una costante (indicata con F), l’equazione diviene
● In questo caso è immediato riconoscere che l’equazione ammette la soluzione particolare costante
Ftxdt
dx
1)(
1
FtxP )(
17
Soluzione particolare - ingresso sinusoidale
● Se la tensione o la corrente impressa del generatore indipendente è una funzione sinusoidale di pulsazione
l’equazione ammette una soluzione particolare del tipo
● Per ricavare XM e si sostituisce xP(t) nell’equazione differenziale
● Si applica la trasformata di Steinmetz al primo e al secondo membro dell’equazione differenziale
)cos()f( tFt M
)f(1
)(1
ttxdt
dxP
P
FXX
11
PPj
jMPP
jM
XtxFt
e)(e)f(
SS
XF
)cos()( tXtx Mp
18
Soluzione particolare - Ingresso sinusoidale
Si determina il fasore di xP(t)
● Si antitrasforma:
Quindi la soluzione particolare è
)arctg(cos1
)(22
tX
tx Mp
)arctg()1arg()arg()arg(1 22
j
FX
P
MPM
FX
X
jp 1
FX
19
Espressione della soluzione
● L’integrale generale dell’equazione differenziale
● La costante k si determina imponendo che x(t) soddisfi la condizione iniziale
L’espressione della soluzione (per t 0) è
)()()()( txketxtxtx P
t
PHG
)0()0()0( 00 PP xXkXxkx
)()0()( 0 txexXtx P
t
P
20
Componente transitoria e componente di regime
● Se 0 il primo termine tende a zero per t componente transitoria
la componente transitoria dipende sia dall’ingresso che dallo stato iniziale
● Per t la risposta tende ad identificarsi con il secondo termine
componente di regime
la componente di regime dipende solo dall’ingresso
)()0()( 0 txexXtx P
t
P
Componentetransitoria
Componentedi regime
(Se 0)
21
Risposta libera e risposta forzata
● La risposta con ingresso zero (risposta libera) è dovuta all’energia immagazzinata nel circuito all’istante
iniziale dipende solo dallo stato iniziale tende a zero per t (se > 0)
● La risposta nello stato zero (risposta forzata) dipende solo dall’ingresso tende alla componente di regime per t (se > 0)
t
PP
t
extxeXtx )0()()( 0
Risposta coningresso zero
Risposta nellostato zero
22
Espressione della soluzione
● Se l’ingresso è costante la soluzione completa (per t 0) è
● Se l’ingresso è sinusoidale si ottiene
dove
FeFXtxt
0)(
)cos(11
cos)(
22220
t
Fe
FXtx M
tM
)arctg(
23
Risposta con ingresso costante
24
Costante di tempo
● La costante di tempo è un indice della velocità con cui la componente transitoria della risposta tende a zero
● In un tempo pari alla costante di tempo la componente transitoria si riduce al 37%circa del suo valore iniziale
● In un tempo pari a 5 si riduce a meno dell’1%del valore iniziale
● In un tempo pari a 7 si riduce a meno dello0.1% del valore iniziale
In pratica si può assumere che componentetransitoria si annulli in un tempo dell’ordinedi 5-7 volte la costante di tempo 0.00097
0.00256
0.00675
0.01834
0.04983
0.13532
0.36791.00000
t /te
25
Costante di tempo
● La retta tangente nel punto iniziale alla curva che rappresenta la risposta raggiunge il valore asintotico F per t
● Dato che
● L’equazione della retta tangente nel punto (0, X0) è
Quindi si ha xR(t) F per t
00
00
)()( X
t
FXXt
dt
dxtx
tR
FeFXtxt
)()( 0
26
Risposta con ingresso sinusoidale
● Se 0, per t abbastanza grande (5-7 costanti di tempo) l’andamento della risposta è praticamente sinusoidale
● La risposta a regime è indipendente dal valore di X0
27
Circuiti con un solo condensatore
● Normalmente un circuito formato da un condensatore e da componenti resistivi può essere ricondotto a un circuito RC elementare mediante il teorema di Thévenin
● Quindi l’espressione della tensione del condensatore per t 0 è
)()0()( 0 tvevVtv P
t
PCC
CReq
28
Circuiti con un solo condensatore
● Fa eccezione il caso particolare in cui il bipolo resistivo equivale a un generatore di corrente, e quindi non ammette la rappresentazioneequivalente di Thévenin (ma solo quella di Norton con Geq 0)
● In questo caso la tensione del condensatore si può ottenere direttamen-te integrando la corrente del generatore
t
ccCC
CC
ccC
dxxiC
VtvVv
tidt
dvC
0
0
0
)(1
)()0(
)(
29
Circuiti con un solo induttore
● Normalmente un circuito formato da un induttore e da compo-nenti resistivi può essere ricondotto a un circuito RL elementare mediante il teorema di Norton
● Quindi l’espressione della corrente dell’induttore per t 0 è
)()0()( 0 tieiIti P
t
PLL
eqR
L
30
Circuiti con un solo induttore
● Fa eccezione il caso particolare in cui il bipolo resistivo equivale a un generatore di tensione, e quindi non ammette la rappresentazioneequivalente di Norton (ma solo quella di Thévenin con Req 0)
● In questo caso la corrente dell’induttore condensatore si può ottenere direttamente integrando la tensione del generatore
t
LL
LL
L
dxxvL
ItiIi
tvdt
diL
0
00
0
0 )(1
)()0(
)(
31
Espressioni delle altre risposte
● Circuito RC: essendo nota vC(t) si può sostituire il condensatore con un generatore di tensione
● Circuito RL: essendo nota iL(t) si può sostituire l’induttore con un generatore di corrente
Le altre tensioni e correnti possono essere determinate risolvendo un circuito resistivo
● Dato che il circuito è lineare, ogni risposta può essere scomposta in un termine proporzionale a vC(t) o iL(t) e in un termine propor-zionale alle grandezze impresse dei generatori indipendenti
● Ogni risposta del circuito ha un’espressione (per t 0) del tipo
con la stessa costante di tempo
)()0()( 0 tyeyYty P
t
P
32
Stabilità
● Se 0 il termine esponenziale tende a zero per t Il circuito è asintoticamente stabile
Per t tende ad una condizione di regime dipendente solo dagli ingressi
Questa situazione si verifica se i parametri R, L e C sono positivi ( componenti passivi)
● Se < 0 il termine esponenziale diverge per t Il circuito è instabile
Questa condizione si verifica, ad esempio, se R < 0, come può accadere se R rappresenta la resistenza equivalente di un bipolo che contiene generatori dipendenti
33
Esempio - risposta con ingressi costanti per
34
Regime stazionario
● Per t , un circuito asintoticamente stabile con ingressi costantitende ad una condizione di regime in cui le tensioni e le correnti di tutti i componenti sono costanti nel tempo (regime stazionario)
● In condizioni di regime stazionario, dalle relazioni costitutive del condensatore e dell’induttore, si ottiene
i condensatori si comportano come circuiti aperti gli induttori si comportano come cortocircuiti
0
0
dt
diLv
dt
dvCi
LL
CC
35
Regime stazionario
● La risposta a regime in condizioni stazionarie può essere ottenuta direttamente, senza utilizzare le equazioni differenziali, analizzando il circuito resistivo che si ottiene sostituendo i condensatori con circuiti aperti e gli induttori con cortocircuiti ( analisi in continua)
● In particolare si può notare che
in un circuito RC, la tensione a regime del condensatore coincide con la tensione a vuoto della sottorete resistiva (quindi con la tensione del generatore equivalente di Thévenin)
in un circuito RL, la corrente a regime dell’induttore coincide con la corrente di cortocircuito della sottorete resistiva (quindi con la corrente del generatore equivalente di Norton)
36
Analisi in continua - Esempio
● VG = costante
● Determinare i valori a regime delle tensioni e delle correnti
● Risoluzione:
GC
GRRC
GRR
GLRR
RLR
RCR
VV
RR
RVIRVV
RR
RVIRV
RR
VIII
IVV
VII
2
21
22221
21
1111
2121
44
323
A 0V 0
V 0A 0
37
Regime sinusoidale
● Per t , un circuito asintoticamente stabile con ingressi sinu-soidali isofrequenziali di pulsazione tende ad una condizione di regime in cui le tensioni e le correnti di tutti i componenti sono sinusoidali con la stessa pulsazione (regime sinusoidale)
● La risposta a regime sinusoidale di un circuito può essere ottenuta direttamente, senza utilizzare le equazioni differenziali, mediante il metodo simbolico basato sulla trasformata di Steinmetz
38
Condizioni iniziali
Interruttori
● In genere le condizioni iniziali non sono direttamente disponibili, ma devono essere determinate a partire da informazioni di tipo diverso
● Spesso è noto il comportamento del circuito prima di un istante iniziale t0 in corrispondenza del quale si ha una perturbazione dovuta alla commutazione di uno o più interruttori o a disconti-nuità delle grandezze impresse dei generatori
39
Discontinuità
● All’istante t0 alcune tensioni o correnti nel circuito possono presentare una discontinuità di prima specie (cioè un “salto”) il loro valore per t t0 non è definito
● In questo caso si definiscono i valori relativi agli istanti t0 e t0
)f(lim)f(
)f(lim)f(
0
0
0
0
0
0
tt
tt
tttt
tttt
40
Dati iniziali e condizioni iniziali
● Spesso, nello studio dei circuiti dinamici in condizioni transitorie ènoto il comportamento del circuito per t t0
sono noti i valori delle tensioni e delle correnti all’istante t0
(dati iniziali)
● Per determinare la risposta per t t0 occorrono i valori delle funzioni incognite e (delle loro derivate, per i circuiti di ordine superiore al primo) all’istante t0
(condizioni iniziali)
● All’istante t0 le tensioni e le correnti (e le loro derivate) possono essere discontinue
i valori a t0in genere non coincidono con quelli a t0
Occorre determinare la relazione tra i dati iniziali e le condizioni iniziali
41
Continuità delle variabili di stato
● Proprietà di continuità
Se la corrente di un condensatore è limitata, la tensione è una funzione continua del tempo
Se la tensione di un induttore è limitata, la corrente è una funzione continua del tempo
● Per un circuito non degenere si può dimostrare che, se le grandezze impresse dei generatori sono limitate, anche le tensioni e le correnti di tutti i lati sono limitate (tensioni o correnti non limitate sono incompatibili con le equazioni del circuito)
Se gli ingressi sono limitati, le variabili di stato di un circuito non degenere sono continue
i loro valori all’istante t0 coincidono con quelli a t0
sono definiti i valori delle variabili di stato per t t0
42
Determinazione delle condizioni iniziali
Calcolo dei valori a t0 delle tensioni e correnti
● Studiando il circuito per t t0 si determinano i valori per t t0
delle variabili di stato
● All’istante t0, essendo note le tensioni dei condensatori e le
correnti degli induttori, si possono sostituire
i condensatori con generatori di tensione
gli induttori con generatori di corrente
● In questo modo si ottiene un circuito resistivo, studiando il quale si possono determinare i valori all’istante t0
delle altre tensioni e correnti
43
Determinazione delle condizioni iniziali - Esempio
● Per t < 0 il circuito rappresentato in figura è in condizioni di regime
● All’istante t 0 l’interruttore passa dalla posizione A alla posizione B
● Si vogliono determinare i valori negli istanti 0 e 0+ di:
V 12
H 5.0
F 5.0
2
2
4
3
2
1
GV
L
C
R
R
R
)(),(),(),(),(),(),( 321 tvtitvtitititi CCLLRRR
44
Determinazione delle condizioni iniziali - Esempio
● Determinazione dei valori all’istante t 0
Il circuito è in condizioni di regime stazionario
Si esegue un’analisi in continua
V 6)0(
A 6)0()0()0(
A 3)0()0(
A 3)0(
32
3
31
3232
11
RR
RVv
iiiRR
Vii
R
Vi
GC
RRL
GRR
GR
V 0)0(A 0)0( LC vi
45
Determinazione delle condizioni iniziali - Esempio
● Determinazione dei valori all’istante t 0
V 4)0()0(
A 8)0(
)(
)()0()0(
A 5)0()0(
)0(
A 3)0(
)0(
A 1)0()0(
)0(
11
31
1
312
321
31
1
313
22
31
3
311
RL
LCC
LCR
CR
LCR
iRvRR
Ri
RRR
RRRvi
RR
Ri
RR
vi
R
vi
RR
Ri
RR
vi
A 6)0(V 6)0( LC iv
46
Analisi di circuiti del 1° ordine – Metodo diretto (1)
● La risposta di un circuito del primo ordine a partire da un istante
iniziale t0 0
è determinata da tre informazioni
il valore al’istante t 0+: Y0
la costante di tempo: la soluzione particolare: yP(t)
● In molti casi di interesse pratico (es. circuiti con ingressi costanti o ingressi sinusoidali) queste informazioni possono essere ricavate direttamente, quindi la risposta può essere ottenuta senza fare uso delle equazioni differenziali
)()0()( 0 tyeyYty P
t
P
47
Analisi di circuiti del 1° ordine – Metodo diretto (2)
● Determinazione di Y0
Mediante un’analisi per t 0 si determina il valore iniziale della variabile di stato ( vC(0) o iL(0) )
Se la risposta y(t) che si vuole determinare non coincide con la variabile di stato, si calcola Y0 y(0) analizzando il circuito resistivo ottenuto sostituendo
il condensatore con un generatore di tensione vC(0) l’induttore con un generatore di corrente iL(0)
● Determinazione di Si calcola la resistenza equivalente della parte resistiva del
circuito con i generatori indipendenti azzerati, quindi si pone
ReqC per i circuiti RC
L/Req per i circuiti RL
48
Analisi di circuiti del 1° ordine – Metodo diretto (3)
● Determinazione della soluzione particolare
Ingressi costanti
Si esegue un’analisi in continua del circuito(nella configurazione per t 0, cioè con gli eventuali interruttori nella posizione successiva alla commutazione che avviene all’istante iniziale)
Nell’analisi in continua• il condensatore è sostituito da un circuito aperto• l’induttore è sostituito da un cortocircuito
Ingressi sinusoidali
Si analizza il circuito (nella configurazione per t 0) con il metodo simbolico
49
Circuiti degeneri
● Si considerano i casi limite in cui
R 0 nel circuito RC elementare
G 1/R 0 nel circuito RL elementare
● In queste condizioni i circuiti sono degeneri e la variabile di stato (vC o iL) coincide con l’ingresso (vG o iG), quindi il circuito non ha variabili di stato indipendenti (ordine 0)
50
Gradino unitario
● Si considera il caso in cui l’ingresso èuna funzione del tipo
● Per 0, la funzione f(t) tende allafunzione gradino unitario U(t)
t
t
tt
t
per
per
per
1
0
00
)(f
01
00)U(
t
tt
per
per
51
Impulso di Dirac
● La corrente nel condensatore e la tensione dell’induttore sono
● La derivata dell’ingresso è rappresen-tata da un impulso rettangolare di du-rata e ampiezza 1/ (e quindi area unitaria)
t
t
t
tdt
d
per
per
per
0
01
00
)(pf
dt
tdLtv
dt
tdCti
L
C
)(f)(
)(f)(
52
Impulso di Dirac
● Intuitivamente, il limite per 0 di p(t) è un impulso di area unitaria avente durata nulla e ampiezza infinita
Il limite è rappresentato dall’impulso di Dirac, (t), caratterizzato dalle seguenti proprietà
● Queste proprietà non possono essere soddisfatte da una funzione ordinaria (per una funzione ordinaria la prima proprietà implica che l’integrale su un qualunque intervallo sia nullo)
● (t) non è una funzione ordinaria ma è una distribuzione (o funzione generalizzata)
0
00)(
t
tt
persingolare
per
01)( dtt ( “area” unitaria)
53
Impulso di Dirac
● L’integrale dell’impulso di Dirac è il gradino unitario
● Quindi, formalmente, si può porre
L’impulso di Dirac è la derivata generalizzata del gradino unitario(non si può parlare semplicemente di derivata, perché U(t)non è derivabile in senso ordinario, essendo discontinua)
)(tdt
dU
01
00)(
t
td
t
per
per )()( tUd
t
54
Impulsi di corrente e di tensione
● In un condensatore a una discontinuità della tensione corrisponde un impulso di corrente ( corrente non limitata)
● In un induttore a una discontinuità della corrente corrisponde un impulso di tensione ( tensione non limitata)
)(v
)(i
)()(v)(v
)()(v
CC
GC
G
tCdt
dCt
tUtt
tUt
)(i
)(v
)()(i)(i
)()(i
LL
GL
G
tLdt
dLt
tUtt
tUt
55
Circuiti elementari del secondo ordine
● Circuiti del secondo ordine: circuiti contenenti due bipoli dinamici
La determinazione della risposta richiede la risoluzione di un’equazione differenziale del secondo ordine
Circuito RLC serie Circuito RLC parallelo
56
Circuito RLC serie
● LKI:
● LKV:
● Componenti:
)(i)(i)(i ttt RLC )(v)(v)(v)(v tttt GCLR
dt
dCt C
C
v)(i
dt
dRCtRt C
RR
v)(i)(v
)(v)(vvv
2
2
ttdt
dRC
dt
dLC GC
CC
2
2 vi)(v
dt
dLC
dt
dLt CL
L
57
Circuito RLC serie
● All’equazione si devono associare le condizioni iniziali relative al valore all’istante t 0 della tensione vC e della sua derivata
● Quest’ultima condizione può essere ottenuta a partire dai valori iniziali delle variabili di stato
infatti si ha0
0
)0(i
)0(v
LL
CC
I
V
)(i)(i
v)(i
ttdt
dCt
LC
CC
C
I
CCdt
d LLC
t
C 0
0
)0(i1
)0(i1v
58
Circuito RLC parallelo
● LKI:
● LKV:
● Componenti:
)(v)(v)(v ttt RLC )(i)(i)(i)(i tttt GCLR
dt
dLt L
L
i)(v
dt
d
R
L
R
tti LR
R
i)(v)(
)(i)(iii
2
2
ttdt
d
R
L
dt
dLC GL
LL
2
2 iv)(i
dt
dLC
dt
dCt LC
C
59
Circuito RLC parallelo
● All’equazione si devono associare le condizioni iniziali relative al valore all’istante t 0 della corrente iL e della sua derivata
● Quest’ultima condizione può essere ottenuta a partire dai valori iniziali delle variabili di stato
infatti si ha0
0
)0(i
)0(v
LL
CC
I
V
)(v)(v
i)(v
ttdt
dLt
CL
LL
L
V
LLdt
d CCL
t
L 0
0
)0(v1
)0(v1i
60
Circuiti del secondo ordine
● I circuiti del 2° ordine sono descritti da equazioni differenziali del tipo
● coefficiente di smorzamento
circuito RLC serie
circuito RLC parallelo
● 0 pulsazione naturale
circuito RLC serie e parallelo
00
0
202
2
y)0y(
)f()y(y
2y
Ydt
dY
ttdt
d
dt
d
t
L
R
2
LC
120
RC2
1
0,0,0 CLR
0,0 20
61
Risposta di un circuito del secondo ordine
● Integrale generale dell’equazione differenzialey(t) yH(t) + yP(t)
yH(t) integrale generale dell’equazione omogenea associata
yP(t) soluzione particolare dell’equazione differenziale
● Per determinare yH(t) si risolve l’equazione caratteristica
● Si distinguono tre casi caratterizzati da valore positivo, nullo o negativo del discriminante
caso sovrasmorzato:
caso con smorzamento critico:
caso sottosmorzato:
02 20
2
20
2 20
20 20
20 20
20
62
Caso sovrasmorzato
● L’equazione caratteristica ha due soluzioni reali distinte
Se , dato che d < , risulta 1, 2 < 0
Il circuito è asintoticamente stabile
● Integrale generale dell’equazione omogenea associata:
● Espressione della risposta:
k1 e k2 si determinano imponendo le condizioni iniziali
2
120
221,
d
020
2
)(y)y( 2121 tekekt p
tt
ttH ekekt 21
21)(y
0,0 20
63
Risposta di un circuito del secondo ordine
Caso sovrasmorzatoIngresso costante
64
Risposta di un circuito del secondo ordine
Caso sovrasmorzatoIngresso costante
65
Smorzamento critico
● L’equazione caratteristica ha due soluzioni reali coincidenti
Anche in questo caso se > 0, le soluzioni sono negative
● Integrale generale dell’equazione omogenea associata:
● Espressione della risposta:
k1 e k2 si determinano imponendo le condizioni iniziali
21
020
2
)(y)y( 21 ttekekt ptt
ttH tekekt 21)(y
66
Risposta di un circuito del secondo ordine
Smorzamento criticoIngresso costante
67
Risposta di un circuito del secondo ordine
Smorzamento criticoIngresso costante
68
Caso sottosmorzato
● L’equazione ha due soluzioni complesse coniugate
● Integrale generale dell’equazione omogenea associata:
● Affinché yH(t) sia reale occorre che sia
● Si pone
djj 22021,
020
2
tjtjH
dd ekekt )(2
)(1)(y
*12 kk
jj eA
kARAeA
k2
)0,,(2 21
69
Caso sottosmorzato
● Utilizzando la formula di Eulero si ottiene
Espressione della risposta:
Anche in questo caso si devono determinare due costanti reali ( A e ) imponendo le condizioni iniziali
)(y)cos()y( ttAet pdt
tAe
eeAe
eeA
eeA
ekekty
dt
tjtjt
tjjtjj
tjtjH
dd
dd
dd
cos
2
22
)(
)()(
)()(
)(2
)(1
70
Risposta di un circuito del secondo ordine
Caso sottosmorzatoIngresso costante
71
Caso senza perdite
● Questo caso corrisponde all’assenza di componenti in grado di dissipare energia
00,0 20
2
02
0 L
RR 0
2
1
RCR
RLC serie LC serie RLC parallelo LC parallelo
72
Caso senza perdite
● In queste condizioni l’equazione differenziale è
● L’equazione caratteristica ha due soluzioni immaginarie coniugate
● L’integrale generale dell’equazione omogenea è una funzione sinusoidale di pulsazione
non si annulla per t ma rimane limitata
in questo caso il circuito è semplicemente stabile
● L’espressione della risposta completa è
021 j
)(y)cos()y( 0 ttAt P
)cos()(y 0 tAtH
)f()y(y 2
02
2
ttdt
d
73
Risposta di un circuito del secondo ordine
Caso senza perditeIngresso costante
74
Oscillatore armonico
● Se l’ingresso è nullo, i circuiti LC serie e parallelo si riducono al circuito seguente
● Considerando (per esempio) l’equazione in vC si ottiene
● Quindi si ha anche
● La tensione e la corrente sono sinusoidali con pulsazione 0
)cos()(v)(v 0 VMLC tVtt
)sen(v
)(i)(i 00 VMC
CL tCVdt
dCtt
75
Oscillatore armonico
● Energia accumulata nel condensatore
● Energia accumulata nell’induttore
● Energia totale
● L’energia totale è costante e coincide con i valori massimi assunti da wC(t) e da wL(t)
● wC(t) è massima quando wL(t) si annulla e viceversa
Si ha uno scambio continuo di energia, senza perdite, tra il condensatore e l’induttore
)(cos2
1)(v
2
1)(w 0
222VMCC tCVtCt
)(sen2
1)(sen
2
1)(i
2
1)(w 0
220
22220
2 tCVtVCLtLt MMLL
22220
2
2
1
2
1
2
1)(w)(ww MMMLCT LIVCLCVtt
76
Oscillatore smorzato
● Si inserisce un resistore di resistenza Rs in serie a L e C oppure un resistore di conduttanza Gp in parallelo a L e C
● A partire dalla condizione Rs 0 oppure Gp 0 si aumenta il valore di Rs o di Gp
Aumenta il valore di che nei due casi èC
G
L
R ps
22 o
77
Oscillatore smorzato
● Inizialmente il circuito è sottosmorzato a causa della dissipazione nel resistore l’energia accumulata nel
circuito tende a zero per t l’ampiezza delle oscillazioni decresce come et
la pulsazione diminuisce all’aumentare di Rs o Gp
● Aumentando si raggiunge la condizione di smorzamento critico per
in queste condizioni la pulsazione d è uguale a zero a partire da questo punto le risposte del circuito non hanno più
andamento oscillante
● Aumentando ulteriormente il circuito diviene sovrasmorzato al crescere di una delle soluzioni dell’equazione caratteristica
tende a mentre l’altra tende a zero per t la risposta tende a zero sempre più lentamente
220 d
L
CG
C
LR ps 220
78
Luogo delle soluzioni dell’equazione caratteristica