Verifica, è proprio obbligatoria?

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proue di gruppo di Elena Giordano ÀAbbiamo tutti un cervello che pensa? Bene, facciamolo funzionare. i, hanno ragio- ne. Sono in- sopportabile. Mi rompo e mi lamento ogni volta che la parola «ve- rifica» fa capolino in mez- zo al gruppo, per bocca degli educatori. Io mi di- co: siamo tutti felici e con- tenti, ci troviamo, abbiamo un mondo di impegni e di appuntamenti. Che senso ha impostare Una verifica a metà anno? Non si po- trebbe semplicemente la- sciare passare il tempo, e arrivare a giugno senza troppi pensieri? Niente da fare: tutti so- no d'accordo per la ve- rifica. E forse hanno ra- gione. Pensandoci con un attimo di calma in più, an- che a me l'idea non di- spiace. Come ricordasem- pre Cario, «Inomtramrion deve mai essere un'abitu- dine e stop. Deve 1) esse- re ogni volta un bel tro- varsi insieme; 2) essere sempre una scoperta», E allora, verificiliamoci. Sa- rah vuole partire con un te- st per controllare il «tasso di attaccamento al grup- po». Tonimi propone di in- vitare un esperto che ci spieghi meglio cosa vuoi dire «fare gruppo». Mari- na, invece, sempre piena di idee stravaganti, ha but- tato l'idea di un me- gaincontro di mezza gior- nata, con tanto di momento di preghiera, merenda, j3i- . uenf ica: e proprio obbligatoria? Periodicamente, ecco spuntare la trafila della verifica di gruppo: dove siamo, perché ci troviamo, dove stiamo andando... E davvero necessario tutto questo? scussione. Io non ho ancora rei che ci impegnassimo deciso, ma mi piacerebbe di più. che questo momento di- ventasse qualcosa di serio In fondo, passiamo in- per il nostro gruppo. Vor- sieme buona parte del DimensioniNuove 50 G e n n a i o 2 0 0 2

Transcript of Verifica, è proprio obbligatoria?

proue di gruppo

di Elena GiordanoÀAbbiamo tutti un cervello che pensa?

Bene, facciamolo funzionare.

i, hanno ragio-ne. Sono in-sopportabile.Mi rompo emi lamentoogni volta chela parola «ve-

rifica» fa capolino in mez-zo al gruppo, per boccadegli educatori. Io mi di-co: siamo tutti felici e con-tenti, ci troviamo, abbiamoun mondo di impegni e diappuntamenti. Che sensoha impostare Una verificaa metà anno? Non si po-trebbe semplicemente la-sciare passare il tempo, earrivare a giugno senzatroppi pensieri?

Niente da fare: tutti so-no d'accordo per la ve-rifica. E forse hanno ra-

gione. Pensandoci con unattimo di calma in più, an-che a me l'idea non di-spiace. Come ricordasem-pre Cario, «Inomtramriondeve mai essere un'abitu-dine e stop. Deve 1) esse-re ogni volta un bel tro-varsi insieme; 2) esseresempre una scoperta», Eallora, verificiliamoci. Sa-rah vuole partire con un te-st per controllare il «tassodi attaccamento al grup-po». Tonimi propone di in-vitare un esperto che cispieghi meglio cosa vuoidire «fare gruppo». Mari-na, invece, sempre pienadi idee stravaganti, ha but-tato lì l'idea di un me-gaincontro di mezza gior-nata, con tanto di momentodi preghiera, merenda, j3i-

. uenf ica:e proprioobbligatoria?

Periodicamente, ecco spuntare latrafila della verifica di gruppo:

dove siamo, perché ci troviamo,dove stiamo andando... E davvero

necessario tutto questo?

scussione. Io non ho ancora rei che ci impegnassimodeciso, ma mi piacerebbe di più.che questo momento di-ventasse qualcosa di serio In fondo, passiamo in-per il nostro gruppo. Vor- sieme buona parte del

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Da 4 d 10 punti: ld verifica proponetela... a un altro.Niente da fare, posizione rigida la vostra. Preferite continuare come sempre piut-tosto che controllare se state andando bene. Perché avete paura di un momentodi pausa? La verifica non serve a creare problemi, piuttosto a risolverli. È un modoper crescere insieme, non per giudicare il gruppo nella sua anima.

Da 11 a 15 punti: Non ci fate perdere troppo tempo.Se proprio bisogna farla, ok, ma che sia una cosa rapida, perché non avete tempoda perdere. Siete troppo indaffarati. Il vostro atteggiamento è operativo, e quindiva bene. Ma ritagliatevi sempre uno spazio di analisi: vi aiuterà a crescere in armo-nia con le mille realtà che incontrate ogni giorno.

Da 16 a 20: Sì alla verifica, ne abbiamo bisogno.Accettare di avere necessità di un momento di stacco e di verifica è segno dimaturità e vuoi dire che il gruppo desidera essere dawero una piccola comunità.Avere l'essenziale sempre davanti agli occhi: il mondo e le sue sfide sono il terre-no su cui essere realmente gruppo.

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