VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per...

47
1 VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI I FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS/17 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria (D.R n. 223 del 26 giugno 2008) RELAZIONE FINALE Il giorno 17 novembre 2010 alle ore 17.05, presso i locali del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano, la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa ad 1 posto di Professore Universitario di ruolo di I fascia della Facoltà di Giurisprudenza per il Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. La Commissione per adempiere alle sue funzioni si è riunita nei seguenti giorni: Riunione preliminare - 5 luglio 2010 I Riunione - 4 e 5 novembre 2010 II Riunione - 17 novembre 2010 Riunione preliminare: designazione del Presidente (Prof. Emilio Dolcini) e del Segretario (Prof.ssa Grazia Mannozzi); presa d'atto della normativa concorsuale (Legge 3.7.1998, n. 210 e relativo regolamento di applicazione DPR 19.10.98, n. 390); dichiarazione di legge sulla inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari; fissazione dei criteri di massima, definizione del calendario dei lavori. I Riunione: presa d'atto della avvenuta pubblicizzazione dei criteri di massima, lettura dell'elenco ufficiale dei candidati; dichiarazione di legge sull'inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari e i candidati (R.D. n. 674/1924, art. 29 comma 2); presa d'atto delle esclusioni e delle rinunce intervenute; elencazione dei candidati da valutare ai fini della procedura, identificazione dell'apporto di ciascun candidato nei lavori di collaborazione. II Riunione: Stesura dei profili curriculari, giudizio individuale dei singoli Commissari su ciascun candidato; formulazione dei giudizi collegiali della Commissione su ciascun candidato; formulazione dell’elenco dei candidati risultati idonei. GIUDIZI Candidato Bondi Alessandro Profilo curriculare: dottore di ricerca, esperienza di ricerca all’estero, professore associato SSD IUS-17.

Transcript of VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per...

Page 1: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

1

VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE

UNIVERSITARIO DI RUOLO DI I FASCIA PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE IUS/17 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria (D.R n. 223 del 26

giugno 2008)

RELAZIONE FINALE

Il giorno 17 novembre 2010 alle ore 17.05, presso i locali del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano, la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa ad 1 posto di Professore Universitario di ruolo di I fascia della Facoltà di Giurisprudenza per il Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale.

La Commissione per adempiere alle sue funzioni si è riunita nei seguenti giorni: Riunione preliminare - 5 luglio 2010 I Riunione - 4 e 5 novembre 2010 II Riunione - 17 novembre 2010 Riunione preliminare: designazione del Presidente (Prof. Emilio Dolcini) e del Segretario (Prof.ssa Grazia Mannozzi); presa d'atto della normativa concorsuale (Legge 3.7.1998, n. 210 e relativo regolamento di applicazione DPR 19.10.98, n. 390); dichiarazione di legge sulla inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari; fissazione dei criteri di massima, definizione del calendario dei lavori. I Riunione: presa d'atto della avvenuta pubblicizzazione dei criteri di massima, lettura dell'elenco ufficiale dei candidati; dichiarazione di legge sull'inesistenza di parentela ed affinità entro il 4° grado incluso tra i Commissari e i candidati (R.D. n. 674/1924, art. 29 comma 2); presa d'atto delle esclusioni e delle rinunce intervenute; elencazione dei candidati da valutare ai fini della procedura, identificazione dell'apporto di ciascun candidato nei lavori di collaborazione. II Riunione: Stesura dei profili curriculari, giudizio individuale dei singoli Commissari su ciascun candidato; formulazione dei giudizi collegiali della Commissione su ciascun candidato; formulazione dell’elenco dei candidati risultati idonei.

GIUDIZI Candidato Bondi Alessandro Profilo curriculare: dottore di ricerca, esperienza di ricerca all’estero, professore associato SSD IUS-17.

Page 2: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

2

1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari:

Commissario - Prof. Emilio Dolcini Il candidato – Dottore di ricerca e attualmente Professore associato di diritto penale nell’Università di Urbino – presenta una monografia, intitolata "I reati aggravati dall'evento tra oggi e domani", del 1999, nella quale offre un’ampia panoramica delle questioni che ruotano intorno alla categoria dei reati aggravati dall'evento, caratterizzata dalla presenza di alcuni spunti originali: tale, ad esempio, l'individuazione nella 'teoria della letalità' di una chiave di lettura in grado di delimitare già sul piano oggettivo la portata applicativa delle norme incriminatrici dei reati in questione. Merita apprezzamento, tra l’altro, la trattazione di temi assai dibattuti in Italia e all’estero, e all’epoca particolarmente attuali, come quelli dell'imputazione oggettiva dell'evento o quello della presenza di una componente colposa all'interno del reato doloso. Nel 2004 si colloca un manuale di parte speciale, redatto in collaborazione con altri A., nel quale il candidato ha redatto un capitolo dedicato a ‘nozioni comuni e qualifiche soggettive’ e ha trattato di alcuni delitti dei privati contro la p.a. Sotto il titolo “Stravaganze del diritto penale” (2008) il candidato ha poi raccolto alcuni saggi su temi diversi, parte dei quali – ad esempio, l’aggiotaggio – ambientati nel diritto penale dell’economia. Nel complesso le pubblicazioni attestano una buona padronanza del sistema penale, sicure capacità argomentative e uno stile espositivo mai banale. Come trova conferma nel curriculum, la formazione culturale del candidato si è giovata anche di soggiorni di studio in Germania e negli USA. Tenuto conto specificatamente dei titoli e delle pubblicazioni del candidato, si esprime apprezzamento per la sua personalità di studioso e di docente. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Urbino, con ampia esperienza didattica - e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto conto specificatamente, dottore di ricerca, con esperienza di ricerca all’estero e attività di coordinamento scientifico - presenta diverse pubblicazioni (monografie, saggi e altri contributi). La monografia su “ I reati aggravati dall’evento tra oggi e domani” (1999) costituisce un’estesa e importante analisi delle forme problematiche di responsabilità collegate ai reati aggravati dall'evento; figure che vengono sottoposte ad attenta verifica alla luce del principio di colpevolezza. A parte l'ulteriore interessante monografia “Stravaganze del diritto penale” (2008), il prof. Bondi presenta anche contributi di parte speciale, in particolare nella materia dei reati contro la pubblica amministrazione. L'intera produzione scientifica del prof. Bondi, caratterizzata da acume e ricerca di nuovi percorsi di indagine, conferma la sua significativa personalità di studioso. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Bondi, associato presso l'Università di Urbino dal 2001, presenta una monografia dal titolo “I reati aggravati dall'evento tra oggi e domani”, del 1999, oltre a saggi su argomenti vari, alcuni pubblicati su volumi collettanei, e la partecipazione a un manuale di parte speciale. Nel suo curriculum assumono rilievo significative esperienze di studio all'estero. Nella monografia il candidato dà prova di capacità di ricostruire, anche in chiave critica e con attenzione ai profili storici, una categoria problematica del diritto penale. I risultati dell'indagine, ancorché non particolarmente originali, sono esposti con correttezza e attenzione per gli aspetti di conformità dell'istituto ai principi costituzionali, che dovrebbe conseguire all'applicazione del criterio dello sviluppo 'normale' dei pericoli insiti nella fattispecie. La produzione minore – raccolta in parte in un volume pubblicato nel 2008 – attesta la varietà di interessi del candidato (che arrivano fino alla disciplina processuale), anche se prevalgono temi di diritto penale

Page 3: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

3

commerciale. Fra i contributi di carattere generale si segnalano un saggio sull'analisi economica del diritto ed uno riguardanti i rapporti fra filosofia e scienza penalistica. Il candidato, pur capace e meritevole di attenzione, non ha dato prove di continuità tale da giustificarne un peculiare interesse ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, dottore di ricerca, dal 2001 professore associato nell'università di Urbino, presenta una monografia del 1999 – I reati aggravati dall'evento tra oggi e domani – alcuni ampi contributi a un volume collettaneo su I reati contro la pubblica amministrazione (2004) e quattro saggi su tematiche di parte speciale (reati economici, criminalità organizzata), di parte generale e politica criminale, anche già trattate nel lavoro monografico. In parte le opere minori del candidato (tra cui uno studio sull'aggiotaggio) sono confluite in una più recente raccolta di saggi, pubblicata nel 2008, dal titolo Stravaganze del diritto penale. Anche considerato quest'ultimo dato, la produzione scientifica del candidato non manifesta una continuità dell'impegno scientifico, che risulta concentrato in prevalenza nella seconda metà degli anni novanta (la monografia è del 1999; due saggi si concentrano negli anni 1994-1995). Nell'unico lavoro monografico che può essere preso in considerazione ai fini del presente concorso, sui reati aggravati dall'evento, il candidato compie un lavoro esegetico-ricostruttivo, corredato da un'analisi storica e varie riflessioni politico-criminali, dagli esiti interessanti e ben argomentati, ancorché non particolarmente originali e comunque meritevoli di più approfondita riflessione e fondazione. Si fa riferimento in particolare al requisito della normalità dello sviluppo della fattispecie concreta dalla condotta dolosa all'evento qualificante più grave, da valutare sulla base della letalità o capacità offensiva della condotta dolosa e dell'immediatezza dell'evento più grave. E si afferma in conclusione la necessità che, ai fini della tipicità di questi reati, assumano rilievo i soli eventi che costituiscano lo sviluppo del pericolo creato dalla condotta. Complessivamente la produzione scientifica del candidato, che segnala anche una cospicua esperienza didattica e periodi di ricerca all’estero, è apprezzabile e indicativa di un profilo di studioso dai vivaci interessi. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi La produzione presentata dal candidato consta di una monografia del 1999 (I reati aggravati dall'evento tra oggi e domani, Esi), di alcuni di articoli di dottrina e saggi apparsi su collettanei. La produzione minore, parte della quale è peraltro confluita in una raccolta di saggi dello stesso Autore pubblicata nel 2008 (Stravaganze del diritto penale, Giappichelli), spazia su argomenti di parte speciale, in particolare di diritto penale commerciale (false comunicazioni sociali e aggiotaggio), di intralcio alla giustizia e di reati contro la pubblica amministrazione; un lavoro anticipa il tema della monografia in tema di reati aggravati dall’evento. Si segnalano poi due pubblicazioni dedicate a temi di politica criminale, concernenti, rispettivamente, l’analisi economica del diritto, e i rapporti tra filosofia e scienza del diritto penale. Infine, una pubblicazione riguarda un tema di confine con il diritto processuale penale, ovvero il mandato d’arresto europeo. Nonostante la significativa esperienza di ricerca all’estero, che emerge complessivamente dalla qualità degli scritti, non risultano pubblicazioni in lingua straniera. Nell’unica monografia valutabile, dedicata ai reati aggravati dall’evento, il candidato affronta il tema in chiave ricostruttiva dell’esistente, dando ampio spazio ad una analisi storica e politico-criminale ma giungendo a una conclusione dogmatica condivisibile sebbene non particolarmente innovativa, incentrata sul requisito della normalità dello sviluppo della fattispecie concreta dalla condotta dolosa all’evento qualificante più grave. Tale requisito si dovrebbe scindere in due componenti, quello della letalità o capacità offensiva della condotta dolosa e quello dell’immediatezza dell’evento più grave. Secondo il candidato, per garantire al reo di rispondere solo

Page 4: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

4

dello sviluppo normale della propria azione, la tipicità di questi reati deve considerare come rilevanti solo eventi che siano lo sviluppo del pericolo creato dalla condotta. In definitiva, il candidato presenta, anche per il percorso di ricerca seguito, un interessante profilo di studioso. 2) giudizio collegiale La Commissione unanime ritiene che il candidato Alessandro Bondi abbia dimostrato padronanza del sistema penale, ampiezza di interessi e buone capacità argomentative. .................................................................. Candidato Cerquetti Giovanni Profilo curriculare: già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Giovanni Cerquetti – già Ricercatore nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, attualmente Professore associato (s.s.d. Ius 17) nella stessa Università – presenta un’ampia gamma di scritti, pubblicati fra il 1971 e il 2008. Dopo una monografia dedicata alla “Teoria degli atti giuridici previsti nella norma incriminatrice” (1973), che riflette impegno di approfondimento interpretativo e dogmatico, in due successive opere monografiche il candidato affronta il tema dell’imputabilità (“L’imputabilità nella sistematica del diritto penale”, 1979) e quello degli effetti penali della condanna (“Gli effetti penali della condanna”, 1990). Temi importanti, che il candidato affronta con metodo, approdando, soprattutto in tema di effetti penali, a conclusioni interessanti. Un’ulteriore monografia (“Tutela penale della pubblica amministrazione e tangenti”, 1996) si segnala soprattutto per un’attenta analisi della giurisprudenza sui rapporti tra corruzione e concussione. Completa il quadro dei lavori monografici presentati dal candidato uno scritto del 2004, intitolato “La rappresentazione e la volontà dell’evento nel dolo”: si tratta di un’opera accurata, che approfondisce aspetti tra i più complessi della teoria del reato, con diversi spunti meritevoli di attenzione (tra l’altro, in tema di accertamento del dolo). Ampia e diversificata anche la produzione minore, nella quale spiccano, da ultimo, due accurate voci di enciclopedia, l’una in tema di misure di sicurezza e l’altra in tema di reato doloso. Tenuto conto specificatamente dei titoli e del curriculum, dal quale risulta, tra l’altro, un’intensa attività didattica, si esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, con ampia esperienza didattica ( e rilevante curriculum accademico, le cui componenti sono state tenute in conto specificatamente), già ricercatore, presenta numerose pubblicazioni (monografie, saggi, note a sentenza, ulteriori contributi). La monografia “Teoria degli atti giuridici” (1973) analizza il tema delle norme penali in bianco e degli elementi normativi della fattispecie penale con sensibile attenzione al tema dell’errore. Di rilievo sono anche gli ulteriori lavori monografici, tra i quali va annoverato il volume su “L’imputabilità nella sistematica del diritto penale” (1979; nonché il volume su “Gli effetti penali della condanna” (1990). La monografia dal titolo “Tutela penale della pubblica amministrazione e tangenti” (1996) costituisce un pregevole contributo all’analisi di un fenomeno molto significativo della realtà giudiziaria italiana, con precisi

Page 5: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

5

approfondimenti in ordine al fenomeno della c.d. opera di “supplenza giudiziaria”; contributo che sviluppa puntuali profili critici di notevole rilievo. La monografia dal titolo “La rappresentazione e la volontà dell’evento nel dolo” (2004) costituisce un’estesa e meritoria indagine sul dolo e sui limiti tra dolo e colpa, con precisa ricognizione dei profili strutturali e una critica attenta agli indirizzi devianti che emergono pure dalla pratica applicazione delle fattispecie incriminatici. Anche la restante, amplissima produzione del prof. Cerquetti, nell'illustrare il costante impegno nella ricerca, conferma che si tratta di studioso serio che ha approfondito con attenzione e competenza scientifica molti temi della materia. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Cerquetti, attualmente associato presso l'Università di Perugia, è autore di cinque monografie, redatte nell'arco di un trentennio, nel quale ha accumulato una ampia esperienza didattica. Le prime due - su “Teoria degli atti giuridici previsti nella norma incriminatrice” e “L'imputabilità nella sistematica del diritto penale” - risalgono agli anni Settanta e si presentano come opere caratterizzate da apprezzabile sforzo sistematico e capacità di individuare gli aspetti problematici delle discipline considerate, anche se non ancora del tutto mature sotto il profilo della sicurezza nell'affrontare temi dogmatici impegnativi. Di maggiore rilievo sono le successive monografie su “Gli effetti penali della condanna” (1990) e sulla “Tutela penale della pubblica amministrazione e tangenti” (1996): nella prima si manifestano le qualità di uno studioso attento alla ricostruzione della natura di istituti tradizionalmente trascurati dalla elaborazione dottrinali, ma densi di aspetti problematici e caratterizzati da arretratezza sotto il profilo della conformità a Costituzione: profilo che il candidato coglie con sensibilità e disponibilità a sottoporre la materia a un serio vaglio de iure condendo, anche avvalendosi dello strumento della comparazione. Prospettiva, questa, assente nel libro su corruzione e concussione, più attento alla trattazione, pur consapevole ed equilibrata, di temi attinenti ai profili interpretativi e applicativi delle fattispecie analizzate. Il lavoro su “La rappresentazione e la volontà dell'evento nel dolo” (2004) costituisce l'opera più completa e ambiziosa del candidato, che si occupa in maniera approfondita delle componenti strutturali del dolo, posti a confronto con le acquisizioni delle scienze psicologiche e di cui viene evidenziata la portata descrittiva di realtà naturalistiche. L'opera si occupa di tutte le questioni problematiche inerenti al dolo, ed in particolare dei profili dell'accertamento, affrontati in maniera particolarmente convincente a proposito del dolo eventuale. Nutrita ed estremamente varia è la produzione minore, nella quale si segnalano varie voci enciclopediche. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, già ricercatore universitario, è Professore associato nell'Università di Perugia e presenta al concorso cinque lavori monografici (apparsi tra il 1973 e il 2004), nonché una ricca produzione accessoria, comprendente svariate voci enciclopediche su temi penalistici di parte generale e speciale. Le prime monografie, dedicate rispettivamente alla Teoria degli atti giuridici previsti nella norma incriminatrice (1973), e a L'imputabilità nella sistematica del diritto penale (1979), affrontano complessi argomenti di teoria generale del reato con impegno e serietà. Non di rado vi compaiono rilievi interessanti, non disgiunti da un chiaro sforzo sistematico e da consapevolezza dei nodi problematici rilevanti, ma gli sviluppi sono incerti e (specie se riguardati alla luce dell'elaborazione, anche interdisciplinare, che questi importanti temi di teoria generale hanno ricevuti negli ultimi anni) caratteristici di una prospettiva assai parziale. La terza monografia, dal titolo Gli effetti penali della condanna (1990), è opera più significativa. Su un tema trascurato dalla dottrina, ma variamente “radicato” in molteplici parti nel sistema penale, il candidato ha modo di mettere in luce doti di studioso attento. Prendendo le mosse dall’analisi storico-comparatistica delle pene accessorie e degli effetti penali della condanna, infatti, egli riesce a coglierne bene natura e funzione e a segnalarne gli aspetti di forte criticità. Particolarmente sviluppato risulta, a tale proposito, il capitolo

Page 6: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

6

conclusivo, nel quale, in prospettiva de iure condendo, si indicano le possibili alternative alla disciplina vigente in una futura riforma del sistema alla luce del dettato costituzionale. La quarta monografia Tutela penale della pubblica amministrazione e tangenti (1996), si inserisce a pieno titolo nella nutrita schiera di contributi dottrinali aventi a oggetto lo studio dei rapporti tra concussione e corruzione (non casuale la data di uscita del volume, a soli quattro anni dalla rivelazione delle vicende della c.d. “Tangentopoli”). Gli esiti sono interessanti e ragionati, anche se non particolarmente originali e soprattutto concentrati nella discussione degli orientamenti giurisprudenziali, risultandovi marginale (considerato il titolo scelto) la riflessione politico-criminale e assente la prospettiva di diritto comparato. Il volume su La rappresentazione e la volontà dell'evento nel dolo (2004), vede il ritorno dell’A. a temi penalistici generali. Consta di due capitoli, dedicati rispettivamente a La rappresentazione e la volontà dell’evento quali elementi descrittivi e a La definizione normativa. Nel primo, dopo un’accurata trattazione sia degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali formatisi in merito al significato assunto dalla rappresentazione e dalla volontà secondo le scienze psicologiche, sia, in chiave storica, delle indicazioni emergenti dai Lav. prep. del c.p., l’A. giunge alla conclusione per cui rappresentazione e volontà sarebbero elementi “esclusivamente e completamente descrittivi di realtà naturalistiche attinenti alla psiche”. Nel secondo capitolo, dopo aver passato dettagliatamente in rassegna le principali teorie contrarie a quella sostenuta (c.d. teorie non volitive e teorie volitive), l’A. dedica fruttuosa attenzione all’identificazione del confine che separa il dolo eventuale dalla colpa cosciente, senza tralasciare peraltro la spinosa questione del concreto accertamento del dolo, nella cui trattazione mostra una certa consapevolezza dei termini del dibattito scientifico in materia di causalità psichica. A una valutazione complessiva sono soprattutto le ultime monografie a farsi apprezzare per lo scrupolo della trattazione e la buona capacità di ragionamento e discussione critica dei materiali normativi, dottrinali e giurisprudenziali passati al vaglio, pur con i limiti già segnalati. Nutrita e varia la produzione minore, costituita anche da voci di enciclopedia dedicate a temi rilevanti, così come lunga (il candidato è nato nel 1942) e assidua risulta dal curriculum l’attività didattica, svolta a vario titolo nelle discipline penalistiche. Per queste ragioni si ritiene che il candidato meriti considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato, professore associato presso l’Università di Perugia, presenta diverse monografie e un’ampia produzione minore, costituita prevalentemente da voci enciclopediche dedicate a temi di parte generale e speciale. Le prime due monografie (Teoria degli atti giuridici previsti nella norma incriminatrice, 1973; L’imputabilità nella sistematica del diritto penale, 1979), pur potendosi apprezzare per serietà e sforzo sistematico, denotano una certa fragilità del fondamento dogmatico dell’analisi. Nelle altre tre monografie invece emerge con maggior nitore la buona capacità di ragionamento e discussione critica dello studioso sia rispetto al dato normativo, sia rispetto al dibattito dottrinale e giurisprudenziale. Tuttavia, mentre senz’altro apprezzabile è l’opera Gli effetti penali della condanna (1990) anche per l’approccio storico-comparatistico dell’indagine e per le considerazioni de lege ferenda, il volume Tutela penale della pubblica amministrazione e tangenti (1996) non si rivela particolarmente originale, limitandosi alla discussione degli orientamenti prasseologici senza approfondimenti di natura politico-criminale o comparatistica. Ed anche nel lavoro La rappresentazione e la volontà dell’evento nel dolo (2004), che pure affronta tematiche spinose come la distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente o l’accertamento del dolo, il candidato si concentra principalmente sulla ricognizione degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali rilevanti. Nel complesso, il candidato rivela scrupolo nella ricerca e buona capacità di esame critico dei materiali normativi, giurisprudenziali e dottrinali, ma con i limiti – metodologici e di originalità – già evidenziati.

Page 7: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

7

2) giudizio collegiale La Commissione esprime all’unanimità apprezzamento per la rilevante, continua e scrupolosa produzione scientifica del candidato Giovanni Cerquetti, che ha approfondito con attenzione e competenza temi molteplici e importanti. .................................................................. Candidato Cornacchia Luigi Profilo curriculare: Dottore di ricerca, borsista von Humboldt, già ricercatore, attualmente professore associato - SSD IUS-17. Significativa attività di ricerca all’estero. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Tra le pubblicazioni del candidato – Dottore di ricerca, borsista von Humboldt, già Ricercatore (s.s.d. IUS 17) nell’Università del Salento, attualmente Professore associato nella stessa Università – spicca la monografia “Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio”, del 2004, dedicata a ricostruire i rapporti tra concorso di persone e reato colposo, con particolare attenzione al principio di personalità della responsabilità penale ex art. 27 comma 1 Cost., nel suo significato minimo di responsabilità per fatto proprio. Attraverso un’analisi che coinvolge l’esperienza italiana e quella tedesca e si caratterizza per le interessanti aperture sociologiche, il candidato approda a conclusioni sempre ben argomentate. In collaborazione con S. Canestrari e G. De Simone, il candidato ha contribuito al “Manuale di diritto penale, parte generale”, del 2008, redigendo alcune parti dell’opera, in tema, tra l’altro di principi costituzionali e diritto penale, di causalità, di punibilità e di concorso di persone. Anche in considerazione della produzione ulteriore, che conferma l’impegno costante e le doti di cultura del candidato – la cui formazione si è ampiamente giovata di soggiorni di studio presso importanti istituzioni tedesche –, e inoltre in considerazione dei titoli presentati, nonché dell’attività didattica svolta presso diverse Università italiane, si esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore associato (Jus 17) nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Lecce, con significativa esperienza didattica – e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto specificatamente conto, dottore di ricerca, borsista von Humboldt, con significativa attività di ricerca all’estero - presenta un numero notevole di pubblicazioni. La monografia dal titolo “Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio” (2004) analizza con lodevole consapevolezza teorica e ampia cultura giuridica un tema importante e di difficile penetrazione. Anche gli ulteriori scritti confermano la solida e significativa personalità scientifica dell’A., ispirata a rigore e novità di approccio agli argomenti trattati. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Cornacchia, associato presso l'Università del Salento dal 2004, presenta una monografia valutabile oltre ad altri lavori, fra cui la collaborazione ad un manuale. Nel suo curriculum spicca, tra l'altro, una ricca esperienza di studio all'estero, dove ha ottenuto la fruizione di una borsa di studio von Humboldt.

Page 8: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

8

La monografia riguarda il “Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio” (2004), tema che viene trattato dal candidato impiegando un robusto apparato bibliografico, soprattutto di derivazione tedesca. La ricerca si sforza di rivisitare i criteri di attribuzione della responsabilità concorsuale nel fatto colposo altrui, sottoponendo ad attenta analisi la disciplina dell'art. 113 c.p., ma superandola attraverso una serrata e stimolante critica ad alcuni dogmi della scienza penalistica, a partire da quello causale. L'opera è interessante, originale ed assai informata. Rivela una spiccata predisposizione ad affrontare temi cruciali della parte generale del diritto penale, che vengono trattati con indubbia padronanza, anche se a volte il pensiero dell'autore fatica ad emergere con immediata chiarezza concettuale. Degno di considerazione è il contributo del candidato a un manuale di parte generale nel quale ha affrontato capitoli fondamentali del diritto penale (come i principi costituzionali e la causalità) in maniera chiara e convincente. Gli scritti minori toccano temi di pare generale e di parte speciale (specialmente in materia economica). Il livello espositivo è sempre ampiamente apprezzabile, l'aggiornamento accurato. Si segnala in particolare un saggio del 2001 in tema di causalità psichica. Nel complesso, la serietà del candidato, unita alla costanza dei contributi, ne fanno uno studioso meritevole di interesse e di attenta considerazione. Commissario - Prof. Gabrio Forti Dottore di ricerca e, già, ricercatore, è Professore associato nell’Università del Salento. Presenta una monografia e un contributo a un manuale di parte generale (in collaborazione con S. Canestrari e G. De Simone), oltre a vari lavori minori. La formazione del candidato si è giovata di lunghi soggiorni presso importanti istituti di ricerca esteri, tra i quali il Max Planck Institut di Freiburg im Breisgau e l’Istituto di Filosofia del diritto dell’Università di Bonn, sostenuti anche con borse di studio finanziate da istituzioni straniere. La produzione scientifica, ricca ed articolata, appare, in effetti, influenzata dalle più recenti impostazioni teoriche proposte in seno alla dottrina tedesca e, dunque, sostenuta da un’adeguata attenzione al dato comparatistico. La monografia – dedicata al Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio (2004) – sviluppa un’impostazione dogmatica costruita su basi normoteoretiche (in cui riecheggiano influssi del modello jakobsiano) e maturata alla luce di una lettura costituzionalmente orientata dell’illecito penale, tipica dell’elaborazione italiana. Ne risulta un’indagine seria sulle relazioni tra concorso di persone e reato colposo, considerate avendo come centrale riferimento l’art. 27, co. 1° Cost., nel significato minimo di responsabilità per fatto proprio. Pur non prescindendo da un approfondito esame dell’art. 113 c.p. e, più in generale, della fisionomia che la cooperazione colposa assume nelle esperienze penalistiche italiane e tedesche, il candidato affronta il tema in una prospettiva di più ampio respiro, intesa a coniugarne la dimensione più strettamente giuridica (nomologica, prasseologica e costituzionale) con quella extragiuridica (sociologica). Il volume si apre con un’ampia pars destruens, in cui si criticano quelli che sono definiti come i tre “dogmi” della scienza penalistica (il dogma causale e, in generale, la concezione naturalistica della responsabilità penale; la distinzione tra oggettivo e soggettivo; la concezione imperativistica come fondamento della responsabilità), ritenuti inadeguati a garantire il compiuto rispetto dei principi costituzionali di personalità e colpevolezza. Da qui l’opzione a favore di una scomposizione del giudizio di responsabilità penale nel caso di concorso nell’altrui reato colposo. In una prima fase si tratterà di individuare le cerchie di soggetti che, in virtù delle loro personali competenze, sono gli effettivi e unici destinatari del precetto penale (c.d. imputatio). Successivamente occorrerà verificare l’eventuale liceità della loro condotta alla stregua del generale principio di affidamento, inapplicabile solo là dove sia riconoscibile la scorrettezza del comportamento altrui (c.d. culpa per relationem). Si tratta, nel complesso, di un volume di cospicua estensione, molto informato e dal robusto impianto dommatico, che svolge una lettura indubbiamente interessante della categoria dell’imputazione (imputatio) – e della stessa tipicità –anche se i percorsi seguiti e gli esiti maturati non segnalano sempre linearità e chiarezza di

Page 9: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

9

sviluppo e appaiono di difficile conciliabilità con le impostazioni sistematiche più consolidate della nostra elaborazione dottrinale e giurisprudenziale. Il lavoro dimostra comunque la capacità dell’A. di conciliare un approccio metodologico e concettuale originale con l’analisi di problemi classici della parte generale. L’impegno del candidato si è dedicato altresì alla stesura del Manuale di diritto penale. Parte Generale (2008), insieme a S. Canestrari e a G. De Simone, nel quale peraltro il suo apporto individuale è agevolmente rilevabile. Si segnalano, in particolare, gli ampi capitoli dedicati ai principi costituzionali (legalità, personalità e offensività), oltre a quelli su causalità, punibilità e concorso di persone, nei quali l’esposizione delle problematiche generali della materia penale è condotta con costante riferimento ai principi costituzionali. Gli scritti minori, sempre di buon livello, spaziano da temi di parte generale (reato aberrante, caso fortuito, causalità) ad altri di diritto penale economico (gestione infedele). Degno di nota, tra i primi, il saggio su “Il problema della c.d. causalità psichica rispetto ai condizionamenti mentali” (2001). Pregevoli altresì alcuni lavori dedicati a temi di diritto penale dell’economia, ed un contributo in un noto manuale di parte speciale (Delitti contro l’incolumità individuale, pubblicato in AA.VV., Diritto penale. Lineamenti di parte speciale, 2006.) Qualificata, come attestato dal curriculum, sia l’attività di ricerca all’estero (si segnala il conseguimento di una borsa di ricerca annuale della Alexander von Humboldt Stiftung), sia l’attività didattica svolta a vario titolo in differenti sedi. Nel complesso, si delinea una figura di studioso interessante e scientificamente ben preparato, meritevole di considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta un ottimo curriculum che include una significativa attività di ricerca all’estero e prestigiose borse di studio (Dottore di ricerca, borsista von Humboldt). Presenta una sola, corposa, monografia valutabile: «Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio», pubblicata nel 2004. Già a partire dal percorso di formazione, svoltosi anche presso importanti centri di ricerca stranieri, si può apprezzare l’attenzione alla comparazione trasfusa in particolare nella monografia sopra citata, dove a partire da un solido e documentato impianto dogmatico, si perviene – attraverso una critica non sempre però del tutto condivisibile di istituti consolidati tanto nella dottrina quanto nella giurisprudenza – alla formulazione di una rilettura della imputatio alla luce del principio di affidamento. Gli scritti minori sono tutti di ottimo livello, incluso il lavoro destinato, da ultimo, a comporre il «Manuale di diritto penale. Parte generale» (2008) (scritto con i Professori Canestrari e De Simone). 2) giudizio collegiale La Commissione, con giudizio unanime, esprime vivo apprezzamento per la significativa personalità scientifica, l’ampia cultura e la qualificata esperienza di ricerca, anche in ambito comparatistico, del candidato Luigi Cornacchia. .................................................................. Candidato D’Ascola Vincenzo Mario Domenico

Profilo curriculare: già ricercatore, attualmente professore associato - SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini

Page 10: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

10

Il candidato – in precedenza Ricercatore presso l’Università di Roma “La Sapienza”, attualmente Professore associato (s.s.d. IUS 17) presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria – presenta due monografie. La prima, “Reato e pena nell’analisi delle condizioni obiettive di punibilità”, del 2004, analizza in modo approfondito ed esauriente una categoria penalistica altamente problematica. Tra i profili più significativi dell’indagine, quelli che riguardano l’indebita dilatazione di tale categoria nella prassi giurisprudenziale, la proposta di estrometterne le c.d. condizioni intrinseche, nonchè la ricerca di un plausibile criterio di demarcazione rispetto agli elementi del fatto di reato. Costante, e proficuo, appare lo sforzo di raccordare il tema delle condizioni obiettive di punibilità con la teoria generale del reato e della pena, della quale il candidato dimostra una sicura padronanza. La seconda monografia, intitolata “Impoverimento della fattispecie e responsabilità penale ‘senza prova’”, del 2008, illustra con lucido spirito critico i prezzi che il diritto penale della modernità paga sul piano di fondamentali principi di garanzia in nome dell’efficienza, oggi perseguita soprattutto attraverso la semplificazione dell’accertamento giudiziale del reato. In questa prospettiva l’A. percorre svariati temi di grande rilievo, sia di parte generale e di teoria generale del reato (accertamento del dolo, reati di sospetto, reati associativi, etc.), sia di parte speciale (tra gli altri: corruzione propria, truffa, bancarotta fraudolenta, abuso d’ufficio, false comunicazioni sociali). Nell’insieme, la monografia riflette una nitida visione del sistema penale, anche nei rapporti tra diritto sostanziale e processo, facendosi apprezzare per connotati di originalità sia nell’impianto, sia nei risultati raggiunti. Nella produzione minore del candidato si segnalano, fra l’altro, un saggio in tema di reato continuato, nonché due voci di enciclopedia: anche questi scritti riflettono sicure capacità interpretative e argomentative. In sintesi, la produzione scientifica e l’intero curriculum del candidato – che ha partecipato a due commissioni ministeriali per la riforma del Codice penale – attestano una matura personalità di studioso, particolarmente versato nelle questioni applicative, attento alle istanze di riforma, capace di approdare a risultati importanti e innovativi. Tenuto conto altresì dei titoli e dell’attività didattica svolta presso diverse istituzioni universitarie, può concludersi che le doti di studioso e di docente del candidato meritano un vivissimo apprezzamento, collocandolo in una posizione di particolare rilievo ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (IUS 17) nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Reggio Calabria, con ampia esperienza didattica e pregevole curriculum accademico – le cui componenti sono state specificatamente considerate - già ricercatore, Commissario in importanti Commissioni di riforma del sistema penale e processuale penale, presenta un insieme significativo di pubblicazioni (monografie, saggi e altri contributi). La monografia dal titolo “Reato e pena nell’analisi delle condizioni obiettive di punibilità” ( 2004) è estesa, completa e importante. Dopo interessanti considerazioni storiche, la monografia si segnala per la attenta analisi dell’esperienza giurisprudenziale, passando poi a trattare il rapporto tra condizioni obiettive di punibilità e responsabilità oggettiva. Di grande interesse è lo studio della distinzione delle condizioni obiettive di punibilità dagli elementi costitutivi del reato e sul controllo di costituzionalità delle condizioni medesime. La monografia è ricca di ricerche approfondite ed esprime chiarezza espositiva, intelligenza analitica, rilevante capacità sistematica, estesa cultura giuridica, rigore metodologico e spiccata originalità di sviluppo e conclusioni. Queste appaiono sempre attente e convincenti. È pregevole l’attenzione ai profili della pratica applicazione. Una seconda monografia dal titolo “Impoverimento della fattispecie e responsabilità penale ‘senza prova’. Strutture in trasformazione del diritto e del processo penale” (2008), conferma l’elevata personalità di studioso del prof. D’Ascola, affrontando un tema molto importante e di grande attualità. L’analisi muove dalle tipologie di reato che mostrano il censurabile indirizzo legislativo teso a ridurre il novero degli elementi di fattispecie per facilitare la prova, rendendo ‘sostanzialmente’ irriconoscibile l’ubi consistam dell’illecito. L’A. distingue le due figure dell’impoverimento ‘per mano’ del legislatore e quella ‘per mano’ giudice, ponendo in rilievo come anche gli indirizzi giurisprudenziali conducano a ‘sottrarre’ elementi alla fattispecie per agevolare la prova. L’A. osserva che - sul piano processuale - l’indirizzo corrisponde a una serie di anomalie che

Page 11: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

11

danneggiano il diritto di difesa dell’imputato. La monografia chiude con perspicue conclusioni e prospettive di riforma. Il particolare interesse della monografia, fondamentale nella specifica materia, risiede, oltre che nelle innovative, accurate e brillanti analisi strutturali, nella circostanza che il suo sviluppo procede lungo la linea di confine tra il diritto e il processo penale, che costituisce esattamente il ’crinale’ lungo il quale dovrebbero essere sorvegliati i più recenti indirizzi legislativi. Anche questa seconda e più recente monografia conferma in definitiva, nella produzione del prof. D’Ascola, la chiarezza, la capacità analitica e sistematica, la cultura giuridica e il rigore nel metodo; in particolare si caratterizza per l’innovatività dell’approccio, originalità dei risultati e degli sviluppi impressi alla sua analisi. Anche gli ulteriori scritti confermano una solida e importante personalità di studioso. Lo scritto sul “dolo nel tentativo (Riv. it. 1979) e l’altro “Sulla rilevanza delle circostanze c.d. ad effetto speciale (etc.)” (Riv. it. 1981) illustrano precise conoscenze strutturali giungendo a conclusioni originali e convincenti. Capacità critica e ricostruttiva delle figure di parte speciale è dimostrata dallo scritto sui “Riflessi sistematici della qualifica pubblicistica degli operatori del credito”. Di rilievo è la voce sul “Costringimento fisico” per il riuscito impegno nella ricostruzione della figura nel sistema delle componenti del fatto di reato. Il Prof. D’Ascola produce anche saggi con contenuti di diritto processuale penale. Complessivamente il prof. D’Ascola presenta una produzione che esprime la portata e il rilievo del suo impegno scientifico, tenendo conto soprattutto delle pregevolissime opere monografiche, il cui contenuto molto complesso, approfondito ed esteso illustra i tempi e i risultati del suo studio, della sua preparazione e maturazione. La sua produzione scientifica eccelle perché si fonda su ricchezza di informazione, si svolge con passaggi logici saldi, la comunicazione degli sviluppi e dei risultati è informata a chiarezza espositiva, denotando raffinata capacità esegetica e sistematica, estesa cultura giuridica, sicuro rigore metodologico, innovatività e rilevante originalità di pensiero, in opere di particolare rilievo perché si occupano approfonditamente di profili essenziali e complessi della struttura del reato, con costante attenzione alle garanzie fondamentali e alle ricadute pratiche dell’analisi. Si può perciò esprimere nei suoi confronti un giudizio di piena maturità scientifica, occupando il prof. D’Ascola una posizione di sicura preminenza nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. D'Ascola, associato all'Università di Reggio Calabria dal 2005, presenta, come lavori principali, due opere monografiche. Nella prima, relativa a “Reato e pena nell'analisi delle condizioni obiettive di punibilità”, del 2004, il candidato si confronta con un tema particolarmente impegnativo della parte generale. Il prof. D'Ascola ricostruisce la categoria con indubbia padronanza degli strumenti concettuali, individuando i criteri di distinzione fra condizioni di punibilità ed elementi essenziali della fattispecie, nonché fra condizioni estrinseche ed intrinseche: categoria di cui il candidato individua, attraverso una perspicua disamina giurisprudenziale, l'attitudine ad eludere il principio di colpevolezza, e di cui auspica l'eliminazione. Sempre stimolante, e rivelatore dell'interesse del candidato per i temi della politica criminale, il raccordo fra la categoria delle condizioni di punibilità e le finalità della pena. Il secondo lavoro (“Impoverimento della fattispecie e responsabilità penale 'senza prova'”, 2008) presenta note di indubbia originalità, costituendo una panoramica, estremamente efficace e documentata, delle semplificazioni che l'accertamento della responsabilità penale sempre più spesso fa registrare non solo nell'applicazione di normative recenti, figlie del c.d. diritto penale moderno, ma anche in quella di istituti tradizionali per effetto di politiche giurisprudenziali a volte spregiudicate nel sacrificare garanzie fondamentali dell'imputato in nome del 'mito' dell'efficienza. Lo sguardo attento del candidato percorre molteplici norme ed istituti sia della parte generale (interessanti, tra le altre, le considerazioni sull'accertamento del dolo) che di quella speciale (reati associativi, fattispecie di bancarotta, abuso d'ufficio ed altro ancora), ed individua un terreno di recupero di legalità sul piano del rispetto dei principi processuali, e in particolare nel rispetto della

Page 12: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

12

regola del contraddittorio, che nel pensiero del candidato diventa criterio – costituzionalmente vincolante - di interpretazione e formulazione della fattispecie penale. Il lavoro si segnala per la solida organizzazione, la capacità del candidato di individuare significativi raccordi sistematici (soprattutto fra istituti sostanziali e processuali, il vero leit motiv del lavoro), l'impegno continuo ed informato nell'esercitare una penetrante capacità di visione in chiave critica del sistema vigente senza rinunciare a proporre soluzioni conformi ai principi costituzionali. I lavori restanti – in particolare le voci enciclopediche - segnalano ulteriormente le indubbie doti di studioso del prof. D'Ascola e le sue rilevanti capacità d'inquadramento sistematico, la finezza interpretativa e una peculiare capacità di illuminare gli aspetti applicativi delle questioni giuridiche: qualità sicuramente affinata attraverso la partecipazione del candidato a tre diverse commissioni ministeriali di riforma (due riguardanti il codice penale). Nel complesso, la produzione scientifica del prof. D'Ascola ne sottolinea la raggiunta maturità scientifica, collocandolo in una posizione di particolare interesse nella presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti Già ricercatore e, dal 2005, Professore associato nell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il candidato presenta al concorso due monografie e una produzione minore (peraltro non successiva al 2001) su temi sia di parte generale (ad es. dolo nel tentativo, funzione della pena, condizioni obiettivi di punibilità), sia di parte speciale, con una certa prevalenza di questi ultimi (ad es. riciclaggio, interesse privato in atti di ufficio, qualifica degli operatori del credito, rapina) e una frequente attenzione riservata alle problematiche processuali (riti alternativi, perizia, ruolo del difensore). Spiccano in tale ambito un saggio interessante in tema di applicazione della disciplina del reato continuato nella fase esecutiva e le due voci enciclopediche Costringimento fisico e Oblazione. La prima monografia, su Reato e pena nell’analisi delle condizioni obiettive di punibilità, anche attraverso una ricognizione dei lavori preparatori del c.p., ritiene la punibilità categoria estranea al reato, rilevando altresì criticamente un eccesso di occorrenza delle relative "condizioni oggettive". Il candidato svolge dunque una rilettura critica delle principali posizioni dottrinali sul tema (specie sulla centrale questione del discrimine tra condizioni obiettive di punibilità ed elementi costitutivi del reato e sulla differenza tra condizioni c.d. intrinseche ed estrinseche) e fonda, su un impianto ricostruttivo solidamente ispirato ai principi costituzionali, indicazioni propositive interessanti e dogmaticamente ben argomentate (ad es. la estromissione delle c.d. condizioni obiettive di punibilità intrinseche). Il secondo lavoro monografico, su Impoverimento della fattispecie e responsabilità penale ‘senza prova’, è complessivamente ispirato dalla condivisibile tesi della conciliabilità delle esigenze di efficienza e celerità del processo, con la tutela delle garanzie. L'analisi censisce attentamente i fenomeni di impoverimento della tipicità penale in sede legislativa e giurisprudenziale in senso stretto, confrontandosi con la formulazione di norme penali fondate su presunzioni di offensività (reati di pericolo astratto, reati di sospetto o di “quasi sospetto”), oppure mediante la manipolazione delle fattispecie (reati associativi, dolo eventuale, distrazione nella bancarotta, contrarietà dell’atto ai doveri d’ufficio nella corruzione), ad opera di una giurisprudenza “efficientista” che sacrifica doverose garanzie sull’altare di esigenze generalpreventive, dando rilievo al principio del contraddittorio quale parametro di costituzionalità del reato. La seconda parte dell’opera tratta dell’accertamento del fatto di reato in giudizio, con particolare attenzione riservata alla “ragionevole durata del processo”, intesa non come sinonimo di celerità dell’azione giudiziaria, ma come carattere precipuo di un processo che, in quanto “giusto”, non può prescindere dal rispetto delle garanzie costituzionali. Tra queste un posto di primo piano spetta alla presunzione di non colpevolezza e al diritto di difesa sanciti dagli artt. 24 e 27 Cost., che trovano nella formazione della prova in contraddittorio la loro più alta espressione. L’ultima parte, infine, si concentra sulla valorizzazione del contraddittorio nelle sue interazioni con i principi cardine del diritto penale: legalità, materialità, offensività, colpevolezza, prevenzione speciale.

Page 13: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

13

La monografia è apprezzabile per la capacità del candidato di rileggere istituti di diritto penale sostanziale alla luce del processo. Non può tacersi, tuttavia, un certo “sbilanciamento” a favore di tali aspetti processuali, che risalta altresì dal minor approfondimento riservato a taluni rilevanti temi di diritto penale sostanziale, oltre che dalla pressoché totale assenza di apertura al dato comparatistico (avvertibile soprattutto in relazione a cruciali temi di teoria generale del reato) e al dibattito internazionale, su temi che certo ne sono stati investiti significativamente in questi anni. Gli scritti minori (ancorché, come detto, caratterizzati da una certa discontinuità), confermano le doti di studioso documentato e attento alle problematiche applicative degli istituti penalistici. Qualificata e assidua, come attestato dal curriculum, l’attività didattica ed è particolarmente da segnalare la partecipazione a tre commissioni ministeriali di riforma (tra cui la Commissione Nordio e la Commissione Pisapia di riforma del codice penale). Complessivamente la produzione scientifica del candidato lo segnala come meritevole di apprezzamento ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta, ai fini della presente valutazione, due opere monografiche e una significativa produzione minore che denota ampiezza di interessi, rigore metodologico, capacità di approfondimento di temi di grande interesse dogmatico e di rilevanza nella prassi, e continuità nella produzione scientifica. Nella prima monografia – “Reato e pena nell’analisi delle condizioni obiettive di punibilità” (2004) – il candidato affronta un tema di elevata complessità dogmatica, cercandone, con piena padronanza metodologica e rigore argomentativo, il raccordo con l’intero sistema penalistico. Alla ricostruzione puntuale ed analitica dell’istituto aggancia coerenti ed interessanti indicazioni de lege ferenda. Nella seconda monografia – “Impoverimento della fattispecie e responsabilità penale” (2008) – il candidato propone una chiave di lettura, originale e improntata a razionalità di scopo, che si alimenta di saperi diversi per indagare un fenomeno per certi aspetti unitario: il c.d. effetto di feedback sulle strutture penalistiche da parte delle esigenze di semplificazione dell’accertamento di matrice legislativa o giudiziale. La monografia dimostra una non comune capacità di raccordo di conoscenze e temi (anche processualistici) e denota un ulteriore progresso e affinamento nel metodo di ricerca e di esposizione dei risultati. Per le sopra esposte ragioni, il candidato appare meritevole di primaria considerazione ai fini della presente valutazione comparatistica. 2) giudizio collegiale La Commissione apprezza vivissimamente la personalità di docente e studioso del candidato Vincenzo Mario Domenico D’Ascola, la cui produzione, espressione di piena maturità scientifica, si illustra in particolare per la sicura padronanza della teoria generale del reato e della pena, per il rigore metodologico, l’innovatività dell’approccio e l’originalità dei risultati raggiunti, collocandolo in una posizione di spiccata preminenza nella presente valutazione comparativa. .................................................................. Candidato De Vita Alberto Profilo curriculare: Dottore di ricerca, professore associato SSD IUS-17, responsabile scientifico di progetti di ricerca MURST. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari:

Page 14: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

14

Commissario - Prof. Emilio Dolcini Tra le pubblicazioni del candidato – Dottore di ricerca, attualmente Professore associato (s.s.d. Ius 17) presso l’Università Parthenope di Napoli – spiccano diverse monografie. La prima in ordine di tempo (“I reati a soggetto passivo indeterminato”, 1999) affronta con padronanza delle categorie dogmatiche e sensibilità politico-criminale il tema dei reati offensivi di beni giuridici a titolarità diffusa, in particolare reati ambientali e reati offensivi di interessi del consumatore. Tra i molti spunti interessanti dell’opera, quelli relativi al principio di offensività, alle diverse tecniche di anticipazione della tutela e al ruolo degli enti collettivi nel processo penale. In un’altra monografia (“Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio”, 2000) il candidato si misura, sul piano della teoria generale e del diritto positivo, con problemi centrali del diritto penale complementare e del diritto sanzionatorio amministrativo, analizzati anche in relazione alle fonti comunitarie. Un successivo lavoro monografico (“La delega di funzioni nel sistema penale”, 2008) rappresenta un significativo contributo su un tema tra i più complessi del diritto penale del lavoro, analizzato con costante attenzione ai profili applicativi e prasseologici. Anche la produzione minore, che spazia dai rapporti tra diritto penale e criminologia al riciclaggio e alla tutela penale delle erogazioni pubbliche, conferma la vastità di interessi del candidato, la sua buona metodologia, nonché le sue capacità argomentative e espositive. Tenuto conto specificatamente, altresì, dei titoli e del curriculum – dal quale emerge, fra l’altro, come il candidato sia stato più volte responsabile scientifico di progetti di ricerca finanziati a livello nazionale o regionale – si esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli – Parthenope, con ampia esperienza didattica - e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto conto specificatamente, dottore di ricerca, responsabile di ricerca di progetti di ricerca MURST - presenta monografie e altri contributi. La monografia su “I reati a soggetto passivo indeterminato” (1999) rappresenta un pregevole contributo che, muovendo dall’analisi del bene giuridico e del principio di offensività nonché dei suoi corollari, nella prospettiva della definizione del soggetto passivo del reato, sviluppa una ricostruzione di rilevante significato del sistema di tutela penale anche in una prospettiva processuale. Apprezzabile è anche la monografia su “Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio” (2000); e l'insieme della produzione dell'A. - che comprende anche i volumi su “Profili della tutela penale dei ‘finanziamenti di scopo” (2000) e sulla ” Delega di funzioni” (2008, nel quale l'A. mira a un aggiornamento dei termini dell'importante problema) - rivela una personalità decisamente interessante di studioso, attento ai fenomeni concreti e sensibile ad approfondimenti scientificamente significativi. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. De Vita, associato dal 2002 presso l’Università Parthenope di Napoli, è autore di tre monografie: una, risalente al 1999, su “I reati a soggetto passivo indeterminato”; la seconda su “Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio” (2000); l’ultima riguarda “La delega di funzioni nel sistema penale” (2008). La prima monografia, preceduta da un articolo sulla tutela degli interessi diffusi nel processo penale, costituisce un ampio contributo su una categoria di reati caratterizzati dalla ‘vaghezza’ del soggetto passivo, in cui il bene giuridico presenta una titolarità c.d. diffusa. Il candidato, dimostrando solida preparazione sulle categorie concettuali del diritto penale, procede ad una convincente sistemazione dei beni a titolarità diffusa (con particolare riferimento agli interessi dei consumatori e alla salubrità dell’ambiente), evidenziando poi i caratteri tipici dei reati a soggetto passivo determinato, individuati nella determinatezza dell’oggetto di tutela e nell’indeterminatezza della vittima. Essenziale, nella prima parte del lavoro, il raccordo fra reati a soggetto passivo indeterminato ed esigenze di necessaria offensività: tema che consente al candidato di proporre

Page 15: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

15

stimolanti considerazioni sulle tecniche di anticipazione della tutela utilizzate dal legislatore. Le successive parti del lavoro contengono un approfondito raccordo fra la categoria di reati esaminata e le relative problematiche di ordine processuale, con riferimento, in particolare, alle istanza di rappresentanza degli interessi tutelati attraverso la partecipazione al processo degli enti collettivi. Interessanti ed ancora attuali sono, infine, le considerazioni sugli illeciti c.d. a vittimizzazione di massa. La seconda monografia tocca, con indubbia capacità di ricostruzione sistematica, alcuni aspetti problematici del c.d. diritto penale amministrativo, analizzato sia nei più rilevanti aspetti normativi, anche di derivazione comunitaria, sia nella prospettiva di un razionale coordinamento fra area amministrativa ed area penale. A temi contigui si dedica un successivo, apprezzabile lavoro sulla “riforma continua”, inserito in un collettaneo del 2002. Il successivo lavoro monografico affronta il tema della delega di funzioni, inquadrando l’istituto all’interno del problema dell’imputazione soggettiva nei reati d’impresa e riferendolo ai profili attinenti alla sicurezza sul lavoro. Il lavoro, ancorché caratterizzato da un taglio sintetico che sacrifica l’approfondimento di alcuni aspetti teorici, è apprezzabile perché ripercorre in chiave critica e con attenzione i profili applicativi un istituto cardine del diritto penale d’impresa. La restante produzione del candidato è ampia e ricca di contributi interessanti in diversi settori della disciplina penalistica. Si segnalano alcuni contributi in lavori collettanei, come le interessanti riflessioni sui limiti dell’intervento penale nell’economia o sui rapporti fra sapere criminologico e sistema penale (entrambi del 2002), o l’incisivo contributo sugli aspetti transnazionali del riciclaggio (2003); nonché altri lavori caratterizzati, sempre, da ampiezza di informazione e apprezzabili capacità di ricostruzione delle normative, come quelli riguardanti la tutela penale delle erogazioni pubbliche, con particolare riferimento ai c.d. finanziamenti di scopo. Nel complesso, la produzione scientifica e il curriculum del candidato ne segnalano un profilo di studioso assai capace ed impegnato. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, dottore di ricerca, dal 2002 Professore associato presso l’Università Parthenope di Napoli, presenta, oltre ad alcuni scritti minori (su temi penalistici e politico-criminali), vari lavori monografici. Una prima monografia, su I reati a soggetto passivo indeterminato (1999), dopo una attenta analisi dei c.d. beni a titolarità diffusa (specialmente connessi agli interessi dei consumatori e alla salubrità dell’ambiente), esamina particolarmente la questione della compatibilità con il principio di necessaria offensività dei reati a soggetto passivo indeterminato, che approda a una serie di interessanti rilievi sulle tecniche legislative di anticipazione della tutela. Nella trattazione del tema il candidato dimostra sensibilità per i risvolti criminologici e politico criminali e non trascura un'attenta disamina delle problematiche di ordine processuale poste dai reati in oggetto (in particolare la questione della rappresentanza nel processo di interessi collettivi). Una seconda monografia su Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio (2000) tratta, anche nella prospettiva del diritto comunitario, alcune essenziali questioni del c.d. diritto penale amministrativo (tema variamente affrontato anche in alcuni lavori minori), con riguardo specialmente ai criteri di differenziazione degli ambiti da riservare alla sanzione amministrativa rispetto a quelli dell'area penale. Un ultimo lavoro monografico pubblicato dal candidato, La delega di funzioni nel sistema penale (2008), si dedica a un tema centrale del diritto penale d'impresa, con particolare riferimento ai profili attinenti alla sicurezza sul lavoro e inquadrandolo nell'ambito dei criteri di imputazione soggettiva nei reati d’impresa. Nella trattazione, pur meritevole di maggiore approfondimento (considerata l'attualità, importanza e complessità del tema affrontato, anche alla luce delle recenti novità normative e giurisprudenziali), il candidato conferma la buona capacità critica e di analisi giuridica, nonché la sensibilità politico-criminale. Nella produzione scientifica ulteriore si segnalano alcuni contributi a lavori collettanei, tra i quali particolare rilievo assumono i lavori sulla tutela penale dei “finanziamenti di scopo”, sui limiti dell’intervento penale

Page 16: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

16

nell’economia, sui rapporti fra sapere criminologico e diritto penale, sul riciclaggio e sulla tutela penale delle erogazioni pubbliche. Ampia e qualificata l'attività didattica e di ricerca svolta dal candidato, anche nella veste di responsabile scientifico di progetti. Complessivamente la produzione scientifica e il costante impegno di ricerca del candidato lo segnalano come meritevole di apprezzamento ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato De Vita, presenta, ai fini della presente valutazione, diverse opere monografiche, tra cui risultano «I reati a soggetto passivo indeterminato» (1999), «Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio» (2000), e «La delega di funzioni nel sistema penale» (2008). Nelle opere monografiche, il candidato dimostra buona preparazione dogmatica, padronanza del metodo e capacità di indagare settori contigui al diritto penale, come si evince soprattutto dalla monografia su «Diritto penale complementare e sistema sanzionatorio». Dalla produzione minore, pur non particolarmente ampia, si può apprezzare tuttavia varietà di interessi – che includono profili di raccordo tra diritto penale e criminologia – e capacità di lettura critica dei problemi sottesi alle scelte di politica criminale. La produzione è complessivamente caratterizzata da continuità e denota competenze scientifiche ampie. Non si segnalano pubblicazioni in lingua straniera, ad eccezione della trascrizione di una relazione a convegno su sicurezza urbana e sviluppo sostenibile. Si segnala una significativa attività di coordinatore di progetti di ricerca nazionali. 2) giudizio collegiale Il candidato Alberto De Vita, a giudizio unanime della Commissione, merita apprezzamento per l’ampiezza degli interessi, per l’uso di una corretta metodologia e per il costante impegno con cui ha affrontato, con sensibilità critica e capacità di analisi, temi moderni e problematici. .................................................................. Candidato Losappio Giuseppe Profilo curriculare: già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17, responsabile scientifico di progetti di ricerca. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Il principale filone di ricerca del candidato – già Ricercatore presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e attualmente Professore associato (s.s.d. Ius 17) presso la stessa Università – riguarda il diritto penale dell’economia, e in particolare il diritto penale societario e bancario. A temi di diritto penale societario il candidato dedica, tra l’altro, una monografia intitolata “La riforma del diritto penale societario in Gran Bretagna tra self-regulation e ipertrofia sanzionatoria” (2008), nella quale analizza la riforma realizzata in Gran Bretagna con il Company Act del 2006, e i suoi profili penalistici in particolare. Si tratta di un lavoro accurato, di notevole interesse culturale, che fornisce significativi elementi di riflessione anche per il nostro ordinamento. In due precedenti monografie – “Lineamenti di diritto penale bancario”, del 2000, e “Risparmio, funzioni di vigilanza e diritto penale. Lineamenti di un sottosistema”, del 2004 – e in altri saggi il candidato affronta tematiche di diritto penale bancario. Spunti pregevoli sono presenti, in particolare, nella monografia del 2004, che si caratterizza per un costante raffronto tra le singole disposizioni incriminatrici e i principi fondamentali del diritto penale, nonché per l’attenzione rivolta alle prospettive di riforma. In altri

Page 17: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

17

lavori il candidato tratta, con buona padronanza, temi di diritto penale generale, come quelli della colpa, del dolo e della prescrizione del reato. Altrove, sia prima, sia dopo la legge n. 40/2004, affronta il tema della fecondazione assistita, dando prova di capacità di approfondimento e di sensibilità alle implicazioni metagiuridiche della materia. Dalla produzione scientifica, dai titoli e dal curriculum del candidato emerge in definitiva una personalità di studioso e di docente impegnato e capace, meritevole di vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari, con ampia esperienza didattica (e significativo curriculum accademico, delle cui componenti è stato tenuto conto specificatamente), già ricercatore, responsabile scientifico di progetti di ricerca, presenta numerose pubblicazioni. L’importante monografia “Risparmio, funzioni di vigilanza e diritto penale” (Bari, 2004) si preoccupa di garantire un appropriato inquadramento sistematico con pregevole attenzione ai rapporti tra la codificazione e il sottosistema specifico nonché all’oggetto della tutela, con interessante esame dei profili comparatistici. La trattazione del diritto punitivo degli intermediari finanziari si articola in modo convincente, sviluppando l’analisi delle fattispecie di abusivismo, per studiare poi la disciplina dei rapporti dell’intermediario con le autorità di vigilanza. L’autore esprime un particolare impegno ricostruttivo nel capitolo quinto dedicato alla “micro-parte” generale, non dimenticando i profili comparatistici. La monografia illustra completezza di informazione, cultura giuridica, profondità di analisi, precisa attenzione al metodo e originalità nello sviluppo dei temi trattati. L’ulteriore monografia dal titolo “La riforma del diritto penale societario in Gran Bretagna (etc..)” (2008) è ugualmente orientata agli studi di diritto penale dell’impresa e rappresenta un interessante contributo alla conoscenza del diritto inglese, nello specifico settore, alla ricerca di una piena valorizzazione di una prospettiva comparatistica. Anche nei lavori minori il candidato conferma il suo valore, mostrando significativa e pregevole padronanza della materia. Particolare pregio va riconosciuto al saggio sul “Rischio consentito” (Rivista trimestrale, 2000) per la sua cura di puntuali raccordi sistematici. Nella produzione minore più recente va segnalato lo scritto sulle false comunicazioni sociali (2006) e sulle novità legislative in materia di prescrizione (2006), per l’attenzione esegetica che in essi si esprime, e soprattutto lo scritto sul diritto penale del nemico (2007), per la sensibilità dimostrata verso i diritti umani. In definitiva il Prof. Losappio si segnala per una solida e notevole personalità di studioso. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Losappio, attualmente associato di Diritto penale all'Università di Bari, è autore di alcune monografie, che riguardano prevalentemente temi di diritto penale dell'economia. Le prime due, in particolare, si occupano di diritto penale bancario: se la prima (“Lineamenti di diritto penale bancario”, 2000) rimane nei limiti di una pur accurata presentazione di aspetti generali della materia, la seconda (“Risparmio, funzioni di vigilanza e diritto penale”, 2004) costituisce un lavoro più maturo, coerentemente articolato secondo una parte generale ed una parte speciale di quel sottosistema normativo, che viene sottoposto ad un penetrante raffronto con i principi essenziali del diritto penale. Il risultato è l'indicazione di interessanti direttrici di riforma. Il lavoro più recente (“La riforma del diritto penale societario in Gran Bretagna tra self- regulation e ipertrofia sanzionatoria”, 2008) ha un taglio comparatistico, incentrandosi sul Company Act inglese del 2006, che prevede un'ampia disciplina penale. Il lavoro, completo e accurato, presenta spunti di notevole interesse, e il candidato evidenzia con acume gli aspetti, attinenti alla tutela degli investitori, di maggiore rilievo in una prospettiva di riforma del sistema nazionale di tutela degli interessi finanziari. I lavori minori toccano vari settori sia della

Page 18: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

18

parte generale che di quella speciale, con predilezione – al di fuori delle aree trattate nei lavori principali – per temi di bioetica, trattati in maniera approfondita. Nel complesso, la produzione del prof. Losappio – unitamente al suo interessante curriculum - consente di formulare un giudizio senz'altro positivo sul suo profilo di studioso. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, già ricercatore, dal 2005 Professore associato di Diritto penale nell'Università degli studi Aldo Moro di Bari, presenta tre monografie e numerosi scritti minori, in prevalenza su temi di diritto penale dell'economia. Le due prime monografie - Lineamenti di diritto penale bancario (2000) e Risparmio, funzioni di vigilanza e diritto penale. Lineamenti di un sottosistema (2004) - affrontano tematiche di diritto penale bancario, già oggetto di vari saggi minori. Apprezzabile risulta in particolare il lavoro del 2004, nel quale il candidato, oltre a condurre un'attenta analisi dei singoli illeciti penali e amministrativi in materia di intermediazione finanziaria, si dedica, con buone capacità sistematiche, sensibilità politico-criminale e attenzione ai principi costituzionali, alla ricostruzione di una "parte generale" di categoria. Il lavoro monografico più recente, La riforma del diritto penale societario in Gran Bretagna tra self-regulation e ipertrofia sanzionatoria (2008), presenta uno spiccato taglio comparatistico (vi si analizza, nella prospettiva penalistica, la riforma societaria inglese del 2006), anche se un più serrato confronto con la corrispondente normativa italiana avrebbe conferito maggior pregio e densità all'analisi, interessante e ben sviluppata dal candidato. L'opera si concentra infatti sulla disciplina britannica, di cui viene messo in luce il fondamento teorico e, in particolare, i profili di tutela degli investitori e del funzionamento dei mercati finanziari. Anche in questo lavoro è apprezzabile lo sforzo di sistemazione sulla materia condotto dall'A., che conclude la trattazione con la ricostruzione di una "parte generale" della legislazione penale societaria britannica, soffermandosi sui soggetti, i criteri di imputazione soggettiva e la sanzione della disqualification, prevista per i company directors. Ampia e diversificata (sia pure, come detto, con una spiccata concentrazione sui temi penal-economici) la produzione minore, che ha affrontato temi di teoria generale, quali colpa e dolo, e problematiche bioetiche. Apprezzabile in particolare l'analisi dell'istituto della prescrizione del reato, anche alla luce di una disamina critica delle modifiche introdotte nel 2005. La produzione scientifica e l'intensa attività didattica e di ricerca del candidato (anche nella veste di responsabile scientifico di progetti) segnalano una personalità di studioso meritevole di apprezzamento nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Nella produzione scientifica presentata ai fini della presente valutazione, il candidato mostra di aver approfondito tematiche diverse e di rilevanza nel dibattito penalistico. Le due monografie più risalenti (Lineamenti di diritto penale bancario, 2000; Risparmio, funzioni di vigilanza e diritto penale. Lineamenti di un sottosistema, 2004) sono dedicate – unitamente ad altri saggi minori – al diritto penale bancario con particolare attenzione non solo alle prospettive di riforma, ma anche alla sistematizzazione di una “parte generale” ad hoc per il settore in commento. Nella monografia più recente (La riforma del diritto penale societario in Gran Bretagna tra self-regulation e ipertrofia sanzionatoria, 2008), il candidato s’accosta invece al diritto penale societario con speciale riguardo alla riforma attuata nel Regno Unito con il Company Act del 2006, che viene ampiamente scandagliata benché al di fuori di una serrata e convincente comparazione con l’ordinamento italiano. La produzione minore del candidato affronta temi di parte generale e di parte speciale di costante attualità e indiscussa problematicità: si possono ricordare, da un lato, i lavori in tema di colpa, dolo e prescrizione del reato; dall’altro lato, l’opera Bioetica e diritto penale (1999) sulla delicata materia della procreazione

Page 19: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

19

medicalmente assistita, che il candidato riesamina nel 2007 con l’approfondito commento alla l. 40/2004 nel Commentario breve alle leggi penali complementari, diretto da F. C. Palazzo e C. E. Paliero. 2) giudizio collegiale Il candidato Giuseppe Losappio, a giudizio unanime della Commissione, ha dimostrato continuità di impegno su temi diversi del diritto penale, con aperture alla comparazione, dando prova di capacità di approfondimento e di sicura padronanza del sistema penale. .................................................................. Candidato Magro Maria Beatrice Profilo curriculare: già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17, con attività di ricerca all’estero. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Nella produzione scientifica della candidata – già Ricercatore presso l’Università di Roma Tor Vergata, attualmente Professore associato (s.s.d. Ius 17) presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Catania – spicca una monografia intitolata “Eutanasia e diritto penale” (del 2001), che si segnala innanzitutto per un opportuno inquadramento del tema in relazione sia ai caratteri di laicità propri del nostro ordinamento, sia ai principi sanciti dall’art. 5 cod. civ. in materia di atti di disposizione del proprio corpo. Accurata l’analisi delle fattispecie di reato che attraggono nella propria sfera applicativa le diverse forme di eutanasia e interessante la panoramica di diritto comparato che conclude la monografia. In sintesi, un lavoro che dimostra buone capacità espositive e argomentative, sensibilità politico-criminale e notevoli aperture interdisciplinari. Altre pubblicazioni della candidata affrontano invece il tema delle manipolazioni di mercato. Tra i profili meglio valorizzati, le diverse fenomenologie di manipolazione di mercato nell’esperienza di questi anni, nonché il problematico discrimine, in questa materia, tra illecito penale e illecito amministrativo. Meritano di essere sottolineate, ancora una volta, le aperture interdisciplinari, che in questi scritti riguardano soprattutto le scienze economiche. Non particolarmente ampia, ma pregevole anche la produzione ulteriore. Tenuto conto specificatamente dei titoli e del curriculum, dal quale risulta, tra l’altro, un’intensa attività didattica svolta presso istituzioni universitarie e accademie militari, si esprime apprezzamento per la personalità di studiosa e di docente della candidata. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) nell'Università di Catania, con significativa esperienza didattica (e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto conto specificatamente), già ricercatore, attività di ricerca all’estero, presenta vari contributi. Con la monografia dal titolo "Eutanasia e diritto penale” (2001) l'A. si cimenta in modo efficace in un settore di delicata composizione di interessi, sviluppando un'analisi consapevole dei limiti dell'intervento punitivo, ma al contempo attenta al valore primario della vita umana. Nella produzione sulle “manipolazioni del mercato” l'A. mostra una significativa conoscenza dei fenomeni specifici, che motivano la sanzione penale in questo particolare settore del diritto penale dell'economia. Lodevole è anche l’ulteriore produzione. Così nella nota a sentenza sulla "Omissione di soccorso tra situazione di pericolo e obbligo di fedeltà" (1993) la prof.ssa Magro mostra di porre bene a frutto l'applicazione dei contenuti del principio di offensività nell'analisi dei reati di pericolo.

Page 20: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

20

In conclusione la prof.ssa Magro esprime un'interessante personalità di studiosa, seriamente impegnata nell'approfondimento di settori significativi della materia e munita di una apprezzabile capacità di lucida analisi dei temi affrontati. Commissario - Prof. Luigi Fornari La prof. Magro, professore associato presso l'Università di Catania, presenta un lavoro monografico su “Eutanasia e diritto penale” (2001). In tale opera, preceduta da un'interessante riflessione sul principio di laicità, la prof. Magro affronta temi di particolare impegno, che si riconducono alla questione di fondo della collocazione giuridica degli atti dispositivi del proprio corpo e dei limiti di legittimità degli atti autolesionistici, nel cui ambito si pone il tema dell'eutanasia. Analizzato il principio generale contenuto nell'art. 5 c.c., la candidata affronta in maniera specifica il tema dell'eutanasia tentandone una definizione e distinguendo fra eutanasia attiva e passiva, dopodiché affronta in maniera approfondita le fattispecie coinvolte nella dinamica dell'eutanasia, e cioè l'istigazione al suicidio e l'omicidio del consenziente. Chiude il lavoro un capitolo, inerente alla “regolamentazione dell'eutanasia”, che si occupa dei caratteri delle discipline di alcuni ordinamenti. Il lavoro è svolto con apprezzabile interesse per i risvolti etici e culturali delle questioni trattate, ed è doverosamente attento agli approdi di conoscenze diverse da quelle strettamente penalistiche, come la sociologia, la psicologia e, ovviamente, la medicina. E' nella ricostruzione dei contesti conoscitivi che meglio si esprimono le spiccate doti argomentative della candidata, capace di ricostruire in maniera ampia e aggiornata il patrimonio di nozioni che fungono da presupposto necessario per le valutazioni più schiettamente penalistiche, che nel lavoro della prof. Magro appaiono puntuali e rispettose delle categorie dogmatiche. Un altro tema proficuamente sviluppato riguarda le manipolazioni del mercato, in cui si conferma la vocazione della candidata a sviluppare discorsi penalistici di ampio respiro, attenti ad inserire il ruolo del diritto penale all'interno di scenari complessi e in evoluzione. Lo sguardo sulle scelte normative e sui limiti di applicabilità della disciplina posta a tutela del mercato è sempre penetrante e capace di ispirare originali osservazioni critiche. Non mancano, nella produzione della prof. Magro, contributi eccentrici rispetto alle direttrici principali di ricerca, che confermano l'indubbia vivacità intellettuale e le capacità della candidata: ad esempio, in tema di tutela della privacy e di usura. In definitiva, il profilo di studiosa della prof. Magro, nel cui curriculum si segnalano interessanti esperienze di ricerca all'estero, presenta risvolti di indubbio interesse, che consentono un giudizio di ampio apprezzamento. Commissario - Prof. Gabrio Forti La candidata, già ricercatore universitario, è Professore associato dal 2002 presso l'Università di Catania, e presenta vari lavori scientifici. La monografia su Eutanasia e diritto penale (2001), nel contesto di un'ampia riflessione etico-culturale, attenta al significato del principio di laicità, si confronta con gli essenziali punti di riferimento normativi della difficile questione. Analizzato il principio generale contenuto nell'art. 5 c.c. e definito il concetto di eutanasia, attiva e passiva, l'A. discute gli ambiti di applicazione delle fattispecie di istigazione al suicidio e omicidio del consenziente. Il lavoro dimostra buona capacità argomentativa, competenza comparatistica nell'esame delle soluzioni apprestate dagli altri ordinamenti e apertura interdisciplinare, includendo nella discussione le prospettive medica, sociologica e psicologica in materia. Tra i lavori più recenti della candidata si segnalano vari contributi interessanti sulle manipolazioni di mercato. Tra le opere più risalenti, degni di attenzione sono gli scritti su questioni centrali di teoria generale del reato (causalità, dolo e colpa) e di parte speciale, quali falsità, usura e omissione di soccorso (fattispecie esaminata peraltro anche in uno scritto del 2003).

Page 21: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

21

Il curriculum scientifico della candidata (che presenta anche esperienze di ricerca all’estero) segnala complessivamente un profilo di studiosa vivace, preparata e attenta alle prospettive interdisciplinari dei temi affrontati. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi La candidata presenta, ai fini della presente valutazione, opere su temi penalistici molto diversi, che coprono argomenti sia di parte generale (il riferimento è al lavoro del 1991 sul nesso causale), sia di parte speciale (su omissione di soccorso, eutanasia, usura, pena di morte). In tutti i lavori si apprezza la capacità di offrire una chiave di lettura che muove da approfondite riflessioni su temi e problemi trattati, anche laddove questi ultimi implicano un costante ed impegnativo confronto con la dimensione dell’etica, senza che venga meno un solido ancoraggio alle categorie dogmatiche del diritto penale, padroneggiate sempre con sicurezza. La monografia “Eutanasia e diritto penale”, in particolare, affronta con competenza e sensibilità i profili della tema trattato e il più generale profilo della laicità del diritto penale. 2) giudizio collegiale A giudizio unanime della Commissione, la candidata Maria Beatrice Magro segnala un profilo di studiosa vivace, preparata e attenta alle prospettive interdisciplinari dei temi affrontati. .................................................................. Candidato Manes Vittorio Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17, con intensa attività di ricerca all’estero. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Il candidato – Dottore di ricerca in Diritto penale, già Ricercatore (s.s.d. IUS 17) presso l’Università di Lecce, attualmente Professore associato presso la stessa Università – presenta, accanto a numerosi scritti minori, due monografie. La prima, intitolata “Il principio di offensività. Canone di politica criminale, criterio ermeneutico, parametro di ragionevolezza” (2005), ricostruisce la nascita, l’evoluzione e le modalità operative del principio di offensività. L’opera – divisa in due parti, una dedicata alla ricognizione dello spazio riservato al principio nella “fondazione costituzionale della politica criminale”, l’altra all’illustrazione dei “paradigmi operativi del principio di offensività” – evidenzia come il principio di offensività si sia ritagliato un ruolo centrale nei meccanismi di interpretazione del diritto vigente. Il lavoro, condotto con metodo sicuro e sorretto da un’ampia documentazione bibliografica, italiana e straniera, è ricco di spunti di notevole interesse. La monografia “Servizi pubblici e diritto penale. L’impatto dei “mercati regolati” e il congedo dai controlli penali sulla pubblica amministrazione”(2008) illustra l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale della nozione di “pubblico servizio”, mettendo in evidenza come gli intenti del legislatore di precisare e restringere la nozione di pubblico servizio – filo conduttore delle diverse riforme – siano stati ampiamente vanificati dalla giurisprudenza. Si tratta di un’opera pregevole, verosimilmente destinata ad ulteriori sviluppi, come emerge, tra l’altro, dal sottotitolo, che fa riferimento ad un tema – quello dei ‘mercati regolati’ – non affrontato ex professo in questa versione del lavoro. Nella produzione minore del candidato si affrontano molteplici temi sia di ‘parte speciale’ (dal controllo penale degli stupefacenti al diritto penale dell’impresa), sia di ‘parte generale’ (rapporti tra diritto penale italiano e diritto comunitario, principi costituzionali di particolare rilievo in diritto penale):

Page 22: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

22

merita apprezzamento, tra gli altri, un saggio del 2007, intitolato “Attualità e prospettive del giudizio di ragionevolezza in materia penale”. In definitiva, un’ampia produzione scientifica, parte della quale pubblicata su importanti riviste straniere, che affianca un’intensa attività didattica e di partecipazione a convegni, in Italia e all’estero: da tutto ciò, oltre che dai titoli presentati, emerge una personalità di studioso e di docente meritevole di vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (Jus 17) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Lecce, con rilevante esperienza didattica e pregevole curriculum accademico – le cui componenti sono state specificatamente considerate, dottore di ricerca, già ricercatore, con significativi periodi di ricerca all’estero - presenta un notevole numero di pubblicazioni (monografie, saggi, note a sentenza e ulteriori contributi). La monografia su “Il principio di offensività” (2005) rappresenta un contributo rilevante allo studio di un principio fondamentale del diritto penale, esprimendo capacità analitica e critica, con sviluppi originali e convincenti dell’analisi. L’A. approfondisce meritoriamente questioni di metodo e di prospettiva, riesaminando la ‘fortuna’ della teoria costituzionalmente orientata del bene giuridico. L’Autore mette in rilievo i rischi di “spiritualizzazione” del bene giuridico e si propone di tracciare le linee maestre per un nuovo diritto penale davvero in sintonia con il principio di offensività. Un secondo studio monografico approfondisce i rapporti tra “Servizi pubblici e diritto penale” affrontando con attenzione e meritevole capacità d’analisi un tema di sicuro rilievo e attualità. Anche gli scritti minori indicano nel senso di una interessante e significativa personalità di studio, in possesso di metodo, culturalmente dotato e adeguatamente informato, seriamente impegnato nell’analisi compiuta dei fenomeni del diritto penale e attento ai significati pratici della ricerca scientifica. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Manes, associato di Diritto penale presso l’Università di Lecce, presenta due monografie. Il curriculum è di assoluto rilievo, attestando – tra l'altro – lo svolgimento di cospicua attività di ricerca all'estero. La prima, che affronta “Il principio di offensività” (2005), costituisce una stimolante e documentata riflessione sulle capacità che tale principio – di cui l’Autore segnala il rilievo costituzionale - può esplicare sul terreno delle garanzie individuali. Il tema trattato consente al candidato di rivelare al meglio le proprie capacità di studioso sia nell’ottica di valutazioni schiettamente politico-criminali, sia nel padroneggiare gli strumenti interpretativi. Interessante è anche la ricognizione degli ambiti in cui il principio di offensività è stato utilizzato dalla giurisprudenza costituzionale, spesso combinandolo col principio di ragionevolezza. La seconda monografia è intitolata “Servizi pubblici e diritto penale. L’impatto dei “mercati regolati” e il congedo dai controlli penali sulla pubblica amministrazione” (Bologna, 2008). Oggetto del lavoro, costituente il prologo di un’opera più ampia, è la nozione di “pubblico servizio”, colta nelle sue linee evolutive dal codice Zanardelli al codice Rocco fino alla nota riforma del 1990. L’Autore osserva con acume e padronanza degli strumenti metodologici come l’obbiettivo – sempre perseguito dal legislatore – di rendere il più possibile tassativa la nozione di pubblico servizio si sia accompagnato nel tempo a un diverso atteggiamento della giurisprudenza, tesa a utilizzare quella nozione in senso estensivo, ‘tracimando’ verso creazioni finalizzate, in particolare, a colmare lacune del sistema penale-societario. Il resto della produzione offerta, invero ricca e vivace, spazia da temi di parte generale – nella quale si segnalano un interessante saggio del 2007 sul giudizio di ragionevolezza nel diritto penale e alcuni saggi sull’incidenza del diritto comunitario sul diritto nazionale, colta soprattutto, e con acuta sensibilità, sul terreno interpretativo – ad altri di parte speciale, con particolare interesse per le fattispecie penali in tema di stupefacenti per i reati contro la pubblica amministrazione. Tra gli altri, merita rilievo il saggio sul riciclaggio (2004), davvero esemplare nell’inserire, con efficace sintesi, l’analisi critica della norma nazionale all’interno di una stimolante esposizione delle linee di tutela emergenti dal diritto comparato.

Page 23: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

23

In sintesi, la produzione offerta presenta un livello di correttezza metodologica, capacità critica, correttezza espositiva tale da segnalare il profilo di uno studioso di indubbio rilievo, degno di considerazione nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato - dottore di ricerca, ricercatore e, dal 2006, Professore associato presso l'Università del Salento - presenta due monografie e una vasta e pregevole produzione scientifica minore. Da segnalare, oltre alla cospicua e diversificata attività didattica, e all'assiduo impegno di ricerca in istituti stranieri, la ragguardevole e intensa partecipazione, con relazioni scientifiche, a convegni anche internazionali su temi di notevole rilevanza nel dibattito penalistico, La prima monografia, su Il principio di offensività. Canone di politica criminale, criterio ermeneutico, parametro di ragionevolezza (2005), costituisce un'analisi approfondita di un tema di riconosciuta preminenza nel dibattito penalistico, in cui l’autore, sviluppando i risultati delle diverse ricerche “costituzionalmente orientate” in materia penale, propone itinerari originali, specie sul versante dei controlli di ragionevolezza, precisando vincoli più stringenti per le opzioni politico-legislative in campo penale (il tema è ripreso anche in diversi successivi saggi, tra i quali un corposo articolo recentemente apparso sulla "Rivista italiana di diritto e procedura penale" e vari contributi dedicati al tema degli stupefacenti). Nella parte dedicata ai "paradigmi operativi del principio di offensività" si esamina accuratamente il ruolo esegetico del principio di offensività, dimostrando una notevole padronanza degli strumenti metodologici e una attenta penetrazione critica della giurisprudenza costituzionale. Il vasto corredo bibliografico documenta ulteriormente l'ampiezza di prospettiva e la competenza comparatistica del candidato. La monografia più recente su Servizi pubblici e diritto penale. L'impatto dei "mercati regolati" e il congedo dai controlli penali sulla pubblica amministrazione (2008) sviluppa e articola ulteriormente l'attenzione riservata in altri scritti ai reati contro la pubblica amministrazione, di cui il candidato approfondisce i profili problematici di singole fattispecie (il rapporto tra corruzione e atto d’ufficio; la concussione c.d. “ambientale”; l’abuso d’ufficio), cogliendo le implicazioni penalistiche delle più recenti trasformazioni del diritto amministrativo e più in generale del diritto pubblico dell’economia. In quest'opera monografica si conferma la notevole maturità scientifica raggiunta dal candidato che, analizzando e mettendo a confronto, con eccellente visione critica, l'evoluzione legislativa e gli orientamenti giurisprudenziali sulla nozione di "pubblico servizio" e sulle connesse qualifiche soggettive, esamina con apprezzabile acume le problematiche applicative riversate sulla materia penale dalle privatizzazioni-liberalizzazioni e il conseguente "congedo dallo statuto penale della pubblica amministrazione". La produzione minore, presente anche su riviste straniere (in particolare l'autorevole ZStW) è ampia e diversificata, dedita a temi centrali, impostata con rigore di metodo e raffinata capacità argomentativa. Tra gli interessi del candidato spiccano i rapporti tra diritto penale e Costituzione, ambito nel quale vengono proposti itinerari originali, specie sul versante dei controlli di ragionevolezza, e su cui si prospettano vincoli più stringenti per le opzioni politico-legislative in campo penale. Del tema, oltre all'emersione nei lavori monografici, si segnala la trattazione nell'importante contributo del 2007 su Attualità e prospettive del giudizio di ragionevolezza in materia penale. Di notevole interesse anche gli scritti in materia di diritto penale dell’economia (ad esempio in tema di riciclaggio) e di diritto penale comunitario”: ambito quest'ultimo nel quale le ricerche del candidato hanno accompagnato e approfondito svolgimenti istituzionali di notevole impatto nell’ordinamento italiano (in particolare, competenze penali comunitarie, interpretazione conforme al diritto comunitario). Dall'ampia, pregevole e varia produzione scientifica del candidato emerge una personalità di studioso colto, maturo e preparato, meritevole di particolare considerazione nella presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi

Page 24: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

24

Il candidato, attraverso un percorso di formazione particolarmente prestigioso, soprattutto in relazione ai numerosi soggiorni di ricerca all’estero, ha acquisito un sicuro metodo scientifico e un know how comparatistico pregevole, che risultano trasfusi sia nelle opere monografiche presentate ai fini della presente valutazione, sia nei numerosi scritti minori. La prima monografia – “Il principio di offensività” (2005) – mostra una considerevole competenza dogmatica, attenzione per la letteratura anche straniera e ottima padronanza metodologica. Doti che sono confermate anche dalla seconda monografia – “Servizi pubblici e diritto penale. L’impatto dei ‘mercati regolati’e il congedo dai modelli penali sulla pubblica amministrazione” (2008) – presentata, tuttavia, ai fini della presente valutazione, in forma provvisoria, la quale affronta un tema di grande rilievo tanto nell’ambito della scienza penalistica, quanto nella prassi. Il volume si alimenta di un dialogo ininterrotto tra teoria e prassi giurisprudenziale e si caratterizza per un periodare sempre sostenuto e per un gusto linguistico raffinato, da cui emerge anche lo spessore culturale del candidato. Dagli scritti minori si apprezza altresì la vastità di interessi e la continuità nella produzione scientifica, nella costanza di interesse per comparazione e per i temi pregnanti della scienza penalistica. In definitiva, il candidato appare meritevole di considerazione ai fini della prima fascia della docenza. 2) giudizio collegiale L’intera produzione scientifica del candidato Vittorio Manes, che spazia su un’estesa gamma di temi, di parte generale e di parte speciale, evidenzia ampia cultura, pregevole metodologia di ricerca e capacità di approdare a risultati di sicuro interesse. La Commissione manifesta pertanto vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato, riconoscendogli una posizione di rilievo nella presente procedura di valutazione comparativa. .................................................................. Candidato Mangione Angelo Profilo curriculare: già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Nella produzione del candidato – già Ricercatore (s.s.d. IUS 17) nell’Università di Roma II e attualmente Professore associato nell’Università Lumsa, sede di Palermo – spiccano due monografie. La prima, intitolata "La misura di prevenzione patrimoniale fra dogmatica e politica criminale" (2001), analizza sul piano storico e strutturale tali misure, al fine di dimostrare la loro sostanziale appartenenza al diritto penale e, al contempo, la loro incompatibilità con il sistema delle garanzie costituzionali che governano tale ramo dell'ordinamento. Particolare attenzione viene dedicata al tema della criminalità organizzata, a proposito della quale il candidato formula alcune significative riflessioni circa l’efficacia delle misure di prevenzione patrimoniale. Lavoro accurato e documentato, dimostra nel candidato qualità di studioso serio, dotato di un buon metodo di ricerca e di capacità di approfondimento. Il tema della criminalità organizzata viene nuovamente affrontato dal candidato, in una diversa prospettiva, in una monografia del 2008, intitolata “Analisi economica del diritto penale e criminalità organizzata”. Una prima parte dell’opera illustra concetti, come quelli di efficienza e di razionalità, propri dell’analisi economica del diritto; successivamente il candidato cerca di dimostrare come l’azione delle associazioni criminali risponda a criteri di razionalità: di qui l’utilità dell’analisi economica del diritto in questa materia; da ultimo, il candidato applica la c.d. teoria dei giochi al contrasto del fenomeno

Page 25: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

25

mafioso, con particolare attenzione al mercato delle estorsioni, al fenomeno dei collaboratori di giustizia, a talune misure di prevenzione patrimoniali e al regime di segnalazione di operazioni sospette. Lavoro interessante e informato nella parte espositiva del pensiero di economisti, potrà giovarsi di qualche ulteriore sviluppo e approfondimento nella parte intesa a dimostrare l’utilità dell’analisi economica del diritto nell’area penalistica. Nella produzione minore il candidato, dando prova costante di corretta metodologia, si misura con temi svariati, che spaziano dal diritto penale dell’economia al diritto ambientale, dalla bioetica alla politica penale e penitenziaria. Anche in considerazione dei titoli presentati e dell’attività didattica svolta presso diverse Università italiane, si esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore associato (Jus 17) presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma, Facoltà di Giurisprudenza – sede di Palermo, con ampia esperienza didattica – e pregevole curriculum accademico, le cui componenti sono state specificatamente considerate, già ricercatore, componente di significative commissioni istituzionali - presenta una notevole quantità di pubblicazioni (monografie, saggi, note a sentenza, contributi e opere collettanee). La monografia su “La misura di prevenzione patrimoniale fra dogmatica e politica criminale” (2001) rappresenta un’attenta ricognizione e approfondimento storico e critico della materia delle misure di prevenzione con sviluppi molto interessanti per il quadro sistematico d’insieme che definisce e l’analisi anche di significativi profili procedimentali. La monografia sull’ ”Analisi economica del diritto penale e criminalità organizzata” (2008), nel riprendere temi affrontati nel saggio “Law & Economics e diritto penale: paradigmi a confronto nell’analisi delle politiche di contrasto alla criminalità mafiosa”(2008), fa la ricognizione di un’interessante prospettiva d’analisi che si propone di dare operative indicazioni per l’intelligenza e la correzione di settori del sistema penale. In particolare la monografia si propone di analizzare in modo originale sulla base di modelli economici la concreta operatività delle norme penali, in termini di efficienza – vista soprattutto come effettiva idoneità alla tutela di beni giuridici strumentali o finali – e di giustizia, intesa come equità della regola, secondo la capacità di contemperare gli interessi coinvolti dalla sua applicazione. La produzione minore è ricca, con spunti che segnalano intelligenza tecnica. Così, appare interessante lo scritto dal titolo “Riflessioni penalistiche sulla riforma delle procedure concorsuali” (2006) per la sensibilità argomentativa e critica. In definitiva, il Prof. Mangione esprime una coltivata e pregevole personalità di studioso. Commissario - Prof. Luigi Fornari Nella sua ricca produzione sono presenti due monografie. La prima è intitolata “La misura di prevenzione patrimoniale fra dogmatica e politica criminale” (2001). Il tema delle misure patrimoniali, di cui il candidato coglie con sensibilità i rilevanti profili critici, costituisce il riferimento di un'acuta riflessione sulle strategie di contrasto della criminalità organizzata e in particolare sul dualismo fra salvaguardia delle garanzie ed esigenze di effettività. L'analisi del sistema delle misure patrimoniali è condotta con assoluta padronanza della materia – di cui il candidato sottolinea lucidamente incongruenze e lacune – e delle categorie generali (particolarmente stimolanti sono le riflessioni sul concetto di pericolosità sociale), ovviamente con particolare attenzione alla salvaguardia dei principi costituzionali. Notevole è altresì la capacità del candidato di inserire la vicenda delle misure patrimoniali nazionali all'interno dell'evoluzione di queste ultime registrata negli ultimi decenni in altri ordinamenti. Assai opportuna e chiarificatrice è infine la parte del lavoro in cui si esamina il tema della 'definizione' di criminalità organizzata, anche al fine di impostarne una delimitazione rispetto alla criminalità economica, riguardo alla quale il prof. Mangione si interroga sull'opportunità di estendere alcuni strumenti di contrasto del crimine organizzato.

Page 26: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

26

L'interesse del candidato per la tematica delle misure di prevenzione è confermato da un acuto commento dei progetti di riforma della normativa (2003) e, in precedenza, da uno stimolante saggio sul tema della contiguità alla mafia (1996). La seconda monografia (“Analisi economica del diritto penale e criminalità organizzata”, 2008) ha un obbiettivo ambizioso: impostare una ricerca sulla capacità dell'analisi economica del diritto, tradizionalmente terreno dei cultori del diritto civile, di contribuire alla comprensione del sistema penale, in particolare nell'ambito del crimine organizzato. Il lavoro, originale e aperto ad un fecondo approccio multidisciplinare, rivela la capacità del candidato di inserire le tematiche penalistiche all'interno di conoscenze scientifiche più ampie, evitando comunque adesioni acritiche a concezioni pur suggestive. La produzione 'minore' è ampia e a sua volta idonea a rivelare le rilevanti capacità del candidato, che si rivolge prevalentemente a tematiche di diritto penale dell'economia: sul versante fallimentare (dove si segnala un bel saggio sulle prospettive di riforma, in cui il candidato conferma la sua predisposizione a temi di politica criminale), come nel campo della responsabilità degli enti o in quello penale-societario (in particolare, in tema di abuso di maggioranza nella gestione d'impresa). Non mancano incursioni in settori diversi, come la tutela penale del minore e la tutela dell'onore. Nel complesso, il rigore metodologico che caratterizza gli scritti del candidato, la sensibilità politico-criminale che si avvale di un solido dominio del metodo comparatistico, la capacità di penetrare il senso e i limiti delle normative esaminate, sono tutti elementi su cui si basa un giudizio di raggiunta maturità scientifica, tale da porre il prof. Mangione in posizione di particolare interesse nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti Angelo Mangione, già ricercatore di diritto penale nell’Università di Roma III (1997-2001) e attualmente professore associato nell’Università LUMSA, sede di Palermo (dal 2001) presenta una ricca e qualificata produzione scientifica, che consta di due monografie e di numerosi lavori minori. Oggetto di particolare attenzione nella produzione scientifica del candidato è stato il tema delle misure di prevenzione di natura patrimoniale. Ad esso è dedicato un corposo volume, del 2001, dal titolo La misura di prevenzione patrimoniale fra dogmatica e politica criminale. L’indagine muove da una ricostruzione delle relazioni tra diritto penale liberale, prevenzione e sicurezza, alla luce dell’esperienza storica italiana, con speciale riguardo alla genesi e all’evoluzione degli strumenti di prevenzione patrimoniale. All’analisi critica di questi ultimi è rivolto il nucleo principale dell’indagine, nella quale la sistematizzazione dei presupposti applicativi delle misure segnala una conoscenza approfondita della materia, tanto nei suoi profili dommatici quanto in quelli pratico-applicativi; apprezzabile risulta altresì il saldo e corretto raccordo a temi di teoria generale. Apprezzabile è anche la seconda parte del volume, dedicata ai profili politico-criminali connessi al frequente ricorso alla prevenzione ante delictum. Anche attraverso una buona conoscenza della letteratura anglo-americana e di lingua tedesca, l’A. si diffonde in riflessioni sulla reale efficacia degli strumenti di prevenzione nei confronti della criminalità organizzata (per contrastare la quale è nato il modello “sanzionatorio” in esame), nonché sulle prospettive di estensione degli stessi alla criminalità economica latamente intesa, oltre che sul ruolo del diritto penale come (improprio) strumento di governo delle emergenze. L'opera, scritta in modo scorrevole e chiaro, si segnala per un impianto robusto ed efficacemente argomentato. Il proficuo sforzo di inquadramento dogmatico degli istituti si unisce a sensibilità per le problematiche politico-criminali giocate sulla ormai tradizionale tensione tra garantismo liberale e funzionalità repressiva. La seconda monografia (Analisi economica del diritto penale e criminalità organizzata, ediz. provv. 2008), affronta il problema della repressione penale delle associazioni criminali mediante il ricorso agli strumenti propri della c.d. “analisi economica del diritto”. Nell'opera si constata come l’approccio Law & Economics ai temi di scienza della legislazione sia stato finora prerogativa dei soli cultori del diritto civile, risultando invece negletto (salvo rare eccezioni) nella riflessione penalistica italiana. I modelli di analisi economica vengono

Page 27: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

27

esaminati nella parte introduttiva del lavoro, in cui si ricostruiscono con cura le principali acquisizioni teoriche della dottrina anglo-americana. E’ da notare, comunque, che l’interesse per i moderni risultati dell’economic analysis of law non si traduce mai in una semplice accettazione acritica da parte dell’A., che al contrario ne mette in evidenza con equilibrio opportunità e limiti, mettendo in guardia da un’eccessiva proclività ad abbracciarne e i percorsi e le metodologie. Tale cornice epistemologica viene poi applicata alla valutazione di efficacia delle misure penali di contrasto alle organizzazioni criminali, anche mediante un possibile ricorso ai modelli teorici della c.d. “teoria dei giochi”. Soprattutto tale parte, malgrado non sia immune da una problematicità di fondo, conferma la sensibilità culturale e l'apertura interdisciplinare dell’A. Degna di nota è anche la produzione minore. L’interesse del candidato è in buona parte attratto da temi di diritto penale dell’economia, affrontati con serietà e consapevolezza sistematica. Tra i vari contributi si segnalano il commento al “nuovo” reato di Illecita influenza sull’assemblea e il saggio su Riflessioni penalistiche sulla riforma delle procedure concorsuali, dedicato allo spinoso argomento della riforma del diritto penale fallimentare, anche alla luce delle recenti (parziali) innovazioni registrate tanto sul terreno strettamente penalistico, quanto sul piano della disciplina civilistica di riferimento. In conclusione, la produzione scientifica del candidato dimostra rigore metodologico, ottima conoscenza della più significativa letteratura straniera, capacità ed equilibrio di analisi politico-criminale, doti esegetico-interpretative. Tutto ciò, unitamente alla costante attività didattica prestata presso varie università italiane e istituti di istruzione superiore e alla partecipazione, in qualità di relatore, a convegni e incontri di studio, fa emergere una figura di studioso pienamente maturo e meritevole di particolare considerazione nella presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta due monografie e una produzione minore degna di rilevo, per lo più incentrata sui temi del diritto penale dell’economia. La prima monografia – “La misura di prevenzione patrimoniale fra dogmatica e politica criminale” (2001) – denota una significativa capacità di cogliere profili e questioni dogmatiche importanti di una categoria controversa, qual è quella delle misure di prevenzione patrimoniali, ed una cura particolare per la ricostruzione storica dell’istituto. La seconda monografia, presentata in versione provvisoria, appare di sicuro interesse per l’innovatività dell’approccio e la modernità del tema, sebbene la parte strettamente penalistica appaia piuttosto contenuta rispetto ad una più ampia e generale introduzione, peraltro assai documentata ed dettagliata, concernente i profili teorici e metodologici dell’analisi economica del diritto. Anche nella produzione minore si percepisce ampia competenza, capacità esegetica e padronanza metodologica. In definitiva il candidato mostra di aver intrapreso un percorso scientifico-didattico di sicuro rilievo nella prospettiva di una piena considerazione ai fini di una valutazione per la prima fascia della docenza. 2) giudizio collegiale La Commissione esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato Angelo Mangione, in particolare per il suo metodo di ricerca, per l’ampia cultura, penalistica e non, e per le capacità di approfondimento dimostrate nei suoi scritti. La Commissione riconosce pertanto al candidato una posizione di particolare rilievo nella presente procedura di valutazione comparativa. .................................................................. Candidato Micheletti Dario

Page 28: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

28

Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. Esperienza di ricerca all’estero. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Una parte rilevante dell’attività scientifica del candidato – Dottore di ricerca, già Ricercatore nel settore Ius/17 presso l’Università degli studi di Ferrara e successivamente presso l’Università degli studi di Siena, attualmente Professore associato presso quest’ultima Università – ha avuto per oggetto i rapporti tra decorso del tempo e responsabilità penale. Al centro di questo filone di ricerca si colloca un’ampia monografia intitolata “Legge penale e successione di norme integratrici”, del 2006, frutto di una ricerca seria e personale sia nell’approccio (imperniato sul concetto di ‘fattispecie allargata di garanzia’) sia nelle conclusioni, che valorizzano la funzione di prevenzione generale della norma penale. La sicura padronanza dei problemi di diritto intertemporale, anche nella loro dimensione prasseologico-applicativa, trova conferma in altri lavori del candidato, relativi a materie che spaziano dalla prescrizione del reato ai reati societari e ai reati di competenza del giudice di pace. La produzione minore si segnala per varietà di temi (tra gli altri, nella parte generale: colpa, recesso, reato abituale, reati di sospetto, immunità; nella parte speciale: corruzione, trapianti e responsabilità del medico) e per accuratezza. Come risulta dal curriculum, la formazione di Dario Micheletti si è giovata, fra l’altro, di un significativo soggiorno di studio presso l’Università di Kiel (Germania). In definitiva, anche in considerazione dei titoli presentati, si tratta di un candidato meritevole di vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Siena, con significativa esperienza didattica – e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto specificatamente conto, già ricercatore, con esperienza di ricerca all’estero – presenta numerose pubblicazioni. L’ampia monografia su “Legge penale e successione di norme integratrici” (2006) sviluppa un’analisi molto approfondita della materia cercando, con pregevoli e originali sviluppi, di pervenire a una rivisitazione che escluda l’indifferenziato ricorso al semplice criterio del favor rei. La monografia si caratterizza anche per il tentativo di fornire conclusioni che aiutino a indirizzare la corretta attività del giudice, secondo schemi realmente applicabili. Anche la produzione minore contiene molti spunti felici. Così accade con il contributo su "Tumori da amianto e responsabilità penale" (1991) per le interessanti considerazioni sul tema della causalità; ugualmente appare interessante il contributo sulla "colpa nella bancarotta semplice patrimoniale" (2000) in cui l'A. ricorda l'esigenza di una precisa indicazione della regola cautelare che il bancarottiere avrebbe dovuto osservare, per garantire una convincente selettività dei comportamenti rilevanti. In conclusione il Prof. Micheletti esprime una rigorosa e notevole personalità di studioso. Commissario - Prof. Luigi Fornari Ricercatore dal 2002, il prof. Micheletti presenta una corposa monografia su “Legge penale e successione di norme integratrici” (2006), oltre ad alcuni altri lavori di minore spessore. Supportata da un imponente apparato bibliografico, la monografia sulle c.d. modificazioni mediate della fattispecie penale merita forte apprezzamento per la spiccata capacità del candidato di inquadrare le rilevanti questioni di diritto intertemporale alla luce di fondamentali opzioni sulle funzioni del diritto penale e della pena. Degna di interesse è la scelta di ricostruire gli aspetti rilevanti di diritto intertemporale in chiave funzionalistica, riconoscendo alla prevenzione generale integratrice la capacità di offrire una spiegazione valida della dinamica intertemporale (anche attraverso l’individuazione di “norme implicite”). Da qui trova origine la

Page 29: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

29

parte più propriamente propositiva della monografia del candidato, polarizzata sulla distinzione fra norme integratrici ordinatorie e di merito, che consente all’autore, che ben padroneggia i risvolti dogmatici affrontati, di offrire soluzioni sempre argomentate alle questioni nevralgiche della modificazione mediata delle fattispecie colpose in seguito alla modifica della regola cautelare, e della modificazione di norme incriminatici richiamate da altre norme incriminatici. Vivo apprezzamento merita anche la produzione ‘minore’ del prof. Micheletti, sempre caratterizzata da padronanza delle categorie e acume critico: oltre ad alcuni lavori propedeutici alla monografia, il candidato presenta pubblicazioni di particolare interesse su impegnativi temi di diritto penale dell’impresa, come la colpa nella gestione dell’attività aziendale da parte dell’imprenditore fallito (2000) e il reato c.d. di contaminazione ambientale (2004). Degni di menzione sono anche alcuni contributi su tematiche varie come la causalità, la corruzione, la disciplina dei trapianti, le immunità. In tutti i lavori presentati il prof. Micheletti rivela doti di giurista serio e sensibile, dotato di indubbio spessore scientifico. Commissario - Prof. Gabrio Forti Dottore di ricerca, titolare di borse di studio, già ricercatore e, attualmente, Professore associato nell’Università di Siena, presenta una monografia, nonché una cospicua produzione minore espressa con continuità. Il frutto più maturo della produzione scientifica è rappresentato dall’ampia monografia dal titolo Legge penale e successione di norme integratrici (2006), che affronta il delicato tema delle “modifiche mediate della fattispecie incriminatrice”. La tesi dell’A. – decisamente originale nel contesto della tradizione italiana – è che l’eterointegrazione del precetto penale costituisce solo una tecnica di formulazione del messaggio normativo, ininfluente ai fini della delimitazione dell’ambito di operatività del sistema delle garanzie. Quest’ultimo non è circoscritto alla disposizione che include la sanzione, né al concetto di “legge penale” in senso stretto, bensì include la fattispecie incriminatrice intesa come proiezione di tutto il materiale giuridico da cui dipende la qualificazione del fatto di reato: è il concetto di “fattispecie allargata di garanzia”, il vero e proprio filo conduttore dell’indagine. Dopo aver ricostruito criticamente lo stato dell’arte nella giurisprudenza in materia di modifiche mediate, oltre ai diversi modelli teorici (nomodinamici e assiologici) di approccio al diritto penale intertemporale, l’A. dedica ampio spazio alle teorie funzionalistiche. La conclusione cui perviene è che soltanto la valorizzazione del ruolo della funzione generalpreventiva della pena si presenta idonea a fornire una spiegazione appagante dell’intera dinamica intertemporale. L’assunto viene saggiato alla luce di una ricca casistica, tratta dalla prassi legislativa degli ultimi decenni; mentre nella parte finale il tema viene affrontato in relazione ai diversi rapporti che la norma penale istaura con elementi giuridici esterni. Lo studio, condotto con costante lodevole attenzione alla dimensione prasseologica, oltre che con ampi riferimenti alla letteratura scientifica, anche di lingua tedesca, denota un’approfondita conoscenza della complessa tematica esplorata. Le conclusioni – sebbene talora non agevolmente condivisibili – appaiono sempre solidamente argomentate. La restante produzione scientifica – anch’essa di buon livello e diversificata su una vasta gamma di tematiche – spazia dalla parte generale del diritto penale (colpa, causalità, reato abituale, validità della legge penale nello spazio, immunità, recesso del concorrente) alla parte speciale codicistica (corruzione), senza trascurare il c.d. Nebenstrafrecht (reati ambientali, disciplina penale dei trapianti e della sperimentazione medica, diritto penale economico). Essa denota nel candidato una notevole versatilità, in ambito sia dogmatico, sia politico-criminale, confermandone le doti di studioso molto serio e preparato. L’impegno scientifico del candidato è attestato anche dalle numerose collaborazioni editoriali (da ultimo, l’attività di segretario di redazione della rivista Criminalia, fin dalla sua fondazione nel 2006). Ricca e assidua anche l’attività didattica. Nel complesso emerge una figura di studioso sensibile, preparato e di solida formazione scientifica e culturale, in quanto tale meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

Page 30: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

30

Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato, dottore di ricerca, titolare di importanti borse di studio e attualmente professore associato nell’Università di Siena, presenta una monografia valutabile, la curatela di un volume collettaneo e un’ampia produzione scientifica minore. Nella monografia Legge penale e successione di norme integratrici (2006), il candidato argomenta saldamente una posizione originale, nel panorama dottrinale italiano, sul tema delle modifiche mediate della fattispecie penale, documentando i propri assunti con una puntuale analisi della giurisprudenza e della letteratura scientifica anche straniera. Il resto della produzione scientifica comprende temi di parte generale (colpa, causalità, reato abituale, validità della legge penale nello spazio, immunità, recesso del concorrente) e di parte speciale (corruzione, reati ambientali, disciplina penale dei trapianti e della sperimentazione medica, diritto penale economico), affrontati sempre con competenza, rigore metodologico e attenzione alle problematiche politico-criminali e non privi di spunti originali. Nel complesso, la produzione scientifica – affiancata da numerose collaborazioni editoriali (da ultimo, nella rivista Criminalia) e dall’intensa attività didattica – rivela una figura di studioso rigoroso e di solida preparazione scientifica, meritevole di apprezzamento. 2) giudizio collegiale La Commissione esprime all’unanimità un vivo apprezzamento per la produzione scientifica del candidato Dario Micheletti, segno di una solida personalità di studioso dotato di sicuri strumenti culturali e dogmatici. Candidato Muscatiello Vincenzo Bruno Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Nell’attività di ricerca del candidato – Dottore di ricerca, già Ricercatore (s.s.d. Ius 17) presso l’Università “Aldo Moro” di Bari, attualmente Professore associato presso la stessa Università – possono individuarsi cinque filoni principali, che riguardano rispettivamente il concorso esterno nei reati associativi, il concorso di reati, la recidiva, il diritto penale del lavoro e la tutela dell’ambiente. Le prime quattro tematiche sono affrontate anche in opere monografiche, mentre al diritto penale dell’ambiente il candidato dedica alcuni saggi inseriti in volumi collettanei. L’opera intitolata “Il concorso esterno nelle fattispecie associative”, del 1995, contiene un’argomentata proposta di costruzione separata del concorso esterno, che distingue tra attività dirette alla costituzione, organizzazione e promozione di associazioni criminali e attività esterne rispetto ad una associazione già esistente. Apprezzabile per impegno e per alcuni spunti originali la monografia intitolata “Pluralità e unità di reati”, del 2002, nella quale il candidato prende posizione sui diversi criteri discretivi tra concorso apparente di norme e concorso di reati e analizza le diverse forme di concorso di reati. Il volume intitolato “La tutela altrove”, del 2004, fornisce un ampio quadro del diritto penale del lavoro nel nostro ordinamento, del quale l’A. denuncia una serie di limiti, difetti di coordinamento e, talora, vizi di illegittimità costituzionale. La monografia “La recidiva”, del 2008, contiene, oltre all’illustrazione delle recenti riforme di cui è stato oggetto tale istituto, anche alcune più ampie riflessioni sulle attuali tendenze della politica del diritto penale in Italia e nel resto d’Europa. Nell’insieme, una produzione ampia e articolata, che denota buone

Page 31: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

31

capacità critiche e ricostruttive, nonchè un impegno assiduo nella ricerca. Tenuto conto anche dei titoli e del curriculum, dal quale risulta, tra l’altro, un’intensa attività didattica svolta soprattutto presso l’Università di Bari, si esprime apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Bari, con significativa esperienza didattica – e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto conto specificatamente, dottore di ricerca, già ricercatore – presenta numerose pubblicazioni. La monografia su “Il concorso esterno nelle fattispecie associative” (1995) sviluppa in modo elegante e chiaro alcuni problemi di fondo nel complesso tema del “concorso esterno”. La monografia “Pluralità e unità di reati. Per una microfisica del molteplice” (2002) offre una interessante panoramica della tematica con sviluppi segnati da intelligenza sistematica e capacità ricostruttiva delle singole fattispecie. Pure la rimanente, ampia e continua produzione scientifica (che comprende anche i contributi monografici su "La tutela altrove" (2004), e "La recidiva" (2008)) appare caratterizzata da pregevole consapevolezza teorica e attenzione ai problemi pratici. Meritevole di attenzione è anche il lavoro su "La tutela penale dell'ambiente" (2006). In definitiva il prof. Muscatiello mostra una significativa personalità di studioso, solido, serio e preparato. Commissario - Prof. Luigi Fornari Professore associato all'Università di Bari, il candidato presenta una produzione cospicua, dove si contano quattro monografie. La prima, del 1995, riguarda “Il concorso esterno nelle fattispecie associative”, tema toccato con originalità di impostazione e di conclusioni, oltre che con attenzione ai profili applicativi della fattispecie, in particolare per quanto riguarda il tema del rapporto causale. Nella monografia su “Pluralità e unità di reati” l'interesse del candidato si dirige verso il tema del concorso di norme, di cui vengono analizzate le varie figure con accuratezza dogmatica, attitudine sistematica e capacità di individuare soluzioni originali, specialmente nel campo del concorso apparente di norme. Nella monografia su “La tutela altrove” (2004) il candidato, dimostrandosi studioso versatile, affronta in modo approfondito diversi aspetti del diritto penale del lavoro, del quale esamina le fattispecie poste a tutela delle singole persone e della pubblica incolumità, oltre all'alternativa fra fattispecie delittuose e contravvenzionali che carattetrizzza tutto l'ambito preso in considerazione. Continuo è lo sforzo del candidato di rivisitare il sistema vigente di tutela secondo una prospettiva di aderenza ai principi costituzionali. Nell'ultimo lavoro monografico in tema di recidiva (2008) lo studio dell'istituto, peraltro condotto con attenzione e capacità di chiarire il senso e i limiti delle recenti modifiche legislative, costituisce lo spunto per trattare vari aspetti della recente normativa nazionale in tema di sicurezza. Decisamente ampia è anche la produzione 'minore', che tocca, sempre con efficace tecnica espositiva, un'impressionante quantità di temi, non solo quelli oggetto delle monografie. Recentemente, l'interesse del candidato sembra rivolgersi al diritto penale ambientale, con contributi puntuali ed equilibrati. In conclusione, il prof. Muscatiello rivela, nella sua produzione, doti di studioso capace e impegnato. Commissario - Prof. Gabrio Forti Dottore di ricerca, ricercatore, è attualmente Professore associato confermato nell’Università di Bari, presenta, oltre a numerosi lavori minori, quattro monografie. La prima, dal titolo, Il concorso esterno nelle fattispecie associative (1995), poggia essenzialmente sull’esplicito rifiuto di una concezione del concorso esterno come fenomeno unitario e sull’introduzione di una fruttuosa scissione in attività diretta alla costituzione, promozione e organizzazione da un lato, e in attività

Page 32: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

32

esterna di partecipazione all’associazione dall’altro. Sul terreno operativo, ciò semplifica utilmente, almeno in parte, l’indagine relativa al fondamentale aspetto del rapporto causale nelle condotte di partecipazione, indagine che sfocia in un’argomentata adesione dell’A. alla necessità in questi casi, e anche nel settore particolarmente problematico della causalità psichica, del (l’accertamento del) nesso condizionalistico. Il secondo lavoro, su Pluralità e unità di reati (2002), è un’ampia e attenta ricognizione dell’intero campo del concorso di norme, essendovi indagati a lungo non solo il concorso formale e materiale di reati, ma anche la continuazione tra reati, senza trascurare neppure la c.d. pluralità apparente, ovvero il concorso apparente di norme. Interessanti sono specialmente, a questo riguardo, gli sviluppi conclusivi, nei quali è tangibile lo sforzo di relativizzare la pertinenza dei diversi criteri di soluzione normalmente discussi in dottrina ponendo in risalto, anche in prospettiva comparatistica, il significato, il ruolo e le potenzialità del comune denominatore dato dal c.d. né bis in idem sostanziale. La terza monografia, dal titolo La tutela altrove (2004) è uno studio articolato sulla teoria e la prassi del nostro diritto penale del lavoro. L’A. osserva come la crescita di questo importante ramo del sistema penale sia avvenuta nel corso degli anni in termini sostanzialmente avulsi dai profili costituzionalistici del reato, che hanno invece opportunamente caratterizzato altri campi. L’A. si sofferma dapprima sui limiti di norme generali (e generiche) come quelle degli artt. 437 e 451 c.p., poi sulla problematicità dei rapporti tra norme prevenzionistiche contravvenzionali (o di illeciti depenalizzati o amministrativi) e fattispecie delittuose, infine sulle differenze nella tutela di interessi collettivi e di interessi individuali, messe in luce nell’esame delle norme penali del c.d. Statuto dei lavoratori, con speciale rilievo dell’art. 650 e alla tutela del provvedimento giudiziale. L’ultimo lavoro monografico, dal titolo La recidiva (2008), analizza l’istituto a seguito delle recenti modifiche legislative. L’indagine viene avviata secondo un’impostazione tradizionale sfociando successivamente in una riflessione critica sul diritto penale del nemico, sulla deriva securitaria del nostro e di altri paesi europei e sulle riforme legislative italiane degli ultimi anni. L’importanza del tema avrebbe peraltro meritato maggiore approfondimento, sia in rapporto al dibattito internazionale, sia con riguardo a centrali questioni di teoria penale. La produzione scientifica minore si rivela cospicua per estensione e fin troppo eterogenea, con qualche impressione di frammentarietà, per gamma dei temi affrontati. La parte generale segnala una certa preminenza di lavori sul concorso di reati e sul concorso "esterno", la parte speciale si è indirizzata ultimamente soprattutto alla materia della tutela ambientale. Nel complesso, l’opera scientifica del candidato è apprezzabile, per serietà e continuità di ricerca. Con uno stile personale, ancorché non sempre lineare, egli mostra in genere informazione accurata e buona comprensione degli argomenti affrontati, con consapevolezza sistematica e apprezzabile attenzione alla dimensione applicativa delle norme, sebbene prevalentemente limitata al panorama dottrinale di lingua italiana e quindi poco sensibile alla prospettiva comparatistica, peraltro assai rilevante per molti dei temi affrontati dal candidato. Anche in virtù della produzione minore e della qualificata e lunga operosità didattica, quale attestata dal curriculum presentato, merita apprezzamento nella presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato, dottore di ricerca e attualmente professore associato confermato nell’Università di Bari, presenta quattro monografie e numerosi lavori minori. Nell’opera Il concorso esterno nelle fattispecie associative (1995) il candidato si concentra in particolare sul problema del rapporto causale nelle condotte di partecipazione, sottolineando la necessità – anche nelle ipotesi di causalità psichica – del rigoroso accertamento del nesso condizionalistico. Nella monografia Pluralità e unità di reati (2002), il candidato approfondisce il tema del concorso di norme con riguardo al concorso formale e materiale di reati, al reato continuato, al concorso apparente di norme, di cui

Page 33: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

33

si ribadisce l’indispensabile implementazione alla luce del comune denominatore costituito dal ne bis in idem sostanziale. Nel volume La tutela altrove (2004), il candidato esamina il settore del diritto penale del lavoro attraverso l’esegesi delle principali fattispecie di reato previste dal codice penale (artt. 437 e 451 c.p.), nonché la trattazione sistematica dei principali nodi di tale complesso sistema di tutela (ad esempio, con riguardo ai rapporti tra norme prevenzionistiche contravvenzionali e fattispecie delittuose). La quarta monografia La recidiva (2008) è dedicata all’omonimo istituto di parte generale a margine delle recenti riforme, che forniscono al candidato l’occasione per una rilettura del tema al cospetto del c.d. “diritto penale del nemico” e della deriva sicuritaria che ha caratterizzato da ultimo la produzione legislativa in campo penale, sganciata peraltro da un sicuro aggancio empirico. I lavori minori sviluppano questioni diverse di parte generale (concorso di reati e concorso esterno) e di parte speciale (nell’ambito del diritto penale dell’ambiente). Complessivamente la produzione scientifica appare seria, costante e documentata, anche se limitatamente al panorama dottrinario italiano. Assidua è attività didattica svolta. 2) giudizio collegiale La Commissione esprime apprezzamento per l’opera scientifica del candidato Vincenzo Muscatiello, sottolineandone l’ampiezza, la continuità e l’informazione, e segnalando l’attenzione posta dal candidato ai problemi teorici e applicativi emersi dall’esperienza italiana. Candidato Panagia Salvatore Profilo curriculare: già assistente di diritto penale, attualmente professore associato SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Tra le pubblicazioni presentate dal candidato – già Assistente di diritto penale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Padova, attualmente Professore associato nel settore Ius 17 presso l’Università degli studi Cà Foscari di Venezia – spiccano due monografie. La prima, intitolata “Il delitto politico nel sistema penale italiano”, del 1980, ricostruisce tale nozione sul piano storico e comparatistico, evidenziando le peculiarità di tale categoria e la ratio del suo trattamento differenziato. Pregevole lo sforzo di valorizzazione del bene giuridico ‘ordinamento politico costituzionale’ in sede di interpretazione delle norme incriminatrici di svariate figure delittuose, inquadrate dal legislatore Rocco tra i delitti contro la personalità dello Stato. La seconda monografia, intitolata “La tutela dell’ambiente naturale nel diritto penale d’impresa”, del 1993, affronta – in un lavoro di ampio respiro – quello che diventerà l’oggetto prevalente della complessiva attività di ricerca del candidato. In quest’opera il candidato dà prova di buone capacità analitiche e ricostruttive, nonché di una notevole sensibilità politico-criminale: sotto quest’ultimo profilo, spunti di particolare interesse sono presenti laddove si ipotizza un coinvolgimento dell’ente nella responsabilità da reato. Anche alla luce della produzione minore, dei titoli presentati e del curriculum, che segnala, tra l’altro, una multiforme attività didattica svolta presso le facoltà di Economia e commercio, di Chimica e di Scienze dell’Università di Venezia, nonchè presso la Facoltà di Economia dell’Università di Verona, si esprime apprezzamento per la personalità di docente e di studioso del candidato. Commissario - Prof. Antonio Fiorella

Page 34: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

34

Professore Associato (JUS 17) nell'Università Cà Foscari di Venezia, con ampia esperienza didattica – e rilevante curriculum accademico, delle cui componenti si è tenuto conto specificatamente, già assistente di ruolo – presenta numerose pubblicazioni. La monografia sul delitto politico nel sistema penale italiano (1980) rappresenta un contributo importante, con sviluppi originali nell'analisi della materia. Anche la monografia dal titolo “La tutela dell’ambiente naturale nel diritto penale d’impresa” (1993) mostra la capacità dell'A. di analizzare scientificamente con proficui apporti originali la materia trattata. Pure le opere minori (tra le quali merita particolare menzione lo scritto dal titolo "Del metodo e della crisi del diritto penale" (1997)) dimostrano che il prof. Panagia è studioso molto serio, rigoroso, ben informato, sicuramente impegnato dal punto di vista della produzione scientifica. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Panagia, associato presso l’Università Ca' Foscari di Venezia, presenta due lavori monografici e vari scritti prevalentemente in materia penale-ambientale. La prima monografia (1980), riguardante “Il delitto politico nel sistema penale italiano”, si distingueva per l’attenta ricostruzione storica e comparatistica di tale nozione, necessaria ai fini dell’individuazione del fondamento giuridico e degli obbiettivi di tutela della figura del delitto politico. Centrale, nel ragionamento del candidato, la trattazione della nozione di personalità dello Stato, di cui veniva riconosciuta l’insufficienza ad esprimere gli interessi politici dello Stato nella loro interezza. Nella ricostruzione delle fattispecie penali ‘politiche’ presenti nel codice, risulta interessante il tentativo di orientare l’interpretazione delle norme al bene giuridico “ordinamento politico costituzionale”, ricostruito dal candidato come interesse fondamentale di categoria. La seconda monografia riguarda “La tutela dell’ambiente naturale nel diritto penale d’impresa” (1993). Essa ha costituito uno dei primi lavori organicamente finalizzati alla trattazione di tematiche generali del diritto penale ambientale, di cui il candidato ha affrontato i temi fondamentali attinenti alla rilevanza costituzionale del bene tutelato e ai profili soggettivi della responsabilità: in questo ambito si fa apprezzare il capitolo relativo al coinvolgimento sanzionatorio dell’ente e all’opportunità di una sua corresponsabilizzazione in prospettiva de iure condendo. In questo lavoro, come in altri successivi riguardanti aspetti specifici del diritto penale ambientale il candidato ha dimostrato un peculiare sensibilità nell’individuazione dei profili problematici attinenti alla ricostruzione delle finalità di detta normativa e alla ricerca di equilibrate soluzioni interpretative. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, già assistente di ruolo, dal 1985 Professore associato presso l’Università Ca' Foscari di Venezia, presenta due lavori monografici e numerosi scritti minori. La prima monografia (1980), su Il delitto politico nel sistema penale italiano, imposta e svolge criticamente l’analisi del delitto politico, anche attraverso un’ampia ricostruzione storica della categoria. Nella trattazione del tema, l’A. dà prova di competenza nel condurre l’indagine comparatistica e di buona capacità di elaborazione sistematica, valorizzando, tra gli ambiti di disciplina delle fattispecie “politiche”, il bene giuridico di categoria dell’ordine pubblico, assunto nell’accezione di “ordinamento politico costituzionale”. La seconda monografia su La tutela dell’ambiente naturale nel diritto penale d’impresa (1993) si segnala per l’originalità del tema e per l’impostazione generale, oltre che per l’apprezzabile tentativo di ricostruire in base a fondamentali punti di riferimento costituzionali una materia frammentaria e tuttora in attesa di acquisire fisionomia organica. Anche in quest’opera il candidato dà prova di possedere un buon bagaglio critico e metodologico, espresso attraverso una spiccata attenzione per le prospettive politico-criminali (tra le quali si configurano ipotesi, all’epoca certamente avanzate, di responsabilità a carico degli enti giuridici), sviluppate con attenta aderenza al dettato costituzionale.

Page 35: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

35

Nella produzione scientifica minore del candidato, pur rilevandosi una netta prevalenza di trattazioni attinenti a temi di diritto penale ambientale e dell’economia, non mancano contributi su altri settori della parte speciale (ad es. delitti contro l’amministrazione della giustizia) e su istituti di parte generale (ad es. prescrizione). Il candidato si segnala come studioso preparato, dotato di buona competenza nella analisi critica, sia dogmatica sia politico-criminale, di temi complessi e originali, prevalentemente di parte speciale, come tale meritevole di apprezzamento anche se l’assenza di opere importanti pubblicate in anni recenti (l’ultima monografia risale al 1993) non consente di rilevare una continuità della produzione scientifica adeguata alla evoluzione delle conoscenze dello specifico settore scientifico-disciplinare. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta, ai fini della presenta valutazione due lavori monografici: «Il delitto politico nel sistema penale italiano», del 1980, e «La tutela dell’ambiente naturale nel diritto penale d’impresa» del 1993. Per essendo entrambi risalenti, si segnalano, rispettivamente, per un indubbio valore scientifico che si apprezza nell’attenta ed accurata ricostruzione storica aperta anche alla comparazione della categoria del delitto politico (cui segue l’individuazione del fulcro della tutela bene giuridico “ordinamento politico costituzionale”) e per una trattazione organica delle tematiche generali del diritto penale ambientale. Continua nel tempo, copiosa e tale da coprire settori diversi del diritto penale è la produzione minore, che verte per lo più su argomenti di parte speciale, dal delitto di incendio a quello di mendicità, dall’oblazione, alla tutela del risparmio. Per le considerazioni sopra esposte il candidato presenta una personalità di studioso di formazione e metodologia consolidate. 2) giudizio collegiale A giudizio della Commissione, il candidato Salvatore Panagia ha sempre dimostrato, nella sua lunga e significativa attività di studioso, buone capacità di ricostruzione degli istituti trattati e pregevole sensibilità politico-criminale. .................................................................. Candidato Rossi Alessandra Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini La produzione scientifica di Alessandra Rossi – in precedenza Ricercatore (s.s.d. IUS/17) presso l’Università di Torino, attualmente Professore associato presso la stessa Università – è ricca, continua e connotata da una notevole ampiezza di interessi. Al centro dell’attività di ricerca della candidata si colloca il diritto penale dell’economia, che viene analizzato a fondo in tutti i suoi principali sottosettori: dal diritto penale industriale al diritto penale societario, dal diritto penale fallimentare alla responsabilità da reato degli enti. Tra i lavori di maggior rilievo, si segnala, in primo luogo, in ordine di tempo, il saggio monografico intitolato “La tutela penale dei segni distintivi”, del 1993 (in AA.VV., Il diritto penale industriale, in Trattato di diritto penale dell'impresa, vol. VI, diretto da Di Amato), nel quale sono messe a fuoco – con felici aperture interdisciplinari – le principali figure di reato in questa materia presenti nella parte speciale del codice penale. In tema di responsabilità degli enti da reato, spicca, per l’ampiezza e per l’approccio critico al tema, il saggio

Page 36: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

36

“Responsabilità penale-amministrativa delle persone giuridiche (profili sostanziali)” (in A. Rossi (a cura di), Reati societari, 2005), nel quale la candidata affronta con consapevolezza e rigore metodologico i problemi interpretativi e di coordinamento sistematico prospettati dalla disciplina in esame. Contributi di rilievo sono poi dedicati al diritto penale societario e al diritto penale delle procedure concorsuali: “I reati e gli illeciti amministrativi societari”, del 2007 (in Antolisei, Manuale di diritto penale. Leggi complementari, vol. I, XIII ed., a cura di C. F. Grosso), nonchè “I reati fallimentari”, del 2008 (in Antolisei, Manuale di diritto penale. Leggi complementari, vol. II, XII ed., a cura di C. F. Grosso). I due scritti, che innovano in modo sostanziale rispetto alle edizioni precedenti del Manuale di Antolisei, si caratterizzano per completezza, chiarezza e capacità di sintesi. Un ulteriore, importante filone di ricerca della candidata riguarda la depenalizzazione: a questo tema la candidata dedica, tra l’altro, una monografia, intitolata “Illecito depenalizzato-amministrativo. Ambito di applicazione”, del 1990, che attesta un pieno dominio delle categorie penalistiche e processualistiche, nonché una notevole capacità di approfondimento di problematiche politico-legislative. Anche la produzione minore della candidata è ampia, continua e differenziata, nei temi e nella forma (articoli, voci di enciclopedia, note a sentenza). Accanto a numerosi contributi relativi ai settori affrontati anche nelle opere monografiche, la candidata si è occupata della tutela penale dei mercati finanziari, di reati bancari, di riciclaggio, di reati informatici, di reati contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti, e di altro ancora. Tali lavori confermano nella candidata sicurezza di metodo, piena padronanza degli strumenti dogmatici, capacità di elaborazione originale, spiccata sensibilità ai problemi applicativi del diritto penale generale e speciale: in definitiva, una piena maturità scientifica. Tenuto conto anche dei titoli presentati e dell’intensa attività didattica, prevalentemente svolta presso le Università di Torino, di Genova e del Piemonte orientale, la candidata appare meritevole di un vivissimo apprezzamento, collocandosi in una posizione di particolare rilievo ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (Jus 17) nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino, con ampia esperienza didattica – e con curriculum accademico di rilievo, le cui componenti sono state considerate specificatamente, già ricercatore – presenta un’estesa quantità di pubblicazioni (monografie, saggi, note a sentenza, contributi a commentari e opere manualistiche). L’amplissima produzione scientifica della Prof.ssa Rossi si sviluppa soprattutto nei tre settori del diritto penale dell’economia, depenalizzazione e analisi di particolari figure incriminatrici. La monografia sull’“Illecito depenalizzato-amministrativo” (1990) analizza puntualmente la materia della depenalizzazione con compiutezza sistematica, fornendo un contributo fondamentale e originale che si giova di un metodo rigoroso di indagine e di ricostruzione degli istituti nell’analisi della importante materia. Le pubblicazioni in materia di diritto penale dell’economia sono copiose. Ci si limita qui a ricordare, tra le altre, più di recente, quella in materia di “aggiotaggio e manipolazione del mercato” (2006) e le altre sui nuovi reati societari (artt. 2626, 2627, 2628, 2629, 2632 c.c.) (pubblicazione del 2002) o altre meno recenti come quelle sul “diritto penale e industria culturale” nel 1997 e 1998, quella sulle disposizioni penali della legge fallimentare del 1997, sulla criminalità informatica del 1994, e gli altri contributi anche cospicui nel medesimo settore di materia). Dette pubblicazioni esprimono una conoscenza precisa di fenomeni complessi, che vengono analizzati con chiarezza, acume e sviluppi originali, fornendo contributi notevoli sul piano applicativo per la ragionevolezza delle soluzioni interpretative. Di sicuro rilievo sono anche le trattazioni sui reati ed illeciti amministrativi societari (2007) e sui reati fallimentari (2008), che dimostrano capacità di approfondimento sistematico, sensibilità ricostruttiva ed equilibrio nelle soluzioni proposte secondo sviluppi pregevoli e originali.

Page 37: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

37

Anche la rimanente produzione della Prof.ssa Rossi è ricca, puntuale e ben argomentata. Interessanti sono i contributi in materia di responsabilità degli enti da reato (v. lo scritto in “Reati societari”, 2005, pp.511 ss., e altri pubblicati sulla www.rivista231.it nei nn. 1-2006, 4-2006 e 2-2008). In definitiva la Prof.ssa Rossi - la cui vasta produzione mostra sapienza tecnica, rigore di sviluppo, originalità e ragionevolezza di risultati - occupa una posizione di pieno rilievo nella presente procedura valutativa. Commissario - Prof. Luigi Fornari Nella sua vasta e articolata produzione scientifica la prof. Rossi, dal 2000 associato di Diritto penale all’Università di Torino, presenta una monografia riguardante uno dei settori di ricerca cui si è maggiormente dedicata: “Illecito depenalizzato-amministrativo. Ambito di applicazione” (1990). Il lavoro, che si segnala per la completezza di analisi, è attento alla ricostruzione dei profili storici e sistematici dell’illecito delineato dalla l. 689/1981 e, soprattutto, alla salvaguardia delle garanzie connesse all’illecito depenalizzato, di cui la candidata sottolinea, con argomentazione efficace e ricchezza di riferimenti, la matrice costituzionale. I maggiori interessi della candidata hanno però ad oggetto l’ambito del diritto penale dell’economia, in cui sono presenti alcuni contributi di particolare rilievo, come quelli, riguardanti tematiche generali, presenti nel volume collettaneo sui “Reati societari”, curato dalla stessa candidata (2005): in tali lavori alcuni degli aspetti più problematici della disciplina – in particolare, attinenti all’individuazione del soggetto attivo e alla responsabilità dell’ente – sono affrontati con acume e efficacia argomentativa; oppure l’importante lavoro su “La tutela penale dei segni distintivi” (1993) che contiene una penetrante analisi di significativi aspetti del diritto penale industriale, colti nelle loro correlazioni con la disciplina civilistica di riferimento. Accurati e degni di rilievo sono anche i contributi della prof. Rossi all’aggiornamento delle varie edizioni dei manuali di Antolisei in tema di reati societari e fallimentari; nonché il commento ad alcune norme della legge fallimentare all’interno del Commentario Scialoja-Branca (1997). La restante produzione della candidata copre tutti i generi della letteratura giuridica (articoli, note, voci enciclopediche…) ed è ampia, diversificata e sempre caratterizzata da una corretta metodologia di ricerca, che spesso approda a risultati originali e convincenti. Non solo nei settori con cui la candidata ha maggiore consuetudine (come la responsabilità delle e nelle società commerciali), ma anche in ambiti del tutto eccentrici, come i delitti contro l’amministrazione della giustizia e la criminalità informatica. Nel loro complesso, le pubblicazioni della prof. Rossi ne rivelano una acquisita maturità scientifica, e ne legittimano la posizione di interesse che assume nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti La candidata – già ricercatore e, dal 2000, Professore associato di diritto penale nell'Università di Torino – presenta un'amplissima produzione scientifica (comprendente anche alcuni lavori monografici), espressa con continuità e distesa su un novero assai vario di temi d'indagine, tra i quali si rileva una spiccata prevalenza di saggi dedicati all'ambito del diritto penale dell'economia (spec. diritto penale societario, fallimentare, bancario, industriale, responsabilità degli enti) e comunque di "parte speciale (ad es. favoreggiamento personale, delitti contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti). Vari contributi significativi hanno peraltro riguardato anche temi centrali e sempre attuali in ambito sanzionatorio. Così ad es. la prima monografia, su Illecito depenalizzato-amministrativo. Ambito di applicazione (1990), nella quale la candidata, affrontando l'importante area dell'illecito amministrativo di cui alla legge n. 689/1981, ha dato prova di ottime capacità ricostruttive e di una sensibilità nel rimarcare le esigenze di tutela al cospetto anche di tale tipo di illecito che hanno anticipato orientamenti acquisiti a livello nazionale e internazionale negli anni seguenti. Degna di nota è la monografia su La tutela penale dei segni distintivi (1993), nella quale sono analizzate le principali figure di reato in materia, con una trattazione articolata e ben argomentata, che mette in luce anche una buona competenza e sensibilità su profili interdisciplinari. I due scritti si caratterizzano per completezza,

Page 38: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

38

chiarezza e capacità di sintesi. Contributi assai ricchi e lucidamente sostenuti, compresi in significative opere manualistiche, sono altresì I reati e gli illeciti amministrativi societari (2007) e I reati fallimentari (2008). Cospicua per contenuti ed estensione è altresì la produzione scientifica minore, espressa con continuità e forme (articoli, parti di opere collettive, voci di enciclopedie, note a sentenza) su temi vari, complessi e significativi. Si segnala ad es. l'ampio saggio sulla Responsabilità penale-amministrativa delle persone giuridiche (profili sostanziali) (2005), nel quale la candidata si confronta con i non facili problemi interpretativi posti da una disciplina a tutt'oggi ancora lontana da una convincente sistemazione e conciliazione con i principi fondamentali in materia di responsabilità. Accanto a numerosi contributi relativi ai settori affrontati anche nelle opere monografiche, la candidata si è occupata della tutela penale dei mercati finanziari, di reati bancari, di riciclaggio, di reati informatici, di reati contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti, e di altro ancora. Tali lavori, anche quando non in grado di approdare a esiti originali o innovativi, confermano nella candidata notevole maturità scientifica, sicurezza di metodo e precisione esegetica. Anche in considerazione della intensa e continuativa attività di ricerca e didattica in diversi atenei, la candidata appare meritevole di particolare considerazione ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi La candidata si segnala per una produzione scientifica continua nel tempo, particolarmente ricca, vertente sia su temi di parte generale sia di parte speciale, e differenziata quanto alla tipologia (articoli di dottrina, trattatistica, voci di enciclopedia, note a sentenza) ma sempre caratterizzata da grande accuratezza e rigore metodologico. Tanto nelle opere monografiche quanto negli scritti minori, si apprezzano la notevole capacità ricostruttiva e la finezza esegetica, ancor più evidenti quando viene affrontata l’analisi di istituti complessi del diritto penale dell’economia. Quest’ultimo tema è infatti il settore privilegiato di indagine della candidata, sicché si può affermare che la stessa abbia raggiunto una competenza altamente specialistica. In particolare, la candidata presenta, ai fini della presente valutazione, sia una monografia sull’illecito depenalizzato (“Illecito depenalizzato-amministrativo. Ambito di applicazione” – 1990), sia contributi a trattati o collettanei che per l’ampiezza, l’approfondimento e la ricchezza di documentazione giuridica e giurisprudenziale sono di notevole interesse per il penalista e di grande fruibilità per l’operatore del diritto. In definitiva, per la vastità e continuità della produzione scientifica, per la correttezza assoluta del metodo e per le competenze iper-specialistiche dimostrate la candidata appare meritevole di primaria considerazione ai fini della presente valutazione. 2) giudizio collegiale La Commissione esprime vivissimo apprezzamento per la personalità di studiosa e per l’attività didattica della candidata Alessandra Rossi, la cui produzione si caratterizza per ampiezza e continuità, sicurezza nel metodo e nella padronanza degli strumenti dommatici, capacità di elaborazione originale e spiccata sensibilità per i problemi applicativi, meritando un giudizio di piena maturità scientifica e una posizione di preminenza nella presente valutazione comparativa. .................................................................. Candidato Ruga Riva Carlo Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. Attività di ricerca all’estero.

Page 39: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

39

1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Tra le pubblicazioni del candidato – Dottore di ricerca, precedentemente Ricercatore (s.s.d. IUS/17) presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, attualmente Professore associato presso la stessa Università – spiccano due monografie. Nella prima, del 2002, intitolata “Il premio per la collaborazione processuale”, si affrontano i profili di diritto penale sostanziale, di diritto processuale e di diritto penitenziario del complesso tema, del quale viene altresì valorizzata la dimensione empirico-prasseologica. Oltre che nel merito – per l’organicità del disegno complessivo e per l’acutezza delle conclusioni –, quest’opera si segnala sotto il profilo metodologico. Pregevole appare la comparazione tra norme italiane e norme straniere, nonché l'attenzione ai principi generali dell'ordinamento, e in primo luogo ai principi costituzionali, rispetto ai quali le norme premiali si pongono spesso in rapporti problematici. La seconda monografia, del 2008, intitolata “Regioni e diritto penale. Interferenze, casistica, prospettive”, analizza i rapporti tra legge regionale e norma penale alla luce della riforma costituzionale che nel 2001 ha portato all’attuale formulazione dell’art. 117 Cost., con attribuzione dell’‘ordinamento penale’ alla legislazione esclusiva dello Stato, e per altro verso con significativi ampliamenti della potestà legislativa regionale. Pagine dense sono dedicate, tra l’altro, all’analisi dei modelli normativi espressi di governo delle interferenze tra illecito penale statale e illecito amministrativo di fonte regionale. Particolarmente attuale, infine, la trattazione del ruolo rivendicato dalle fonti locali (specie dalle ordinanze del Sindaco: ad es., ordinanze antilavavetri, antiburqa ecc.) nell’applicazione del diritto penale. Allo stesso filone di ricerca, relativo alle fonti del diritto penale, si riportano altri lavori del candidato, tra i quali un saggio sul ruolo della decisione quadro nell’interpretazione del diritto interno e nel giudizio di legittimità costituzionale, del 2007. Anche il tema delle cause di non punibilità (o di minore punibilità) è stato ulteriormente coltivato dal candidato rispetto alla monografia del 2002, talora elaborando spunti di attualità, come quelli offerti dal c.d. indultino del 2003. Tra i temi di parte generale va segnalato, ancora, quello della colpa, che il candidato affronta, in un saggio del 2006, dal punto di vista del principio di precauzione di matrice comunitaria. La produzione ‘minore’ del candidato consta, infine, di svariati saggi sulla ‘parte speciale’ (dai reati contro la personalità dello Stato agli stupefacenti e all’immigrazione), nei quali il candidato conferma notevoli capacità sia nell’interpretazione, sia nell’analisi critica della legislazione. Anche alla luce dei titoli e del curriculum, che attesta un serio e costante impegno sia nell’attività didattica, sia in quella di ricerca, svolta presso importanti istituzioni italiane e straniere, il candidato appare studioso e docente impegnato e capace, la cui personalità merita un vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (Jus 17) presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, con significativa esperienza didattica e pregevole curriculum accademico – le cui componenti sono state specificatamente considerate, dottore di ricerca, già ricercatore, con significativi periodi di ricerca all’estero - presenta un esteso numero di pubblicazioni (monografie, saggi, note a sentenza, ulteriori contributi). L’ampia e colta monografia dal titolo “Il premio per la collaborazione processuale” (2002) analizza sistematicamente il c.d. diritto penale premiale con ampi riferimenti alle esperienze normative di altri paesi secondo le diverse soluzioni praticate: quella di ordine sostanziale, processuale, penitenziaria. In una parte seconda studia la struttura delle fattispecie particolari approfondendone in modo interessante e rigoroso, con sviluppi originali, il significato con particolare riferimento alla visione della fattispecie di collaborazione processuale pura come fattispecie di tutela potenziale del bene giuridico. Appaiono anche di grande interesse la terza e quarta parte: la terza dedicata alla politica criminale e la quarta alla prospettiva di riforma. Il volume su “Regioni e diritto penale” (2008) appare una importante rivisitazione sistematica della materia, con grande attenzione all’evoluzione delle norme della Carta costituzionale e sviluppi dell’elaborazione tecnicamente fondati e convincenti.

Page 40: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

40

Anche la produzione minore del Prof. Ruga Riva è ampia e significativa. Di particolare interesse appare lo scritto sul principio di precauzione (2006) per l’analisi dei suoi contenuti in contesti di incertezza e del significato del criterio di prevedibilità alla stregua del principio medesimo; come anche di rilievo appaiono gli scritti sulla interpretazione conforme al diritto comunitario (2007) e sulle sanatorie, condoni,”indultino” (etc.) (2004), che confermano la perizia tecnica del candidato. In conclusione il Prof. Ruga Riva dimostra una personalità di studioso vivamente apprezzabile, dotata di rigorosi strumenti tecnici e di una spiccata sensibilità scientifica nell’analisi dei temi trattati. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il prof. Ruga Riva è attualmente associato presso l'Università di Milano-Bicocca. Nel suo curriculum merita rilievo l'attestazione di una rilevante esperienza di ricerca all'estero. La prima delle due monografie che il candidato presenta riguarda “Il premio per la collaborazione processuale” (2002): un lavoro completo, profondo, attento a tutte le implicazioni – da quelle sostanziali a quelle processuali fini a quelle attinenti all'esecuzione – che caratterizzano la disciplina analizzata. L'uso del metodo comparatistico è costante e fecondo ai fini della complessiva riuscita dell'opera, il cui autore denota non comuni capacità sistematiche e argomentative, che sfociano in acute considerazioni politico-criminali, che si avvalgono anche di un apparato di dati statistici sull'applicazione degli istituti. Sullo sfondo dell'opera un continuo, apprezzabile riferimento ai principi costituzionali, rispetto ai quali le soluzioni normative vengono opportunamente raffrontate. Vivo apprezzamento merita anche il lavoro successivo su “Regioni e diritto penale. Interferenze, casistica, prospettive” (2008), che costituisce uno studio ampio ed informato sul rapporto fra legge statale e legge regionale alla luce della legge di riforma costituzionale del 2001. L'analisi del candidato denota una totale padronanza della tematica delle fonti, capacità di argomentare soluzioni originali e di raggiungere risultati di indubbio interesse, come a proposito dell'espansione della capacità della fonte regionale di contribuire alla descrizione degli elementi del fatto. I settori di ricerca percorsi nelle due monografie si trovano al centro di altri, stimolanti lavori del prof. Ruga Riva, elaborati con impegno costante e non comune capacità di approfondimento. Non mancano però incursioni in ambiti diversi, nei quali il candidato conferma le proprie notevoli capacità: ad esempio nel saggio sul principio di precauzione, originale e penetrante. Nel complesso, l'opera del prof. Ruga Riva denota una figura di studioso maturo e consapevole, senz'altro degno di considerazione nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, dottore di ricerca, ricercatore e, dal 2005, Professore associato nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, presenta due monografie, due voci enciclopediche e vari saggi pubblicati in riviste e opere collettanee. Il primo studio monografico, dal titolo Il premio per la collaborazione processuale (2002), dedicato all’analisi degli strumenti premiali, presenta una prima parte di taglio compilativo, che affronta, anche attraverso la comparazione con diverse legislazioni straniere, i modelli normativi di disciplina dell’istituto premiale nella sua dimensione sostanziale, processuale e, infine, nel diritto penitenziario. Di maggior rilievo scientifico è la seconda parte della ricerca, dedicata al tentativo di individuare le caratteristiche strutturali delle norme premiali e di costruire una classificazione delle diverse ipotesi di premialità: a quest’ultimo proposito il candidato propone una distinzione tra fattispecie di pericolo e fattispecie di danno, a seconda che il premio riguardi l’eliminazione, la neutralizzazione o l’attenuazione, rispettivamente, di un danno o di un pericolo. Interessante è la complessiva valutazione politico-criminale degli istituti volti a favorire la collaborazione processuale, nei quali si ritiene raggiunto un ragionevole punto di equilibrio tra i diversi principi e interessi coinvolti, e la posizione critica espressa nei riguardi della disciplina premiale penitenziaria. Complessivamente,

Page 41: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

41

l’indagine denota una buona maturità scientifica ed è meritevole di sicuro apprezzamento, anche per la capacità di analizzare sotto molteplici prospettive – sostanziale, processuale e penitenziaria – un tema assai variegato, difficile e importante. La seconda monografia, del 2008, su Regioni e diritto penale. Interferenze, casistica, prospettive, discute in modo articolato e puntuale, le implicazioni della riforma costituzionale del 2001 sullo stato dei rapporti tra legge regionale e norma penale, anche in un contesto di riflessione critica sul ruolo delle fonti sublegislative di origine locale ad es. le ordinanze del sindaco). Malgrado la riforma abbia riservato la materia penale alla legislazione esclusiva dello Stato, l'A. conclude per un complessivo ampliamento del ruolo della normativa regionale in vari ambiti sottoposti alla regolazione penale, anche nell'individuazione degli elementi del reato. Nella produzione minore sono presenti, accanto a contributi che confermano il giudizio positivo ricavabile dall’indagine monografica – su tutti, quelli dedicati ai rapporti tra fonti statali, regionali e comunitarie – anche lavori su cui pare legittimo esprimere qualche riserva: in particolare, il saggio dedicato al principio di precauzione in materia penale che esprime soluzioni interpretative discutibili e forse meritevoli di ulteriore riflessione, anche perché difficilmente conciliabili con alcuni principi cardine in materia penale, quali i principi di materialità e di offensività. La complessiva produzione scientifica del candidato, nonché l'intensa attività di ricerca presso istituzioni italiane e straniere, denota il profilo di uno studioso dotato di ottime competenze dogmatiche e politico-criminali e dunque ben avviato a ottenere un pieno riconoscimento della sua maturità scientifica. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta ai fini della presente valutazione due opere monografiche e diversi scritti minori. La prima monografia – “Il premio per la collaborazione processuale” (2002) – è opera ponderosa ed accurata, che offre un quadro estremamente ricco e documentato della complessità delle interrelazioni tra diritto penale, diritto processuale diritto penitenziario nonché un sezione comparatistica ampia e di pregio. Sicurezza metodologica e stile chiaro ed efficace sono gli ulteriori tratti caratterizzanti. La seconda opera monografica – “Regioni e diritto penale” (2008) – è dedicata al tema dei rapporti tra legge regionale e norma penale così come ridefiniti dalla riformulazione dell’art. 117 della Costituzione. Sebbene più contenuta, di essa si apprezza l’ottima capacità ricostruttiva, il taglio critico e problematico. Significativa è anche la produzione minore, che testimonia spiccata capacità ermeneutica e notevole sensibilità politico-criminale. In definitiva, il candidato appare meritevole di considerazione ai fini di una valutazione per la prima fascia della docenza. 2) giudizio collegiale A giudizio della Commissione, il candidato Carlo Ruga Riva ha dato prova, nei suoi scritti, di padronanza dell’intero sistema penale e processuale, di sicura metodologia, con spiccata attenzione anche ai profili empirici e comparatistici, nonché di sensibilità politico-criminale: in definitiva, una personalità di studioso (nonché, alla luce del curriculum, di docente) meritevole di vivo apprezzamento. .................................................................. Candidato Sereni Andrea Profilo curriculare: dottore di ricerca, attualmente professore associato SSD IUS-17. Esperienza di ricerca all’estero

Page 42: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

42

1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari:

Commissario - Prof. Emilio Dolcini Nella sua prima monografia, intitolata “Istigazione al reato e autoresponsabilità”, del 2000, il candidato – Dottore di ricerca, attualmente Professore associato (s.s.d. IUS/17) presso l’Università degli studi di Perugia – affronta il tema del concorso morale nel reato. Tra gli aspetti più rilevanti dell’opera, l’affermazione della centralità del criterio causale nella disciplina vigente dell’istituto e la contemporanea dimostrazione della tendenza della giurisprudenza ad ‘annacquare’ quel criterio, spesso punendo a titolo di concorso morale condotte la cui rilevanza causale non è in realtà dimostrata. Nell’insieme, la monografia appare ampiamente documentata anche sul piano comparatistico, approdando a conclusioni chiare e ben motivate. Nella seconda monografia, intitolata “Causalità e responsabilità di impresa: dai rischi di impresa ai crimini internazionali”, del 2008, il candidato affronta problemi di fondo del c.d. diritto penale della modernità. In primo luogo, l’A. si interroga sui ruoli attualmente rivestiti, da un lato, dal modello classico di diritto penale, incentrato sul reato d’evento, e d’altro lato, dal c.d. diritto penale del rischio, orientato a finalità preventive e sganciato dalla verificazione di un danno. L’analisi abbraccia aree diverse del diritto penale interno, nonché, come annunciato nel titolo, il diritto penale internazionale: punto d’approdo è la riaffermazione della centralità del diritto penale d’evento. Alla luce di questa premessa, un’ampia parte del lavoro viene dedicata al fondamento epistemologico e alla struttura della causalità nella teoria del reato. Nell’insieme, questa monografia si segnala per l’ampiezza dell’impianto, per la ricchezza della documentazione e per la sensibilità politico-criminale di cui è espressione. Anche la produzione minore del candidato, ancorchè non amplissima, riflette metodo sicuro. Nel curriculum del candidato, vanno sottolineate l’attività didattica svolta presso svariati Atenei italiani e l’attività di ricerca svolta anche all’estero. In definitiva, anche in considerazione dei titoli presentati, la personalità di studioso e di docente del candidato appare meritevole di un vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore associato (Jus 17) presso l’Università degli Studi di Perugia, con significativa esperienza didattica e pregevole curriculum accademico – le cui componenti sono state specificatamente considerate, dottore di ricerca, con esperienze di ricerca all’estero - presenta un significativo numero di pubblicazioni (Monografie, saggi e note a sentenza). Una prima monografia (2000) analizza con rigore e originalità il delicato tema della ‘istigazione’ sotto il profilo della auto-responsabilità di chi realizzi il reato, cercando di tracciare i confini del concorso morale. La monografia si sviluppa secondo un percorso segnato da consapevolezza analitica e critica, attenzione ai principi, rigore ricostruttivo della struttura del concorso di persone, sensibilità per i problemi della corretta applicazione degli istituti. Una seconda monografia (2008) rappresenta una estesa e approfondita indagine sul complesso tema della ‘causalità’ in diritto penale, condotta con sicura intelligenza critica e ricostruttiva, rigore metodologico e originalità di sviluppi. La monografia si arricchisce per la convincente trattazione di profili molto interessanti, come quello relativo alla trasposizione di accertamenti tipici del rischio sul diverso piano della causalità; quello dell’imputazione dell’evento-reato all’ente; del controllo del comportamento umano nella prospettiva del principio di precauzione. In ogni ambito della trattazione il prof. Sereni mantiene ferma, nella delicata materia, una precisa e lodevole consapevolezza dei principi e garanzie che debbono governare l’accertamento causale. Appaiono di particolare interesse le pagine sulla imputazione oggettiva e sulla causalità nel concorso di persone. L’Autore si lascia guidare con sicurezza dal suo rigore scientifico nell’impostare lo sviluppo del tema, sempre attento ai risvolti pratici. Anche gli scritti minori contengono pregevoli contributi all’avanzamento della conoscenza scientifica di strutture importanti del diritto penale anche internazionale. Così, appare rilevante il contributo sulla “Responsabilità personale e contesto del reato nello Statuto della Corte Penale Internazionale” (2006), con le

Page 43: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

43

perspicue considerazioni relative all’impianto generale delle garanzie fondamentali sul piano materiale e psicologico; perizia tecnica e sensibilità interpretativa il prof. Sereni dimostra nello scritto sul dolo nelle falsità documentali (2001), con sviluppi originali, come anche accade nella rimanente produzione del prof. Sereni. Il Prof. Sereni occupa in conclusione una posizione di rilievo nella presente procedura valutativa. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il candidato è attualmente professore associato presso l’Università di Perugia. La sua prima monografia, del 2000, riguarda “Istigazione al reato e autoresponsabilità”. Il lavoro affronta in maniera problematica e con fecondo ricorso alla comparazione il tema del concorso morale nel reato, di cui il candidato registra con preoccupazione la sottoposizione a torsioni giurisprudenziali che erodono il paradigma causale. La proposta del candidato, che padroneggia con sicurezza tematiche centrali della teoria generale del reato, è di introdurre normativamente, attraverso una puntuale descrizione delle condotte istigatorie punibili, il criterio dell’autoresponsabilità, che consenta di cogliere solo ipotesi in cui il condizionamento sulla condotta altrui sia di rilievo tale da superare il livello dei normali condizionamenti sociali. Nella seconda monografia, intitolata “Causalità e responsabilità di impresa: dai rischi di impresa ai crimini internazionali” (2008), il candidato si confronta con temi di largo respiro, riconducibili al topos del ‘diritto penale della modernità’, caratterizzato dalla centralità del concetto di rischio e dalla vocazione preventiva, contrapposto al ‘classico’ diritto penale del reato d’evento. Nella sua ricerca, ampiamente diffusa attraverso diversi settori del diritto penale (colto anche nella sua dimensione internazionale), il candidato osserva come il diritto penale del rischio sia andato affermandosi in ambiti nevralgici come nelle fattispecie associative tipiche del crimine organizzato o nel campo della responsabilità dell’imprenditore da esposizione a sostanze tossiche. Proprio attraverso un’analisi attenta e penetrante della giurisprudenza, il candidato trae nondimeno spunti utili a una rivisitazione della categoria della causalità, di cui viene riconosciuto il ruolo fondamentale e irrinunciabile di argine, pur passibile di qualche flessibilizzazione, alla vocazione preventiva delle manifestazioni del diritto penale ‘moderno’. Anche se non vastissima, la produzione non monografica del prof. Sereni – diffusa fra temi di parte generale e di parte speciale – è idonea a confermarne le doti di studioso capace e maturo. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, dottore di ricerca, dal 2005 è Professore associato nell’Università di Perugia, presenta due lavori monografici e altri lavori minori. La prima monografia, del 2000, su Istigazione al reato e autoresponsabilità: sugli incerti confini del concorso morale, affronta il tema del ruolo della causalità psichica nell’ambito della fattispecie concorsuale. L’indagine, condotta con costante riferimento alla prassi giurisprudenziale, all’esperienza comparata e all’elaborazione dottrinale (anche straniera), prende avvio da una ricostruzione critica del modello esplicativo della punibilità del concorrente, nell’alternativa tra spiegazione causale e soggettivo-probabilistica che approda all’assunzione del principio di autodeterminazione quale criterio guida idoneo ad assicurare la conformità al quadro costituzionale e a una corretta delimitazione della rilevanza penale del contributo morale. Coerenti con tale conclusione appaiono le proposte formulate in prospettiva de iure condendo che, in coerenza con il modello francese, prospettano una puntuale descrizione delle condotte di istigazione punibili, che estrometta dall’ambito della rilevanza penale il mero rafforzamento del proposito criminoso altrui o il non impedimento della commissione di reati da parte di terzi. Il lavoro, efficace nello stile e nella disposizione sistematica, mostra un buon impianto dogmatico e un’apprezzabile conoscenza della letteratura in materia. Tuttavia, alcuni passaggi argomentativi paiono a volte troppo affrettati e non sufficientemente motivati, e il confronto con gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali non sempre adeguatamente approfondito. Alla causalità materiale è invece dedicata la seconda monografia Causalità e responsabilità penale: dai rischi d'impresa ai crimini internazionali (2008). Il tema, ampiamente esplorato dalla recente riflessione penalistica

Page 44: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

44

italiana è trattato dal candidato con buona consapevolezza dei termini del dibattito e con esiti complessivamente condivisibili. Peraltro, anche se le problematiche ormai “classiche” del governo penale della società del rischio vi sono affrontate con matura consapevolezza e sicura padronanza della letteratura dedicata alla materia, desta qualche perplessità la commistione, non sempre perspicua, con temi estranei all’ambito di indagine prescelto, quali il diritto penale internazionale e la responsabilità da reato degli enti. Nonostante lo sforzo dell’A., volto a ricondurre tali categorie nell’ambito della problematica causale, permane l’impressione di una trattazione interessante e con buoni spunti di originalità, ma non sorretta da una visione sistematica in grado di conferire sufficiente organicità alla trattazione. Puntuale, ben condotta e con esiti per lo più condivisibili, appare la disamina del dibattito dottrinale e dei più recenti orientamenti giurisprudenziali, specie laddove si procede a una serrata confutazione degli orientamenti volti a flessibilizzare, su base epidemiologica, il paradigma causale, secondo le cadenze dell’accertamento alternativo improprio. La parte finale dello studio, dedicata alle prospettive de iure condendo, anche se talora sbrigativa, reca un apprezzabile apporto di originalità, specie laddove si suggerisce un approccio legislativo al problema della causalità non esclusivamente dedito alla risoluzione del problema dell’imputazione obiettiva dell’evento naturalistico, ma in grado di adattarsi anche all’imputazione di eventi umani (quali l’altrui reato nel concorso di persone o l’evento-organizzazione nei reati associativi). Si tratta dunque di un lavoro apprezzabile che conferma le doti di serietà e di preparazione del candidato, mostra dunque un percorso di maturazione scientifica ancora in corso di evoluzione e non del tutto compiuto. I restanti lavori, anch’essi di buon livello, dimostrano una certa versatilità. I contributi sullo Statuto della Corte penale internazionale, in particolare, si segnalano non solo per la loro buona qualità ma anche per l’influenza che hanno esercitato – non sempre in maniera felice, come si è detto – su alcune scelte argomentative del secondo studio monografico. L’esperienza didattica, quale attestata dal curriculum, è ricca e varia. Nel complesso emerge una figura di studioso meritevole di apprezzamento ai fini della presente valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta i fini della presente valutazione due monografie e alcuni scritti minori. La prima monografia “Istigazione al reato e autoresponsabilità” (2000) ha per oggetto il tema del concorso morale nel reato e si caratterizza per un’analisi approfondita del fattore causale anche alla luce della lettura che ne ha dato dalla giurisprudenza. Il rigore dogmatico si sposa dunque all’attenzione per il dato giurisprudenziale. La seconda monografia – “Causalità e responsabilità d’impresa: dai rischi di impresa ai crimini internazionali” (2008) – rivela, per i pregevoli contenuti, le prospettive politico-criminali che apre, la qualità stilistica e il rigore metodologico, il profilo di uno studioso maturo. La produzione minore, sebbene non particolarmente ampia, conferma le apprezzabili doti metodologiche e le competenze penalistiche. In definitiva il candidato appare meritevole di considerazione ai fini della prima fascia della docenza. 2) giudizio collegiale di tutta la Commissione La Commissione esprime vivo apprezzamento per la personalità di studioso e di docente del candidato Andrea Sereni, sottolineandone la vasta cultura, l’attitudine ad affrontare con metodo sicuro temi penalistici di grande rilievo e attualità, la capacità di pervenire a conclusioni interessanti e innovative. ............................................................... Candidato Spena Alessandro

Page 45: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

45

Profilo curriculare: dottore di ricerca, già ricercatore, attualmente professore associato SSD IUS-17. Esperienza di ricerca all’estero. 1) giudizio individuale sui titoli e sull’attività scientifica espresso dai singoli Commissari: Commissario - Prof. Emilio Dolcini Il candidato – Dottore di ricerca, in precedenza Ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Palermo, attualmente Professore associato di Diritto penale presso la stessa Università, sede di Agrigento – presenta due monografie. La prima, intitolata “Il ‘turpe mercato’. Teoria e riforma dei delitti di corruzione pubblica” (2003), si segnala per la ricchezza del patrimonio bibliografico, italiano e straniero, e per la notevole capacità argomentativa dimostrata dall’A. La seconda, intitolata “Diritti e responsabilità penale” (2008), propone un’interessante rilettura della norma sull’esercizio di un diritto, attenta sia alle prospettive di teoria generale, sia ai risvolti applicativi. Anche una parte della produzione minore è dedicata al tema della corruzione, affrontato da diversi angoli di visuale; altrove il candidato analizza una più ampia gamma di delitti dei p.u. contro la P.A., mentre in un saggio del 2007 affronta con piena consapevolezza il complesso tema dei reati di opinione. Dal curriculum risultano fra l’altro diversi soggiorni di studio all’estero. Studioso e docente capace e impegnato – anche alla luce dei titoli e del curriculum, che attesta soggiorni di studio presso importanti istituzioni europee – il candidato merita in definitiva vivo apprezzamento. Commissario - Prof. Antonio Fiorella Professore Associato (JUS 17) presso la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo – sede di Agrigento, con significativa esperienza didattica - e meritevole curriculum accademico, le cui componenti sono state specificatamente considerate, dottore di ricerca, già ricercatore, con esperienza di ricerca all’estero - presenta importanti pubblicazioni. La monografia dal titolo "Il 'turpe mercato'. Teoria e riforma dei delitti di corruzione pubblica" (2003) costituisce un contributo molto significativo all'analisi della materia, che viene approfondita con attente ricognizioni comparatistiche, e attraverso una revisione strutturale, rigorosa e originale, dell'analisi delle figure della corruzione anche in rapporto a quella limitrofa di concussione . Di notevole rilievo è anche la parte della monografia dedicata alla possibile riforma della materia, con proposte che si concretizzano in precise e efficaci, possibili formule normative. Il volume su “Diritti e responsabilità penale”(2008) contiene un’analisi originale e molto interessante della portata dell’art.51 c .p. dando conferma della importante produzione scientifica. Anche la restante produzione del Prof. Spena attesta la sua spiccata personalità di studioso provvisto di strumenti sicuri quanto al metodo dell'indagine e della ricostruzione della materia, con capacità di analisi originale e rigorosa. Commissario - Prof. Luigi Fornari Il candidato, professore associato a Palermo (sede di Agrigento), presenta due opere monografiche: la prima affronta il tema della corruzione (Il «turpe mercato». Teoria e riforme dei delitti di corruzione pubblica, 2003); la seconda riguarda l’esercizio di un diritto (Diritti e responsabilità penale, 2008). Il libro sulla corruzione, solidamente strutturato, si segnala per l'ampiezza delle argomentazioni, oltre che per l'indubbia padronanza dei criteri metodologici. Sempre presenti i riferimenti comparatistici, di cui il candidato si avvale per supportare soluzioni in chiave politico-criminale moderne e documentate, in linea con le indicazioni di fonte sovranazionale. Nella seconda monografia il candidato passa a trattare, in maniera originale e feconda di virtualità applicative, un tema di teoria generale, al cospetto del quale egli conferma, con disinvoltura, le proprie capacità di studioso preparato e capace di dominare le categorie concettuali del diritto penale.

Page 46: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

46

Di buon livello è anche la restante produzione del prof. Spena, perlopiù incentrata su temi affini a quelli trattati nelle due monografie. Nel complesso, alla luce della continuità delle pubblicazioni e delle capacità di argomentare in maniera matura e approfondita sui temi penalistici, si possono senz'altro riconoscere al prof. Spena doti di indubbio rilievo. Commissario - Prof. Gabrio Forti Il candidato, Professore associato nell'Università di Palermo dal 2006, presenta due monografie e un ristretto numero di opere minori. Il primo lavoro monografico, Il «turpe mercato». Teoria e riforme dei delitti di corruzione pubblica (2003), è opera documentatissima e minuziosa che, in oltre seicento pagine, esplora e discute gran parte delle questioni dogmatiche addensatesi attorno al problema della corruzione, specie all'indomani delle indagini giudiziarie degli anni novanta. Ampio e pertinente è il corredo di riferimenti comparatistici. Benché originale e minoritaria, sostenibile e ben argomentata è la tesi che non ravvisa nelle corruzioni reati bilaterali a concorso necessario, ma due autonome fattispecie, di corruzione attiva e di corruzione passiva. Nella parte conclusiva, il lavoro non manca di prospettare una serie di proposte di riforma della materia, i cui esiti non sembrano all'altezza della trattazione precedente. Forse perché su questo terreno meno produttiva è l'insistenza dell'A. in quell'approccio tecnico-formale che pure in sede di discussione dogmatica ha prodotto qualche pregevole frutto. Limitata e sbrigativa è infatti l'attenzione riservata al piano empirico, oltre che ai connessi problemi di effettività politico-criminale. Da questa modalità di trattazione del tema sono abbastanza consequenziali certe recise chiusure dell'A. rispetto a soluzioni normative che in realtà avrebbero meritato maggiore approfondimento, valorizzazione o, quanto meno, discussione: la proposta di un superamento della necessità di previsione dell' "atto d'ufficio" come requisito di fattispecie; nonché la ipotesi (anche recentemente ripresa in progetti di riforma e ritenuta assai promettente in termini di effettività) di introduzione di una causa speciale di non punibilità per il reo che entro un certo termine dalla consumazione del reato denunci la corruzione di cui è stato concorrente. Lo sbrigativo rifiuto di questa ipotesi di riforma fa pensare a una complessiva sottovalutazione della problematica centrale e ineludibile in ogni analisi del fenomeno della corruzione, che è quella della scoperta dei "crimini nascosti", cui certo non può ovviare quanto detto dal'A. sul ruolo fondamentale della stampa nel disvelamento degli illeciti o da modifiche da introdurre nei termini di decorrenza della prescrizione. La seconda monografia, Diritti e responsabilità penale (2008), affronta l'analisi e la ricostruzione dogmatica della scriminante di cui all'art. 51 c.p., assunta, secondo una prospettiva non convenzionale, quale chiave di soluzione dei conflitti tra norme incriminatrici e norme extrapenali permissive. Il lavoro, certo ambizioso nella sua aspirazione a porsi in controtendenza rispetto agli orientamenti tradizionali, contiene spunti interessanti e rivela notevole acume analitico. La produzione scientifica minore, comprendente quattro articoli di dottrina (sui temi della corruzione privata, della libertà di espressione, sul principio dell’esercizio di un diritto, sulle funzioni dell’Alto commissario contro la corruzione), un commento a norme del codice penale (in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a.), e un contributo a opera collettanea non presenta un rilievo significativo Complessivamente il candidato mostra indubbie doti scientifiche e una buona capacità di analisi dogmatica dei temi affrontati, tale da meritare apprezzamento nella presente procedura di valutazione comparativa. Commissario - Prof. Grazia Mannozzi Il candidato presenta due opere monografiche pubblicate, la prima nel 2003 e la seconda nel 2008, rispettivamente sui temi della corruzione (Il «turpe mercato». Teoria e riforme dei delitti di corruzione pubblica, Giuffrè) e sul principio dell’esercizio di un diritto (Diritti e responsabilità penale, Giuffrè). Presenta inoltre quattro articoli di dottrina (sui temi della corruzione privata, della libertà di espressione, sul principio dell’esercizio di un diritto, sulle funzioni dell’Alto commissario contro la corruzione) un commento a norme del codice penale (in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a.), e un contributo a collettaneo.

Page 47: VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE … · Settore s/d IUS/17 si è riunita per procedere alla stesura della presente relazione finale. ... intitolata "I reati aggravati

47

La monografia in tema di corruzione è ampia, documentata e corredata da un ricco corpo di note da cui si può apprezzare anche un’approfondita conoscenza della letteratura giuridica straniera. Sebbene nella struttura non si discosti da una certa classicità di impostazione, le soluzioni che propone nella parte finale dell’opera, in linea con gli input sovranazionali, mirano a risolvere le criticità delle norme esistenti e sono ottimamente argomentate. La seconda monografia affronta con originalità di impostazione e sicurezza dogmatica un tema ai confini con la teoria generale del diritto, proponendo una lettura innovativa della norma di cui all’art. 51 c.p., attraverso un prisma ricostruttivo che ne scompone anche le possibili applicazioni pratiche. In definitiva, il candidato presenta continuità di produzione scientifica, denota capacità di confrontarsi con temi diversi, dando prova di notevole rigore metodologico, competenza scientifica e ottime capacità di approfondimento; altrettanto significativa è la partecipazione a convegni in qualità di relatore. Per queste ragioni, il candidato dimostra di aver raggiunto piena maturità scientifica rispetto alla valutazione per la prima fascia della docenza. 2) giudizio collegiale In base a valutazione unanime, la Commissione esprime vivo apprezzamento per le doti scientifiche di indubbio rilievo e le capacità di analisi dogmatica del candidato Alessandro Spena. I Commissari, dopo ampia ed approfondita discussione, in esito a tutta la procedura fin qui svolta, indicano i nomi dei due candidati risultati idonei: 1 – D’Ascola Vincenzo Mario Domenico (voti 4) 2 – Rossi Alessandra (voti 3) Hanno inoltre riportato voti i candidati: Mangione Angelo (2 voti) Manes Vittorio (1 voto). La presente relazione finale è redatta in triplice copia. Contiene tutti i giudizi individuali e collegiali elaborati su ciascun candidato, nonché l'elenco degli idonei ed è accompagnata da un CD Rom che ne contiene tutte le parti. Il Presidente incarica il Segretario di inviare all'Ufficio concorsi dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria tutti i verbali, la presente relazione finale e il CD Rom e dichiara tolta la seduta. Milano, 17 novembre 2010 Letta, approvata e sottoscritta seduta stante La Commissione: Prof. Emilio Dolcini Presidente Prof. Antonio Fiorella Membro Prof. Luigi Fornari Membro Prof. Gabrio Forti Membro Prof. Grazia Mannozzi Segretario