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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I Roma, 21-22 gennaio 2013 Presenti: F. BEDESCHI - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta Esecutiva A. COLALEO - Coord. Sez. di Bari V. VAGNONI - Coord. Sez. di Bologna W. BONIVENTO - Coord. Sez. di Cagliari A. TRICOMI - Coord. Sez. di Catania E. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di Genova S. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Lecce T. SPADARO - Coord. L. N. Frascati A. ANDREAZZA - Coord. Sez. di Milano S. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano Bicocca G. CARLINO - Coord. Sez. di Napoli F. SIMONETTO - Coord. Sez. di Padova G. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di Perugia M. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma I E. SANTOVETTI - Coord. Sez. di Roma Tor Vergata A. PASSERI - Coord. Sez. di Roma III C. BIINO - Coord. Sez. di Torino A.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste Presenti a parte della riunione: P. Bagnaia, A. Baldini, R. Baldini, M. Bertani, S. Bianco, C. Bloise, P. Branchini, R. Calabrese, S. Calcaterra, C. Cecchi, G. Chiodini, G. Degrassi, L. Dell’Agnello, A. Fantoni, M. Maggiora, N. Mazziottta, R. Mussa, M. Pallavicini, F. Pandolfi, G. Passaleva, N. Pastrone, S. Perazzini, G. Piredda, S. Rahatlou, L. Rossi, C. Sciacca, P. Spagnolo, C. Troncon, C. Voena. 1

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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLACOMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I

Roma, 21-22 gennaio 2013

Presenti:

F. BEDESCHI - PresidenteA. ZOCCOLI - Giunta EsecutivaA. COLALEO - Coord. Sez. di BariV. VAGNONI - Coord. Sez. di BolognaW. BONIVENTO - Coord. Sez. di CagliariA. TRICOMI - Coord. Sez. di CataniaE. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di GenovaS. SPAGNOLO - Coord. Sez. di LecceT. SPADARO - Coord. L. N. FrascatiA. ANDREAZZA - Coord. Sez. di MilanoS. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano BicoccaG. CARLINO - Coord. Sez. di NapoliF. SIMONETTO - Coord. Sez. di PadovaG. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di PerugiaM. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma IE. SANTOVETTI - Coord. Sez. di Roma Tor VergataA. PASSERI - Coord. Sez. di Roma IIIC. BIINO - Coord. Sez. di TorinoA.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste

Presenti a parte della riunione:

P. Bagnaia, A. Baldini, R. Baldini, M. Bertani, S. Bianco, C. Bloise, P. Branchini, R. Calabrese, S. Calcaterra, C. Cecchi, G. Chiodini, G. Degrassi, L. Dell’Agnello, A. Fantoni, M. Maggiora, N. Mazziottta, R. Mussa, M. Pallavicini, F. Pandolfi, G. Passaleva, N. Pastrone, S. Perazzini, G. Piredda, S. Rahatlou, L. Rossi, C. Sciacca, P. Spagnolo, C. Troncon, C. Voena.

21 gennaio

Introduzione del presidente

Nel 2012 la CSN1 ha avuto un avanzo 420 k€ pari al 2.1% del bilancio. Gli avanzi maggiori sono stati sulle MI (100 k€, 11.4% dell’assegnato) e sulle ME (260 k€, 3.5% dell’assegnato). Le ME discreto avanzo sulle dotazioni (42 k€), grave avanzo su LHCb (47 k€) e su NA62 (23 k€). Dal punto di vista invece delle sezioni si trova un grosso avanzo di ME su CA (14 k€, 24% dell’assegnato). Ci sono stati avanzi significativi di MI su dotazioni, superB e MEG.

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Complessivamente non è andata malissimo, ma si poteva fare meglio sulle missioni. Bedeschi si raccomanda ancora con i coordinatori e i responsabili di prestare molta attenzione a questo punto.

Premiali: assegnati finalmente quelli 2011: abbiamo avuto 10 M€ su LHC. Bedeschi chiede a Zoccoli quanto di questa somma potrà essere dedicato alla CSN1.

Premiali 2012: ci mettiamo gli upgrades di atlas, cms, lhcb e alice, anche l’upgrade di MEG. L’obiettivo è di ottenere altri 10 M€.

Nuovo bando PRIN: le aspettative sono magre, max 3-4 progetti per linea di intervento. L’INFN può in qualche modo orientare le scelte del MIUR ?

Zoccoli: il problema è che da ora a quando verranno discussi i PRIN cambierà il ministro e forse anche lo staff, quindi non so proprio dire come sarà la situazione al momento. Adesso i contatti li avremmo, dopo non sappiamo.

Bedeschi: però, supponendo di avere i contatti, dovremmo magari avere un momento di discussione interna all’INFN per scegliere i progetti su cui puntare.

Zoccoli: l’anno scorso abbiamo spinto per far passare il massimo numero di progetti, poi però quelli che i refereee esterni non hanno voluto non sono passati.

Sblocchi SJ: MEG è stato approvato dal CTS e da PSI. MEG chiede di attingere alla “tasca” prima di giugno. Il CTS ha approvato anche la richiesta di cinque contratti TD.

Zoccoli: il report del CTS nella parte di personale richiede ben 5 contratti t.d. (tutti nuovi). Vorrei capire se queste sono richieste congrue, perché hanno un impatto notevole sul tempo determinato complessivo dell’INFN. Dovrà essere discusso in CD e approvato. Se si va nella direzione di approvare il budget e si aprono 5 posizioni a t.d., queste saranno da considerare “a progetto” solo per l’upgrade di MEG, ovvero durano 2 anni e basta.

Bedeschi: come intendete procedere per preparare il CD in cui si discuterà MEG ?

Zoccoli : si discuterà nel CD di febbraio.

Bedeschi: è stato approvato anche il run di MEG per 3 mesi nel 2013: per questo l’esperimento chiede sblocchi sj di ME e consumo. C’e’ l’OK dei referees sugli sblocchi seguenti:

Sezione      Missioni Consumi Genova        11             1.5 Lecce           21.5 Pisa             42.5 7.0Pavia            8.5 Roma 1       16.5

Altri sblocchi sono stati richiesti per TOTEM (68 k€ per MOF-A), CDF2 (10 k€ ME per una dottoranda LNF) e KLOE (42.5 di c.a. per sostituzione radiatori). OK da tutti i referees.

Il progetto bandiera SuperB è stato fermato dal governo per eccesso di costo. L’INFN sta valutando progetti alternativi che rispettino un tetto di costo di 250 M€.

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Il progetto di una tau-charm factory è stato valutato da due comitati (macchina, presieduto da Fortuna, e fisica, presieduto da Pedrini): il costo stimato è ancora superiore al budget previsto ed il caso di fisica appare debole a causa della concorrenza di LHCB e SuperBelle.

E’ stato anche presentato nuovo progetto per LNF basato sullo sviluppo di nuovi acceleratori: 2 linac SC da 1.5 GeV (costo stimato di 100 M€ + 100M€ di ingegneria civile). Poi si possono aggiungere varie cose: un FEL, Dafne alta energia (se si riesce a fare i positroni), Neutroni, collider e-gamma e gamma-gamma.

Premio Conversi: sono state presentate 29 tesi. Bedeschi ringrazia la commissione per il grosso lavoro fatto. I vincitori sono Francesco Pandolfi e Stefano Perazzini (scelti all’unanimità). Anche se le belle tesi erano molte.

Si ricorda che ai primi di maggio a Genova si terrà il VI workshop italiano sulla fisica pp a LHC.

Sono usciti i bandi per progetti di cooperazione Italia-Giappone.

Comunicazioni del membro di Giunta A. Zoccoli

Bilancio: la situazione è complicata. Il bilancio di previsione è stato fissato a 230 M€ (-10M€ rispetto allo scorso anno) a causa di un ulteriore taglio del 5% imposto dal MIUR. Vogliamo far rientrare il 5% in qualche modo ma c’e’ l’incognita del nuovo governo. L’attuale ministro era disponibile, ma non sappiamo il prossimo cosa vorrà fare. Il funzionamento dell’INFN si attesta sui 270 M€, ne mancano 40. Dobbiamo fare una politica che ci permetta di non andare in passivo. Per questo agiamo su diverse linee:

- Mettiamo un overhead su tutti i progetti che vengono a cofinanziamento con l’INFN. Su attività “core” dell’INFN (come LHC) l’overhead puo’ essere anche del 100%, altrimenti è meno (minimo 25%).

- Sul FOE arrivano all’INFN anche soldi targettati, tipicamente quelli per progetti inclusi nella roadmap di ESFRI: ELI, GSSI, SS, XFEL, EUROFEL. Anche su questi verranno applicati overhead (variabili fra 30%-50%).

- Abbiamo suggerito al governo di utilizzare il 5% tagliato dal FOE per finanziare i progetti ESFRI, e quindi liberare i fondi targhettati restituendoli agli Enti. Su questo c’era l’accordo del ministro: se il FOE 2013 viene rilasciato dal ministero prima della fine della legislatura, allora resta solo l’approvazione delle commissioni parlamentari. Speriamo che vada bene.

- Premiali 2013: è stato fatto un bando per raccogliere progetti nell’Ente. Anche quest’anno per fortuna il 7% premiale viene calcolato anche sul budget dell’ASI, cosa che ci ha permesso lo scorso anno di prendere ben 35 M€ (contro una quota INFN molto inferiore). C’e’ comunque la pressione di altri ministri per togliere l’ASI dal conto, ma per il 2013 non hanno fatto in tempo. Se tolgono l’ASI alla fine l’INFN riesce a prendere al massimo la parte di 7% di sua pertinenza: non ha molto senso fare dei premiali per avere quello che comunque sarebbe nostro. Lo stesso discorso si può fare per i progetti bandiera: se al massimo il profilo di spesa può essere quello della parte di 8% che spetta all’Ente ogni anno, cade il concetto stesso di progetto bandiera.

Col bando premiali sono arrivate all’INFN richieste per 160 M€ in totale, quando il totale del fondo 7% è di 124 M€. Non possiamo sottomettere una simile mole di progetti, dovremo fare una selezione. I due premiali di CSN1 comunque vanno avanti. L’INFN deve mandare i premiali al MIUR a metà febbraio. Per il 7 febbraio i progetti selezionati devono essere mandati in versione finale.

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Zanetti: che tempi ci saranno?

Zoccoli: l’incognita è sempre il nuovo governo. Profumo pensa di incaricare ancora Salamini, che ha avuto parole molto lusinghiere per l’INFN.

Nel 2012 l’INFN ha avuto avanzi per 5-6 M€ che vengono portati nel 2013 per chiudere il bilancio. Quando avremo la certezza di chiudere il bilancio potremo valutare se e quanto potrà tornare in CNS1.

E’ stato inaugurato il centro ricerche di Trento, che unisce FBK, INFN e Università di Trento. Univ Trento ha budget di 200 M€/anno di cui 120 pagati dalla provincia. E’ l’unica università italiana in espansione edilizia (20 M€/anno). Investono su FBK(tecnologia), MAC (genetica). La Provincia di Trento ha 4 G€: dopo essere stata tagliata di 1 G€ per la spending review, ha deciso di NON tagliare la cultura e la ricerca.

Calcolo: a novembre è stato rinnovato il CdA del GARR. Dei 3 rappresentanti della CRUI è rimasto Pacetti, mentre si sono aggiunti il rettore di Bari e quello di Firenze. Invariati i rappresentanti di MIUR e CNR. E’ stato rinnovato per altri 2 anni E.Valente come direttore (ma il nuovo sarà nominato dallo STESSO CdA di adesso). Sono stati creati 2 dipartimenti: uno è quello “classico” sulle reti, l’altro è dedicato al calcolo scientifico. Ci saranno 2 capi dipartimento con ruolo di vice direttore, uno dei quali potrebbe succedere a Valente. Da fissare anche la pianta organica: il nuovo dipartimento dovrebbe aprire nuove posizioni. Nel CdA di febbraio capiremo meglio come si procederà. Noi vorremmo che questo dipartimento assorbisse 10-20 persone da reperire fra i tecnologi di GRID attualmente in carico all’INFN con contratti t.d.

Fra i progetti ESFRI sottomessi dall’INFN al MIUR c’e’ DHCPS che riguarda il calcolo scientifico con valenza GRID.

Progetti bandiera: il CD di dicembre ha dato mandato a LNF di approfondire la proposta multi-purpose. Determinare costi, layout e potenzialità delle macchine proposte. Vi sono diverse opzioni, alcune sulla “luce” altre sulla fisica delle particelle.

Santovetti: ma le infrastrutture sarebbero a LNF o Tor Vergata?

Zoccoli: Tor Vergata.

Se si sceglie un’opzione puramente di “luce” si va in competizione con Desy, ELI, SLAC, cambia la missione del laboratorio. Bisogna capire in quest’ottica quale sarebbe il futuro del progetto bandiera e del CabibboLab. Il progetto bandiera permette comunque di avere il finanziamento ogni anno. Originariamente era stato fissato per quest’anno una review dei fondi spesi per i progetti bandiera e su questa base decidere se e come andare avanti. Il CabibboLab è un consorzio costituito per costruire una superflavour factory a TOV: se si cambia qualcosa bisogna cambiare lo statuto del Cabibbolab. Ora non possiamo permetterci di chiuderlo. Per questo il CD ha anche chiesto al Cabibbolab di andare avanti a studiare la tau-charm factory precisando i costi ed i dettagli tecnici, senza chiaramente usare personale LNF. A giugno avremo quindi una valutazione dettagliata sia della tau-charm che del progetto di luce a LNF.

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Vincitori del premio Conversi

F.Pandolfi: Search for Higgs boson in the llqq channel at CMS.

The H->ZZ->llqq channel is a very challenging search channel at a hadron collider because of the high level of expected backgrounds, and the intrinsic experimental difficulties related to jet reconstruction and calibration. In this thesis we have achieved the goal of making this one of the major players in the search for a heavy Higgs boson. This has been done by understanding that it was crucial to 'close in' in the jets, and try to extract the maximal amount of performance from the detector in terms of jet reconstruction and identification.The first step in optimizing the jet reconstruction performance is to achieve the most accurate measurement of their four-momentum. To get the highest resolution in jet reconstruction, CMS adopts a full-event reconstruction technique, known as the Particle Flow, which uses the information of all subdetectors at unison in order to reconstruct all stable particles produced in a given proton-proton collision. This procedure has proven to improve dramatically jet reconstruction performance, over more traditional, calorimeter-based approaches.Equally important is mastering the detector's jet energy scale. We have done this by analyzing photon+jet events, and exploiting the fact that, at parton level, the photon and the jet are balanced in the transverse plane. Owing to the superb resolution of the CMS electromagnetic calorimeter, the measurement of the photon energy can be used as a measure of the true jet transverse momentum, and comparing it to the reconstructed jet transverse momentum one gets a measure of the jet energy scale. It was shown that the Monte Carlo simulation predicted within 2% accuracy the scale which was measured in the data. Photon+jet events were used also to measure the jet resolution, which was found to be within 7% of the simulation.A key point to this analysis is to understand that jet flavor may prove to be a powerful means of background discrimination: we are searching for events originating from the decay chain H->ZZ->llqq, where therefore the two jets in the final state come from the decay of a Z boson, and are therefore democratically shared between the allowed quark flavors (u,d,s,c,b). The main background, instead, is composed of Drell-Yan events, in which a leptonically-decaying Z boson is produced in association with two hard jets. The flavor composition of these jets will strongly favor gluons (in the case of hard QCD radiation) and u,d quarks (the proton valence quarks). We have decided to exploit these flavor differences in two ways: using b-tagging algorithms to isolate the heavy-flavor component of the signal, as we expect small heavy-flavor contributions in background events; and by developing a novel discriminator capable of identifying jets which are likely to originate from gluon radiation, and therefore suppress the background gluon component.The kinematic selection of signal-like events is based on an angular likelihood discriminant. Signal events, as said, are originated from a very precise decay chain: a spin-0 particle (H) decays to a pair of spin-1 bosons (ZZ), which then decay to leptons and jets. This very specific spin correlation in the decay chain determines the angles of the final state particles. And the probability density functions for these angles can be computed analytically. In the main background (Z + 2 jets), which is non resonant, this spin correlation is not present, therefore the final state products will have different angular distributions. Once the masses of the decay-chain particles are fixed, 5 angles univocally describe the decay. We therefore have defined 5-dimensional probability density functions, for signal and background events, with which we define a likelihood discriminant, capable of selecting signal-like events, based on the angular distributions of the final state objects. One of the main advantages of this approach is that the background shape is not significantly distorted, as would be in the case of a hard kinematic selection.

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The final statistical analysis is performed on the invariant mass of the 4 reconstructed objects in the final state (the two leptons and the two jets). Similarly to the 'golden' fully leptonic H->ZZ->4l analysis, all final state objects are reconstructed in the detector, therefore the signal would appear as a relatively narrow peak over a falling background distribution. In order to minimize the degrading effects of jet resolution on the reconstructed Higgs mass, a kinematic fit is applied to the decay chain, by imposing that the di-jet system is compatible, within jet energy uncertainties, with the decay of an on-shell Z boson. The results are obtained in three analysis categories, based on the number of successfully identified b-jets in the final state (0, 1, or >=2). The background expectation is obtained by a fit to a signal-depleted control region in the data. No significant excess over the background prediction was observed, therefore this analysis, by analyzing 5/fb of 7 TeV pp collisions recorded by the CMS detector in 2011, has excluded the presence of a Standard Model Higgs boson in the 360-400 GeV mass range, at 95% confidence level.

S.Perazzini: BR and CPV from charmless charged 2-body B decays at LHCB

Il lavoro di tesi presentato consiste nelle misure dei rapporti di diramazione e delle asimmetrie dirette di CP, effettuate ad LHCb, per quanto riguarda la famiglia dei decadimenti degli adroni B in due corpi carichi inassenza di quark charm (B →h+h’-). Tale famiglia comprende diversi decadimenti: B0 → K+-, B0 →-, B0 → K+K-, B0

s → K+K-, B0s → +K-, B0

s → -, Lb → p- e Lb → pK- (più i relativi stati coniugati di carica). Lo studio di tali decadimenti è di grande interesse in quanto permette di estrarre informazioni sui parametri della matrice di Cabibbo-Kobayashi-Maskawas e di porre vincoli sui modelli di Nuova Fisica oltre il Modello Standard. Gli osservabili sensibili sono le asimmetrie dirette di CP, le asimmetrie di CP dipendenti dal tempo e i rapporti di diramazione di tutti i decadimenti.I punti chiave dell'analisi sono la selezione degli eventi, la calibrazione dell'identificazione delle particelle (necessaria per separare i vari stati finali), l'estrazione delle asimmetrie grezze e del numero di eventi di segnale (ottenuti adattando dei modelli agli spettri di massa invariante dei campioni selezionati) e la determinazione delle correzioni da appliccare alle asimmetrie grezze. Tali correzioni sono l'asimmetria di produzione dei mesoni B e l'asimmetria di rivelazione delle coppie K+K-.Le misure di asimmetria di CP, effettuate utilizzando 0.32 fb-1 di luminosità raccolti durante il 2011, sono state pubblicate su Phys.Rev.Lett.108(2012)201601. La misura ACP(B0→K+-)=-0.088±0.011(stat)±0.008(syst) rappresenta la prima osservazione di violazione di CP nei decadimenti degli adroni B effettuata ad un collisionatore adronico, con una significatività superiore alle 5s. La misura ACP(B0

s → K+-)= 0.27±0.08(stat)±0.02(syst) è la prima evidenza di violazione di CP mai osservata nei decadi menti dei mesoni Bs con una significatività di 3.3 . Le misure dei rapporti di diramazione, effettuate utilizzando 0.37 fb-1 di luminosità raccolti durante il 2011, sono state pubblicate su JHEP 10(2012)037. In particolare il decadimento B0

s → è stato osservato per la prima volta con una significatività superiore alle 5.

R.Calabrese: Ridefinizione dell’ attività SuperB per il 2013

Come e’ ormai noto, dopo la review del comitato internazionale, il MIUR ha comunicato che, a causa della situazione finanziaria nazionale, il progetto, nonostante la sua validità scientifica, non può essere finanziato al livello necessario e quindi termina. Occorre quindi ridefinire le attivita’ legate a questo progetto per il 2013. Le attività legate al rivelatore cessano mentre la collaborazione vorrebbe portare

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a compimento le attività di R&D di interesse generale. Calabrese illustra e motiva le richieste finanziarie dei vari sottosistemi. La comunità italiana di SuperB è numerosa (82 FTE), quindi i fondi vengono richiesti sia per il completamento delle attività di R&D, sia per permettere alla collaborazione di prendere contatti per future attività.

L.Rossi: referees SuperB

Il progetto SuperB e' stato fermato dal Governo Italiano dopo che la relazione della commissione Fioni aveva evidenziato un costo due volte superiore alle previsioni. L'esperimento SuperB deve quindi essere fermato in modo da utilizzare al meglio le risorse umane e finanziarie (la CSN1 ha finanziato questo esperimento - escludendo il 2013- per circa 3.3 M€). Per potere fare questo occorre individuare alcuni R&D critici che siano in uno stato di avanzamento tale da giustificarne la conclusione. E' anche opportuno che questi R&D siano di validità generale per l'INFN (cioè abbiano buona probabilità di essere impiegati in altre attivita' di interesse dell'Ente). Si definiscono, nel corso della discussione che segue la presentazione, questi R&D e i finanziamenti loro destinati, chiarendo che queste attività hanno un orizzonte temporale di qualche mese. Il resto del finanziamento inizialmente destinato a SuperB viene congelato in un sub-judice (nella sede del Rappresentante Nazionale) che potrà coprire attività proposte dai membri di SuperB in altri progetti scientifici e che verrà discusso in CSN1 non appena queste proposte saranno definite. Si finanzia anche una minima dotazione di fondi di missione per consentire i contatti necessari alla definizione di queste nuove attività.

Bedeschi: se ci sono R&D che hanno una prospettiva più lunga di quest’anno c’è disponibilità in CSN5 per finanziarli. C’è ancora disponibilità di bilancio in CSN5.

Calabrese: per chi sta proponendo un’attività è sempre spiacevole cambiare commissione. Per attività di lungo respiro siamo d’accordo che bisogna andare in csn5, ma concludere un pezzo di lavoro e raggiungere una milestone sarebbe preferibile farlo ancora quest’anno in csn1, anche visti gli investimenti già fatti dalla csn1. Anche per dare un segnale non completamente negativo alla comunità che esce da SuperB.

Rossi: non sono d’accordo, perché la collaborazione ha perseguito a lungo un parallelismo di linee senza convergere su una sola soluzione, e queste richieste sono figlie di questo approccio che abbiamo sempre criticato.

Zoccoli: il messaggio della CSN1 alla comunità SuperB è che devono essere aiutati a trovarsi un’altra attività, completando le cose che vale la pena finire.

G.Chiodini: attenzione che sono stati posti molti vincoli sulle sigle csn5, non è ovvio importare cose nuove senza confrontarsi con le regole che la csn5 si è data.

Bedeschi: voglio che sia chiaro che i gruppi SuperB non avranno problemi di mobilità quest’anno, in modo da poter stabilire i contatti necessari. Però non è bene che continuino su R&D che non possono più essere finalizzati ad un esperimento. Mi pare di capire che ci sia disagio per i sensori Si-Ge e per l’R&D sui pixel? Per il diamante ci sono altri gruppi che ci lavorano con cui si può collaborare.

Chiodini: i sensori Si-Ge sarebbero benvenuti in csn5: sono molto rilevanti, nessuno li sta facendo. Fermarli ora sarebbe perdere un’occasione.

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Spadaro: il gruppo Superb di LNF aveva chiesto di finanziare un telescopio per i test della DCH con cluster counting. E’ rimasto da completare lo studio delle schede con il derivatore analogico testate per la prima volta al test beam di TRIUMF, la cui analisi è in corso. Vorrebbero che almeno il finanziamento fosse conservato sj a questa analisi, perché altrimenti c’è il rischio di non concludere lo studio

Bedeschi: MEG non ha un telescopio adatto ?

Grassi: abbiamo fatto un telescopio con i silici di Babar, l’area coperta è 5x40 cm2.

Spadaro: chiedo solo di rimandare la discussione al completamento dell’analisi dei dati del test beam di TRIUMF. Le sinergie con MEG possono essere cercate ugualmente.

Andreazza: avevo capito che il lavoro sui pixel consisteva nella valutazione del comportamento dopo irraggiamento.

Calabrese: si è vero, poi c’erano dei consumi a Bologna.

Bedeschi: per i pixel possiamo dare 5 k€ cosi’ chiudono l’irraggiamento e pubblicano. Per Si-Ge mi impressiona quello che ha detto l’osservatore di csn5.

Pastrone: si potrebbero usare come Beam Radiation Monitor a CMS?

Bedeschi: si, potrebbe essere un’applicazione, anche in altri esperimento LHC. Direi quindi di sbloccare questi 20 k€ per il chip con l’idea di cercare un utilizzo a LHC.

Malvezzi: sui diamanti c’e’ un’attività a Milano di Moroni che è stato sempre sottoposto a restrizioni. Non vorrei ci fossero 2 pesi 2 misure.

Passeri: devo precisare che i referees di CMS non hanno mai avuto nulla contro l’attività diamante. Le restrizioni finanziarie sono venute solo perché si tratta di un upgrade di fase 2.

Chiodini: ci sono due tipologie di sensore a diamante: quello a pixel, che effettivamente è di fase 2, ma un altro a pochi canali che invece va bene anche in fase1.

L. Rossi: ma dobbiamo decidere adesso?

Bedeschi: per una cifra così piccola direi di si. Approviamo con queste modifiche: 20 k€ per Si-Ge e 5 k€ per pixel.

Pastrone: non posso esimermi dal dire che 1.5 k€ per fte di metabolismo di consumo dato a SuperB è più di quello dato a tutti gli altri e questo incide su tutti, anche sugli upgrades di LHC.

Bedeschi: le decisioni sul metabolismo sono state prese a settembre.

Pastrone: la mia è solo un’osservazione, ma me ne ricorderò a marzo.

I residui finanziamenti SuperB non concessi, vengono uniti a tutto il SJ e messi nel fondo indiviso di commissione da dove verranno assegnati a fronte di una proposta condivisa da parte dei

responsabili degli esperimenti in cui andranno a confluire i gruppi ex-superB.

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G.Passaleva: il programma di LHCB nella prossima decade

Viene presentato l’upgrade di LHCb allo scopo di illustrare le opportunita’ per nuovi gruppi di entrare nella collaborazione. Dopo un’introduzione generale sull’esperimento, viene riassunto l’iter del progetto di upgrade attraverso i vari comitati scientifici. Vengono poi illustrati i principi di fondo su cui si basa il progetto con un breve flash sul programma di fisica. Viene illustrato lo schema di trigger e readout che permettera’ ad LHCb di prendere dati ad una luminosita’ 10 volte piu’ alta di quella dell’attuale esperimento e vengono esaminate le implicazioni sui vari sottorivelatori. Vengono poi passati in rassegna i progetti di upgrade per i vari sottosistemi, e vengono evidenziate le opportunita’ per nuove collaborazioni. Queste si concentrano principalmente sul Trigger Tracker e in piccola parte sul calorimetro e altri sistemi minori. Vengono infine prospettate le opportunita’ per il run 2015-2017.

Bedeschi: all’ultimo RRB Zoccoli ha chiesto che frazione di questo upgrade è già finanziata e la risposta è stata “il 50%”. Com’e’ la situazione adesso?

Passaleva: la situazione e’ circa sempre la stessa. Il CERN e l’Olanda hanno già messo la loro parte, in UK stanno discutendo, ma è per loro un progetto di punta per cui non ci dovrebbero essere problemi

Colaleo: anche per LHCB è richiesta una partecipazione minima al 70% ?

Passaleva: si

Bedeschi: questa è la politica della CSN1. Se non si è al 70% non si pagano i MOF quindi poi non si firma. Tuttavia penso che adesso ci sarà il tempo di cambiare le percentuali.

Passeri: se un gruppo vuole entrare per fare degli upgrade può benissimo iniziare con percentuale bassa e non firmare i lavori di fisica, ai quali finora non ha contribuito. Poi potrebbe aumentare la percentuale al passare del tempo, chiudendo altre attività.

Bedeschi: io penso che se uno entra adesso in LHCB a percentuale bassa la collaborazione può far partire i “contatori” per la authorship da subito, poi alzerà la percentuale

Simonetto: ma LHCB non ha paura di essere investita da un’ondata di 80 fte ?

Passaleva: non penso che verranno tutti a LHCB, anche perché molti avevano già percentuali del 70% in altri esperimenti LHC.

Bedeschi: mi pare naturale che vi sia comunque una certa diversità di interessi fra gli 80 fte ex-SuperB.

Spadaro: avete dei risultati dai test ad alta luminosità ?

Passaleva: l’analisi è in corso, ma il test è stato molto breve, non mi aspetto risultati eclatanti.

R.Mussa: Opportunità in Belle II

Roberto Mussa ha illustrato le possibilità di contributi italiani alla costruzione di Belle-II, che consentirebbero a molti gruppi di continuare l'enorme lavoro di ricerca e sviluppo fatto per super-B.

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Roberto ha ricordato di essere entrato in Belle nel luglio 2007 per analizzare i dati presi alla Y(3S), di aver proposto ulteriori prese dati alle Y(1,2S) nel dicembre 2007, e di aver coordinato la presa dati alla Y(1S) a meno di un anno dall'inizio del suo ingresso nella collaborazione. Roberto Mussa e' attualmente convener del gruppo di analisi dei campioni di dati presi agli stati stretti del bottomonio.

La presa dati di Belle e' terminata nel 2010; il terremoto di marzo 2011 (che a Tsukuba ha raggiunto una magnitudo di 5 Richter) ha avuto effetti minimi sulla tempistica dell'upgrade di KEKB (sostituzione dei magneti del low energy ring e della beam pipe in tutto l'anello, costruzione del damping ring per i positroni)  che sta procedendo speditamente.  Rispetto a Belle (250 fisici da istituzioni principalmente asiatiche), Belle-II ha attualmente 400 collaboratori, di  cui 150 europei, principalmente in Germania e Slovenia.

Nonostante lo stato avanzato di costruzione dei diversi detector, ci sono ancora possibili spazi per contribuire significativamente al completamento del rivelatore di fase 1. Roberto ha sottolineato che esistono criticità' nel rivelatore di vertice a strip di silicio (SVD), nel rivelatore Cherenkov centrale (iTOP), e nel calorimetro a ioduro di cesio puro per il forward e backward endcap. Maggiori spazi si apriranno quando, tra il 2018 e il 2020, si prevede di sostituire il rivelatore di microvertice a pixel , e di upgradare il readout della camera a drift centrale per consentire il conteggio dei singoli clusters di ionizzazione, tecnica sviluppata in SuperB dai gruppi canadesi e italiani.

Roberto Mussa intende organizzare un meeting a Torino a metà febbraio con Peter Krizan (Lubiana, attuale spokeperson di Belle-II)  e alcuni fisici di KEK, Monaco e Vienna, per prendere contatti con i gruppi italiani ex-superB, in vista della partecipazione al prossimo Open Meeting di Belle-II, dal 4 al 7 Marzo a KEK."

Bedeschi: qual è la schedula di Belle-II ?

Mussa: si chiude nel 2016, collisioni lo stesso anno. Non è detto che si inizi con il rivelatore completo. Probabilmente ora la schedula sarà un po’ più rilassata, visto che il principale concorrente (SuperB) è sparito. Probabilmente con la fisica si inizierà nel 2017.

Bedeschi: hai avuto qualche contatto con i gruppi superB?

Mussa: ho fatto gestire i contatti a Fabrizio Bianchi. Qualche interessato c’è.

Passeri: non ci sono upgrade sul trigger?

Mussa: non che io sappia, penso si facciano pipeline più lunghe, elettronica più veloce, molto software. Però se ne può parlare.

Passeri: ma la GE come vede un impegno dell’INFN in Giappone?

Zoccoli: non pone ostacoli alla libera scelta scientifica dei gruppi, anche se la scelta più vicina sarebbe LHC.

Bedeschi: il Giappone è uno dei pochi paesi che investe nella fisica delle alte energie.

Mussa: se dovesse esserci un ILC in Giappone sarebbe utile avere una testa di ponte lì.

Zoccoli: si confermo.

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Martedi’ 22 Gennaio 2013

Aggiornamento DAFNE/KLOE: Caterina Bloise

Dallo scorso settembre l'apparato ha fornito con continuita' le informazioni sulla luminosita', i livelli di fondo, posizione ed energia dei fasci necessari per gli studi di macchina, che si sono protratti fino a meta' dicembre. A partire da novembre si e' anche operata una presa-dati completa, durante la notte e i weekend, quando misure e test su DAFNE venivano sospese e la macchina lavorava con continuita' e livelli di fondo che consentivano di norma stabilita' di funzionamento i) della camera a deriva e ii) del sistema di acquisizione sull'intero FEE.

In queste condizioni si sono integrati un massimo di 4 pb-1 in 12 ore. Le conclusioni della DA sugli studi di macchina intrapresi sono: i) la macchina e' in grado di fornire 2.-2.5 fb-1 l'anno; ii) luminosita' specifica a basse correnti, linearita' di crescita della

luminosita' con le correnti nei bunch, le misure sugli elettrodi per la rimozione dell'e-cloud nella macchina a positroni, indicano che 3-3.5 fb-1 si possono ottenere

con l'opera di consolidamento prevista nei mesi prossimi, primo fra tutti l'aumento del voltaggio degli elettrodi per l'e-cloud che consentira' di salire in corrente nella macchina a positroni (ora limitata a 0.8-0.9 A).

Ad agosto la Collaborazione Amadeus aveva inserito sulle pareti della camera di KLOE un sottile foglio di carbonio per lo studio delle interazioni K-nucleone. I dati archiviati, corrispondenti ad una luminosita' integrata di 100 pb-1, hanno permesso di triplicare il campione di interazioni nucleari dei K che era stato selezionato nei 2.5 fb-1 raccolti senza targhetta. La qualita' dei dati e' buona. L'unica rilevante preoccupazione emersa da questi mesi di presa-dati e' dovuta alla rottura di un numero alto (13) di scambiatori per il raffreddamento degli alimentatori dei rack, che hanno determinato i) lunghe operazioni per il ripristino dell'operativita' dell'apparato, e ii) la rottura di diverse schede e del backplane di un crate conseguenti alle perdite d'acqua. Per questo si chiede alla Commissione di approvare la spesa, non preventivata a settembre, per la costruzione dei 115 radiatori necessari alla sostituzione dei vecchi.

KLOE da settembre ha pubblicato 2 lavori, 2 sono stati accettati da PLB e un altro verra' sottomesso nelle prossime settimane. Riguardano i) la sezione d'urto adronica; ii) il limite sul BR(Ks\to\pi0\pi0\pi0); iii) la ricerca di bosoni del dark-sector; iv) la produzione dell'eta in processi fotone-fotone; v) il decadimento dell'eta in \pi\pi\gamma.

Le tesi di dottorato in corso sono otto, di cui 3 all'estero, piu' quattro appena discusse; i postdoc sono 4 di cui uno all'estero.

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DAFNE e' stata spenta il 16 dicembre. KLOE e' stato aperto, la parte di macchina adiacente la zona d'interazione (IP) smontata e la zona d'interazione estratta dall'apparato sperimentale. I lavori d'installazione della nuova zona d'interazione con tracciatore interno e calorimetri partiranno a meta' marzo, quando e' prevista la consegna del tubo di berillio interno alla zona centrale dell'IP. Lo stato di realizzazione della camera a GEM e dei calorimetri e' compatibile con i piani di installazione. Si sta assemblando il quarto e ultimo layer del tracciatore interno, mentre gli altri hanno superato diversi test fatti con sorgenti e al cosmic ray stand, con la catena di lettura completa. Il calorimetro a tile e' stato completato e si sta procedendo al controllo del FEE (le basette inutilizzabili sono state riprodotte secondo specifiche dalla Ditta ed il montaggio dei SiPM completato a dicembre). Sono stati controllati tutti i cristalli del calorimetro a LYSO e chiesta la sostituzione dei peggiori (10) in termini di uniformita' e yield, che sono ora in dogana. Rimangono alcuni dettagli dell’integrazione da risolvere che riguardano cooling, passaggio cavi e tubi, posizionamento dei nuovi rack, schermaggio della zona-LET, che potrebbero implicare una revisione dei costi d'installazione da discutere a marzo.

Discussione:

I primi fasci sono circolati in settembre, dopo il terremoto di luglio che aveva disallineato i magneti, si e’ arrivati ad una luminosita’ di picco di 1 x 10^32, senza crab-waist. Dopo avere allineato i sestupoli del CW l’aumento di luminisita’ e’ di circa un 50%.

Bedeschi: perche’ non si è andati a piena potenza?

Bloise: perche’ non hanno ancora calcolato le orbite, In queste condizioni KLOE ha preso 100 pb-1.

Per passare da 2 a 3.5 fb^-1/yr viene presentata una serie di intereventi

Bed: per aumentare la luminosita’ occorre aumentare la corrente dei fasci, che per ora e’ limitata dall ’ ” electron cloud”. Occorre ridurre questo effetto.

Come e’ il supporto del laboratorio, e’ cambiato il vento?

Bloise: il direttore e’ sempre netto, ma i servizi sono sempre molto impegnati con altre attivita’. Ancora non si sente l’effetto superB.

KLOE e’ stato sempre acceso, permettendo il monitoring continuo di DAFNE

- Amadeus ha inserito un bersaglio sottile di Carbonio, i 100 pb^-1 presi permettono di triplicare il campione di eventi K-N

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- Si sono avuti grossi problemi con 13 radiatori di raffreddamento, che hanno provocato a sua volta corti nell’elettronica di FE

- si presenta una tabella con lo stato delle pubblicazioni

upgrade:

- QCAL: la settimana scorsa e’ finita la costruzione di QCAL, si vuole portare in febbraio ad un testbeam uno dei moduli

- inner tracker a GEM: a meta’ febbraio tutta la camera verra’ assemblata e testata

- CCALT: tutto e’ pronto, devono essere realizzati i piatti di accoppiamento con i quadrupoli della macchina

- l’integrazione: occorre costruire vari tools, che vanno realizzati, occorre capire come realizzare i due sistemi di raffreddamento, a liquido e ad aria

Bed: rispetto i tempi prima delle feste come e’ ora la situazione?

Era previsto il “reinfilaggio” per il 15 Marzo, quindi per il momento e’ tutto sotto controllo.

Bloise: per il momento sul critical path ci sono gli schermi in Berillio

Bed: altre criticita?

Bloise: la questione del cooling, poi se ne riparlera’ a marzo.

Bed: Un aggiornamento a giugno quando si sblocchera’ la tasca (sara’ un minisettembre). Finche’ non si sblocca la tasca si puo’ usare solo il vostro SJ.

Pepe: ci si aspetta per giugno una soluzione per il calcolo

Bloise: Morandin al CNAF stanno presentando un premiale, come data preservation per il momento si stanno duplicando i dati. Il problema per il momento e’ che non c’e’ nessuno che ci sta lavorando.

Bed: a giugno ci farete un aggiornamento anche sul calcolo

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Aggiornamento BESIII: M. Maggiora

La Collaborazione BESIII comunica che è stato firmato a Pechino il Programma Esecutivo contenente entrambi i progetti proposti al MAE e al governo cinese dai membri italiani della Collaborazione: la costruzione di un prototipo di camere a GEM cilindriche, e la mobilità scientifica tra l'INFN e l'IHEP.

Marco Maggiora sostituisce Monica Bertani come responsabile nazionale in base all'alternanza biennale della responsabilità nazionale tra le sezioni INFN che partecipano a BESIII.

Egli comunicha che lo ZDD è attualmente l'unico luminometro online dell'esperimento; che sono in corso contatti per l'allargamento della componente italiana della Collaborazione BESIII, e che procede la definizione del progetto volto a dispiegare presso il CdC di Torino un'infrastruttura CLOUD.

BESIII conferma le sue performance continuando ad incrementare la statistica raccolta, di molto superiore a quella prima disponibile ormai a diverse energie. La presa dati in corso si rivela senza problemi, e ormai sono già stati raccolti 515 pb inversi all'energia di 4260 MeV. La presa dati procederà con la raccolta di un'analoga statistica anche a 4360 MeV e con lo scan in un intorno di entrambe le energie. Poi si procederà all'R scan per due mesi: sono previsti 100 punti per raggiungere una precisione della misura in un intorno del 2-3%.

La pubblicazione dei risultati scientifici procede, 15 lavori sono stati pubblicatio sono stati sottomessi dalla riunione di settembre ad oggi. La componente italiana ha un ruolo preminente nella presentazione dei risultati alle conferenze, presentando un numero di talk due/tre volte superiore alla "quota firme" in Collaborazione.

Molti argomenti di fisica sono ancora da affrontare e grande spazio è disponibile per nuovi collaboratori che sarebbero caldamente benvenuti; e questo sia per attività di sviluppo e costruzione rivelatori, sia per attività di analisi.

Prosegue lo studio della produzione di coppie N-Nbar nei decadimenti del charmonio. Ai risultati pubblicati per i canali J/Psi => n nbar e J/Psi => p pbar, che sembrano suggerire l'assenza di interferenza (fase 90°) tra le ampiezze EM e forti di produzione della J/Psi, si aggiungono i risultati preliminari per il canale Psi' => p pbar che mostrano invece una situazione compatibile con la massima interferenza (fase 0°), e un'inattesa interferenza distruttiva della Psi(3770) con il fondo non risonante. I dati preliminari per Psi(3770) => n nbar rappresentano una prima misura assoluta, che potrebbe confermare questo quadro e per confronto con e+ e- => p pbar potrebbe permettere di misurare il fattore di forma magnetico del neutrone.

L'analisi dei dati raccolti nello scan della lineshape della J/Psi procede spedita; sono disponibili i risultati preliminari per gli stati finali: p pbar, 5 pi, 4p e mu+ mu-; le distribuzioni relative ai primi due sono compatibili con assenza di interferenza e gli ultimi due invece con la presenza di interferenza,

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come atteso. La disponbibilità di un set inclusivo di misure esclusive può ancora portare a molti risultati in un prossimo futuro, senza alcuna ipotesi model-dependent.

Lo ZDD è attualmente l'unico luminometro online dell'esperimento, è in corso di integrazione con il DAQ di BESIII (ad opera degli esperti cinesi) e i dati corrispondenti sono inviati al datastream di BESIII. Si intende produrre ai LNF preamplificatori in versione VME per abbandonare i crate NIM. Il Level-shifter/Fanout del trigger di primo livello e la scheda di gestione dei protocolli DAQ prodotto ai LNF sono state installate.

La collaborazione deve sostituire il modulo interno della camera a deriva, a causa dei danni da radiazione subiti. La scelta tra installare una nuova camera a deriva (che verrà comunque costruita, eventualmente come backup) e le GEM cilindriche proposte dai membri italiani e già diffusamente discusse nella presentazione di settembre della CSN1 verrà compiuta nel meeting di collaborazione di giugno 2013 a Pechino.

L'attività è per ora finanziata con 120K€ (1/3 a carico INFN, 1/3 a carico MAE e 1/3 a carico governo cinese) nell'ambito del programma esecutivo firmato a Pechino dall'ambasciatore italiano e dal rappresentante del governo cinese. Il layout proposto per ora (4 layer C-GEM separati) rappresenta 1.56% X0, al limite dei requirements (1.5% X0). Si sta esplorando un nuovo layout con layer doppi a catodo condiviso che porterebbero il materiale a 1.3% X0. Tuttavia anche nella configurazione attuale si ha un peggioramento, comunque non eccessivo, della risoluzione in momento solo a basso impulso; la risoluzione in z è invece ovviamente ottima. Ulteriori simulazioni più approfondite devono essere effettuate per determinare quali conseguenze abbia davvero sull'efficienza di ricostruzione.

Per lo sviluppo delle CGEM si è svolto ai LNF un workshop ad ottobre 2012 a cui hanno partecipato gli esperti di KLOE2 dei LNF e di Bari, i membri italiani di BESIII e una qualificata rappresentanza cinese. In quella sede si è esplorato l'utilizzo per il FE dell'asic GASTONE sviluppato a Bari per KLOE2. Il budget di 120K€ sembra una stima ragionevole per costruire e instrumentare un layer singolo, o una quota largamente maggioritaria di quanto necessario per costruire un layer doppio a catodo condiviso. Su richiesta di Franco Bedeschi si precisa che in entrambi i casi si tratterebbe non di prototipi ma di layer del rivelatore finale, instabili sul floor. Franco Bedeschi sottolinea la necessità di un allargamento della componente italiana per poter immaginare in futuro un finanziamento da parte INFN della parte non ancora finanziata del rivelatore, o un massiccio contributo da parte della collaborazione o dell'IHEP; ricorda inoltre che la quota INFN dei 120K€ non dove provenire dal bilancio CSN1 ma dalla giunta o in altro modo dall'INFN, come già affermato a Torino dal membro di giunta.

Passando all'offline, la farm di calcolo italiana ospitata nei locali del CdC di Torino è pienamente operativa, come pure il mirror nazionale del database degli eventi e il server di documentazione di BOSS, il framework di analisi e ricostruzione; tale documentazione è l'unica istanza mondiale, e rappresenta uno dei contributi di servizio della componente italiana a BESIII.

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Viene ridiscussa la richiesta di finanziamento di un sito di calcolo a Torino perrispondere alla richiesta presentata a tutti i gruppi da BESIII per contribuire al calcolo. In caso di mancato contributo in kind probabilmente sarà necessario contribuire ai costi sostenuti da BESIII per ottenere tali risorse altrove da fornitori commerciali o accademici di potenza di calcolo. La proposta è già stata discussa in dettaglio a settembre 2012. Come richiesto a settembre viene però in questa sede mostrato come il contributo richiesto dai membri italiani alla CSN1 sia in linea se non inferiore a quanto già messo nella disponibilità di BESIII dai gruppi russi e statunitensi nel corso del 2012.

Viene inoltre sottolineaato come, seppur BESIII richieda solo un contributo GRID, a Torino si intenda dispiegare un'infrastruttra CLOUD che ospiti quelle VM che costituiranno i nodi GRID "visti" da BESIII. Tale infrastruttura è da intendersi come un'infrastruttura di sezione, che quindi risiede nei locali del CdC e che, mantenendo ferma la priorità dell'utilizzo di quei core per le VM della CLOUD di BESIII, potrà ospitare VM di altri esperimenti con configurazioni di OS e SW completamente indipendenti dal metal ospitante. Tale approccio grazie alla virtualizzazione offre inoltre la possibilità di disaccoppiare completamente le richieste sulle carattestiche della risorsa (la VM) da quelle del metal ospitante. Lo sviluppo di tale progetto, che procede grazie all'insostituibile aiuto delpersonale del CdC di Torino, verrà definito a 6 mani dal RN di BESIII, Marco Maggiora, dal responsabile del CdC di To Stefano Bagnasco, e da Fabrizio Bianchi, che ha manifestato l'interesse anche dei ricercatori torinesi impegnati in BELLE2 ad una tale insfrastruttura. Tale iniziativa si configura già quindi con connotati molto più ampi rispetto alla sola BESIII, rappresenta un'iniziativa di sezione a Torino, e sarà pubblicizzata e concordata con la commissione calcolo per rendere tale iniziativa il più condivisa possibile a livello nazionale. Questo permetterà all'INFN di produrre un valore aggiunto scientifico nel deployment reale di un tale tipo di infrastruttura per il calcolo scientifico, e ai ricercatori italiani di BESIII di portare in collaborazione un contributo significativo e se non quantitativamente sicuramente qualitativamente superiore a quanto richiesto.

Il contributo del personale del CdC di TO può essere considerato tanto più prezioso quanto si considera l'apporto offerto, unitamente alla controparte IHEP, per migliorare la banda passante INFN.TO-IHEP dalla configurazione iniziale di maggio 2012 (20 MBit/s) a quella di settembre (200 MBit/s) e a quella di gennaio 2013 (700 MBit/s!).. Il RN ringrazia calorosamente il personale INFN per il contributo offerto.

Nelle conclusioni il RN ricorda che i membri di BESIII non pagano common funds, e che firmano tutti gli articoli pubblicati. Ribadisce inoltre l'impegno a fornire alla CSN1 un documento scientifico che discuta del dispiegamento dell'infrastruttra cloud nel CdC di TO e anticipica la richiesta di sblocco a giugno dei 40K€ di fondi per ora taggati per l'iniziativa nella tasca.

Franco Bedeschi anticipa che a meno di impreviste difficoltà a fronte della proposta professionale per l'infrastruttura CLOUD il parere della commissione a giugno sarà probabilmente positivo. Mostra il suo apprezzamento per il consolidarsi dell'apporto della componente italiana alla collaborazione, e per il buon lavoro svolto dalla componente italiana della collaborazione, e auspica un allargamento di tale componente con nuove forze, specialmente per affrontare i grandi impegni che attendono i ricercatori italiani di BESIII per lo sviluppo e la costruzione della CGEM.

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I referee si associano alle parole di Franco, e sottolineano il buon lavoro svolto e l'opportunità dell'allargamento della compagine italiana di BESIII, e esortano la commissione e il management dell'INFN a pubblicizzare ed incoraggiare le possibilità di collaborazione nell'ambito di BESIII.

Il presidente della CSN1 e il membro di giunta ricordano il principio della libertà di ricerca dei ricercatori dipendenti e associati nell'INFN, ma concordano con i referee dell'opportunità di un maggior impegno dei ricercatori INFN nelle attività BESIII e BELLE2, e suggeriscono ai coordinatori di propagare le informazioni su tali attività, eventualmente organizzando seminari, nelle loro sezioni.

Discussione:

- entrambe le call per i fondi MAE sono stati approvati, sono stati dati in tutto 120kE

- si presenta le luminosita’ integrate alle varie energie

Bed: le coll italiane partecipano a tutte le pubblicazioni?

Maggiora: si, siamo 11 firme

-il numero di ricercatori (260?) non sono in grado di analizzare completamente i dati, altre istituzioni sono benvenute.

- si presentano alcuni risultati rilevanti si decadimenti del Charmonio in p-pbar e n-nbar in particolare si e’ osservata una interferenza distruttiva inaspettata in n-nbar

- Il management cinese presta particolare attenzione e da elevata priorita’ alle analisi italiane

- ora c’e’ la farm di calcolo a Torino

-ZDD: BESIII aveva 2 luminometri, uno e’ stato sostituito dallo ZDD. Questo e’ in corso di integrazione nella DAQ ufficiale.

- upgrade camera a deriva interna: gli italiani propongono le GEM cilindriche, la scelta tra le 2 opzioni verra’ effettuata a giugno. In ogni caso la collaborazione produrra comunque una GEM clindrica.

-E stato approvato la call MAE: lo sharing dei costi e’: 40kE INFN, 40% ministeri affari esteri e 40kE dalla cina.

-Bencivenni ha proposto una modifica a catodo comune, che permetterebbe un miglioramento del 30% nella risoluzione

Bed: c’e’ finanziato completamente lo studio di fattibilita’, se questa e’ dimostrata, chi ci mette i soldi per la costruzione del rivelatore?

Maggiora: questo studio di fattibilita’ e’ in realta’ gia’ una parte del rivelatore.

Bed: Schedule complessiva?

Maggiora: entro 2 anni sarebbe l’ideale. Bes III ha una vita molto lunga, in realta’ se non ce la facciamo BESIII potrebbe runnare comunque e si avrebbero 4 anni di tempo.

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- Computing: occorre moltissimo tempo per ogni nuova release di BOSS (4 mesi). Si chiedono 25kcore/yr per simulare 10^9 J/psi

- noi siamo il 3%, 11 firme, chiediamo 100 core e 21 TB

-si chiedera’ a giugno una slot per discutere dello sbloco di fondi nella tasca legati alla struttura cloud per il calcolo a Torino

Bed: spero che la tasca rimanga tutta, se non ci sono tagli troppo cattivi ci sara’ senz’altro la nostra disponibilita’

-Il programma di fisica e’ molto vasto e c’e’ spazio per nuovi collaboratori, non ci sono Common Funds per cui non costa molto all’INFN.

Bed: hai l’impressione che la collaborazione italiana aumenti a sufficienza per tenere fede ai vari impegni?

Maggiora: le porte aperte sono il computing, la ZDD e le GEM. Per il computing non c’e’ problema, i cinesi stessi offrono il loro aiuto, sia in remoto che mandando persone per 1 mese. Per l’analisi c’e’ una borsa a frascati e un post doc di Torino. Forse ci sono le GEM cilindriche un po’ in sofferenza. Un contributo sarebbe il gruppo di bari. Ci sono vari gruppi cinesi grossi e finanziati che hanno bisogno di generarsi uno spazio e sono interessati. Gli interessa impossessarsi del Know How.

Bed: finora abbiamo fatto molto bene, ora non vogliamo fare il passo + lungo della gamba. Ovviamente parlando del completamento della camera.

- si discute dei canali n-nbar che mostrano inconsistenze e potrebbero riservare sorprese.

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Stato MEG/Upgrade: A. Baldini

MEG

A. Baldini presenta lo stato dell’esperimento ricordando che la sensibilita’ prevista nel BR del decadimento e per la fine della presa dati nel 2013 e’ di 5÷6 x 10 -13. Il miglioramento di questa sensibilita’ sara’ di circa un fattore 10 con l’upgrade dell’esperimento. Ricorda che una tale sensibilita’ al decadimento e e’ competitiva, per cio’ che riguarda la maggior parte dei modelli SUSY-GUT, sia con il possibile esperimento per la ricerca del decadimento 3e al PSI che almeno con la prima fase degli esperimenti per la ricerca della conversione e in Giappone e USA. Baldini successivamente

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illustra brevemente le caratteristiche salienti dell’upgrade di MEG, che e’ stato recentemente approvato dal CTS. Il progetto e’ stato presentato anche al comitato scientifico del PSI che lo ha approvato considerandolo come progetto ad elevatissima priorita’. Si prevede di terminare la costruzione nel 2015 e di prendere dati per tre anni, dal 2016 al 2018.

Discussione:

Bed: Da Dicembre sono successe varie cose: approvazione CTS, PSI, vicini alla sblindatura…

Baldini:

- per la sblindatura la faccenda e’ un po’ noiosa per l’interazione con i giapponesi. Ci si aspettava a fine novembre…Ora abbiamo in sblindaggio il 2011.

- Per l’upgrade l’impegno italiano maggiore e’ nel miglioramento dello spettrometro e+ con il cluster timing, c’e’ poi l’elettronica di FE veloce e l’upgrade del Timing Counter pixelated.

- i Abbiamo presentato al CTS i risultati di R&D ottenuti (in formato testo…) e il CTS ha dato parere molto favorevole, hanno fatto alcune domande che possono essere visionate nella presentazione.

- Per la parte della rivelazione del fotone si propone di passare ai SiPM 12x12 mm2, sensibile all’UV, sono sensibili al singolo p.e., basso rumore (temp. dello Xe liquido). Il problema per ora e’ la risposta temporale lenta, ci sono degli studi in corso all’hamamatsu. Per l’estate si pensa di avere dei risultati.

- Anche i feedthrough non sono banali, fare passare 4000 canali mantenendo il vuoto non e’ banale.

- si prevede l’inizio della presa dati nel 2016, per 3 anni: 2016-18. Al PSI c’e’ stato un giorno intero di review: abbiamo chiesto di avere la priorita’. Hanno detto che la approvano con la piu’ alta priorita’ e desiderano la conclusione della presa dati nel 2018.

Bed: questo vuol dire che se c’e’ un ritardo finite comunque nel 2018?

Baldini: noi abbiamo chiesto 3 anni con la “highest priority”

- A marzo si chiedera’ l’utilizzo della tasca

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Bed: magari non servono tutti i 500k€E

Baldini: dobbiamo decidere subito chi fa cosa; dobbiamo definire i dettagli .

Bed: Noi ci aspettiamo un documento che sintetizzi l’anticipo dell’utilizzo della tasca.

Passaggio: esito del comitato scientifico del PSI, l’approvazione non e’ mai stata in dubbio, l’upgrade affronta i punti critici in manierta efficace. Un po’ di dibattito e’ per la competizione con il progetto 3 elettroni. Hanno presentato una schedula molto aggressiva e sarebbe potenzialmente in conflitto, prendendo dati con un esperimento che va via via completetandosi. Il conflitto si potrebbe risolvere naturalmente per i prossibili ritardi di questo progetto. Pero’ il laboratorio non era d’accordo sul dare l’esclusiva a MEG, e si e’ arrivati ad un compromesso con un “higher priority”.

Di questa collaborazione fanno parte fisici di ETH e Heidelberg, che giocano in casa… e quindi verranno sicuramente approvati.

Bed: non e’ che per questa riduzione di costi poi daranno meno fascio?

Passaggio: 2014-15 running per non piu’ di 6 mesi

Baldini: Per il 2016 si dovrebbe tornare a 8 mesi, qui c’e’ la possibilita’ di contatto diretto tra INFN e PSI.

Passaggio: E’ importante e auspicabile per noi, visto gli sforzi per la camera.

Bed: per mu2e ci sono le due opzioni per la camera, il comitato Ron Ray non si e’ ancora espresso.

Passaggio: nel caso si passi alla opzione italiana del cluster counting bisogna stare attenti che non si sottragga manpower alla attivita’ MEG.

Bed: Sono pessimista, per questioni politiche prevarra’ la opzione americana, ma nel caso passi quello italiano dovremo intervenire.

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Passaggio: potrebbe esserci anche un coinvolgimento, magari in MEG, dei gruppi ex superB che lavoravano sulla DCH

Bed: alla fine costruire una camera a deriva e’ sempre un impegno importante, per cui rafforzare la collaborazione e’ sempre positivo.

Bonivento: non pensi che il management dell’INFN potrebbe anche orientare il riarrangiamento dei gruppi fuoriusciti da SuperB?

Bed: il management orienta dando risorse ai vari esperimenti, poi i gruppi decidono da soli

Zoccoli: non puoi obbligare le persone a scegliere un esperimento piuttosto che un altro

Bonivento: ma l’Ente ha una linea scientifica

Bed: certo, ma questo orienta i finanziamenti e gli investimenti. Poi però ognuno decide per se’.

Zoccoli: per esempio, mentre in passato era stato fortemente sconsigliato di andare a BELLE, ora non lo è più, la partecipazione è lasciata libera. Anche quando abbiamo scritto il disciplinare dei concorsi abbiamo dovuto salvaguardare la libertà di ricerca di ogni ricercatore

Simonetto: si ma ci vorrebbe almeno un po’ di pubblicità in più sulle iniziative in corso a BELLE, BESIII, MEG etc..

Bed: queste cose le devono riportare i coordinatori nei CdS

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A.Zanetti: il talk sui fondi formazione è rimandato perché non ci sono ancora le conclusioni della CNF.

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Discussione PRIN e FIRB: S.Spagnolo, A.Passeri

Vengono illustrati le regole e modalità di partecipazione a PRIN e FIRB, diverse rispetto agli anni passati, avendo ora come riferimento principale i bandi europei dell’ERC.

In particolare:

- Il budget è diviso a priori in tre grandi settori disciplinari: Life Sciences (LS), Physics and Engineering(PE), Social Sciences and Humanities(SH). Per il settore PE è stato allocato un budget di 15.3 M€ per i PRIN e di 11.8 M€ per i FIRB.

- Sono possibili anche progetti mono-sede. Anzi, il ruolo scientifico di ogni sede va adeguatamente motivato (quindi non serve fare grandi “cordate”)

- C’e’ un forte accento sulla figura del PI, sulla sua esperienza e sul valore del suo curriculum. Per i PRIN i PI devono essere docenti o ricercatori universitari a tempo indeterminato con 3 linee di intervento: a) starting (PhD conseguito da meno di 7 anni); b) consolidator (PhD conseguito da più di 7 e meno di 12 anni); c) advanced (PhD conseguito da più di 12 anni). Vi sono quote

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minime di budget riservate per le linee a) e b), nelle quali però anche i coordinatori delle unità secondarie devono ricadere in una delle due linee in termini di esperienza dopo il PhD. I coordinatori di unità secondarie possono essere anche ricercatori o tecnologi di Enti di Ricerca. Per i FIRB ci sono ovviamente solo le linee di intervento a) e b), ma il PI e gli eventuali coordinatori di unità non devono essere ricercatori di ruolo in università o enti di Ricerca italiani.

- Gli unici criteri di valutazione dei progetti sono: la qualità scientifica e innovativa del progetto, la qualità del PI e del gruppo di ricerca, il possibile impatto del progetto.

- È richiesto un cofinanziamento al 30% dalle università e dagli Enti partecipanti, per il quale può essere valutato il costo del personale strutturato coinvolto nel progetto.

E’ prevista inoltre una notevole flessibilità nella composizione dei gruppi: nei PRIN i componenti, i coordinatori ed a volte anche il PI stesso, possono essere cambiati durante il corso del progetto, purché la cosa sia sempre deichiarata per tempo e aggiornata nel database del CINECA. Nei FIRB invce la rendicontazione del costo del personale viene fatta solo alla fine del progetto, senza dover individuare a priori il personale strutturato coinvolto nelle attività.

La valutazione dei progetti avviene in due step per i PRIN ed in tre step per i FIRB (il terzoi step è una audizione del PI). I valutatori sono sempre esterni ed indipendenti, sorteggiati dal CINECA da un database apposito. Per i FIRB non ci sono limiti alla sottomissione dei progetti e tutta la procedura di valutazione è gestita dal MIUR. Per i PRIN ogni università ha un target massimo di progetti che possono passare al secondo step basato sul numero di docenti totale e sul numero di PRIN vinti nel passato. Inoltre la prima fase di valutazione dei PRIN è affidata inizialmente a tre esperti esterni anonimi, ma successivamente l’Università può scegliere con criteri propri i progetti migliori fra quelli che hanno ottenuto una valutazione superiore a 8/10 da referees esterni.

Il budget dei progetti, sia PRIN che FIRB, è composto da:

- Spese di personale: sia di ruolo che da arruolare per il progetto- Spese generali, fissati ad un forfait del 60% delle spese di personale. Includono le missioni

interne, il consumo e varie altre voci. Non devono essere rendicontate.- Strumentazione e software: si assume per qualsiasi acquisto un tempo di ammortamento di 36

mesi.- Consulenze esterne- Altri costi (includono le missioni estere) entro un tetto del 30% del totale di costo esposto d

ogni unità.

Per confronto si riporta la situazione dei progetti vinti in area INFN negli ultimi due bandi PRIN. Bando 2009: sono stati banditi 105M di euro complessivamente senza ripartizione iniziale per area: progetti nell'area fisica finanziati ammontano a 6.5M; area di interesse INFN complessiva 1.4M€, corrispondente al 20% circa dell'area fisica e 255K€ (1 progetto: capofila M Giorgi; Tema: Rivelatori a PIXEL ad alta risoluzione temporale e spaziale) attiene all'area CSN1.

Bando 2010-2011: 175M banditi, 13M riservati all'area fisica (7.5% del totale), 6.6M assegnati a progetti di interesse INFN, 1.6M nell'area CSN1 per due progetti: potenziamento dell'apparato di NA62 e Calcolo di LHC. Bando 2012: l'area PE (Matematica, Fisica, Chimica, Ingegneria e Scienze della Terra) ha riservati da bando 15.3M; nei bandi precedenti l'area fisica si e aggiudicati il 16-18% dell'area PE e i progetti di interesse INFN

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sono stati il 20-50% dell'area Fisica. Un'estrapolazione di queste frazioni di successo rispetto al bando in corso, implica che proposte INFN siano finanziate per circa 1.3M.

Per i bandi Firb delle ultime 3 tornate, un'analogo studio della frazione di stanziamento vinta da progetti di interesse INFN conduce a una stima pari al 5%.

Nelle slide allegate all'agenda sono riportate le proposte di FIRB e PRIN in fase di elaborazione al momento della riunione.

Bed: Ci si aspetta circa 1.5 ME in totale, che vuol dire un progetto grosso e uno piccolo o 3 piccoli

Passeri: in genere i FIRB costano meno dei PRIN

Spadaro: non è molto vero, perché adesso finanziano >80% della richiesta e col costo del personale si va facilmente a 3-400 k€ per sede.

Passeri: si ma si può fare un FIRB mono-sede. Invece la lista di PRIN sembra un po’ troppo estesa, rispetto alle disponibilita’ e alle possibilita’ di successo.

Bed: per come funziona ora le condizioni non sono particolarmente attraenti per dei giovani che hanno magari anche delle prospettive di carriera all’estero. Purtroppo il FIRB non garantisce che il contratto di ric a tempo determinato sia di tipo B, e purtroppo le unversità finiscono per dare slo il tipo A, che non garantisce il futuro.

- Si discute circa la possibilita’ di dare dei suggerimenti ai partecipanti circa la possibilita’di effettuare degli accorpamenti. C’e’ pero’ il rischio che il progetto diventi una accozzaglia di argomenti.

Passeri: Forse e’ piu’ probabile che passi un PRIN specifico con argomento e scopo ben definito.

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Discussione di bilancio 2014: Bedeschi

Bedeschi mostra una ipotesi di bilancio 2014 con una possibile evoluzione fino al 2018. Discutiamo per ora una situazione di massima, con numeri molto approssimativi. Stimoleremo gli input di esperimenti e referees per renderli un po’ piu’ affidabili già a marzo.

In sommario:

il prossimo anno non c’e’ molto spazio per finanziare cose nuove, siamo al livello di quest’anno. Nel 2015 si libera qualcosa, ma a livello di 6-700 k€, poi ci si libera man mano che vanno a compimento alcuni upgrade approvati (MEG upgrade, CMS upgrade cominciano a finire). Un poco di margine quindi rimane, sempre assumendo bilancio costante.

Zoccoli: Se si risolvono gli attuali problemi di bilancio l’INFN contribuira’ ad aumentare un pochino il bilancio di CSN1, visto il premiale avuto quest’anno. Eventuali nuove iniziative e upgrades comunque devono essere discusse e approvate. Il core incomprimibile e’ l’attività attuale.

Alcuni coordinatori sollevano la questione di un eventuale progetto ILC che dovesse partire nei prossimi anni. Bedeschi risponde che è assolutamente prematuro prenderlo in considerazione, se non

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altro prima di avere visto i risultati del prossimo run di LHC. Alcuni importanti chiarimenti politici potranno iniziare ad arrivare quest’anno dallo strategy Group e da Snowmass.

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