Venezia, 21 gennaio 2011
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Venezia, 21 gennaio 2011
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Agenda
1. La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2. L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste (non “meno regole/leggi”)
3. Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la società che deve essere educata al rispetto delle regole
4. Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5. Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
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La ricetta su cui molti sembrano convergere non funziona
Modello tedesco + R&D non replicabile
“Politica industriale”
Sostegno all’export PMI
Gap di produttività imprese industriali italiane
− Delocalizzazione
− Nuove regole sul lavoro
− R&D
Imprese italiane troppo piccole (art. 18)
Tiene in vita aziende poco produttive
Sussidi a imprese piccole non competitive
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Imprese italiane più piccole delle tedesche2003
* Esclusi settori agricolo, forestale, pesca e industrie lavorazione del pesce, retailing e servizi finanziari
Fonte: Mediobanca, Istituto Nazionale Tedesco di Statistica
Italia Germania
TurnoverMilioni di EUR
TurnoverMilioni di EUR
Struttura delle imprese di medie dimensioni in Germania
1.200.000
~1.350
~22
<50
50-3.000
>3.000
2.000.000
~5.000
~150
<50
50-3.000
>3.000
1,7 : 1
3,7 : 1
6,8 : 1
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2 Mega Riforme
1. Riforma del mercato del lavoro
2. Lotta all’evasione fiscale
− Flessibilità (non precariato)
− Sussidio nazionale disoccupazione
− Rimuovere barriere alla crescita (es. art. 18)
− Eliminare concorrenza sleale
− Finanziare riduzione “cuneo fiscale”
− Finanziare sussidio nazionale per disoccupazione
Obbiettivi
Ripensare le regole
nell’economia
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Il Lingotto di Torino
1931 2010
La vera lezione di Torino
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Breakdown occupazione italianaSettembre 2010, per cento
* TLC, utilities, trasporti, finanza
Fonte: ISTAT
PubblicaAmmi-nistrazione
Com-mercio
Costru-zioni
Turismo
Servizi al consumatore
Servizialleimprese
Servizialleimprese eai consu-matori*
Industria Agricol-tura
21,6%
14,8%
8,4%5,5%
11,4%
14,3%
20,0%4,0%
100% = 22,8 m.ni
Servizi76,0%
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Agenda
1. La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2. L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste (non “meno regole/leggi”)
3. Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la società che deve essere educata al rispetto delle regole
4. Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5. Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
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Meno regole per avviare una nuova impresa
Meno regole per autorizzazioni
Meno regole ingiuste per tasse
L’Italia detiene il record di nuove imprese avviate
Richiede cultura di rispetto delle regole
Impossibile controllare ex-post 20 milioni di evasori
RealtàIpotesi
Il vero problema
Regole inevitabili
In Italia le regole proteggono chi non rispetta le regole
«Liberalizzare: le troppe leggi sono la tirannia da abbattere»Da ex ante a controllo “ex post”
Ministro dell’Economia12 gennaio 2011
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Regole per lo sviluppo
▪ Diritti di proprietà (es. Filippine)
▪ Tasse/sommerso
Regole di base
▪ Brevetti
▪ Concessioni
Regole per sviluppo industriale
▪ Antitrust (es. Standard Oil)
▪ FDA/macellerie di Chicago
Regole per consumatori e “vicinato”
▪ Liberalizzazioni (Vodafone)
Regole per i servizi
▪ Sanità
▪ Ambiente
▪ Finanza
Regole del futuro
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Il circolo vizioso delle regole in Italia
Regole non rispettate
Elusione/evasione diventa la norma:
impossibile perseguire tutti
Condoni/regole assurde
La società è indifferente alle
regole
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Il circolo virtuoso delle regole
Regole aggiornate
Controlli severi
Adeguamento da parte di cittadini e
imprese
Successo: sviluppo del nuovo contesto
Insuccesso: necessità di cambiare le regole
Società chiede regole efficaci
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Peso dell’economia sommersa nelle principali economie industrializzate Dati in percentuale sul PIL 2006
FONTE: Dell’anno Scheneider, Economics E-Journal, 2009
Francia 13,2
Germania 15,4
Regno Unito 10,9
Giappone 8,9
Svizzera 8,3
Stati Uniti 8,0
Spagna 20,2
Italia 23,1
Grecia 26,0
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Un costo di quasi 400 miliardi di euro
360
200
60
100
Minore occupazione servizi
Corruzione, inefficienza P.A.
Minore produttività del sommerso
Totale
▪ 14% del PIL “sommerso”
▪ Gap produttività del 50%
3-4 milioni di posti di lavoro
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Agenda
1. La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2. L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste (non “meno regole/leggi”)
3. Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la società che deve essere educata al rispetto delle regole
4. Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5. Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
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I quattro pilastri del circolo virtuoso delle regole
Circolo virtuoso delle regole
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Circolo vizioso delle regole
Con
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voli
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Competenze comprensione linguistica degli adulti
1 Il livello “3” è quello che corrisponde alle esigenze della vita e del lavoro
FONTE: “Life skills project”, OCSE
18
20
50
55
60
75
Italia
USA, Svizzera
Nuevo Leon(Messico)
Bermuda
Canada
Norvegia
Per cento
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Media giorni necessari per risolvere un inadempimento contrattuale
FONTE: “Doing Business 2008” – Wolrd Bank, Istat, analisi McKinsey, Corriere della Sera
La Cassazione lancia l'allarme processi e si divide sulle intercettazioni
«Giustizia, tempi da Terzo Mondo»Apertura dell'anno giudiziario. «Nel civile siamo solo al 156˚ posto dopo
il Gabon e la Guinea»
1.210
515
404394331316300
ItaliaGermaniaGiappone RegnoUnito
FranciaStatiUniti
Spagna
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Agenda
1. La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2. L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste (non “meno regole/leggi”)
3. Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la società che deve essere educata al rispetto delle regole
4. Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5. Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
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Il “tipping point” delle regole
Tipping point
Uno sforzo iniziale trascina una parte della popolazione
Se non si supera il tipping point lo sforzo si esaurisce
Superamento del tipping point: la crescita è inarrestabile
100%
Tempo
Percentuale di persone che credono nelle regole e si adoperano per farle rispettare
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Le cinque proposte
Nazionalizzare concessioni servizi pubblici locali
Creare concessioni sviluppo turistico in grandi zone del paese per una “nuova Costa Smeralda”
Decentramento controllato al posto dell’”autonomia irresponsabile” nella scuola
“Delivery Unit” nella giustizia Civile
Nuova governance per la RAI
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Bassa competitività dell’Italia nel turismo
Germania
▪ 13 ▪ 8Qualità quadro regolatorio
Risorse umane, naturali e culturali
▪ 21 ▪ 23
Infrastrutture e ambiente di business
▪ 3 ▪ 4Posizione complessiva
▪ 29
▪ 31
▪ 6
▪ 46
▪ 41
▪ 28
Francia Spagna Italia
▪ Risorse umane
▪ Risorse culturali
▪ Risorse naturali
▪ 4 ▪ 7 ▪ 1 ▪ 5
▪ 29 ▪ 39 ▪ 30 ▪ 90
▪ 9 ▪ 11 ▪ 5 ▪ 22
▪ Trasporti aerei
▪ Trasporti a terra
▪ Competitività prezzi
▪ 7 ▪ 5 ▪ 10 ▪ 27
▪ 5 ▪ 3 ▪ 20 ▪ 40
▪ 119 ▪ 132 ▪ 96 ▪ 130
▪ 3 ▪ 7 ▪ 8 ▪ 26
Posizione nella classifica del World Economic Forum
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Concessioni sviluppo turistico
Costa Smeralda (anni ’60) Ortigia (anni ’80-’90)
Necessario aumentare dimensioni territoriali per attrarre turismo oggi:▪ Infrastrutture▪ Aeroporto▪ Ospedali
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Esempio di scuola paesi nordici
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La “delivery unit” nella giustizia civile
Gestione “manageriale” dell’organizzazione del tribunale
• Nessuna nuova legge
• “Targatura” processi (controllo tempi)
• FIFO
• Responsabilizzazione magistrati (legge Pinto)
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Agenda
1. La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2. L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste (non “meno regole/leggi”)
3. Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la società che deve essere educata al rispetto delle regole
4. Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5. Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
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Una Magna Carta per l’Italia
▪ 25 baroni inglesi che cercavano di rafforzare il proprio potere
▪ Seguire le regole perché conviene, non solo per obiettivo etico
▪ Chi sono i “baroni” in Italia?
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− Una Confindustria che deve cambiare
− “Fabbriche di eccellenza” che non nascono: università che si oppongono
a concorrenza e meritocrazia
− Civil servants il cui obbiettivo massimo è “licenziare i fannulloni”
− Senior elite volenterosi ma che non sanno cosa fare
− I giovani non “bamboccioni” che organizzano networks senza idee
− Donne che non si sono “chiamate fuori” ma bloccate dal “soffitto di vetro”
Dove sono i baroni italiani?
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Necessaria una nuova mentalità
Nuovo sistema di garanzie al posto dell’art.18
Sponsorizzare proposte di “regole” su
− Servizi− Scuola− Giustizia civile
Giocare un ruolo attivo per spingere lo Stato a creare contesto che aiuti le imprese a crescere
Campione della trasformazione del tessuto delle imprese italiane:
− Industrializzazione dei servizi
− Crescita delle imprese
Chiedere risorse allo Stato per i propri associati
Da A Esempi
Giustificare la violazione delle regole
− “troppe tasse”
− “troppe regole”
Campione degli interessi degli industriali
Isolare chi evade e non rispetta le regole
Confsanità, Confinformatica….
Premio al “campione della crescita”
Sole 24 Ore come arma strategica
“White Lists” subfornitori
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− Un grande progetto integrato sul turismo veneto
− Pilota di un nuovo modello di autonomia della scuola
− Una nuova Confindustria che propone un nuovo sistema di regole che
scoraggi il “piccolo brutto, anzi bruttissimo”
− Ca’ Foscari come proponente di una regulation sui rifiuti in Italia
− Il Comune che sia il pilota di una delivery unit della giustizia civile
Le blitzkrieg venete
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Back up
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Virtuosa In stallo
Economia italiana: virtuosa o in stallo? In stallo
• Italiani poco indebitati
• Asset: più immobiliare e meno azioni
• Deficit pubblico sotto controllo
• Sistema sanitario tra “i migliori del mondo”: una delle più lunghe aspettative di vita
• “Italia prima nel Pil della felicità”
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Crescita PIL per abitante Al netto dell’inflazione, per cento
Prima della crisi 2000-2007
20,0
2. Spagna
1. Regno Unito
3. Stati Uniti
11,6
4. Germania 11,7
5. Francia
7,1
18,9
6. Italia
14,2
Durante la crisi 2008-2009
-3,2
-4,0
-3,5
-5,9
-6,2
-7,7
Totale 2000-2009
8,1
7,1
11,0
11,9
12,6
-1,2
| 34
0
10
20
30
40
50
60
70
80
20071985
Servizi motore dello sviluppoPer cento del PIL
Paesi ad alto reddito
Agricoltura
Industria
Servizi
0
10
20
30
40
50
60
70
80
20071985
Paesi a medio reddito
0
10
20
30
40
50
60
70
80
20071985
Paesi a basso reddito
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Indice di competitività Prima dell’Italia
− Complessivo
− “Istituzioni”
− Efficienza del sistema
giudiziario nel contestare la
regolazione
− Tutela dei diritti di proprietà
− Protezione brevettuale
− Protezione degli azionisti di
minoranza
− Efficienza dei CdAFONTE: World Economic Forum, Executive Opinion Survey 2010
48
92
122
Lituania, Cipro, Tainlandia, Oman
Indonesia, Giordania, Ghana, Grecia
Siria, Bulgaria, Rep. Dominicana
69
61
128
126
Costarica, Egitto
Cile, Sri Lanka
Nicaragua, Nepal
Mozambico, Bangladesh
La pessima qualità delle istituzioni penalizza fortemente il posizionamento dell’Italia rispetto agli altri paesi
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Produttività piccole imprese: “piccolo è brutto, anzi bruttissimo”
1 Alberghi e ristoranti
FONTE: ISTAT – Conti economici datto imprese 2005 (febbraio 2009)
Produttività nei serviziRicavi per addetto, migliaia di euro
138
153
41
190
117
Agenzie di viaggio
Commercio
Attività immobiliari
Noleggio auto
Turismo
Aziende piccole (1-19 addetti)
405
854
69
534
231
Aziende medie e grandi (> 19 addetti)
|
101,1 101,2104,5
107,7111,2
114,8
100
99,9 98,0 98,5 99,3 97,895,3
1998 2000 2002 2004
37
Andamento del costo del lavoro per unità di prodottoIndice CLUP – industria in senso stretto
Fonte: Eurostat
Italia
Germania
20 punti di recupero
10
55
Maggioraumentodel valoreaggiunto
Maggiorriduzionedel nume-ro dioccupati
Minoraumentocosto dellavoro
|
33
12
75
3 2 1 0
38Fonte: “The Times” Education Supplement, 2006
USA
Università in top 100
Regno Unito AustraliaPaesi Bassi
FranciaSvizzera
CanadaGermania
Hong KongGiappone
BelgioCinaIndia
Nuova Zelanda
Singapore
AustriaDanimarca
IrlandaMessicoRussia
Corea del Sud
…
Italia
Per paese, 2006
L’educazione non crea l’opportunità…
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Decentramento controllato dell’istruzione
MIUR
Regioni
Scuole
▪ Solo macchina burocratica che “gestisce” 800.000 docenti
▪ Competenze, obiettivi di crescita▪ Test, ispettori, politiche
formazione a competenze▪ Alloca risorse su piani regionali
▪ Ruolo marginale, burocratico
▪ Ruolo attivo nell’accrescere competenze propri studenti:– Assorbono provveditorati– Definiscono mix pubblico-
privato– Gestione della formazione
▪ Presidi non responsabili di nulla ma i fondi arrivano comunque
▪ Non trasparenza risultati
▪ Presidi misurati su crescita risultati da test
▪ Scuole “competono” sul territorio
▪ Test scuole pubblici
Oggi (autonomia irresponsabile)
Domani (decentramento controllato)
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Trend nel tasso di crescita
-0,15
-0,1
-0,05
0
0,05
0,1
0,15
-0,75 -0,25 0,25 0,75 1,25
Italia
Germania
Giappone
Francia
Stati UnitiBelgio
AustraliaSvezia
Olanda
Nuova Zelanda
FinlandiaInghilterra
Trend Pil pro capite(1975-2000)
Trend nei risultati dei test
FONTE: OCSE
| 41
% a livello 3 Prose Literacy*
Italia 20%
USA, Svizzera 50%
Canada 60%
Norvegia 75%
Nuevo Leon(Messico)
18%
Fonte: “Life skills project”, OCSE
*Il livello “3” è quello che corrisponde alla capacità di rispondere alle esigenze della vita e del lavoro
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Molte ore di istruzione con ritorni bassi
Finlandia 5.800
Corea 6.000
Giappone 6.100
Germania 6.200
Spagna 7.000
Francia/Australia
7.500
Italia 8.300
421
506
460
Grecia 460
USA * 474
Spagna 471
Francia 492
Germania 500
Australia 517
Giappone 511
Canada 526
Corea del Sud 552
Finlandia 548
Ore totali di istruzione tra i 7 e i 14 anni Media PISA OCSE in matematica e letteratura (2006)
Italia Nord-Est
Sud-Isole
Fonte: OCSE
* Media test PISA OCSE solo di matematica
|
I risultati nel test PISA in matematica nel contesto internazionale
FONTE: OCSE 43
Italia: 483
OCSE: 496
|
442447
450456
467473474
476486
488491
493493
499502503
507508
510514
516
400 420 440 460 480 500 520 540
CalabriaCampania
SiciliaSardegna
MoliseLazio
BasilicataAbruzzoUmbria
PugliaLiguria
ToscanaPiemonte
MarcheValle D'Aosta
Emilia RomagnaProv. Bolzano
VenetoFriuli Venezia Giulia
Prov. TrentoLombardia
44
I risultati Italiani nel test PISA di matematica per regione
FONTE: OCSE
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L’effetto della qualità dell’insegnante
Performance studente
100mo
percentile
Età 8 Età 11
50mo
percentile
0mo
percentile
90mo percentile
37mo
percentile
53 punti percentuali
Studente con insegnante meno bravo **
Studente con insegnante molto bravo *
Fonte: Mc Kinsey
*Tra i top 20% insegnanti**Tra i bottom 20% insegnanti
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Italiani in crisi, ma convinti della propria superiorità
21%
31%32%
42%
50%52%55%
68%74%
64%68%
57%
42%46%
40%
23%
SveziaGBFranciaGermaniaSpagnaCanadaUSAItalia
Disaccordo
AccordoPercentuale persone in accordo/disaccordo con la frase “la nostra cultura è superiore”
Fonte: PWE Report
| 47
Italiani contenti della scuola
Media 89%
Tedeschi 80%
Hong Kong 90%
Italiani 91%
“La maggioranza degli insegnanti sembrano competenti e responsabili”
“I risultati scolastici sono buoni”
71%Tedeschi
Media 76%
Hong Kong 54%
Italiani 80%
Media 74%
Tedeschi 46%
Hong Kong 57%
Italiani 83%
“La scuola fornisce informazioni regolari e utili sul progresso degli studenti”
“La scuola fa un buon lavoro nell’educare i giovani”
Media 86%
Tedeschi 76%
Hong Kong 79%
Italiani 92%
Fonte: OCSE
| 48
L’obiettivo della scuola è insegnare le competenze della vita...
• L’obiettivo della scuola è insegnare COME pensare e non COSA pensare
Insegnare A:
• Lavoratori
• Cittadini
• Consumatori
“Migliorare la nostra mente per partecipare con la nostra testa, non insegnarci a memoria i pensieri degli altri”
- Uno sconosciuto formatore americano -
A:• Capire ciò che leggono• Risolvere problemi• “Aritmetica per la vita”• Organizzare il proprio lavoro e
quello degli altri• Interagire con gli altri• Dibattere• Comunicare
| 49
Rafforzare la qualità dell’insegnamento delle competenze della vita
1. Cambiare il curriculumAritmetica: + Problem solving
- “Procedure”
2. Cambiare le modalità di insegnamento
Italiano: + Comprensione di testi / riassunti
- Nozioni imparate e memoria
- Frontale
+ Interazione / dibattito
| 50
Esempio di scuola in Islanda
| 51
Partire dal testing per premiare il merito
Da... a...
“Non funziona nulla, servono ulteriori risorse, se avremo
fortuna funzioneremo meglio”
“Facciamo dei passi avanti chiaramente misurabili, per
dimostrare che converrà investire su di noi”
| 52
Punteggio medio Pisa Test in matematica e il risultato degli esami
428
467
496Nord
Centro
Sud e Isole
% studenti 15 anni con voto in matematica superiore a 6
60
60
65
500Media OECD
Fonte: OCSE
| 53
Trasformazione epocale
Migliori
Misurare la qualitàControllare la performance scuola e insegnanti
Formare i formatori Selezione
• Test nazionali standard affidabili su apprendimento studenti per misurare qualità insegnamento
• UK: 1.500 “her majesty inspectors”F: 3.000 ispettori
• Enfasi su feedback, meritocrazia
• Grande investimento in didattica per “competenze della vita”
• Top 5% laureati
• La professione più stimata
• Voti insegnanti non riflettono reali performance
• “Cheating” diffuso su poche prove invalsi
• Test = “quiz”
• 100 Ispettori che non ispezionano
• Impossibile allontanare i disastri
• Tutti pagati uguale e poco
• Formazione inesistente (indire commissariato)
• Pochi laureati
• Paese con più donne insegnanti al mondo
• Selezione non meritocratica
Italia
| 54
Cosa fare
Misurare la qualitàControllare la performance
Formare i formatori
Selezione
• Estendere test Invalsi e formare le scuole per autovalutarsi
• Invalsi rafforzato
• Ispettorato • Ansas da ripensare
• Formare i presidi
• Concorsi subito
• Programma per attrarre i migliori
• Meritocrazia nei salari
|
I “Leader” della propria scuola
Senza potere reale, de-responsabilizzati
Soddisfatti senza sapere perché, basta tempo pieno e voti (falsi) alti
Capiscono qualità della scuola/insegnante troppo tardi
Dialogo difficile con gli insegnanti
55
Presidi
OggiAutonomia
responsabile
Insegnanti
Genitori
Non si sa in maniera obiettiva chi sono i migliori
Obiettivi/esigenze formazione non chiari
Dialogo con genitori controverso
Trasparenza su qualità scuola e insegnamento
Dialogo migliore con insegnanti
I migliori emergono e vengono valorizzati
Formazione mirata
Dialogo trasparente
Autonomia responsabile
Pagano tasse per scuola senza conoscerne il ritorno
Contribuenti Conoscono il ritorno delle loro tasse
Riforme, riforme, riformePolitici Valutabili (PISA)
| 56
Lo smaltimento dei rifiuti urbani in Europa (2008)
FONTE: Elaborazioni su dati Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e stime Eurostat
19
9 1013
16 31
38
36
5449
3934
50
31
16
34 35 38 4233
44
59
4248
60 65
50
Bulgaria Sud Italia
Porto-gallo
65
4
Spagna
6557
Regno Unito
55
Italia
49
Centro-Nord Italia
42
Francia
36
Norvegia
18
Belgio
5
Dani-marca
4
Svezia
3
Paesi Bassi
1 1
Germa-nia
Svizzera
Riciclo/compostaggio
Termovalorizzazione
Discarica
Media Termoval. 27%
| 57
La nazionalizzazione delle regole nei servizi pubblici locali
1-nazionalizzazione 2-aggregazione 3-privatizzazione
•Concessioni (8000 comuni)
•Regole
•Autorità di regolazione (60 ATO nel settore acque)
•Trasferimento quote di proprietà pubbliche da enti locali allo stato
•Fusioni tra aziende
•Creazione di grandi operatori
•Completamento privatizzazioni avviate
• Privatizzazioni dei nuovi grandi operatori
| 58
Circolo vizioso dei media in Italia
Domanda ridotta per informazione di qualità
Cittadini “analfabeti” su life skill e disinformati
▪ Basso valore economico business media di informazione
▪ Limitati investimenti su qualità media
▪ Valore economico del controllo > valore indipendenza = poca informazione indipendente
▪ Qualità limitata
| 59
Diffusione quotidiani per abitante
FONTE: WAN, Prima Comunicazione, ABC, OJD, Libro Bianco, BDZV, IMF
Germania
Francia
Regno Unito
0,04Italia
0,18
0,05
0,11
Spagna
0,10
Quotidiani di informazione a pagamento
0,09
0,05
0,09
0,04
0,12
Quotidiani sportivi, tabloid e gratuiti
| 60
Nuovo governo della RAI
▪ Commissioni di vigilanza (Parlamento) ▪ BBC Trust
Nomina vertici
▪ Tutti assieme dopo elezioni ▪ Uno alla volta, scadenziati nel tempoQuando viene nominato
Chi controlla▪ Commissione di vigilanza ▪ BBC Trust
Cosa controlla▪ Par condicio ▪ Qualità del prodotto
▪ Rappresentanti partiti politici ▪ Esperti di TVProfilo