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38 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 23 GENNAIO 2015 Valli Brembana e Imagna Berbenno REMO TRAINA Ancora una settimana, poi gli au- tomobilisti potranno percorrere la galleria «Le grate», situata sulla strada provinciale della Valle Ima- gna tra Capizzone e Ponte Giuri- no, a Berbenno, in tutti e due i sen- si di marcia. Da febbraio dello scorso anno a oggi nella galleria si marcia solo a senso unico alterna- to regolato da impianto semafori- co, a causa del movimento franoso che era accaduto. Una paurosa frana di 15 mila metri cubi che ha invaso la provin- ciale proprio all’imbocco della gal- leria, finendo nella val- lata sottostante. I lavo- ri, prima di rimozione del materiale e di mes- sa in sicurezza e poi di bonifica e sistemazio- ne, hanno reso impos- sibile il transito sulla provinciale con non poche problematiche di viabilità per i cittadini della Val- le Imagna. A un anno di distanza i lavori sono terminati, il materiale è stato rimosso e il fronte della frana mes- so in sicurezza e sistemate le con- dotte dell’acquedotto. Tirando le somme questo intervento è costa- to circa 750 mila euro così finan- ziati: 500 mila dalla Regione Lom- bardia attraverso la Ster; 100 mila dalla Provincia di Bergamo; 140 mila da Uniacque; 10 mila dal Consorzio del Bacino imbrifero montano del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio (Bim) di Bergamo; oltre a qualche somma pagata dagli enti locali. Ieri matti- na si è svolto l’incontro formale per la consegna dell’opera alla Provincia. Presente l’assessore regionale Claudia Terzi che rappresentava anche la collega Simona Bordona- li , quindi, il sindaco di Berbenno Claudio Salvi, il presidente della Comunità montana Roberto Fac- chinetti, il responsabile del proce- dimento Claudio Merati della Ster, i tecnici della Provincia Re- nato Stilliti e Daniele Sari e i titola- ri delle imprese Bettineschi e Al- fredo Piantoni (Cosepi) che han- no eseguito i due lotti di lavori. In una settimana, ha assicurato il re- sponsabile del settore Viabilità della Provin- cia, Renato Stilliti, «si provvederà a realizza- re le opere per rendere funzionale e sicura la galleria. Quindi si pre- vede che al massimo entro fine mese si po- trà percorrere nei due sensi di marcia la galleria». Per l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Terzi, «con il passaggio di conse- gne alla Provincia, quello di oggi rappresenta un momento impor- tante che dimostra la grande at- tenzione della Regione Lombar- dia per la questa valle. Sono molto soddisfatta, i tempi sono stati pie- namente rispettati». L’importo complessivo dei lavori, ha spiega- to Terzi, «stanziato dalla Regione ammonta a 500 mila euro com- prensivi di Iva al 22 per cento. Un’Iva così alta è una follia, quan- do invece su interventi di sicurez- Sopralluogo di Comuni, Provincia e Regione ieri a Ponte Giurino Capizzone, in galleria si viaggerà nei due sensi Apertura entro una settimana dopo la frana di un anno fa Costo dei lavori: 750 mila euro za dovrebbe essere agevolata. Se- condo quanto previsto dalla deli- bera regionale è stata attivata an- che la procedura di autorizzazio- ne ambientale perché l’area d’in- tervento è assoggettata a vincolo paesaggistico come prevede la normativa». Il governo, ha aggiunto ancora Terzi, «si dia una mossa ed escluda dal patto di stabilità le risorse per la prevenzione e il dissesto idroge- ologico». L’assessore ha eviden- ziato anche il lavoro sinergico tra gli enti coinvolti in questa emer- genza. Due giorni dopo la frana, spiega Terzi, «si è creato un tavolo di lavoro coordinato dall’ex presi- dente della Provincia Ettore Piro- vano con la partecipazione della Ster (Sede territoriale della Regio- ne), Comuni di Berbenno, Capiz- zone e altri paesi vallari, Comuni- tà montana, Bim, Uniacque e i gruppi di Protezione civile della valle, che ha portato a realizzare gli interventi urgenti per liberare la strada ed eseguire le opere di completamento». Questa vicenda della Valle Imagna dimostra, ha concluso l’assessore, «che gli obiettivi si raggiungono quando ci si confronta e si lavora insieme per il bene delle nostre comunità. Un doveroso grazie alle imprese stra- dali, agli amministratori e ai valdi- magnini che per un anno hanno sopportato questo disagio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il cantiere Interventi in due lotti per garantire la sicurezza I lavori sulla frana di Ponte Giurino sono stati realizzati in due lotti che hanno riguardato lo sgombero del materiale dalla sede stradale, il con- solidamento del versante in frana , la raccolta e l’allontanamento delle ac- que dal corpo della frana. Opere rea- lizzate dalle imprese edili stradali Bettineschi e Cosepi di Colere, sotto la direzione della Ster di Bergamo. Partedelmaterialefranatosullastra- daprovincialedellaValleImagna,per problemi economici connessi agli oneri di discarica, era stato stoccato provvisoriamente su un terreno pri- vato,reperitonellevicinanze,mentre quello a valle della strada era stato temporaneamentelasciatosulposto. Tuttoilmaterialedellafrana,siaquel- lo stoccato sia quello rimasto a valle della strada è stato ora rimosso e tra- sportatoindiscarica.LasocietàUniac- quehaprovvedutoasistemarelecon- dutturedell’acquedottoelaProvincia inquestigiorniprovvederàamettere in sicurezza la segnaletica. R.T. L’assessore Terzi: «Fuori dal patto di stabilità opere simili» Valle Imagna Le parrocchie della Valle Imagna si uni- ranno in quattro Unità pastorali per dare unfortesegnaledifraternitàecollabora- zione. Il nuovo modello pastorale preve- de un periodo di rodaggio di tre anni, ma non tassativo. A breve verrà creato un gruppo di lavoro per ognuna delle future Unità pastorali che individuerà gli obiet- tivi in maniera graduale. «L’idea dell’Unità pastorale – di- chiara don Massimo Peracchi, parroco di Mazzoleni, Valsecca e vicario dell’alta Valle Imagna – af- fonda le sue radici nel sinodo della Chiesa di Bergamo che si chiedeva se la parrocchia oggi può ancora essere soggetto di cristianesimo. La risposta è stata: “Sì, ma la co- munità è chiamata a non agire più in maniera autosufficiente”». «Le persone – prosegue don Peracchi – escono dal perimetro della propria parrocchia per vive- re tante altre dimensioni della lo- ro vita. Ha quindi maggiore senso pensare a un’esperienza di fede a più ampio respiro, fondata sulla volontà di collaborazione fra cri- stiani di comunità diverse». Le Unità pastorali saranno quattro, costituite da parrocchie vicine. La suddivisione è il frutto di due anni di riflessio- ni dei preti della valle e del Consiglio pastorale vicariale. La Up 1 è composta da Rota d’Imagna, Brumano, Fuipiano, Locatello e Corna Imagna. La Up 2 è costituita da Valsec- ca, Mazzoleni, Selino Basso e Cepino. La Up 3 da Selino Alto, Ber- benno, Blello, Ponte Giurino. Infi- ne la Up 4 Costa Valle Imagna, Be- dulita, Capizzone e Strozza. Lo schema, dunque, non sarà più quello tradizionale di «un campanile, un prete», ma un grup- po di parrocchie servite da un gruppo di preti. Già in questi anni si è assistito a un passaggio inter- medio: in Valle Imagna esistono già abbinamenti di parrocchie sot- to la guida di un unico parroco. In futuro, si prevede che ognuna di queste Unità abbia un unico par- roco, che verrà coadiuvato da due o tre preti a seconda della dimen- sione della comunità. La riorga- nizzazione risponde al problema della diminuzione dei preti, ma non solo. Don Peracchi invita a non confondere le Unità pastorali con «fusioni parrocchiali»: «Le parrocchie (enti giuridici ricono- sciuti), non scompariranno; ad esempio la Messa festiva sarà assi- curata in tutte le comunità, così come verranno salvaguardate le tradizioni religiose di ogni singolo paese. Con questo pro- getto si apre un nuovo modello pastorale che ha come obiettivo quello di rivitalizzare le parrocchie, non di spegnerle. La distin- zione rimane, ma ci si unisce su ciò che è me- glio fare insieme». L’istituzione delle Unità dovrà portare a una maggior responsabilizzazio- ne dei laici in alcuni settori della pastorale. «Le nostre comunità sono abituate a un prete-centri- smo troppo accentuato. I parroc- chiani – conclude don Peracchi – dovranno prendersi delle respon- sabilità e non essere solo dei buoni collaboratori». Gli aggiornamenti sul progetto saranno pubblicati sul sito www.vicariatovalleima- gna.it e sul foglio informativo vica- riale distribuito alle famiglie. Marco Locatelli La parrocchiale di Brumano Unità pastorali inizia il cammino in Valle Imagna Individuate quattro zone: parroco unico coadiuvato da altri preti visita boutik.it www.boutik.it valgono doppio e iscriviti subito i punti boutik Rubeo - Valdamonte 30 ,00 € cartone da sei bottiglie Postquam crema giorno 40 ,00 € % 180, 00€ sconto del 77%

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38 L’ECO DI BERGAMOVENERDÌ 23 GENNAIO 2015

Valli Brembana e Imagna

BerbennoREMO TRAINA

Ancora una settimana, poi gli au-tomobilisti potranno percorrerela galleria «Le grate», situata sullastrada provinciale della Valle Ima-gna tra Capizzone e Ponte Giuri-no, a Berbenno, in tutti e due i sen-si di marcia. Da febbraio dello scorso anno a oggi nella galleria simarcia solo a senso unico alterna-to regolato da impianto semafori-co, a causa del movimento franosoche era accaduto.

Una paurosa frana di 15 milametri cubi che ha invaso la provin-ciale proprio all’imbocco della gal-leria, finendo nella val-lata sottostante. I lavo-ri, prima di rimozionedel materiale e di mes-sa in sicurezza e poi dibonifica e sistemazio-ne, hanno reso impos-sibile il transito sulla provinciale con non poche problematiche di viabilità per i cittadini della Val-le Imagna.

A un anno di distanza i lavorisono terminati, il materiale è statorimosso e il fronte della frana mes-so in sicurezza e sistemate le con-dotte dell’acquedotto. Tirando lesomme questo intervento è costa-to circa 750 mila euro così finan-ziati: 500 mila dalla Regione Lom-bardia attraverso la Ster; 100 miladalla Provincia di Bergamo; 140 mila da Uniacque; 10 mila dal Consorzio del Bacino imbrifero montano del Lago di Como e deifiumi Brembo e Serio (Bim) di Bergamo; oltre a qualche somma

pagata dagli enti locali. Ieri matti-na si è svolto l’incontro formale per la consegna dell’opera alla Provincia.

Presente l’assessore regionaleClaudia Terzi che rappresentavaanche la collega Simona Bordona-li , quindi, il sindaco di BerbennoClaudio Salvi, il presidente dellaComunità montana Roberto Fac-chinetti, il responsabile del proce-dimento Claudio Merati della Ster, i tecnici della Provincia Re-nato Stilliti e Daniele Sari e i titola-ri delle imprese Bettineschi e Al-fredo Piantoni (Cosepi) che han-no eseguito i due lotti di lavori. Inuna settimana, ha assicurato il re-

sponsabile del settoreViabilità della Provin-cia, Renato Stilliti, «siprovvederà a realizza-re le opere per renderefunzionale e sicura lagalleria. Quindi si pre-vede che al massimoentro fine mese si po-trà percorrere nei due

sensi di marcia la galleria».Per l’assessore all’Ambiente

della Regione Lombardia ClaudiaTerzi, «con il passaggio di conse-gne alla Provincia, quello di oggirappresenta un momento impor-tante che dimostra la grande at-tenzione della Regione Lombar-dia per la questa valle. Sono moltosoddisfatta, i tempi sono stati pie-namente rispettati». L’importo complessivo dei lavori, ha spiega-to Terzi, «stanziato dalla Regioneammonta a 500 mila euro com-prensivi di Iva al 22 per cento. Un’Iva così alta è una follia, quan-do invece su interventi di sicurez-

Sopralluogo di Comuni, Provincia e Regione ieri a Ponte Giurino

Capizzone, in galleria si viaggerà nei due sensiApertura entro una settimana dopo la frana di un anno fa Costo dei lavori: 750 mila euro

za dovrebbe essere agevolata. Se-condo quanto previsto dalla deli-bera regionale è stata attivata an-che la procedura di autorizzazio-ne ambientale perché l’area d’in-tervento è assoggettata a vincolopaesaggistico come prevede la normativa».

Il governo, ha aggiunto ancoraTerzi, «si dia una mossa ed escludadal patto di stabilità le risorse perla prevenzione e il dissesto idroge-ologico». L’assessore ha eviden-ziato anche il lavoro sinergico tragli enti coinvolti in questa emer-genza. Due giorni dopo la frana, spiega Terzi, «si è creato un tavolodi lavoro coordinato dall’ex presi-dente della Provincia Ettore Piro-vano con la partecipazione dellaSter (Sede territoriale della Regio-ne), Comuni di Berbenno, Capiz-zone e altri paesi vallari, Comuni-tà montana, Bim, Uniacque e i gruppi di Protezione civile della valle, che ha portato a realizzaregli interventi urgenti per liberarela strada ed eseguire le opere di completamento». Questa vicendadella Valle Imagna dimostra, ha concluso l’assessore, «che gli obiettivi si raggiungono quando cisi confronta e si lavora insieme peril bene delle nostre comunità. Undoveroso grazie alle imprese stra-dali, agli amministratori e ai valdi-magnini che per un anno hannosopportato questo disagio».�

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cantiere

Interventi in due lotti per garantire la sicurezza

I lavori sulla frana di Ponte Giurino

sono stati realizzati in due lotti che

hanno riguardato lo sgombero del

materiale dalla sede stradale, il con-

solidamento del versante in frana , la

raccolta e l’allontanamento delle ac-

que dal corpo della frana. Opere rea-

lizzate dalle imprese edili stradali

Bettineschi e Cosepi di Colere, sotto

la direzione della Ster di Bergamo.

Parte del materiale franato sulla stra-

da provinciale della Valle Imagna, per

problemi economici connessi agli

oneri di discarica, era stato stoccato

provvisoriamente su un terreno pri-

vato, reperito nelle vicinanze, mentre

quello a valle della strada era stato

temporaneamente lasciato sul posto.

Tutto il materiale della frana, sia quel-

lo stoccato sia quello rimasto a valle

della strada è stato ora rimosso e tra-

sportato in discarica. La società Uniac-

que ha provveduto a sistemare le con-

dutture dell’acquedotto e la Provincia

in questi giorni provvederà a mettere

in sicurezza la segnaletica. R. T.

L’assessoreTerzi: «Fuori

dal pattodi stabilità

opere simili»

Valle ImagnaLe parrocchie della Valle Imagna si uni-

ranno in quattro Unità pastorali per dare

un forte segnale di fraternità e collabora-

zione. Il nuovo modello pastorale preve-

de un periodo di rodaggio di tre anni, ma

non tassativo. A breve verrà creato un

gruppo di lavoro per ognuna delle future

Unità pastorali che individuerà gli obiet-

tivi in maniera graduale.

«L’idea dell’Unità pastorale – di-chiara don Massimo Peracchi, parroco di Mazzoleni, Valsecca evicario dell’alta Valle Imagna – af-fonda le sue radici nel sinodo dellaChiesa di Bergamo che si chiedevase la parrocchia oggi può ancora essere soggetto di cristianesimo.La risposta è stata: “Sì, ma la co-munità è chiamata a non agire piùin maniera autosufficiente”».

«Le persone – prosegue donPeracchi – escono dal perimetrodella propria parrocchia per vive-re tante altre dimensioni della lo-ro vita. Ha quindi maggiore sensopensare a un’esperienza di fede apiù ampio respiro, fondata sulla volontà di collaborazione fra cri-stiani di comunità diverse».

Le Unità pastorali sarannoquattro, costituite da parrocchievicine. La suddivisione è il fruttodi due anni di riflessio-ni dei preti della valle edel Consiglio pastoralevicariale. La Up 1 è composta da Rota d’Imagna, Brumano, Fuipiano, Locatello e Corna Imagna. La Up 2è costituita da Valsec-ca, Mazzoleni, Selino Basso e Cepino. La Up3 da Selino Alto, Ber-benno, Blello, Ponte Giurino. Infi-ne la Up 4 Costa Valle Imagna, Be-dulita, Capizzone e Strozza.

Lo schema, dunque, non saràpiù quello tradizionale di «un campanile, un prete», ma un grup-po di parrocchie servite da un gruppo di preti. Già in questi annisi è assistito a un passaggio inter-medio: in Valle Imagna esistonogià abbinamenti di parrocchie sot-to la guida di un unico parroco. Infuturo, si prevede che ognuna di queste Unità abbia un unico par-

roco, che verrà coadiuvato da dueo tre preti a seconda della dimen-sione della comunità. La riorga-nizzazione risponde al problemadella diminuzione dei preti, ma non solo. Don Peracchi invita a non confondere le Unità pastoralicon «fusioni parrocchiali»: «Le parrocchie (enti giuridici ricono-sciuti), non scompariranno; ad esempio la Messa festiva sarà assi-curata in tutte le comunità, così come verranno salvaguardate letradizioni religiose di ogni singolo

paese. Con questo pro-getto si apre un nuovomodello pastorale cheha come obiettivoquello di rivitalizzarele parrocchie, non dispegnerle. La distin-zione rimane, ma ci siunisce su ciò che è me-glio fare insieme».

L’istituzione delleUnità dovrà portare a

una maggior responsabilizzazio-ne dei laici in alcuni settori dellapastorale. «Le nostre comunità sono abituate a un prete-centri-smo troppo accentuato. I parroc-chiani – conclude don Peracchi –dovranno prendersi delle respon-sabilità e non essere solo dei buonicollaboratori». Gli aggiornamentisul progetto saranno pubblicati sul sito www.vicariatovalleima-gna.it e sul foglio informativo vica-riale distribuito alle famiglie.� Marco Locatelli

La parrocchiale di Brumano

Unità pastoraliinizia il camminoin Valle Imagna

Individuatequattro zone:

parrocounico

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