Comune di Bodio -...

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Comune di Bodio www.bodio.ch Cancelleria Lu 10.30-12.00/16.30-18.00 Ma-Ve 10.30-12.00/15.00-16.30 (nei pomeriggi dei giorni prefestivi la cancelleria chiude un’ora prima) Biblioteca comunale Me 15.00-17.00 Ecocentro Intercomunale Me 13.30-18.00 Bodio-Giornico-Personico Sa 09.00-16.00 (orario continuato) Piazza compostaggio tutti i sabati dalle 14.00 alle 16.00 RSU raccolta rifiuti solidi urbani giorni di raccolta: lunedì e venerdì Trova il tempo Trova il tempo di riflettere, è la fonte della forza. Trova il tempo di giocare, è il segreto dell’eterna giovinezza. Trova il tempo di leggere, è la base del sapere. Trova il tempo di essere gentile, è la strada della felicità. Trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle. Trova il tempo di amare, è la vera gioia di vivere. Trova il tempo di essere contento, è la musica dell’anima. Antica ballata irlandese Bodio e... i suoi passatempi

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Comune di Bodio

www.bodio.ch

Cancelleria Lu 10.30-12.00/16.30-18.00 Ma-Ve 10.30-12.00/15.00-16.30 (nei pomeriggi dei giorni prefestivi la cancelleria chiude un’ora prima)

Biblioteca comunale Me 15.00-17.00

Ecocentro Intercomunale Me 13.30-18.00Bodio-Giornico-Personico Sa 09.00-16.00 (orario continuato)

Piazza compostaggio tutti i sabati dalle 14.00 alle 16.00

RSU raccolta rifiuti solidi urbani giorni di raccolta: lunedì e venerdì

Trova il tempo

Trova il tempo di riflettere,è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare,è il segreto dell’eterna giovinezza.

Trova il tempo di leggere,è la base del sapere.

Trova il tempo di essere gentile,è la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare,è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare,è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo di essere contento,è la musica dell’anima.

Antica ballata irlandese

Bodio e... i suoi passatempi

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Riprendono le scuole dopo le vacanze di Natale

Concerto Filarmonica Bodiese

Saluto delle Autorità

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Capodanno

s. Magno e Gregorio

s. Genoveffa

s. Mario

s. Amelia

Epifania

s. Raimondo

s. Spartaco

s. Giuliano

s. Aldo

s. Igino

s. Modesto

s. Ilario

s. Felice

s. Mauro

s. Marcello

s. Antonio Abate

s. Prisca

s. Bassiano

ss. Fabiano e Sebastiano

s. Agnese

s. Vincenzo

s. Ildefonso

s. Francesco di Sales

conv. di s. Paolo Apostolo

ss. Timoteo e Tito

s. Angela Merici

s. Tommaso D’Aquino

s. Valerio

s. Martina

s. Giovanni Bosco

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Gennaio - Sgianèi 2016

CucinareDa sempre riunirsi attorno al cibo è momento di ritrovo, condivisione e scambio. Ogni Paese ha sviluppato proprie usanze e tradizioni, così il “Far da Mangiare” diventa una lingua universale.Ogni piatto è un racconto che evoca un ricordo, una persona, un luogo. Nel momento in cui ci si raduna attorno alla tavola in effetti non si condivide solo il cibo, ma anche la giornata trascorsa, si fanno progetti, si ride, si scherza, si celebra, si brinda. Così il cucinare diventa l’anteprima di una festa. Alcuni considerano quest’arte persino terapeutica.Il vero significato di cucinare sta nel preparare dei cibi con l’aiuto del calore: fuoco, elettricità o gas. La primitiva forma di cucina fu la semplice cottura del cibo per rendere commestibili numerosi alimen-ti altrimenti indigeribili. Dapprima sulla fiamma viva, poi sulla brace ed infine si scoprì la cottura in buche, dove le pietanze avvolte in foglie su-bivano una specie di cottura al vapore. I cibi lessati in pietre concave. Più avanti attraverso la frantumazione dei cereali iniziò la prepa-razione di primitive focacce cotte su pietre riscaldate. Nel neolitico inferiore si scoprì poi il fenomeno della fermentazione che permise di produrre pane lievitato, birra, vino, ecc.Lo stile di vita odierno ci impone piatti semplici e veloci. Si ritorna al naturale e nel crudismo ci si limita a “presen-tare” ingredienti crudi nei piatti. Con frutta e verdura per esempio si posso-no creare ricette sfiziose o ecceziona-li decorazioni per la tavola. Solo nel tempo libero con semplici ingredienti e tanta fantasia ci trasfor-miamo in veri e propri chef testando nuove ricette magari trovate su una rivista o sul retro di una confezione di un prodotto. Spesso ci si ritrova a preparare “qualcosa di buono” per le persone che amiamo, dunque cucina-re è anche l’arte di amare.Cotture lente e pietanze da consu-mare mentre le braci cedono calore all’ambiente non è il ritratto di una realtà passata: è quanto promettono le nuove termocucine, che disponen-do di kit idraulico per la produzione di acqua calda diventano macchine di riscaldamento e cottura davvero complete da sfruttare tutto l’anno.

Piatti tipici:Ticino Patate e luganighe, polenta e latte e torta di paneSvizzera Rösti, Älplermagronen (pasta con formaggio, panna, cipolle e purea di mele) e Birchermüesli (fiocchi d’ave-na con frutta, latte e yogurt)ItaliaSpaghetti, pizzaFranciaCrèpes (frittatine ripiene), baguette, ratatouille (verdure miste)SpagnaPaella (specie di risotto con pesce, carne e verdure), tapas (stuzzichini)e churros (biscotti fritti) PortogalloBaccalà (merluzzo in salamoia bol-lito), Caldeirada (zuppa di pesce e patate) e pastéis de Nata (sfogliatine alla crema)AustriaWienerschnitzel (fettine di carne impanate) e la Sachertorte (torta al cioccolato)GermaniaWürstel (salsicce), Brotsuppe (zuppa di pane con verdure, patate e tuorlo d’uovo) e torta Foresta nera

“Cüèrc che va ben per tüc i padèll” (persona senza un’idea propria, che dà ragione a tutti)

C’e

ra una volta...

E adess

o c’è...

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TROVA GLI ABBINAMENTI E SCOPRIRAI:

...un quotidiano nel sacchetto del papà...

Proposta del mese:vi aspettiamo il 6 gennaio dalle ore 12.00 in Sala Multiuso per una maccheronata offerta ed il Saluto delle Autorità.

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Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 17 Genestrerio (Sant’Antonio) – 31 Riva San Vitale (Beato Manfredo)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

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s. Severo

Presentazione del Signore

ss. Biagio e Oscar

s. Gilberto

s. Agata

s. Paolo Miki

s. Riccardo

s. Girolamo Emiliani

s. Apollonia

Le ceneri

n.s. di Lourdes

s. Damiano

s. Beatrice

s. Valentino

ss. Faustino e Giovita

s. Giuliana

s. Donato

s. Giulia

s. Mansueto

s. Nemesio

s. Eleonora

Cattedra di s. Pietro

s. Policarpo

s. Edilberto Re

s. Cesario di Nazianzo

s. Nestore

s. Leandro

s. Romano Abate

s. Giusto

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Iniziano le vacanze di carnevale

Consegna delle chiavi a Re Zocra

Risotto Zocra

1.a di Quaresima

2.a di Quaresima

3.a di Quaresima

Riprendono le scuole dopo le vacanze di carnevale

MusicaLa musica è ritenuta il mezzo più efficace per favorire la comunicazio-ne, l’aggregazione e l’integrazione fra le persone. E`un importante mezzo per rilassarsi, sfogarsi, conoscersi e divertirsi. E` “accompa-gnamento” a tutte le attività umane legate all’ emotività. E` pensabile che la musica si sia sviluppata nelle comunità prei-storiche insieme con il linguaggio. Per amplificare la voce e mandare richiami a distanza, gli uomini primitivi si serviva-no di grandi conchiglie o di trombe fatte di scorza d’albe-ro: i primi strumenti a fiato. Oppure battevano su tronchi cavi o su pelli tese sopra un recipiente vuoto: i primi strumenti a percussione. Anche la natura offre suoni significativi: basti pen-sare al canto dell’usignolo o ai rumori improvvisi della tempesta, con il vento che sibila tra gli albe-ri, la pioggia che scroscia e il tuono che squarcia il cielo. I nostri antenati, intimoriti dal fatto di non poter controllare questi fenomeni natura-li, li consideravano voci divine e ben presto la musica venne ad avere una parte importan-te nei riti magici e religiosi delle comunità umane. Con i flauti fatti di canne più o meno lunghe si imitava il cinguettare de-gli uccelli, con i tamburi ed i gong i suoni più profondi o squillanti. Oltre che dalle sole sette note di uno strumento musicale il suono viene ri-prodotto anche dalla voce e prende il nome di “canto”. Il “ballo” o la “dan-za” è invece la musica associata al movimento ritmico.Musica però non è solo emissione di suoni con la voce e gli strumenti, ma anche la loro organizzazione. Può bastare un suono soltanto per avere della musica, ma ripetuto diventa un “ritmo”. Più suoni emessi in succes-sione danno una “melodia”. Più suo-ni accordati emessi simultaneamente creano “un’armonia”.

Durante il corso dei secoli la musica ha ispirato popoli ed artisti e si è evo-luta nei generi: dalla musica religiosa a quella folcloristica, dalla musica classica a quella rock, dalla musica jazz a quella pop, dalla musica legge-ra a quella metal o alla reggae.I Cinesi sono una delle popolazioni con la tradizione musicale più antica in assoluto. Assai vari gli strumenti utilizzati: molto diffusi erano il K’in, un salterio suonato a pizzico con corde di seta, strumenti a percus-sione come piatti, gong e tamburi, flauti ed un organo a bocca chiamato “sceng” costituito da una zucca cava nella quale erano inserite varie canne di bambù. Gli indiani usavano il “sarangi”, co-stituito da quattro corde su un telaio tozzo a forma quadrata e la “vina”, realizzata da un bastone cavo di bambù sorretto alle estremità da due zucche sulle quali erano tese sette corde che venivano sollecitate da un plettro. Mentre gli ebrei li sud-dividevano in tre categorie: i corni e le trombe, tra cui ricordiamo il sofar, erano riservati ai sacerdoti, le arpe e le lire erano ad appannaggio degli addetti al tempio, mentre i fiati erano suonati dal popolo. In un certo senso potremmo afferma-re addirittura che la musica è vita e ci insegna a vedere con l’orecchio e ad udire con il cuore.

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 7 Tremona (Sant’Agata) – 14 Codrerio (Sant’Appollonia)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

“Batt càssa” (chiedere denaro) ”Menàa i tòll” (fuggire, scappare)

Febbraio - Faurèi 2016

F L A U T O E L A A M

C U S I C O A C T F P

O A B E B N I E A G I

R C L O A N L E M R A

N H C I O U N O T A N

A I R M R O R G A N O

M T R E B A E P M C F

U A A M O L R L A A O

S R O N N A I M A S R

A R F A G O T T O S T

T A V I O L I N O A E

Trova e cancella tutte le parole elencate, che possono essere orizzontali, verticali o diagonali. Le lettere rimaste, prese nell’ordine, daranno una frase di Platone.

ARMONICA CHITARRA ARPA BONGO CORNAMUSA FAGOTTOFLAUTO LIRA GRANCASSA OBOE ORGANO TAMTAM PIANOFORTE TROMBONE VIOLINO

Soluzione:

Proposta del mese: Consigliamo una visita al Museo della Radio Monte Ceneri a Bironico, Via Monte Ceneri 9A / tel. 079 620 02 06, aperto il primo mercoledì del mese. Visite da concordare. Suscitando qualche emozione, il Museo desidera trasportare il visitatore nel mondo magico della trasmissione senza fili. E’ proprio grazie ai mezzi di radiocomunicazione che voci, suoni ed immagini popolano la vita di ognuno di noi.

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s. Albino

s. Basileo

s. Tiziano

s. Casimiro

s. Adriano

s. Fridolino

ss. Felicita e Perpetua

s. Provino

s. Francesca

s. Macario

s. Costantino

s. Innocenzo

s. Rodrigo

s. Matilda Regina

ss. Longino e Luisa

s. Eriberto Vescovo

s. Patrizio

s. Salvatore

s. Giuseppe

Le Palme

s. Benedetto

s. Lea

s. Turibio

Giovedì Santo

Venerdì Santo

Sabato Santo

Domenica di Pasqua

Lunedì dell’Angelo

s. Ludolfo

s. Amedeo

s. Beniamino

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Inizio primavera

Festa del papà

Iniziano le vacanze di Pasqua

Ora legale (spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio)

4.a di QuaresimaFesta del malato

Festa della donna

5.a di Quaresima

Spettacolo teatrale al Centro Giovani

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 12 Agno (San Provino) – 13 Agno (San Provino) – 14 Agno (San Provino) – 19 Ligornetto (San Giuseppe) – 19 Rivera

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

Marzo - Marz 2016

SpettacoliCinema, teatro, danza, canto..... anche tutto questo è arte.Possono sembrare simili tra loro, dopotutto nascono l’uno dall’al-tro, ma sono molto differenti. Il teatro è il più antico di tutti, nasce nell’antica Grecia, tributo agli Dei. Il teatro è un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano l’esecu-zione di un evento spettacolare dal vivo. La particolare arte del rappresentare davanti ad un pubblico una storia tramite un testo o azioni sceniche è la recitazione. Oltre al teatro di prosa in cui la parola è l’elemento più importante, il teatro può avere forme diverse, come l’opera lirica, il teatro-danza, il kabuki giapponese, la danza katakali indiana, l’opera cinese, il teatro dei burattini, la pan-tomima, che differiscono per area di nascita, per il differente utilizzo delle componenti della rappre-sentazione e per i fini artistici che esse definisco-no. Anche se molto statico e se vogliamo mono-tono, il teatro va considerato come un even-to unico e irripetibile. Il contatto diretto col pubblico, l’emozione di “sapere di essere guardati”, l’unica possibilità che si ha nel recitare quel determinato pezzo, testano la vera bravura ed il sangue freddo dell’at-tore. Fin dagli esordi della radio nel no-stro cantone il teatro ha avuto spazio come intrattenimento. In particolare il teatro dialettale, nato con lo scopo di salvaguardare, ma soprattutto di dare una continuità alla cultura popolare e dialettale di casa nostra, è sempre stato molto apprezzato dal pubblico (si pensi per esempio alla “Dome-nica popolare”). La televisione ha poi portato avanti in parallelo il suo percorso con produzioni teatrali molto note, che hanno dato popola-rità ad alcuni interpreti come Mari-uccia Medici e Quirino Rossi.

Il cinema nasce come luogo di aggregazione alla fine dell’1800 con semplici immagini di vita quo-tidiana. Il suo grande segreto è rappresentato dalla sequenza delle immagini che scorrono a velocità così elevata da non fare percepire la separazione presente tra i sin-goli frammenti. E` una forma di rappresentazione artistica molto più coinvolgente del teatro; le varie scenografie, i luoghi sempre diversi tra loro, i vari spostamenti rendono il tutto “movimentato”. La settima arte ha partecipato alla rivoluzione sociale e culturale del secolo scorso, passando dal muto al sonoro, spe-rimentando effetti speciali e chie-dendo oggi al pubblico di inforcare gli occhiali per godere la visione di film in 3D. Negli anni ‘50 il cinema deve fare però i conti con un altro fenomeno dei nostri tempi: la tele-visione.

Il cabaret è storicamente una forma di spettacolo che combina teatro, canzone, commedia e danza. Nato sul finire del XIX secolo in Francia, si differenzia subito dal “café-chan-tant”, orientato maggiormente ver-so l’intrattenimento. Con il cambio delle modalità di spettacolo e con l’avvento della TV, anche la parola “cabaret” ha mutato il proprio si-gnificato. In spagnolo, per esempio, connota spettacoli di danza dallo spiccato erotismo. In Italia, invece, il “cabaret” viene associato alla re-citazione comica, per cui “cabaretti-sta” è diventato sinonimo di attore comico che si esibisce in locali.

”Fa vedée al só per la lùna” (chi imbroglia, ci mostra lucciole per lanterne)

Trova e cancella tutte le parole elencate, che possono essere orizzontali, verticali o diagonali. Le lettere rimaste, prese nell’ordine, daranno il nome di un simpatico personaggio delle commedie dialettali.

BUSSENGHI - CABARET - CANTO CASH - CINEMA - DANZA - DIMITRIHOMORIDENS - LEGNANESIMARIUCCIA - PIPISTRELLI - QUIRINOREX - TEATRO - VERUNELL - ZEROVERO

Soluzione:

P I P I S T R E L L I

H O M O R I D E N S L

T E A T R O A P R E X

L E G N A N E S I A C

B U S S E N G H I H I

V E R U N E L L S C N

Q U I R I N O A D A E

M A R I U C C I A N M

C A B A R E T L N T A

Z E R O V E R O Z O M

D I M I T R I I A R A

Proposta del mese: Sosteniamo le compagnie teatrali della nostra regione:Ra Cumbricola Bregnona (Val di Blenio), La Rascana (Sobrio), Petronilla in Scena (Biasca), Teatro Tan (Biasca), La Tribù di Surix (Lodrino).Il 12 marzo avrete l’occasione di assistere presso il Centro Giovani allo spettacolo “Il paparino” con la Compagnia “Il Grappolo” di Tenero.

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s. Ugo

ss. Magno e Gregorio

s. Riccardo

s. Isidoro

s. Vincenzo Ferreri

s. Celestino

s. Giovanni Battista De La Salle

s. Alberto Dionigi

s. Gualtiero

s. Ezechiele

s. Gemma

s. Zeno

s. Martino Papa

s. Valeriano

s. Annibale

s. Bernadette Soubirous

s. Roberto

s. Galdino

s. Emma

s. Adalgisa

s. Anselmo

s. Leonida

s. Giorgio

ss. Fedele e Gastone

s. Marco

ss. Cleto e Marcellino

s. Rinaldo

s. Pietro Chanel

s. Caterina da Siena

s. Pio

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Riprendono le scuole dopo le vacanze di Pasqua

Degustazione tè

Rifiuti

Rifiuti

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 4 Biasca, 24 Mendrisio (Fiori e piantine), 25 Tesserete (Fiori e piantine)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

”Nàa a bagnàa ‘l bècch” (andare all’osteria a bere qualcosa)

Aprile - Aurì 2016

Proposta del mese:Vi diamo appuntamento al 14 aprile alle ore 17.00 presso il Centro Giovani per una degustazione di tè.

Punti d’incontroLa “pausa” è intesa come interruzione momentanea di un’attività o come temporaneo silenzio che si fa parlando, leggendo, recitando, suonando. L’ effetto benefico sulla salute delle pause sul lavoro è comprovato. La pausa-caffè aumenta la produttività dell’azienda, diminuisce lo stress e permette anche di socializzare oppure di dare sfogo alle proprie tensioni. Il caffè racchiude un piccolo universo di gusti e profumi, storie e luoghi, arte e sapienza, cultura del rituale, atmo-sfere e momenti unici. Espresso, ristretto, lungo, decaf-feinato, macchiato, marocchino, cappuccino, freddo o shakerato, ogni momento della giornata è “Quello giusto” per gustarsi la propria versione preferita. I benefici del caffè non si limitano al cervello o alle malattie dell’invecchiamento per effetto della caffeina. Questa magica bevanda può addirit-tura aiutare nella prevenzione di alcune ma-lattie cardiovascolari, in caso di disturbi del fegato, di diabete, di gotta o ipertensione. È l’Etiopia il paese di origine delle qualità di caffè “Arabica”. Già bevanda ufficiale del mondo islamico e conosciuto come “vino del Profeta”, il caffè arrivò circa 500 anni fa nello Yemen, dove se ne iniziò la coltivazione in proprio con conseguen-te forte esportazione. Ancora oggi i chicchi provenienti dal porto yemenita di Mokha sono molto apprezzati per il loro forte profumo di cioccolata.

L’occasione per stare insieme ce la of-frono anche gli “aperitivi”, costituiti da bevande analcoliche, succhi, vini bianchi, rosé o anche rossi accompa-gnati da stuzzichini. Nel V sec. a.C. Ip-pocrate prescriveva ai pazienti affetti da inappetenza un medicinale di sua invenzione: fiori di dittamo, assenzio e ruta macerati in un vino bianco e dolce. I romani per migliorarne il sa-pore amaro, aggiunsero rosmarino e salvia. Si constatò poi che la funzione di stimolare il senso della fame è tipi-ca delle sostanze amare. L’aperitivo a largo consumo, inteso come abitudine e non come cura, nacque a Torino nel 1796 dove si ebbe la geniale idea di vendere un vino aromatizzato con china: il vermouth. L’aperitivo si tra-sforma poi in fenomeno sociale ed il classico bicchiere di vino accompa-gnato dalle olive “infilzate” si fa via via cocktail. La parola “cocktail” si pensa derivi da cock (gallo) e tail (coda): queste variopinte bevande ricordano infatti i colori delle piume della coda di un gallo. I cocktails “short”, “medium” o “long drink” a dipendenza del bic-chiere usato, vengono classificati an-che in base al momento del consumo: i Pre-dinner (aperitivi), gli After-dinner (dopo cena), i Long-drink (dissetanti) e gli Anytime (per ogni momento).

Nato in epoca Vittoriana per soddisfa-re il languore tipico del pomeriggio, ma anche per caratterizzare un’occa-sione mondana, nei paesi anglosasso-ni è ancora in uso il rito del tè delle cinque. L’abitudine a gustare questa saporita bevanda si è andata diffon-dendo dalla Cina al resto del mondo seguendo riti ad abitudini sempre più differenziati. Intorno all’anno 850 in Cina si usava cuocere le foglie del tè a vapore cucinandole poi con riso, spezie, latte ed anche cipolla. Questo “sciroppo” si avvicina al tè con burro ancor’oggi preparato nel Tibet ed in alcune tribù mongole. Il tè nero, che gli orientali chiamano tè rosso per il suo colore, viene prodotto facendo fermentare le foglie dopo averle essic-cate o torrefatte. Le foglie del tè verde al contrario non vengono fermentate.

Puntini d’incontro...

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s. Giuseppe Lavoratore

s Atanasio

ss. Filippo e Giacomo

s. Floriano

Ascensione

s. Benedetta

s. Flavio

s. Vittore

s. Giobbe

s. Antonio

s. Fabio

s. Nereo

s. Emma

s. Mattia

Pentecoste

Lunedì di Pentecoste

s. Pasquale Baylon

s. Trinità

s. Pietro Celestino

s. Bernardino Da Siena

s. Cristoforo Magallanes

s. Rita Da Cascia

s. Desiderio Vescovo

s. Simeone Stilita

s. Beda il Venerabile

Corpus Domini

s. Agostino

s. Emilio Martire

s. Massimino

s. Ferdinando

Visitazione della B.V. Maria

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Festa della mamma

Festa della Comunità

Festa del lavoro

Vacanza scuole

Vacanza scuole

Mercatino

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

Maggio - Maisg 2016

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 1 Piancastro (Bestiame), 2 Biasca (Fiori e Piantine), 3 Grono (Fiori e piantine), 5 Caslano (Fiori e piantine), 8 Dongio (Fiori e piantine)9 Cevio (Fiori e piantine), 11 Roveredo GR (Fiori e piantine), 15 Olivone (Fiori e piantine), 18 Faido, 22 Aquila (Fiori e Piantine), 25 Airolo (Fiori e piantine), 29 Bignasco ( Fiori e piantine), 30 Mesocco (Fiori e piantine)

GiardinaggioIl giardinaggio è un’arte dettata dall’amore per la natura, che si occu-pa della cura e della coltivazione delle piante: piccole, grandi, erba-cee, arbustive, a fiore o commestibili. Il giardinaggio viene anche chiamato “cultura del verde”, perché è impossibile pensare a questa meravigliosa arte senza conoscere caratteristiche e re-gole di coltivazione delle piante.Sono in molti a desiderare un piccolo orticello, ma non tutti possiedono lo spazio necessario, per cui si sono trovate soluzioni urbanistiche moderne e minimaliste come i giardini sospesi o in cassetta.

Altri si avvicinano al giardinaggio di stile orientale, dove lo spazio esterno viene concepito come luogo di meditazione, per trovare un angolo di pace nel caos della vita quotidiana.Secondo la tradizione, i veri “giardini orientali” sarebbero quelli giapponesi, ma nella pratica si definiscono “orientali” anche quelli pro-venienti dalla cultura cinese. Il giardino Zen è chiamato anche “secco” per la presenza di pietre, sabbia e ciotoli. Le pietre sono disposte secondo un ordine naturale, mentre la superficie di sabbia viene ra-strellata e riempita da ciotoli sparsi. Altri famosi giardini sono lo Shakkei e il giardino della cerimonia del tè, dove predominano percorsi acquati-ci, come il laghetto o la cascata o la famosa fontana Tsukubai, simbolo di purificazione. Nella creazione invece del giardino cinese Feng Shui, che simboleggia l’incontro tra il maschi-le e il femminile, si accostano i vari elementi secondo la regola del vuoto con il pieno o dell’alto con il basso, ovvero alberi alti con pietre basse e rocce alte su prati con ruscelli.

La coltivazione di ortaggi è sicura-mente la più diffusa delle tecniche di giardinaggio. Gustare ortaggi coltiva-ti personalmente ci dà soddisfazione e il prendersi cura delle nostre piante ci porta serenità e tranquillità lontani dallo stress quotidiano. Anche le erbe aromatiche hanno il loro posto nell’arte del giardinaggio: si possono coltivare sul balcone, sui davanzali e ci permettono di avere sottomano una miriade di aromi da aggiungere alle nostre pietanze.Tutte le piante ornamentali o da frutto sono inoltre molto belle sia in primavera quando si ricoprono di fiorellini, sia durante la fruttificazione quando i frutti colorati occhieggiano dai rami. Infine sono belle anche in autunno quando il loro fogliame si ammanta di giallo, di rosso e di tutte le tonalità del marrone o in inverno con i loro rami contorti che spiccano nel cielo. Insomma tutte le piante hanno molte virtù e pochi difetti. Già dagli albo-ri dell’umanità anche i popoli più antichi apprezzavano la bellezza e l’utilità delle piante. Venivano tutte coltivate senza distinzione in una zona chiamata “giardino” spesso chiusa da muri dove in bell’ordine si trovavano piante da frutto e da fiore, ortaggi ed erbe aromatiche, spesso irrigate con canalette o ruscelli che passavano fra di loro. Se lo spazio era poco una sola pianta da frutto era collocata nel luogo migliore del giardino. Questi “giardini” erano così belli che i Persiani li chiamavano “pairidaeza” da cui deriva la nostra parola Paradiso.

” Spécia spécia che l’erba la crèss” (aspetta pure invano)

Colora il tuo mandala o crealo con le foglie

Un mandala è una rappresentazione visiva dell’universo, ed è utilizzato dai buddhisti come oggetto su cui meditare. È un disegno delle energie universali che agiscono sia fuori che dentro di noi. Realizzare un mandala ci aiuta a ritrovare la consapevolezza del momento presente. Si tratta di un’attività creativa davvero molto rilassante, adatta sia agli adulti che ai bambini. Disegnare e colorare un mandala con matite, pastelli e pennarelli è la fase più semplice per imparare.

Possiamo poi provare a realizzare un collage utilizzando i nostri materiali preferiti, ad esempio le foglie cadute in autunno. Creare un mandala è più semplice par-tendo dal centro della figura da realizzare e procedendo con l’aggiunta delle foglie per creare una forma il più possibile circolare usando come base un foglio di carta, del cartoncino o semplicemente un prato.

Maggio - Maisg 2016

Proposta del mese: Creiamo un mini giardino aromatico dentro un contenitore appropriato. Possibilità di iscrizione al corso per adulti del 18 maggio (19.30h/21.30h) “Piantagione e cura delle piante aromatiche”.

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s. Giustino Martire

s. Erasmo

s. Carlo

s. Quirino

s. Bonifacio

s. Norberto

Sacro cuore di Gesù

s. Armando

s. Cinzia

s. Donato

s. Barnaba

s. Guido

s. Antonio di Padova

s. Eliseo

s. Vito

B. Giustina

s. Emilia

s. Marina

ss. Gervasio e Romualdo

s. Silverio

s. Luigi Gonzaga

s. Paolino da Nola

s. Lafranco

Natività di S. Giovanni Battista

s. Massimo

s. Giovanni e Paolo

s. Cirillo d’Alessandria

s. Irineo

ss. Pietro e Paolo

ss. Primi martiri

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Fine anno scolastico

Inizio estate

Collezionismo, modellismoSi può definire collezionismo, il mettere insieme oggetti e oggettini di varia natura e magari di infimo valore economico? Ogni perso-na ha la propria storia e ognuno ha una motivazione per iniziare una collezione specifica di oggetti, che forse non avranno mai un utilizzo pratico. Si comincia da piccoli con le figurine che si collezionano e si scambiano con gli amichetti magari anche di nascosto durante l’ora di lezione e si finisce, crescendo, con il collezionare anche pezzi d’epoca pregiati o quant’al-tro ci piaccia creando così un qualcosa di estremamente personale, che in qualche modo ci rappresenta. Talvolta i collezionisti superano il limite della fantasia cimentan-dosi nella raccolta di fiammiferi (si parla di fillumenia), di lamette (lamettofilia) o di giornali e riviste detta comunemente emerofilia. Alcuni raccolgono tipici oggetti da collezione, come pietre, francobolli, fumetti o monete antiche. Altri amano collezionare bambole, animali impagliati, cucchiai, medaglie, cartoline, pezzi di antiqua-riato, dischi, orologi, tappi di cremini, etichette varie, ditali, penne o ricordi delle vacanze e spesso e volentieri oggetti bizzarri e curiosi. Le possibilità sono infinite! Un avvocato americano, per esempio, ha una collezione di circa 200.000 chiodi datati delle ferro-vie! La passione del collezionismo può però anche diventare con l’andare del tempo un valido investimento finanzia-rio specie nel caso dei francobolli o di oggetti molto rari ed originali.

Le origini commerciali del collezioni-smo risalgono, più o meno, ad una cinquantina di anni fa, nella trovata di alcuni distributori di stampa di fare delle buste a sorpresa con i numeri invenduti di giornalini a fumetti e fotoromanzi. Il secondo passo fu di inserire in queste buste giochi per i più piccini, sino a farne divenire questi il vero contenuto. Seguirono poi i gadget nelle riviste per adulti: orologi, antiquariato, gioielli, treni o soldatini, ossia le prime offerte di collezione economica. Molte riguardavano anche il mo-dellismo: una sorta di collezioni-smo “perfezionato” che consiste nel realizzare riproduzioni in scala ridotta di oggetti vari. Le origini del modellismo risalgono all’abitudine di certi artigiani dei secoli scorsi di realizzare esemplari in miniatura dei loro prodotti per poterli mostrare ai propri clienti. Il mondo del model-lismo statico o dinamico (soggetti telecomandati) spazia negli ambiti civile e militare, abbraccia periodi storici, moderni o la fantascienza e raffigura ambienti, persone, mezzi di trasporto di terra, cielo e mare in mi-niatura perfettamente riprodotti. Si lavora in 3D, si armeggia con pezzetti di legno, di plastica o di metallo, colla e arnesi in miniatura, oltre che con i pennelli. Un hobby che oltre a tanta soddisfazione permette di sognare e di toccare con mano ciò che mai si potrà avere o vedere dal vivo.

Tra i vari oggetti da collezione ne possiamo trovare alcuni tipici rappre-sentanti gli usi e costumi della nostra tradizione:- bamboline con costumi folcloristici- coltellini, cucchiaini, bicchierini, penne con i vari stemmi cantonali o nazionali- gagliardetti vari

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 6 Biasca, 29 Caslano (Pesciolino)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

”Da già ch’em fai trenta, fem trentün” (già che ci siamo, completiamo l’opera)

Giugno - Sgiügn 2016

Proposta del mese: Consigliamo una visita all’ATAF (Associazione ticinese Amici della Ferrovia) in Via Mappo a Minusio, dove avrete la possibilità, oltre che di ammirare oggetti storici ferroviari, anche di farvi un giro su trenini funzionanti a vapore. Informazioni ed orari:www.ataf.ch oppure ATAF, casella postale 1005 - 6648 Minusio

F R A N C O B O L L I

F C U C C H I A I N I

U V E L I E R O S W I

M S F U G U R I N E S

E L I C O T T E R I S

T M D I S C H I I B T

T R E N I N I N P O E

I C A N D E L E E R M

M O N E T E I A N S M

M A C C H I N I N E I

O R O L O G I T E U R

Trova e cancella tutte le parole elen-cate, che possono essere orizzontali o verticali.Le lettere rimaste, prese nell’ordine, daranno il nome di un parco all’aperto dove poter ammira-re oltre 120 modelli in scala 1:25 dei più famosi edifici della Svizzera

BORSE, CANDELE, CUCCHIAINI, DISCHI, ELICOTTERI, FIGURINE, FRANCOBOLLI, FUMETTI, MACCHININE, MONETE, OROLOGI, PENNE, STEMMI, TRENINI, VELIEROSoluzione:

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Prezioso sangue di Gesù

s. Attilio

s. Tommaso Apostolo

s. Elisabetta di Portogallo

s. Antonio Maria Zaccaria

s. Maria Goretti

s. Claudio

s. Priscilla

s. Letizia

s. Rufina e Seconda

s. Benedetto da Norcia

s. Narbore e Felice

s. Enrico

s. Camillo de Lellis

s. Bonaventura

Beata Vergine Maria del Carmelo

s. Alessio

s. Federico

s. Simaco

s. Flaviano

s. Lorenzo da Brindisi

s. Maria Maddalena

s. Brigida

s. Cristina

s. Giacomo apostolo

ss. Anna e Gioacchino

b. Pietro Berno d’Ascona

ss. Nazario e Celso

s. Marta

s. Pietro Crisologo

s. Ignazio di Loyola

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Attività all’aperto “fai da te”È ormai acquisita l’idea che, per vincere gli effetti negativi della vita sedentaria a cui siamo costretti, è necessaria una regolare attività fisica. A differenza delle macchine, che più vengono usate più si usurano, noi esseri umani miglioriamo con l’uso o meglio, con l’esercizio fisico.

A dimostrare che una corsa nel parco è molto meglio di una sul tapis roulant è uno studio di ricercatori del Regno Unito. Per i muscoli forse è la stessa cosa, ma non per il cervello e l’umore: chi si muove all’aperto si sente più felice ed energico di chi si allena in palestra e trae più giovamenti nella concentrazione. Correre mette al-legri, è un potente anti-depressivo, rafforza il tono muscolare, aiuta a gestire meglio la fame, miglio-ra l’autostima, la qualità del sonno e lo stato di benessere generale. Tra i posti “all’aperto”, è risultato che l’attività nel verde dà più benefici rispetto a chi, pur stando all’aperto, corre per strada.

Nel corso dell’evoluzione l’uomo ha cam-minato a piedi nudi e dormito per terra, ricevendo così tutti i benefici della dolce energia del suolo. Lo stile di vita mo-derno ha separato l’uomo da questa “messa a terra”. Ora la ricerca sta dimostrando che il camminare a piedi nudi all’aperto incrementa la vitalità, armonizza i ritmi biologici di base del corpo, riduce l’infiammazione croni-ca, il dolore e favorisce un miglior sonno.

Anche la bicicletta è una valida alter-nativa, basta disporre di una bici e il gioco è fatto! Il viaggio su “due ruo-te” o su “due gambe” è considerato l’ideale per poter gustare nel modo più completo la natura ed i suoi pae-saggi: imponenti montagne, cittadine dal sapore antico in cui le persone ti salutano anche senza conoscerti. Il cicloturista così come il viandante, approfondisce e valorizza la cono-scenza del territorio metro per metro, fermandosi a mangiare e dormire in paesi spesso tagliati fuori dalle mete turistiche di massa.

Uno degli aspetti più rilevanti dell’at-tività fisica all’aperto è come vestirsi. Specie in montagna ci si potrebbe trovare, nel giro di poco tempo, a do-ver fronteggiare condizioni climati-che differenti: si parte accompagnati da un sole splendente e ci si ritrova all’improvviso sotto un acquazzone ed a temperature basse. La soluzio-ne è vestirsi a strati o “a cipolla”: il primo strato, a contatto con la pelle, deve essere traspirante, ad esempio in microfibra. Da evitare il cotone, perché rimane bagnato a lungo e continua a sottrarre calore al corpo. Il secondo strato può essere un pile o un capo in lana. Una giacca a vento impermeabile e traspirante rappre-senta lo strato esterno. Se accaldati toglieremo gli strati più esterni rive-stendoci poi a fine attività. Da non dimenticare cappellino ed occhiali da sole e, a seconda della stagione, dei guanti ed un copricapo caldi.

Nostre infrastrutture per questo ge-nere di attività:- Campetto multisportivo- Parco giochi alle Gannelle- Campo di calcio- Campi da tennis- Percorso Vita- Sentieri vari

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 3 Mesocco (reliquie), 4 Biasca, 24 Roveredo GR (Sant’Anna)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

”Te ghé inscì da coor ” (ne devi ancora fare di strada per essere o per diventare)

Luglio - Lüi 2016

Sagra dei monti

Proposta del mese: Una gita sui nostri monti vi porterà a scoprire i vari nuclei: Scéng, Brosceng, Bodeng, Noseu, Bitaneng, Bidèsc, Bidrè, Ghiis, Tenciareu, Pinèzz. Occasione per una camminata in compagnia alla Sagra dei monti con Giro Aperitivo prevista per il 31 luglio.

Chi va piano, va sano e va lontano...

Collega ingresso e uscita del labirinto e comparirà una sim-patica figura.

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Festa Nazionale

s. Eusebio

s. Lidia

s. Giovanni M. Vianney

s. Osvaldo

Trasfiguraz. n. Signore

s. Gaetano

s. Domenico

s. Fermo

s. Lorenzo

s. Chiara

s. Ilaria

ss. Ippolito e Ponziano

s. Massimiliano M. Kolbe

Assunzione della b.v. Maria

s. Rocco

s. Giacinto

s. Elena

s. Giovanni Eudes

s. Bernardo

s. Pio X

b.v. Maria Regina

s. Rosa da Lima

s. Bartolomeo Apostolo

s. Ludovico

s. Zeffirino

s. Monica

s. Agostino

Martirio S. Giovanni Battista

s. Genesio

S. Abbondio

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35 Inizio anno scolastico

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 1 San Bernardino, 15 San Bernardino

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

Agosto - Agòst 2016

Festa di fine estate alle Gannelle

Arti figurativeE’ proprio la funzione di abbellire che distingue le arti decorative dalle arti figurative (pittura, scultura, disegno, mosaico, fotografia), che non hanno altra finalità se non il godimento dell’opera in sé stessa. Moltissime sono le tecniche da provare nella pittura: acrilici, smalto, tempera, inchiostro, olio, matite idrosolubili, pastelli ad olio o a cera, acquerello, matite, gessetti e car-boncini. Nato nella periferia urbana prevalentemente nera dei quartieri degradati del South Bronx il graffitismo è strettamente legato al disagio metropolitano e risponde ad un’autentica esigenza espressiva ed alla rivendica-zione di un proprio diritto alla parola. I muri sono decorati con bombolette spray ed un linguaggio grafico fatto di slogan politici o frasi erotiche, che danno vita ad un intreccio tra le forme d’arte più disparate. Questo fenomeno, facendo riferimen-to ai murales (disegni su muro), viene spesso associato ad atti di vandalismo, poiché nume-rosi writer utilizzano come supporti espressi-vi mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico.La scultura è invece l’arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materia-le grezzo. Nel caso di legno, marmo o ghiaccio, ad esempio, si sottrae, cioè si scolpisce intagliando, incidendo o asportando con uno strumento idoneo parte della materia. Quando invece si utilizza argilla, gesso o materiali simili o persino rottami si opera per addizione, aggiungendo man mano materia a quella iniziale. La composizione ottenuta dall’utiliz-zo di frammenti di materiali (tesse-re) di diversa natura e colore come pietre, ceramica, vetro o conchiglie, che può essere decorata con oro, argento e pietre preziose è definita “mosaico”. Dal greco “scrivere con la luce” la fotografia è un linguaggio univer-sale. Da un punto di vista tecnico la fotografia è l’arte di ottenere me-diante macchine ottiche immagini durature, frutto di un’impressione di luce su pellicole fotosensibili, svilup-pate e stampate su carta speciale. Esistono fotografie che riescono a dire più di mille parole. L’aspetto che più affascina nella fotografia è il suo potere di fermare il tempo!Sì, in teoria potremmo essere tutti artisti... Perchè un mio scarabocchio vale meno di un quadro di Picasso? Chi ti dice che anche un graffio sul muro non possa essere Arte? Lo può eccome! Arte non è il bello o solo l’originale, anche un oggetto qual-siasi può esserlo. Tutto può essere arte.... un semplice ramoscello pie-gato in un certo modo, una goccia di pioggia. Arte è ciò che riesce a colpirti ad emozionarti, è voglia di esprimersi, ....è magia soggettiva. L’arte comprende ogni attività uma-na svolta singolarmente o collettiva-mente, che porta a forme di creati-vità e di espressione bella o anche brutta (altrimenti non esisterebbe l’arte kitsch).Ti ricordi quando avresti passato intere giornate a colorare? Da gio-vani l’abbiamo fatto un po’ tutti. Poi il tempo passa e per tanti motivi smettiamo di fare tantissime cose compreso il colorare. Semplicemente si cresce e ci sono tante altre attività cui dedicare il nostro tempo. Quei momenti sotto sotto ci mancano. Per-chè hai smesso, anzi no, perchè non ricominci a colorare? Non privarti del lusso, anche da adulto, di tornare indietro e ritrovare la creatività e la serenità di un bambino che si diverte con colori e pennelli.

“Fag sü la cros” (terminare, lasciar perdere)

Proposta del mese:Vi invitiamo a realizzare una vostra creazione sul tema “passatempi” e consegnarla entro il 30 ottobre alla Cancelleria. Le opere verranno poi esposte nei mesi successivi nell’atrio della Casa comunale.

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Piccolo decalogo dell’escursionista

1. Più chilometri a piedi, più salute 2. Non accendere fuochi nei boschi 3. Rifugi e bivacchi sono nelle tue mani 4. I rifiuti portali con te 5. Non disturbare la quiete della natura 6. Porta a casa solo ricordi fotografici 7. Rispetta flora e fauna 8. Non sopravvalutare forze e resistenza fisica 9. Controlla che nello zaino ci sia tutto l’occorrente 10. Lascia detto: la meta scelta, l’itinerario e l’ora del ritorno

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Madonna del Sasso

s. Massimina

s. Gregorio Magno

s. Rosalia

s. Romolo

s. Zaccaria

s. Regina

Natività della b.v. Maria

s. Severiano

s. Nicola da Tolentino

ss. Proto e Giacinto

s. Guido

s. Giovanni Crisostomo

Esaltaz s. Croce

b.v. Addolorata

ss. Cornelio e Cipriano

s. Roberto Bellarmino

Festa Digiuno Federale

s. Gennaro

Festa Federale

s. Matteo

s. Maurizio e compagni

s. Lino

s. Gerardo

s. Nicolao della Flüe

ss. Cosma e Damiano

s. Vincenzo De’Paoli

s. Venceslao

ss. Michele, Gabriele e Raffaele

s. Girolamo

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Inizio autunno

Maccheronata Zocra

Andar per boschiCamminare in mezzo ai boschi, andar per funghi o alla ricerca di bac-che o erbe alpine o semplicemente goderci il nostro pranzo al sacco all’aria aperta è una gradevole occasione per rilassarsi. Un’occasio-ne per ascoltare le voci del bosco immersi in un ambiente incon-taminato lontano dai frastuoni. In tutti i periodi dell’anno andar per boschi è il piacere di riscoprire la bellezza della natura, fondersi con essa, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi colori ed i suoi sapori. Camminando nel bosco ci si sente osservati da una miriade di animaletti attenti a non farsi scorgere: dalle semplici lucertole immobili sotto il sole ai ragni in-tenti a tessere le proprie tele, dalle farfalle svolazzanti fra i fiori selvatici ai ghiri, dalle lepri ai fragili caprioli, dai maestosi cervi alle timide volpi. Tronchi sradicati, sorgenti, sassi, funghi di ogni sorta, succulenti frut-ti di bosco, tutto questo con il fruscio delle foglie secche e lo scrosciare delle acque dei ruscelli ci re-gala tranquillità. Ognuno di noi ha sperimentato su se stesso quanto possa essere benefica una passeggiata in un bosco o in un parco.

Come preparare uno zaino per le escursioni:- kit di pronto soccorso con telo termico e farmaci personali - pila con batterie di riserva- un coltellino milleusi - carta igienica- cartina, bussola, fischietto, binocolo ed ev. macchina fotografica- borraccia, cellulare, portafoglio, effetti personali, carta e penna- bastoni da passeggio e coprizaino antipioggia- Per più giorni anche un kit formato light per la pulizia personale e biancheria di ricambio.

Per tenere ordine nello zaino e pro-teggere da ev. umidità infileremo il tutto in buste di plastica, che dispor-remo poi in modo da avere una distri-buzione ottimale dei pesi.

Volete sperimentare la silvoterapia? Abbracciate un albero o fate una passeggiata nei boschi. Questa terapia si basa sull’antica idea di recupero e prevenzione della salute attraverso gli alberi ricono-sciuta come metodo scientifico solo nel 1927, quando veniva ormai usata da secoli. In passato infatti, veniva consigliato un soggiorno in luoghi boschivi in particolare a malati di asma bronchiale, bronchite cronica, ipertensione arteriosa e insonnia. Il consiglio base della silvoterapia in-dica sia di abbracciare gli alberi, sia di sederci al loro fianco, appoggiando la schiena al tronco e posizionando la mano destra sul plesso solare e la sinistra dietro la schiena, a contatto con l’albero in corrispondenza dei reni. Si pratica la silvoterapia in modo attivo anche camminando, correndo o facendo sport nel verde (quest’ul-tima possibilità ce la offre il nostro Percorso Vita). Trascorrere del tempo a contatto con la natura è una fonte di energia vitale. Nel libro “Blinded by Science” si dimostra che gli alberi sono in grado di reagire alle emozio-ni umane migliorando molti problemi di salute come: ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività), livelli di concentrazione, depressione e mal di testa.

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 5 Biasca, 7 Airolo (bestiame), 14 Olivone (Bestiame), 24 Piotta (Formaggi e bestiame), 24 Mendrisio (Sagra dell’uva), 25 Mendrisio (Sagra dell’uva)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

“Sentìss come ‘na barca in mèzz al bosc” (sentirsi fuoriluogo)

Settembre - Setémbri 2016

Ognuno nella silvoterapia può sce-gliere l’albero che sente più suo, magari ispirandosi ai significati che i Celti gli hanno attribuito:

Betulla: rinascita, purificazione, conoscenza e purezza. Ontano: protezione spirituale e potere oracolare. Salice: richiama gli aspet-ti lunari e femminili della vita e dell’ispirazione poetica. Frassino: iniziazione e rinascita. Biancospino: purezza, viaggi interiori e in-tuizione. Quercia: potere, energia e sopravvivenza. Nocciolo: invita alla meditazione, incoraggia saggezza interiore, intuizione, potere di divinazione. Melo: aiuta quando si deve prendere una decisione importante. Pruno selvatico: utile in caso di azioni forti, influenze esterne a cui è necessario obbedire. Sambuco: vita e rigenerazione.

Proposta del mese:In occasione della Maccheronata Zocra del 18 settembre avrete la possibilità di partecipare ad un’escursione nel bosco.

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s. Teresa di Bambino Gesù

ss. Angeli Custodi

s. Candido

s. Francesco d’Assisi

s. Placido

s. Bruno AB.

b.v. Maria del Rosario

s. Simeone

s. Dionigi

s. Daniele

s. Firmino

s. Serafino

s. Fausto

s. Callisto I papa

s. Teresa d’Avila

ss. Edvige, Margherita e Gallo

b. Contardo Ferrini

s. Luca evang.

ss. Isacco e Laura

s. Irene

s. Ursula

s. Donato

s. Giovanni da Capestrano

s. Antonio Maria

ss. Daria e Crisanto

s. Evaristo

s. Fiorenzo

ss. Simone e Giuda

s. Michele Rua

s. Germano

s. Lucilla

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Iniziano le vacanze autunnali

Ora solare (spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio)

RicreazioneIn particolare la ricreazione è una pausa scolastica tra le lezioni, ma può anche essere lavorativa. E’ una distrazione o uno svago che ridà tono al fisico e allo spirito durante la quale ci si riposa, si gioca, si mangia, si parla del più e del meno. L’intervallo è l’occasione per fare nuove amicizie, per incontra-re l‘amico o l’amica del cuore che però è in un’altra classe e permette ai bambini, divertendosi di sviluppare l’attenzione, l’agilità, la destrezza, la coordinazione, il senso delle distan-ze, la prontezza dei riflessi, lo spirito di collaborazione e la socialità.

La ricreazione è il momento più atteso da tutti gli al-lievi. L’aspettano tutto il tempo beandosi al suono della campanella, che si distingue dalle altre perchè accompagnata dallo stridio delle sedie sul pavi-mento e dalle urla di giubilo degli scolari che si avventano alla porta. C’è chi si precipita per arri-vare prima alla macchinetta delle merendine, chi urla senza un motivo apparente, chi canta, chi litiga, chi gioca e chi corre. In una scuola che si rispetti c’è però anche chi invece utilizza il tempo della ricreazione studiando o magari copiando i compiti per la materia successi-va. Solitamente le femminuccie fanno “ri-unioni private” o si dilettano con il gioco dell’elastico; i maschietti invece giocano a calcio, oppure si gioca tutti assieme a nascondino o a “prendersi”, a “un, due, tre, stella”, a “palla due campi” o al “gioco del mondo”, alle biglie o si scambiano figurine, ecc. Se piove si sta all’interno: si gioca a “braccio di ferro” e giochini vari su carta, come “l’impic-cato”, la “battaglia navale”, “il gioco delle iniziali uguali” oppure si gioca a carte o si disegna. Quando nevica è festa: si fanno i pupazzi di neve op-pure le battaglie con le palle di neve. Solo il suono della campanella di fine intervallo ricorda di andare in bagno prima di riprendere le lezioni. Anche i maestri mentre i bambini giocano, si godono la pausa bevendo un caffè o chiacchierando con i colleghi. Il gioco della campana è un antico gioco all’aperto per bambini che si può chiamare in diversi modi, anche “gioco del mondo”. Alla Campana si potrebbe anche giocare da soli, ma visto che lo scopo fondamentale dei giochi è quello di favorire la socia-lizzazione è sempre meglio essere minimo in due. Basta procurarsi un legnetto per tracciare lo schema sul terreno o un gesso per disegnarlo sul marciapiede ed un sasso o pezzetto di legno per giocatore. Le varianti di questo divertentissimo gioco sono tantissime e possono prevedere anche regole diverse. Pensate che soltanto a San Francisco se ne conoscono ben 19 versioni! La regola principale del gio-co è quella di saltare di casella in ca-sella su una gamba sola. Nelle caselle “gemelle” si salta a gambe divaricate posando un piede in una casella e l’al-tro in quella a fianco.Il primo giocatore getta il sasso nella casella 1 e salta alternatamente con uno o due piedi fino a fine percorso, quindi si gira e torna allo stesso modo al punto di partenza raccogliendo il sasso nel viaggio di ritorno. Vince chi completa per primo e senza errori l’intera serie di lanci e salti in tutte le caselle numerate. In nessun caso la pietra o il giocatore possono toccare le righe dello schema. Se la pietra cade in una casella sbagliata o fuori schema e se il giocatore perde l’equi-librio passa il turno. Potrà ricominciare dalla casella dove ha commesso l’er-rore, soltanto dopo che tutti gli altri avranno giocato.

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 1 Lugano, 2 Lugano, 3 Biasca, 5 Roveredo Gr, 9 Dongio, 11 Grono, 29 Rivera, 31 Tesserete

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

”Vegh in man ol balìn” (essere di turno) “Vöia da lavorà saltom adòss” (non ho più voglia di lavorare)

Ottobre - Ociòvri 2016

Castagnata alle Gannelle

Festa della Madonna

Proposta del mese: Che ne direste di confrontarci con una gara di bocce? Appuntamento al 2 ottobre in occasione della Castagnata alle Gannelle.

A numero uguale corrisponde lettera uguale15 = L 5 = E 8 = T

1 2 - 3 2 4 5 6 2 7 2 8 5 - 9 3 - 11 1 4 3 12 7 - 12 13 3 5 9 5 - 7 3 - 4 1 14 3 - 7 15 1 2 2 3 :

“ 7 15 15 14 16 7 - 17 7 11 17 3 2 3, 14 6 6 3 - 18 1 7 15 5 - 4 8 16 1 11 5 2 8 14 - 19 14 15 5 8 5

12 13 5 - 4 1 14 2 3?” 4 5 2 20 7 - 5 4 3 8 7 16 5 - 1 2 - 17 3 11 17 14 - 16 3 4 21 14 2 9 5:

“ 11 7 5 4 8 16 14, 21 5 16 12 13 5’ - 2 14 2 - 4 1 14 2 7 - 1 2 7 - 19 14 15 8 7 - 3 15

12 7 11 21 7 2 5 15 15 14 - 9 5 15 15 7 - 16 3 12 16 5 7 20 3 14 2 5?”

Un insegnante di musica chiede ai suoi alunni: “ Allora bambini, oggi quale strumento volete che vi suoni? - Senza esitare un bimbo risponde: “ Maestro, perché non suona una volta il campanello della ricreazione?”

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Tutti i santi

Commemoraz. defunti

s. Germano

s. Carlo Borromeo

s. Zaccaria

s. Leonardo

s. Ernesto

s. Goffredo

s. Oreste

s. Leone Magno

s. Martino di Tours

s. Giosafat

s. Diego

s. Alberico

s. Alberto Magno

s. Margherita di Scozia

s. Elisabetta d’Ungheria

ded. basilica ss. Pietro e Paolo

s. Crispino

s. Edmondo

Presentazione di Maria al tempio

s. Cecilia

s. Clemente

s. Flavia

s. Caterina d’Aless.

s. Corrado

s. Virgilio

s. Fausta

s. Saturnino

s. Andrea e Duccio

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Riprendono le scuole dopo le vacanze autunnali

1.a di Avvento

2.a di Avvento

3.a di Avvento

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 7 Biasca, 11 Mendrisio (San Martino), 12 Mendrisio (San Martino), 13 Mendrisio (San Martino)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

Novembre - Novembro 2016

LetturaLa lettura non è solo un hobby, è un modo per catapultarsi in altri mondi, estraniarsi dalla quotidianità o qualcosa da condividere con chi si ama. Con un libro ci si emoziona, si piange, si ride, si ha pau-ra.... Un libro si regala col cuore e si accetta con gioia.Leggere oggi non ha lo stesso significato di dieci anni fa, abbia-mo sempre meno giornali e libri, ma leggiamo in continuazio-ne sempre ed ovunque. Il lavoro e le amicizie ce lo impon-gono. Può sembrare un paradosso, ma oggi si legge più di ieri. Leggere ci permette di sognare ad occhi aperti. Non è vero che i ragazzi di oggi non leggono, semplicemente leggono quello che vogliono: in effetti non si tratta di libri, ma di messaggistica o Social Network. Internet è il regno della lettura.Il leggere può essere inteso come attività o occu-pazione (giornali, libri), come rilevazione di dati (contatore, contachilometri), come decifrazione di un sistema di segni (spartito musicale o carta geografica), come predizione del futuro (attra-verso le linee del palmo della mano) oppure come operazione in cui certi dati vengono trasformati in codici o trasferiti da un sup-porto di memoria all’altro. In tutti i casi la vista è il senso più stimolato. I popoli antichi ci hanno tramandato le loro conoscenze tramite segni scolpiti sulle rocce, ognuno ha interpretato la scrittura come mezzo di comunicazio-ne. Nel mondo ci sono migliaia di alfa-beti e simboli grafici. Noi utilizziamo l’alfabeto latino e come in molti altri alfabeti, ogni lettera rappresenta un suono. Per leggere però, è necessario che il lettore sappia che un suono corrisponde a quella lettera o simbo-lo. In Cina la scrittura è considerata una vera e propria arte basata su ideogrammi, cioè disegni che rappre-sentano una parola intera. Esistono più di 6000 ideogrammi, ma oggi se ne utilizzano solamente circa 2000. Questi ideogrammi permettono ai cinesi di capirsi bene tra loro nono-stante i diversi dialetti regionali.Louis Braille (1809-1852), divenuto cieco all’età di 3 anni a causa di un infortunio, frequentò un istituto spe-cializzato per persone cieche a Parigi. Ai ragazzi della scuola veniva inse-gnato a leggere con il metodo Haüy, che consisteva nel leggere attraverso il tatto i caratteri della stampa, mes-si in risalto da un filo di rame posto sull’altro lato del foglio. Questo siste-ma però non permetteva alle persone di scrivere. Braille, ispirandosi ad un metodo per trasmettere messaggi in rilievo usato dalle forze armate per i dispacci notturni, mise a punto nel 1821 un sistema di scrittura e lettura a rilievo per ipo- e non vedenti ba-sato su serie di sei punti: l’alfabeto Braille appunto.

La nostra biblioteca è stata pensata per favorire l’avvicinamento al libro e trasmettere il piacere della lettura. Un altro modo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere anche l’or-mai collaudata “notte del racconto” attraverso l’ascolto e le attività espe-rienziali dei nostri ragazzi.

Edizioni del nostro Comune:

- “Repertorio toponomastico ticine- se” 2012, che contiene le schede relative a 730 nomi di luogo con informazioni e fotografie di storia locale.

- Monografia “Dal villaggio rurale al comune industriale” 1997

- Per il 150° dalla morte di Stefano Fran- scini “Le vie alla modernità” 2007

Crea il tuo segnalibro: ritaglia, piega in due e incolla!

”l’an sa ‘na pàgina püssé ch’el lìbro”(dicesi di coloro che mostrano di saperne più degli altri)

Proposta del mese:Consigliamo una visita alla nostra biblioteca comunale aperta al mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 secondo il calendario scolastico nel locale adiacente la Sala Multiuso. La nostra bibliotecaria sarà lieta di accompagnarvi nella scelta dei testi di lettura in base ai vostri interessi.

SECNODO UN PFROSSEORE DLEL’UNVIESRITÀ DI CMABRDIGE, NON IMORPTA IN CHE ORIDNE APAPAINO

LE LETETRE IN UNA PAOLRA, L’UINCA CSOA IMNORPTATE È CHE LA PIMRA E L’ULIMTA LETETRA SINAO

NEL PTOSO GITUSO. IL RIUSTLATO PUÒ SERBMARE MLOTO CNOFSUO, MA NOONSTATNE TTUTO SI PUÒ

LEGERGE SEZNA MLOTI PRLEOBMI. QESUTO SI DVEE AL FTATO CHE LA MTENE UANMA NON LGEGE ONGI

LTETERA UNA AD UNA, MA LA PAOLRA NEL SUO ISINEME. CUORSIO, NO?

QU3570 M3554GG10 53RV3 4 PR0V4R3 CH3 L3 N057R3 M3N71 P0550N0 F4R3 GR4ND1 C053! C053

1MPR35510N4N71! 4LL’1N1Z10 3R4 D1FF1C1L3, M4 G14’ 1N QU3574 R1G4, L4 7U4 M3N73 574

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s. Eligio

s. Bibiana

ss. Francesco e Saverio

s. Barbara

s. Giulio

s. Nicola

s. Ambrogio

Immacolata Concezione

s. Siro

s. Melchiade

s. Damaso

s. Giovanna

s. Lucia

ss. Giovanni e Pompeo

s. Massimino

s. Adelaide

s. Lazzaro

s. Graziano

s. Fausta

s. Domenico di Silos

s. Pietro

s. Demetrio

s. Vittoria

Vigilia di Natale

Natale del Signore

s. Stefano

s. Giovanni Apostolo

Innocenti martiri

s. Davide

s. Eugenio

s. Silvestro

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Iniziano le vacanze di Natale

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Inizio inverno

4.a di Avvento

5.a di Avvento

6.a di AvventoPranzo anziani del Comune

Arti decorativeLa definizione di arti decorative è molto ampia poiché indica tutte le opere destinate a un uso pratico ma dotate anche di qualità orna-mentali. Indica tutte quelle creazioni eseguite con i materiali più diversi, come legno, metalli preziosi o ordinari, pietra e plastica, che hanno il compito di abbellire.

Le arti decorative come pure quelle figurative, danno l’op-portunità di espandere le proprie conoscenze, di migliorare i talenti, di sviluppare la concentrazione, di divertirci, di socializzare e rilassarci. Lasciandoci guidare dalla pas-sione e dal gusto per l’estetica si possono creare una miriade di lavori personalizzati sia da conservare o da regalare.

Gli interventi terapeutici che si avvalgono dei vari lavori manuali, così come della musica, della danza, del teatro e della poesia posso-no essere un prezioso strumento di aiuto per superare disagi.

Anche i lavori manuali quali il ricamo, il la-voro a maglia o all’uncinetto e la tessitura danno la possibilità di sbizzarrirsi con le varie metodologie a dipendenza anche del materiale usato. Una moltitudine di punti diversi, i filati ed i colori ci per-mettono di realizzare capi di vestiario o tessili per l’arredamento unici che ci portano soddisfazione.Dalle mani degli esseri umani nasco-no capolavori eccezionali, come i pre-ziosi arazzi creati fin dalla preistoria. Da sempre si tessono tappeti, che svolgono al contempo funzioni pra-tiche ed estetiche, come ci conferma-no i reperti rinvenuti nei monumenti funebri dell’antico Egitto e nei lasciti romani.Ogni civiltà ha realizzato opere tessili che ne rispecchiavano la cultura, così i cinesi hanno impiegato le preziose sete locali, i bizantini hanno prodotto mosaici, anche con i tessuti e non solo con le piccole pietre e gli euro-pei del Rinascimento hanno seguito modelli disegnati da illustri pittori, tra i quali ricordiamo Raffaello e Francisco Goya.

Molto utili e di moda sono inoltre tutti i lavoretti manuali, che ci per-mettono di riciclare materiale usato o addirittura di scarto portandolo a nuova vita. A partire dalla carta, dal-le bottiglie PET, dalle lattine, dai tu-raccioli, dal vetro, ecc. ecc. la fanta-sia è smisurata per realizzare oggetti di uso comune personalizzati. Tutto questo si chiama riciclo creativo.

Chi è un artista? È colui che possiede quella strana capacità di generare dal niente un “oggetto”, frutto di una sua idea personale.

Il Municipio e tutto

il personale dell ’amministrazione

comunaleaugurano un

Buon Natale e un felice 2017!

Mercati: Bellinzona sabato mattina – Locarno giovedì – Lugano martedì, venerdì e sabato – Mendrisio mercoledì – Chiasso venerdìFiere: 3 Faido (Sant’Andrea), 5 Biasca, 8 Dangio (Sant’Ambrogio)

Numeri utili: Polizia 117

Pompieri 118Pronto Soccorso 144

Rega 1414

” Stà a cà a fà calzèta” (rimani a casa tua al posto di farti passare per un “intenditore”)

Dicembre - Dicembro 2016

Procuratevi della lana colorata a vostro piacimento. Ritagliate da un cartoncino due anelli della dimensione che intendete dare al pon pon. Poggiate i due anelli l’u-no sull’altro e avvolgetevi intorno il filo di lana fino a che non ci sarà più spazio al centro tra i cartonci-ni. Tagliate il filo lasciando fuori l’eccesso. Allargate i dischi di car-tone e legate il pon pon al centro con un altro filo di lana. Sfilate i cartoncini con delicatezza. Il pon pon è ultimato. Potete rifinirlo con le forbicine se qualche filo dovesse risultare troppo lungo rispetto agli altri.

Divertitevi a realizzare le vostre decorazioni creando dei pon pon

Proposta del mese:Vi invitiamo a realizzare alcuni pon pon secondo la vostra fantasia da consegnare entro il 7 dicembre in Cancelleria per addobbare l’albero di Natale che esporremo nella Sala Multiuso in occasione delle Festività natalizie.