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34 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2016 Valli Brembana e Imagna ALMENNO SAN SALVATORE BRUNO SILINI La Comunità montana Valle Imagna ha previsto un in- vestimento di 380 mila euro per ampliare la propria rete di piste ciclabili sul territorio. Il proget- to definitivo sarà concretizzato nell’apertura del cantiere entro la prossima primavera. La nuo- va pista ciclabile (disegnata dal- la Studio Capitanio Architetti) partirà da Almenno San Salva- tore per arrivare a Strozza fino al ponte del Chitò congiungendosi con l’altro percorso che da lì por- ta a Clanezzo, già attivo da qual- che anno. «Nello specifico il nuovo tracciato sarà lungo quasi Nella cartina il tracciato della pista ciclabile della Valle Imagna, finanziata in parte dal Consorzio Bim La Valle Imagna pedala Da Almenno a Strozza sei chilometri in bici Pista ciclabile. L’opera finanziata dal Bacino imbrifero Si congiungerà al percorso già allestito verso Clanezzo Un progetto per collegare Capizzone a Ponte Giurino sei chilometri - spiegano dal- l’Ufficio tecnico della Comunità montana -, di questi, 2.453 metri sono sul territorio di Almenno San Salvatore, i restanti 3.330 metri riguardano Strozza». «Siamo soddisfatti di questo risultato – ha commentato il presidente della Comunità montana Valle Imagna, Roberto Facchinetti –. Si tratta di un obiettivo attuato con risorse no- stre nonché recependo finan- ziamenti del Bacino imbrifero montano (Bim) sempre sensibi- le a tali iniziative. Si compie così un altro passo significativo sulla cosiddetta mobilità dolce in prospettiva di future progetta- zioni, per esempio, da Capizzo- ne a Ponte Giurino». Il nuovo tracciato si sviluppa da Almenno San Salvatore, più precisamente dalla località «Ponte della Noca». Successiva- mente tocca il complesso me- dievale di San Giorgio in Lemine (con la basilica a tre navate, risa- lente al XII secolo), ed entra nel reticolo urbano di Almenno San Salvatore in prossimità delle scuole e nell’area del mercato. Prosegue, poi, nel comune di Strozza sul tratturo agro-silvo- pastorale esistente nel bosco su- perando l’abitato in prossimità del cimitero e attraversando (in sottopasso) la strada provincia- le 14 fino al ponte del Chitò. Si tratta di un manufatto a sei arca- te in pietra calcarea risalente al 1897 realizzato in una strozza- tura del torrente Imagna con lo scopo di canalizzare l’acqua de- stinata ad alimentare la centrale di Clanezzo. Con la dismissione della cen- trale, ora sul ponte, adeguata- mente adattato e messo in sicu- rezza, passa la strada ciclo-pe- donale. Il sedime non sarà uni- forme in tutto il tracciato bensì si alterneranno tratti di asfalto, ghiaietto e pavimentazione in pietra. «Una differenziazione - rimarca l’architetto Remo Capi- tanio - che si è resa necessaria per rispettare alcune zone di pregio architettonico e naturali- stico». «Collegare fra loro tratte di piste ciclo-pedonali ci con- sente di creare un’unica grande rete organica e collegata – con- clude Facchinetti –. Qui, tra Al- menno San Bartolomeo, Al- menno San Salvatore, Strozza e Clanezzo, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo dati e così consegniamo al territorio un lungo percorso che lo attra- versa. Continuano il nostro im- pegno e il nostro sostegno per una mobilità sostenibile. Se la macchina burocratica non subi- sce intoppi già dall’estate prossi- ma potrebbe esserci l’apertura del tracciato e la possibilità per molti cicloamatori e cammina- tori di sfruttarlo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Lenna Parco giochi Da marzo anche il bar Sarà inaugurato domenica, alle 16, il nuovo parco giochi di Lenna. «Si tratta, per l’esattezza, di un ciclo- parco giochi – spiega il sindaco Jonathan Lobati – a servizio della comunità, dei turisti e di chi ogni giorno percorre la pista ciclabile». Situata nell’area dell’ex stazione ferroviaria, la nuova area giochi si trova a ridosso dalla pista ciclope- donale. Per la realizzazione del- l’opera, che ha richiesto un investi- mento di 140 mila euro, sono stati utilizzati principalmente materiali autoctoni e a ridotto impatto ambientale. A comporre il parco giochi tanto legno, una pavimenta- zione antitrauma in corteccia ma anche il marmo Arabescato Orobi- co, donato da alcuni benefattori locali e impiegato per le panchine. L’intervento rientra in un progetto che vedrà il suo completamento a inizio 2017, quando accanto all’area verde verrà posato un chiosco bar-ristoro. «Faremo un bando di gestione – spiega Lobati – e utiliz- zeremo il ricavato per finanziare le spese di mantenimento e pulizia del parco e soprattutto della pista ciclabile». G.DO. n Sul tracciato si alterneranno tratti di asfalto, ghiaietto e pavimentazione in pietra La pista da Clanezzo a Strozza in mezzo a sterpi e rovi CLANEZZO Le immagini parlano da sole. In alcuni tratti sterpi e rovi sono cresciuti a dismi- sura tanto da rendere disage- vole il passaggio. I corrimano della staccio- nata sono scheggiati con le viti di congiunzione tra le as- si che spuntano solitarie. Senza contare quella panchi- na dove da un lato è impossi- bile sedersi e il piano del ta- volo è mancante per un terzo. Sono solo alcune «impres- sioni digitali» che sostanzia- no il corredo fotografico che Mauro Capelli ha preparato per testimoniare il degrado patito da alcuni tratti della pista ciclo-pedonale che da Clanezzo arriva a Strozza. «Se non fossi intervenuto personalmente - spiega - in alcuni punti la vegetazione avrebbe invaso tutto il sedi- me (a malapena passa una persona) con conseguenti e serie difficoltà per la viabilità e i rischi per la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni». «Senza contare - continua ancora Capelli nel suo rac- conto - che una pista non te- nuta a dovere abbassa il livel- lo di frequentazione da parte di coloro che vogliono goder- si una bella passeggiata in bi- cicletta alle prime luci del giorno piuttosto che al tra- monto». Un «cahier de doléances» che fa supporre che gli inter- venti di manutenzione ordi- naria programmati durante l’anno siano da potenziare. All’Ufficio tecnico della Co- munità montana Valle Ima- gna, su cui ricade la gestione della pista, le notizie di de- grado scatenano al principio una reazione di stizza: «Non possiamo tutti i giorni anda- re a controllare i chilometri di piste ciclo-pedonale che abbiamo sul nostro territo- rio. Sarebbe opportuno che chi si accorge di situazioni anomale ci avvisi pronta- mente senza scadere in pole- miche». Carte alla mano i respon- sabili ci mostrano il numero di ore lavorate in questi mesi per ripristinare una normali- tà compromessa dalle abbon- danti piogge. «Non siamo inefficienti, chiediamo solo che i proble- mi ci vengano segnalati», concludono all’unisono. B. S. Un tavolino inutilizzabile lungo la pista da Clanezzo a Strozza efJfznfTvwHJ/t60VPy0wYR67uOT3Emh0XHY1pkf7is=

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34L’ECO DI BERGAMO

MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2016

Valli Brembana e Imagna

ALMENNO SAN SALVATORE

BRUNO SILINI

La Comunità montanaValle Imagna ha previsto un in-vestimento di 380 mila euro per ampliare la propria rete di piste ciclabili sul territorio. Il proget-to definitivo sarà concretizzato nell’apertura del cantiere entro la prossima primavera. La nuo-va pista ciclabile (disegnata dal-la Studio Capitanio Architetti) partirà da Almenno San Salva-tore per arrivare a Strozza fino alponte del Chitò congiungendosicon l’altro percorso che da lì por-ta a Clanezzo, già attivo da qual-che anno. «Nello specifico il nuovo tracciato sarà lungo quasi

Nella cartina il tracciato della pista ciclabile della Valle Imagna, finanziata in parte dal Consorzio Bim

La Valle Imagna pedalaDa Almenno a Strozzasei chilometri in biciPista ciclabile. L’opera finanziata dal Bacino imbriferoSi congiungerà al percorso già allestito verso ClanezzoUn progetto per collegare Capizzone a Ponte Giurino

sei chilometri - spiegano dal-l’Ufficio tecnico della Comunitàmontana -, di questi, 2.453 metrisono sul territorio di Almenno San Salvatore, i restanti 3.330 metri riguardano Strozza».

«Siamo soddisfatti di questorisultato – ha commentato il presidente della Comunità montana Valle Imagna, RobertoFacchinetti –. Si tratta di un obiettivo attuato con risorse no-stre nonché recependo finan-ziamenti del Bacino imbrifero montano (Bim) sempre sensibi-le a tali iniziative. Si compie così un altro passo significativo sullacosiddetta mobilità dolce in prospettiva di future progetta-zioni, per esempio, da Capizzo-ne a Ponte Giurino».

Il nuovo tracciato si sviluppada Almenno San Salvatore, più precisamente dalla località «Ponte della Noca». Successiva-mente tocca il complesso me-dievale di San Giorgio in Lemine(con la basilica a tre navate, risa-lente al XII secolo), ed entra nel

reticolo urbano di Almenno SanSalvatore in prossimità delle scuole e nell’area del mercato. Prosegue, poi, nel comune di Strozza sul tratturo agro-silvo-pastorale esistente nel bosco su-perando l’abitato in prossimità del cimitero e attraversando (in sottopasso) la strada provincia-le 14 fino al ponte del Chitò. Si tratta di un manufatto a sei arca-te in pietra calcarea risalente al 1897 realizzato in una strozza-tura del torrente Imagna con lo scopo di canalizzare l’acqua de-stinata ad alimentare la centraledi Clanezzo.

Con la dismissione della cen-trale, ora sul ponte, adeguata-mente adattato e messo in sicu-rezza, passa la strada ciclo-pe-donale. Il sedime non sarà uni-forme in tutto il tracciato bensì si alterneranno tratti di asfalto, ghiaietto e pavimentazione in pietra. «Una differenziazione - rimarca l’architetto Remo Capi-tanio - che si è resa necessaria per rispettare alcune zone di

pregio architettonico e naturali-stico». «Collegare fra loro tratte di piste ciclo-pedonali ci con-sente di creare un’unica grande rete organica e collegata – con-clude Facchinetti –. Qui, tra Al-menno San Bartolomeo, Al-menno San Salvatore, Strozza e Clanezzo, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo dati e così consegniamo al territorio un lungo percorso che lo attra-versa. Continuano il nostro im-pegno e il nostro sostegno per una mobilità sostenibile. Se la macchina burocratica non subi-sce intoppi già dall’estate prossi-ma potrebbe esserci l’apertura del tracciato e la possibilità per molti cicloamatori e cammina-tori di sfruttarlo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lenna

Parco giochiDa marzoanche il bar

Sarà inaugurato domenica, alle 16,

il nuovo parco giochi di Lenna. «Si

tratta, per l’esattezza, di un ciclo-

parco giochi – spiega il sindaco

Jonathan Lobati – a servizio della

comunità, dei turisti e di chi ogni

giorno percorre la pista ciclabile».

Situata nell’area dell’ex stazione

ferroviaria, la nuova area giochi si

trova a ridosso dalla pista ciclope-

donale. Per la realizzazione del-

l’opera, che ha richiesto un investi-

mento di 140 mila euro, sono stati

utilizzati principalmente materiali

autoctoni e a ridotto impatto

ambientale. A comporre il parco

giochi tanto legno, una pavimenta-

zione antitrauma in corteccia ma

anche il marmo Arabescato Orobi-

co, donato da alcuni benefattori

locali e impiegato per le panchine.

L’intervento rientra in un progetto

che vedrà il suo completamento a

inizio 2017, quando accanto all’area

verde verrà posato un chiosco

bar-ristoro. «Faremo un bando di

gestione – spiega Lobati – e utiliz-

zeremo il ricavato per finanziare le

spese di mantenimento e pulizia

del parco e soprattutto della pista

ciclabile». G. DO.

n Sul tracciato si alterneranno tratti di asfalto, ghiaietto e pavimentazione in pietra

La pista da Clanezzo a Strozza in mezzo a sterpi e roviCLANEZZO

Le immagini parlanoda sole. In alcuni tratti sterpie rovi sono cresciuti a dismi-sura tanto da rendere disage-vole il passaggio.

I corrimano della staccio-nata sono scheggiati con leviti di congiunzione tra le as-si che spuntano solitarie.Senza contare quella panchi-na dove da un lato è impossi-bile sedersi e il piano del ta-volo è mancante per un terzo.

Sono solo alcune «impres-sioni digitali» che sostanzia-no il corredo fotografico che

Mauro Capelli ha preparatoper testimoniare il degradopatito da alcuni tratti dellapista ciclo-pedonale che daClanezzo arriva a Strozza.«Se non fossi intervenutopersonalmente - spiega - inalcuni punti la vegetazioneavrebbe invaso tutto il sedi-me (a malapena passa unapersona) con conseguenti eserie difficoltà per la viabilitàe i rischi per la sicurezza deiciclisti e dei pedoni».

«Senza contare - continuaancora Capelli nel suo rac-conto - che una pista non te-

nuta a dovere abbassa il livel-lo di frequentazione da partedi coloro che vogliono goder-si una bella passeggiata in bi-cicletta alle prime luci delgiorno piuttosto che al tra-monto».

Un «cahier de doléances»che fa supporre che gli inter-venti di manutenzione ordi-naria programmati durantel’anno siano da potenziare.All’Ufficio tecnico della Co-munità montana Valle Ima-gna, su cui ricade la gestionedella pista, le notizie di de-grado scatenano al principio

una reazione di stizza: «Nonpossiamo tutti i giorni anda-re a controllare i chilometridi piste ciclo-pedonale cheabbiamo sul nostro territo-rio. Sarebbe opportuno chechi si accorge di situazionianomale ci avvisi pronta-mente senza scadere in pole-miche».

Carte alla mano i respon-sabili ci mostrano il numerodi ore lavorate in questi mesiper ripristinare una normali-tà compromessa dalle abbon-danti piogge.

«Non siamo inefficienti,chiediamo solo che i proble-mi ci vengano segnalati»,concludono all’unisono. B. S.Un tavolino inutilizzabile lungo la pista da Clanezzo a Strozza

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