Valutazione rischi in piscina e sistemi di autocontrollo

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La valutazione dei rischi negli impianti di balneazione strumenti per l’applicazione e la verifica dei piani di autocontrollo Dott. Stefano Sghedoni Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro AUSL Reggio Emilia http://it.linkedin.com/pub/stefano-sghedoni/53/4a4/ a99 XX° CONGRESSO NAZIONALE UNPISI : 23/11/2012

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La valutazione dei rischi negli impianti di balneazione

strumenti per l’applicazione e la verifica dei piani di autocontrollo

Dott. Stefano SghedoniTecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di LavoroAUSL Reggio Emiliahttp://it.linkedin.com/pub/stefano-sghedoni/53/4a4/a99

XX° CONGRESSO NAZIONALE UNPISI : 23/11/2012

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Problema

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Le piscine e le strutture natatorie sono ambienti molto frequentati dalla popolazione

Rischi per i bagnanti:

- Infortunistici

- Fisici

- Chimici

- Biologici

ANALISI DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEI

RISCHI

Responsabile della piscina

Sistema di controllo interno : Punti o fasi con rischi Misure preventive CCP e limiti critici Sistema di monitoraggio Azioni correttiveVerifiche e revisioni periodiche

DOCUMENTO o “PIANO” di AUTOCONTROLLO

Accordo Stato-Regioni 16/01/2003; Accordo Interregionale 2004; Leggi e/o Delibere regionaliAccordo Stato-Regioni 16/01/2003; Accordo Interregionale 2004; Leggi e/o Delibere regionaliAccordo Stato-Regioni 16/01/2003; Accordo Interregionale 2004; Leggi e/o Delibere regionali

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Pericoli e rischi infortunistici:

• Annegamenti

• Semi-annegamenti

• Traumi da impatto

• Eviscerazioni

Morte

Danni neurologici

- Lesioni spinali- Traumi cerebrali e cranici- Fratture e lussazioni- altri traumi o ferite minori

Lesioni agli organi / emorragie

Pericoli e rischi fisici: • Temperature/ umidità

• Radiazione solare

• Impiantistici

• Strutturali / gestionali

- Colpi di calore - Sopore- Difficoltà respiratorie

- Eritemi -Ustioni - Neoplasie cutanee

- Folgorazioni - Esplosioni- Difficoltà respiratorie

- Eventi infortunistici - Incendi

- Condizioni antigieniche

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Pericoli microbiologici: Microorganismhazard

Faecally-derived Non-faecally-derived

VirusesAdenovirusesHepatitis ANorovirusesEnteroviruses

BacteriaShigella spp.E. coli 0157

ProtozoaGiardiaCryptosporidium

VirusesMolluscipoxvirusPapillomavirusAdenoviruses

BacteriaLegionella spp.Pseudomonas spp.Mycobacterium spp.Staphylococcus aureusLeptospira spp.

ProtozoaNaegleria fowleriAcanthamoeba spp.Plasmodium spp.

FungiTrichophyton spp.Epidermophyton floccosum

OMS

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Rischi microbiologici:

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Concentrazioni microbiche sul corpo umano:Ascelle 2÷3 milioni per cm²Cuoio capelluto 1÷2 milioni per cm²Fronte sino a 200.000 per cm²Pelle asciutta circa 100 per cm²Aree umide circa 10 milioni per cm²Tratto naso-faringeo da 1 a 100 milioni per cm²

Shigella sino a 1 milione ufc/gr ( ID50= 5x 10² )Escherichia coli O157 sino a 100 milioni ufc/gr (ID50 ?)Virus Enterici 106÷1011 ufp/gr Cryptosporidium e Giardia 106÷107 cisti/oocisti per gr (ID50 132 oocisti per Cryptosporidium, 25 cisti per Giardia)

Contaminazione microbiologica:

Contributo dei bagnanti

Microganismi nelle feci (alcuni esempi per individui infetti):

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Pericoli chimici:

OMS

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Contaminazione chimica: Contributo dei bagnanti

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Epidemiologia: Annegamenti USA

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Epidemiologia: Patologie infettive

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Percezioni e consapevolezze dei bagnanti italiani:

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Controlli interni: riferimenti

Sistema HACCP

1 – Individuazione e analisi dei pericoli2 – Individuazione dei CCP3 – Definizione dei limiti critici4 – Definizione procedure monitoraggio5 – Definizione azioni correttive6 – Definizione procedure di verifica7 – Definizione del sistema di registrazione

PREVENZIONE DA TUTTI I

RISCHI

a. Analisi dei potenziali pericoli per la piscinab. Individuazione dei punti o delle fasi in cui

possono verificarsi e definizione delle misure preventive

c. Individuazione dei CP e definizione dei limiti critici

d. Definizione del sistema di monitoraggioe. Individuazione delle azioni correttivef. Verifiche del piano e riesame periodico

Due direttrici:1- qualità dell’acqua

2- altri rischi ambientali per la sicurezza rispetto alla possibilità di incidenti o altri eventi dannosi per l’utente 12

ACCORDO

STATO-REGIONI

16/01/2003

Accordo interregionale 2004

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Analisi dei Potenziali Pericoli

Conoscenza strutture, impianti, pericoli, organigramma, responsabilità

Valutazione dei Rischi R= P x M

Azioni Preventive e

Protettive Pericoli

%Accadimento Entità del danno

Individuazione C.C.P. (dove possibile)

Autocontrollo e monitoraggio

Azioni correttiveVerifica Efficacia/Efficienza

Revisione

Esperienza

Formazione

Protocolli di gestione e intervento

Registrazione/Comunicazione

Inform. / Form.

BIOLOGICI CHIMICI FISICI INFORTUNISTICI

Limiti

Individuazione dei punti o fasi dove si possono

manifestare Impiantistici Gestionali/organizzativi

Controlli interni: sistema di autocontrollo

COMPETENZE

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Sistemi di prevenzione, C.C.P. e monitoraggi

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Prevenzione primaria:

- Strutturale- Impiantistica- Gestionale

Disinfezione e trattamento acqua:

E°(O3)=+2.08V>E°(ClO2)=+1.51V>E°(HClO)=+1.49V>E°(Cl2)=+1.36V>E°(ClO-)=+0.40V

C.C.P.

LRT 8/2006; DPGRT 26/02/2010; DGRER 1092/2005; UNI 10637; UNI-CEI 64/8; DM 18/03/1996 e smi; C.O.N.I.; F.I.N./F.I.N.A.; ecc.

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Sistemi di prevenzione, C.C.P. e monitoraggi C.C.P.

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Sistemi di prevenzione, C.C.P. e monitoraggi C.C.P.

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Necessità di metodi e strumenti efficienti ed efficaci per le verifiche dei piani di autocontrollo

Oggettività

Uniformità

Flessibilità

APPLICABILI SUL CAMPO

Strumenti di valutazione interna/esterna

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Strumenti: studio e sperimentazione

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AUDIT : verificatore esterno, gestore, responsabili, consulenti

Checklist di vigilanza o Audit esterno

VERIFICA SISTEMATICA PIANO DI AUTOCONTROLLO : Introduzione tecnica descrittiva Descrizione del team di autocontrollo Diagrammi di flusso Analisi e descrizione dei pericoli, dei rischi e dei punti critici Controllo dei punti critici Azioni correttive Aggiornamento e revisione periodica

PUNTEGGIO VALUTAZIONE OGGETTIVA

CALCOLO AUTOMATIC

ODocumento di verifica interna

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Struttura

Categoria

Tipolog.

VASCHEcoperte (n°)

scoperte (n°)

tipo/usosup. tot.

(m2)vol. tot.

(m3)

1Centro

benessere + palestra misto 4 2

bambini polifunz.

ric.attrezz. 439,9 467,7

2 Pisc. Pubblica coperte 2  

bambini polifunz. 246,0 326,7

3 Pisc. Pubblica misto 3 1

nuoto / subricreativebambinipolifunz. 1622,5 2734,8

4 Palestra coperte 2  Polif.unz.

Ricr.attrez. 271,5 325,8

5Parco acq.

scoperte   5

nuotoricreativeBambini

ric.attrezz. 3580,0 3689,0

6 Pisc. Pubblica

scoperte   2

Bambini polifunz. 335,0 489,0

7Parco acq.

scoperte   4

ricreativebambinipolifunz.

Ricr.attrez. 822,5 1138,0

8Palestra

scoperta

1 (idro) 1

Ricreativeric.attrezz. 76,0 88,0

Strumenti: sperimentazione a Reggio Emilia

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Strumenti : la checklist con gli algoritmi di punteggio

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Strumenti: il foglio elettronico per calcolo automatico

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Strumenti: il documento di verifica interna

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Strumenti: la scheda di analisi

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Strumenti: verifica sperimentale e valutazioni

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2 indicatori di risultato: Per la coerenza tra calcolo manuale e automatico:

Iris1 = (n. differenze di calcolo entro una variabilità del ±5% / n. calcoli svolti) x 100;

STD1 = 100%

Per la coerenza tra giudizio soggettivo e giudizio da tab.2:

Iris2 = (n. scostamenti tra giudizi nel range ±10% / n. giudizi complessivi) x 100;

STD2 ≥ 75%2 indicatori di

outcome: Per la valutazione di efficacia sul documento di verifica interna:

Iouc3 = (n. voti ≥7.5 espressi su documento di verifica interna / n. voti totali) x 100;

STD3 ≥ 75%

Per la valutazione di efficacia ed efficienza sulla seduta di audit:

Iouc4 = (n. voti ≥7.5 espressi su audit esterno / n. voti totali) x 100.

STD4 ≥ 75%

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Strumenti: conclusioni della ricerca

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Iris1 = (8/8) x 100 = 100%Iris2 = (6/8) x 100 =

75%IOUC3 = (8/8) X 100 = 100%

IOUC4 = (7/8) X 100 = 87,5%

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Bibliografia :

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Coordinamento Interregionale Prevenzione nella seduta del 22 giugno 2004 e dalla Conferenza dei Presidenti in seduta del 16 dicembre 2004. Trasmesso ai Presidenti delle Regioni, agli Assessori alla Sanità e ai Referenti della Conferenza con Prot. N. 4766/A4SAN.

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Una vita senza ricerca non è degna per l'uomo di essere

vissuta.SocrateGrazie per l’attenzione.

Dott. Stefano Sghedoni