Valutazione d’Azienda - UniBG 2 Aspetti generali... · Metodi di Valutazione 3 METODICHE DI...
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Valutazione d’AziendaLezione 2
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2
Principi Italiani di Valutazione – Luglio 2015
Principi di valutazione
Premesse
Commenti
Esempi
Appendici
Glossario
Chiariscono meglio i
contenuti dei Principi
MA non sono parte dei
principi (contenuto non-
authoritative).
Data di applicazione: 01 Gennaio 2016
L’OIV ritiene
inappropriata
un’applicazione
retrospettiva.
Early Adoption su
base volontaria.
Forniscono le linee guida entro cui deve
essere individuata la soluzione al problema
valutativo secondo le caratteristiche del
caso concreto.
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IVS & PIVI Principi sono soggetti a revisione periodica ogni due anni, in sintonia con gli IVS: i PIV si
ispirano infatti agli IVS.
IVS
High Level Standards
PIV
Sistema Italiano
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Regole di ValutazioneDilemma: ha ragione il valutatore o il mercato?
Si pensi al paradosso della new economy: imprese permanentemente in perdita che nei mercati
borsistici sono state valutate molto di più di aziende storiche, stabili e consolidate.
Di fronte ad elementi di incertezza che influenzano il prezzo (comportamenti emotivi del
mercato, ad esempio) occorre determinare il valore secondo una ben precisa procedura.
La metodica utilizzata nel determinare il valore deve dunque essere razionale, ricostruibile e
convincente.
Si possono individuare i seguenti postulati:
Razionalità (metodi dotati di un fondamento teorico)
Obiettività (dati certi e affidabili)
Neutralità (imparzialità, senza influenze da parte di interessi di parte)
Stabilità (elementi stabili e non di natura straordinaria).
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Regole di ValutazioneNell’ambito dei PIV si può richiamare il Conceptual Framework che racchiude tutti i concetti e
le definizioni a cui fanno riferimento i Principi stessi e così riassumibili:
4 Principi cardine 7 Profili principali 7 Domande chiave
1. determinato punto nel
tempo;
2. natura prospettica;
3. tassi di attualizzazione
derivanti dal mercato;
4. influenzabile da fattori
quali la liquidità.
1. scopo della valutazione;
2. tipo di
incarico/mandato;
3. tipologia di lavoro;
4. configurazioni di
valore;
5. data della valutazione;
6. unità di valutazione;
7. metodiche di
valutazione.
1. perché la valutazione;
2. con quali limitazioni;
3. quali attività ha svolto
l’esperto;
4. il valore per chi;
5. a quando è riferita la
valutazione;
6. che cosa si sta
valutando;
7. come si sta valutando.
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Regole di Valutazione – conceptual framework
In particolare quanto detto fin’ora può essere così sintetizzato:
«L’opinione di valore cui giunge l’esperto deve essere:
a) razionale;
b) verificabile;
c) coerente;
d) affidabile;
e) svolta in modo professionale;
f) svolta con competenza.
PIV I.1.4»
Schema logico sottostante
Processo valutativo
Base informativa, obiettivi e risultati
Obiettività
Codice Etico IVSC
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Il processo di valutazione
«Una valutazione è un documento che contiene un giudizio sul valore di un’attività
(azienda, partecipazione, strumento finanziario, bene reale, bene immateriale) o una
passività fondato su uno svolgimento completo del processo valutativo che si sviluppa
attraverso cinque fasi:
a. la formazione e l’apprezzamento della base informativa;
b. l’applicazione dell’analisi fondamentale;
c. la selezione della metodologia o delle metodologie di stima più idonee agli scopi
della valutazione;
d. l’apprezzamento dei principali fattori di rischio;
e. la costruzione di una razionale sintesi valutativa.
P.I.V. I.4.3. »
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Metodi di ValutazioneEsistono vari metodi di determinazione del valore: non esiste uno migliore degli altri, poiché
ciascun singolo contesto richiede il metodo più adeguato:
“Nella selezione del metodo o dei metodi di valutazione, l’esperto deve essere
consapevole dell’esigenza di formulare scelte motivate, coerenti con: le caratteristiche
dell’azienda, o del ramo aziendale considerato; la configurazione di valore ricercata; le
finalità della stima, e la base informativa disponibile. Sono da evitare aggregazioni di
metodi che non esprimono un razionale percorso valutativo.
P.I.V. III.1.16”
Raramente i Professionisti affidano la valutazione di un’azienda ad un singolo metodo.
Le valutazioni generalmente si distinguono tra:
Assolute: si basano su modelli e formule focalizzati sulla singola impresa. Si giunge al
giudizio di valutazione tramite l’analisi dettagliata degli elementi caratterizzanti dell’azienda;
Relative: ricorrono a moltiplicatori basati su informazioni di mercato.
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Metodi di Valutazione“I criteri riconosciuti per la valutazione delle aziende, o dei rami di azienda,
appartengono a cinque gruppi, comprensivi di diverse varianti:
1) i criteri patrimoniali;
2) i criteri reddituali;
3) i criteri che esplicitano la creazione di valore;
4) i criteri finanziari;
5) i criteri comparativi di mercato.
Al di là della loro articolazione, tutti i criteri sono riconducibili alle tre metodiche
generali: del costo (criteri patrimoniali), dei risultati attesi (criteri reddituali, criteri
finanziari) o del mercato (criteri comparativi di mercato), o una combinazione tra le
metodiche del costo e del reddito (criteri che esplicitano la creazione di valore)
descritte nella rete concettuale di base.
P.I.V. III.1.11”
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Metodi di Valutazione
3 METODICHE DI
VALUTAZIONE
5 CRITERI DIVALUTAZIONE
“La metodica di mercato (market approach) fornisce
un’indicazione di valore attraverso la comparazione dell’attività
oggetto di valutazione con attività simili o identiche con
riferimento alle quali siano disponibili informazioni significative
su prezzi recenti.
L’esperto deve essere consapevole che la metodica di mercato
fornisce indicazioni di valore significative, in quanto basate su
dati oggettivi, in presenza delle seguenti condizioni:
a) le attività assunte quali benchmark dell’attività oggetto di
valutazione presentano un grado accettabile di
comparabilità;
b) i prezzi osservati per le attività di riferimento si formano in
normali condizioni di mercato;
c) non siano riconosciuti nel prezzo valori o sinergie speciali
(legate alla specifica transazione).
P.I.V. I.15.1”
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Metodi di Valutazione
“La metodica dei risultati attesi (income approach) fornisce un’indicazione del valore
basata sulla capacità di un’attività reale o finanziaria di generare flussi di risultato nel
futuro. Questi ultimi possono essere configurati con differenti criteri.
P.I.V. I.16.1”Vita utile residuaDistribuzione temporale
Grado di incertezza
“La metodica del costo (cost approach) fornisce indicazioni in ordine all’onere che
dovrebbe essere sostenuto per sostituire o rimpiazzare l’attività oggetto di valutazione
con una di utilità equivalente. Tale informazione può risultare rilevante anche in
presenza di indicazioni di valore desumibili dalla metodica del mercato (marketapproach) e dalla metodica dei risultati attesi (income approach).
P.I.V. I.17.1”
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Metodi di Valutazione
“Il costo può essere inteso in due differenti accezioni: come costo di riproduzione o
ricostruzione (reproduction cost) o come costo di sostituzione o rimpiazzo
(replacement cost). Devono essere precisate le motivazioni per le quali viene prescelta
la prima o la seconda accezione di costo.
P.I.V. I.17.2”
“Il criterio del costo quando riferito ad attività in grado di trasferire un vantaggio competitivo
(ad esempio beni intangibili) deve considerare oltre ai costi diretti ed ai costi finanziari indiretti
(developer’s profit) anche l’eventuale incentivo imprenditoriale (entrepreneurial incentive). L’incentivo
imprenditoriale è il maggior rendimento rispetto al costo del capitale che colui che ha realizzato
un bene in grado di trasferire un vantaggio competitivo desiera vedersi riconosciuto, nella
cessione del bene stesso, per compensarlo dell’extra-reddito che il bene è in grado di generare.
Commento al P.I.V. I.17.2»