User Meeting Pro.File 8.5, istruzioni per l’uso del …...menta il grado di accettazione...

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34 SISTEMI&IMPRESA maggio 2015 PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT sull’orlo dei secondi, motivo che impone la cura spasmodica di tutte le procedu- re e della documentazione per vincere il competitor”. Un sistema PLM efficiente – spiega Baumtrok – deve essere in grado di gestire in tutt’uno i dati CAD, le infor- mazioni relative al prodotto (come le di- stinte base) e ai processi, per arrivare ad architettare una infrastruttura documen- tale completa e interdipartimentale. In mancanza di un sistema simile, che metta a fattor comune tutte le informazio- ni disponibili in azienda, organizzandole in modo coerente e funzionale, il rischio è quello di perdere il treno dell’innovazione. E perderlo in un paese come l’Italia, uno fra i primi al mondo nella classifica dei più grandi costruttori di macchinari per l’indu- stria, significa gettare fuori dalla finestra un patrimonio di know how e tradizione manifatturiera in grado di generare altissi- mo valore per l’economia interna. Proprio come ci ha tenuto a sottolineare nel suo Si è tenuto lo scorso 16 aprile presso la sede di Marchesini Group, a Pianoro, il quinto user meeting organizzato per la presentazione in Italia di Pro.File 8.5, l’ulti- ma release della soluzione PLM sviluppata dalla tedesca Procad e distribuita in Italia da Pro.File PLM Italia. L’evento è stato occasione per la premia- zione dei clienti storici di Pro.File PLM Italia – tra cui Marchesini Group – e per testare sul banco di prova i vantaggi e i benefici che con l’implementazione di un moderno sistema per la gestione del ciclo di vita del prodotto si possono ottenere rispetto a una semplice soluzione per la gestione del dato tecnico. E di come, in un certo senso, ne rappresenti la sua na- turale evoluzione. Un’evoluzione grazie alla quale i processi di produzione sono diventati più efficienti e strutturati. Per- ché, come sottolinea Dimitri Baumtrok partner manager international di Pro- cad “oggi la sfida dell’efficienza si gioca User Meeting Pro.File 8.5, istruzioni per l’uso del PLM di domani Grande entusiasmo nella sala conferenze di Marchesini Group per la nuova versione da parte degli oltre 70 partecipanti a cura della Redazione La premiazione dei clienti storici di Pro.File PLM Italia nel corso dell’evento

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product lifecycle management

sull’orlo dei secondi, motivo che impone la cura spasmodica di tutte le procedu-re e della documentazione per vincere il competitor”. Un sistema PLM efficiente – spiega Baumtrok – deve essere in grado di gestire in tutt’uno i dati CAD, le infor-mazioni relative al prodotto (come le di-stinte base) e ai processi, per arrivare ad architettare una infrastruttura documen-tale completa e interdipartimentale.In mancanza di un sistema simile, che metta a fattor comune tutte le informazio-ni disponibili in azienda, organizzandole in modo coerente e funzionale, il rischio è quello di perdere il treno dell’innovazione. E perderlo in un paese come l’Italia, uno fra i primi al mondo nella classifica dei più grandi costruttori di macchinari per l’indu-stria, significa gettare fuori dalla finestra un patrimonio di know how e tradizione manifatturiera in grado di generare altissi-mo valore per l’economia interna. Proprio come ci ha tenuto a sottolineare nel suo

Si è tenuto lo scorso 16 aprile presso la sede di Marchesini Group, a Pianoro, il quinto user meeting organizzato per la presentazione in Italia di Pro.File 8.5, l’ulti-ma release della soluzione PLM sviluppata dalla tedesca Procad e distribuita in Italia da Pro.File PLM Italia.L’evento è stato occasione per la premia-zione dei clienti storici di Pro.File PLM Italia – tra cui Marchesini Group – e per testare sul banco di prova i vantaggi e i benefici che con l’implementazione di un moderno sistema per la gestione del ciclo di vita del prodotto si possono ottenere rispetto a una semplice soluzione per la gestione del dato tecnico. E di come, in un certo senso, ne rappresenti la sua na-turale evoluzione. Un’evoluzione grazie alla quale i processi di produzione sono diventati più efficienti e strutturati. Per-ché, come sottolinea Dimitri Baumtrok partner manager international di Pro-cad “oggi la sfida dell’efficienza si gioca

User Meeting Pro.File 8.5, istruzioni per l’uso del PLM di domaniGrande entusiasmo nella sala conferenze di Marchesini Groupper la nuova versione da parte degli oltre 70 partecipanti

a cura della Redazione

La premiazione dei clienti storici di Pro.File PLM Italia nel corso dell’evento

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l’opinione

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intervento anche Sergio Terzi, Professore associato presso il dipartimento di Inge-gneria Gestionale del Politecnico di Milano e direttore dell’Osservatorio sui processi di progettazione (Osservatorio Gestione pro-gettazione e PLM).

Seguire l’insegnamento dei migliori:il caso Marchesini GroupIl ricorso a solidi metodi scientifici e all’uti-lizzo di strumenti tecnologici adeguati per inventare una nuova progettazione è l’unica strada – dice Terzi – per competere in un mondo sempre più globale, in cui i poli ma-nifatturieri emergenti del far east si fanno sempre più aggressivi e le economie occi-dentali sempre più deboli e svuotate della loro componente primaria: la conoscenza sul prodotto. Ovviamente con qualche ec-cezione; coloro che fin da subito hanno creduto alle potenzialità di uno strumen-to per la gestione integrata del ciclo di vita del prodotto si trovano oggi in una posizione di vantaggio rispetto ai compe-titor e all’intera filiera. Come nel caso di Marchesini Group, l’azienda di Bologna, cliente Pro.File da 15 anni, tra i leader nel settore del packaging farmaceutico e cosmetico, cresciuta costantemente nei suoi 40 anni di storia passando da for-nitore di parti ad essere un vero gruppo industriale grazie ad una progettazione ed una produzione 100% “made in Italy” distribuita su 8 sedi in Italia.Nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile

senza uno strumento in grado di coordina-re sotto un’unica piattaforma di gestione i diversi sistemi informativi presenti in azien-da (CAE, CAD, ERP, SCM, CRM). “Spesso non esiste un governo centrale per la ge-stione di tutti questi applicativi – conferma Enrico Borca, Sales & Business Partner Manager di Pro.File PLM Italia –. L’archi-tettura di un vero sistema PLM richiede la rimozione delle diverse interfacce a favore di una sola. Per noi questa è la base per disegnare nuovi processi”.Fedele alla sua identità germanica, Pro.File 8.5 è un concentrato di tecnolo-gia che sfrutta gli spazi d’archiviazione del cloud come repository centrale dei dati, come una grande cisterna da cui si attinge la materia prima e in cui la stessa materia prima viene nuovamente depositata a valle della lavorazione. Il cloud messo a dispo-sizione con la suite Pro.File 8.5 si chiama Proom, una soluzione che sarà disponibile anche in Italia a partire dal 2016 e che per-metterà lo scambio controllato e sicuro di tutti i documenti aziendali.

Quali le novità di Pro.File 8.5?Integrabile in modalità multi-CAD (30 siste-mi compatibili), multi-ERP e multi-SITE, il software di nuova generazione della Procad si presenta con una nuova e accattivante interfaccia utente ideata ad hoc per rispon-dere alle esigenze di semplificazione dei processi.Il restyling, che rinnova completamente

Dimitri Baumtrok, partner manager international di Procad

Sergio Terzi, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano

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l’identità della guided user interface, abili-ta una migliore usabilità del sistema e au-menta il grado di accettazione dell’utente che, come ci ha tenuto a ricordare Alberto Giachetti, Product Manager di Pro.File PLM Italia, “è abituato oramai a interagire con cruscotti di controllo sempre più intuitivi”.Perfettamente integrato con Outlook, Word, Excel, Power Point, PDF, Microsoft Project, Pro.File 8.5 consente di accede-re facilmente alle specifiche tecniche e ai bozzetti, ai modelli CAD 3D, ai disegni di progettazione, alle distinte base, alle e-mail, ai documenti Office, ai documenti commerciali, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Tutto questo basandosi su una cassaforte elettronica sicura, e su pro-cessi e flussi di lavoro conformi a misure di sicurezza globali.Nella nuova release è possibile inoltre vi-sualizzare la work breakdown structure di ogni progetto e il Gantt per monitorare e condividere con i colleghi lo stato di avan-zamento dei diversi sotto-progetti e alloca-

re per ciascuna attività le risorse interne a disposizione.La funzione Transmittal invece consente con un semplice ‘copia e incolla’ di invia-re l’intera documentazione relativa a un progetto. Grazie a questa funzione l’azien-da può riesaminare le diverse versioni di uno stesso documento tagliando di gran lunga tempi e costi. Per agevolare il flus-so di dati e di tutta la documentazione in modalità interdipartimentale Pro.File 8.5 è dotato di strumenti volti a standardiz-zare le informazioni per renderle fruibili a tutti gli utilizzatori del sistema. Uno di questi si chiama JobServer. Una sorta di esecutore automatico di processi. Tradu-ce, ad esempio, in diversi formati ‘neutri’ visualizzabili e accessibili a tutti, i file dei disegni sviluppati dall’ufficio tecnico.Team globali, prodotti globali e sempre più complessi, corsa alla riduzione del time to market, necessità di proceduralizzare la conoscenza: tutti elementi che impongono alle realtà manifatturiere anche una pun-

MarcheSini GrouPQuali sono gli elementi che ritenete vincenti nel vostro modello di business?Marchesini Group è un’azienda che realizza macchinari per il mondo del packaging. Il Gruppo è focalizzato soprattutto sul mercato farmaceutico, che rappresenta l’80% della produzione, e su quello del confezionamento dei cosmetici (il restante 20%). Marchesini Group, che ha chiuso il 2014 con un fatturato di 247 milioni di euro, esporta in media ogni anno tra l’80% e il 90% della sua produzione soprattutto in Europa e in Nord America, ma anche in Estremo Oriente e America Latina. Nonostante la forte vocazione internazionale, punto di forza del Gruppo è l’aver basato la produzione interamente in Italia, a garanzia dell’alta qualità del prodotto e della valorizzazione del rapporto con l’indotto locale. Altro elemento fondamentale alla base del brand è l’alta customizzazione dei prodotti: Marchesini Group è in grado di progettare per i suoi clienti macchine personalizzate a seconda delle loro esigenze produttive e delle leggi vigenti nei di-versi Paesi. Per riassumere, le parole chiave che definiscono il modello di business di Marchesini Group sono: esportazione, produzione Made in Italy con valorizzazione dell’indotto locale, cus-tomizzazione e una struttura societaria snella, da “multinazionale tascabile”.

il settore machinery italiano ha conquistato i primi posti a livello mondiale: quale il segreto di questo successo Made in italy?Secondo Ucima, il fatturato dell’industria italiana del packaging ha sfondato il muro dei 6 miliardi di euro nel 2013, con una crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è imputabile prevalentemente all’export – 5 dei 6 miliardi di fatturato sono gene-rati dalle vendite fuori dall’Italia – ma anche alla domanda domestica, che è cresciuta del

Riccardo Tommasi, engineering department supervisor presso Marchesini Group

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tuale gestione delle sedi remote grazie alla condivisione delle informazioni con clienti e fornitori, “fattori che per molti rappresen-tano ancora una criticità”, sostiene Borca.

Best practicePro.File 8.5 si integra con la piattaforma Workflow Plus anche in modalità mobile. Garanzia questa di univocità del dato che, una volta modificato da dispositivo mobile, viene aggiornato per tutti gli utenti del siste-ma grazie al passaggio nel cloud (Proom).Una delle novità a più alto valore per le aziende che producono tonnellate di docu-mentazione da veicolare verso l’esterno è la possibilità di rendere disponibile diretta-mente sul sito aziendale la scheda prodotto direttamente dall’applicativo PLM. Una so-luzione che garantisce ancora volta snellez-za nei processi e univocità delle informazio-ni nei confronti degli utilizzatori finali.Il sistema può essere implementato step by step in un processo scalabile autocon-sistente. Ogni upgrade ottimizza il lavoro

già svolto in precedenza senza modificare lo storico. I tempi di realizzazione di un progetto Pro.File PLM sono compresi dai 4 ai 6 mesi, a seconda della complessità. Pos-sono scendere a 3 mesi quando il cliente dedica una risorsa alla realizzazione del progetto come amministratore di sistema.www.profile-plm.it

7,8% nel 2013. Sempre secondo Ucima, il 62,5% di questo fatturato è creato nella cosid-detta Packaging valley bolognese, dove si trovano i maggiori player del settore: 134 aziende e 11mila addetti che generano 2,4 miliardi di fatturato l’anno. Il distretto bolognese delle macchine per l’imballaggio è un unicum sul territorio italiano: zero disoccupazione, tentativi di imitazione cinese che non riescono a eguagliare la produzione locale e competizione te-desca contenuta a suon di innovazione e flessibilità. Il segreto di questo successo è un mix di investimenti in innovazione tecnologica, know how ben custodito e forte esportazione grazie all’apprezzamento all’estero del Made in Italy.

come si inserisce in questo contesto la tecnologia per la gestione dell’informazione di prodotto e processo?Macchine e impianti devono soddisfare i più diversi requisiti provenienti dal mercato, rispon-dendo a tempistiche di consegna sempre più ristrette. Diviene quindi fondamentale e strategico poter ottimizzare il processo, rendendo il più snello e semplificato possibile tutto l’iter di sviluppo e rendendo disponibili le informazioni in modo semplice e veloce.

Quali gli elementi ad alto valore aggiunto da cui avete tratto vantaggio grazie all’utilizzo di Pro.File PLM?La semplicità di utilizzo, di configurazione e personalizzazione hanno reso Pro.File un pro-dotto innovativo e vantaggioso che ci consente di rispondere in modo efficiente e veloce alle richieste degli utenti, ottimizzando tempi e metodi sia in fase di classificazione dei dati sia di reperimento delle informazioni.

ritenete Pro.File 8.5 una leva adatta alla trasformazione tecnologica della media-grande azienda italiana? Perché?Confermo quanto detto prima su Pro.File e sull’importanza strategica che può costituire in una azienda che voglia automatizzare e ottimizzare i processi per mantenersi competitiva. Abbiamo avuto modo di assistere alla presentazione della versione 8.5; le novità proposte sono ancora una volta in linea con l’innovazione che contraddistingue da sempre Pro.File, pertanto ne scheduleremo sicuramente a breve il rilascio.www.marchesini.com