Lista delle sostanze vietate (o in restrizione) (pdf, 2.283 MB)
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Università di Udine Centro IBD
La maggior parte dei pazienti tollera tutti i cibi e non è necessaria alcuna restrizione alimentare.
Alcuni adulti lamentano crampi e diarrea se consumano latte e latticini; è più raro che questo avvenga nei bambini.
In alcuni casi i pazienti con morbo di Crohn hanno un marcato restringimento dell’ultima parte del tenue, ileo. In
questa situazione, una dieta povera di fibre o una speciale dieta liquida possono essere molto utili per ridurre i sintomi, in particolare il dolore addominale.
Queste diete particolari sono di solito necessarie solo per periodi limitati, fino a che la terapia non abbia risolto l’infiammazione che ha causato il
restringimento, se questo è reversibile.
Esempio di dieta liquida
I cibi permessi sono numerosi e comprendono:
Latte, Yogurt (se tollerati)
Biscotti, fette biscottate, biscotto granulare disciolti nel latte o nel the.
Crema di riso, semolino, pastina minuta (prima infanzia) creme di cereali raffinati (esempio zuppe cremose), carne e pesce macinati
finemente, omogeneizzati di carne e altri simili, formaggini.
Verdure ridotte a purè.
Succhi od omogeneizzati di frutta.
E’ difficile coprire i normali fabbisogni nutritivi con questo tipo di dieta, a causa della monotonia della alimentazione composta solo
da cibi liquidi e poco appetibili.
Esempio di dieta povera in fibre
Alimenti Concessi:
Tè diluito, bibite non gassate;
Latte in modeste quantità, secondo la tolleranza individuale, yogurt se tollerato;
Carni di manzo, pollame, vitello, agnello scelti nelle parti più tenere e meno fibrose;
Pesce fresco o surgelato;
Uova alla coque o in camicia;
Condimento utilizzare solo olio di oliva, mentre burro e margarina in piccole quantità;
Prosciutto cotto o crudo sgrassato, bresaola;Formaggi molli non fermentati: crescenza, ricotta, bel
paese, mozzarella, fontina, certosino, robiola, quartirolo;
Pane bianco senza mollica o fette di pane tostato, grissini, fette biscottate, crackers;
Pasta da preferirsi in piccola pezzatura, riso, semolino, crema di riso;
Marmellata, gelatina di frutta.
Brodo di carne sgrassato o vegetale.
Alimenti Non Concessi:
Bibite ghiacciate, alcoliche, tè forte, caffè, cacao;
Nelle fasi acute della malattia evitare il latte;
Carni di maiale e selvaggina;
Pane scuro, integrale, di segale ed in genere tutti gli alimenti preparati con farina integrale;
Uova fritte;
Pancetta, strutto, lardo;
Legumi secchi e freschi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave)
Noci, nocciole, mandorle, datteri, pinoli, avocado, cocco fresco e tutta la frutta essiccata;
Cioccolato, gelati, dolciumi farciti;
Salse piccanti, mostarda, senape, droghe, spezie, olive.
Alimenti Non Concessi:
Più che evitare particolari alimenti, la cosa fondamentale è mantenere un buono stato di
nutrizione.
Ogni paziente comunque capirà se esistono particolari cibi a cui è intollerante.
Valutazione BMI
Sottopeso < 18.5
Normopeso 18.5÷25
Sovrappeso 25 ÷ 30
Obesità lieve >30
Obesità moderata >35
Obesità Severa >40
La dieta blanda, chiamata a volte
“leggera”, esclude quei cibi
che possono irritare l’apparato
digerente.
In questo tipo di dieta si dovrà quindi
dare la preferenza agli alimenti di più facile digestione,
eliminando, o riducendo
drasticamente, i cibi vegetali e animali che contengono
fibre indigeribili e sostanze estrattive
che stimolano la peristalsi e la
secrezione gastrointestinale.
Ci si baserà anche molto sulla
semplicità della preparazione
culinaria.
Stomaco e intestino possono essere irritati in diversi modi.
C’è un’azione irritante meccanica, esercitata da cibi ricchi di fibre e di bucce e di conseguenza capaci di raschiare e
sfregare, come noci, nocciole, mandorle, certi prodotti integrali, chicchi interi, frutta
crude, ecc.
C’è un’azione irritante chimica esercitata attraverso una stimolazione della
secrezione acida dello stomaco. Esercitano questa azione soprattutto gli estratti di
carne, le bevande che contengono caffeina e simili (caffè, tè, bibite a base di cola), gli
alcolici, ecc.
È bene anche ricordare che le carni
contengono sostanze estrattive (creatina, creatinina, purine, acido lattico) molto
attive nell’eccitare la secrezione gastrica e
dotate di solubilità spiccata:
la logica conseguenza è l’inaccettabilità dei brodi di carne, specialmente se concentrati, in questo tipo di diete.
Inoltre va sottolineato che in alcuni ortaggi, particolarmente
nell’aglio, nelle cipolle, nei porri, nelle rape, nei
ravanelli, nel cavolfiore, nei broccoli
e in tutti i cavoli
sono presenti particolari composti (allilici) irritanti: per
questa ragione questi vegetali e i brodi con essi preparati
non sono per lo più ammessi.
C’è poi un’azione irritante di tipo fisiologico. La esercitano gli alimenti che favoriscono la produzione di
gas (lo fanno spesso i cavoli, per esempio), gli alimenti che, come quelli fritti, sono difficili da digerire, e anche quelli che
provocano una motilità intestinale accentuata.
. Questo significa che un alimento, pur sembrando blando,
può meritare egualmente l’esclusione perché magari, anche se non è fibroso, viene digerito soltanto in parte, e quindi
lascia abbondanti residui nell’intestino.
Infine, c’è un’azione irritante di tipo termico, che può essere svolta da un alimento sia bollente sia gelato: entrambi, infatti, sono in grado di provocare un peggioramento delle condizioni di una mucosa gastrica già di per sé irritata e dolorante.
No, anche se certi cibi possono aggravare i sintomi di queste malattie, non c’è alcuna
evidenza che l’infiammazione dell’intestino ne sia direttamente influenzata.
Qualsiasi elemento contaminato che porta all’avvelenamento da cibo o alla diarrea può
aggravare la malattia.
La vitamina B12 viene assorbita nella parte
terminale dell’ileo, per cui alcuni pazienti con
malattia di Crohn possono necessitare di
iniezioni di vitamina B12, dato che non possono
ricavarla in maniera sufficiente dalla dieta.
Nei malati con malassorbimento o un intestino tenue corto, le
vitamine liposolubili, soprattutto la vitamina D,
possono essere necessarie, ma vanno assunte sotto
controllo medico.
Quando i pazienti seguono una dieta povera di fibre, ne risulta anche una introduzione inadeguata di alcune vitamine presenti nella frutta e nella verdura, come la vitamina C e l’acido folico e altre del compresso vitaminico B.
In presenza di infiammazione cronica dell’intestino, e nel caso di dieta non ottimale, è utile che i pazienti assumano un preparato polivitaminico.
Nella maggior parte dei pazienti con queste malattie
non si verifica carenza di minerali.
Tuttavia in caso di compromissione estesa o in
caso di malassorbimento lipidico sono necessarie
integrazioni di
calcio e magnesio.
La terapia con ferro è utile per curare l’anemia. L’assunzione orale di questo minerale ha lo
svantaggio di produrre feci scure ed in alcuni casi può
irritare il tratto gastrointestinale.
Alcune preparazioni orali sono tollerate meglio di altre. Alcuni gastroenterologi preferiscono somministrare il ferro tramite iniezione, i bambini tollerano il ferro per via orale meglio degli adulti e quindi in essi il preparato intramuscolare viene usato più raramente. .
Come tutti gli altri farmaci in caso di effetti collaterali, la terapia può e deve essere sospesa.
Sì In condizioni di diarrea cronica, il rischio di
disidratazione è sempre presente.
Se l’introduzione di liquidi non compensa i liquidi persi, la
funzione renale può risultare alterata.
I pazienti con colite e m. di Crohn hanno una incidenza maggiore di calcoli renali in parte secondari a questo
problema.
La disidratazione e la perdita di sali causano un senso di
debolezza.
Per queste ragioni, è consigliabile l’assunzione di una
grande quantità di liquidi soprattutto in caso di
temperatura elevata, quando la pelle perde già naturalmente
sali ed acqua.
Fabbisogno energetico medio per bambini dai 5.5 ai 14.5 anni
1500
1600
1700
1800
1900
2000
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5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Età (anni)
Ener
gia
(kca
l) Maschi
Femmine
Risposta: Nei pazienti giovani con comparsa di m. di Crohn o colite prima della pubertà, la
crescita è spesso ritardata.
Questo di solito è il risultato di una scarsa nutrizione, connessa alla malattia e ai sintomi. Buone abitudini alimentari ed un adeguato apporto calorico sono consigliati e particolarmente indicati per pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino.
Fabbisogno energetico medio per bambini dai 5.5 ai 14.5 anni
1500
1600
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l) Maschi
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La maggior parte degli ammalati risponderà ad una dieta adeguata ed al controllo della malattia grazie a misure terapeutiche appropriate