università bicocca Ambiente, il posto giusto dove ... · Per quanto riguarda la lau- ......

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Eventi Lunedì 26 maggio 2014 8 Formazione docenti delle diverse disci- pline analizzano un determi- nato ambiente nelle diverse componenti. Inoltre, è pre- visto uno stage obbligatorio in aziende o enti del settore ambientale che rappresenta un primo contatto col mondo del lavoro. Per quanto riguarda la lau- rea magistrale c’è un’ampia offerta didattica che consen- te allo studente una grande ■■ UNIVERSITà BICOCCA / Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra. Le lauree ambientali: triennale e magistrale Ambiente, il posto giusto dove imparare a gestirlo personalizzazione del piano di studi. “Ciò rende molto attrattivo il nostro corso che richiama studenti da tutta Italia e da altri corsi di laurea triennale - sottolinea Cerana -. La preparazione della tesi è un momento molto formati- vo proiettato al lavoro e può essere svolta sia nei nostri laboratori di ricerca sia ester- namente sotto la guida di un nostro docente. Un buon nu- mero di studenti sceglie la te- si esterna ed è accaduto che, una volta laureati, venga loro offerto un lavoro. Da una no- stra indagine, la stragrande maggioranza dei nostri laure- ati lavora come libero profes- sionista o in aziende ed enti pubblici e privati con ruoli di responsabilità in settori quali ambiente e sicurezza, boni- fiche e depurazioni, energie alternative e rinnovabili, monitoraggio e valutazione del rischio, conservazione della biodiversità. In aggiun- ta, un aspetto che stiamo già curando e che vogliamo ul- teriormente sviluppare per entrambi i corsi di laurea, è la mobilità internazionale, in li- nea con il nostro ateneo. I no- stri studenti possono trascor- rere un periodo all’estero per frequentare corsi, sostenere esami, preparare la tesi di laurea o effettuare uno stage”. Per ulteriori informazioni visitare il sito del dipartimen- to: www.disat.unimib.it e del corso di laurea www.disat. unimib.it/ita/corso/ Chimica, fisica, biologia, ecologia, geologia. Ma anche diritto ed economia per difendere ambiente e risorse L’ Università di Milano- Bicocca nasce nel 1998 nell’omonimo quartiere mi- lanese, un tempo sede di grandi industrie come Pirel- li e Breda, con l’obiettivo di promuovere settori strategici, innovativi e interdisciplinari (scienze ambientali, biotec- nologie, scienza dei materia- li) e per estendere l’offerta di- dattica anche a corsi di laurea non presenti a Milano presso università statali (economia, psicologia). “Siamo un ateneo nuovo, ma che di strada ne ha fatta parecchia e ne siamo molto orgogliosi - dichiara la pro- fessoressa Raffaella Cerana, presidente del Ccd in Scienze Ambientali -. Nel ranking Ti- mes Higher Education 2014 dedicato alle cento univer- sità con meno di 50 anni, la Bicocca si è classificata al 21° posto nel mondo e al primo in Italia. Un risultato davvero soddisfacente”. In particolare, il Disat - Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra - è nato nel 1994 come sede di- staccata dell’Università degli Studi di Milano, per aggrega- zione di docenti di discipline scientifiche specialistiche. “Il Disat è uno dei pochi di- partimenti a livello naziona- le esclusivamente istituito e attivato come sede di tutte le attività interdisciplinari di ricerca e di didattica relative all’ambiente e al territorio - spiega Cerana -. Gli attuali corsi di laurea triennale (lau- rea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente) e magistrale (laurea in Scienze e Tecnolo- gie per l’Ambiente e il Terri- torio) sono gli unici corsi di laurea di questo genere sul territorio milanese e rappre- sentano l’evoluzione del cor- so di laurea quinquennale in Scienze Ambientali, attivato tra i primi in Italia nell’a.a. 1991/92”. Entrambi i corsi sono forte- mente inter- e multidiscipli- nari con l’obiettivo di formare un laureato in grado di com- prendere e gestire l’ambiente in tutte le sue componenti (chimico-fisica, biologico- ecologica e geologica) sup- portato anche da conoscenze di diritto ed economia am- bientale. Dall’anno scorso, l’accesso al corso triennale è a numero programmato (150 posti) con test di ammissione previsto in data 15 settembre 2014. L’ac- cesso alla laurea magistrale è libero, previo colloquio di ve- rifica delle competenze. Aspetti caratterizzanti del- la laurea triennale sono i numerosissimi laboratori e l’uscita sul campo, gratuita, al termine del primo anno. Due giorni durante i quali gli studenti accompagnati dai La sede del corso di laurea presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra (Edificio U1) Il pallone aerostatico per lo studio del particolato atmosferico coltà (Economia, Giurispru- denza, Ingegneria, Lettere, Psicologia e Scienze della co- municazione) con 12 corsi di laurea, numerosi master in- ternazionali e anche corsi di aggiornamento professionale come quelli per gli avvoca- ti e gli insegnanti (www. uninettunouniversitty.net). Fra gli studenti di Uninet- tuno crescono quelli spe- cialmente nella fascia d’età 18-24 anni (dal 7% del 2011 al 25% del 2014), ragazzi cui le università tradizionali non riescono più a parlare, che hanno esigenze diver- se dai loro fratelli e zii, che utilizzano i social network quotidianamente, che sono sempre connessi, che cerca- no un’Università che metta al centro lo studente e che sia flessibile nei percorsi di ap- prendimento. A prediligere l’offerta forma- tiva telematica di Uninet- tuno sono maschi (61,8%), per il 90% hanno il diploma di maturità, mentre il 9,7% è in possesso di un altro titolo universitario. La formazione scolastica preuniversitaria è di tipo tecnico (47,95), anche se non sono pochi gli stu- ■■ UNINETTUNO / 6 facoltà, 12 corsi di laurea e numerosi master, l’università telematica internazionale conta 12 mila studenti Online la formazione si internazionalizza denti che hanno frequentato istituti scientifici (19,2%), professionali (9,2%) o classici (8,7%). Il 7,6% ha conseguito un titolo di studio all’estero. Tra gli studenti italiani il 34,5% è del Centro Italia, il 27,8% del Nord e il 21,5% del Sud. È connesso dall’estero, invece, il 7,6% degli studenti e il processo di internazio- nalizzazione dell’ateneo ha raggiunto ormai anche Bir- mania, Finlandia, Afghani- stan, Qatar, Vietnam. Più in generale, il 24,5% fra gli stra- nieri arriva dall’Egitto, l’8,3% dalla Spagna, il 6,6% dalla Grecia. Iscritti in percentuali significative anche da Svizze- ra, Francia, Gran Bretagna, Irlanda del Nord e Belgio. Vi sono inoltre studenti da Cina, Kosovo, Sierra Leone, Mauritius, Tanzania, Vie- tnam, Kuwait, Bosnia, Etio- pia, Libano, Perù, Finlandia. “L’internazionalizzazione della nostra università si è sviluppata molto grazie al modello del nostro portale su Internet in diverse lingue”, sottolinea il rettore di Uni- nettuno, la professoressa Ma- ria Amata Garito. Un portale dal quale attraverso il pro- getto Uninettuno OpenupEd è possibile accedere anche a 227 corsi gratuiti in quattro lingue (italiano, francese, in- glese e arabo) attinenti alle aree di ingegneria, comuni- cazione, giurisprudenza, let- tere, psicologia ed economia. Grazie a questa iniziativa, migliaia di studenti da tut- to il mondo, iscrivendosi al portale Uninettuno, possono seguire gratuitamente corsi universitari selezionati tra i migliori corsi Uninettuno. “I giovani da ovunque si tro- vino si scambiano informa- zioni sui forum, sui blog, in rete - prosegue il rettore -. Su Facebook e Twitter sono nate diverse comunità dei nostri allievi. In poco tem- po - aggiunge - si è costituita una vera rete di sapere con- diviso, di interazioni costanti tra una comunità interna- zionale di studenti e docen- ti, aperta alla comprensione delle diversità culturali e allo sviluppo di nuove forme di collaborazione”. Il metodo di studio proposto da Uninettu- no, evidenzia il rettore Gari- to, “è nuovo, fondato su lin- guaggi e tecnologie amiche, che favoriscono un processo di costruzione del sapere e delle conoscenze dinamico e costruttivo”. I corsi di laurea e master con- sentono di ottenere titoli di studio che, grazie ad accordi con i governi e le Università di molti Paesi, sono ricono- sciuti sia nei Paesi di origine degli studenti che in Italia e in Europa. Una rete di sapere condiviso grazie alle nuove tecnologie e le interazioni permesse dai social network C apacità di attrarre per- centuali significative di studenti da tutto il mondo grazie agli insegnamenti in 6 lingue - italiano, francese, in- glese, greco, arabo e polacco -, a illustri docenti e a una piat- taforma informatica attraver- so la quale si gestiscono tutti i processi di insegnamento e apprendimento in piena sin- tonia con le competenze e le modalità di apprendimento delle generazioni native digi- tali. All’attivo, inoltre, 49 Poli tecnologici in Italia e in molti paesi stranieri. Sono alcuni dei tratti distin- tivi di Uninettuno, l’Uni- versità telematica interna- zionale che conta oltre 12 mila studenti da 104 Paesi, istituita nel 2005 con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricer- ca. Una realtà che è la filia- zione di Nettuno, il Network per l’Università ovunque - un consorzio di 43 Università italiane e straniere –, e del progetto europeo MedNet’U che ha riunito 31 partner di 11 Paesi dell’area euro-medi- terranea per connettere i loro saperi. Uninettuno ha all’attivo 6 fa- Gli studenti provengono da 104 Paesi del mondo Il Rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, professoressa Maria Amata Garito

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EventiLunedì 26 maggio 20148 Formazione

docenti delle diverse disci-pline analizzano un determi-nato ambiente nelle diverse componenti. Inoltre, è pre-visto uno stage obbligatorio in aziende o enti del settore ambientale che rappresenta un primo contatto col mondo del lavoro.Per quanto riguarda la lau-rea magistrale c’è un’ampia offerta didattica che consen-te allo studente una grande

■■■ università bicocca / Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra. Le lauree ambientali: triennale e magistrale

Ambiente, il posto giusto dove imparare a gestirlopersonalizzazione del piano di studi. “Ciò rende molto attrattivo il nostro corso che richiama studenti da tutta Italia e da altri corsi di laurea triennale - sottolinea Cerana -. La preparazione della tesi è un momento molto formati-vo proiettato al lavoro e può essere svolta sia nei nostri laboratori di ricerca sia ester-namente sotto la guida di un nostro docente. Un buon nu-mero di studenti sceglie la te-si esterna ed è accaduto che, una volta laureati, venga loro offerto un lavoro. Da una no-

stra indagine, la stragrande maggioranza dei nostri laure-ati lavora come libero profes-sionista o in aziende ed enti pubblici e privati con ruoli di responsabilità in settori quali ambiente e sicurezza, boni-fiche e depurazioni, energie alternative e rinnovabili, monitoraggio e valutazione del rischio, conservazione della biodiversità. In aggiun-ta, un aspetto che stiamo già curando e che vogliamo ul-teriormente sviluppare per entrambi i corsi di laurea, è la mobilità internazionale, in li-nea con il nostro ateneo. I no-stri studenti possono trascor-rere un periodo all’estero per frequentare corsi, sostenere esami, preparare la tesi di laurea o effettuare uno stage”.Per ulteriori informazioni visitare il sito del dipartimen-to: www.disat.unimib.it e del corso di laurea www.disat.unimib.it/ita/corso/

Chimica, fisica, biologia, ecologia, geologia. Ma anche diritto ed economia per difendere ambiente e risorse

L’Università di Milano-Bicocca nasce nel 1998

nell’omonimo quartiere mi-lanese, un tempo sede di grandi industrie come Pirel-li e Breda, con l’obiettivo di promuovere settori strategici, innovativi e interdisciplinari (scienze ambientali, biotec-nologie, scienza dei materia-li) e per estendere l’offerta di-dattica anche a corsi di laurea non presenti a Milano presso università statali (economia, psicologia).“Siamo un ateneo nuovo, ma che di strada ne ha fatta parecchia e ne siamo molto orgogliosi - dichiara la pro-fessoressa Raffaella Cerana, presidente del Ccd in Scienze Ambientali -. Nel ranking Ti-mes Higher Education 2014 dedicato alle cento univer-sità con meno di 50 anni, la Bicocca si è classificata al 21° posto nel mondo e al primo in Italia. Un risultato davvero soddisfacente”.In particolare, il Disat - Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra - è nato nel 1994 come sede di-staccata dell’Università degli Studi di Milano, per aggrega-

zione di docenti di discipline scientifiche specialistiche. “Il Disat è uno dei pochi di-partimenti a livello naziona-le esclusivamente istituito e attivato come sede di tutte le attività interdisciplinari di ricerca e di didattica relative all’ambiente e al territorio - spiega Cerana -. Gli attuali corsi di laurea triennale (lau-rea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente) e magistrale (laurea in Scienze e Tecnolo-gie per l’Ambiente e il Terri-torio) sono gli unici corsi di laurea di questo genere sul territorio milanese e rappre-sentano l’evoluzione del cor-so di laurea quinquennale in Scienze Ambientali, attivato tra i primi in Italia nell’a.a. 1991/92”.Entrambi i corsi sono forte-mente inter- e multidiscipli-nari con l’obiettivo di formare un laureato in grado di com-prendere e gestire l’ambiente in tutte le sue componenti (chimico-fisica, biologico-ecologica e geologica) sup-portato anche da conoscenze di diritto ed economia am-bientale.Dall’anno scorso, l’accesso al corso triennale è a numero

programmato (150 posti) con test di ammissione previsto in data 15 settembre 2014. L’ac-cesso alla laurea magistrale è libero, previo colloquio di ve-rifica delle competenze.Aspetti caratterizzanti del-la laurea triennale sono i numerosissimi laboratori e l’uscita sul campo, gratuita, al termine del primo anno. Due giorni durante i quali gli studenti accompagnati dai

La sede del corso di laurea presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra (Edificio U1)

Il pallone aerostatico per lo studio del particolato atmosferico

coltà (Economia, Giurispru-denza, Ingegneria, Lettere, Psicologia e Scienze della co-municazione) con 12 corsi di laurea, numerosi master in-ternazionali e anche corsi di aggiornamento professionale come quelli per gli avvoca- ti e gli insegnanti (www.uninettunouniversitty.net). Fra gli studenti di Uninet-tuno crescono quelli spe-cialmente nella fascia d’età 18-24 anni (dal 7% del 2011 al 25% del 2014), ragazzi cui le università tradizionali non riescono più a parlare, che hanno esigenze diver-se dai loro fratelli e zii, che utilizzano i social network quotidianamente, che sono sempre connessi, che cerca-no un’Università che metta al centro lo studente e che sia flessibile nei percorsi di ap-prendimento. A prediligere l’offerta forma-tiva telematica di Uninet-tuno sono maschi (61,8%), per il 90% hanno il diploma di maturità, mentre il 9,7% è in possesso di un altro titolo universitario. La formazione scolastica preuniversitaria è di tipo tecnico (47,95), anche se non sono pochi gli stu-

■■■ uninettuno / 6 facoltà, 12 corsi di laurea e numerosi master, l’università telematica internazionale conta 12 mila studenti

Online la formazione si internazionalizzadenti che hanno frequentato istituti scientifici (19,2%), professionali (9,2%) o classici (8,7%). Il 7,6% ha conseguito un titolo di studio all’estero. Tra gli studenti italiani il 34,5% è del Centro Italia, il 27,8% del Nord e il 21,5% del Sud. È connesso dall’estero, invece, il 7,6% degli studenti e il processo di internazio-nalizzazione dell’ateneo ha raggiunto ormai anche Bir-mania, Finlandia, Afghani-stan, Qatar, Vietnam. Più in generale, il 24,5% fra gli stra-nieri arriva dall’Egitto, l’8,3% dalla Spagna, il 6,6% dalla Grecia. Iscritti in percentuali significative anche da Svizze-ra, Francia, Gran Bretagna, Irlanda del Nord e Belgio. Vi sono inoltre studenti da Cina, Kosovo, Sierra Leone, Mauritius, Tanzania, Vie-tnam, Kuwait, Bosnia, Etio-pia, Libano, Perù, Finlandia. “L’internazionalizzazione della nostra università si è sviluppata molto grazie al modello del nostro portale su Internet in diverse lingue”, sottolinea il rettore di Uni-nettuno, la professoressa Ma-ria Amata Garito. Un portale dal quale attraverso il pro-

getto Uninettuno OpenupEd è possibile accedere anche a 227 corsi gratuiti in quattro lingue (italiano, francese, in-glese e arabo) attinenti alle aree di ingegneria, comuni-cazione, giurisprudenza, let-tere, psicologia ed economia. Grazie a questa iniziativa, migliaia di studenti da tut-to il mondo, iscrivendosi al portale Uninettuno, possono seguire gratuitamente corsi universitari selezionati tra i migliori corsi Uninettuno. “I giovani da ovunque si tro-vino si scambiano informa-zioni sui forum, sui blog, in rete - prosegue il rettore -. Su Facebook e Twitter sono nate diverse comunità dei nostri allievi. In poco tem-po - aggiunge - si è costituita una vera rete di sapere con-diviso, di interazioni costanti tra una comunità interna-zionale di studenti e docen-ti, aperta alla comprensione delle diversità culturali e allo sviluppo di nuove forme di collaborazione”. Il metodo di studio proposto da Uninettu-no, evidenzia il rettore Gari-to, “è nuovo, fondato su lin-guaggi e tecnologie amiche, che favoriscono un processo di costruzione del sapere e delle conoscenze dinamico e costruttivo”. I corsi di laurea e master con-sentono di ottenere titoli di studio che, grazie ad accordi con i governi e le Università di molti Paesi, sono ricono-sciuti sia nei Paesi di origine degli studenti che in Italia e in Europa.

Una rete di sapere condiviso grazie alle nuove tecnologie e le interazioni permesse dai social network

Capacità di attrarre per-centuali significative di

studenti da tutto il mondo grazie agli insegnamenti in 6 lingue - italiano, francese, in-glese, greco, arabo e polacco -, a illustri docenti e a una piat-taforma informatica attraver-so la quale si gestiscono tutti i processi di insegnamento e apprendimento in piena sin-tonia con le competenze e le modalità di apprendimento delle generazioni native digi-tali. All’attivo, inoltre, 49 Poli tecnologici in Italia e in molti paesi stranieri. Sono alcuni dei tratti distin-tivi di Uninettuno, l’Uni-versità telematica interna-zionale che conta oltre 12 mila studenti da 104 Paesi, istituita nel 2005 con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricer-ca. Una realtà che è la filia-zione di Nettuno, il Network per l’Università ovunque - un consorzio di 43 Università italiane e straniere –, e del progetto europeo MedNet’U che ha riunito 31 partner di 11 Paesi dell’area euro-medi-terranea per connettere i loro saperi. Uninettuno ha all’attivo 6 fa-

Gli studenti provengono da 104 Paesi del mondo

Il Rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, professoressa Maria Amata Garito