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Ecosistema digitale e diritti Università Sapienza Roma, 10 Maggio 2017

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  • Ecosistema digitale e diritti

    Università SapienzaRoma, 10 Maggio 2017

  • 1. L’ecosistema digitale

    2. La Tv 2.0

    3. La rilevazione degli ascolti sui nuovi media

    4. Il caso della pirateria digitale

    Milano, 22 Maggio 2015

    SOMMARIO

  • Nuovi attori, stesso scenario

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Contenuti:le piattaforme IP

    L’indagine Tv 2.0 mette in luce le diverse tipologie di piattaforme che rendonopossibile l’accesso ai contenuti

    IPTV

    (Internet Protocol TV)

    • Descrizione: piattaforma audiovisiva fornita da service provider, basata su standard qualitative minimi. Gli utenti devono avere un set-top-box ed un abbonamento

    • Business model: Pay(Abbonamento)

    • Esempi: Alice Home TV

    • Trend: in declino

    Internet TV / Web TV:

    • Descrizione: piattaforma solo internet, basata su logiche “best-effort” e che non dipende dal service provider

    • Business model: free/pubblicità

    • Esempi: Rai.tv, VideoMediaset, La7.tv (internet tv); Altra.tv, Tvdream (web tv).

    • Trend: incremento

    Over the Top TV

    (OTT-TV)

    • Descrizione: servizi di tipo televisivo, forniti attraverso network di terze parti, che possono essere fruiti attraverso qualunque tipologia di device

    • Business model: free/pubblicità, TVoD, SVoD, freemium

    • Esempi: Youtube, Chili, TimVision, Infinity

    • Trend: forte incremento

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Connected TV

    • La Connected TV può essere analizzata da tre distinti angoli visuali:

    – aspetti distributivi e tecnologici (reti, standard tecnici, devices)

    – aspetti di mercato (innovazione, ricavi, proprietà intellettuale, evoluzione dei modelli di business)

    – aspetti regolamentari (privacy e data protection, visibilità e accessibilità dei contenuti, adeguatezza e limiti del quadro regolamentare esistente).

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  • Caratteristiche

    • Apparecchio con funzioni che ne rendono possibile la connessione internet immediata (tramite collegamento wi-fi o ethernet) a una rete a banda larga oltre che a reti broadcasting tradizionali

    • Le smart tv si caratterizzano peraltro per un’interfaccia grafica che, pur modificabile dall’utente, mette sostanzialmente sullo stesso livello la fruizione di servizi online e del mondo broadcasting tradizionale.

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  • Diffusione

    Servizi media. Possesso di smart o connected tv per paese (2013)

    Paese % Popolazione

    Germania 19

    Regno Unito 17

    Italia 17

    Spagna 16

    Giappone 15

    Francia 12

    Stati Uniti 12

    Fonte: elaborazioni Agcom su dati SWG per l’Italia; Ofcom,“International Communications Market Report 2013”, per gli altri Paesi

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  • Interfaccia Grafica

    • L’interfaccia utilizzata si basa generalmente sui cosiddetti widget, cioé interfacce grafiche (solitamente icone) mostrate sullo schermo televisivo che permettono, tramite l’utilizzo del telecomando, di accedere e visualizzare contenuti disponibili su Internet, nonché di fruire di alcuni contenuti memorizzati su particolari siti web.

    • Un widget non funziona come un normale web browser, poiché non fornisce accesso ad un intero sito web. Esso fornisce invece accesso ad un gruppo di funzionalità selezionate di un sito web. Un weather widget, per esempio, permette di ricevere informazioni meteo in tempo reale e previsioni per località multiple.

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  • Widget

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  • Standard

    • HbbTV è invece uno Standard ETSI (EuropeanTelecommunications Standards Institute) per i servizi multimediali della TV connessa.

    • Molti Paesi europei si sono orientati, per l'interattività, verso tale standard.

    • Gli standard definiscono tra l’altro le modalità tramite cui l’utente finale può accedere alle applicazioni interattive.

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  • Motore di ricerca

    Per usufruire di servizi veramente convergenti è necessario che il televisore, o il set-top-box, disponga di un motore HBBTV (HBBTV engine) che operi la connessione tra i contenuti trasmessi sulle piattaforme “lineari” ed i contenuti Internet

    HbbTV fornisce un tale motore in quanto include un browser che può combinare l'accesso ai dati contenuti nel flusso trasmissivo (DVB) nonché a servizi, applicazioni e contenuti forniti tramite Internet.

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  • Piattaforme 1

    La IPTV (Internet Protocol Television) è trasmessa su una rete a banda larga controllata direttamente dal service provider (TelCo o broadcaster)

    Opera sulla base di livelli garantiti(almeno in senso minimo) di qualità del servizio.

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  • Piattaforme 2

    • Internet TV /WebTV è invece trasmessa sulla rete Internet (Big Internet)

    • la QOS è pertanto su base “best effort”

    • Distribuzione via Internet di contenuti televisivi originali e non, offerta in Italia principalmente dai broadcaster

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  • Piattaforme 3

    Over the Top Television: piattaforme audiovisive gestite da società i cui servizi sono primariamente veicolati attraverso infrastrutture di rete di terzi e che, in tal senso, agiscono al di sopra (over-the-top) delle reti.

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  • Newcomers

    Nuovi attori globali sono entrati nel mercato europeo con velocità diverse di penetrazione a causa della frammentazione linguistica e di una diffusione poco omogenea delle NGN

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  • In Europa

    • Il Libro Verde della Commissione Europea sui processi di convergenza ipotizza peraltro che entro il 2016 la Connected TV sarà disponibile, nelle sue varie forme, nella maggioranza delle case europee.

    • Nel Regno Unito, infatti, attori tradizionali (come Sky) hanno già siglato accordi di distribuzione per singoli eventi o pacchetti di eventi con le imprese più innovative (come Netflix), anche al fine di evitare una cannibalizzazione dei propri pacchetti offerti in abbonamento su piattaforme satellitari o cavo.

    16

  • In Italia

    • Nel contesto nazionale, nell’area della Connected TV, i tradizionali broadcaster godono ancora di una posizione prevalente nel panorama complessivo dell’offerta di contenuti audiovisivi.

    • Barriere all’ingresso– Diritti

    – Lingua

    – Dimensione del mercato

    17

  • Nuove tipologie di offerta

    18

  • IPTV 1

    Storicamente, l’offerta di IPTV in Italia ha incontrato ostacoli dovuti alla:

    1. forte offerta generalista free to air,

    2. Presenza consolidata della televisione satellitare pay

    3. Assenza della TV via cavo

    4. Scarsa diffusione NGN

    19

  • IPTV 2

    Oggi le cose stanno cambiando:

    Rumors su SKY + Telecom….

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  • In sintesi

    Gli operatori tradizionali di free TV tendono a preservare il proprio core business (la trasmissione televisiva lineare) affiancandogli nuove forme di fruizione non lineare che possano estendere nel tempo l’attrattività dei contenuti mediante la valorizzazione degli archivi proprietari.

    In tal modo perseguono l’obiettivo di fidelizzare gli spettatori di contenuti originali seriali

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  • Broadband 2019

    22Fonte: FTTH Council Europe

  • Online video aggregators

    23

    Consumo di video online in Italia, ottobre 2013, fonte Comscore

  • MKT share OTT

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  • Contenuti: Smart/Connected TV

    In Italia la penetrazione di connected TV ha raggiunto il 17% (cfr. Indagine TV2.0), in linea con I mercati mature europei. Malgrado un aumento dellacompetizione tra I produttori, restano alcuni nodi

    Basso livello di utilizzo dei servizi forniti da smart e connected TV, anchecome conseguenza del ritardo nell’alfabetizzazione informatica dell’Italia (unterzo della popolazione non ha mai usato internet);

    Mancanza di interoperabilità dovuta alla molitiplicazione degli standard(Hbbtv, MHP…);

    Bassa penetrazione di broadband ed ultra broadband

    Rischi legati al walled garden I produttori hardware giocano un ruolofondamentale nell’organizzazione dei contenuti e delle interfaccia delle tvconesse, ma possono sviluppare sistemi proprietari.

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Contenuti:le piattaforme IP

    L’indagine Tv 2.0 mette in luce le diverse tipologie di piattaforme che rendonopossibile l’accesso ai contenuti

    IPTV

    (Internet Protocol TV)

    • Descrizione: piattaforma audiovisiva fornita da service provider, basata su standard qualitative minimi. Gli utenti devono avere un set-top-box ed un abbonamento

    • Business model: Pay(Abbonamento)

    • Esempi: Alice Home TV

    • Trend: in declino

    Internet TV / Web TV:

    • Descrizione: piattaforma solo internet, basata su logiche “best-effort” e che non dipende dal service provider

    • Business model: free/pubblicità

    • Esempi: Rai.tv, VideoMediaset, La7.tv (internet tv); Altra.tv, Tvdream (web tv).

    • Trend: incremento

    Over the Top TV

    (OTT-TV)

    • Descrizione: servizi di tipo televisivo, forniti attraverso network di terze parti, che possono essere fruiti attraverso qualunque tipologia di device

    • Business model: free/pubblicità, TVoD, SVoD, freemium

    • Esempi: Youtube, Chili, TimVision, Infinity

    • Trend: forte incremento

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Neutralità tecnologica

    L’adeguamento del quadro normative e regolamentare al mutato contest dimercato impongono scelte tra diverse prospettive

    A priori / ex ante(es. Palinsesto TV, catalogo)

    Media per tipologia(es. TV, radio, Internet…)

    Percezione dell’utente

    A posteriori / ex post(es. take down)

    Media per funzioni(informare, intrattenere, educare)

    vs

    vs

    vs

    Paese di origine Paese di destinazionevs

    Differenti prospettive

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Mancanza di armonizzazione

    La mancanza di armonizzazione e le difficoltà di creare un mercato unico nei contenuti sono un ostacolo sia per l’industria che per il rispetto delle garanzie degli utenti.

    I maggiori nodi riguardano

    Frammentazione del mercato europeo (barriere linguistiche, culturali…)

    Differenti implementazioni della direttiva SMAV

    Questione della negoziazione multi-territoriale dei diritti

    Necessità di definire I mercati rilevanti

    Necessità di individuare nuove forme di incentivo per promuovere la creativitàeuropea

    Sciogliere questi nodi è condizione necessaria (ma sufficiente?) per mettere l’UE in condizione di essere competitiva nel mercato globale

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Le azioni messe in atto dall UE

    Libro verde Commissione UE «Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori»

    ERGAEuropean Regulators Group on Audiovisual Media Services

    Comunicazione sul mercato unico digitaleA Digital Single Market Strategy for Europe

    REFITRegulatory Fitness and Performance Programme

    2013

    2014

    2015

    2015

    Consultazione pubblica (apr-giu2013) su questiti riguardanti: concentrazione, modelli di finanziamento, interoperabilità, pluralismo, pubblicità, minori, accessibilità

    Verifica della congruità dei principi della Direttiva SMAV con i mutamenti del mercato delle comunicazioni

    Obiettivi: coadiuvare la Commissione UE nell’implementazione della Direttiva; facilitare la cooperazione tra autorità, scambio di buone pratiche

    16 iniziative della Commissione basate su 3 pilastri:• migliorare l’accesso a beni e servizi digitali•Creare un contesto favorevole per sviluppo servizi•Massimizzare potenziale crescita economia digitale

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Il framework legislativo convergente

    Direttiva SMAV

    Testo UnicoPrincipi generali del settore audiovisivo, tenendo contodel processo di convergenza.Distinzione tra servizi lineari, non lineari e a richiesta.

    Direttiva Commercio Elettronico

    Decreto 70/2003

    Norme riferite a tutti I provider della società dell’informazione, con classificazione degli ISP in 3 categorie (mere conduit, caching, hosting) in base al controllo sul contenuto.Basata su un principio di intervento ex post

    Pacchetto direttive

    Telecom 2002 (2009)

    Codice comunicaz. elettroniche

    Norme di riferimento in merito al servizio universale,l’accesso e le reti di comunicazione elettronica.

    Audio

    vis

    ivo

    Com

    unic

    azio

    ni ele

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    he

    Milano, 22 Maggio 2015

  • Le regole del settore audovisivo tradizionale

    • Nozione di stabilimentoGiurisdizione

    • Responsabilità editoriale

    • Titoli abilitativi

    Identificazione del soggetto

    • Percezione del consumo su scala oraria, peak time…• Limiti quantitativi (% affollamento per pubblicità, opere europee…)

    Palinsesto lineare

    • Avvertimenti sonori e visivi

    • Chiara distinzione tra contenuto e interruzione commerciale

    • Limiti “qualitativi”

    Livello di partecipazione dello spettatore)

    • Fascia oraria protetta

    • Classificazione programmi

    • Programmazione dedicata

    Tutela per categorie di utenti (tutti, minori…)

    • Regolamentazione leggera per VOD (quote programmazione, affollamenti…)Distinzione lineari-VOD

  • I servizi di media audiovisiviCompresenza dei sei criteri posti dalla

    direttiva• Esclusione dei servizi internet privati e della condivisione di

    contenuti generati dagli utenti1. Servizio economico

    • Deve essere in concorrenza con la radiodiffusione televisiva Esclusione di forum, blog, mailing-list, newsletter

    2. Mezzo di comunicazione di massa

    • Esclusione di contenuti incidentali, come versioni elettroniche di quotidiani e riviste, motori di ricerca e giochi online3. Finalità principale

    • Immagini in movimento con o senza suono che costituiscono un singolo elemento in un palinsesto o in un catalogo – esclusione di radio, testo e fotografie

    4. Fornitura di programmi

    • Il servizio deve avere un impatto sul modo in cui le persone formano le loro opinioni

    5. Informare-intrattenere-educare il grande pubblico

    • Esclusione di cinema e home video6. Reti di comunicazione

    elettronica

  • La disciplina dei contenuti di origine comunitaria (direttiva TVSF-AVMS)

    Responsabilità editorialeTutele categorie sensibili

    (minori)

    Comunicazioni commerciali Produzione audiovisiva

    Disciplina

    contenuti

  • Direttiva AVMS: regole differenziate tra lineari e VOD

    Tutti i servizi Solo servizi lineari Solo servizi non lineari

    Obblighi informazione Tutela dei minori Esclusione dalle norme sui minori inmateria di fascia protetta e impiegodi minori nei programmi

    Divieto incitamento all’odio ediscriminazione

    Affollamento pubblicitario Vincoli ridotti per opere europee

    Accessibilità dei programmi per idisabili

    Tutela produzione europea eindipendente

    Identificazione pubblicità esponsorizzazioni

    Brevi estratti di cronaca

    Principi generali sullei nterruzionipubblicitarie

    Lista eventi non criptabili

    Restrizioni a pubblicità esponsorizzazione di tabacco, alcolicie medicinali

    Televendite

    Tutela dei minori rispetto alcontenuto della pubblicitàDivieto interruzione pubblicitaria dinotiziariRestrizioni a pubblicità dimerendineInserimento di prodotti

    Educazione all’uso dei media

  • Stabilimento e responsabilità editoriale

    Responsabilità editoriale:

    Selezione dei programmi

    Organizzazione in palinsesto o catalogo

    Nozione di stabilimento:

    La direttiva e-commerce offre soluzioni differenti:1)Nozione di paese di destinazione2)Nozione di responsabilità ex post

  • delibere 606/10/CONS e 607/10/CONS Limiti qualitativi

    • Catch up tv

    • Dtt

    • Sat

    • Estera

    Esclusi perché già autorizzati

    • Sub catalogo

    • User generatedcontent

    Esclusi perché senza responsabilità

    editoriale • Siti con contenuti AV

    • Cartellonistica elettronica

    • In store radio/TV

    Esclusi perché fuori dallo scopo della

    direttiva

  • delibere 606/10/CONS e 607/10/CONS Limiti quantitativi

    Soglia dei 100.000 €

    Ricavi da attività tipica

    Introiti medi delle radio

    Introiti dei principali

    siti

    Introiti delle piccole

    emittenti locali

    24 h. settimanali

    (fornitore di contenuti)

  • WEB o AVMS?

    AVMS NEWSPAPERS

    WEB SITES

    http://tg24.sky.it/tg24/http://www.youfocus.tv/http://video.corriere.it/

  • La filiera e i servizi regolamentati

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  • Live sul televisore di casa

    Sito per condivisione video

    Sito internet del programma

    Personal video recorder

    On demand

    Smartphone

    Modalità di fruizione dei programmi tv

  • VOD-Modalità di offerta al consumatore

    TVOD (Transactional Video on Demand):

    il consumatore a fronte del pagamento di un determinato importo acquisisce il diritto di vedere un film (o altra opera audiovisiva,ad esempio sceneggiato televisivo) per un certo periodo di tempo (solitamente 48 ore). Durante questo periodo il consumatore può vedere il film tutte le volte che vuole. In molti casi il consumatore ha un periodo di tempo più ampio (30 giorni) per attivare la visione del film. In questo caso il periodo entro cui può vedere il film (ad esempio 48 ore) decorre dal momento in cui ha attivato la prima visione. Il film può essere visto sia in streaming che attraverso un download temporaneo. EST (Electronic Sell-Thru):

    il consumatore a fronte del pagamento di un determinato importo acquisisce il diritto di vedere un film per sempre. Il film può essere visto sia in streaming, tramite servizi di iCloud, che attraverso un download permanente dello stesso.

    AVOD (Advertise Video on Demand):

    Il consumatore a fronte della fruizione di spot pubblicitari acquisisce il diritto a vedere un film per un periodo limitato di tempo.

    SVOD (Subscription Video on Demand): Il consumatore a fronte del pagamento di un canone mensile acquisisce il diritto di vedere un certo numero di film, all’interno di un catalogo predefinito, tutte le volte che vuole.

  • VOD Modalità di remunerazione

    1. Revenue share:

    Le parti si suddividono secondo percentuali concordate il prezzo al netto dell’IVA pagato dal consumatore. Il prezzo al pubblico è stabilito in completa autonomia dalla piattaforma di vendita. Nel caso di modalità AVOD le parti si suddividono secondo percentuali concordate l’introito pubblicitario derivante dall’inserimento di spot pubblicitari. Spesso questi contratti prevedono anche un minimum fee per transazione che diventa il prezzo pagato dalla piattaforma al distributore nel caso in cui l’ammontare calcolato applicando la royalty sia inferiore al Minimum Fee. Questa è la modalità di remunerazione che viene applicata principalmente al TVOD e AVOD

    2. W/S Price:

    Il distributore definisce un prezzo di “cessione” alla piattaforma per ogni transazione e questo è l’ammontare che sarà pagato dalla piattaforma indipendentemente dal prezzo applicato al consumatore. Questa modalità di remunerazione viene applicata principalmente all’EST.

    Solitamente le percentuali a favore del distributore e il W/S price diminuiscono con l’aumento dell’anzianità del film.

    In alcuni casi è previsto anche un Minimo Garantito che può essere cross-collateralizzato tra i vari film e i diritti (TVOD e EST):

    3. Flat fee:

    Il distributore cede il film per un importo predeterminato e non riceverà alcuna cifra addizionale durante il periodo di licenza. Questa modalità di remunerazione viene applicata principalmente allo SVOD.

  • 152219

    252 240 249

    43 64124 154

    201

    9 13 18 25

    131 155

    290

    478

    686

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    100

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    300

    400

    500

    600

    700

    800

    2010 2011 2012 2013 2014

    Francia Germania Italia Regno Unito

    Il mercato del VoD nei «big 5»

    Negli ultimi anni si sono accentuate le differenze tra i diversi Paesi nel mercato del VoD

    Il Regno Unito è cresciuto da 131 a 686 milioni di euro

    La Francia ha subito un rallentamento (stabile a 250 milioni) ed è stata raggiunta dalla Germania

    L’Italia mostra vistosi segni di ritardo, con dimensioni 10 volte inferiori a Germania e Francia

    Nota: i ricavi del Regno Unito fanno riferimento alla Online TV ed includono anche la PPV in modalità online, oltre al VoD, ai ricavi da download to own (DTO) e a quelli dalsottoscrizione. Sono stati scorporati i dati della pubblicità per omologare il dato a quello degli altri Paesi.Fonte: elaborazioni su dati Agcom, CNC, Ofcom, Gold Media

  • Il modello SVoD ha rapidamente preso piede nel Regno Unito, sfiorando i 400 milioni dieuro e divenendo la principale fonte di ricavi: 57%

    Netflix ha raggiunto 4,4 milioni di abbonati, Amazon si attesta a 1,2 milioni.

    In Germania, I ricavi da SVoD sono in netto incremento: oggi sono il 26% del totale (52milioni di euro) contro il 18% del 2012

    Le previsioni stimano una forte crescita del mercato SVoD tedesco, che nel 2019potrebbe arrivare a generare 379 milioni di euro di ricavi.

    In Francia i ricavi da abbonamento (SVoD) sono solo il 12% (29 milioni di euro).

    Sebbene in crescita, il mercato dell’SVoD francese non riscontra ancora il successo diquello tedesco e britannico.

    La crescita dei servizi SVoD

  • Servizio Operatore Tipologia di operatore Prezzo/mese Contenuti

    Francia

    CanalPlay (offre illimitée) Canal+ Broadcaster 6,99 € Film, serie TV, animazione, adult

    Pass M6 / M6 VOD M6 Broadcaster 7,99 € Serie TV

    Netflix Netflix OTT 7,99 € Film, serie TV, animazione

    Filmo TV Filmoline OTT 9,99 € Film

    Vidéo Futur Vidéo Futur Entertainment Group OTT 2,99 € Film e serie TV

    Jook Vidéo AB Entertainment Broadcaster 7,99 € Film, serie TV, animazione, documentari

    Germania

    Watchever Vivendi Broadcaster 9,99 € Film, serie TV, animazione

    Maxdome ProSiebeSat.1 OTT 7,99 €

    SkySnap Sky Deutchland Broadcaster 3,99 €

    Videoload Deutsche Telekom Telco 4,99 €

    Netflix Netflix OTT 7,99 € Film, serie TV, animazione

    Amazon Instant Video Amazon OTT 6,99 €

    Italia

    Infinity Mediaset Broadcaster 6,99 € Film, serie TV, animazione

    TimVision Telecom Italia Telco 5,00 €

    Sky Online Sky Broadcaster 9,99 € Film, serie TV, animazione

    Mubi Bazaar inc OTT 4,99 € Film

    MyMovies Mo-Net OTT 6,99 € Film

    Regno Unito

    Netflix Netflix OTT 6,99 £Film, serie TV, animazione

    Amazon Prime/LoveFilm Amazon OTT 5,99 £ Film, serie TV

    Now TV BSkyB Broadcaster 9,99 £ Film, serie TV

    Picture Box Films NBCUniversal Broadcaster 4,99 £ Film

    Mubi Bazaar inc OTT 4,99 £ Film

    Spagna

    400 Films 400 Films OTT Film

    Cineclick OTT 9,95 € Film, serie TV, animazione

    Filmin COMUNIDAD FILMIN OTT 8,00 € Film, serie TV

    Filmotech FILMOTECH.COM OTT 6,95 € Film, serie TV

    Mubi Bazaar inc OTT 4,99 € Film

    Total Chanel OTT Internet TV OTT 9,99 € Film, serie TV

    Voddler Voddler Group OTT Film

    Wuaki.tv Rakuten OTT 6,99 € Film, serie TV

    Yomvi Canal+ Broadcaster 6,00 € Film, serie TV, documentari

    Nubeox Nubeox OTT 8,00 € Film

  • I maggiori servizi SVoD

    Paese Abbonati (.000)

    Netflix Regno Unito 4.372

    Wuaki Spagna 1.500

    Amazon Prime Regno Unito 1.155

    Yomvi* Spagna 720

    Nubeox Spagna 600

    Now TV Regno Unito 523

    Maxdome Germania 450

    Watchever Germania 300-500

    Filmin Spagna 300Di questi, però, solo il 30% sarebbero “attivi” (cioè hanno effettuato almeno un acquisto o sono abbonati).

    Fonte: elaborazione su dati degli operatori.

  • In Francia, la finestra per il DVD, il VoD e la PPV sono allineate a 4 mesi (prima erano 6-12 mesi DVD, 33 settimane VoD, 9 mesi PPV). La pay-TV possibile anche da 10 mesi (conaccordi) anziché 12. TV free-to-air anticipata a 22 mesi (anziché 24) con impegni in co-produzione da parte del broadcaster

    In Germania, PPV da 12 a 9 mesi, pay-TV da 18 a 12 mesi, TV FTA da 24 a 18 mesi.

    In Spagna, la finestra per il TVoD e l’EST è stata ridotta a 3 mesi, ma per lo SVoDrichiede ancora 4-5 anni

    L’accorciamento delle finestre distributive

  • Le piattaforme «top 20» di VoD in Francia

    Servizio Operatore Tipologia operatore ContenutiQuota di mercato

    Modello di business2014 2013

    Orange France Télécom Telco Film, serie TV, animazione, documentari 26,4% 27,0% EST TVOD

    MyTF1 VOD TF1 Broadcaster Film, serie TV, animazione, adult 24,7% 23,3% EST TVOD

    CanalPlay VOD Canal+ Broadcaster Film, serie TV, animazione, adult 21,2% 22,7% EST TVOD

    CanalPlay (offre illimitée) Canal+ Broadcaster Film, serie TV, animazione, adult 19,3% 11,7% SVOD

    iTunes Apple Hardware / OTT Film, serie TV, animazione 15,8% 14,8% EST TVOD

    SFR Club Vidéo SFR/Vodafone Telco Film, serie TV, animazione 15,6% 14,5% EST TVOD

    Pass M6 / M6 VOD M6 Broadcaster Serie TV 12,4% 10,1% SVOD

    Arte Arte Broadcaster Film, serie TV, animazione, documentari 11,6% - EST TVOD

    Google Play Google OTT Film, serie TV, animazione 10,3% 7,8% EST TVOD

    PlayStation Store SonyManufacturer / Major 7,2% 6,4%

    Netflix Netflix OTT Film, serie TV, animazione 6,2% - SVOD

    France TV Pluzz VàD France Télévisions Broadcaster Serie TV, animazione, documentari 6,1% - Free

    Filmo TV Filmoline OTT Film 5,7% 5,0% EST TVOD SVOD

    Vidéo FuturVidéo Futur Entertainment Group OTT Film e serie TV 5,6% 4,5% SVOD

    Cinéma[s] @ la demande Cinéma(s) à la demande OTT Film 4,6% - EST TVOD

    Universciné LeMeilleurduCinéma OTT Film 4,5% -

    VirginMega CESSATO 4,4% 4,4%

    Jook Vidéo AB Entertainment Broadcaster Film, serie TV, animazione, documentari 2,7% - SVOD

    Films&documentaires.com Diversi produttori OTT Film, serie TV, animazione 2,3% - TVOD

    ADN Anime Digital Network VIZ Media Europe OTT Animazione 1,7% - TVOD

    Iminéo W4TCH TV OTT Film, serie TV, documentari 1,7% - EST TVOD

    Altri servizi 13,5% 15,5%

    In Francia sono presenti circa 90 piattaforme VoD di cui 60 disponibili solo o anche online

    Le piattaforme di maggiore successo sono operate da broadcaster e player delle Tlc, anche perchédisponibili su piattaforme televisive, oltre a pc, smartphone e tablet

    Solo alcuni grandi OTT (Google, Apple) non sono distribuiti su piattaforma Iptv

  • Francia: raffronto Netflix - Canalplay

    Dati aggiornati al settembre 2014Fonte: elaborazione su dati degli operatori

    Canalplay Netflix

    Numero titoli 10.659 7.306

    Numero film 1355 979

    Episodi serie tv 4.600 2.960

    Titoli unici serie tv (integrali) 127 (8) 108 (13)

    Ripartizione dei generi Serie TV: 43%; Bambini: 38%; Film: 13%; Adult: 4%; altro: 2%

    Bambini: 48%; Serie TV: 39%; Film: 13%

    % film recenti (post 2010) 19,0% 18,5%

    Successi al botteghino (> 1mln spettatori)

    219 122

    Netflix è stato lanciato a settembre 2014 con una formula esclusivamente basata su abbonamento.

    L’offerta è competitiva rispetto al rivale Canalplay di Canal+, anche se leggermente meno ricca

    Entrambi i servizi puntano molto sulle serie televisive

  • 4 mesi 4 mesi 10-12 mesi 22-36 mesi4 mesi

    3-4 mesi 4 mesi 6 mesi 1-2 anni3-4 mesi

    3-5 mesi 3-5 mesi 9 mesi 5-6 anni3-4 mesi

    9 mesi 12 mesi 18 mesi

    15 settimane

    8 mesi 12 mesi 24 mesi4 mesi

    36 mesi

    4-5 anni

    Le finestre distributive

    TVoD/EST PPV Pay-Tv FTA TVHome video

    SVoD

  • LEVEL PLAYING FIELD

  • RESPONSABILITÀ EDITORIALE

  • WALLED GARDEN E SISTEMI PROPRIETARI

  • RISORSE DI BANDA

  • LIVELLO DI PROTEZIONE MINIMA

  • PROFILAZIONE DELL’UTENTE

  • 29 Ottobre

    TECNOLOGIA E INNOVAZIONE CAMBIANO LO SCENARIO DEI MEDIA

    Source:

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    .

  • Source: Nielsen US

    US – Consumo settimanale

    LA CRESCITA DEL “MEDIA USAGE” NEGLI STATI UNITI

    Hoursper week

    0

    4

    9

    14

    19

    24

    28

    33

    38

    43

    48

    52

    2009 2014

    Tablet

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    Online

    Multimedia Device

    VCR

    Game Console

    DVD / Blu-Ray

    Time-Shifted TV

    Smartphone

    Live TV

  • Source:

    TV: Auditel, tempo di fruizione nel mese medio ( settembre 2013 - 2015)

    Internet PC/Mobile: Audiweb powered by Nielsen tempo di fruizione nel mese medio (giugno 2013 - 2015)

    Italy – Consumo mensile

    LA CRESCITA DEL “MEDIA USAGE”IN ITALIA

    Hoursper month

    168

    2013 2015

    144

    120

    96

    72

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    Mobile

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    Time-Shifted TV

    Live TV

    PC

  • Source: elaborazioni Nielsen su dati Auditel

    Giorno Medio: Persone e Tempo di visione

    TV: MENO AUDIENCE PIÙ TEMPO

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  • Source: elaborazioni Nielsen su dati Auditel

    MILLENIALS: MENO TV LINEARE

    Source:

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    Audience nel Giorno Medio 2016 vs 2006

  • Source: Nielsen powered by Auditel

    Audience Media Giornaliera

    CRESCE IL VIEWING NON-LIVE

  • SMART TV: LA PENETRAZIONE

    Source: Nielsen powered by Auditel

    Persone che dispongono di Smart TV

  • Co

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    Ciclo ’92 - ’00 Ciclo ’00 - ’08 ’08 - ’16...

    La pubblicità segue le dinamiche della macro economia

    Fonte Nielsen 2016 - Stima AdEx del mercato pubblicitario secondo il perimetro Nielsen

    IL MERCATO DAL 1990 AD OGGI

    ‘00

    0 €

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    65

    40 anni di pubblicita’ in quote

    Fonte Nielsen 2016 - Elaborazione su fonti varie armonizzate

  • Co

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    INTERNET E TV NEGLI ULTIMI OTTO ANNI

    (*)

    Valori stimati netti Mio €

    Fonte Nielsen 2016 - Stima AdEx del mercato pubblicitario secondo il perimetro Nielsen

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    LE QUOTE DEI MEZZI

    Totale mercato 4.288 M€

    Fonte: Nielsen Digital Survey 2016 e Stima AdEx del mercato pubblicitario (tutte le tipologie pubblicitarie)

    quote % - primo semestre 2016

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    68

    LA DIETA MEDIALE È SEMPRE PIÙFRAMMENTATA

    Tempo speso in una settimana. Popolazione USA 18+ (Q3 2015)

    Source: Nielsen Total Audience Report and Audience Insights Analysis

    Ore

    sett

    iman

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  • IL 51% DEGLI UTENTI DICHIARA DI ACCEDERE A

    CONTENUTI PIRATA

  • 0%10%20%30%40%50%60%70%80%

    Fonti della pirateria (IPSOS 2011)

    P2P

    Streaming

    Download

    DAL P2P ALLO STREAMING

  • Utilizzo delle connessioni per tipologia di servizio

    2010 Vs 2015

    Over the Top 240

    contro quella del 13% del tra co business, generato da aziende e amministrazioni pubbliche.

    Nel 2010 la maggior parte del tra co Internet consumer (realizzato su rete ssa oppure da mobile) è

    generato dal le sharing (39,6%) e dall’Internet video (37,3%), rispettivamente con 5 e 4,7 exabytes

    al mese. Segue poi il tra co di dati per servizi Web e per e-mail (19,1%), con 2,4 exabytes al mese.

    Nel 2015, la percentuale del tra co da Internet video15, che comprende contenuti audiovisivi

    short-form (YouTube), long-form (Hulu), servizi live streaming (diretta Rai.TV) e piattaforme

    VoD (Net ix), crescerà in maniera sostanziale, per occupare una quota del 57,8% del tra co

    Internet complessivo (da rete ssa e mobile), raggiungendo la soglia dei 34 exabytes al mese,

    con un incremento annuo del 48%. Il tra co video cresce a scapito di quello generato da altri

    servizi Web e dallo scambio di e-mail, sia a causa dell’aumento in termini assoluti dei contenuti

    video disponibili in rete, sia per l’e etto dell’aumento della qualità dei video online, che sempre

    più spesso saranno in formato HD. I servizi video (come catch up tv, piattaforme VoD e Web Tv)

    saranno pertanto quelli che impatteranno in misura maggiore sul tra co in rete, assoggettando le

    infrastrutture a elevati rischi di congestione e rendendo sempre più urgenti gli investimenti in reti

    di nuova generazione.

    Fig. 4: Tra co Internet consumer per segmento nel 2010 e nel 2015

    39,6%

    37,3%

    19,1%

    2,5%

    0,4%

    1,1%

    File sharing

    Internet video

    Web, email, data

    Video calling

    Online gaming23,7%

    57,8%

    14,7%

    3,0%

    0,5%

    0,3%

    Note: Previsioni per il 2015. Fonte: Elaborazioni Iem su dati Cisco Visual Networking Index.

    Fig. 5: Previsioni del tra co Internet in Europa Occidentale su reti sse e mobili, 2010-2015

    4712

    6350

    8493

    11139

    14114

    17226

    0

    2000

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    6000

    8000

    10000

    12000

    14000

    16000

    18000

    20000

    2010 2011 2012 2013 2014 2015

    YoY: 29,5%

    64146

    326

    635

    1073

    1632

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    2010 2011 2012 2013 2014 2015

    YoY: 91%

    Note: Dati in PB/mese. Fonte: Elaborazione Iem su dati Cisco Visual Networking Index.

    15 Nella categoria dell’Internet video rientrano tutte le forme di fruizione di video su rete ssa e mobile, con la

    sola esclusione del tra co generato dal peer to peer.

  • Introiti totali

  • Le fonti degli introiti

  • Costi e profitti

  • Provenienza delle visite di un

    cyberlocker

  • Principali siti di destinazione da un

    cyberlocker

  • Linking lecito e illecito

    La Corte di Giustizia Europea, ha stabilito alcuni principi e ha fissato criteri

    chiari per la valutazione di eventuali illeciti nell'attività di linking. Perché non ci

    sia atto di comunicazione al pubblico, devono verificarsi

    contemporaneamente tre condizioni:

    1.Chi pubblica i link non deve essere a conoscenza dell’illiceità dell’opera a

    cui punta il link;

    2.Non deve esserci scopo di lucro nella pubblicazione dei link;

    3.Le opere alle quali puntano i link devono essere liberamente accessibili

    (cioè non devono essere tratte da siti che pongono limitazioni all’accesso ai

    contenuti quali forme di abbonamento, pagamento, misure di protezione etc.).

  • dda_405 Del. 112/15/CSP

    data delibera 17 giugno 2015

    Stima approssimativa della

    popolarità del sito calcolata sui

    visitatori medi giornalieri e le

    pagine visualizzate sul sito negli

    ultimi 3 mesi.

  • dda_515Del. 195/15/DDA

    data delibera 5 novembre