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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Corso di Risk Management Prof. Filippo Stefanini Basilea 2 A.A. 2009/2010 Corso 60012 – Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Facoltà di Ingegneria

Corso di Risk Management

Prof. Filippo Stefanini

Basilea 2

A.A. 2009/2010

Corso 60012 – Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile

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La stabilità del sistema bancario

• Un importante obiettivo dei governi è di preservare una situazione economicastabile

• Un modo per raggiungere questo obiettivo è mantenere stabile ed affidabile ilsistema bancario, dove i fallimenti di banche sono rari e dove i depositi sonogarantiti

• I governi sono preoccupati per il rischio sistemico: ad esempio se la banca Afallisce, la banca B può incorrere in gravi perdite per le transazioni che ha incorso con la banca A e trovarsi anch’essa in condizione di fallire. E così via conla banca C che ha transazioni in essere con la banca A e la banca B.

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La crisi del 1929 negli Stati Uniti

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La crisi del 1929 negli Stati Uniti

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Il caso Northern Rock nel 2007

Il 14 settembre 2007, Northern Rock chiese è ottenne liquidità di supporto dalla Bank of England, a seguito della crisi dei mutui subprime negli USA.Il 22 febbraio 2008 la banca è stata nazionalizzata.

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Il caso Bear Stearns nel 2008

Il 16 marzo 2008 The Bear Stearns Companies, Inc., con la supervisione della Federal Reserve, ha siglato un accordo di fusione con JP Morgan Chase.The Federal Reserve ha emesso un prestito di $30 miliardi a JP Morgan Chase.Una settimana dopo JP Morgan Chase ha aumentato la sua offerta da 2 dollari ad azione a 10 dollari ad azione e ha ridotto il prestito dalla Fed di 1 miliardo di dollari.

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Il fallimento di Lehman Brothers

Too big to fail ? Lehman Brother dichiara il fallimento il 14 settembre 2008.

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Il caso IndyMac nel 2008

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Il caso Countrywide nel 2007

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Da settembre 2008 le 3 più grandi banche islandesi collassano: prima Glitnir, poi Landsbanki e poi ancora Kaupthing

Fallimento delle banche islandesi

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I maggiori rogue traders nella storia

Perdita in milioni DataSociété Générale SA € 4.900 2008Sumitomo Corporation $2.600 1996Daiwa Bank $1.100 1995Barings Bank £827 1995Allied Irish Banks Plc $691 2002Credit Agricole SA € 250 2007Morgan Grenfell £220 1996Kidder Peabody $210 1994

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La stabilità del sistema bancario

• La capacità per una banca di assorbire perdite inattese dipendedall’ammontare di capitale proprio

• Secondo gli organi di vigilanza sul sistema bancario, il capitale necessario aduna banca deve coprire la differenza tra perdite attese in un certo orizzontetemporale e “perdite nel caso peggiore” nello stesso orizzonte temporale

• Infatti l’idea è che le perdite attese sono già coperte dal modo con cui le banchefanno il pricing dei loro prodotti

• La perdita nel caso peggiore è la perdita che si attende di non superare con uncerto livello di confidenza (99% o 99.9%)

• Possiamo pensare al capitale proprio di una banca come ad un cuscinetto diliquidità che protegge la banca da eventi sfavorevoli inattesi

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Il modello usato dagli organi di vigilanza sul sistema bancario

0 1 2 3 4

Perdita nel caso peggiore al 99%

Capitale richiesto

Perdita attesa

La funzione di densità di probabilità delle perdite ed il capitale richiesto per una banca

Perdita nell’orizzonte temporale

Probabilità

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Evoluzione dei requisiti patrimoniali delle banche

• Prima del 1988• 1988: Accordo BIS o Basilea 1• 1996: Emendamento all’accordo BIS• 1999: prima proposta di Basilea 2• 2007: entrata in vigore di Basilea 2

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Prima del 1988

• Prima del 1988 le banche erano regolate nelle varie nazioni sulla base direquisiti minimi di bilancio come ad esempio:

• Le definizioni di capitale e i rapporti considerati accettabili variavano danazione a nazione

• Le esposizioni delle banche internazionali a paesi emergenti cominciavano afar sorgere dubbio sull’adeguatezza patrimoniale di tali banche

• Negli anni Ottanta cominciarono a diffondersi transazioni in derivati che eranooff-balance sheet, cioè che non avevano alcun effetto sul totale attività dellebanche e quindi non avevano alcun effetto sull’ammontare di capitale che unabanca doveva detenere

• Divenne subito chiaro che il totale attività non era un buon indicatore delrischio che una banca stava assumendo. Era necessario un approccio piùsofisticato.

AttivitàTotaleCapitale

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1988: BIS Accord (Basilea 1)

• Le autorità di vigilanza sul sistema bancario si incontravano regolarmente aBasilea, in Svizzera, sotto il patronato della Bank for International Settlements

• Il principale risultato di questi incontri fu il documento “InternationalConvergence of Capital Measurement and Capital Standards” anche detto“The 1988 BIS Accord”, o più recentemente “Basilea 1”

• “The 1988 BIS Accord” stabiliva due requisiti minimi di adeguatezza delcapitale di una banca:1. Il rapporto tra attività totali e capitale deve essere inferiore a 20 volte. Il

totale attività deve includere le attività off-balance-sheet.2. Cooke Ratio: il capitale deve essere almeno pari ad 8% dei risk weighted

assets. Almeno il 50% del capitale deve essere Tier 1.

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20

CapitaleAttivitàTotale

RWACapitale %8

1988: BIS Accord (Basilea 1)

(Cooke Ratio)

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• Ad ogni attività in bilancio (on-balance-sheet) è assegnato un “risk weight” che riflette il rischio di quella categoria di attivi. I “risk weight” sono riportati nella tabella seguente:

Risk Weight Categoria di attivi0% Cassa o lingotti d'oro

Prestiti a governi OECD20% Prestiti a banche OECD

50% Prestiti garantiti da immobili

100% Altri prestiti

1988: BIS Accord (Basilea 1)

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• Le attività di una banca consistono in:– 100 milioni di dollari di prestiti societari (con rating A)– 10 milioni di dollari di obbligazioni governative di paesi OECD (con rating

AAA)– 50 milioni di dollari di mutui ipotecari

• A quanto ammonta il RWA secondo Basilea 1 ?

• Quale deve essere il capitale minimo della banca secondo Basilea 1 ?

Esempio

125505.0100.01000.1 RWA

10125%8%8 RWACapitale

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Ad ogni attività fuori bilancio (off-balance-sheet), come un derivato over-the-counter, è assegnato un “ammontare equivalente di credito”, cioè un prestitoequivalente che abbia lo stesso rischio dell’attività fuori bilancio, e poi èassegnato un risk weight. Il credit equivalent amount è calcolato come

dove V è il valore di mercato del derivato, a è il fattore add-one ed L è il valorenominale del derivato. Il fattore add-on varia da strumento a strumentosecondo la seguente tabella:

1988: BIS Accord (Basilea 1)

aLV )0,max(

Fattori Add-on (% del valore nominale)

Durata residua in anni

Derivati su tassi di interesse

Derivati su divise ed oro

Derivati su azioni

Derivati su metalli preziosi, oro escluso

Derivati su altre materie prime

<1 0.0 1.0 6.0 7.0 10.0

da 1 a 5 0.5 5.0 8.0 7.0 12.0

>5 1.5 7.5 10.0 8.0 15.0

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Il Risk weighted amount (RWA) consiste nella somma dei risk weightper il valore nominale delle attività a bilancio e dei risk weight perl’ammontare equivalente di credito per le attività fuori bilancio

j

N

i

M

jjii CwLwRWA

1 1

*

On-balance sheet items: principal times risk weight

Off-balance sheet items: credit equivalent amount times risk weight

Per un derivato Cj = max(Vj,0)+ajLj dove Vj è il valore dimercato, Lj è il valore nominale e aj è il fattore add-on.

1988: BIS Accord (Basilea 1)

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• L’attivo ponderato per il rischio (RWA) può essere ridotto tramite la cartolarizzazione deiprestiti

• Il Tier 1 può essere aumentato attraverso un aumento di capitale, attraverso la dismissione diasset o attraverso la messa a riserva degli utili

La Banca d’Italia stabilisce determinati limiti per i requisiti minimi di capitale delle bancheitaliane.

I requisiti regolamentari di capitale

Passività e Capitale

Debito Senior

Lower Tier 2

Upper Tier 2

Tier 1

•Subordinato– Scadenza minima 5 anni

•Subordinato– Scadenza minima 10 anni– Interessi cumulativi differibili

•Preference shares– interessi non cumulativi– nessun diritto di voto

•Azioni ordinarie e di risparmio

•Utili non ditribuiti e riserve (meno avviamento)

Limitato al50% del Tier 1

Limitato al15% del Tier 1

Limitato al

100% delTier 1

Patrimonidi base minimopari al 4%dei RWA

Total capital ratiominimo consolidatoal 8% dei RWA

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Netting

• La parola netting si riferisce ad una clausola nei contratti derivati over-the-counter che afferma che se una controparte fa default su un contratto che hacon una istituzione finanziaria, allora deve fare default anche su tutti gli altricontratti in essere con quella istituzione finanziaria

• Il netting ha l’effetto di ridurre sostanzialmente il rischio di credito• Nel 1995 “The 1988 BIS Accord” fu modificato per permettere alle banche di

ridurre i loro ammontari equivalenti di credito qualora fossero in atto accordibilaterali di netting

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Esempio

• Consideriamo una banca che ha 3 contratti swap con una controparte. Icontratti valgono per la banca rispettivamente +24 milioni di dollari, -17milioni di dollari, +8 milioni di dollari

• Supponiamo che la controparte faccia default. Per la controparte i contrattivalgono -24 milioni di dollari, +17 milioni di dollari, -8 milioni di dollari

• Senza netting, la controparte farà default sul primo ed il terzo swap e terrà ilsecondo. La perdita per la banca sarebbe 24+8=32 milioni di dollari

• Con il netting la controparte è obbligata a fare default su tutti i contratti. Laperdita per la banca sarebbe +24-17+8=15 milioni di dollari

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Netting

• Senza netting, l’esposizione di una banca in caso di default è:

dove Vj è il valore corrente del j-esimo contratto derivato.• Con netting, l’esposizione è:

N

jjV

1)0,max(

N

jjV

10,max

Netting without ExposureNetting with ExposureNRR (Net Replacement Ratio)

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• In aggiunta al 1988 BIS Accord, il 1996 Amendment fa distinzione tra iltrading book ed il banking book. Per il trading book richiede alle banche dimisurare e di detenere capitale per il rischio di mercato per tutti gli strumentifinanziari inclusi quelli fuori bilancio.

• Per le banche più sofisticate che hanno implementato una funzione di riskmanagement che usa un approccio basato su un modello interno, possonocalcolare il requisito di capitale per il rischio di mercato nel seguente modo:

dove k è un fattore moltiplicativo scelto dagli organi di vigilanza sul sistemabancario (almeno 3), VaR è il value at risk a 10 giorni con intervallo diconfidenza 99%, ed SRC è lo Specific Risk Charge, primariamente per titoli didebito detenuti nel portafoglio di proprietà

• Il requisito minimo di capitale totale è:

SRCVaR k

1996 Amendment

) %(8 RWAMercatodiRischioRWACreditodiRischioTotaleCapitale

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Basilea 2pag 27

Basilea 2

• Tre pilastri– Nuovi requisiti minimi di capitale per il rischio di credito ed il rischio

operativo. I requisiti minimi di capitale per il rischio di credito nel bankingbook sono calcolati in un nuovo modo che riflette i rating delle controparti.I requisiti di capitale per il rischio di mercato rimangono uguali a quellistabiliti dal 1996 Amendment ma viene introdotto un nuovo requisitominimo di capitale per il rischio operativo

– Processo di revisione da parte delle autorità di vigilanza– Disciplina di mercato: le banche devono dare maggiore informativa al

mercato sul modo con cui allocano il capitale e sui rischi che assumono

) %(8 RWAOperativoRischioRWAMercatodiRischioRWACreditodiRischioTotaleCapitale

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I tre pilastri di Basilea 2

MINIMUM CAPITAL

REQUIREMENT

MARKET DISCIPLINE

SUPERVISORY REVIEW

BASEL II

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Nuovi requisiti minimi di capitale

• I risk weight sono basati o su rating (approccio standardizzato) o su ratingassegnati internamente dalla banca (approccio Internal Rating Based o IRB)

• Si tiene conto del rischio operativo richiedendo un accantonamento di capitaleaggiuntivo

• Il rating interno è il sistema più sofisticato perché consente alle banche diutilizzare esclusivamente modelli interni in tutti i parametri con cui sidetermina il rischio di credito

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Implementazione negli USA ed in Europa

• Negli USA Basilea 2 si applica solo alle grandi banche internazionali• Negli USA le banche regionali sono obbligate ad implementare solo “Basel

1A’’ (simile a Basilea 1)• L’Unione Europea richiede l’implementazione di Basilea 2 per le banche

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Fonte: Standard & Poor’s Global Fixed Income Research

Mig

liora

men

to d

ella

qua

lità

del c

redi

to

AAAAA+AAAA-A+AA-BBB+BBBBBB-

BB+BBBB-B+BB-CCC+CCCCCC-CCCD

Investment-grade Ratings

Speculative-grade Ratings

Ris

ing

Star

s

Fallen Angels

Peggioramento della qualità del credito

Il rating delle obbligazioni

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Rating AAA to AA-

A+ to A- BBB+ to BBB-

BB+ to BB-

B+ to B- Below B- Unrated

Nazioni 0% 20% 50% 100% 100% 150% 100%

Banche 20% 50% 50% 100% 100% 150% 50%

Aziende 20% 50% 50% 100% 150% 150% 100%

Nuovi requisiti minimi di capitale

Tabella dei risk weight in funzione dei rating per le esposizioni a nazioni, banche ed aziende nell’approccio standardizzato di Basilea 2

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• Le attività di una banca consistono in:– 100 milioni di dollari di prestiti societari con rating A– 10 milioni di dollari di obbligazioni governative di paesi OECD con rating

AAA– 50 milioni di dollari di mutui ipotecari

• A quanto ammonta il RWA secondo l’approccio standardizzato di Basilea 2 ?

• Quale deve essere il capitale minimo della banca secondo Basilea 2 ?

Esempio

5.675035.0100.01005.0 RWA

4.55.67%8%8 RWACapitale

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Basilea 2pag 34

Nuovi requisiti di capitaleApproccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani

• Basilea 2 fornisce una formula per calcolare il risk weight a partire dallaprobabilità di default (PD), dalla perdita dato il default (LGD), dall’esposizioneal default (EAD) e dalla scadenza effettiva (M)

• Secondo l’approccio Advanced IRB le banche stimano PD, LGD, EAD ed M• Secondo l’approccio Foundation IRB le banche stimano solo PD e le linee

guida di Basilea 2 determinano le altre variabili della formula

.NPDNNWCDR--

1

)9990()( 11

The 99.9% worst case default rate is

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Nuovi requisiti di capitaleApproccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani

• Consideriamo un portafoglio di N prestiti• PD è la probabilità di default di un prestito in un anno• Il WCDR è il tasso di inadempienza nel caso peggiore con intervallo di

confidenza al 99.9% è dato da:

.NPDNNWCDR--

1

)9990()( 11

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Nuovi requisiti di capitaleApproccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani

• Sia EAD l’esposizione all’inadempienza su ciascun prestito espressa in dollari• Sia LGD la perdita nell’evento dell’inadempienza• C’è una probabilità del 99.9% che la perdita del portafoglio sia inferiore a:

WCDRLGDEADN

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Basilea 2pag 37

Risultati numerici per WCDR

PD=0.1% PD=0.5% PD=1% PD=1.5% PD=2%

r=0.0 0.1% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0%

r=0.2 2.8% 9.1% 14.6% 18.9% 22.6%

r=0.4 7.1% 21.1% 31.6% 39.0% 44.9%

r=0.6 13.5% 38.7% 54.2% 63.8% 70.5%

r=0.8 23.3% 66.3% 83.6% 90.8% 94.4%

• r è la probabilità di inadempienza e PD è la probabilità di default di un prestito in un anno

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Dipendenza di r da PD

Per l’esposizione a società, banche e paesi sovrani, Basilea 2 assume una relazione tra la correlazione r e la probabilità di inadempienza PD che è ricavata empiricamente

]1[12.01

1124.01

112.0 5050

50

50

50PD

PDPD

ee

ee

e

PD 0.1% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0%

WCDR 3.4% 9.8% 14.0% 16.9% 19.0%

Relazione tra WCDR e PD per esposizioni a società, banche e stati sovrani

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Basilea 2pag 39

Requisiti di capitale

RWA of 8%Capital that soCapital the times12.5 are assets weighted-risk The

)]ln(05478.011852.0[ andmaturity effective theis where

5.11)5.2(1)(Capital

2

PDbM

bbMPDWCDRLGDEAD

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Esposizioni al retail

casesboth in EAD andLGD, PD, estimate Banks .approaches IRB Advanced and Foundationbetween n distinctio no is There

1300.03

1

110.161

103.0

exposures retailother For 0.04 exposures retail revolvingFor

0.15 mortgages lresidentiaFor )(Capital

35

35

35

35

35

PD-

PDPD

e.e

ee

e

PDWCDRLGDEAD

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Fattori che mitigano il rischio di credito

• I fattori che mitigano il rischio di credito includono garanzie, netting, l’uso di derivati sul credito, etc

• I benefici dei fattori che mitigano il rischio di credito aumentano quando le banche si spostando dall’approccio standardizzato all’approccio foundation IRB e poi all’approccio IRB avanzato

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Basilea 2pag 42

Aggiustamenti necessari per considerare la garanzia

Due approcci– Approccio semplice: il risk weight della controparte è sostituito dal risk

weight della garanzia per la parte di esposizione coperta dalla garanzia– Approccio comprensivo: le banche aggiustano al rialzo (al ribasso) la

dimensione della loro esposizione per considerare possibili incrementi(decrementi); il rischio di controparte è applicato alla nuova esposizione.Gli aggiustamenti dipendono dalla volatilità dell’esposizione e delprestito.

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Garanzie

• Tradizionalmente il Comitato di Basilea ha usato l’approccio di sostituzionedel credito (dove il merito di credito del garante è sostituito a quello di chiha preso a prestito)

• Comunque questo sovrastima il rischio di credito perché sia il garante chechi ha preso il prestito devono diventare inadempienti a seguito delleperdite

• Alternativa proposta dal Comitato di Basilea: il capitale eguaglia il capitalerichiesto senza la garanzia moltiplicato per 0.15+160×PDg dove PDg è laprobabilità di inadempienza del garante

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Capitale per il rischio operativo

• Basic Indicator Approach: 15% del fatturato• Standardized Approach: fattori moltiplicativi diversi per il fatturato di ogni

diversa business line• Internal Measurement Approach: valuta la perdita nel caso peggiore su un

orizzonte temporale di un anno e con intervallo di confidenza al 99.9%

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Cambiamenti nella Supervisory Review

• Stesso approccio in nazioni differenti• Gli organi di vigilanza locali possono adattare i parametri alle condizioni locali• Importanza della prevenzione e degli interventi nelle fasi iniziali all’insorgere

di criticità

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Disciplina di mercato

• Le banche devono rendere pubbliche le seguenti informazioni• Scopo ed applicazione della struttura di Basilea 2• Natura e componenti del capitale• Natura delle esposizioni al rischio • Adeguatezza di capitale

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Le agenzie di rating

• Standard & Poor’s è controllata dalla multinazionale McGraw-Hill Companies, società quotata sul mercato NYSE Euronext e con sede a New York.

• Fitch Ratings con sedi a New York e Londra, è controllata da Fimalac, S.A. società di servizi la cui sede legale è a Parigi.

• Moody's Investors Service ha sede a New York è controllata da Moody's Corporation, società quotata sul mercato NYSE Euronext

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External Credit Assessment Institution

• Basilea 2 stabilisce che le istituzioni finanziarie che adottano il metodostandardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio dicredito possono utilizzare per la determinazione delle ponderazioni levalutazioni del merito di credito fornite da agenzie esterne di valutazione.

• Tali agenzie sono denominate ECAI (External Credit Assessment Institution) erappresentano dei fornitori di giudizio circa il merito creditizio dei clienti diquelle banche che non hanno ancora implementato un sistema di ratinginterno (IRB) ma che hanno adottato il metodo Standardized.

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Entrata in vigore di Basilea 2 in Italia

• Basilea 2 è entrata in vigore il 1° gennaio 2007. Ci sono tre anni di transizione(2007-2008-2009) durante i quali si calcolano i requisiti sia secondo il vecchiosistema Basilea 1, sia secondo il nuovo sistema Basilea 2. Si tratta di un periododi roll-out dei modelli per arrivare all'abbandono definitivo di Basilea 1 al 1°gennaio 2010.

• IRB Foundation è facoltativa. Se una banca adotta l'IRB ci sono dei floor (i.e.80%, 90% e 95%) che stabiliscono prudenzialmente che la banca possabeneficiare di Basilea 2 solo fino ad un certo punto. Ovvero, se con il metodoIRB Foundation si ottengono requisiti patrimoniali complessivi inferiori al (adesempio per il 2008) 90% dei requisiti richiesti da Basilea 1, alloraadottarequisiti pari al 90%. Se, al contrario, i requisiti complessivi sonosuperiori al 90% (supponiamo il 94% di Basilea 1), allora adotta quest'ultimo(quindi il 94% di Basilea 1). Si tratta di un meccanismo che consente unaprudenziale transizione al nuovo IRB Foundation per evitare impatti troppopositivi sui ratio patrimoniali e per ottenere invece un progressivomiglioramento.

• La direttiva 2006/48/CE fissa la partenza al 1° gennaio 2008 delle normecomunitarie relative all'adozione del metodo cosiddetto "avanzato" del ratinginterno per la misurazione dei rischi di credito e operativi.

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Entrata in vigore di Basilea 2 in Italia

• Nessuna grande banca italiana ha ottenuto dalla Banca d'Italia l'autorizzazioneper poter iniziare a usare i rating interni avanzati sul piano patrimoniale. Lebanche italiane iniziano il 2008 con il metodo "standardizzato" per calcolarel'assorbimento patrimoniale: i rating interni sono invece già utilizzati ai solifini gestionali.

• Dopo la conclusione delle verifiche informali dei criteri organizzativi equantitativi, nel corso del 2008 la Banca d'Italia procederà ai riconoscimenti deimetodi avanzati con istanze formali di autorizzazione.

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Basilea 2pag 51

Effetti negativi per le piccole e medie imprese italiane ?

• Per le piccole e medie imprese, il fatto che nel 2007 il metodo standardizzato èdominante tra le controparti bancarie italiane non dovrebbe avere ricadutenegative sul costo del credito. Per le piccole e medie imprese che non hannorating, il metodo standardizzato prevede un coefficiente di ponderazione al100% esattamente come avviene adesso per Basilea 1. Per le aziende piùpiccole, nel metodo standardizzato potrebbe esserci addirittura un vantaggio:le piccole e medie imprese con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, cherientrano nella definizione di retail, hanno un coefficiente di ponderazione al75%.

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Basilea 2pag 52

Prociclicalità di Basilea 2

• Basilea 2 utilizza i rating dei debitori come base per il calcolo del requisitopatrimoniale. Ciò significa che una variazione del rating delle imprese cui unabanca ha concesso credito determina una variazione del requisito patrimonialedella banca.

• Basilea 2 ha attirato le critiche di molti osservatori per i suoi effetti prociclici,ossia di amplificazione delle fluttuazioni del ciclo economico.

• Una recessione porta con sé tassi di insolvenza più elevati e peggioramenti deirating, richiedono maggiori accantonamenti a riserva e rettifiche di valore,riducendo la dotazione patrimoniale delle banche. Questo conduce a unaumento del capitale minimo richiesto alle banche. Poiché è più difficileraccogliere nuovo patrimonio durante una recessione, per mantenere leproporzioni tra capitale e attività a rischio le banche finiscono per concederemeno credito all’economia. Ciò espone le imprese a ulteriori tensionifinanziarie, accentuando la recessione.

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Basilea 2pag 53

Prociclicalità di Basilea 2

• Viceversa nel caso di una forte crescita economica si assisterebbe ad ungenerale miglioramento del merito di credito delle controparti e questodetermina un miglioramento dei coefficienti patrimoniali, consentendo allebanche di aumentare l’offerta di credito all’economia permettendo unaestensione del ciclo economico.

• La prociclicità di Basilea 2 non nasce solo dall’andamento delle insolvenze, maanche dalle variazioni del rating assegnato ai debitori

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Basilea 3 ?

• Basilea 2 non permette ad una banca di usare la diversificazione del rischio dicredito nei calcoli dei requisiti di capitale: infatti secondo Basilea 2, una bancache ha fatto un prestito da 1 miliardo di dollari ad una società con un ratingBBB deve detenere lo stesso capitale di vigilanza di una banca che ha erogatoprestiti da 10 milioni di dollari a 100 diverse società che operano in settori epaesi diversi !!!

• Un modo per smussare la prociclicità potrebbe essere quello di effettuareaccantonamenti a riserva. Se le banche aumentassero le riserve medianteaccantonamenti nei periodi di crescita economica, potrebbero in seguitoutilizzare queste riserve nei periodi di crisi. Tuttavia ci sarebbe una gestionesubottimale del capitale.

BASILEA 3Bozza di aprile 2010

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Una voce critica

The super-boom got out of hand when the new products became socomplicated that the authorities could no longer calculate the risks and startedrelying on the risk management methods of the banks themselves. Similarly,the rating agencies relied on the information provided by the originators ofsynthetic products. It was a shocking abdication of responsibility.George Soros, The worst market crisis in 60 years, Financial Times, 23 gennaio 2008

“Regulators were obsessively focused on the first line of defence, which wasthe amount of capital and that has totally failed. Banks never fail for capital;they fail for liquidity. The difference is capital is like the fat we have in ourbody while liquidity is the oxygen. If you don’t breathe in a minute you aredead while you can afford to be on a diet for two, three years.Davide Serra, Founding and Managing Partner, Algebris Investments/TCI, UnitedKingdom, 30 gennaio 2010, World Economic Forum Annual Meeting 2010

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Leva delle investment banks

20

CapitaleAttivitàTotale

Bank

Total fair market value of Level 3 assets at the

period end in mln $Shareholder Equity in

mln $ Total assets in mln $ Leverage% Level 3 su total

assetsCitigroup Inc 133.435 113.598 2.187.631 19,26 6,1%Goldman Sachs Group Inc/The 69.151 50.065 1.119.796 22,37 6,2%Morgan Stanley 73.659 31.269 1.045.409 33,43 7,0%JPMorgan Chase & Co 87.612 123.221 1.562.147 12,68 5,6%Lehman Brothers Holdings Inc 41.979 22.490 691.063 30,73 6,1%Merrill Lynch & Co Inc 41.449 31.932 1.020.050 31,94 4,1%Bear Stearns Cos Inc/The 28.169 11.793 395.362 33,53 7,1%Bank of America Corp 31.470 146.803 1.715.746 11,69 1,8%Wells Fargo & Co 22.783 47.628 575.442 12,08 4,0%

• Al 14 maggio 2008 numerose investment bank statunitensi non rispettano il rapporto prudenziale richiesto da Basilea 2:

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Basilea 2pag 57

Nuovo indicatore di solidità delle banche

• Utilizzo di un indicatore alternativo di solidità delle banche, il tangiblecommon equity che include le azioni ordinarie e gli utili non distribuiti.