Unità 3 - Il serpente

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Maria Schiano UNITÀ 3 : IL SERPENTE Si racconta che, in una campagna sconosciuta, viveva una coppia di villani che non aveva figli. La donn a stava per morirne del dolo re quan do, un gior no, mentre stava sistemando la leg na per il camino, vi vede spuntare un piccolo serpente. « Che ingiusti zia» - esclama - «  finanche i serpenti  fanno serpentelli ed io non posso avere neppure l’ombra di un figlio … ». E così dicendo lo prende così teneramente tra le mani, che il serpente la guarda e le dice: «  Prendi me per figlio, buona donna,e vedrai che non te ne pentirai! ». La donna si st up isce ma no n si sp aven ta e così si accordano per fare questa adozione. Passano gli anni e viene il giorno in cui il serpente decide di volersi sposare. «  Non c’è problema » - dice il villano che era uno scioc co semplic ione - «  si troverà una serpentessa della tua età e ti mariteremo! ». « Ma ti ha dato di volta il cervello? » - controbatte il serpente - « e chi sono io che tu vuoi darmi in moglie un serpente strisciante?vai immediatamente dal re e chiedigli in moglie la  figlia! ». Senza farsi troppe domande, il buon villano si reca al palazzo reale dove, ricevuto dal re, dice: «  Io ho un figlio serpente e lui mi ha mandato qui a chieder la mano di tua figlia! ». A sentire questo discorso senza senso, il re vuole farsi gioco del povero villano, credendo di avere a che fare con un pazzo, e così gli dice: «  Bene, buon uomo, dì pure a tuo figlio che avrà la sua sposa  se riuscirà a far diventare d’oro tutti i frutti di questo giardino! ». Cola Matteo – questo era il nome del contadino – fa l’ambasciata al serpente e quello gli dice: «  Domani mattina raccogli tutti gli ossi che trovi in paese e seminali nel parco del palazzo …vedrai che ben di Dio ne spunterà !!! ». Così fa e, in un batter d’occhio, gli alberi del giardino con tutti i loro frutti, diventano d’oro! Il re, vista quella meraviglia, non sapendo ora come fare a togliersi dai piedi quell’uomo, gli dice: «  E che cosa sono questi alberelli d’oro in confronto alla bellezza di mia figlia? Va’ e dì a tuo figlio che facesse diventare le mura e il pavimento del palazzo tutto di pietre preziose!»  Il serpen te soddisf a anche ques ta sua richiest a. Ora il re deve gioc arsi il tutt o per tutto e così avanza la sua terza richiesta: . « Se il serpente vuole mia figlia, deve far diventare il palazzo tutto d’oro!». Il serpente dice al padre: . «  Domattina, buon padre mio, racc ogli erbe dive rse, vai al  palazzo e ungine le fondamenta, così vedremo se si può accontentare questo piagnucolone!». Vedendo compiersi anche questo prodigio, il re, da uomo d’onore qual è, non può tirarsi indietro; si fa coraggio e fa chiamare la figlia alla quale parla con parole amare, dicendo: . « Gioia mia, per  farmi beffa di un semplicione, sono rimasto beffato … Per levarmi di torno un marito sgradito, ti ho reso sgradito il matrimonio … Perdonami …», «  Perché parli così, padre mio? Io non devierò di una virgola la tua volontà! » risponde la figlia e così mandano a chiamare il serpente. Su un car ro d’avorio, tra ina to da qua tt ro el efa nt i, arriva a corte il ser pen te … ma dov unq ue  passava… la gente se ne scappava perché non si era mai vista prima d’ora una bestia più brutta di quella! Anche il re e la regina, appena lo vedono, se la danno a gambe; solo la principessa rimane ferma al suo posto. Il serpente, appena entra, vista la bella sposa, l’afferra per la vita con la coda e la  porta dentro una stanz a chiudendo a chiave la porta ! Una volta dentro, si toglie di dosso la pel le di se rpente e si tr asfo rma in un be ll issi mo pr in ci pe , dai ri cc ioli d’ oro e da gl i occhi ch e ti incantavano…  Nel frattempo il re, preoccupato della sorte toccata alla figlia, decide di dare un’occhiata dal buco della serratura … ma come è grande la sua sorpresa nel vedere quel mutamento … così grande che getta a terra la porta … Appena entra, prende la pelle del serpente e la getta nel camino facendola  bruciare … «Maledetti voi e la vostra curiosità! » - urla il giovan e e, detto quest o, si muta in colomb o e vola verso una finestra per scappare … ma i vetri sono chiusi … e tanto batte con la testa che riesce a romperne uno … ferendosi però quasi a morte … 1

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UNITÀ 3 : IL SERPENTE

Si racconta che, in una campagna sconosciuta, viveva una coppia di villani che non aveva figli. Ladonna stava per morirne del dolore quando, un giorno, mentre stava sistemando la legna per ilcamino, vi vede spuntare un piccolo serpente. «Che ingiustizia» - esclama - « finanche i serpenti

 fanno serpentelli ed io non posso avere neppure l’ombra di un figlio … ». E così dicendo lo prendecosì teneramente tra le mani, che il serpente la guarda e le dice: « Prendi me per figlio, buona

donna,e vedrai che non te ne pentirai!». La donna si stupisce ma non si spaventa e così siaccordano per fare questa adozione.Passano gli anni e viene il giorno in cui il serpente decide di volersi sposare. « Non c’è problema» -dice il villano che era uno sciocco semplicione - « si troverà una serpentessa della tua età e timariteremo!». «Ma ti ha dato di volta il cervello?» - controbatte il serpente - «e chi sono io che tu

vuoi darmi in moglie un serpente strisciante?vai immediatamente dal re e chiedigli in moglie la figlia!».Senza farsi troppe domande, il buon villano si reca al palazzo reale dove, ricevuto dal re, dice: « Ioho un figlio serpente e lui mi ha mandato qui a chieder la mano di tua figlia!».A sentire questo discorso senza senso, il re vuole farsi gioco del povero villano, credendo di avere ache fare con un pazzo, e così gli dice: « Bene, buon uomo, dì pure a tuo figlio che avrà la sua sposa

 se riuscirà a far diventare d’oro tutti i frutti di questo giardino!».Cola Matteo – questo era il nome del contadino – fa l’ambasciata al serpente e quello gli dice:« Domani mattina raccogli tutti gli ossi che trovi in paese e seminali nel parco del palazzo …vedraiche ben di Dio ne spunterà !!!».Così fa e, in un batter d’occhio, gli alberi del giardino con tutti i loro frutti, diventano d’oro!Il re, vista quella meraviglia, non sapendo ora come fare a togliersi dai piedi quell’uomo, gli dice:« E che cosa sono questi alberelli d’oro in confronto alla bellezza di mia figlia? Va’ e dì a tuo figlio

che facesse diventare le mura e il pavimento del palazzo tutto di pietre preziose!»

 Il serpente soddisfa anche questa sua richiesta. Ora il re deve giocarsi il tutto per tutto e cosìavanza la sua terza richiesta: . «Se il serpente vuole mia figlia, deve far diventare il palazzo tuttod’oro!». Il serpente dice al padre: . « Domattina, buon padre mio, raccogli erbe diverse, vai al 

 palazzo e ungine le fondamenta, così vedremo se si può accontentare questo piagnucolone!».

Vedendo compiersi anche questo prodigio, il re, da uomo d’onore qual è, non può tirarsi indietro; sifa coraggio e fa chiamare la figlia alla quale parla con parole amare, dicendo: . «Gioia mia, per 

 farmi beffa di un semplicione, sono rimasto beffato … Per levarmi di torno un marito sgradito, tiho reso sgradito il matrimonio … Perdonami …», « Perché parli così, padre mio? Io non devierò di

una virgola la tua volontà!» risponde la figlia e così mandano a chiamare il serpente.Su un carro d’avorio, trainato da quattro elefanti, arriva a corte il serpente … ma dovunque

 passava… la gente se ne scappava perché non si era mai vista prima d’ora una bestia più brutta di

quella! Anche il re e la regina, appena lo vedono, se la danno a gambe; solo la principessa rimaneferma al suo posto. Il serpente, appena entra, vista la bella sposa, l’afferra per la vita con la coda e la porta dentro una stanza chiudendo a chiave la porta! Una volta dentro, si toglie di dosso la pelle diserpente e si trasforma in un bellissimo principe, dai riccioli d’oro e dagli occhi che tiincantavano…

 Nel frattempo il re, preoccupato della sorte toccata alla figlia, decide di dare un’occhiata dal bucodella serratura … ma come è grande la sua sorpresa nel vedere quel mutamento … così grande chegetta a terra la porta … Appena entra, prende la pelle del serpente e la getta nel camino facendola

 bruciare …«Maledetti voi e la vostra curiosità!» - urla il giovane e, detto questo, si muta in colombo e volaverso una finestra per scappare … ma i vetri sono chiusi … e tanto batte con la testa che riesce a

romperne uno … ferendosi però quasi a morte …

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«Oh povera me!» - grida la principessa - « perché lo hai fatto, perché?». La poveretta si lamentacosì fino al calar della notte e poi, quando tutti vanno a letto, se ne esce da una porta segreta allaricerca del bene che aveva perduto.Uscita dalla città, guidata dai raggi della luna, incontra una volpe che le chiede se vuole compagnia.«Mi fai un piacere» - dice lei - « perché non conosco bene la strada».

E così, camminando camminando, arrivano in un bosco dove decidono di coricarsi per riposare un po’.Affacciatosi il sole, ormai sveglie, restano per un bel poco sotto all’albero ad ascoltare il cinguettiodegli uccellini e la principessa mostra un gran piacere a quell’attività.«Ti farebbe ancora più piacere ascoltarli, se tu comprendessi quello che stanno dicendo … » - dicela volpe - «  stanno parlando della disgrazia capitata al figlio di un re che era bello come un

  Adone… Questi, per non accontentare le voglie di una brutta orca, è stato trasformato in serpente…».All’udire quel racconto, la principessa capisce che si tratta della sua storia e prega la volpe dicontinuare ad ascoltare.« Dicono, che questo principe si fosse innamorato della figlia di un re e che fosse anche riuscito a

 sposarla. La sua maledizione di sette anni stava quasi per terminare quando … i genitori di lei, per la curiosità, entrano nella stanza e bruciano la pelle … Poi il principe, trasformato in colomba,

tenta la fuga da una finestra ma, essendo i vetri chiusi, si ferisce così tanto che ora i medici non

 servono quasi più …». «M cosa si può fare? Non c’è un rimedio?» domanda la principessa quasisvenuta per le cattive notizie che udiva. «Un rimedio ci sarebbe» - disse l’animale - «Si dovrebbero

curare le ferite della testa del principe col sangue di questi stessi uccellini che hanno raccontato la storia …».Perla – così si chiamava la principessa – si inginocchia davanti alla volpe chiedendole di farlequesto favore, di catturare per lei quegli uccellini, per toglierne il sangue, per portarlo al re, per dividere da buone compagne il guadagno … «  piano! Non fare chiasso!» grida la volpe;« Aspetteremo la notte, e appena gli uccelli si addormentano … lascia fare a me che te li sistemoio…».Così chiacchierando, fanno passare tutto il giorno a parlare di questo fatto, ma Perla bada bene anon rivelare la sua vera identità. Scende la notte e la Terra stende un gran cartone nero per raccogliere la cera delle torce della notte … La volpe, appena vede gli uccelli addormentati suirami, sale sull’albero e se li frega ad uno ad uno; poi mettono il loro sangue dentro una fiaschettina.Perla faceva i salti di gioia, ma la volpe le dice: «Te la sogni quest’allegria, bella mia! Se non

mischi il mio sangue con quello degli uccellini, è come se avessi acqua fresca nella fiaschettina…».Detto questo, se ne scappa più veloce del vento …La principessa, viste morire le sue speranze, fa uso dell’astuzia e dice: «Comare volpe; comare

volpe, fermati! Faresti bene a salvarti la pelle se tu fossi l’ultima volpe sulla faccia della terra!

Credimi, io non ti farei mai del male! Accompagnami alla città di questo re … mi farai tua schiava per sempre!».La volpe, che non avrebbe mai pensato esserci al mondo qualcuno più furbo di lei … si trova però

 beffata da … una donna! Infatti non avevano fatto che pochi passi, Perla le assesta un bel colposulla testa e poi subito le cava il sangue!Camminando il più velocemente possibile, arriva a Vallonegrosso e subito fa richiesta di parlarecon il re. Sentendo la sua promessa di guarire il principe, il re si fa una gran meraviglia che unaragazza può fare quello che i migliori medici non hanno potuto ma, poiché tentar non nuoce, decidedi darle una possibilità chiedendo però che sia fatta luce sul mistero. Ma Perla non fa parola dellasua cura e anzi aggiunge la seguente richiesta: «Sire, se io dovessi ottenere i risultati sperati, vogliola vostra parola che mi darete vostro figlio per marito» . « Non è una gran cosa dare un marito a

chi mi dà un figlio» risponde saggiamente il re.Così d’accordo, Perla si ritira nella stanza del principe, lo unge con quel sangue e lo guarisce datutte le ferite.

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« Figlio mio, eri morto ed ora io ti vedo vivo di nuovo» - dice il re confuso ed emozionato - «ma ho

 fatto a questa donna una promessa e tu, per amor mio, dovrai sposarla». « Padre mio, non voglio fare abuso del vostro amore, ma io amo un’altra donna, l’ho sposata e non posso farle questo

torto, né posso cambiare opinione»; «  Basta principe mio!» - lo interrompe Perla animata ecommossa dalle sue parole - « sono io, non mi riconosci?» e abbassa il cappuccio che le copriva il

volto per metà. Subito il giovane la riconosce e la stringe a sé con una felicità da stordire e Perla gliracconta tutte le sue avventure prima di giungere da lui. Così il re decide di celebrare le nozze congrandi feste e banchetti concludendo che …

I PIACERI D’AMORE SONO SEMPRE CONDITI DAL DOLORE!

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UNITÀ 3: SCHEDA - IDIOMATISMI

MODI DI DIRE

- Ben di Dio : abbondanza di cose buone.- In un batter d’occhio : nello spazio della chiusura degli occhi, cioè velocissimamente.- Togliersi dai piedi : sbarazzarsi di q.no .- Giocarsi il tutto per tutto : rischiare tutto.- Levarsi di torno : sbarazzarsi di q.no .- Darsela a gambe : scappare senza neppure voltarsi indietro.- Dare un’occhiata : sbirciare, guardare di nascosto.- Al calar della notte : appena diventa buio.- Comare … : amica di vecchia data, vicina di casa (ter. In disuso).- Salvarsi la pelle : mettersi in salvo.- Assestare un colpo : dare una botta precisa.- Celebrare le nozze : festeggiare un matrimonio.

FRASI PROVERBIALI

- Ti ha dato di volta il cervello? : sei impazzito?

- Tentar non nuoce : chi prova a fare qualcosa, non fa male.

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UNITÀ 3: SCHEDA – VOCABOLARIO

A

Accordarsi = σ υ µ ϕ ω ν ώAdozione = η υ ι ο θ ε σ ίαAffacciarsi = π ρ ο β άλ λ ο µ α ι

Afferrare = α ρ π άζ ω

Animato = έµ ψ υ χ ο ς, ζ ω η ρ όςAssestare = τ α κ τ ο π ο ι ώAvanzare = π ρ ο β άλ λ ω , π ρ ο ω θ ώ

F

Fiaschetta = τ ο π α γ ο υ ρ ί ν οFerirsi = π λ η γ   ό ν ω µ α ι

BBuco della serratura =κ λ ε ι δ α ρ ότ ρ υ π α

GGuadagno = τ ο κ  έρ δ ο ςGuarire

= θ ε ρ α π ε  ύο µ α ι , γ ι α τ ρ ε  ύο µ α ι

CCatturare =σ υ λ λ α µ β ά ν ω , α ι χ µ α λ ο τ ίζ ωCavare = α π ο σ π ώ, β γ  άζ ω

Cera = τ ο κ ε ρ ίCinguettio = κ ε λ άη δ η σ µ α

Compiersi =η π ρ α γ µ α τ ο π ο ι ήσ η

Commosso = σ υ γ κ ι ν ι µ έ ν ο ςConfuso =σ υ γ κ ε χ υ µ έ ν ο ς, τ α ρ α γ µ ε

 ν ο ςControbattere =α π α ν τ ώ, α ν τ ι κ ρ ο  ύω

Coricarsi = ξ α π λ ό ν ο µ α ι

IIncantare = µ α γ ε  ύω

Inginocchiarsi = γ ο ν α τ ίζ ω

Ingiustizia = α δ ι κ   ίαInterrompere = δ ι α κ   όπ τ ω

D

Deviare = π α ρ ε κ κ λ ί ν ωDisgrazia =δ υ σ τ  ύχ η µ α , σ υ µ ϕ ο ρ άDividere = µ ο ι ρ άζ ω

L

Legna = τ α ξ  ύλ α

EEmozionato =τ α ρ α γ µ έ ν ο ς, σ υ γ κ ι ν η µ ε

 ν ο ςErba = τ ο χ όρ τ ο

MMaledizione =η κ α τ άρ ρ α

Mischiare = α ν α κ α τ ε  ύω

Mutarsi = µ ε τ α τ ρ έπ ο µ α ι

Mutamento = µ ε τ α τ ρ ο π ή

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OOsso = κ  όκ κ α λ ο

Pl.le ossa = τ α κ  όκ κ α λ α

Pl.le ossi = τ α σ π όρ ι α

SSaggiamente = σ ο ϕ άSangue = τ ο α ίµ α

Sciocco = ο χ α ζ όςSeminare = σ π έρ ν ω

Semplicione =ο α π λ ός τ  ύπ όςSerratura = η κ λ ε ι δ α ρ ι άSire = µ α γ α λ ε ίο τ α τ ε !

Soddisfare = ι κ α ν ο π ο ι ώSognare = ο ν ι ρ ε  ύο µ α ι

Spaventarsi = τ ρ ο µ άξ ω

Spuntare = ξ ε ϕ υ τ ρ ώ ν ωStordire= π ρ ο κ α λ ώ ζ άλ η , ζ α λ ι ξ ο µ

α ι

Strisciante = σ ε ρ ν άµ ε ν ο ςStupirsi = ξ α ϕ ν ι άζ ο µ α ι

PPiagnucolone = ο π α ρ α π ο ν ι άρ η ςProdigio = τ ο θ α  ύµ α

TTirarsi indietro = α π ο τ ρ α β ι ε µ α ιTogliersi di dosso= α π α λ λ άσ σ ο µ α ι

Torcia = ο π υ ρ σ όςTrainato = σ υ ρ όµ ε ν ο ς

R Raggio = η α κ τ ή ν α

Recarsi = π η γ α ί ν ωRichiesta = ξ ήτ η σ η

Ritirarsi = α π ο σ  ύρ ο µ α ι

Rivelare = α π ο κ α λ  ύπ τ ω

UUngere = λ α δ ώ ν ω

Urlare = ο υ ρ λ ι άζ ωV

Villano = ο χ ω ρ ι κ   όςVita = η µ έσ η

Volpe = η α λ ε π ο  ύVolto = τ ο π ρ όσ ω π ο

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UNITÀ 3 : SCHEDA – GRAMMATICA

IL VERBO FARE E I SUOI USI1)1 COME TRANSITIVO ATTIVOCome transitivo attivo il verbo “fare” è comunemente usato come sinonimo di moltissimi altri verbiche o non vengono al momento ricordati, o non possono essere detti (per motivi etici ad es.), o per non ripetere verbi appena usati.I verbi che più comunemente sono sostituiti da “fare” sono :- Fabbricare : “Quella fabbrica fa le macchine”.- Eseguire, svolgere : “Fa’ i compiti”, “fa’ il tuo dovere”.- Esercitare un mestiere, una professione : “Fa il medico”.- Servire, fungere : “Questa grotta ci farà da riparo”.- Nominare, eleggere : “Lo hanno fatto sindaco”.- Credere, supporre : “Ti facevo più furbo”- Accumulare, mettere insieme : “Ha fatto un sacco di soldi”, “Hai fatto le provviste per 

l’inverno?”.- Nei calcoli matematici, ottenere : “Due più due fa quattro”- Nel suo significato più generico, come detto, può sostituire quasi ogni verbo appena citato : “io

mica scherzo come fai tu?”, “studia come ha fatto tuo padre”, “si comporta come fanno i suoiamici”, “mangia tutto come fa tuo fratello …”

1)2 COME INTRANSITIVO ATTIVOAnche se usato in modo intransitivo nei tempi composti prende l’ausiliare avere. È generalmente

usato come :- Servire al bisogno : “Non fa per te”.- In riferimento al trascorrere del tempo : “Fanno dieci anni da quando mi sono sposato”.

1)3 COME RIFLESSIVOCome riflessivo (aus. Essere) propriamente ha il significato di “adoperarsi per acquisire una nuovaqualità” ad esempio:- “Ti sei fatto grande”- “Oggi mi sono fatta bella”- “Si è fatto gentile da quando frequenta quei nuovi amici”.

1)4 COMBINATO CON UN SOSTANTIVOAnche in italiano come in altre lingue l’uso combinato del verbo fare + sostantivo, dà sinonimi diverbi monolettici. Eccone un elenco:- Fare abuso: “Fa abuso di alcole di fumo … morirà presto”.- Fare uso: “Fai uso del tuo ingegno”.- Fare mostra: “Vuoi fare sempre mostra del tuo denaro”.- Fare parola, menzione: “Non farne parola con nessuno”.- Fare luce: “Sherlock Holmes fa sempre luce sui casi difficili”.- Fare festa: “In Grecia fanno festa per qualunque motivo”.- Fare dono: “Mi hanno fatto dono di una collana preziosa”.- Fare legge: “La sua parola fa legge in questo posto”.

- Fare mistero: “Perché mi hai fatto mistero del tuo problema?”.- Fare domanda, richiesta: “Ho fatto domanda di una copia di Panorama”.- Fare ombra: “Tutto ti fa ombra”.

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- Fare paura: “Scusa, ti ho fatto paura?”.- Fare chiasso, confusione: “Bambini non fate chiasso”.- Fare rumore: “Perché fate tutto questo rumore per nulla?”.- Fare il solletico: “Non fatemi il solletico, non lo sopporto”.- Fare pipì: “Sto scoppiando, devo fare pipì”.

- Fare l’amore: “Mi piace da morire, vorrei fare l’amore con lui”.- Fare fesso: “Ti hanno fatto fesso! Questo non è un originale”.- Fare appello: “Faccio appello al vostro buonsenso”.- Fare fondamento: “La filosofia di Platone fa fondamento su …”.- Fare affidamento: “Faccio affidamento sulla vostra amicizia”.

N.B.

Molti di questi verbi hanno sostituito i loro sinonimi monolettici nell’uso corrente. Questi cheseguono non hanno addirittura un sinonimo monolettico o se l’hanno ha un significato diverso dallamatrice:

- Fare attenzione = Stare attento, non attendere!- Fare scalo = Fare una fermata intermedia, non scalare!- Fare fuoco = Sparare, non accendere il fuoco!- Fare del bene = Aiutare, non fare bene qualcosa!- Fare del male = Danneggiare, non fare male qualcosa!- Fare capolino = Affacciarsi, non fare una testa!- Fare il tifo = Sostenere la squadra del cuore- Fare a cambio = Scambiarsi q.sa .

1)5 IN FORMA RIFLESSIVA COMBINATO CON SOSTANTIVI- Farsi gioco = Prendere in giro, beffarsi non fare un gioco!- Farsi male = Ferirsi, da non confondere con “fare male” o “fare del male”.- Farsi coraggio = Rincuorarsi. Es. “Fatti coraggio, tutto andrà bene!”.- Farsi meraviglia = “Perché ti sei fatto meraviglia del fatto?”.- Farsi capace = “Vuoi farti capace che non è così come dici?”.

1)6 FARE + INFINITOIn questo costrutto il soggetto fa in modo che l’oggetto compia l’azione dell’infinito. FARE +INFINITO significa “indurre a …” . Esempi:- “Il motore fa correre la macchina” (ma il motore è fermo …)- “Il pagliaccio fa ridere i bambini” (ma lui non ride …)

- “Il freddo ti fa tremare” (ma non trema lui!)- “Il ginecologo ti fa nascere” (ma non ti partorisce!)- “Le gambe ti fanno camminare” (ma da sole non camminano)- “La leonessa fa mangiare i cuccioli” (ma non se li mangia mica!)

e così via … è sempre il soggetto che fa in modo che l’ogg. Compia l’azione … Es. “Vieni, TIFACCIO VEDERE la casa”. In questa frase sono io che mostrerò la casa;“Fare in modo che …”, “Far sì che …” + congiuntivo, è una costruzione analoga. Anche qui è ilsoggetto che permetterà all’oggetto di compiere o subire l’azione espressa dal congiuntivo. Es. :“Farò in modo che tu ti salvi”, “Dovrai far sì che i progetti si realizzino ( o “saranno realizzati”,dipende dal testo).

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UNITÀ 3 : SEZIONE – ESERCIZI

Esercizio 1:

Collega i verbi monolettici al loro sinonimo:

mostrare far domandanutrire far vederedissetare far morireuccidere far bererichiedere far sedere

  basarsi far mangiarefar affidamentofar fondamento

Esercizio 2

Indovina … chi è? Cos’è?1) Ti fa ………………… mettere in posa.2) Ti fa ………………… la predica.3) Ti fa ………………… la corte.4) Ti fa ………………… morire di caldo.

5) Ti fa …………………battere i denti.6) Ti fa ………………… vedere cose irreali.7) Ti fa ………………… perdere tempo.8) Ti fa ………………… addormentare.9) Ti fa ………………… innervosire.10) Ti fa ………………… vergognare.

Esercizio 3

Sostituisci la frase evidenziata con una frase o parola sinonimo. Cercale nella sezione lessicale di

questa unità.1) Che abbondanza a quel banchetto!2) Che rompiscatole! Vorrei proprio sbarazzarmene!3) Perché non rischi? In fondo fare una prova non danneggia.4) Bisogna scappare senza indugio!5) Per  festeggiare il matrimonio della figlia, quell’industriale ha speso una fortuna!

Esercizio 4

Ricerca nella sezione vocabolario di questa unità le parole attinenti a “stati d’animo”.

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Esercizio 5

Commenta la frase di chiusura del racconto! Sei d’accordo? Ti sei mai trovato in un “pasticcioamoroso?”

Scrivi la tua storiella .Usa le parole del vocabolario e i modi di dire. Ti saranno utili … _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________  _____________________________________________________________________________ 

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